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Rassegna stampa del 16 gennaio 2013

GIORNALE DI SICILIA
 
ENTI PUBLICI Approvato il «Piano auditing»
Controlli alla Provincia, approvato regolamento
Nuovi strumenti per un migliore controllo interno degli atti amministrativi. La Provincia ha infatti introdotto significative modifiche nella disciplina dei controlli interni in materia di Enti Locali. Ed è tra i pochi enti a livello nazionale, che ha già ottemperato, entro i termini previsti dalla normativa vigente, a dotarsi di un Regolamento controlli interni e di un 'Piano auditing controlli interni" approvato con determinazione del Segretario-Direttore Generale dell'Ente, Giuseppe Vella. La Provincia ha ottemperato già a quanto disposto dalle nuove norme in materia di finanza e funzionamento degli Enti territoriali. In questo contesto sono stati istituiti i seguenti strumenti di controllo interno: regolarità amministrativa e contabile, qualità degli atti, equilibri di bilancio, controllo digestione, controllo strategico, controllo sulle società partecipate ed infine il sistema di valutazione permanente. Di quanto disposto dalla Segreteria - direzione generale della Provincia ne è stata comunicazione al Prefetto ed alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. (PAPL PAOLO PICONE
 
«TOSCANINI»
I musicisti Prestia e La Rocca a "in famiglia»
L'Istituto Superiore d Studi Musicali «Arturo Toscanini» sarà ospite sabato febbraio alle ore 8,30 su RAI Uno alla trasmissione «Unomattina in famiglia» condotta da Tiberio Timperi e Myriam Leone per partecipare alla rubrica: «Conservatori a confronto». Il Toscanini gareggerà con il Conservatorio di Sassari presentando al vasto pubblico un duo formato dai laureati di Sciacca Ester Prestia al flauto e Maurizio La Rocca alla chitarra. (AMM)
 
PROTEZIONE CIVILE
Domani consegna degli attestati di partecipazione
È in programma domani alle 16 nell'aula convegni "Silvia Pellegrino" della Provincia , la consegna degli attestati di partecipazione ai corsi di protezione civile promossi nel 2012 dalla Provincia attraverso l'azione del Gruppo di Protezione Civile del Settore Ambiente e Territorio. I corsi sono stati organizzati in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
 
ATO GESA. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto la convocazione di imprese e sindaci
Rifiuti, sindacati in prefettura Operai in stato di agitazione
Stato di agitazione degli operatori ecologici dell'Ato Gesa Ag2. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno presentato in prefettura, la volontà di sciopero che prelude all'astensione dal lavoro e la procedura di raffreddamento che dichiara aperta una vertenza in un settore rientrante tra quelli ritenuti essenziali come quello dei rifiuti.
I sindacati di categoria hanno chiesto alla Prefettura di convocare oltre alle ditte del Raggruppamento temporaneo di imprese, anche il Commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo e i rappresentanti dei 19 comuni dell'Ato.
Due le rivendicazioni degli operatori ecologici. In primo luogo, il mancato pagamento degli ultimi tre stipendi e della tredicesima mensilità e poi, la preoccupazione per le ricadute occupazionali che potrebbero avere le nuove norme regionali sui rifiuti visto che alcuni dei Comuni che hanno manifestato l'intenzione di riprendersi il servizio, hanno annunciato, oltre alla riduzione dei costi passando attraverso i licenziamenti di personale in esubero, anche all'utilizzo di Lsu ritenuti economicamente meno onerosi.
Intanto, lunedì prossimo, riaprono le Tesorerie comunali chiuse dalla metà dello scorso dicembre, dando la possibilità a sindaci e commissari, di procedere con i versamenti delle somme che si sono impegnati a pagare due settimane addietro per fare in modo che vengano rispettati i termini per liquidare i debiti delle imprese e della Catanzaro costruzioni che gestisce la discarica di Siculiana per la quale è stata concessa una proroga fino al3I gennaio. (*AMM*)
 
TAGLI Affrontati anche i problemi dei colleghi dell'pia «Enrico Fermi»
Scuola, gli studenti del «Majorana» alla trasmissione Rai Uno mattina
Studenti agrigentini presenti ieri alla trasmissione televisiva «Uno mattina» in Onda su Rai 1 e condotta da Giorgia Luzi e Savino Saba. Una rappresentanza di alunni delle classi VA, V B e V D del liceo Scientifico «E. Majorana» di Agrigento, accompagnati dalla dirigente scolastica, Teresa Maria Rita Buscemi e dal prof. Gaetano Di Giacomo, hanno avuto modo di esprimer e le proprie opinioni in merito ai problemi che investono il sistema scolastico e che sono stati alla base delle accese proteste dei mesi scorsi. Gli studenti si sono soffermati sul tema caldo dei pesanti tagli al finanziamento della scuola pubblica, sempre più costretta a far leva sullo spirito di servizio dei docenti e sull'entusiasmo degli studenti per dar vita ad esperienze formative che, pur tra innumerevoli disagi e inammissibili limitazioni, riescono ancora a caratterizzare l'attività di scuole quali il Liceo Scientifico Statale «Ettore Majorana di Agrigento.
Nel corso degli interventi, si è accennato anche ai problemi legati all'edilizia scolastica, che in provincia di Agrigento ha delle criticità preoccupanti.
In particolare è stata richiamata l'attenzione sul caso dell'Ipia « Fermi», che dall'inizio dell'anno scolastico, ovvero da quando è stata dichiarata l'inagibilità dell'edificio che lo ospitava, vive un'odissea di cui ancora non si intravede la conclusione definitiva. (AMM)
 
AMBIENTE. presidente Claudio Lombardo definisce «anomala» la sparizione in pochi giorni dello sversamento fognario
Cannatello, denuncia di Mareamico: Siamo pronti a rivolgerci alla Procura
Annamaria Martorana
 «Attendiamo l'esito delle analisi di queste acque ed in caso di presenza di inquinamento cloacale presenteremo una denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento».
Non intendono mollare la presa, gli ambientalisti di Mare- amico, impegnati a dare voce alle proteste del comitato di quartiere di Cannatello per i versamenti di acque nauseabonde nel vallone in via Cavalieri Magazzeni, dove scorreva un notevole quantitativo di acque fetida e di colore scuro, presumibilmente di natura fognaria.
«Avendo constatato - spiega il presidente dell'associazione Claudio Lombardo - che le competenze, per quanto riguarda la prevenzione, l'accertamento e repressione dei fenomeni dell'inquinamento del suolo sono riconosciuti alla Polizia Provinciale che ha compiti di Polizia ambientale, ci siamo recati presso gli uffici in questione per denunciare la cosa e successivamente abbiamo fatto un sopraluogo congiunto lo scorso 9 gennaio con diverse unità provinciali, alcune delle quali in divisa, con pistola d'ordinanza e con un mezzo di servizio, effettuando foto e video immediatamente versati sul nostro canale Yon tube».
Il giorno successivo Mareamico ha presentato anche un esposto denuncia indirizzato alla stessa Polizia Provinciale, all'Asp e all'Arpa, al Comune di Agrigento ed al Noe dei Carabinieri. Nel consegnare le varie copie era stato concordato un altro sopraluogo congiunto finalizzato al prelievo delle acque del vallone, da effettuarsi nella mattinata lunedì 14 gennaio da parte dei Tecnici dell'Arpa, per accertare la natura dello sverso.
«Nel lungo lasso di tempo intercorso tra il primo sopralluogo e il giorno concordato del prelievo delle acque dal 09 al 14 gennaio - racconta ancora Claudio Lombardo - diverse notizie di stampa ed anche la pubblicazione on line dei video e delle foto hanno creato notevole stupore nella cittadinanza e parallelamente a ciò diminuiva la portata delle acque. Più aumentava lo stupore e la protesta meno acquanera e fetida si trovava nel vallone, come se una occulta regia sottraesse queste acque. Acque fetide e nere di notevole portata idrica presenti nel vallone da diversi mesi, documentate dai vari servizi televisivi, visibili nei nostri video versati su you tube e nelle immagini fatte dalla Polizia Provinciale che, giova ricordarlo è personale di Polizia Giudiziaria, come per incanto sono sparite. A noi pare che oggi si sia verificato un fatto ancor più grave del presunto inquinamento: è bastato presentare agli organi preposti al controllo un esposto denuncia per far sparire le acque in questione. È incredibile che ancora nel 2013 ci possa essere qualcuno che possa fare il gioco delle tre carte con le acque fognarie e possa mettere a rischio la salute dei cittadini, come succede da almeno 20 anni nel nostro mare d'estate».
(AMM')
 
LA SICILIA
 
Nuovo scontro fra D'Orsi e Buscemi Provincia. Al centro della nuova polemica la provocatoria dichiarazione del presidente di licenziare i precari dell'Ente
Sui precari della provincia regionale di Agrigento si riaccende lo scontro tra i presidenti: quello dell'Ente, Eugenio D'Orsi, da una parte e quello del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi, dall'altra. Dopo la proposta provocatoria del primo di licenziare tutti i lavoratori a tempo determinato per dare un segnale alla politica nazionale, ieri era arrivata la reazione dalla poltrona più alta di aula "Pellegrino". "Ancora una volta — ha dichiarato con una lettera-, con grande superficialità, il presidente D'Orsi, tradendo il consenso popolare ricevuto nelle ultime elezioni, si permette di alterare la serenità dei lavoratori e delle loro famiglie con proclami inopportuni piuttosto che spendersi per trovare adeguate soluzioni praticabili". L'accusa è che, in un momento di grande incertezza politica, questo comportamento possa generare inutili tensioni, dato anche che mancando un interlocutore (il Governo nazionale si è sciolto) non si possa realmente discutere del problema. Buscemi, ricordando come D'Orsi abbia promesso già due volte la stabilizzazione, una volta nel 2009 (in verità parzialmente attuata, solo per i lavoratori della ex cooperativa Penelope) e nel 2010, sfida il presidente della Provincia a presentare le proprie dimissioni "come atto dimostrativo", "in attesa di una classe politica più adeguata". Pronta la reazione di D'Orsi. "Quanto dichiara il presidente del Consiglio Provinciale — dice—, avvalora sempre più in me la convinzione che non ha capito nulla della mia dichiarazione ai giornali ed alle televisioni. Io ho sempre difeso i precari, e mentre lui li ha solo strumentalizzati, l'Amministrazione da me guidata si è sempre impegnata nei confronti del personale precario, cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento. Abbiamo sempre guardato ai precari non come a serbatoi di voti bensì ma a persone da rispettare ed aiutare. Trovo immorale — continua — che in piena campagna elettorale le forze politiche dimentichino di affrontare nei loro programmi il grave problema dei precari alla Provincia, che da anni attende di essere risolto. Piuttosto — conclude - Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni? ". In questo clima di serenità istituzionale si terrà, questa mattina, l'incontro con i sindacati.
G.S.
 
Infopoint all'anno zero
Il servizio di informazioni per i turisti è insufficiente per mancanza di strutture adeguate Distretto e Consorzio hanno chiesto a Comune ed Ente Parco alcuni box situati a Porta V
Infopoint turistici? La città di Agrigento è all'anno zero. A tracciare questo quadro non esattamente incoraggiante per la nostra città è il referente del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino. Poche strutture, spesso non adeguatamente preparate per accogliere i turisti, assenza di personale qualificato, impossibilità, nelle condizioni attuali, di creare una rete di accoglienza per chi arriva in città. ((Ad oggi esistono solo tre Urp che svolgono, per quanto è possibile, funzioni di tipo turistico — spiega Pendo lino -, uno del Comune di Agrigento, che è ospitato dentro i locali di Palazzo San Domenico, e due della Provincia regionale di Agrigento, uno alla stazione ferroviaria centrale e l'altro nei locali di piazza Vittorio Emanuele Il. In tutti e tre i casi — continua — si tratta di strutture nate più per fornire informazioni ai cittadini agrigentini che ai turisti, sia dal punto di vista della formazione del personale che del materiale informativo presente». Un esperimento, racconta, Pendolino, era stato fatto anni fa, unendo Provincia e enti turistici, ma si trattò di un tentativo che poi, nonostante i buoni esiti, non ha avuto alcun seguito. ((La Provincia ha avviato le procedure per la realizzazione di un nuovo infopoint nella Valle dei Templi — spiega — ma ad oggi è ancora chiuso, e comunque, se sarà impostato come quelli presenti in centro città presenterà le medesime limitazioni». Distretto turistico e Consorzio turistico, separatamente, hanno richiesto a Comune e Ente Parco di poter utilizzare due box presenti a Porta V per realizzare, a loro carico, dei punti informativi che consentano ai turisti non so-lo di conoscere le bellezze territoriali, ma di poter realmente conoscere il territorio e le risorse economiche. A rallentare il tutto, al momento, potrebbe contribuire la rescissione del contratto di gestione de parcheggi, perché la ditta che garantiva il servizio ha portato via dei box di loro proprietà, e quindi al momento manca una struttura fisica in cui ospitare i punti informativi. I risultati potrebbero essere incoraggianti. ((Nel 2009 in piazzale Hardcastle — racconta — avevamo realizzato un punto informativo. In due mesi riuscimmo a raccogliere oltre 1100 prenotazioni in strutture ricettive della provincia, spiegando ai turisti cosa era possibile visitare sul territorio. L'obiettivo vero — conclude — resta comunque la realizzazione di una vera e propria struttura integrata, che veda impegnati i settori della ristorazione, degli alberghi, le amministrazioni pubbliche e la Camera di commercio, così da poter offrire una sorta di infopoint diffuso. Solo attraverso questi servizi potremo riuscire a trattenere sul territorio i turisti».
GIOACCHINO SCHICCHI
 
VALLONE CANNE
L'Arpa ha individuato nell'acqua prelevata degli inquinanti fognari
Residui di nitrati ammonici nell'acqua prelevata nel vallone Canne. L'ufficialità si potrà avere solo tra qualche giorno, ma, le analisi realizzate dall'Arpa di Agrigento avrebbero immediatamente individuato la presenza di inquinanti di provenienza fognaria nei liquidi prelevati lunedì mattina. Una conferma che appare scontata se si guarda il colore non esattamente limpido del fiumiciattolo presente nel canale ma che ha una sua grande importanza da un punto di vista procedurale. Se le analisi, che verranno completate entro la prossima settimana, confermeranno la presenza di sostanze cloacali saremo di fronte ad un nuovo caso di inquinamento da scarico fognario in un'area abitata nella nostra città. Una circostanza che, ci hanno detto da più parti, farà partire le segnalazioni di rito alla Procura della Repubblica, ma non solo. A Girgenti acque, infatti, potrebbe essere contestato il fatto di non aver segnalato a Comune e Provincia l'esistenza dello sversamento che dopo aver attraversato il vallone Canne sfocia in mare, nei pressi del lido delle Dune, Il riserbo sulla vicenda, come si suoi dire, ai momento è totale, anche perché i corpi di polizia, come il corpo Provinciale, che ha competenze ambientali, stanno attendendo i risultati ufficiali da parte dell'Arpa. Aldilà dei potenziali aspetti giudiziari, comunque, rimane da discutere su quelli che potrebbero essere i rischi per la salute e le valutazioni su quanto quell'area sia stata inquinata negli anni - le denunce di Legambiente risalgono al 2008- Insomma, a farla breve, c'è un fiumiciattolo di acqua di fogna che impregna i terreni, molti dei quali coltivati, lambisce abitazioni e raggiunge il mare.
<(Accertata la presenza di inquinanti e risolta la loro origine — spiega il direttore dell'Arpa agrigentina Salvatore Montana Lampo — sarà poi successivamente necessario verificare lo stato dei luoghi per poter accertare se la sostanza è penetrata nel terreno e quali sono i potenziali rischi per la salute».
Solo dopo queste verifiche si potrà pensare ad avviare la procedura per una bonifica dell'area, percorso lungo e complesso, ma soprattutto costosa, che l'Asp dovrà richiedere a gestore del servizio idrico e alla Provincia regionale di Agrigento, che svolgerà in tal senso una funzione di coordinamento.
Intanto in via dei Fiumi proseguono i lavori da parte degli operai di Girgenti acque, che stanno manutenendo i pozzetti e le condotte dell'area dai quali, secondo i tecnici, dovrebbero provenire i reflui fognari che si sono riversati nel vallone Canne, mentre gli abitanti di via dei Savoia, ci segnalano come, dal pomeriggio del sopralluogo, la quantità di acqua presente nel canale sia aumentata, consentendo quindi all'inquinante di raggiungere più velocemente il mare. Ma tanto la stagione balneare è lontana, no?
G.S.
 
Agrigentoflash
 
D'Orsi: "Provincia sempre al fianco dei precari"
 "Se c'è una persona che in questi anni ha difeso il personale precario sono stato io". Ad affermarlo è il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, rivolgendosi al presidente del Consiglio provinciale, Dino Buscemi, con cui è entrato in polemica e che accusa di strumentalizzazione. "L'Amministrazione - aggiunge D'Orsi - si è sempre impegnata nei confronti del personale precario cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento, perchè ha sempre guardato i precari non come serbatoio di voti bensì ma persone da rispettare ed aiutare. Mi si accusa di creare tensioni? Le vere tensioni le sta creando il Presidente del Consiglio. Siamo in piena campagna elettorale - prosegue D'Orsi - ed è immorale che tutte le forze politiche dimenticano di affrontare, nei loro programmi, il grave problema dei precari alla Provincia, un problema che si trascina da anni senza che venga risolto in maniera seria per ridare serenità a queste famiglie che vivono sull'orlo del baratro della disoccupazione. Piuttosto Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni? Se non avessi sollevato il problema con la provocazione del licenziamento dei precari, sarebbe intervenuto per sollecitare i suoi patron politici alla soluzione del problema?".
 
Sicilia24h
 
Provincia, D'Orsi: sui precari Buscemi crea tensioni
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi in seguito alla dichiarazione diffusa alla stampa dal Presidente del Consiglio Provinciale, Dino Buscemi dichiara
"Quanto dichiara il Presidente del Consiglio Provinciale, in merito alla provocazione sul caso dei precari alla Provincia, avvalora sempre più in me la convinzione che non ha capito nulla della mia dichiarazione ai giornali ed alle televisioni.
Se c'è una persona che in questi anni ha difeso il personale precario sono stato io mentre lui li ha solo strumentalizzati.
L'Amministrazione si è sempre impegnata nei confronti del personale precario cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento, perché ha sempre guardato i precari non come serbatoio di voti bensì ma persone da rispettare ed aiutare.
Mi si accusa di creare tensioni ?
Le vere tensioni le sta creando il Presidente del Consiglio con questa nota dove è ampiamente dimostrato che non ha capito il vero significato della mia provocazione. Siamo in piena campagna elettorale ed è immorale che tutte le forze politiche dimenticano di affrontare, nei loro programmi, il grave problema dei precari alla Provincia, un problema che si trascina da anni senza che venga risolto in maniera seria per ridare serenità a queste famiglie che vivono sull'orlo del baratro della disoccupazione.
Piuttosto Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni?
Se non avessi sollevato il problema con la provocazione del licenziamento dei precari, sarebbe intervenuto per sollecitare i suoi patron politici alla soluzione del problema?
Allora tutto può essere riassunto in una sola parola: la sua dichiarazione è frutto di demagogia".
 
Corriere di Sciacca
 
PRECARI, BUSCEMI: "D'ORSI RESTITUISCA DIGNITA' ALLE FAMIGLIE"
 
 
 
 "In relazione alle recenti dichiarazioni del Presidente D'Orsi in merito al paventato licenziamento del personale a tempo determinato dell'Ente, invito l'amministrazione ad un comportamento che restituisca serenità alle famiglie coinvolte".
Così inizia una lunga e articolata lettera del presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi. Lettera che pubblichiamo.
Ancora una volta, con grande superficialità, il Presidente, tradendo il consenso popolare ricevuto nelle ultime elezioni, si permette di alterare la serenità dei lavoratori e delle loro famiglie con proclami inopportuni piuttosto che spendersi per trovare adeguate soluzioni praticabili. Nell'attuale momento di grande incertezza politica questo comportamento genera una grande insicurezza nel nostro personale alimentando tensioni sociali già esistenti per le precarie condizioni economiche del Paese.
Molto probabilmente sarà il prossimo governo nazionale ad occuparsi della questione dei precari per cui gli atti dimostrativi in questo momento sono fini a se stessi per la mancanza di un adeguato interlocutore istituzionale. Alla già instabile condizione delle finanze pubbliche bisogna aggiungere il mancato riordino delle province che impedisce di progettare un serio piano di stabilizzazione, in assenza di una reale prospettiva sul loro mantenimento, come sono attualmente.
Mi auguro che sulla questione anche i sindacati, convocati per delle comunicazioni, facciano la loro parte nel prendere le difese dei lavoratori coinvolti, ricordandogli quando nel 2009 gli hanno proposto la stabilizzazione di tutto il personale precario nonché la mancata promessa del 2010 di stabilizzazione a costo di sforare il patto di stabilità. Di converso come atto dimostrativo gli propongo di dimettersi, abbondare la poltrona, e così, come recita la legge, decadrebbe anche il consiglio provinciale con il suo presidente, in attesa di una classe politica più adeguata alla grave situazione in cui versiamo.
In questo modo verrebbero meno tutte queste "sparate", dal grande sapore elettoralistico e finalmente proporre qualcosa di veramente serio alla nostra provincia, visto che tutti gli atti dimostrativi messi in campo dal nostro presidente sono miseramente falliti. La responsabilità' del ruolo impone assoluta serietà sia nei comportamenti che nelle dichiarazioni per potere servire le istituzioni nel migliore dei modi. Quanto proposto non deve alimentare ulteriori tensioni ma ricondurre su un giusto binario i problemi esistenti, garantendo un impegno maggiore per le soluzione più adeguate, in attesa che il nuovo governo nazionale elabori una soluzione adeguata.
Raimondo Buscemi
 
PRECARI, D'ORSI REPLICA A BUSCEMI: "SEMPRE ACCANTO A LORO"
 "Se c'è una persona che in questi anni ha difeso il personale precario sono stato io". Ad affermarlo è il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, rivolgendosi al presidente del Consiglio provinciale, Dino Buscemi, con cui è entrato in polemica e che accusa di strumentalizzazione.
"L'Amministrazione - aggiunge D'Orsi - si è sempre impegnata nei confronti del personale precario cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento, perchè ha sempre guardato i precari non come serbatoio di voti bensì ma persone da rispettare ed aiutare. Mi si accusa di creare tensioni? Le vere tensioni le sta creando il Presidente del Consiglio. Siamo in piena campagna elettorale - prosegue D'Orsi - ed è immorale che tutte le forze politiche dimenticano di affrontare, nei loro programmi, il grave problema dei precari alla Provincia, un problema che si trascina da anni senza che venga risolto in maniera seria per ridare serenità a queste famiglie che vivono sull'orlo del baratro della disoccupazione. Piuttosto Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni? Se non avessi sollevato il problema con la provocazione del licenziamento dei precari, sarebbe intervenuto per sollecitare i suoi patron politici alla soluzione del problema?".
 
Canicattìweb
 
Provincia di Agrigento, è scontro tra Eugenio D'Orsi e Dino Buscemi
Redazione Canicatti Web Notizie
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi in seguito alla dichiarazione diffusa alla stampa dal Presidente del Consiglio Provinciale, Dino Buscemi dichiara
"Quanto dichiara il Presidente del Consiglio Provinciale, in merito alla provocazione sul caso dei precari alla Provincia, avvalora sempre più in me la convinzione che non ha capito nulla della mia dichiarazione ai giornali ed alle televisioni.
Se c'è una persona che in questi anni ha difeso il personale precario sono stato io mentre lui li ha solo strumentalizzati.
L'Amministrazione si è sempre impegnata nei confronti del personale precario cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento, perché ha sempre guardato i precari non come serbatoio di voti bensì ma persone da rispettare ed aiutare.
Mi si accusa di creare tensioni ?
Le vere tensioni le sta creando il Presidente del Consiglio con questa nota dove è ampiamente dimostrato che non ha capito il vero significato della mia provocazione. Siamo in piena campagna elettorale ed è immorale che tutte le forze politiche dimenticano di affrontare, nei loro programmi, il grave problema dei precari alla Provincia, un problema che si trascina da anni senza che venga risolto in maniera seria per ridare serenità a queste famiglie che vivono sull'orlo del baratro della disoccupazione.
Piuttosto Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni?
Se non avessi sollevato il problema con la provocazione del licenziamento dei precari, sarebbe intervenuto per sollecitare i suoi patron politici alla soluzione del problema?
Allora tutto può essere riassunto in una sola parola: la sua dichiarazione è frutto di demagogia".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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