GIORNALE DI SICILIA
ENTI PUBLICI Approvato il «Piano auditing»
Controlli alla Provincia, approvato regolamento
Nuovi strumenti per un migliore controllo interno degli atti amministrativi. La Provincia ha infatti introdotto significative modifiche nella disciplina dei controlli interni in materia di Enti Locali. Ed è tra i pochi enti a livello nazionale, che ha già ottemperato, entro i termini previsti dalla normativa vigente, a dotarsi di un Regolamento controlli interni e di un 'Piano auditing controlli interni" approvato con determinazione del Segretario-Direttore Generale dell'Ente, Giuseppe Vella. La Provincia ha ottemperato già a quanto disposto dalle nuove norme in materia di finanza e funzionamento degli Enti territoriali. In questo contesto sono stati istituiti i seguenti strumenti di controllo interno: regolarità amministrativa e contabile, qualità degli atti, equilibri di bilancio, controllo digestione, controllo strategico, controllo sulle società partecipate ed infine il sistema di valutazione permanente. Di quanto disposto dalla Segreteria - direzione generale della Provincia ne è stata comunicazione al Prefetto ed alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. (PAPL PAOLO PICONE
«TOSCANINI»
I musicisti Prestia e La Rocca a "in famiglia»
L'Istituto Superiore d Studi Musicali «Arturo Toscanini» sarà ospite sabato febbraio alle ore 8,30 su RAI Uno alla trasmissione «Unomattina in famiglia» condotta da Tiberio Timperi e Myriam Leone per partecipare alla rubrica: «Conservatori a confronto». Il Toscanini gareggerà con il Conservatorio di Sassari presentando al vasto pubblico un duo formato dai laureati di Sciacca Ester Prestia al flauto e Maurizio La Rocca alla chitarra. (AMM)
PROTEZIONE CIVILE
Domani consegna degli attestati di partecipazione
È in programma domani alle 16 nell'aula convegni "Silvia Pellegrino" della Provincia , la consegna degli attestati di partecipazione ai corsi di protezione civile promossi nel 2012 dalla Provincia attraverso l'azione del Gruppo di Protezione Civile del Settore Ambiente e Territorio. I corsi sono stati organizzati in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
ATO GESA. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto la convocazione di imprese e sindaci
Rifiuti, sindacati in prefettura Operai in stato di agitazione
Stato di agitazione degli operatori ecologici dell'Ato Gesa Ag2. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno presentato in prefettura, la volontà di sciopero che prelude all'astensione dal lavoro e la procedura di raffreddamento che dichiara aperta una vertenza in un settore rientrante tra quelli ritenuti essenziali come quello dei rifiuti.
I sindacati di categoria hanno chiesto alla Prefettura di convocare oltre alle ditte del Raggruppamento temporaneo di imprese, anche il Commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo e i rappresentanti dei 19 comuni dell'Ato.
Due le rivendicazioni degli operatori ecologici. In primo luogo, il mancato pagamento degli ultimi tre stipendi e della tredicesima mensilità e poi, la preoccupazione per le ricadute occupazionali che potrebbero avere le nuove norme regionali sui rifiuti visto che alcuni dei Comuni che hanno manifestato l'intenzione di riprendersi il servizio, hanno annunciato, oltre alla riduzione dei costi passando attraverso i licenziamenti di personale in esubero, anche all'utilizzo di Lsu ritenuti economicamente meno onerosi.
Intanto, lunedì prossimo, riaprono le Tesorerie comunali chiuse dalla metà dello scorso dicembre, dando la possibilità a sindaci e commissari, di procedere con i versamenti delle somme che si sono impegnati a pagare due settimane addietro per fare in modo che vengano rispettati i termini per liquidare i debiti delle imprese e della Catanzaro costruzioni che gestisce la discarica di Siculiana per la quale è stata concessa una proroga fino al3I gennaio. (*AMM*)
TAGLI Affrontati anche i problemi dei colleghi dell'pia «Enrico Fermi»
Scuola, gli studenti del «Majorana» alla trasmissione Rai Uno mattina
Studenti agrigentini presenti ieri alla trasmissione televisiva «Uno mattina» in Onda su Rai 1 e condotta da Giorgia Luzi e Savino Saba. Una rappresentanza di alunni delle classi VA, V B e V D del liceo Scientifico «E. Majorana» di Agrigento, accompagnati dalla dirigente scolastica, Teresa Maria Rita Buscemi e dal prof. Gaetano Di Giacomo, hanno avuto modo di esprimer e le proprie opinioni in merito ai problemi che investono il sistema scolastico e che sono stati alla base delle accese proteste dei mesi scorsi. Gli studenti si sono soffermati sul tema caldo dei pesanti tagli al finanziamento della scuola pubblica, sempre più costretta a far leva sullo spirito di servizio dei docenti e sull'entusiasmo degli studenti per dar vita ad esperienze formative che, pur tra innumerevoli disagi e inammissibili limitazioni, riescono ancora a caratterizzare l'attività di scuole quali il Liceo Scientifico Statale «Ettore Majorana di Agrigento.
Nel corso degli interventi, si è accennato anche ai problemi legati all'edilizia scolastica, che in provincia di Agrigento ha delle criticità preoccupanti.
In particolare è stata richiamata l'attenzione sul caso dell'Ipia « Fermi», che dall'inizio dell'anno scolastico, ovvero da quando è stata dichiarata l'inagibilità dell'edificio che lo ospitava, vive un'odissea di cui ancora non si intravede la conclusione definitiva. (AMM)
AMBIENTE. presidente Claudio Lombardo definisce «anomala» la sparizione in pochi giorni dello sversamento fognario
Cannatello, denuncia di Mareamico: Siamo pronti a rivolgerci alla Procura
Annamaria Martorana
«Attendiamo l'esito delle analisi di queste acque ed in caso di presenza di inquinamento cloacale presenteremo una denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento».
Non intendono mollare la presa, gli ambientalisti di Mare- amico, impegnati a dare voce alle proteste del comitato di quartiere di Cannatello per i versamenti di acque nauseabonde nel vallone in via Cavalieri Magazzeni, dove scorreva un notevole quantitativo di acque fetida e di colore scuro, presumibilmente di natura fognaria.
«Avendo constatato - spiega il presidente dell'associazione Claudio Lombardo - che le competenze, per quanto riguarda la prevenzione, l'accertamento e repressione dei fenomeni dell'inquinamento del suolo sono riconosciuti alla Polizia Provinciale che ha compiti di Polizia ambientale, ci siamo recati presso gli uffici in questione per denunciare la cosa e successivamente abbiamo fatto un sopraluogo congiunto lo scorso 9 gennaio con diverse unità provinciali, alcune delle quali in divisa, con pistola d'ordinanza e con un mezzo di servizio, effettuando foto e video immediatamente versati sul nostro canale Yon tube».
Il giorno successivo Mareamico ha presentato anche un esposto denuncia indirizzato alla stessa Polizia Provinciale, all'Asp e all'Arpa, al Comune di Agrigento ed al Noe dei Carabinieri. Nel consegnare le varie copie era stato concordato un altro sopraluogo congiunto finalizzato al prelievo delle acque del vallone, da effettuarsi nella mattinata lunedì 14 gennaio da parte dei Tecnici dell'Arpa, per accertare la natura dello sverso.
«Nel lungo lasso di tempo intercorso tra il primo sopralluogo e il giorno concordato del prelievo delle acque dal 09 al 14 gennaio - racconta ancora Claudio Lombardo - diverse notizie di stampa ed anche la pubblicazione on line dei video e delle foto hanno creato notevole stupore nella cittadinanza e parallelamente a ciò diminuiva la portata delle acque. Più aumentava lo stupore e la protesta meno acquanera e fetida si trovava nel vallone, come se una occulta regia sottraesse queste acque. Acque fetide e nere di notevole portata idrica presenti nel vallone da diversi mesi, documentate dai vari servizi televisivi, visibili nei nostri video versati su you tube e nelle immagini fatte dalla Polizia Provinciale che, giova ricordarlo è personale di Polizia Giudiziaria, come per incanto sono sparite. A noi pare che oggi si sia verificato un fatto ancor più grave del presunto inquinamento: è bastato presentare agli organi preposti al controllo un esposto denuncia per far sparire le acque in questione. È incredibile che ancora nel 2013 ci possa essere qualcuno che possa fare il gioco delle tre carte con le acque fognarie e possa mettere a rischio la salute dei cittadini, come succede da almeno 20 anni nel nostro mare d'estate».
(AMM')
LA SICILIA
Nuovo scontro fra D'Orsi e Buscemi Provincia. Al centro della nuova polemica la provocatoria dichiarazione del presidente di licenziare i precari dell'Ente
Sui precari della provincia regionale di Agrigento si riaccende lo scontro tra i presidenti: quello dell'Ente, Eugenio D'Orsi, da una parte e quello del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi, dall'altra. Dopo la proposta provocatoria del primo di licenziare tutti i lavoratori a tempo determinato per dare un segnale alla politica nazionale, ieri era arrivata la reazione dalla poltrona più alta di aula "Pellegrino". "Ancora una volta ha dichiarato con una lettera-, con grande superficialità, il presidente D'Orsi, tradendo il consenso popolare ricevuto nelle ultime elezioni, si permette di alterare la serenità dei lavoratori e delle loro famiglie con proclami inopportuni piuttosto che spendersi per trovare adeguate soluzioni praticabili". L'accusa è che, in un momento di grande incertezza politica, questo comportamento possa generare inutili tensioni, dato anche che mancando un interlocutore (il Governo nazionale si è sciolto) non si possa realmente discutere del problema. Buscemi, ricordando come D'Orsi abbia promesso già due volte la stabilizzazione, una volta nel 2009 (in verità parzialmente attuata, solo per i lavoratori della ex cooperativa Penelope) e nel 2010, sfida il presidente della Provincia a presentare le proprie dimissioni "come atto dimostrativo", "in attesa di una classe politica più adeguata". Pronta la reazione di D'Orsi. "Quanto dichiara il presidente del Consiglio Provinciale dice, avvalora sempre più in me la convinzione che non ha capito nulla della mia dichiarazione ai giornali ed alle televisioni. Io ho sempre difeso i precari, e mentre lui li ha solo strumentalizzati, l'Amministrazione da me guidata si è sempre impegnata nei confronti del personale precario, cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento. Abbiamo sempre guardato ai precari non come a serbatoi di voti bensì ma a persone da rispettare ed aiutare. Trovo immorale continua che in piena campagna elettorale le forze politiche dimentichino di affrontare nei loro programmi il grave problema dei precari alla Provincia, che da anni attende di essere risolto. Piuttosto conclude - Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni? ". In questo clima di serenità istituzionale si terrà, questa mattina, l'incontro con i sindacati.
G.S.
Infopoint all'anno zero
Il servizio di informazioni per i turisti è insufficiente per mancanza di strutture adeguate Distretto e Consorzio hanno chiesto a Comune ed Ente Parco alcuni box situati a Porta V
Infopoint turistici? La città di Agrigento è all'anno zero. A tracciare questo quadro non esattamente incoraggiante per la nostra città è il referente del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino. Poche strutture, spesso non adeguatamente preparate per accogliere i turisti, assenza di personale qualificato, impossibilità, nelle condizioni attuali, di creare una rete di accoglienza per chi arriva in città. ((Ad oggi esistono solo tre Urp che svolgono, per quanto è possibile, funzioni di tipo turistico spiega Pendo lino -, uno del Comune di Agrigento, che è ospitato dentro i locali di Palazzo San Domenico, e due della Provincia regionale di Agrigento, uno alla stazione ferroviaria centrale e l'altro nei locali di piazza Vittorio Emanuele Il. In tutti e tre i casi continua si tratta di strutture nate più per fornire informazioni ai cittadini agrigentini che ai turisti, sia dal punto di vista della formazione del personale che del materiale informativo presente». Un esperimento, racconta, Pendolino, era stato fatto anni fa, unendo Provincia e enti turistici, ma si trattò di un tentativo che poi, nonostante i buoni esiti, non ha avuto alcun seguito. ((La Provincia ha avviato le procedure per la realizzazione di un nuovo infopoint nella Valle dei Templi spiega ma ad oggi è ancora chiuso, e comunque, se sarà impostato come quelli presenti in centro città presenterà le medesime limitazioni». Distretto turistico e Consorzio turistico, separatamente, hanno richiesto a Comune e Ente Parco di poter utilizzare due box presenti a Porta V per realizzare, a loro carico, dei punti informativi che consentano ai turisti non so-lo di conoscere le bellezze territoriali, ma di poter realmente conoscere il territorio e le risorse economiche. A rallentare il tutto, al momento, potrebbe contribuire la rescissione del contratto di gestione de parcheggi, perché la ditta che garantiva il servizio ha portato via dei box di loro proprietà, e quindi al momento manca una struttura fisica in cui ospitare i punti informativi. I risultati potrebbero essere incoraggianti. ((Nel 2009 in piazzale Hardcastle racconta avevamo realizzato un punto informativo. In due mesi riuscimmo a raccogliere oltre 1100 prenotazioni in strutture ricettive della provincia, spiegando ai turisti cosa era possibile visitare sul territorio. L'obiettivo vero conclude resta comunque la realizzazione di una vera e propria struttura integrata, che veda impegnati i settori della ristorazione, degli alberghi, le amministrazioni pubbliche e la Camera di commercio, così da poter offrire una sorta di infopoint diffuso. Solo attraverso questi servizi potremo riuscire a trattenere sul territorio i turisti».
GIOACCHINO SCHICCHI
VALLONE CANNE
L'Arpa ha individuato nell'acqua prelevata degli inquinanti fognari
Residui di nitrati ammonici nell'acqua prelevata nel vallone Canne. L'ufficialità si potrà avere solo tra qualche giorno, ma, le analisi realizzate dall'Arpa di Agrigento avrebbero immediatamente individuato la presenza di inquinanti di provenienza fognaria nei liquidi prelevati lunedì mattina. Una conferma che appare scontata se si guarda il colore non esattamente limpido del fiumiciattolo presente nel canale ma che ha una sua grande importanza da un punto di vista procedurale. Se le analisi, che verranno completate entro la prossima settimana, confermeranno la presenza di sostanze cloacali saremo di fronte ad un nuovo caso di inquinamento da scarico fognario in un'area abitata nella nostra città. Una circostanza che, ci hanno detto da più parti, farà partire le segnalazioni di rito alla Procura della Repubblica, ma non solo. A Girgenti acque, infatti, potrebbe essere contestato il fatto di non aver segnalato a Comune e Provincia l'esistenza dello sversamento che dopo aver attraversato il vallone Canne sfocia in mare, nei pressi del lido delle Dune, Il riserbo sulla vicenda, come si suoi dire, ai momento è totale, anche perché i corpi di polizia, come il corpo Provinciale, che ha competenze ambientali, stanno attendendo i risultati ufficiali da parte dell'Arpa. Aldilà dei potenziali aspetti giudiziari, comunque, rimane da discutere su quelli che potrebbero essere i rischi per la salute e le valutazioni su quanto quell'area sia stata inquinata negli anni - le denunce di Legambiente risalgono al 2008- Insomma, a farla breve, c'è un fiumiciattolo di acqua di fogna che impregna i terreni, molti dei quali coltivati, lambisce abitazioni e raggiunge il mare.
<(Accertata la presenza di inquinanti e risolta la loro origine spiega il direttore dell'Arpa agrigentina Salvatore Montana Lampo sarà poi successivamente necessario verificare lo stato dei luoghi per poter accertare se la sostanza è penetrata nel terreno e quali sono i potenziali rischi per la salute».
Solo dopo queste verifiche si potrà pensare ad avviare la procedura per una bonifica dell'area, percorso lungo e complesso, ma soprattutto costosa, che l'Asp dovrà richiedere a gestore del servizio idrico e alla Provincia regionale di Agrigento, che svolgerà in tal senso una funzione di coordinamento.
Intanto in via dei Fiumi proseguono i lavori da parte degli operai di Girgenti acque, che stanno manutenendo i pozzetti e le condotte dell'area dai quali, secondo i tecnici, dovrebbero provenire i reflui fognari che si sono riversati nel vallone Canne, mentre gli abitanti di via dei Savoia, ci segnalano come, dal pomeriggio del sopralluogo, la quantità di acqua presente nel canale sia aumentata, consentendo quindi all'inquinante di raggiungere più velocemente il mare. Ma tanto la stagione balneare è lontana, no?
G.S.
Agrigentoflash
D'Orsi: "Provincia sempre al fianco dei precari"
"Se c'è una persona che in questi anni ha difeso il personale precario sono stato io". Ad affermarlo è il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, rivolgendosi al presidente del Consiglio provinciale, Dino Buscemi, con cui è entrato in polemica e che accusa di strumentalizzazione. "L'Amministrazione - aggiunge D'Orsi - si è sempre impegnata nei confronti del personale precario cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento, perchè ha sempre guardato i precari non come serbatoio di voti bensì ma persone da rispettare ed aiutare. Mi si accusa di creare tensioni? Le vere tensioni le sta creando il Presidente del Consiglio. Siamo in piena campagna elettorale - prosegue D'Orsi - ed è immorale che tutte le forze politiche dimenticano di affrontare, nei loro programmi, il grave problema dei precari alla Provincia, un problema che si trascina da anni senza che venga risolto in maniera seria per ridare serenità a queste famiglie che vivono sull'orlo del baratro della disoccupazione. Piuttosto Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni? Se non avessi sollevato il problema con la provocazione del licenziamento dei precari, sarebbe intervenuto per sollecitare i suoi patron politici alla soluzione del problema?".
Sicilia24h
Provincia, D'Orsi: sui precari Buscemi crea tensioni
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi in seguito alla dichiarazione diffusa alla stampa dal Presidente del Consiglio Provinciale, Dino Buscemi dichiara
"Quanto dichiara il Presidente del Consiglio Provinciale, in merito alla provocazione sul caso dei precari alla Provincia, avvalora sempre più in me la convinzione che non ha capito nulla della mia dichiarazione ai giornali ed alle televisioni.
Se c'è una persona che in questi anni ha difeso il personale precario sono stato io mentre lui li ha solo strumentalizzati.
L'Amministrazione si è sempre impegnata nei confronti del personale precario cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento, perché ha sempre guardato i precari non come serbatoio di voti bensì ma persone da rispettare ed aiutare.
Mi si accusa di creare tensioni ?
Le vere tensioni le sta creando il Presidente del Consiglio con questa nota dove è ampiamente dimostrato che non ha capito il vero significato della mia provocazione. Siamo in piena campagna elettorale ed è immorale che tutte le forze politiche dimenticano di affrontare, nei loro programmi, il grave problema dei precari alla Provincia, un problema che si trascina da anni senza che venga risolto in maniera seria per ridare serenità a queste famiglie che vivono sull'orlo del baratro della disoccupazione.
Piuttosto Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni?
Se non avessi sollevato il problema con la provocazione del licenziamento dei precari, sarebbe intervenuto per sollecitare i suoi patron politici alla soluzione del problema?
Allora tutto può essere riassunto in una sola parola: la sua dichiarazione è frutto di demagogia".
Corriere di Sciacca
PRECARI, BUSCEMI: "D'ORSI RESTITUISCA DIGNITA' ALLE FAMIGLIE"
"In relazione alle recenti dichiarazioni del Presidente D'Orsi in merito al paventato licenziamento del personale a tempo determinato dell'Ente, invito l'amministrazione ad un comportamento che restituisca serenità alle famiglie coinvolte".
Così inizia una lunga e articolata lettera del presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi. Lettera che pubblichiamo.
Ancora una volta, con grande superficialità, il Presidente, tradendo il consenso popolare ricevuto nelle ultime elezioni, si permette di alterare la serenità dei lavoratori e delle loro famiglie con proclami inopportuni piuttosto che spendersi per trovare adeguate soluzioni praticabili. Nell'attuale momento di grande incertezza politica questo comportamento genera una grande insicurezza nel nostro personale alimentando tensioni sociali già esistenti per le precarie condizioni economiche del Paese.
Molto probabilmente sarà il prossimo governo nazionale ad occuparsi della questione dei precari per cui gli atti dimostrativi in questo momento sono fini a se stessi per la mancanza di un adeguato interlocutore istituzionale. Alla già instabile condizione delle finanze pubbliche bisogna aggiungere il mancato riordino delle province che impedisce di progettare un serio piano di stabilizzazione, in assenza di una reale prospettiva sul loro mantenimento, come sono attualmente.
Mi auguro che sulla questione anche i sindacati, convocati per delle comunicazioni, facciano la loro parte nel prendere le difese dei lavoratori coinvolti, ricordandogli quando nel 2009 gli hanno proposto la stabilizzazione di tutto il personale precario nonché la mancata promessa del 2010 di stabilizzazione a costo di sforare il patto di stabilità. Di converso come atto dimostrativo gli propongo di dimettersi, abbondare la poltrona, e così, come recita la legge, decadrebbe anche il consiglio provinciale con il suo presidente, in attesa di una classe politica più adeguata alla grave situazione in cui versiamo.
In questo modo verrebbero meno tutte queste "sparate", dal grande sapore elettoralistico e finalmente proporre qualcosa di veramente serio alla nostra provincia, visto che tutti gli atti dimostrativi messi in campo dal nostro presidente sono miseramente falliti. La responsabilità' del ruolo impone assoluta serietà sia nei comportamenti che nelle dichiarazioni per potere servire le istituzioni nel migliore dei modi. Quanto proposto non deve alimentare ulteriori tensioni ma ricondurre su un giusto binario i problemi esistenti, garantendo un impegno maggiore per le soluzione più adeguate, in attesa che il nuovo governo nazionale elabori una soluzione adeguata.
Raimondo Buscemi
PRECARI, D'ORSI REPLICA A BUSCEMI: "SEMPRE ACCANTO A LORO"
"Se c'è una persona che in questi anni ha difeso il personale precario sono stato io". Ad affermarlo è il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, rivolgendosi al presidente del Consiglio provinciale, Dino Buscemi, con cui è entrato in polemica e che accusa di strumentalizzazione.
"L'Amministrazione - aggiunge D'Orsi - si è sempre impegnata nei confronti del personale precario cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento, perchè ha sempre guardato i precari non come serbatoio di voti bensì ma persone da rispettare ed aiutare. Mi si accusa di creare tensioni? Le vere tensioni le sta creando il Presidente del Consiglio. Siamo in piena campagna elettorale - prosegue D'Orsi - ed è immorale che tutte le forze politiche dimenticano di affrontare, nei loro programmi, il grave problema dei precari alla Provincia, un problema che si trascina da anni senza che venga risolto in maniera seria per ridare serenità a queste famiglie che vivono sull'orlo del baratro della disoccupazione. Piuttosto Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni? Se non avessi sollevato il problema con la provocazione del licenziamento dei precari, sarebbe intervenuto per sollecitare i suoi patron politici alla soluzione del problema?".
Canicattìweb
Provincia di Agrigento, è scontro tra Eugenio D'Orsi e Dino Buscemi
Redazione Canicatti Web Notizie
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi in seguito alla dichiarazione diffusa alla stampa dal Presidente del Consiglio Provinciale, Dino Buscemi dichiara
"Quanto dichiara il Presidente del Consiglio Provinciale, in merito alla provocazione sul caso dei precari alla Provincia, avvalora sempre più in me la convinzione che non ha capito nulla della mia dichiarazione ai giornali ed alle televisioni.
Se c'è una persona che in questi anni ha difeso il personale precario sono stato io mentre lui li ha solo strumentalizzati.
L'Amministrazione si è sempre impegnata nei confronti del personale precario cercando di trovare soluzioni onorevoli per evitare il licenziamento, perché ha sempre guardato i precari non come serbatoio di voti bensì ma persone da rispettare ed aiutare.
Mi si accusa di creare tensioni ?
Le vere tensioni le sta creando il Presidente del Consiglio con questa nota dove è ampiamente dimostrato che non ha capito il vero significato della mia provocazione. Siamo in piena campagna elettorale ed è immorale che tutte le forze politiche dimenticano di affrontare, nei loro programmi, il grave problema dei precari alla Provincia, un problema che si trascina da anni senza che venga risolto in maniera seria per ridare serenità a queste famiglie che vivono sull'orlo del baratro della disoccupazione.
Piuttosto Buscemi deve rispondere ad alcune mie domande: cosa ha fatto lui che ha precisi riferimenti politici a livello di Parlamento Italiano in questi anni?
Se non avessi sollevato il problema con la provocazione del licenziamento dei precari, sarebbe intervenuto per sollecitare i suoi patron politici alla soluzione del problema?
Allora tutto può essere riassunto in una sola parola: la sua dichiarazione è frutto di demagogia".
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. In tema di trasporti a giunta conferma il progetto dello scalo. Dibattito sui canoni idrici
Acqua, una seduta straordinaria Nel Piano reinserito l'aeroporto
È stato convocato per giovedì 31 gennaio, alle 18, nella sala "Giglia" il Consiglio provinciale straordinario, richiesto dalla commissione "Vigilanza sugli Enti Partecipati" sul tema: «Mancata approvazione della normativa sull'affidamento del servizio idrico alla gestione pubblica».
Il primo firmatario è il presidente della Commissione, Stefano Girasole. Al Consiglio
straordinario sono stati invitati il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli Assessori, il Commissario dell'ATO Idrico di Agrigento, i vertici amministrativi e tecnici di Girgenti Acque, la deputazione nazionale e regionale, i sindaci e i presidenti dei Consigli dei 43 comuni della provincia. Inoltre sono state invitate le rappresentanze sindacali, dei commercianti e le associazioni di tutela dei consumatori.
Trasparenza. Maggiore trasparenza sulle attività del Consiglio provinciale viene da oggi garantita attraverso il sito dell'ente "provincia.agrigento.it. Nell'area istituzionale del sito alla voce "Consiglio Provinciale' sono stati inseriti i seguenti link: "Composizione del Consiglio, Composizione gruppi Consiliari, Adunanze del Consiglio, Verbali delle sedute del Consiglio, Le Presenze del Consiglio, Interrogazioni, interpellanze e mozioni".
Piano triennale.
C'è anche l'aeroporto nel piano triennale delle opere pubbliche disponibile sul sito della Provincia, ma è in posizioni defilate. Nei primi nove punti figura al primo posto la manutenzione ordinaria e straordinaria di edilizia sociale e scolastica, sportiva e del patrimonio edilizio dell'Ente per interventi pari a 322 mila euro, somma finanziata con fondi della Regione Siciliana.
('PAPI')
PROVINCIA
Nuovo incontro con Marchetta sull'Ipia
Trovati i locali per la sezione femminile dell'Ipia «Marconi» di Canicattì. Ieri mattina alla Provincia l'assessore Piero Marchetta ha presieduto un vertice per evitare la chiusura della sezione. «Al fine di individuare una soluzione che possa tamponare questa emergenza ha spiegato Marchetta ed in attesa della realizzazione del nuovo istituto che dovrà accorpare sia la coordinata dell'Ipia Marconi che l'agrario Livatino, si è giunti alla conclusione di poter ospitare il corso femminile al primo piano del plesso Borgalino».
Nuovi link sul sito istituzionale
Una maggiore trasparenza sulle attività del Consiglio Provinciale viene da oggi garantita attraverso il sito della Provincia www.provincia.agrigento.it dove sono stati inseriti nuovi link. Si tratta di voci con cui sarà possibile monitorare, in tempo reale l'intera attività del Consiglio e dei singoli consiglieri, interrogazioni, interpellanze e mozioni.
LA SICILIA
«Inventata» una soluzione
Dopo una riunione alla Provincia le alunne dell'Ipia Marconi trovano «casa», ma.
Sembra che il plesso di via Colombo finirà per ospitare anche le alunne dell'ipia "Marconi".
L'ipotesi sarebbe quella più accreditata per mettere un freno al problema evidenziato dalla scuola e di recente anche dai proprietari dei magazzini di via Ducezio, dove continuano a fare lezione le studentesse nonostante una sentenza di sgombero. E' emerso durante l'incontro tra una delegazione del consiglio comunale, capeggiata dl presidente Mimmo Licata, il vicesindaco Gaetano Rizzo, che è anche docente dell'istituto, e l'assessore provinciale all'Edilizia, Piero Marchetta, che si è svolto, ieri mattina, ad Agrigento.
Una riunione lunga e che alla fine avrebbe portato a questa soluzione. Il condizionale è d'obbligo, considerato che prima di confermare il trasferimento nella sede del quartiere di Borgalino, la Provincia dovrà verificarne le condizioni strutturali, a cominciare dall'agibilità dei locali. Ma sarà davvero la svolta per l'istituto professionale femminile "Guglielmo Marconi" di Canicattì? O solo una pezza per rattoppare l'emergenza? Dovrebbero continuare ad attendere gli alunni dell'altro indirizzo. Inoltre un interrogativo che non può non nascere riguarda la convivenza di più scuole all'interno dello stesso stabile. Invia Colombo finirebbero classi di primaria, elementare, media dopo la risposta positiva del sindaco Vincenzo Corbo, della dirigente del comprensivo "Pirandello", Giovanna Pisano, alla richiesta del comitato dei genitori dei ragazzi della zona e una superiore. Varie fasce di età, quindi, con esigenze ed esperienze differenti.
La delegazione canicattinese si è detta soddisfatta dell'incontro e si augura che "l'anno- so problema dell'istituto professionale possa davvero risolversi". Era stato deciso sabato mattina di chiedere un incontro al presidente della Provincia, Eugenio D'Orso, durante la conferenza dei capigruppo convocata appositamente sulla vicenda dal presidente del consiglio comunale Mimmo Licata. "Il colloquio è stato fissato per cercare una soluzione all'annoso problema si legge in un comunicato diramato dalla presidenza del consiglio comunale ieri mattina - L'argomento era già stato trattato in sede di conferenza di capigruppo riunitasi il 19gennaio scorso da cui era emersa la necessità di reperire nuovi locali per il suddetto istituto che, in caso contrario, rischia di essere trasferito in altra sede per salvaguardare il diritto allo studio delle studentesse dell'IPIA nonché scongiurare i disagi che le stesse, le loro famiglie e il corpo docente sarebbero costretti a subire in caso di trasferimento in altro paese e consentire il regolare proseguimento delle attività scolastiche".
VALENTINA GARLANDI
INVITATI ANCHE RAPPRESENTANTI DI COMUNI E SINDACATI
Un consiglio provinciale straordinario sulla gestione del servizio idrico integrato
E' stato convocato per il 31 gennaio, alle 18 nella sala "Giglia", il Consiglio provinciale straordinario, richiesto dalla Commissione consiliare "Vigilanza sugli enti partecipati", sulla gestione del servizio idrico integrato sul territorio agrigentino.
Al Consiglio straordinario sono stati invitati il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, in qualità di commissario dell'Ambito territoriale ottimale, rappresentanti amministrativi e tecnici di Girgenti Acque, la deputazione nazionale e regionale uscente, i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali della Provincia, oltre che i sindacati e i rappresentanti del mondo produttivo. L'iniziativa, proposta anche dal Consiglio comunale di Agrigento a fine 2012, "nasce spiega Girasole - per affrontare la vicenda relativa alla mancata consegna delle reti idriche e fognarie da parte di diversi amministratori della Provincia e la mancata applicazione del referendum per il ritorno della gestione dell'acqua pubblica". "Il tema dell'acqua dichiara il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi - è cruciale per tutte le famiglie e per gli utenti della nostra provincia costretti a pagare canoni altissimi rispetto a quelli sostenuti nel resto d'italia. In virtù della nuova legge approvata dall'Assemblea Regionale che sembra orientare un nuovo passaggio dalla gestione privata a quella pubblica questo Consiglio cercherà di fare il punto sullo stato dell'arte dell'intera vicenda per chiarire ai cittadini il futuro del servizio idrico".
Se l'attuazione del referendum sulla gestione pubblica dell'acqua sembra, da più versi, inattuabile con il sistema degli Ato, i punti da chiarire restano comunque molti, a partire dai distacchi delle utenze idriche proseguendo con le opere di depurazione e gli investimenti ancora bloccati a livello regionale per il rinnovamento della rete idrica e fognaria.
GIOACCHINO SCHICCHI
Provincia, Eugenio D'Orsi chiede un chiarimento ai partiti
Il terremoto politico che ha coinvolto in Sicilia e nel resto dello Stivale tutti i partiti nella composizione delle liste e nella realizzazione delle nuove alleanze arriva, anche se attutito, anche nella rinnovata aula "Giglia". Alla Provincia regionale di Agrigento, infatti, si annunciano delle novità, sebbene la loro attuazione sia quasi da "Repubblica autonoma". Innanzitutto il quadro. Il presidente D'Orsi, ad oggi, è sostenuto da uno schieramento ormai "vecchio", ovvero quello che, per capirci, si era costituito alle scorse elezioni comunali: Partito dei Siciliani, Pd, Api e il movimento dei Lealisti.
Mancherebbero Fu, che non è mai entrato in Giunta, e Grande Sud, che ha abbandonato la squadra amministrativa mesi fa in polemica con il presidente. I "capovolgimenti" politici vorrebbero un nuovo schieramento composto da Grande Sud (quelli che sono rimasti fedeli a Micciché) Partito dei Siciliani (quelli che sono rimasti fedeli a Lombardo) e il Pdl che attualmente pare inattuabile alla Provincia, Il Popolo delle libertà e Grande Sud sono stati chiarissimi: "rimarremo all'opposizione, nonostante le scelte nazionali e regionali", così come il Patto per il territorio, che ha perso due consiglieri ma che rimane avverso al presidente. Il Pd, invece, che in Giunta ha ancora Tannorella, pare intenzionato a smarcarsi dall'amministrazione, Una parte del Partito democratico pare infatti voglia staccare ogni contatto con D'Orsi e soprattutto con il Partito dei Siciliani dopo la lunga e travagliata parentesi dell'alleanza con l'Mpa. Neutro il Pid, che ha però ieri perso un pezzo, ovvero Arturo Ripepe, che ha lasciato in contrasto con il deputato Giuseppe Ruvolo. E il presidente? 'Chiederò chiarimenti ai miei referenti politici di fare chiarezza soprattutto sulle scelte che verranno operate per la Provincia regionale di Agrigento", dichiara il presidente, che si dice pronto ad una "rivoluzione copernicana", ovvero un azzeramento della Giunta, qualora i partiti che fin qui lo hanno sostenuto volessero non puntare sudi lui per il rinnovo dell'Amministrazione. Il chiarimento, ufficialmente, dovrebbe essere rinviato a dopo le elezioni nazionali, ma "voci di corridoio" ben informate ci confermano che già la prossima settimana il presidente D'Orsi potrebbe chiedere ai referenti dei partiti di chiarire le proprie intenzioni.
GIOACCHINO SCHICCH!
Agrigentoflash
Ipia Canicattì, trovati i locali per la sezione femminile
Trovati i locali per la sezione femminile dell'Ipia "Marconi" di Canicattì.
Questa mattina nella sala stampa della Provincia Regionale di Agrigento, l'Assessore al Bilancio, Edilizia e Patrimonio, Piero Marchetta ha presieduto un vertice per evitare la chiusura della sezione femminile dell'Ipia canicattinese.
Erano presenti, oltre all'assessore Marchetta, il preside dell'istituto alberghiero "Ambrosini" di Favara, Giuseppe Salamone, che ha la reggenza dell'Ipia "Marconi" di Favara, da cui dipende la coordinata canicattinese, il vice sindaco di Canicattì, Gaetano Rizzo, il Presidente del Consiglio Comunale, Mimmo Licata insieme ad una delegazione di capigruppo, l'ing Gaetano Gucciardo dirigente del settore Edilizia e Patrimonio e l'arch. Saverio Maiorini del settore scuole della Provincia Regionale di Agrigento .
"Al fine di individuare una soluzione che possa tamponare questa emergenza - ha dichiarato a conclusione l'assessore Piero Marchetta - ed in attesa della realizzazione del nuovo istituto che dovrà accorpare sia la coordinata dell'Ipia Marconi che l'agrario Livatino, si è giunti alla conclusione di poter ospitare il corso femminile al primo piano del plesso Borgalino. E' sottinteso che i nostri tecnici dovranno effettuare dei sopralluoghi per accertare la fattibilità e nel contempo l'Amministrazione provinciale provvederà a contattare i proprietari del vecchio stabile per accertare se sussiste ancora la richiesta di restituzione di questi locali".
Soddisfatto anche il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi che ha costantemente seguito, quale uomo di scuola, questa vicenda che rischiava di cancellare il corso di grafica e di modo, l'unico esistente sull'intero territorio agrigentino.
Pubblicato nel sito internet della provincia il piano triennale delle opere pubbliche
Il programma triennale delle opere pubbliche per il periodo 2012-2014 è disponibile in tutta la sua articolazione nel sito della Provincia Regionale di Agrigento. Il Piano elaborato secondo precise disposizioni del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, è stato riadattato alle nuove esigenze del territorio agrigentino con Delibera della Giunta Provinciale del settembre 2012.
L'importante strumento operativo è stato successivamente discusso, emendato in alcune parti ed approvato dal Consiglio Provinciale il sei novembre dello scorso anno. Si tratta di programmi di lavori pubblici finalizzati al miglioramento ed all'incremento di servizio. Nei primi nove punti figura al primo posto la manutenzione ordinaria e straordinaria di edilizia sociale e scolastica, sportiva e del patrimonio edilizio dell'Ente per interventi pari a 322 mila euro, somma finanziata con fondi della Regione Siciliana. Di particolare importanza l'adeguamento dei locali dell'edificio di via Esseneto (ex Ipai) di proprietà della Provincia il cui costo ammonta a 140 mila euro.
Un'altra opera programmata dalla Provincia e posizionata ai primissimi posti per programma riguarda la progettazione dei lavori per il collegamento tra le tre strade statali della nostra provincia la SS 118 (Agrigento, Raffadali, Corleone) , la SS 115 e la SS 189 (Agrigento Passo Manganaro). L'arteria nel progetto di massima correrà su alcune strade provinciali che saranno migliorate nel tracciato e verranno collegate in alcuni tratti per un complessivo di 23 chilometri di nuovo asfalto.
L'opera , per un ammontare di un milione e 500 mila euro, sarà finanziata con fondi regionali disponibili (ex art 79 legge regionale 11/2000). Infine l'ammodernamento della Statale 189 per la quale è in pubblicazione il bando per il progetto di fattibilità ed infine l'aeroporto della Sicilia Centro meridionale "Valle dei Templi".
Nel piano insistono anche numerose scuole, miglioramenti della viabilità ed analisi geognostiche del territorio per i cui lavori l'Ente è alla ricerca di fondi.
Consiglio Provinciale straordinario sul "Servizio idrico alla gestione pubblica" in programma il 31 gennaio.
Si svolgerà giovedì 31 gennaio, alle ore 18:00, nella sala L. Giglia il Consiglio Provinciale straordinario, richiesto dalla XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", primo firmatario il Presidente della Commissione Stefano Girasole e sottoscritta da 20 consiglieri provinciali, dal tema: "Mancata approvazione della normativa sul riaffidamento del servizio idrico alla gestione pubblica".
Al Consiglio straordinario sono stati invitati il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli Assessori, il Commissario dell'ATO Idrico di Agrigento, i vertici amministrativi e tecnici di Girgenti Acque, la deputazione nazionale e regionale, i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali dei 43 comuni della provincia.
Inoltre sono state invitate le rappresentanze sindacali, dei commercianti e le associazioni di tutela dei consumatori.
La richiesta di convocare il Consiglio Provinciale Straordinario, ha scritto Stefano Girasole presidente della XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", nasce per affrontare la vicenda relativa alla mancata consegna delle reti idriche e fognarie da parte di diversi amministratori della Provincia ed in considerazione dell'esito plebiscitario avutosi sul referendum per il ritorno della gestione dell'acqua pubblica a cui non è stato dato corso.
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi invita la cittadinanza attiva a partecipare alla riunione del Consiglio Provinciale: "Il tema dell'acqua è un tema cruciale per tutte le famiglie e per gli utenti della nostra provincia costretti a pagare canoni altissimi rispetto a quelli sostenuti nel resto d'Italia. In virtù della nuova legge approvata dall'Assemblea Regionale che sembra orientare un nuovo passaggio dalla gestione privata a quella pubblica questo Consiglio cercherà di fare il punto sullo stato dell'arte dell'intera vicenda per chiarire ai cittadini il futuro del servizio idrico. Mi auguro che da questo Consiglio venga attivato un confronto con tutte le forze politiche e sociali per accelerare il processo di un ritorno del servizio idrico alla gestione pubblica e garantire tariffe più economiche."
Agrigentonotizie
Provincia regionale, pubblicato il nuovo Piano triennale delle opere pubbliche
Nei primi nove punti figura al primo posto la manutenzione ordinaria e straordinaria di edilizia sociale e scolastica, sportiva e del patrimonio edilizio dell'Ente per interventi pari a 322mila euro. Tra questi l'ammodernamento della Ss189
di Redazione
Il programma triennale delle opere pubbliche per il periodo 2012-2014 è disponibile in tutta la sua articolazione nel sito della Provincia regionale di Agrigento. Il Piano elaborato secondo precise disposizioni del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, è stato riadattato alle nuove esigenze del territorio agrigentino con Delibera della Giunta provinciale del settembre 2012.
L'importante strumento operativo è stato successivamente discusso, emendato in alcune parti ed approvato dal Consiglio provinciale il sei novembre dello scorso anno. Si tratta di programmi di lavori pubblici finalizzati al miglioramento ed all'incremento di servizio.
Nei primi nove punti figura al primo posto la manutenzione ordinaria e straordinaria di edilizia sociale e scolastica, sportiva e del patrimonio edilizio dell'Ente per interventi pari a 322mila euro, somma finanziata con fondi della Regione siciliana. Di particolare importanza l'adeguamento dei locali dell'edificio di via Esseneto (ex Ipai) di proprietà della Provincia il cui costo ammonta a 140mila euro.
Un'altra opera programmata dalla Provincia e posizionata ai primissimi posti per programma riguarda la progettazione dei lavori per il collegamento tra la Ss118 (Agrigento, Raffadali, Corleone), la Ss115 e la Ss189 (Agrigento-Passo Manganaro). L'arteria nel progetto di massima correrà su alcune strade provinciali che saranno migliorate nel tracciato e verranno collegate in alcuni tratti per un complessivo di 23 chilometri di nuovo asfalto.
L'opera , per un ammontare di un milione e 500mila euro, sarà finanziata con fondi regionali disponibili (ex art 79 legge regionale 11/2000). Infine l'ammodernamento della Statale 189 per la quale è in pubblicazione il bando per il progetto di fattibilità ed infine l'aeroporto della Sicilia Centro meridionale "Valle dei Templi".
Nel piano insistono anche numerose scuole, miglioramenti della viabilità ed analisi geognostiche del territorio per i cui lavori l'Ente è alla ricerca di fondi.
Consiglio provinciale, Arturo Ripepe lascia il Pid e si dichiara indipendente
"Lascio il movimento - ha dichiarato - in polemica con il politico provinciale Giuseppe Ruvolo, con cui per molto tempo ho condiviso scelte e percorsi, in un rapporto che credevo fosse di amicizia personale e non solo politico"
di Redazione
Il consigliere provinciale Arturo Ripepe Il consigliere provinciale Arturo Ripepe ha presentato le sue dimissioni dal gruppo Pid e si è dichiarato indipendente al Consiglio provinciale.
"Lascio il movimento - ha dichiarato - in polemica con il politico provinciale Giuseppe Ruvolo, con cui per molto tempo, e in maniera leale, ho condiviso scelte e percorsi, in un rapporto che credevo fosse di amicizia personale e non solo politico. Tengo a precisare che questa mia decisione non è solo il risultato dell'ultima competizione elettorale regionale, nella quale sono divenuto quasi il nemico da combattere e non certamente l'amico da cautelare. Competizione che, nonostante il momento storico-politico di grande confusione e di grande sfiducia, grazie al gruppo di amici a cui mi pregio di appartenere, mi ha consentito di confermare ancora una volta quel successo politico personale che da molti anni mi ha onorato di avere un ruolo da protagonista sulla scena politica della provincia. Questa, e tanto altro, è stata l'occasione per un'attenta riflessione personale che mi ha finalmente fatto conoscere l'uomo Ruvolo, e il valore che dà all'amicizia e alla politica. Continuerò a svolgere il mio mandato con coerenza e impegno, linearità e trasparenza votando di volta in volta gli atti nell'interesse dei cittadini della Provincia".
Infoagrigento
Guarraci e Leo Vinci: presentano mozione su Piano provinciale dei Trasporti
Scritto da Redazione
I sottoscritti Consiglieri Provinciali, Orazio Guarraci e Leo Vinci, presentano al Consiglio Provinciale per l'approvazione, la suddetta mozione sul piano provinciale dei trasporti, affinché la nostra provincia si possa dotare di un piano dei trasporti moderno e dinamico, propedeutico alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per incentivare e garantire lo sviluppo economico e occupazionale del nostro territorio. I sottoscritti, evidenziano come la provincia di Agrigento gode di un triste primato, quello di essere inserita tra gli ultimi posti delle classifiche nazionali, per quanto riguarda il livello economico ed occupazionale. Tra le varie cause che determinano questa triste realtà, vengono indicate le poche infrastrutture viarie e di collegamento, infatti, tali carenze infrastrutturali limitano ovvero frenano la capacità produttiva delle poche imprese esistenti, scoraggiando, di fatto, la possibilità che nuove imprese possano investire e collocarsi nel nostro territorio. Premesso che, nella Provincia di Agrigento insistono tre porti, due di interesse regionale (Licata e Sciacca) e uno di interesse nazionale (Porto Empedocle), e che il nostro territorio è servito da un sistema ferroviario che collega in modo appena sufficiente la tratta Agrigento-Palermo, male l'Agrigento-Catania e quasi inesistente l'Agrigento-Canicattì-Gela, limitandosi ad offrire, prevalentemente, un servizio per i pendolari studenti. Inoltre, non va trascurato il fatto che già da qualche decennio è stata soppressa la tratta Agrigento-Sciacca-Castelvetrano, senza nessuna riconversione. Inoltre il nostro sistema viario, registra l'esistenza di due strade Statali, la SS 115 e la SS640, una superstrada in fase di realizzazione, la Agrigento-Caltanissetta e infine come triste primato, ad eccezione dell'aeroporto di Lampedusa, non esistono aeroporti in provincia di Agrigento.
Le poche e insufficienti infrastrutture esistenti, (porti; strade e ferrovia) non rispondono ad una logica di pianificazione sinergica, integrata e intermodale. Le infrastrutture non sono adeguatamente collegate tra di loro, tali da implementare la mobilità di merci e persone. Appaiono fine a se stesse, a malapena necessari a soddisfare la realtà comunale dove insistono. Non esiste un sistema intermodale di interscambio tra gomma-ferro-mare. Pertanto la nostra provincia necessita di uno strumento di pianificazione territoriale, capace di individuare le necessità e le priorità infrastrutturali indispensabili per il rilancio economico e occupazionale.
La Provincia Regionale di Agrigento, ha la competenza di coordinare e realizzare una pianificazione sovra comunale, che coinvolga le realtà comunali, gli Enti pubblici territoriali e le parti sociali, per la definizione di un piano di sviluppo infrastrutturale globale.
Il piano dei trasporti provinciale deve tenere conto: 1) del piano del trasporto pubblico locale; 2) del piano per il trasporto delle merci e della logistica; 3) del piano del sistema di trasporto stradale; 4) del piano del sistema di trasporto ferroviario; 5) del piano del sistema di trasporto aereo ed elicotteristico; 6) del piano del sistema portuale.
Inoltre, il piano dei trasporti provinciale deve tenere conto delle direttive emanate dal Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL), predisposto nel 2001 dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione (oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Il PGTL affronta, tra l' altro, il tema della pianificazione regionale dei trasporti, con apposite "linee guida" per la redazione e gestione dei PRT, volte a garantire il coordinamento tra Pianificazione Nazionale, Pianificazione Regionale e Pianificazione Provinciale in materia di trasporti.
In tali "linee guida" vengono definiti l'esercizio ed i compiti dei Piani Regionali dei Trasporti (PRT), integrandosi con il Piano Provinciale dei Trasporti (PPT), al fine di pervenire alla realizzazione di una univoca procedura di pianificazione a livello regionale e provinciale, che sia coerente e coordinata con la pianificazione nazionale. Ciò anche allo scopo di assicurare il massimo coordinamento con le scelte del PGTL, e per consentire di procedere, anche tramite altri rami dell'amministrazione, alla distribuzione nel territorio di infrastrutture e servizi attraverso investimenti pubblici il più possibile flessibili ed alle incentivazioni fiscali e creditizie.
Nel PGTL inoltre, viene stabilito che nei PRT vanno operate scelte "macro" di base per il riassetto dei trasporti da individuarsi con un Piano Direttore e che tali scelte andranno ad arricchirsi progressivamente attraverso Piani Attuativi. Nell'ambito di questi ultimi, vanno affrontati ed approfonditi i temi specifici di natura istituzionale, gestionale ed infrastrutturali, per ogni modalità e settore di trasporto, nel rispetto delle scelte generali e delle realtà locali. Pertanto un oculato Piano Provinciale dei Trasporti, capace di individua le necessità e i bisogni logistici e della mobilità provinciale, può divenire il motore pulsante dello sviluppo economico e occupazionale della nostra Provincia.
Le difficoltà che si sono riscontrate e continuano a manifestarsi, per la realizzazione dell'aeroporto in provincia di Agrigento, sono da addebitare alla mancata pianificazione generale, che si sarebbe dovuta presentare all'Enac e al Ministero competente, che contenesse oltre al sito sul quale realizzare l'infrastruttura, il sistema stradale di collegamento; un protocollo d'intesa con RFI per il collegamento tra la Ferrovia e l'Aeroporto, sarebbe stato necessario dimostrare che l'aeroporto, risultava, ben collegato e inserito in una pianificazione provinciale e regionale. La proposta dell'aeroporto, doveva essere un progetto condiviso da un'intera collettività, mentre oggi appare come una cattedrale nel deserto e quindi si presta a disinteresse generale e a ostacoli di varia natura.
In considerazione di quanto premesso, i sottoscritti Consiglieri Provinciali, chiedono al Consiglio di approvare la presente mozione come atto d'indirizzo vincolante per l'amministrazione provinciale, impegnando quest'ultima ad avviare gli atti necessari, affinché la nostra provincia possa essere dotata di un Piano Provinciale dei Trasporti.
Sicilia24h
Sito Internet, Consiglio Provinciale Agrigento: Maggiore accessibilità alle attività
Una maggiore trasparenza sulle attività del Consiglio Provinciale viene da oggi garantita attraverso il sito della provincia www.provincia.agrigento.it. Nell'area istituzionale del sito alla voce "Consiglio Provinciale" sono stati inseriti i seguenti link: "Composizione del Consiglio, Composizione gruppi Consiliari, Adunanze del Consiglio, Verbali delle sedute del Consiglio, Le Presenze del Consiglio, Interrogazioni, interpellanze e mozioni". Con queste ultime voci sarà possibile monitorare, in tempo reale l'intera attività del Consiglio e dei singoli Consiglieri, in particolare l'attività ispettiva attraverso la consultazione integrale delle interrogazioni, interpellanze e mozioni inviate all'Amministrazione da parte dei Consiglieri.
Servizio idrico, Consiglio Provinciale straordinario
Si svolgerà giovedì 31 gennaio, alle ore 18:00, nella sala L. Giglia il Consiglio Provinciale straordinario, richiesto dalla XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", primo firmatario il Presidente della Commissione Stefano Girasole e sottoscritta da 20 consiglieri provinciali, dal tema: "Mancata approvazione della normativa sul riaffidamento del servizio idrico alla gestione pubblica".
Al Consiglio straordinario sono stati invitati il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli Assessori, il Commissario dell'ATO Idrico di Agrigento, i vertici amministrativi e tecnici di Girgenti Acque, la deputazione nazionale e regionale, i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali dei 43 comuni della provincia.
Inoltre sono state invitate le rappresentanze sindacali, dei commercianti e le associazioni di tutela dei consumatori.
La richiesta di convocare il Consiglio Provinciale Straordinario, ha scritto Stefano Girasole presidente della XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", nasce per affrontare la vicenda relativa alla mancata consegna delle reti idriche e fognarie da parte di diversi amministratori della Provincia ed in considerazione dell'esito plebiscitario avutosi sul referendum per il ritorno della gestione dell'acqua pubblica a cui non è stato dato corso.
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi invita la cittadinanza attiva a partecipare alla riunione del Consiglio Provinciale: "Il tema dell'acqua è un tema cruciale per tutte le famiglie e per gli utenti della nostra provincia costretti a pagare canoni altissimi rispetto a quelli sostenuti nel resto d'Italia. In virtù della nuova legge approvata dall'Assemblea Regionale che sembra orientare un nuovo passaggio dalla gestione privata a quella pubblica questo Consiglio cercherà di fare il punto sullo stato dell'arte dell'intera vicenda per chiarire ai cittadini il futuro del servizio idrico. Mi auguro che da questo Consiglio venga attivato un confronto con tutte le forze politiche e sociali per accelerare il processo di un ritorno del servizio idrico alla gestione pubblica e garantire tariffe più economiche."
Servizio idrico, Consiglio Provinciale straordinario
Si svolgerà giovedì 31 gennaio, alle ore 18:00, nella sala L. Giglia il Consiglio Provinciale straordinario, richiesto dalla XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", primo firmatario il Presidente della Commissione Stefano Girasole e sottoscritta da 20 consiglieri provinciali, dal tema: "Mancata approvazione della normativa sul riaffidamento del servizio idrico alla gestione pubblica".
Al Consiglio straordinario sono stati invitati il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli Assessori, il Commissario dell'ATO Idrico di Agrigento, i vertici amministrativi e tecnici di Girgenti Acque, la deputazione nazionale e regionale, i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali dei 43 comuni della provincia.
Inoltre sono state invitate le rappresentanze sindacali, dei commercianti e le associazioni di tutela dei consumatori.
La richiesta di convocare il Consiglio Provinciale Straordinario, ha scritto Stefano Girasole presidente della XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", nasce per affrontare la vicenda relativa alla mancata consegna delle reti idriche e fognarie da parte di diversi amministratori della Provincia ed in considerazione dell'esito plebiscitario avutosi sul referendum per il ritorno della gestione dell'acqua pubblica a cui non è stato dato corso.
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi invita la cittadinanza attiva a partecipare alla riunione del Consiglio Provinciale: "Il tema dell'acqua è un tema cruciale per tutte le famiglie e per gli utenti della nostra provincia costretti a pagare canoni altissimi rispetto a quelli sostenuti nel resto d'Italia. In virtù della nuova legge approvata dall'Assemblea Regionale che sembra orientare un nuovo passaggio dalla gestione privata a quella pubblica questo Consiglio cercherà di fare il punto sullo stato dell'arte dell'intera vicenda per chiarire ai cittadini il futuro del servizio idrico. Mi auguro che da questo Consiglio venga attivato un confronto con tutte le forze politiche e sociali per accelerare il processo di un ritorno del servizio idrico alla gestione pubblica e garantire tariffe più economiche."
Il Consigliere provinciale di Agrigento, Arturo Ripepe annuncia - in una nota - la decisione di lasciare "il PID , in polemica con il politico Provinciale On. Giuseppe Ruvolo, con cui per molto tempo, e in maniera leale, - si legge - ho condiviso scelte e percorsi , in un rapporto, che credevo fosse di amicizia personale e non solo politico "
"Tengo a precisare - spiega Ripepe - che questa mia decisione non è solo il risultato dell'ultima competizione elettorale Regionale nella quale sono divenuto quasi il nemico da combattere e non certamente l'amico da cautelare. Competizione che ,nonostante il momento storico -politico di grande confusione e di grande sfiducia ; grazie al gruppo di amici a cui mi pregio di appartenere, mi ha consentito di confermare ancora una volta quel successo politico personale che da molti anni mi ha onorato di avere un ruolo da protagonista sulla scena politica della provincia. Questa, e tanto altro, è stata l'occasione per un'attenta riflessione personale che mi ha finalmente fatto conoscere l'uomo On. Ruvolo, e il valore che da all'amicizia e alla politica. E nel rispetto che devo a coloro che avevano la certezza di un rapporto leale con l'On Ruvolo e con i dirigenti di partito, che avrebbe permesso una serena competizione elettorale, ma, che ha visto invece un accanimento negativo incomprensibile nei miei confronti ;
Comunico l'irrevocabile dimissione dal PID dichiarandomi, fin da subito, indipendente in seno al Consiglio Provinciale, dove continuerò a svolgere il mio mandato con coerenza e impegno, linearità e trasparenza votando di volta in volta gli atti nell'interesse dei cittadini della Provincia" .
Perla città
Ok a riduzione deputati in Sicilia, intervento Ardizzone
di Redazione
La Camera ha approvato definitivamente la modifica agli Statuti di Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna, riducendo il numero dei consiglieri regionali. Dunque, in Sicilia, all' Assemblea, i deputati saranno ridotti da 90 a 70. La norma modifica lo Statuto della Regione, e sara' in vigore solo a decorrere dal 2017. In proposito interviene il presidente dell' Assemblea, Giovanni Ardizzone, che afferma : " bene il voto alla Camera sulla riduzione del numero dei deputati nel Parlamento siciliano, quella legge del resto porta anche la mia firma. Questa legge e' stata un notevole passo in avanti, e si aggiunge ai tagli che questo Parlamento ha gia' varato per ridurre i costi. E procederemo anche sulle indennita' dei parlamentari ''.
Lavalledeitempli
Pubblicato nel sito internet dell'Ente - Il piano triennale delle Opere Pubbliche
AGRIGENTO - Il programma triennale delle opere pubbliche per il periodo 2012-2014 è disponibile in tutta la sua articolazione nel sito della Provincia Regionale di Agrigento. Il Piano elaborato secondo precise disposizioni del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, è stato riadattato alle nuove esigenze del territorio agrigentino con Delibera della Giunta Provinciale del settembre 2012.
L'importante strumento operativo è stato successivamente discusso, emendato in alcune parti ed approvato dal Consiglio Provinciale il sei novembre dello scorso anno. Si tratta di programmi di lavori pubblici finalizzati al miglioramento ed all'incremento di servizio. Nei primi nove punti figura al primo posto la manutenzione ordinaria e straordinaria di edilizia sociale e scolastica, sportiva e del patrimonio edilizio dell'Ente per interventi pari a 322 mila euro, somma finanziata con fondi della Regione Siciliana. Di particolare importanza l'adeguamento dei locali dell'edificio di via Esseneto (ex Ipai) di proprietà della Provincia il cui costo ammonta a 140 mila euro.
Un'altra opera programmata dalla Provincia e posizionata ai primissimi posti per programma riguarda la progettazione dei lavori per il collegamento tra le tre strade statali della nostra provincia la SS 118 (Agrigento, Raffadali, Corleone) , la SS 115 e la SS 189 (Agrigento Passo Manganaro). L'arteria nel progetto di massima correrà su alcune strade provinciali che saranno migliorate nel tracciato e verranno collegate in alcuni tratti per un complessivo di 23 chilometri di nuovo asfalto.
L'opera , per un ammontare di un milione e 500 mila euro, sarà finanziata con fondi regionali disponibili (ex art 79 legge regionale 11/2000). Infine l'ammodernamento della Statale 189 per la quale è in pubblicazione il bando per il progetto di fattibilità ed infine l'aeroporto della Sicilia Centro meridionale "Valle dei Templi".
Nel piano insistono anche numerose scuole, miglioramenti della viabilità ed analisi geognostiche del territorio per i cui lavori l'Ente è alla ricerca di fondi.
Con la Dichiarazione del Capo Gruppo Cons. Arturo Ripepe sparisce dal Consiglio Provinciale di Agrigento il gruppo PID "Cantiere Popolare"
Lascio il PID , in polemica con il politico Provinciale On. Giuseppe Ruvolo, con cui per molto tempo, e in maniera leale, ho condiviso scelte e percorsi , in un rapporto, che credevo fosse di amicizia personale e non solo politico .
Tengo a precisare che questa mia decisione non è solo il risultato dell'ultima competizione elettorale Regionale nella quale sono divenuto quasi il nemico da combattere e non certamente l'amico da cautelare.
Competizione che ,nonostante il momento storico -politico di grande confusione e di grande sfiducia ; grazie al gruppo di amici a cui mi pregio di appartenere, mi ha consentito di confermare ancora una volta quel successo politico personale che da molti anni mi ha onorato di avere un ruolo da protagonista sulla scena politica della provincia.
Questa, e tanto altro, è stata l'occasione per un'attenta riflessione personale che mi ha finalmente fatto conoscere l'uomo On. Ruvolo, e il valore che da all'amicizia e alla politica.
E nel rispetto che devo a coloro che avevano la certezza di un rapporto leale con l'On Ruvolo e con i dirigenti di partito, che avrebbe permesso una serena competizione elettorale, ma, che ha visto invece un accanimento negativo incomprensibile nei miei confronti ;
Comunico l'irrevocabile dimissione dal PID dichiarandomi, fin da subito, indipendente in seno al Consiglio Provinciale, dove continuerò a svolgere il mio mandato con coerenza e impegno, linearità e trasparenza votando di volta in volta gli atti nell'interesse dei cittadini della Provincia .
Agrigento - Mozione sul regolamento per l'istituzione e il funzionamento della Consulta Provinciale dei Trasporti
Orazio Guarraci Consigliere Provinciale, evidenzia il totale disinteresse dell'Amministrazione D'Orsi, per quanto concerne la predisposizione, la composizione e il funzionamento, di organismi propedeutici allo studio, analisi e pianificazione del sistema dei trasporti in provincia di Agrigento.
Da più di un anno - scrive Guarraci -, l'ottava Commissione "Sviluppo Economico e Trasporti" di cui faccio parte, aveva provveduto alla modifica del regolamento per l'istituzione e il funzionamento della Consulta Provinciale dei Trasporti, escludendo alcuna categorie e ammettendone altre, rendendo questo organismo, più snello, più operativo e più efficace, tra l'altro a costo zero.
Dopo diverse riunioni, incontri con le parti sociali, la commissione aveva completato i lavori e aveva provveduto a trasmettere la proposta all'Amministrazione provinciale per il seguito di competenza, e cioè contattare gli Enti interessati e chiedere il nominativo, da loro delegato, a far parte della Consulta Provinciale dei Trasporti e successivamente, predisporre la proposta di delibera per l'approvazione del Consiglio Provinciale.
A distanza di più di un anno, l'Amministrazione d'Orsi non è stata capace di completare un semplice iter amministrativo, tradendo i Principi Programmatici del nostro Ente, stabiliti nell'art. 5, comma 5 del nostro statuto, che ad ogni buon fine si riportano:
5. Attribuisce alla rete delle infrastrutture di trasporti intermodali (marittimi,stradali, ferroviari, aeroportuali) e di comunicazioni il compito di garantire l'accessibilità, di assicurare la mobilità e di facilitare le relazioni all'interno del proprio territorio e di quello di altre province della Sicilia,e con il resto del Paese e dell'Europa e i paesi del bacino del mediterraneo. Riconosce l'importanza delle relazioni con i paesi del bacino del Mediterraneo e si impegna a promuovere con gli stessi più intensi rapporti di cooperazione.
Pertanto, il sottoscritto, chiede al Consiglio Provinciale l'approvazione della presente mozione come atto di indirizzo vincolante per l'amministrazione provinciale, affinché si possa istituire nella nostra Provincia, la Consulta dei Trasporti.
Agrigento - Consiglio Provinciale straordinario sul "SERVIZIO IDRICO ALLA GESTIONE PUBBLICA" in programma il 31 gennaio.
Si svolgerà giovedì 31 gennaio, alle ore 18:00, nella sala L. Giglia il Consiglio Provinciale straordinario, richiesto dalla XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", primo firmatario il Presidente della Commissione Stefano Girasole e sottoscritta da 20 consiglieri provinciali, dal tema: "Mancata approvazione della normativa sul riaffidamento del servizio idrico alla gestione pubblica".
Al Consiglio straordinario sono stati invitati il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli Assessori, il Commissario dell'ATO Idrico di Agrigento, i vertici amministrativi e tecnici di Girgenti Acque, la deputazione nazionale e regionale, i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali dei 43 comuni della provincia.
Inoltre sono state invitate le rappresentanze sindacali, dei commercianti e le associazioni di tutela dei consumatori.
La richiesta di convocare il Consiglio Provinciale Straordinario, ha scritto Stefano Girasole presidente della XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", nasce per affrontare la vicenda relativa alla mancata consegna delle reti idriche e fognarie da parte di diversi amministratori della Provincia ed in considerazione dell'esito plebiscitario avutosi sul referendum per il ritorno della gestione dell'acqua pubblica a cui non è stato dato corso.
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi invita la cittadinanza attiva a partecipare alla riunione del Consiglio Provinciale: "Il tema dell'acqua è un tema cruciale per tutte le famiglie e per gli utenti della nostra provincia costretti a pagare canoni altissimi rispetto a quelli sostenuti nel resto d'Italia. In virtù della nuova legge approvata dall'Assemblea Regionale che sembra orientare un nuovo passaggio dalla gestione privata a quella pubblica questo Consiglio cercherà di fare il punto sullo stato dell'arte dell'intera vicenda per chiarire ai cittadini il futuro del servizio idrico. Mi auguro che da questo Consiglio venga attivato un confronto con tutte le forze politiche e sociali per accelerare il processo di un ritorno del servizio idrico alla gestione pubblica e garantire tariffe più economiche."
Canicattìweb
Canicattì, Ipia "Marconi": trovati i locali per la sezione femminile
Nella sala stampa della Provincia Regionale di Agrigento, l'Assessore al Bilancio, Edilizia e Patrimonio, Piero Marchetta ha presieduto un vertice per evitare la chiusura della sezione femminile dell'Ipia canicattinese.
Erano presenti, oltre all'assessore Marchetta, il preside dell'istituto alberghiero "Ambrosini" di Favara, Giuseppe Salamone, che ha la reggenza dell'Ipia "Marconi" di Favara, da cui dipende la coordinata canicattinese, il vice sindaco di Canicattì, Gaetano Rizzo, il Presidente del Consiglio Comunale, Mimmo Licata insieme ad una delegazione di capigruppo, l'ing Gaetano Gucciardo dirigente del settore Edilizia e Patrimonio e l'arch. Saverio Maiorini del settore scuole della Provincia Regionale di Agrigento .
"Al fine di individuare una soluzione che possa tamponare questa emergenza - ha dichiarato a conclusione l'assessore Piero Marchetta - ed in attesa della realizzazione del nuovo istituto che dovrà accorpare sia la coordinata dell'Ipia Marconi che l'agrario Livatino, si è giunti alla conclusione di poter ospitare il corso femminile al primo piano del plesso Borgalino. E' sottinteso che i nostri tecnici dovranno effettuare dei sopralluoghi per accertare la fattibilità e nel contempo l'Amministrazione provinciale provvederà a contattare i proprietari del vecchio stabile per accertare se sussiste ancora la richiesta di restituzione di questi locali".
Soddisfatto anche il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi che ha costantemente seguito, quale uomo di scuola, questa vicenda che rischiava di cancellare il corso di grafica e di modo, l'unico esistente sull'intero territorio agrigentino.
Si è tenuta , ieri mattino, un incontro tra una delegazione dei capigruppo del Consiglio comunale di Canicattì, capeggiata dal Presidente del consiglio comunale, Mimmo Licata e il Presidente della provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi.
Il colloquio è stato fissato per cercare una soluzione all'annoso problema riguardante la sede dell'Istituto professionale femminile di secondo Grado "IPIA Marconi" di Canicattì.
L'argomento era già stato trattato in sede di conferenza di capigruppo riunitasi il 19 gennaio scorso da cui era emersa la necessità di reperire nuovi locali per il suddetto istituto che, in caso contrario, rischia di essere trasferito in altra sede.
Sfumata l'ipotesi di impegnare i locali del "Crispi" di Borgalino, dove verrà riaperta la scuola Media, e volendo comunque salvaguardare il diritto allo studio delle studentesse dell'IPIA nonché scongiurare i disagi che le stesse, le loro famiglie e il corpo docente, sarebbero costretti a subire in caso di trasferimento in altro paese, il presidente Licata e i capigruppo consiliari hanno deciso di incontrare il presidente D'Orsi per cercare di trovare insieme una soluzione che possa consentire il regolare proseguimento delle attività scolastiche.