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Rassegna stampa del 26/27 e 28 gennaio 2013

26 gennaio - sabato
 
GIORNALE DI SICILIA
 
Trasferimento Ipia Marconi Corbo: "No" alla Provincia
Quando ormai la fine sembrava essere stata scritta si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda del trasferimento dell'Ipia Marconi. Quanto stabilito nella riunione di martedì alla Provincia di Agrigento nel corso della quale era stato deciso di destinare parte dei locali del plesso Crispi al Professionale e parte all'istituto comprensivo Pirandello, è stato sconfessato dall'intervento diretto del  sindaco di Canicatti, Vincenzo Corbo. In una nota indirizzata all'Assessore provinciale all'Edilizia Scolastica, Pietro Marchetta, Corbo ha comunicato di non essere  più disposto a concedere in comodato d'uso gratuito i locali del plesso Crispi alla Provincia, e di conseguenza all'Ipia, destinandoli invece all'istituto Comprensivo Pirandello che potrà in questo modo dal prossimo anno scolastico collocare all'interno una classe di scuola media. La palla passa così
 nuovamente alla provincia che dovrà in tempi rapidi trovare dei locali dove trasferire la sezione femminile dell'ipia prima che diventerà esecutivo lo sfratto che pende sui locali di via Ducezio (GIMO)
 
SCUOLA. È lì che si trasferiranno gli studenti dell'Ipia. Conclusi i lavori di pulitura delle aree esterne al complesso ((Centro Asi», a pieno ritmo la bonifica dei locali
Continua a pieno ritmo la bonifica dei locali del Centro addestramento professionale dell' ex Asi nella zona industriale dato in comodato d'uso alla Provincia e che dovrà ospitare le classi ed i laboratori nell'Istituto Professionale per l'industria e l'Artigianato "Fermi". Sono stati già
conclusi i lavori di pulitura e bonifica delle aree esterno al complesso edilizie ed è in corso una massiccia operazione di bonifica di tutti i locali interni intestati da escrementi di uccelli. Ultimata questa fase di bonifica che richiederà ancora qualche tempo, i locali saranno interessati da
una massiccia azione di disinfestazione. In tanto sono stati ultimati anche i lavori di sistemazione dei lucernai e gli infissi degli ambienti, il dirigente dei Settore Edilizia, Gaetano Gucciardo, ha già attivato il gruppo di progettazione per redigere il progetto relativo all'adeguamento dei locali
dei complesso ex Asi alle necessità dell'Ipia"Fermi" che si compone degli architetti Saverio Malorini quale responsabile dei procedimento, Casimiro Gerardi ed Alessandro Tuttolomondo e dai geometri Fabrizio Colomba e Francesco Franco. Il gruppo è già al lavoro nel redazione di questo importante progetto da dipenderà la nuova topografia della struttura dell'area in striale. Una struttura che ad dell'assessore all'edilizia, P Marchetta, favorirà molto gii denti dell'Ipia incastonati proprio all'interno di un'area in striale (PAPI)
 
VIA I DRIGENTI CHE USERANNO FONDI SENZA AVERLI. L'MPA ACCUSA: SI STA CREANDO UN CLIMA INTIMIDATORIO
Crocetta vigilerà sulle autorizzazioni
Nuovo ufficio farà capo alla presidenza della Regione per controllare le istanze presentate dalle imprese
L'obiettivo è quello di fare in modo che al massimo in due o tre mesi arrivino le autorizzazioni per imprese ma anche enti pubblici. E così, nel giorno in cui annunciano l'azzeramento dell'assessorato all'Ambiente ari- che a causa dei ritardi nell'esame delle pratiche autorizzative, Rosario Crocetta e Maria Lo Bello illustrano il nuovo ufficio che dovrà avere tempi di risposta europei.
Sarà una sorta di task force di esperti che lavorerà direttamente alle dipendenze del presidente e potrà agire anche in via sostitutiva rispetto agli assessorati che faranno registrare ritardi significativi. «In questo ufficio - spiega Crocetta - lavoreranno dirigenti e funzionari provenienti da tutti i dipartimenti. Le richieste  di autorizzazioni dei privati e degli enti pubblici verranno indirizzate a questo ufficio, che a sua volta invierà contestualmente a tutti i dipartimenti normalmente interessati la parte del procedimento che li riguarda. Se gli assessorati non trasmetteranno entro un mese pareri e atti di competenza, il nuovo ufficio potrà sostituirsi a loro ed emetterli entro il mese successivo».
Crocetta e la Lo Bello hanno ricordato che «non stiamo licenziando nessuno, stiamo solo normalizzando la pubblica amministrazione. Un tentativo disperato». Ma sul quale il presidente ha registrato subito il consenso di Pmi Sicilia, associazione delle piccole e medie imprese: «Spostare personale che "ristagna" da molto tempo negli stessi uffici - commenta Umberto Terenghi - vuoi dire operare un vero cambiamento al quale va senz' altro il nostro plauso. Adesso si accendano i riflettori anche sui milionari appalti di global service nel settore della sanità».
Male mosse di Crocetta indispettiscono I'Mpa che con il se-gretario Rino Piscitello va giù pesante: «C'è un clima di intimidazione. Gruppi che detengono il potere politico ed economico stanno facendo campagna acquisti nell'opposizione promettendo la creazione di nuovi gruppi parlamentari, commissariamento a lungo termine di enti locali, prossimi passaggi di mano degli enti di formazione professionale, ispezioni a tappeto su enti vari ed epurazioni nei settore sanitario». Piscitello vede anche »una regia nelle scissioni di alcuni partiti» e anticipa che informerà l'autorità giudiziaria.
Ma Crocetta guarda avanti. »Meritiamo l'applauso dei sindacati e di quanti si lamentano da sempre per la paralisi della Regione e per l'utilizzo irrazionale delle risorse». li presidente fa sapere che, dopo la rotazione del personale «che coinvolgerà tutti gli assessorati senza licenziare nessuno», sarà modificato il sistema di attribuzione dello straordinario: «li cosiddetto salario accessorio verrà legato alla reale produttività».
E la giunta ha anche deliberato un atto di indirizzo a tutti i dirigenti generali: «C'è già una legge
- spiega Crocetta - che impone ai dirigenti di non fìrmare impegni di spesa che non hanno copertura finanziaria. Chi non rispetterà questa norma verrà rimosso e non potrà avere incarichi di primo livello per i successivi tre anni. In pratica, verrà retrocesso a direttore di terza fascia. Non ci possono più essere spese senza copertura che fanno aumentare il buco della Regione. Dovrebbe essere un fatto naturale ma fino a ora la prassi è stata molto diversa».
 
LA SICILIA
 
PROVINCIA REGIONALE
Osservatorio del mercato del lavoro
Ha avuto luogo ieri, nella sala stampa della Provincia Regionale di Agrigento, la prima riunione operativa per l'istituzione di una piattaforma informatica relativa allo "Osservatorio provinciale del mercato del lavoro".
Hanno preso parte alla riunione presieduta dall'assessore provinciale per le politiche giovanili, Salvatore Tannorella, Confindustria con Gioacchino Minio, la Confartigianato con Francesco Giambrone ed il Provveditorato agli Studi, Stefania Ierna. Vittorio Messina, Presidente della Camera di Commercio di Agrigento, ha inviato all'assessore Tannorella una nota con la quale esprime vivo interesse per questa iniziativa alla quale la Camera di Commercio dà il pieno sostegno. Assente, come sempre l'Ufficio provinciale del lavoro, il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha voluto portare un particolare saluto agli intervenuti sostenendo la necessità di operare in sinergia per consentire a tante intelligenze di restare nel proprio territorio e contribuire alla rinascita di una provincia ricca di arte e cultura. L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività di servizio della Provincia finalizzate alla creazione di reti informatiche per fare incontrare domanda ed offerte di lavoro e dare a tanti giovani la possibilità, mediante questo sportello informatico, di trovare occupazione nel territorio agrigentino.
 
Ipia Fermi, si lavora al recupero del Cap
 
Si lavora per adeguare il Cap, il centro di addestramento professionale che si trovava in abbandono nella zona industriale di Agrigento, alle esigenze della comunità scolastica dell'istituto professionale "Fermi"che varcherà i cancelli dello stabile il prossimo anno scolastico.
Completati i lavori della zona esterna, ultimata la sistemazione di lucernai ed infissi;
In atto le operazioni di bonifica dei locali (azione che richiederà non poco tempo, considerata la massiccia presenza di escrementi di volatili).
Subito dopo si passerà alle opere di disinfestazione. Il gruppo di progettazione della Provincia ha avviato la stesura del progetto per l'organizzazione interna dei locali.
Il dirigente del Settore Edilizia, Gaetano Gucciardo, ha dato il via alla progettazione relativa all'adeguamento dei locali del complesso ex Asi alle necessità dell'istituto professionale.
li gruppo di progettazione è composto dagli architetti Saverio Maiorini, responsabile del procedimento, Casimiro Gerardi e Alessandro Tuttolomondo, e dai geometri Fabrizio Colomba e Francesco Franco.
L'assessore provinciale all'edilizia, Piero Marchetta, sottolinea ancora una volta l'importanza della presenza di una scuola all'interno zona dell'ex Asi, circostanza che favorirà la formazione degli studenti.
La prossimità fisica tra il mondo scuola e quello industriale faciliterà collaborazioni e percorsi formativi altamente costruttivi.
"La Provincia ha messo in campo per risolvere questo gravissimo problema - commenta il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi — tutte le migliori intelligenze per sistemare i ragazzi dell'Ipia in questi moderni locali. Molte opere le stiamo eseguendo a costi zero impiegando personale dell'Ente, risparmiando nelle spese di intervento.
I nostri tecnici sono al lavoro per redigere il progetto definitivo e subito dopo daremo il via ai lavori di ristrutturazione secondo le esigenze della scuola".
CHIARA MIROTTA
 
Provincia, D'Orsi ha «licenziato» un altro assessore
Il chiarimento politico alla Provincia regionale di Agrigento doveva arrivare, ufficialmente, dopo le elezioni. Ufficiosamente la prossima settimana. E invece Eugenio D'Orsi pare abbia già ricevuto le dovute rassicurazioni da parte del leader del Partito dei siciliani Raffaele Lombardo che I'ex Mpa, e la sua coalizione, sosteranno la ricandidatura alle prossime, eventuali, elezioni regionali.
"Lombardo è una persona seria — ha detto D'Orsi — sono sicuro che manterrà la sua parola". E del resto il presidente della Provincia si è speso più volte, e in modo personale, in difesa del suo leader. Eppure in Giunta una prima "scossa" è stata percepita, Ieri, infatti, è stato ritirato l'incarico a Adriano Varisano, nominato nel luglio del 2012 e attuale assessore alla Tutela del consumatore e delle minoranze, Il giovanissimo componente della squadra amministrativa -, che all'attivo aveva iniziative come il capodanno in piazza a Favara e si stava preparando ad organizzare il carnevale — era stato segnalato questa estate dal consigliere provinciale Salvatore Montaperto, ex Udc, attualmente autonomo e vicinissimo a Roberto Di Mauro, che con D'Orsi non ha mai avuto rapporti semplici. Dietro questo atto, che comunque non è stato ancora pubblicato ufficialmente sull'albo pretorio, potrebbe esserci proprio un segnale di avvertimento nei confronti del deputato regionale, oppure, ed è anche possibile, che sì tratti solamente di una necessità di "avvicendamento", ovvero la nomina di un nuovo assessore nella medesima quota. Come se gli assessori avessero una data di scadenza. Intanto il dibattito all'interno del Pd prosegue. Se D'Orsi ha dichiarato di non voler rinunciare alla formazione di centrosinistra il partito in aula "Giglia", liberato dai vincoli delle alleanze nazionali, potrebbe scegliere di sciogliere i legami e chiedere all'assessore Salvatore Tannorella un passo indietro. E i nuovi alleati? Pdl e Grande sud, o quanto ne resta, continuano a confermare che loro non intendono sostenere D'Orsi.
GIOACCHINO SCHICCHI
 
Agrigentoflash
 
Riforma Province. Alloro: "coinvolgere territori e forze politiche"
"Sul tema del rinnovo dei consigli e delle amministrazioni provinciali dell'isola. il Governo deve confrontarsi, innanzi tutto, con i partiti che compongono la sua maggioranza, ma complessivamente con tutte le forze politiche, evitando fughe in avanti che avrebbero il solo risultato di aumentare la confusione e il disorientamento tra i cittadini". E' quanto sostiene il parlamentare regionale del Partito democratico, Mario Alloro, componente della Commissione Affari Istituzionali dell'ARS."Non è pensabile, infatti - prosegue il parlamentare PD - che scelte di tale portata vengano assunte sulla testa dei siciliani, quando, al contrario, risulta di fondamentale importanza un confronto che coinvolga i territori sul percorso di riforma che si intenderà adottare, ricorrendo, se necessario, anche allo strumento del referendum, per creare il giusto clima di condivisione ed evitare che le soluzioni adottate si rivelino peggiori del male che si vuole curare"."Punto di partenza del confronto - spiega Alloro - potrebbe essere l'ipotesi, proposta qualche mese fa dall'Unione Province Siciliane, con il concorso di tutte le rappresentanze politiche ed istituzionali, che prevede la creazione delle Aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e la contemporanea cancellazione delle province con esse coincidenti, portando così il numero complessivo delle province a sei, con un considerevole risparmio, evitando accorpamenti forzati e snaturamenti delle identità territoriali della Sicilia, procedendo contestualmente ad una significativa riduzione del numero dei consiglieri provinciali e degli assessori, oltre ad importante trasferimento di competenze dalla regione alle stesse province. Assieme ad altri deputati del PD, - conclude- stiamo lavorando in tal senso alla presentazione di un disegno di legge che depositeremo nei prossimi giorni".
 
Agrigentonotizie
 
Spegnete quei bancomat pubblici
Tante le domande a cui il sindaco Marco Zambuto e il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi devono rispondere all'opinione pubblica
di Fabio Russello
 Qual è stata la ragione per la quale l'anno scorso il sindaco ha conferito intuitu personae un incarico di addetto stampa per la Sagra pur avendo all'interno del Comune due iscritti all'Ordine dei giornalisti che lo avrebbero fatto gratis e non per 2 mila euro per una sola settimana? Questa è una delle domande a cui Marco Zambuto dovrebbe rispondere, non solo alla Guardia di Finanza e al procuratore, ma anche all'opinione pubblica. Lo stesso discorso vale per la vicenda legata alla costruzione del sito internet della Fondazione Teatro Pirandello, vero pozzo di San Patrizio dove gli incassi e i fondi della Regione vengono gestiti (lo prevede la legge, per carità) con criteri poco trasparenti. Per dire: non c'è un albo pretorio dove controllare come si spendono i nostri soldi. Sono risposte che il sindaco deve dare ai cittadini a prescindere dal rilievo penale la cui sussistenza spetta al pm e al giudice.
Lo stesso ragionamento si può estendere paro paro alla Provincia e al suo presidente Eugenio D'Orsi che ha scoperto grazie a La Sicilia che un suo consulente copiava le relazioni (che servivano per farsi pagare) da internet. Un semplice copia e incolla e puff: ecco 1200 euro lordi. O come la decisione (lo ha detto lui stesso) di contribuire alla stampa dei manifesti per la presentazione del libro di Bruno Contrada. Fermo restando che le iniziative culturali - dovunque siano svolte e da chiunque siano organizzate - rappresentano un momento di crescita per la collettività, D'Orsi due domande se le poteva fare, visto che si trattava sì di pochi spiccioli, ma pur sempre di spiccioli nostri (e non suoi). I libri sono iniziative editoriali perché alla fine sono scritti per essere venduti. Perché i manifesti li deve pagare la Provincia? Senza tralasciare che l'autore di quel libro è un ex poliziotto sul quale esiste una verità giudiziaria (l'unica a cui una Istituzione come la Provincia può basarsi) secondo cui giocava con la squadra avversaria, con la mafia e non con lo Stato.
Signor sindaco e signor presidente della Provincia, li vogliamo chiudere 'sti bancomat?
 
Ivan Paci a Eugenio D'Orsi: "Mai più l'appoggio del Pdl"
Il capigruppo del Popolo della libertà in Consiglio provinciale interviene sulle dichiarazioni del presidente che ha ricevuto le rassicurazioni dal suo leader di partito, Raffaele Lombardo, sulla sua ricandidatura
di Redazione - 26 gennaio 2013Invia ad un amico2 Il capogruppo del Pdl in Provincia Ivan Paci "L'esperienza D'Orsi non è replicabile. Noi in questi anni non abbiamo condiviso il suo modo di amministrare che è stato inefficace e inadeguato per le emergenze del territorio e proprio per questo non intendiamo sostenerlo in futuro". Taglia corto il capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale, Ivan Paci sulle dichiarazioni del presidente D'Orsi che ha ricevuto le rassicurazioni dal suo leader di partito, Raffaele Lombardo, sulla sua ricandidatura alla guida dell'Ente.
"Il gruppo dirigente del Pdl - aggiunge Ivan Paci - ha al suo interno uomini capaci, leali e seri che possono essere candidati a ricoprire tale ruolo senza dovere ricorrere a voltagabbana e transfughi per cui, a scanso di equivoci, sin da ora rivendichiamo la guida della Provincia. Presto avremo un incontro con il segretario nazionale, Angelino Alfano, per iniziare il percorso che porterà alle prossime elezioni provinciali. D'Orsi se lo può sognare di essere candidato e sostenuto dal Pdl - conclude il capogruppo in Consiglio provinciale - abbiamo fatto l'errore di appoggiarlo nel 2008, siamo stati fedeli e coerenti e lui ha ritenuto opportuno metterci all'opposizione".
 
Infoagrigento
 
      Osservatorio del Lavoro, riunione operativa in Provincia 
Ha avuto luogo, nella sala stampa della Provincia Regionale di Agrigento, la prima riunione operativa per l'istituzione di una piattaforma informatica relativa allo "Osservatorio provinciale del mercato del lavoro".
Hanno preso parte alla riunione presieduta dall'assessore provinciale per le politiche giovanili, Salvatore Tannorella, Confindustria con Gioacchino Minio, la Confartigianato con Francesco Giambrone ed il Provveditorato agli Studi, Stefania Ierna. Vittorio Messina, Presidente della Camera di Commercio di Agrigento, ha inviato all'assessore Tannorella una nota con la quale esprime vivo interesse per questa iniziativa alla quale la Camera di Commercio dà il pieno sostegno.
Assente, come sempre l'Ufficio provinciale del lavoro.
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha voluto portare un particolare saluto agli intervenuti sostenendo la necessità di operare in sinergia per consentire a tante intelligenze di restare nel proprio territorio e contribuire alla rinascita di una provincia ricca di arte e cultura.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività di servizio della Provincia finalizzate alla creazione di reti informatiche per fare incontrare domanda ed offerte di lavoro e dare a tanti giovani la possibilità, mediante questo sportello informatico, di trovare occupazione nel territorio agrigentino.
"Si tratta di una struttura operativa e concreta — dichiara l'assessore Salvatore Tannorella — che consenta ai giovani di individuare le offerte di lavoro nel territorio agrigentino ed alle imprese di ricercare personale preparato ai propri bisogni. Insomma fare incontrare il mondo produttivo con i nostri giovani ed evitare che questi ultimi prendano la via dell'emigrazione per andare a cercare lavoro fuori dalla nostra provincia. Il nostro obiettivo come Provincia, voluto dal presidente D'Orsi, è far restare, laddove sarà possibile, i nostri giovani in questa terra meravigliosa. Noi stiamo lavorando in questa direzione e siamo convinti che con il contributo di tutte le istituzioni pubbliche e private potremmo riuscirci".
 
Sicilia24h
 
Progetto "Green Job", il 7 febbraio scadono termini conferimento incarichi professionali
Sono consultabili sul sito internet www.provincia.agrigento.it gli avvisi per il conferimento di alcuni incarichi professionali nell'ambito del progetto "Orienta Giovani - Green Job", cofinanziato dall'Unione Province Italiane nell'ambito del programma UPI Giovani, e che la Provincia Regionale di Agrigento realizzerà in compartecipazione con la Provincia di Lecce (ente capofila),  il CTS Ambiente e Confindustria.
Gli avvisi riguardano  il conferimento di tre incarichi per tutor per la gestione delle dinamiche d'aula su formazione e orientamento al lavoro, e di un incarico di formatore/orientatore (per il quale, oltre al titolo di studio, sono richieste anche competenze specifiche in materia di orientamento professionale, trend in atto nel mercato del lavoro, gestione delle dinamiche di gruppo e selezione delle risorse umane). Le domande dovranno essere presentate entro le ore 14.00 del prossimo 7 febbraio al Settore Ambiente, Territorio e Politiche Comunitarie della Provincia Regionale di Agrigento.
Il progetto Greenjob ha l'obiettivo principale di promuovere un approccio ai temi dell'occupazione che tenga in considerazione l'accesso al lavoro ma soprattutto la capacità di mantenerlo in un mercato caratterizzato da continui mutamenti, ed è rivolto agli studenti degli Istituti tecnici e professionali, residenti nelle province di Lecce e di Agrigento, di età compresa tra i 17 e i 19 anni, tramite l'attuazione di una serie di azioni che permettano di sviluppare competenze legate alle cosiddette 'professioni verdi'. "Per favorire queste azioni si farà leva su formazione e informazione - dice il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - in modo da creare figure professionali fortemente legate all'identità di ciascun territorio, ma allo stesso tempo più assorbibili nell'attuale mercato del lavoro".
"La green economy può aiutare le giovani generazioni nella difficile transizione dal mondo dell'istruzione e della formazione a quello del lavoro, una delle principali criticità sia a livello nazionale che nei due territori di riferimento" dice l'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri - "Oggi le aziende investono molto su queste figure professionali ed è uno dei motivi che ci ha spinti ad aderire con convinzione al progetto".
 
Osservatorio del Lavoro, riunione operativa in Provincia
Ha avuto luogo, nella sala stampa della Provincia Regionale di Agrigento, la prima riunione operativa per l'istituzione di una piattaforma informatica relativa allo "Osservatorio provinciale del mercato del lavoro".
Hanno preso parte alla riunione presieduta dall'assessore provinciale per le politiche giovanili, Salvatore Tannorella,  Confindustria con Gioacchino Minio, la Confartigianato con Francesco Giambrone ed il Provveditorato agli Studi, Stefania Ierna. Vittorio Messina, Presidente della Camera di Commercio di Agrigento, ha inviato all'assessore Tannorella una nota con la quale esprime vivo interesse per questa iniziativa alla quale la Camera di Commercio dà il pieno sostegno.
Assente, come sempre l'Ufficio provinciale del lavoro.
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha voluto portare un particolare saluto agli intervenuti sostenendo la necessità di operare in sinergia per consentire a tante intelligenze di restare nel proprio territorio e contribuire alla rinascita di una provincia ricca di arte e cultura.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività di servizio della Provincia finalizzate alla creazione di reti informatiche per fare incontrare domanda ed offerte di lavoro e dare a tanti giovani la possibilità, mediante questo sportello informatico, di trovare occupazione nel territorio agrigentino.
"Si tratta di una struttura operativa e concreta — dichiara l'assessore Salvatore Tannorella — che consenta ai giovani di individuare le offerte di lavoro nel territorio agrigentino ed alle imprese di ricercare personale preparato ai propri bisogni. Insomma fare incontrare il mondo produttivo con i nostri giovani ed evitare che questi ultimi prendano la via dell'emigrazione per andare a cercare lavoro fuori dalla nostra provincia. Il nostro obiettivo come Provincia, voluto dal presidente D'Orsi, è far restare, laddove sarà possibile, i nostri giovani in questa terra meravigliosa. Noi stiamo lavorando in questa direzione e siamo convinti che con il contributo di tutte le istituzioni pubbliche e private potremmo riuscirci".
 
"Ipia Fermi", Provincia: a pieno ritmo la bonifica dei locali ex Asi
Continua a pieno ritmo la bonifica degli immensi locali del Centro addestramento professionale dell'Ex Asi nella zona industriale dato in comodato d'uso alla Provincia Regionale di Agrigento, che dovrà ospitare le classi ed i laboratori dell'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato "Fermi".
Sono stati già conclusi i lavori di pulitura e bonifica delle aree esterno al complesso edilizio ed è in corso una massiccia operazione di bonifica di tutti i locali interni infestati da escrementi di uccelli. Ultimata questa fase di bonifica che richiederà ancora qualche tempo, i locali saranno interessati da una massiccia azione di disinfestazione.
Intanto sono stati ultimati anche i lavori di sistemazione dei lucernai e gli infissi degli ambienti.
Il dirigente del Settore Edilizia, ing. Gaetano Gucciardo, ha già attivato il gruppo di progettazione per redigere il progetto relativo all'adeguamento dei locali del complesso ex Asi alle necessità dell'Ipia "Fermi" che si compone degli architetti Saverio Maiorini quale responsabile del procedimento, Casimiro Gerardi ed Alessandro Tuttolomondo e dai geometri Fabrizio Colomba e Francesco Franco.
Il gruppo è già al lavoro nel redazione di questo importante progetto da cui dipenderà la nuova topografia della struttura dell'area industriale. Una struttura che a detta dell'assessore all'edilizia, Piero Marchetta, favorirà molto gli studenti dell'Ipia incastonati proprio all'interno di un'area industriale con la presenza di tante aziende che potranno contribuire in positivo a migliorare la formazione dei ragazzi.
"La Provincia ha messo in campo per risolvere questo gravissimo problema - commenta il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi - tutte le migliori intelligenze per sistemare i ragazzi dell'Ipia in questi moderni locali. Molte opere le stiamo eseguendo a costi zero impiegando personale dell'Ente, risparmiando nelle spese di intervento. I nostri tecnici sono al lavoro per redigere il progetto definitivo e subito dopo daremo il via ai lavori di ristrutturazione secondo le esigenze della scuola".
 
 
27 gennaio - domenica
 
Infoagrigento
 
La lenta agonia dell'università agrigentina       
Scritto da Mauro Indelicato    
Dove c'è erbaccia, c'è abbandono, c'è degrado; noi agrigentini, con il centro storico deturpato e con certi quartieri di periferia che ci ritroviamo, ne sappiamo qualcosa ed oggi l'unico "verde" presente in città è dato dall'erba spontanea cresciuta nelle zone più malandate.
Ma vedere erbaccia anche all'interno della struttura del Polo Universitario, quello no, quello è inaspettato ed è emblema delle brutte intenzioni che hanno i nostri amministratori; se si va nella struttura di contrada Calcarelle in un pomeriggio qualsiasi, sembra di essere in un luogo abbandonato: una struttura che dovrebbe essere brulicante di vita, di gente, di incontri e di idee, cuore pulsante del fervore culturale della provincia, si presenta invece come un luogo quasi spettrale ed abbandonato, in cui anche la scritta d'ingresso è sbiadita, quasi non si legge più, segno di come in un certo senso si voglia nascondere il fatto che ad Agrigento esista ancora un'Università.
Una cosa è possibile imparare di questo territorio: qui, qualsiasi elemento non è mai un caso e non esce mai fuori a caso, per cui la superficialità con il quale vengono curati gli spazi all'aperto della sede del Polo Universitario, non è frutto forse di semplice, quanto abituale in questo lembo di Sicilia, negligenza amministrativa, quanto forse invece di una reale cattiva intenzione che si vuol far attuare nei prossimi anni, segnando di fatto il destino di una delle poche cose positive che ancora detiene la città dei templi, forse l'unica che riesce nel "miracolo" di attirare giovani di altri luoghi a stazionare stabilmente ad Agrigento.
Quella che vive il CUPA è, di fatto, una lenta agonia, sottolineata da una pittoresca protesta degli studenti di qualche settimana fa, i quali si sono improvvisati cuochi per condannare la fine del servizio mensa, uno di quegli elementi che anche le più remote strutture universitarie dei più remoti angoli del pianeta devono garantire per aver standard anche minimi di qualità.
Di chiusura del nostro Polo Universitario, a dire il vero, se ne parla da tempo, addirittura a settembre si era sparsa la voce che già il 31 dicembre del 2012 sarebbe stato l'ultimo per l'Università agrigentina; in realtà, valutando bene la situazione, chi attualmente studia presso la struttura di contrada Calcarelle, può stare tranquillo nel breve periodo, perché nessun amministratore si prenderà la responsabilità di cancellare la breve ma intensa storia del CUPA con un colpo di penna in un dato giorno: il CUPA infatti non verrà cancellato, farebbe troppo rumore, verrà semplicemente fatto morire, a poco a poco, in silenzio, togliendo giorno dopo giorno servizi e strutture.
Tutto questo perché, così come tanti altri enti, in questi giorni ne sappiamo qualcosa con l'inchiesta sulla Fondazione Teatro Pirandello, anche l'Università è stata lottizzata dalle varie fazioni politiche ed usata come parcheggio dove poter piazzare posti di sottogoverno; non è un caso, giusto per non smentire quanto detto prima, che, proprio per fare un esempio, all'interno del CDA del CUPA si trova Giovanni Di Maida, lo stesso che ha fatto parte del CDA della Fondazione del teatro e da cui è partita l'inchiesta citata in precedenza.
Così come non è un caso, che molti studenti si aggirino nella struttura di contrada Calcarelle vantandosi di aver strappato la promessa, dal politico di turno, di poter ottenere un "seggio", così viene identificato, all'interno del CDA o in qualche altro ruolo di presunta responsabilità gestionale dell'ente.
Non è un caso, inoltre, che il comune capoluogo non paghi la propria quota da almeno sei anni, contribuendo a svuotare le casse del CUPA ed a farne ipotecare una possibile chiusura.
A dirigere l'Università agrigentina, fino all'anno scorso, era Joseph Mifsud, maltese di stimata caratura internazionale, il quale per un certo periodo ha forse creduto nel progetto di rilancio, ma poco dopo ha dovuto fare i conti con un CDA che per ben 7 mesi consecutivi, o forse più, non si è riuscito mai a riunire, bloccando di fatto anche l'ordinaria amministrazione. Il maltese, dalle idee molto chiare, parlava di internazionalizzazione mentre però non si riuscivano ad approvare neanche i bilanci e, tra un'elezione e l'altra, il CUPA era di fatto ingovernabile: "Mi criticano perché sono qui due volte alla settimana - diceva in una delle sue ultime interviste prima di lasciare Agrigento - ma io non sono un burocrate, sono in giro per il mondo a cercare di fare progetti."
La frase era rivolta alle accuse mosse dal Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, che in una conferenza stampa congiunta con Vittorio Messina, presidente della Camera di Commercio, tenuta al collegio dei Filippini in un caldo sabato mattina di quasi due anni fa, definiva fallimentare la gestione Mifsud e, queste erano però voci di corridoio, si diceva che al suo posto si voleva piazzare l'allora vice - Sindaco, Massimo Muglia, poi però piazzato, come sappiamo, nella Fondazione Pirandello, in un gioco in cui sembra che, gira e rigira, le carte in tavola in questa città siano sempre le stesse.
Insomma, appare chiaro come la povera e giovane Università agrigentina sia finita in balia degli squallidi giochi di potere tra fazioni, che da anni tengono imprigionato lo sviluppo di questo territorio; il CUPA potrebbe essere, su questo non ci piove, un punto di riferimento culturale e sociale di tutta la parte meridionale della Sicilia, facendo di Agrigento un polo universitario di tutto rispetto, ma il suo destino sembra essere segnato da chi riesce a vedere in esso solamente un luogo da lottizzare: si spera allora che gli amministratori escano allo scoperto, indicando quantomeno quali siano le loro reali intenzioni.
In ballo, non ci sono solo i posti di lavoro di chi lavora in contrada Calcarelle o le possibilità per i nostri ragazzi di proseguire gli studi nella loro città, ma c'è il futuro culturale di un intero territorio, che rischia di essere sempre più desertico, periferico ed isolato.
 
28 gennaio - lunedì
 
GIORNALE DI SICILIA
 
ENTI PUBBLICI. Pagamenti per giunta e consiglio.
Provincia, pronti 600 mila euro per le indennità
Quasi 600 mila euro. È la somma che la Provincia ha stanziato per le indennità di carica, gettoni di presenza e rimborsi vari che garantiscono il funzionamento del Consiglio da gennaio a giugno. La spesa più consistente è quella dei gettoni di presenza, ed assorbe più della metà della manovra. Infatti è di 340 mila euro l'impegno della Provincia per la liquidazione ed il pagamento dei gettoni da corrispondere ai consiglieri, a cui si aggiunge la somma di 2.100 euro per la liquidazione dell'Irap a carico dell'ente.
Per l'indennità di funzione spettante al presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi, è stata stanziata la somma di 24 mila euro di cui 22.100 per la mansione (da gennaio a giugno) e 1.900 euro per il pagamento dell'Irap. Infine altri 700 euro sono stati preventivati per la liquidazione della quota forfettaria a carico della Provincia, sempre per i primi 6
mesi dell'anno, in favore del presidente dei Consiglio, Raimondo Buscemi che va a gravare sul capitolo «Oneri previdenziali dei consiglieri».
C'è una spesa, inoltre, che la Provincia sostiene per il rimborso degli oneri spettanti ai datori di lavoro dei consiglieri a causa delle assenze dall'attività professionale per permettere l'attività politica.
In questo caso la Provincia ha preventivato, per sei mesi, la somma di 193 mila euro. Altri 70 mila euro sono stati stanziati per il rimborso, ai consiglieri, delle indennità chilometriche. Più di 10 mila euro al mese per il rimborso carburante. Molto inferiore è la somma stanziata per il rimborso carburante agli amministratori provinciali (10 mila euro).
Scarsa la disponibilità per le indennità di missione non ispettive dei consiglieri provinciali. Una dotazione di appena 1.110 euro per il primo semestre 2013. (PAPI)
 
Enac, Oggi vertice Sugli Spazi dell'aerostazione
Si apre una settimana decisiva per l'apertura dell'aeroporto di Comiso: Oggi a Roma, presso la sede dell'Enac, è in programma , una riunione per l'assegnazione degli spazi nello scalo. Domani la riunione del Cda della Società di gestione per mettere a bando i servizi logistici e di handling.
 
PROVINCIA
Sul sito web gli incarichi del Green Job
Sono consultabili sul sito Internet della Provincia, gli avvisi per il conferimento di alcuni incarichi professionali nell'ambito del progetto "Orienta Giovani - Green Job". Gli avvisi riguardano il conferimento di tre incarichi per tutor per la gestione delle dinamiche d'aula su formazione e orientamento al lavoro, e di un incarico di formatore - orientatore (per Il quale, oltre al titolo di studio, sono richieste anche competenze specifiche in materia di orientamento professionale, trend in atto nel mercato de! lavoro, gestione delle dinamiche di gruppo e selezione delle risorse umane). Le domande dovranno essere presentate entro le 14 de! prossimo febbraio al Settore Ambiente, Territorio e Politiche Comunitarie della Provincia di Agrigento. (PAPI)
 
Provincia, mercato del lavoro.
E' stato istituito l'osservatorio
Sarà attivato l'Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, su input della Provincia. Si è svolta, infatti, la prima riunione operativa per l'istituzione di una piattaforma informatica. Hanno preso parte alla riunione presieduta dall'assessore provinciale perle politiche giovanili, Salvatore Tannorella, Confindustria con Gioacchino Minio, la Confartigianato con Francesco Giambrone ed il Provveditorato agli Studi, Stefania Terna. Vittorio Messina, Presidente della Camera di Commercio di Agrigento, ha inviato all'assessore Tannorella una nota con la quale esprime vivo interesse per questa iniziativa alla quale la Camera di Commercio da il pieno sostegno. Assente, come sempre l'Ufficio provinciale dei lavoro. li presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha voluto portare un particolare saluto agli intervenuti sostenendo la necessità di operare in sinergia per consentire a tante intelligenze di restare nel proprio territorio e contribuire alla rinascita di una provincia ricca di arte e cultura. L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività di servizio della Provincia finalizzate alla creazione di reti informatiche per fare incontrare domanda ed offerte di lavoro e dare a tanti giovani la possibilità, mediante questo sportello informatico, di trovare occupazione nel territorio agrigentino. «Si tratta di una struttura operativa e concreta - dichiara l'assessore Salvatore Tannorella - che consenta ai giovani di individuare le offerte di lavoro nel territorio agrigentino ed alle imprese di ricercare personale preparato ai propri bisogni. insomma fare incontrare il mondo produttivo con i nostri giovani ed evitare che questi ultimi prendano la via dell'emigrazione per andare a cercare lavoro fuori dalla nostra provincia. Il nostro obiettivo come Provincia, voluto dal presidente D'Orsi, è far restare, laddove sarà possibile, i nostri giovani in questa terra meravigliosa». (PAPI)
 
LA SICILIA
 
LAMPEDUSA
Si decide sul traghetto
LAMPEDUSA. Dovrebbe essere una settimana decisiva questa che sta iniziando riguardo ai trasporti marittimi. Durante lo svolgimento del tavolo tecnico che si è tenuto a Palermo la scorsa settimana, al quale hanno preso parte oltre all'assessore regionale ed i sindaci di Lampedusa e Porto Empedocle anche buona parte dei rappresentanti delle categorie commerciali dell'isola, sono state prese decisioni importanti da parte soprattutto della società proprietaria del traghetto Palladio che dovrebbe collegare giornalmente le isole Pelagie con il resto della Sicilia, Sarà a Lampedusa il presidente della Compagnia delle isole, Salvatore Lauro, che è stato presente insieme al legale rappresentante della società da lui presieduta al delicato quanto movimentato incontro palermitano.
«Verrò a Lampedusa e a Linosa - ha detto Lauro - e ci verrò a bordo della nave Palladio. Sono anch'io un isolano, essendo originario di Ischia e capisco cosa significa vivere in un luogo lontano dove si è condizionati dai trasporti marittimi. Questa nave l'abbiamo ereditata dalla Siremar e con essa anche una serie di problemi che un po' alla volta stiamo cercando di risolvere. Lampedusa e Linosa hanno bisogno di essere aiutate, ma per farlo devo capire prima dove sta il problema. Se sarà il caso, potremmo decidere di cambiare la nave Palladio per fare in modo che vi siano due navi, una per il servizio passeggeri e una per le merci, oppure sostituire la nave temporaneamente con una di pari dimensioni e caratteristiche e nel frattempo apportare tutte le modifiche necessarie alla Palladio per renderla sufficiente alle esigenze della collettività. Da parte nostra c'è la disponibilità a volere risolvere i problemi che ci sono stati evidenziati e lo dimostreremo dopo esserci messi al lavoro con il sindaco Nicolini e tutta l'amministrazione comunale».
Stando al programma si svolgerà un tavolo tecnico fra la Compagnia delle Isole ed il Comune per decidere quali dovranno essere le linee da seguire subito, per potere risolvere il problema dei trasporti una volta per tutte.
ELIO DESIDERO

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