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Rassegna stampa del 31 gennaio 2013

GIORNALE DI SICILIA
 
PROVINCIA. Un gruppo di consiglieri chiede di conoscere «l'effettiva posizione di appartenenza politica del presidente»
«Qual'è la maggioranza di D'Orsi?», fatta mozione
Fare chiarezza sull'alleanza del governo D'Orsi alla Provincia, quanto chiedono, in una mozione, i consiglieri provinciali: Orazio Guarraci, Pellegrino Quartararo e Ivan Paci, evidenziano come nell'ultimo periodo, la scomposizione e ricomposizione delle alleanze politiche, hanno determinato una diversa collocazione nello scenario politico di alcuni partiti. "Considerato che, il partito del presidente, cioè l' Mpa. inizialmente avversario dell'alleanza Pdl - Lega Nord, oggi si ritrova a essere di nuovo alleato, è opportuno - scrivono i tre consiglieri nella mozione - oltre che doveroso, conoscere l'effettiva posizione di appartenenza politica di D' Orsi".
Con la mozione, si chiede di riferire in consiglio provinciale la posizione di appartenenza politica del presidente D'Orsi e quali sono i propri alleati di riferimento.
Consiglio straordinario. Si riunisce oggi alle 18, nella sala "Giglia" il Consiglio provinciale straordinario sui tema: "Mancata approvazione della normativa sul riaffidamento del servizio idrico alla gestione pubblica". Il Consiglio è stato convocato a seguito della richiesta formulata dalla commissione consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", primo firmatario il presidente Stefano Girasole e sottoscritta da 20 consiglieri provinciali.
Campagna elettorale. La scelta di Grande sud, dopo le clamorose sconfitte dei moderati alle recenti competizioni elettori in Sicilia, è garanzia di concorso responsabile alle decisioni di un movimento politico responsabile ed aperto alla società civile". Lo ha affermato in conferenza stampa l'europarlamentare Salvatore Iacolino presentando la sua candidatura ai Senato nella lista di Grande sud, numero 2 in Sicilia. Alla conferenza stampa erano presenti Pippo Fallica - capolista alla Camera Sicilia t per Grande Sud e il Coordinatore provinciale di Agrigento, Mario Baldacchino, anch'egli candidato ai Senato nella lista di Grande sud.
Udc. Alla presenza del segretario regionale, Gianpiero D'Alia, sabato prossimo 2 febbraio, alle 9,30, presso 1'"Hotel dei Pini" di Porto Empedocle si terrà il Comitato Provinciale Udc. Saranno presenti tra gli altri, gli Assessori Regionali all'Agricoltura, Dario Caltabellotta; alle Autonomie Locali, Patria Valenti e al Lavoro e alla Famiglia, Ester Bonafede, oltre ai responsabili provinciali e locali del Partito, in vista della prossima tornata elettorale in programma a fine febbraio. (PAPI)
 
ATO AG2. Scongiurata l'emergenza per la Sagra
Rifiuta, revocato Io sciopero dei netturbini
Emergenza scongiurata anche stavolta. Nel tardo pomeriggio di ieri, i sindacati di categoria che rappresentano i lavoratori, hanno annunciato di avere revocato lo sciopero previsto per la giornata di sabato. La decisione è stata presa dopo avere preso atto della disponibilità economica raggiunta dalla Gesa che ha recuperato il milione e 680 mila euro per dare alle imprese la possibilità di pagare subito la tredicesima. Adesso sono necessari i tempi tecnici per l'accreditamento delle somme dopo di chè i lavoratori avranno la prima delle quattro mensilità di cui sono creditori. Per gli altri soldi, dopo l'impegno del Capo del Dipartimento regionale per l'emergenza rifiuti Marco Lupo, bisognerà attendere una decina di giorni prima di avere i soldi della prima trance del finanziamento dei Piani di rientro presentati dai 19 Comuni della Gesa. «Va preso atto - ha commentato il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo - del grande senso di responsabilità mostrato ancora una volta dagli operatori ecologici che hanno tutti i motivi per far sentire la voce della loro protesta. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per assicurare che una volta arrivati i soldi della Regione, questi vengano immediatamente resi disponibili per i loro stipendi. Dal canto loro i sindaci stanno via via dedicando di assumersi l'impegno del pagamento diretto attraverso convenzioni che permetteranno alle ditte di essere pagate dagli Enti e non dalla Gesa. (AMM)
 
ADDIO ALLA DEDALO Il decreto è stato firmato ieri dalla Regione, ma i netturbini insorgono: «Non andremo a votare»
Rifiuti, c'è l'ok al passaggio all'Ato di Gela
Via libera della Regione al passaggio del Comune di Licata all'Ato C12 di Gela. 1 dirigenti dell'assessorato regionale all'Energia avrebbero firmato il decreto che autorizza Palazzo dell'Aquila a lasciare l'Ato Ag3 per trasferirsi a quello gelese. Il provvedimento (secondo indiscrezioni) è stato consegnato, nella tarda mattinata di ieri, al sindaco Angelo Graci ed al suo vice, Salvatore Avanzato, in missione a Palermo proprio per ottenere un risultato che inseguono da mesi. L'ufficialità arriverà solo stamani, ma visto che in città già ieri pomeriggio si è appreso della firma del decreto, gli operatori ecologici della Dedalo Ambiente si sono subito riuniti in assemblea all'autoparco ed hanno proclamato lo stato di agitazione. Temono, come hanno detto già nelle scorse settimane quando l'esecutivo aveva affidato ai privati (salvo poi fare marcia indietro) il servizio, per il proprio posto di lavoro. "Abbiamo appreso — si legge in una nota diffusa ieri sera dai lavoratori, che il Comune ha chiesto alla Dedalo Ambiente una proroga di 30 giorni per il servizio. Questo ci farebbe stare tranquilli, maltempo stesso abbiamo saputo che il Comune ha ottenuto l'ok per il passaggio all'Ato C12. Non condividiamo questa scelta, perché non sappiamo quale sarà la nostra sorte.
Al tempo stesso rileviamo che nessuna forza politica, in città, spende una parola nei riguardi di questa situazione. Stiamo valutando la possibilità di non andare a votare il 24 febbraio". Dalla giunta, però, è sempre stato ribadito che il personale della Dedalo passerà all'Ato C12, conservando il posto di lavoro. (AAU)
 
LAVORI. Rimodulato il piano di interventi con l'impiego di 200 mila euro, ma non è sufficiente a dare risposte efficaci
Viabilità rurale, «ora è allarme: Tante strade intransitabili»
C'è un piano di interventi, da parte del Comune, con l'impiego di un mutuo da 200 mila euro, per la viabilità rurale, ma sono state apportate delle modifiche. Nell'elenco delle strade da sistemare inserite quelle delle contrada Raganella, Carbone, Cava di Lauro, Fontana Calda, San Giorgio-Aquilea e Bordea e le vie Cava dei Tirreni e Sant'Agata dei Goti. Molte campagne sono difficilmente raggiungibili perchè le strade ormai ridotte ai minimi termini. "Ci sono zone - dice Nino Indelicato, di Alleanza Agricola - che possono essere raggiunte soltanto con mezzi pesanti o con fuoristrada. E non tutti gli agricoltori dispongono di questi mezzi». «E' capitato più volte - gli fa eco Stefano Venezia, produttore agricolo - che gli stessi agricoltori, a proprie spese, hanno provveduto alla sistemazione di qualche strada per poter continuare a lavorare, ma non è certo una situazione che può andare avanti». Insomma, dalle campagne si reclamano maggiori interventi, più efficaci, e la risposta da parte del Comune è arrivata con un mutuo, da 200 mila euro, che prevede una serie di lavori. «Che la viabilità rurale venga attenzionata è un fatto positivo - dice Nino Indelicato - ma alcune delle strade inserite, a mio parere, non hanno una stretta attinenza con la viabilità rurale e mi riferisco alle vie Cava dei Tirreni o Sant'Agata dei Goti. Probabilmente, sarebbe stato più opportuno inserire altre zone e nelle campagne ci sono tante strade ormai intransitabili. Dovendo procedere a una scelta - aggiunge Indelicato - perchè le somme a disposizione non consentono di intervenire in tutto il territorio, io avrei agito in maniera diversa». L'assessore comunale all'Agricoltura, Silvio Caracappa, indica l'intervento reso possibile dal mutuo da 200 mila euro come «il primo che riguarda il settore della viabilità rurale. Proporrò subito ulteriori interventi - aggiunge l'amministratore comunale - anche attraverso nuovi mutui. E, per fortuna, non avere sforato il patto di stabilità consente un più ampio margine di manovra, compresa l'accensione di ulteriori mutui per lavori che riguardano la viabilità rurale e per somme maggiori. Da parte dell'amministrazione - conclude Caracappa - c'è la massima disponibilità ad intervenire e anche al confronto con le organizzazioni di categoria che, assieme a noi, devono svolgere un ruolo di particolare rilevanza». La situazione riguardante la viabilità rurale si è aggravata con le piogge delle ultime settimane e questo ha reso ancora più gravi i problemi per raggiungere le campagne e dunque il luogo di lavoro di molti agricoltori. (GP)
 
LA GRADUATORIA E LE POLEMICHE: Rivolta a Catania per l'esclusione dalla «serie A». Palermo invece c'è: "Ma ora si investa"
Comiso fuori dagli aeroporti nazionali La Regione: no alla decisione di Roma
Francesca Cabibbo
Anche la Regione dice no alla decisione del governo di Roma di escludere lo scalo di Comiso, ormai prossimo all'apertura, dalla lista degli aeroporti di interesse nazionale. «Non condividiamo - dichiara l'assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta - e lo evidenzieremo con forza a cominciare dalla conferenza unificata, l'atto unilaterale di un governo dimissionano che stravolge l'assetto delle pianificazioni regionali sui trasporti, penalizzando il territorio e vanificando investimenti realizzati con risorse comuni- tane, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali. Il governo aveva sottoscritto più di un impegno con la Regione e da ultimo nell'accordo del 2010, per l'inserimento di Comiso nella rete degli aeroporti nazionali, così come, prevedeva anche IO studio di Enac».
Una presa di posizione arrivata ieri sera, dopo una giornata di altre contestazioni al piano degli aeroporti. Il Falcone-Borsellino di Palermo è stato inserito nel "Core «etwork - ten-t» (cioè di rilevanza strategica a livello europeo). Catania e Trapani Birgi vanno nel secondo livello, gli aeroporti «comprensive network» (con più di un milione di passeggeri). Si aggiungono Pantelleria e Lampedusa per «continuità territoriale» li piano varato dal ministro Passora scontenta, in particolare, Oltre che Comiso, soprattutto la città e l'imprenditoria di Catania, il maggiore scalo siciliano per numero di passeggeri. Il presidente della Sac Enzo Taverniti definisce »paradossale che il governo accetti la proposta dell'Unione europea, senza tenere conto del fatto che Catania serveil70% della popolazione siciliana, circa 3 milioni di persone». Per il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen, è »una truffa ai danni della Sicilia orientale, declassata ad area marginale peri! trasporto aereo», mentre »iI sistema aeroportuale Catania-Comiso rappresenta un unicum che serve sette province siciliane». Lo stesso Taverniti, con il presidente di Soaco (la società dl gestione dell'aeroporto di Comiso), Rosario Dibennardo, parla di «duro colpo per il territorio ibleo e per l'economia (Iella Sicilia. Per lo scalo di Comiso, il doversi reggere solo con le proprie forze economiche rappresenterebbe un grave handicap». Il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano ha chiesto un incontro al presidente Crocetta, insieme ai deputati di Ragusa «perché non si consenta a un governo di- missionario, di emanare atti d'importanza strategica che danneggiano la Sicilia». Alfano auspica che in sede di »Conferenza Stato-Regioni si assuma una posizione per l'aeroporto di Comiso dove la Regione ha investito ingenti risorse economiche». Arrivano anche le prese di posizione dei parlamentari. Nello Dipasquale, Territorio, spiega che »il presidente Crocetta è letteralmente imbufalito. Faremo valere tutte le nostre ragioni nella Conferenza Stato-Regione». Giuseppe Digiacomo, del Pd (che da sindaco avviò la realizzazione dell'aeroporto), aggiunge: «È inammissibile che un aeroporto realizzato con tondi europei venga escluso dagli scali di interesse nazionale». »L'esclusione di Catania dalla Cure nsTtwork - dice Toti Lombardo, PdS - e la totale esclusione dell'aeroporto "nato-morto" di Comiso, è un tentativo di massacrare lo sviluppo della Sicilia". Alessandro Pagano, del Pdl, componente della Commissione Finanze della Camera, è molto ourn: «Ci spieghino in base a quale criterio Fontanarossa, quarto aeroporto italiano, uno snodo con 7 milioni di transiti e un trencj in crescita, debba essere declassato». Apindustrie Catania e Confesercenti chiedono di »evitare che Fontanarossa diventi scalo di serie 13».
Toni diversi nei commenti da Palermo. Per il presidente della Gesap, Riccardo Modica, il riconoscimento di Palermo »quale infrastruttura strategica del Sud Europa costituisce una grande responsabilità per gli amministratori della Società». Ed il sindaco, Leoluca Orlando, aggiunge: «La scelta del ministero conferma Palermo come perno di una città metropolitana che va da Trapani a Termini Imerese e conferma che è necessario investire per il rafforzamento strutturale dello scalo, di un nudo chiave nel contesto Euromediterraneo». (FC)
 
LA SICILIA
 
AEROPORTO
«Catania resta punto di riferimento»
«Non ha senso individuare i 10 aeroporti di prima fascia in Italia, prendendo a riferimento la popolazione della provincia in cui insiste la struttura. Invitiamo il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a chiedere una modifica al ministro Corrado Passera perchè Catania Fontanarossa venga inserito nel posto che gli spetta, essendo il quarto aeroporto italiano per traffico passeggeri. Quello di Catania è lo scalo di riferimento per Enna, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Messina oltre che per la Provincia di Agrigento. Soltanto verificare il traffico negli ultimi 5 anni avrebbe evitato questo errore alla commissione europea e al ministro Passera». Lo affermano in una nota Angelo Mattone ed Armando Alibrando, rispettivamente segretario, generale della Uil e della Uil trasporti del capoluogo etneo.
 
POLO UNIVERSITARIO
Giornata della memoria
Domani nell'aula magna del Polo Universitario agrigentino si terrà il seminario di studi "Giornata della memoria: per non dimenticare". L'evento, che avrà inizio alle 9.30, sarà scandito da diversi interventi e dalla proiezione di un fumato, Dopo i saluti del Magnifico Rettore dell'università di Palermo Roberto La Galla, seguiranno quelli di Maria Immordino presidente del Polo universitario della provincia di Agrigento di Mario Giacomarra preside della facoltà di lettere e filosofia e di Lucio Melazzo direttore del Centro gestione Polo Didattico di Agrigento I lavori saranno introdotti da Ettore Castorina, coordinatore dei poli decentrati dell'Università degli Studi di Palermo. Dopo la proiezione del filmato farà seguito un dibattito al quale parteciperanno i docenti: Mario Grasso Presidente del corso di laurea in Servizio Sociale, Ugo Marchetta professore di Psicologia Sociale e Salvatore D'Onofrio docente di Antropologia Culturale L'intera manifestazione sarà coordinata da Rosa Venuti (Presidente Irase Nazionale). L'evento è organizza dal Polo didattico di Agrigento, dall'università degli Studi di Palermo in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia, il Polo Universitario della provincia di Agrigento e l'istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa
- Ente accreditato presso il Miur.
CHIARA MIROTTA
 
CA MMARATA
Presto interventi sulla Sp 24
Il sindaco Vito Mangiapane sollecitato dai residenti, si è recato alla Provincia per chiedere il ripristino della viabilità sulla provinciale n. 24 che collega Cammarata con la stazione ferroviaria. La strada è interrotta a causa di una frana che ha determinato il totale isolamento del quartiere Gianguarna. Dall'incontro con i tecnici della Provincia, il sindaco ha ricevuto assicurazione che l'finte farà di tutto per riportare la situazione alla normalità tempestivamente C'è da dire che l'interruzione sta pena1izza1do in modo particolare gli studenti del paese che ogni giorno utilizzano gli autobus della ditta Panepinto per raggiungere gli istituti scolastici anche del capoluogo, I mezzi pubblici attualmente non potendo transitare dalla parte bassa di Cammarata, vengono dirottati sulla provinciale del Melaco e raggiungono la stazione di Cammarata attraverso il Tumarrano Per ridurre i disagi degli studenti pendolari, il sindaco Mangiapa0e ha chiesto alla ditta Panepinto di mettere a disposizione dei ragazzi un bus navetta in modo da collegare il quartiere Gianguarna con ì capolinea di San Giovanni e Cammarata A quanto pare la ditta si è resa disponibile a Venire incontro alle esigenze esposte dal primo cittadino cammaratese
EUGENIO CAIRONE
 
Il "Re Capriata" punta dritto al sole Scuola e ambiente. L'istituto mira ad autoalimentarsi con pannelli fotovoltaici
Lo sfruttamento delle energie alternative è uno degli obiettivi che si è posto l'istituto tecnico Filippo Re Capriata" diretto dal preside Sergio Coniglio.
in particolare è stato pubblicato sull'albo pretorio on-line del comune e sull'albo pretorio dell'istituto scolastico, un avviso esplorativo per l'affidamento di un incarico professionale per l'installazione di pannelli solari e per la sostituzione di infissi esterni.
All'affidamento dell'incarico possono concorrere laureati in architettura o ingegneria abilitati all'esercizio della professione e regolarmente iscritti all'albo.
li corrispettivo per il professionista che si aggiudicherà la direzione dei lavori è di 62.150 euro. Sì tratta di fondi strutturali europei inseriti all'interno dei progetti Pon. Le domande per partecipare al bando dovranno essere presentate entro le ore 12 del 7 febbraio presso l'Ufficio Protocollo dell'istituto Tecnico "Filippo Re Capriata" di via Campobello.
"Eventuali informazioni — è specificato nel bando di gara - potranno essere richieste esclusivamente via email all'indirizzo agisOl3006@istruzione. it, mentre per la documentazione di gara ed allegati al sito si potrà. consultare il portale www. recapriata. it".
Il responsabile del procedimento è lo stesso dirigente scolastico dell'istituto Tecnico, il professor Sergio Coniglio. E pertanto l'ex Ragioneria sarà la prima scuola licatese a dotarsi di pannelli solari per la produzione dell'energia elettrica. Un grande passo in avanti
verso un ulteriore radicamento delle buone abitudini ambientali, attraverso l'utilizzo di fonti energetiche alternative e pulite.
L'anno passato il "Re Capriata" era risultato il primo istituto in una selezione operata dalla Regione e volta a premiare la realizzazione di alcuni progetti con finalità di rispetto dell'ambiente grazie proprio all'energia alternativa.
In virtù di quella selezione alla scuola era stato affidato un finanziamento di quasi ottocentomila euro per l'installazione di pannelli solari, Adesso è tutto pronto per assegnare la direzione dei lavori. L'installazione dei pannelli solari garantirà alla scuola un importante risparmio in termini di pagamento delle bollette dell'energia elettrica.
GIUSEPPE CELLURA
 
I "gettoni" sono già al sicuro
Provincia regionale. Stanziati per le sedute del Consiglio 340mila euro da gennaio al prossimo giugno.
FRANCESCO D MARE
I consiglieri provinciali possono stare tranquilli. Il loro gettone di presenza è salvo, almeno fino al prossimo giugno. Una determina emessa dall'ente lo scorso 17gennaio infatti stanzia, mette da parte 340 mila euro da erogare agli eletti dal popolo nel 2008, attraverso l'esborso dei cosiddetti «gettoni» di presenza, sia per le sedute del consiglio, sia per quelle delle varie commissioni.
Per chi non lo sapesse, uno di coloro i quali hanno l'onore e l'onere di sedersi sugli scranni della rinnovata aula Ciglia percepisce per ogni presenza ratificata dal segretario 135 euro, 15 in meno rispetto a quanto incassavano fino a qualche anno fa, In sostanza, per evitare di ritrovarsi senza risorse per pagare il «lavoro» svolto dai consiglieri, l'ente provinciale accantona una somma «sicura», intoccabile. La situazione finanziaria dell'ente alla luce dei tagli impone a chi la amministra di guardare molto oltre la gestione quotidiana e per questo, i consiglieri sono stati »salvaguardati» fino alla fine della «stagione politica». Trascorso giugno infatti anche l'aula Ciglia va in vacanza, per poi riprendere l'attività a settembre. Per quella data si dovrà valutare quanto stanziare per gli ultimi mesi del 2013, non si sa mai.
Sui gettoni di presenza percepiti dai consiglieri provinciale emerge una «curiosità». Spulciando tra i gettoni pagati nei mesi di ottobre e novembre scorsi si nota come quasi tutti gli «eletti» abbiano incassato la stessa somma: 1.694,05. Denari incassati per la presenza alla seduta del consiglio o per quella ratificata alle frequenti riunioni di commissioni. Ad esempio ci sono consiglieri che partecipano a poche sedute d'aula, ma che poi fanno il pieno con quelle della commissione di cui fanno parte. Alla resa dei conti l'»incasso» è sempre quello. Solo quelli che non partecipano a tutte le sedute della propria commissione - e sono davvero pochissimi - incassano circa mille euro. Indipendentemente da questa «curiosità» resta la certezza - per i consiglieri - di avere messo da parte un gruzzolo "dignitoso" per arrivare fino a giugno senza problemi. «Lavorare» senza gettone sarebbe davvero pesante.
 
I gruppi chiedono a D'Orsi di chiarire il suo colore politico
Dopo gli assestamenti politici a livello nazionale e regionale, che alla Provincia regionale di Agrigento hanno portato, almeno sulla carta, la maggioranza ad essere opposizione e viceversa, adesso qualcuno chiede chiarimenti. E non si tratta unicamente di appartenenti a partiti che ipoteticamente sono adesso alleati del Partito dei siciliani, come Ivan Paci, Pdl, ma anche ex come Orazio Guarraci, già Grande Sud, ora "Voce siciliana" e Quartararo Pellegrino, da poco fuoriuscito proprio dal nuovo partito di Lombardo.
Con una mozione specifica i tre consiglieri "evidenziando come nell'ultimo periodo, la scomposizione e ricomposizione delle alleanze politiche, hanno determinato una diversa collocazione nello scenario politico di alcuni partiti, per evitare di alimentare la cultura del qualunquismo", chiedono a D'Orsi di dichiarare in Consiglio provinciale la propria posizione e quindi stilare, sostanzialmente, la lista degli amici e dei n emici. Il presidente, dal canto suo, ha più volte affermato di non voler sciogliere l'alleanza con il centro sinistra che attualmente è presente in Giunta unicamente con Salvatore Tannorella, nè a quanto pare, gli è stato chiesto da Lombardo.
Anche D'Orsi comunque scegliesse di seguire le linee guida nazionali, il Pdl in Consiglio provinciale, proprio per voce di Ivan Paci, aveva respinto al mittente ogni possibilità di accordo e di ingresso in Giunta. Anche ad avere risposte alla mozione, quindi, difficilmente qualcosa cambierà negli assetti politici. Intanto oggi il Consiglio provinciale si riunisce in aula "Ciglia" per una seduta straordinaria e aperta dedicata al tema dell'acqua. All'incontro sono stati invitati amministratori locali, rappresentanti dell'Ato idrico, di Girgenti Acque, del mondo sindacale e sarà possibile partecipare anche per i singoli cittadini.
GOACCHINO SCHICCHI
 
SCUOLA E POLITICA
«Benedetta primavera»...
IPIA MARCONI. La Provincia rassicura sulla costruzione dell'istituto polivalente
Gli studenti dell'istituto professionale Guglielmo Marconi" e quelli dell'Agrario Rosario Livatino di Canicattì entro la prossima primavera potrebbero vedere consegnati dalla Provincia Regionale i lavori di realizzazione del nuovo istituto polivalente.
Infatti, l'assessore provinciale all'edilizia Piero Marchetta ha assicurato ai consiglieri comunali che hanno preso parte ad un vertice per discutere dei problemi delle due scuole che si è svolto la settimana scorsa, che l'ente si sta muovendo per far si che etra aprile e maggio vengano usati i soldi bloccati dal Patto di Stabilità che servono a realizzare la nuova struttura scolastica. La provincia. infatti, ad oggi, nonostante la gara d'appalto sia stata espletata ormai diversi anni non ha consegnato i lavori alla ditta vincitrice. L'importo complessivo della gara era stato di circa 8 milioni di euro. Il nuovo istituto che in un primo momento doveva essere consegnato entro il 2010 verrà realizzato in contrada Carlino e sarà composto da 25 aule, più aule speciali e laboratori per gli studenti oltre agli uffici per il personale scolastico e per i docenti. il nuovo edificio sarà di tre piani mentre nel seminterrato saranno realizzati i lavoratori ed i depositi. In particolare al piano terra ci saranno 7 aule normali ed una per l'informatica, 2 laboratori, gli uffici di presidenza, la segreteria ed un aula per gli insegnanti. Al primo piano, invece saranno costruite 9 classi, una speciale, una di disegno ed altri uffici. Al secondo piano verranno realizzate 9 aule normali, una speciale e tre laboratori. Al terzo piano, infine ci saranno gli archivi e la sala informatica. Complessivamente la nuova scuola potrà contenere oltre 500 studenti. Attualmente gli studenti dei Marconi sono sistemati in alcuni magazzini che si trovano nel complesso "Pantalena". Si tratta di una sistemazione molto precaria poiché i magazzini sono bui, strutturalmente carenti e non permettono di svolgere regolarmente le lezioni. inoltre gli spazi dove sono sistemate le aule ed i laboratori sono molto esigui. Anche gli alunni del professionale per l'agricoltura, intitolato al giudice Rosario Livatino, hanno sofferto non pochi disagi a causa della carenza di aule. Attualmente la scuola è ospite dell'ltcg Galileo Galilei di via Pirandello. Il Mar- coni da quest'anno si è ripresa il triste primato di "scuola più insicura d'italia".
Un caso che ha fatto molto discutere anche perché ripreso dai media nazionali che hanno dato una fotografia non certo bella della scuola canicattinese. i questi giorni in città il dibattito sulla vicenda Ipia Marconi ha riguardato anche il probabile trasferimento delle alunne della sezione femminile nei locali di via Colombo che però ospiteranno una classe della media "Pirandello".
CARMELO VELLA
 
Agrigentonotizie
 
Guarraci, Paci e Pellegrino: "D'Orsi riferisca la sua posizione politica"
"Il partito del presidente D'Orsi, Mpa-PdS - scrivono - oggi si ritrova a spostare nel centrodestra la propria collocazione politica. Il presidente si trova in questo periodo alleato con partiti del centrosinistra"
di Redazione
I consiglieri provinciali, Orazio Guarraci, Pellegrino Quartararo e Ivan Paci, chiedono al presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, di riferire in Consiglio provinciale la sua posizione di appartenenza politica e quali sono i propri alleati di riferimento.
"Il partito del presidente D'Orsi, Mpa-PdS, inizialmente avversario dell'alleanza Pdl-Lega Nord - scrivono - oggi si ritrova a essere di nuovo alleato, modificando e spostando nel centrodestra la propria collocazione politica. E' opportuno, oltre che doveroso, conoscere l'effettiva posizione di appartenenza politica del presidente D'Orsi, il quale si trova in questo periodo alleato con partiti del centrosinistra, in contraddizione della posizione del proprio partito di riferimento".
 
Infoagrigento
 
CONTINUANO I BALLETTI NEL TEATRINO DELLA POLITICA
"Aggiungi un posto a tavola" è uno dei musical italiani più popolari di sempre, un capolavoro portato avanti da Garinei & Giovannini in varie parti del pianeta; purtroppo però, in Sicilia questa frase, è possibile identificarla con il comportamento dei politici nostrani, per i quali, in barba alla coperta più stretta per tutta la popolazione per via della crisi economica, la tavolata per loro è sempre più ricca e di posti se ne possono aggiungere un'infinità, permettendo a tutti di partecipare ad uno sfarzoso banchetto sulle macerie di un'isola sempre più povera.
E così, in questo periodo di campagna elettorale, i walzer ed i balletti per accaparrarsi uno dei tanti, troppi, ambiti posti, assumono contorni poco dignitosi e poco consoni alla serietà richiesta da chi viene chiamato ad amministrare la cosa pubblica.
Entrando più nel particolare delle cronache di questi giorni, sembra che la politica siciliana stia sperimentando con successo il "secondo step" della raccolta differenziata, quello che prevede cioè il riciclo dei rifiuti; sono tanti infatti quei politici che, pur di avere un posto oppure per ripicca contro colui che gli ha levato la poltrona da sotto i piedi, si riciclano e si riscoprono autonomisti, riformisti, democratici, liberali e chi più ne ha più ne metta.
Qual è il risultato di questo trasformismo di gattopardiana memoria? Che, proprio come diceva Tomasi di Lampedusa, cambia tutto per non cambiare nulla; cambiano le stagioni politiche, cambiano i governi, cambiano anche i nomi dei partiti, ma i personaggi che amministrano rimangono sempre gli stessi e così, nella Sicilia di Crocetta, il quale sta cercando, tanto di cappello se riesce per davvero in tutto ciò, di levare sprechi e di ripristinare il buon senso, succede che ad appoggiare il neo governatore sia, per esempio, quel Michele Cimino che sotto il governo Cuffaro, il quale al di là del giudizio umano per la nota vicenda giudiziaria a livello politico è da considerarsi tra gli artefici dello sfascio attuale, era assessore alla presidenza, oppure quel Buffardeci che ha governato a Siracusa per quasi un decennio con i simboli del centro - destra.
Ma gli esempi prima citati, sono solo dei casi che riguardano l'ARS, ma da Iacolino ad Adragna e Gentile, sono tanti i "big" della politica che si sono reinventati un nuovo credo politico ed hanno cambiato casacca o fondato nuovi movimenti.
E siamo soltanto ad esempi che riguardano i big, altrimenti bisognerebbe creare delle vere e proprie enciclopedie per descrivere i cambi di partito improvvisi e repentini nei vari enti locali, in cui si cambiano maggioranze e giunte come se nell'amministrare la cosa pubblica, nelle condizioni di oggi, ci si possa permettere ancora di scherzare.
Da notare come, per adesso, il vento qui in Sicilia soffi a sinistra; finiti i tempi delle vittorie bulgare dei berlusconiani, adesso si vuol cercare di saltare grossolanamente nel carro dei vincitori: chi non ha scrupoli, passa direttamente nei partiti della maggioranza uscita dalle elezioni del 28 ottobre scorso, chi invece vuole rendere la cosa pseudo appetibile, si inventa nuovi movimenti, possibilmente autonomisti, in modo da non identificarsi necessariamente con uno dei due poli politici e si possa eventualmente cambiare di nuovo il carro.
Ma la domanda da porsi adesso è una: il voto popolare, a cosa serve in queste condizioni? Se un elettorato vuol cambiare "aria" e poi si ritrova con gli stessi che governano da sempre, quale valenza assume attualmente la nostra mediocre democrazia?
Non stupisce allora, rileggere il dato che ad ottobre più della metà dei siciliani si è rimasta a casa, dato che probabilmente sarà ripetuto su scala nazionale il prossimo 24 febbraio; la gente, già stanca e tormentata da un sistema politico, sociale ed economico che sta mettendo alle strette un po' tutti, di partiti ed onorevoli non ne vuol sentire più parlare ed oggi infatti gli incontri politici si svolgono al chiuso degli alberghi e non più nelle piazze.
Ciò che allarma, per il futuro, è che i potenti di turno non si rendono conto del disagio che c'è fuori dal loro palazzo; si preferisce far finta di nulla, continuare a scherzare sulle spalle della gente e continuare a giocare all'aggiungi un posto al tavola. Con il rischio, concreto, che la situazione possa sfuggire da un momento all'altro dalle mani.
Mauro Indelicato
 
"CON CHI STA POLITICAMENTE IL PRESIDENTE D'ORSI?": MOZIONE DI ALCUNI CONSIGLIERI PROVINCIALI
I sottoscritti Consiglieri Provinciali, Orazio Guarraci; Quartararo Pellegrino e Ivan Paci, evidenziano come nell'ultimo periodo, la scomposizione e ricomposizione delle alleanze politiche, hanno determinato una diversa collocazione nello scenario politico di alcuni partiti.
Consapevoli che, è un dovere etico e morale, oltre che politico, comunicare ai cittadini la propria collocazione partitica, per evitare di alimentare la cultura del qualunquismo, oltre ad affermare quel becero opportunismo personale, finalizzato a perseguire interessi di parte, a discapito del bene comune.
La trasparenza della propria collocazione politica, indirizza i partiti ad aggregarsi il più omogeneamente e coerentemente possibile, offrendo così ai cittadini un quadro di riferimento chiaro e trasparente.
Considerato che, il partito del Presidente D'Orsi, MPA-PdS, inizialmente avversario dell'alleanza Pdl-Lega Nord, oggi si ritrova a essere di nuovo alleato, modificando e spostando nel centro-destra la propria collocazione politica, è opportuno, oltre che doveroso, conoscere l'effettiva posizione di appartenenza politica del Presidente D'Orsi, il quale si trova in questo periodo alleato con partiti del centro sinistra, in contraddizione della posizione del proprio partito di riferimento.
Pertanto, con la presente mozione, si chiede di riferire in Consiglio Provinciale la posizione di appartenenza politica del Presidente D'Orsi e quali sono i propri alleati di riferimento.
 
Agrigentoweb
 
 
"IO PENSO CHE": NON BASTA LA TANTO AUSPICATA RIFORMA ELETTORALE PERCHE' SI ATTUI UNA PIENA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLA VITA POLITICA
Di Leonardo Lauricella (Presidente dell'Associazione Culturale Aulos - Siculiana)
E' indubbio che l'attuale sistema elettorale espropria i cittadini del diritto- dovere di scegliersi in piena libertà le persone ritenute idonee a rappresentarli in Parlamento. Pertanto una radicale e urgente riforma si impone a beneficio della democrazia.
Ma è altrettanto vero che il cittadino - elettore non può limitarsi a esercitare il diritto di voto in occasione della consultazione elettorale e poi rimanere inerte per cinque anni (tale è la durata della legislatura), senza proporre iniziative volte a indirizzare o correggere l'azione politica dei propri rappresentanti eletti.
Sono trascorsi svariati anni da quando, per legge, é stata assegnata una piena potestà statutaria e regolamentare agli Enti locali ma pochissimi Comuni hanno adottato regolamenti volti a disciplinare le prerogative riconosciute ai cittadini in tema di partecipazione alla vita politica amministrativa (diritto di proposta politica, diritto di petizione, di reclamo ecc.), diritti che spettano ai cittadini, alle associazioni, ai movimenti, alla società civile in genere.
E' indispensabile che tutti noi si prenda consapevolezza dell'esistenza predetti istituti di partecipazione popolare che legittimano il cittadino a partecipare fattivamente alla vita politica amministrativa, richiedendo, innanzitutto, ai Sindaci e ai Consigli comunali e Provinciali di adottare i relativi regolamenti.
Non si può essere protagonisti per un giorno (il giorno delle elezioni) e subire passivamente l'operato, tante volte non condiviso, di coloro che sono stati eletti a ruoli istituzionali. E' necessario esercitare responsabilmente le prerogative riconosciute dalla legge soprattutto se l'operato degli organi di governo non rispecchia la volontà e le esigenze degli elettori.
Non é più tempo di lamentarsi e piangersi addosso.
 
"D'ORSI CON CHI STA?" MOZIONE DEI CONSIGLIERI GUARRACI, PACI E PELLEGRINO
I Consiglieri Provinciali Orazio Guarraci; Quartararo Pellegrino e Ivan Paci, hanno presentato una mozione con la quale chiedono che il Presidente della provincia Eugenio D'Orsi ufficializzi la propria posizione politica, evidenziando come nell'ultimo periodo, la scomposizione e ricomposizione delle alleanze politiche, abbiano determinato una diversa collocazione nello scenario politico di alcuni partiti.
"E' un dovere etico e morale, oltre che politico - scrivono in una nota stampa i consiglieri - comunicare ai cittadini la propria collocazione partitica, per evitare di alimentare la cultura del qualunquismo, oltre ad affermare quel becero opportunismo personale, finalizzato a perseguire interessi di parte, a discapito del bene comune.
La trasparenza della propria collocazione politica, indirizza i partiti ad aggregarsi il più omogeneamente e coerentemente possibile, offrendo così ai cittadini un quadro di riferimento chiaro e trasparente.
Considerato che, il partito del Presidente D'Orsi, MPA-PdS, inizialmente avversario dell'alleanza Pdl-Lega Nord, oggi si ritrova a essere di nuovo alleato, modificando e spostando nel centro-destra la propria collocazione politica, è opportuno, oltre che doveroso, conoscere l'effettiva posizione di appartenenza politica del Presidente D'Orsi, il quale si trova in questo periodo alleato con partiti del centro sinistra, in contraddizione della posizione del proprio partito di riferimento".
I consiglieri Guarraci, Paci e Peppegrino, con questa mozione, chiedono che D'Orsi riferisca in Consiglio Provinciale la propria posizione politica e quali siano gli alleati di riferimento.
 
CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO SUL "RIAFFIDAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO ALLA GESTIONE PUBBLICA" IN PROGRAMMA DOMANI
E' in programma domani, giovedì 31 gennaio, alle ore 18:00, nella sala L. Giglia il Consiglio Provinciale straordinario sul tema: "Mancata approvazione della normativa sul riaffidamento del servizio idrico alla gestione pubblica". Il Consiglio è stato convocato a seguito della richiesta formulata dalla XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", primo firmatario il Presidente della Commissione Stefano Girasole e sottoscritta da 20 consiglieri provinciali.
Al Consiglio straordinario sono stati invitati il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli Assessori, il Commissario dell'ATO Idrico di Agrigento, i vertici amministrativi e tecnici di Girgenti Acque, la deputazione nazionale e regionale, i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali dei 43 comuni della provincia.
Inoltre sono state invitate le rappresentanze sindacali, dei commercianti e le associazioni di tutela dei consumatori e la cittadinanza attiva.
La richiesta di convocare il Consiglio Provinciale Straordinario nasce per affrontare la vicenda relativa alla mancata consegna delle reti idriche e fognarie da parte di diversi amministratori della Provincia ed in considerazione dell'esito plebiscitario avutosi sul referendum per il ritorno della gestione dell'acqua pubblica a cui non è stato dato corso.
 
Sicilia24h
 
Intervento Arnone "Fratelli d'Italia" sul piano nazionale aeroporti, invito la politica a riflettere
Intervento del candidato al Senato nella lista Fratelli d'Italia Giuseppe Arnone sulla riorganizzazione e razionalizzazione degli scali aeroportuali in Italia.
Il piano del Ministro all'infrastrutture Passera segna un primo passo dopo 26 anni per il riordino del settore.
E' chiaro che la gestione degli scali non è un costo che lo Stato può sostenere, ci sono procedure di infrazione da parte della Commissione europea sugli aiuti di Stato, l'80% degli aeroporti civili ha dei costi di esercizio in rosso.
Il riequilibribrio economico delle società di gestione degli scali deve essere monitorato anche con dismissione di quote societarie degli enti pubblici, favorando l'ingresso di capitali privati, ma una seria concertazione tra Governo, Regioni, Enti locali e privati dovrebbe prendere seriamente e non acriticamente la volontà di valutazione obiettiva di nuovi scali nelle aree più isolate ed ad alto impatto turistico.
Se il Governo nella mission individua scali di interesse nazionale o di rilevanza strategica, sottolinea in questa classificazione anche gli scali regionali che possono attraverso attività sinergiche proporsi come modello di sviluppo locale.
Ritengo che la classe politica agrigentina ha mancato negli ultimi 40 anni una strategia comune per la realizzazione di uno scalo aeroportuale che sarebbe stato da traino all'economia del territorio.
Adesso invito tutti fuori dalla demagogia e dalla campagna elettorale di trovare un percorso fattibile coinvolgendo i privati e portando al tavolo del governo regionale delle soluzioni chiare e fattibili dove l'ente pubblico deve dare i pareri e le autorizzazioni e spingere investimenti privati, conclude Giuseppe Arnone
 
Gestione acqua pubblica, domani Consiglio provinciale straordinario
E' in programma domani, giovedì 31 gennaio, alle ore 18:00, nella sala L. Giglia il Consiglio Provinciale straordinario sul tema: "Mancata approvazione della normativa sul riaffidamento del servizio idrico alla gestione pubblica". Il Consiglio è stato convocato a seguito della richiesta formulata dalla XI° Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", primo firmatario il Presidente della Commissione Stefano Girasole e sottoscritta da 20 consiglieri provinciali. Al Consiglio straordinario sono stati invitati il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli Assessori, il Commissario dell'ATO Idrico di Agrigento, i vertici amministrativi e tecnici di Girgenti Acque, la deputazione nazionale e regionale, i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali dei 43 comuni della provincia. Inoltre sono state invitate le rappresentanze sindacali, dei commercianti e le associazioni di tutela dei consumatori e la cittadinanza attiva. La richiesta di convocare il Consiglio Provinciale Straordinario nasce per affrontare la vicenda relativa alla mancata consegna delle reti idriche e fognarie da parte di diversi amministratori della Provincia ed in considerazione dell'esito plebiscitario avutosi sul referendum per il ritorno della gestione dell'acqua pubblica a cui non è stato dato corso.
 
 
 

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