2 febbraio - sabato
LA SICILIA
Zambuto: «Io resto nell'Udc»
Il sindaco smentisce un suo imminente passaggio con Crocetta
Marco Zambuto fuori dall'Udc per passare con Rosario Crocetta? E la voce che, in queste ore, circola tanto negli ambienti politici ma non solo, In molti sono pronti a scommettere che il sindaco di Agrigento abbia già preso la decisione e sia ormai solo questione di ore: qualcuno ipotizza addirittura già la data dell'ufficializzazione e cioè l'ultima domenica della Sagra quando proprio il presidente della Regione sarà ad Agrigento per consegnare il tempio d'oro.
Ma a smentire le indiscrezioni ci pensa ancora una volta il diretto interessato. Respinge in maniera assoluta queste notizie: «Sono dell'Udc, voto Udc e queste sono solo le solite voci messe in giro da chi vuole denigrare il mio operato». Zambuto non ci sta, è infastidito e ci spiega che con Crocetta ha un ottimo rapporto istituzionale. "E ovvio che sono un suo alleato e abbiamo un fortissimo rapporto finalizzato a portare progetti per la nostra città ribatte il sindaco Zambuto ma tutto avviene alla luce del sole, non nascondo nulla". E a chi diffonde le voci di un suo possibile malessere all'interno del partito scaturito dalla scelta dei nomi da candidare nella lista dell'Udc (che, secondo alcuni, non lo avrebbe 'favorito") Zambuto risponde come aveva già fatto il 31 dicembre scorso: "Sono stato io a scegliere di non candidarmi per continuare a lavorare per la città». Il sindaco di Agrigento, che è anche vicesegretario regionale dell'Udc, chiarisce anche la situazione del partito del scudo crociato in provincia. Respinge l'esistenza di due "correnti" (cioè la sua e quella di Lillo Firetto) e parla di sinergia tra tutti i soggetti. «Non c'è alcun problema interno sottolinea Zambuto l'Udc agrigentino è un partito ricostruito e sempre in crescita: Firetto e la La Rocca sono i due deputati regionali della provincia e io sono il sindaco del capoluogo». Per Zambuto, pertanto, non ci sono punti oscuri ma la sua «posizione è chiara». Conferma, infatti, che oggi sarà assieme a tutti gli altri del partito alla riunione del comitato provinciale dell'Udc per parlare di elezioni nazionali ma anche delle prossime amministrative, alla presenza del segretario regionale, Gianpiero D'Alia, e di tre assessori della giunta di Crocetta.
TOTÒ FREQUENTE
GIORNALE DI SICILIA
CONSULENZA. «Nuove opportunità per i giovani»
Il lavoro dopo la scuola
Iniziativa al Re Capriata
Confederazione Italiana agricoltori e scuola a braccetto per assistere gli studenti nella ricerca di un lavoro. All'istituto tecnico commerciale, ed alberghiero, "Filippo Re Capriata", c'è stato un vertice voluto dallo Sportello multifunzionale "Scuola Lavoro" di Agrigento per illustrare ai giovanile potenzialità del lavoro occasionale ed accessorio. "Questa tipologia contrattuale spiega Armando Sorce, direttore dello sportello - è una particolare modalità di prestazione lavorativa prevista dalla legge Biagi.
La sua finalità è quella di regolamentate quei rapporti di lavoro che soddisfano esigenze occasionali a carattere saltuario, con l'obiettivo di far emergere attività confinate nel lavoro nero, tutelando in tal modo lavoratori che usualmente operano senza alcuna protezione assicurativa e previdenziale". Ad intervenire sono stati anche Sergio Coniglio, preside del "Re Capriata", e Antonio Scrimali, responsabile delle attività di orientamento dell'istituto tecnico commerciale ed alberghiero. (AAU)
Gela, richiesta per diventare provincia
Ieri una delegazione composta dal sindaco, dal presidente del consiglio comunale di Gela ed alcuni rappresentanti del comitato per lo Sviluppo dell'area Gelese-Unione di Associazioni, hanno depositato presso gli uffici dell' Urps (Unione regionale pro vince siciliane), alla presenza del presidente Giovanni Avanti, una proposta di riordino delle province siciliane, comprendente l'istituzione della provincia di Gela. Tutte le novità e i contenuti dell'incontro, verranno resi noti lunedì alle 10.30, durante una conferenza stampa congiunta al Municipio di Gela.
PROVINCIA Il documento: «Va assicurata la fornitura anche ai morosi"
Consiglio non ha dubbi
Acqua, minimo garantito
Introdurre il concetto del 'minimo garantito" di fornitura dell' acqua per i cittadini morosi. E uno dei punti salienti del documento finale approvato al termine della seduta straordinaria sull' acqua del Consiglio provinciale. Inoltre il presidente Raimondo Buscemi ha messo a disposizione i propri uffici per ricevere segnalazioni di disfunzioni nel servizio idrico e reclami contro "Girgenti acque". La riunione straordinaria del Consiglio era stata richiesta dal presidente della commissione consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", Stefano Girasole a seguito dei numerosi problemi segnalati dai vari sindaci dei comun1el territorio. Della deputazione regionale siciliana erano presenti gli onorevoli Margherita La Rocca Ruvolo e Giovanni Panepinto. La presenza in aula dell'on. La Rocca Ruvolo è stata salutata positivamente dalla nutrita assemblea che le ha
chiesto un forte intervento a livello di Assemblea Regionale Siciliana. Il mondo sindacale era rappresentato dai segretari della Cisl, Salvatore Montalbano, della Uil Aldo Broccio e per la Cgil Alfonso Buscemi della Funzione pubblica. Presenti anche i sindaci di Sciacca, Fabrizio Di Paola, di Caltabellotta Salvatore Pumilia, il vice sindaco di Agrigento Piero Luparello oltre agli assessori: Gioacchino Mangiaracina del Comune di Licata e Gaspare Tramuta del Comune di Ribera. Numerosa anche la partecipazione delle associazioni dei consumatori con la Federconsumatori, Adiconsum, il Movimento per la Difesa del Cittadino, l'Unione Nazionale Consumatori, La società "Girgenti acque", nonostante fosse stata invitata, non ha partecipato ai lavori. Carmelo D'Angelo, intervenendo ai lavori del Consiglio Provinciale, ha posto all'attenzione alcuni temi riguardanti i disservizi nel territorio chiedendo un incontro urgente con Girgenti aque. "Bisogna superare la discussione demagogica e populista sulla gestione pubblica o privata dell'acqua - ha dichiarato D'Angelo - perché significherebbe non risolvere il problema dei cittadini che si vedono arrivare bollette esose o peggio subiscono l'interruzione del servizio. Oggi - ha continuato il consigliere provinciale - serve un confronto serrato con il gestore Girgenti acque". Il consigliere provinciale é anche intervenuto sulla vicenda dei canoni di depurazione che Girgenti Acque fattura anche in zone non servite dal depuratore. Serve una ricognizione da parte di Girgenti Acque - ha ribadito Carmelo D'Angelo - in quei comuni, come Ravanusa, dove la gente é vessata dal canone di depurazione pur non esistendo un depuratore funzionante". (PAPI)
PROVINCIA REGIONALE. Dopo Piero Giglione, in linea con le direttive della segreteria, ha lasciato pure Salvatore Tannorella.
Il partito Democratico scarica D'Orsi
L'unico assessore rimasto si è dimesso
Dopo Grande sud anche il Partito democratico "scarica" il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
Si è dimesso ieri mattina l'assessore, l'unico rimasto in giunta in quota Pd, Salvatore Tannorella.
Piero Giglione si era dimesso già da tempo e non era stato sostituito. Ed il motivo, adesso è evidente. Tannorella lascia la carica in linea con le direttive del partito che attraverso un comunicato stampa a firma di Emilio Messana, coordinatore provinciale, sancisce la rottura con D'Orsi. La Direzione provinciale del Partito democratico - scrive Messana nella nota - preso atto della scelta del Mpa (partito del presidente D'Orsi) di allearsi con il Pdl di Berlusconi e coli la Lega di Maroni alle prossime elezioni politiche, ritiene conclusa l'esperienza politica nella Giunta provinciale. In provincia di Agrigento Pd e Mpa hanno collaborato per la costruzione di un' alleanza alternativa, nei programmi e nelle politiche, al centrodestra di Berlusconi e Bossi. In nome di quel progetto il Pd ha sostenuto il presidente della Provincia - aggiunge il coordinatore provinciale - dapprima nella giunta tecnica e da ultimo impegnandosi direttamente nel governo provinciale. Oggi il Movimento delle autonomie è organico al centrodestra e la divaricazione delle rispettive linee politiche impone al Pd, a prescindere da una valutazione sul merito dei risultati, di chiamarsi fuori dalla giunta provinciale. La giunta provinciale, quindi, visto che mancano pochi mesi a nuove elezioni, resta monocolore, praticamente composta da soli esponenti indicati dal Mpa - Partito dei siciliani. Anche Adriano Varisano, che era stato indicato dal consigliere Salvatore Montaperto, non La più parte della giunta provinciale, perché D'Orsi gli ha revocato l'incarico. Pronto a subentrare in giunta Calogero Crapanzano. Il presidente lunedì provvederà a far entrare in giunta nuovi esponenti. Magari cercando di mettersi attorno persone che possono assicurargli una eventuale ricandidatura alla Provincia. Nel Pd e nei suo appoggio il presidente D'Orsi sperava per giocarsi la carta della ricandidatura, dopo il divorzio da Grande sud al tempi di Michele Cimino. Adesso il Pd si lira fuori e D'Orsi resta solo con l'Mpa. Proprio nei giorni scorsi D'Orsi aveva annunciato la sua ricandidatura perorata dall'ex governatore siciliano Raffaele Lombardo, con il Pdl a fare da sponda. Ma era stata immediata la replica del gruppo consiliare, coordinato da Ivan Paci che aveva detto: L'esperienza D'Orsi non è replicabile. D'Orsi se lo può sognare di essere candidato e sostenuto dal Pdl abbiamo fatto l'errore di appoggiano nel 21)08, siamo stati fedeli e coerenti e lui ha ritenuto opportuno meltecci all'opposizione. La cifra del suo spessore e della sua coerenza politica - conclude il capogruppo in Consiglio provinciale - si coglie nella contraddittorietà dei comportamenti non ultimo l'amministrare ancora con il Pd e al contempo volere essere candidato dal Pdl». (PAPI)
Agrigentonotizie
Crolla il viadotto sul fiume Verdura, Ss115 chiusa e traffico deviato
Il traffico adesso è deviato su un percorso alternativo di circa 40 chilometri prima verso Ribera e poi verso le strade provinciali per Burgio e Villafranca Sicula
di Redazione
Un tratto della strada statale 115 è chiuso al traffico a causa del crollo di una porzione del viadotto Verdura, che collega Agrigento con Sciacca. Qualche ora prima un automobilista aveva segnalato un avvallamento sulla sede stradale e il ponte era stato chiuso in via precauzionale; ciò ha consentito di scongiurare eventuali danni.
Sul posto è in corso un sopralluogo da parte dell'Anas, del Genio civile e dei tecnici del Comune di Ribera. Il traffico adesso è deviato su un percorso alternativo di circa 40 chilometri prima verso Ribera e poi verso le strade provinciali per Burgio e Villafranca Sicula.
3 febbraio - domenica
LA SICILIA
Messana, alla Provincia cambiate le condizioni
Pd. Quanto siamo entrati in Giunta, l'Mpa alla Regione era al governo col nostro partito. Ora è con il Pdl
Parla di scelta dettata da motivazioni politiche nazionali il segretario provinciale del Pd Emilio Messana, dopo la rottura, alla Provincia regionale di Agrigento, con la maggioranza di Eugenio D'Orsi.
"Sostenemmo il presidente con una giunta tecnica prima e con una politica subito dopo spiega perché lo schieramento Partito democratico -Mpa, con l'aggiunta di Fli e Api, rappresentava un'alternativa al centrodestra di Berlusconi. Oggi che il nuovo Movimento per le autonomie, il Partito dei siciliani, è alleato con il Pdl le condizioni sono venute meno". La principale accusa rivolta al Pd dagli ambienti vicini al presidente è di "strabismo": perché tagliare i ponti con D'Orsi e non anche con i sindaci come Di Benedetto, che hanno in squadra elementi del Mpa? "La risposta è semplice dice Messana -. Le alleanze locali per le elezioni amministrative hanno una dimensione diversa, sono strettamente legate al territorio di appartenenza e vengono sottoposte al giudizio diretto degli elettori. Così non è con scelte di carattere nazionale".
Insomma, la scissione appare insanabile, e lunedì Salvatore Tannorella, ultimo assessore in quota Pd, darà le sue dimissioni, "per rispetto verso la linea del partito" ha detto.
Al momento smarcata la posizione di Alfonso Montana, Api. "Non mi pare che D'Orsi si sia avvicinato alle posizioni del Pdl, quindi non capisco la decisione del Pd". Il partito, comunque, oggi avrà una riunione per decidere sul da farsi, in un momento particolare della sua "evoluzione". E se pare che D'Orsi il 31 sera, durante l'incontro chiarificatore con il Pd, avrebbe accennato alla possibilità di avvicinamento alla nuova creatura politica di Tabacci, intanto il Partito dei siciliani scende in campo forse più in difesa dell'alleanza con il Partito democratico che dello stesso D'Orsi (una parte del Pd, quella più vicina a Panepinto, infatti, ha dimostrato qualche "mal di pancia" alla possibilità di interrompere la "relazione"). Primo a rompere gli indugi è stato un "alleato inaspettato", ovvero Roberto Di Mauro, con una nota stampa intitolata "Eugenio D'Orsi appartiene al Partito dei siciliani", nella quale ha affermato che "il Partito dei Siciliani-Mpa non può prescindere da coloro che hanno perfettamente incarnato i valori della difesa del territorio, e Eugenio D'Orsi è la punta di diamante di questa provincia con tutti i risultati ottenuti. Chi ha interesse alla crescita di questa provincia - ha affermato rivolto palesemente al Pd non può trincerarsi dietro accordi politici nazionali che non guardano al territorio".
Intanto il Pdl conferma la propria posizione all'opposizione dell'amministrazione D'Orsi, e lo stesso presidente potrebbe, a breve, portare avanti delle iniziative di "rottura".
GOACCHNO SCHICCHI
PER IL SETTORE AMBIENTE DELLA PROVINCIA non ha le condizioni minime di sicurezza
L'ex discarica è pericolosa
"La discarica non presenta le condizioni minime di sicurezza sia gestionali che ambientali".
E' lapidaria la conclusione che, lo scorso 26 novembre, i tecnici del Settore "Ambiente e territorio" della Provincia regionale di Agrigento, hanno raggiunto dopo un sopralluogo all'ex discarica comunale di Contrada Consolida. In particolare, nel rapporto di servizio dei responsabili del settore emerge come, nella gestione "post mortem" dell'impianto ad oggi non siano stati messi in atto tutti quegli accorgimenti utili per evitare che il percolato, il pericoloso inquinante prodotto dalla decomposizione dei rifiuti, potesse raggiungere terreni e corsi d'acqua limitrofi con fossi di guardia e vasche di abbancamento. Il liquame, evidenziano i tecnici, è al momento raccolto in una pozza di circa novanta metri quadrati. La documentazione, risalente a 2 mesi fa, è stata resa pubblica dopo che il consigliere provinciale del Pd Maurizio Masone ha presentato una interrogazione sul tema della gestione dell'impianto comunale. "Purtroppo le mie preoccupazioni si sono rivelate fondate spiega-. Adesso premerò affinchè gli uffici prestino la massima attenzione a questa vicenda e mi attiverò anche presso l'assessorato regionale al Territorio e Ambiente affinchè il Governo si faccia carico di trovare le soluzioni". Linea seguita anche dall'assessore provinciale Francescochristian Schembri, che ha anticipato la massima attenzione della Provincia su questo tema. Dal Comune, invece, che è l'ente deputato alla gestione della discarica e che ancora oggi paga un canone di circa ottomila euro per l'affitto dei terreni, l'assessore alle Politiche della Salute Nino Amato ci ha fatto sapere che si sta procedendo a recintare il perimetro e a garantire una forma di controllo, mentre sarà bandita a breve la gara d'appalto per la raccolta del percolato. E la messa in sicurezza? Fino ai primi mesi del 2012 qualche speranza era riposta nei fondi dei progetto "Sulfanet", circa 3milioni per messa in sicurezza, bonifica e rinaturalizzazione dell'area. Iniziativa, ci dicono adesso dal Comune, naufragata. Quello della gestione "post mortem" della discarica non è un problema nuovo. Il 16 gennaio del 2011 il corpo forestale dello stato sequestrò l'area individuando i medesimi problemi che sono trovati un anno e undici mesi dopo da Provincia e Arpa. Le indagini, che avanzarono dubbi su eventuali responsabilità di amministratori e tecnici, individuarono degli sversamenti di percolato nel vallone Consolida fino a contrada Borsellino e anche nel fiume Akragas,
GIOACCHINO SCHICCHI
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Il parlamentare:il presidente è la punta di diamante di questa provincia con tutti i risultati ottenuti»
Di Mauro conferma la «fiducia» a D'Orsi
L'onorevole Di Mauro «riparte» da D'Orsi. L'indomani dell'annuncio del Pd di lasciare la giunta, che ha portato alle dimissioni di Salvatore Tannorella, il leader del Partito dei siciliani - Mpa, «conferma» la sua fiducia al presidente della Provincia e rilancia le sue azioni.
«Per il Pds - Mpa, D'Orsi - spiega Di Mauro - è il punto di partenza per qualsiasi accordo e/o intesa che si voglia raggiungere nell'interesse collettivo». E poi analizza la fuoriuscita del Pd.
«Gli importanti ed indiscussi risultati ottenuti dal governo provinciale guidato da Eugenio D'Orsi, ci permette di offrire alle sane forze politiche di avviare un processo finalizzato al raggiungimento e alla valorizzazione del nostro territorio, Il Partito dei siciliani-Mpa - continua Di Mauro - non può prescindere da coloro che hanno perfettamente incarnato i valori della difesa del territorio; e Eugenio D'Orsi è la punta di diamante di questa provincia con tutti i risultati ottenuti. Chi ha interesse alla crescita di questa provincia, non può trincerarsi dietro accordi politici nazionali che non guardano al territorio, Le attività messe in atto di risanamento finanziario, le iniziative assunte per l'infrastrutturazione della nostra Provincia, fanno che qualsiasi accordo che si rivede non può prescindere dai programmi e dalle attività portate avanti dal presidente D'Orsi». Infine la dichiarazione che conferma la volontà di ricandidare D'Orsi alla Provincia.
«Il Partito dei siciliani-MPA, che ha sempre creduto nei valori umani e nel rispetto delle persone, conferma l'assoluto appoggio ad un uomo che insieme al sottoscritto e al presidente Lombardo ha contribuito alla affermazione delle nostre idee finalizzate alla valorizzazione del popolo siciliano». Intanto domani potrebbero esserci nuove nomine assessoriali. Tannorella, di fatto dimesso, protocollerà la lettera domani mattina assieme ad una relazione sull'attività svolta in 5 mesi di amministrazione. Pronto ad entrare in giunta Calogero Crapanzano. ('PAPI)
«Progetto Resi», si presentano i risultati
Saranno presentati martedì prossimo, 5 febbraio alle 9, nel corso di un convegno, i risultati raggiunti dal Progetto "Resi', durata altre 8 mesi e finanziato dal Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013. Il convegno si svolgerà nella sala convegni di Casa Sanfilippo, sede del Parco Archeologico Valle dei Templi, e prevede gli interventi, tra gli altri, del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, dell'assessore all Ambiente Francescochristian Schembri, dei dirigenti della Regione Siciliana, e degli esperti dei partner di progetto. Moderatore sarà Bernardo Barone. Il progetto comunitario ha avuto l'obiettivo di favorire la sensibilizzazione verso la produzione di energia da fonti rinnovabili in Sicilia e a Malta, per superare il divario con l'Europa. (*PAPI*)
Agrigentonotizie
Ponte Verdura: Anas e Genio civile propongono il "ponte d'acciaio"
Ss115, crollo ponte "Verdura": si pensa ad una passerella provvisoria
Una passerella provvisoria in acciaio da collocare sopra il fiume Verdura per consentire il passaggio e il regolare transito sulla Ss115. Al momento è soltanto un'idea. Intanto si attendono i risultati delle verifiche
di Redazione
Crolla il viadotto sul fiume Verdura, Ss115 chiusa e traffico deviato. Una passerella provvisoria in acciaio da collocare sopra il fiume Verdura per consentire il passaggio e il regolare transito sulla Ss115. E' questa la proposta abbozzata nel corso del vertice tra l'Anas, il Genio civile, la Prefettura, i vigili del fuoco e i sindaci dei Comuni di Sciacca, Ribera, Caltabellotta, Lucca Sicula, Burgio e Villafranca Sicula, tutti interessati dai disagi in seguito al crollo del viadotto Verdura, sulla statale 115 in territorio di Ribera.
Da quando si è verificato il cedimento del ponte in muratura, il traffico viene deviato sulla viabilità secondaria. Gli automobilisti e gli autotrasportatori sono costretti ad attraversare Ribera ed altri paesi limitrofi, allungando il percorso di circa 40 chilometri. Al momento si aspetta soltanto che vengano completate le verifiche degli esperti dell'Anas per capire se il ponte potrà essere ripristinato o se dovrà essere abbattuto e ricostruito.
4 febbraio - lunedì
LA SICILIA
Rosario Marino (Pdl) invita il partito a sostenere il presidente D'Orsi
Non è un momento facile politicamente per il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Da un lato il Pd lo lascia perché, dicono, il Partito dei siciliani è vicino al Pdl, dall'altro, in aula "Giglia", il Partito delle libertà continua ad essere all'opposizione e non intende retrocedere di un passo. Non solo, ad oggi, ma è ancora presto, i vertici nazionali del partito non hanno ancora espresso la propria posizione. E proprio a loro si rivolge con una nota il consigliere provinciale Rosario Marino, che, anche se lui non lo scrive nel suo comunicato stampa, appartiene al gruppo alla Provincia del Pdl e del partito di Berlusconi è vice coordinatore provinciale. Un documento per chiedere che, alla luce delle dinamiche nazionali, si guardi adesso a quelle locali, sostenendo l'attività politica del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, "Il cammino che in questi anni ha visto le rispettive forze politiche di appartenenza in contrasto politico e mai personale scrive -, non può e non deve nascondere il lavoro e gli sforzi che il presidente D'Orsi ha portato avanti in questi annidi governo. Si trattadice di mettere da parte facili e sterili polemiche e iniziare un percorso di collaborazione che veda unire tutte le forze politiche in seno al Consiglio provinciale per dare forza e sostegno all'attività politica di questo territorio". Marino, infine, chiede ai vertici nazionali di esprimersi sulla ricandidatura di D'Orsi alle prossime elezioni provinciali. La sua vicinanza al presidente, anzi, ancora prima a Roberto Di Mauro, comunque, non è una grossa novità, dato che già nell'ottobre del 2011 sarebbe dovuto entrare nella Giunta. Tentativo ripetuto alcuni mesi fa, ma non ancora portato a compimento. La lettera, ovviamente, ha provocato immediatamente la replica del capo- gruppo Ivan Paci. "Si tratta di un documento che Marino ha redatto a carattere personale spiega-. Noi rimaniamo all'opposizione in Consiglio e crediamo che il partito dovrebbe puntare ad un proprio candidato, chiudendo con l'amministrazione fallimentare di Eugenio D'Orsi".
GIOPLCCHNO SCHCCHI
GIORNALE DI SICILIA
RIBERA I tecnici dell'Anas valutano come evitare il blocco della viabilità, dopo il crollo del ponte sulla Agrigento-Trapani
Statale interrotta: si studia l'ipotesi di una passerella
«E' necessario che si provveda presto a realizzare un nuovo percorso alternativa utilizzando una passerella o un'altra struttura di pronta realizzazione nei pressi del fiume Verdura per consentire il deflusso degli automezzi. In caso contrario i danni per l'economia di un vasto territorio saranno notevoli». A dire questo, subito dopo il provvedimento di chiusura definitiva del ponte crollato lungo la Starda statale 115 Agrigento-Trapani alle 11,31 di sabato scorso, è il sindaco di Ribera Carnelo Pace.
Il primo cittadino ha lanciato un accorato appello, soprattutto ai dirigenti dell'Anas, nel corso del nuovo summit che è stato tenuto ad Agrigento su convocazione del prefetto Francesca Ferrandino, che ieri mattina si è recata personalmente nella zona per rendersi conto della situazione e per cercare dì attivare le iniziative necessarie a superare lo stato di emergenza che si è venuto a creare, Al summit il prefetto ha chiamato a raccolta amministratori comunali direttamente interessati ai problemi sorti (era presente oltre a Pace il sindaco di Calamonaci Enzo Inga), dirigenti dell'Anas, del Genio Civile, della Protezione civile, del Corpo forestale, dei Vigili del fuoco, delle forze dell'ordine. Secondo il sindaco Pace, preoccupato per i danni di natura economica legati alla commercializzazione delle arance, per assicurare l'assistenza sanitaria ai degenti degli ospedali di Ribera e Sciacca, e dei disagi che dovranno essere sopportati sia dai cittadini di Ribera che dei centri di Calamonaci, Burgio, Lucca e Villafranca, dato che il traffico veicolare viene «smistato» verso questi paesi, è necessario in tempi brevissimi lavorare dalle parti dello stesso fiume Verdura per creare un altro «percorso alternativo».
Ieri mattina il responsabile della Protezione civile comunale Nino Firetto ha effettuato dei sopralluoghi dalle parti di contrada Galizia da un lato e del ponte della ex ferrovia Porto Empedocle Castelvetrano dall'altro, per verificare la possibilità di intervenire. Tutto è ancora nella fase dello studio e sarà soprattutto l'Anas, da quanto è emerso nel corso del summit di Agrigento, a operare prevalentemente in questa direzione ed a valutare se sarà possibile realizzare una passerella. stato incaricato a tal proposito un progettista che nell'arco dì due tre giorni dovrà dare le prime indicazioni che saranno esaminate nel corso di un nuovo vertice in programma in settimana ad Agrigento. Si dovrà valutare anche se il ponte crollato potrà o meno essere rimesso in sesto o se dovrà essere definitivamente abbattuto. La chiusura del ponte crea problemi ad operatori agricoli e commerciali della zona, ma anche a ristoranti che di punto in bianco registrano un crollo verticale di presenze.
TOTO' CASTELLI
Ribera, adesso è corsa contro il tempo
Si lavora per «percorso alternativo»
Totò Castelli
Dopo il rovinoso crollo della parte centrale del malandato ponte sul fiume Verdura, lungo la SS I t5, adesso è corsa contro il tempo per cercare di evitare l'isolamento in cui si è venuta a trovare una fetta della provincia di Agrigento e superare i grossi problemi alla viabilità della parte sud occidentale, con riflessi negativi anche per altre zone, della Sicilia per la posizione strategica attribuita da sempre all'arteria in cui il crollo è avvenuto, Da un lato si punta a risolvere i grossi problemi per la viabilità in generale, ma anche, perla zona del "riberese", quelli legati al trasporto delle arance nel momento di massima produzione e commercializzazione delle "bionde". C'è da risolvere anche il grosso problema del trasferimento dei degenti dell'ospedale "Fratelli Parlapiano" che hanno bisogno spesso di essere trasferiti d'urgenza, per la carenza di alcuni servizi nella struttura sanitaria "crispina", verso il vicino ospedale di Sciacca. Stessi problemi per il "Giovanni Paolo secondo" di sciacca nel caso di trasferimento di degenti verso il "San Giovanni di Dio" di Agrigento o altre strutture ospedaliere del nisseno o dell'agrigentino (leggi Licata e Canicattì). Le ambulanze per raggiungere le strutture sanitarie in questione debbono aggiungere attualmente una quarantina di chilometri di strade, peraltro, nella gran parte dei casi strette e tortuose, ma anche in più punti disastrate. Si tratta di una situazione difficilissima che si è venuta a creare e per superare la quale si sta cercando di correre ai ripari. Ieri mattina per rendersi conto direttamente dei problemi che la chiusura del ponte ha determinato è arrivato il prefetto Francesca Ferrandino, che ha subito convocato per il pomeriggio di ieri ad Agrigento i vari enti preposti al ripristino della viabilità, agli interventi per la messa in sicurezza e a consentire il ritorno alla normalità, e le istituzioni interessate (soprattutto i sindaci di Ribera, Sciacca, Calamonaci, Villafranca sicula, Lucca sicula, Burgio e Caltabellotta). Sul tappeto principalmente le iniziative da prendere per disciplinare il transito degli automezzi, soprattutto quelli pesanti che già a partire da oggi, dopo la pausa domenicale, torneranno a circolare massiccia- mente e dovranno per ora attraversare, con tutti i problemi che sorgono in questi casi, un primo "percorso alternativo" individuato,che tocca alcuni centri urbani del "riberese" e che prevede di raggiungere Burgio per ricongiungersi poi alla SS 115, momentaneamente lasciata per la chiusura del ponte. Presso il Comando di pulizia municipale ieri mattina è stato tenuto un incontro tra il sindaco Carmelo Pace, il comandante dei Vigili urbani Nino Nivara, il responsabile della locale Protezione civile Nino Firetto, rappresentanti di Protezione civile, Anas, Corpo forestale, locali e provinciali. Allo studio la possibilità di realizzare un nuovo "percorso alternativo", rispetto a quello creato subito dopo il crollo, con la realizzazione di una passerella dalle parti del fiume Verdura. Per un ripristino die ponte i tempi si prevedono alquanto più lunghi.
Agrigentonotizie
Crollo viadotto Verdura, la Procura apre un'inchiesta
E intanto si è registrato il primo incidente lungo il tratto di strada utilizzato come percorso alternativo. Questa mattina sulla strada provinciale 47, a due chilometri da Villafranca, un'Alfa Romeo 147 si è ribaltata uscendo fuori dalla carreggiata
di Redazione
Crolla il viadotto sul fiume Verdura, Ss115 chiusa e traffico deviato. La Procura della Repubblica di Sciacca ha aperto un'inchiesta sul crollo del ponte sul fiume Verdura crollato sabato scorso al fine di accertare le eventuali responsabilità. Il traffico adesso è deviato su un percorso alternativo di circa 40 chilometri prima verso Ribera e poi verso le strade provinciali per Burgio e Villafranca Sicula. Una soluzione che ha già cominciato a comportare diversi disagi dal punto di vista dei collegamenti. Il tratto alternativo, infatti è interdetto ai mezzi pesanti, esclusi gli scuolabus.
E intanto si è registrato il primo incidente lungo il tratto di strada utilizzato come percorso alternativo. Questa mattina, infatti, sulla strada provinciale 47, a due chilometri da Villafranca, un'Alfa Romeo 147 si è ribaltata uscendo fuori dalla carreggiata. Il conducente è fortunatamente rimasto illeso, anche se ha dovuto faticare parecchio per uscire dal mezzo. La strada è priva di illuminazione, piena di dislivelli e inadeguata al traffico veicolare previsto a causa della chiusura della Ss115.
Domani si svolgerà un tavolo tecnico in Provincia insieme ai tecnici dell'Utp e dell'Anas per tentare di trovare una soluzione e velocizzare gli interventi sull'importante arteria.
Nuovi movimenti in Giunta provinciale, Eugenio D'Orsi nomina un assessore
Si tratta di Pietro Gioacchino Asaro, di Canicattì, il quale entra nella squadra del presidente quale commissario del Fli in provincia di Agrigento
di Redazione
L'imprenditore ed editore canicattinese, Pietro Gioacchino Asaro è il nuovo assessore provinciale nominato dal presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
Asaro, 43 anni sposato, è amministratore della società "Mondo vacanze" di Canicattì ed è editore di cinque giornali telematici. Il nuovo assessore entra nella Giunta D'Orsi quale commissario del Fli in provincia di Agrigento.
"Pietro Asaro - commenta il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi - entra in Giunta come rappresentante del Fli nella nostra provincia quale segnale di una continuità e coerenza della linea politica perseguita in questi ultimi anni dall'Amministrazione provinciale. Non mi sembra che il Fli, come dicono alcuni detrattori di questa Giunta, sia succube del Pdl. Almeno a me risulta tutto il contrario. Domani mattina incontrerà Granata e la prossima settimana avremo una riunione ad Agrigento con il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Tutto il resto è solo politica di piccolo cabotaggio che a me interessa ben poco".
Infoagrigento
Giunta Provinciale: l'editore canicattinese Asaro nominato assessore
L'imprenditore ed editore canicattinese, Pietro Gioacchino Asaro è il nuovo Assessore Provinciale, nominato questa mattina dal Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
Pietro Gioacchino Asaro, 43 anni sposato, è Amministratore della società "Mondo vacanze s.r.l." di Canicattì ed è editore di cinque giornali telematici che abbracciano i quattro angoli del territorio agrigentino.
Inoltre, il nuovo Assessore, è presidente regionale dell'Erap, Ente Regionale addestramento professionale.
Il nuovo assessore entra nella Giunta D'Orsi quale commissario del Fli in provincia di Agrigento.
"Pietro Asaro entra in Giunta come rappresentante del Fli nella nostra provincia quale segnale di una continuità e coerenza della linea politica perseguita in questi ultimi anni dall'Amministrazione provinciale - Commenta così il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi - Non mi sembra che il Fli, come dicono alcuni detrattori di questa Giunta, sia succube del Pdl. Almeno a me risulta tutto il contrario. Domani mattina incontrerà Granata e la prossima settimana avremo una riunione ad Agrigento con il Presidente della Camera, Gianfranco Fini. Tutto il resto è solo politica di piccolo cabotaggio che a me interessa ben poco".
Crollo ponte Verdura: gli interventi di Panepinto e Moscatt
Il deputato all'Ars Giovanni Panepinto e il candidato alla Camera col Pd Tonino Moscatt - a seguito dell'inaugurazione del comitato elettorale "Italia giusta" di Sciacca - hanno incontrato il gruppo dirigente ed i consiglieri comunali Pd della "Città delle terme" affinché si intervenga sulla grave vicenda legata al crollo del viadotto Verdura.
"Il crollo del ponte - affermano i due - rappresenta un grave danno per l'economia del nostro territorio, spacca in due la Sicilia, danneggia le famiglie, blocca il traffico leggero e pesante e paralizza lo scorrere della quotidianità. Occorre, necessariamente e con immediatezza, l'intervento della Protezione civile non solo locale ma anche nazionale e trattare l'accaduto come vero e proprio stato d'emergenza. Auspichiamo - continuano gli esponenti del Pd - il ripristino immediato per scongiurare l'aggravarsi delle difficoltà degli operatori economici e delle famiglie".
"E' nostro impegno seguire gli esiti degli incontri degli Enti preposti alla risoluzione della vicenda. I tempi certi e celeri in questo caso sono dovuti, e per il futuro saranno necessari più controlli per scongiurare problematiche ed eventi che facciano delle vittime, in questo caso fortunatamente - concludono Panepinto e Moscatt - non sacrificate."
Ambiente, domani a Casa Sanfilippo il convegno conclusivo del progetto RESI
Saranno presentati domani, martedì, 5 febbraio 2013, con inizio alle ore 9.00, nel corso di un convegno, i risultati raggiunti dal Progetto RESI, finanziato dal Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013. Un progetto comunitario, interamente finanziato dall'Unione Europea e dal Governo Nazionale, che ha coinvolto le Province Regionali di Ragusa (ente capofila) e Agrigento, Malta Resources Authority (MRA) e l'Università di Malta (Institute for Sustainable Energy - ISE) come partners di progetto. Il convegno si svolgerà nella sala convegni di Casa Sanfilippo, sede del Parco Archeologico Valle dei Templi, e prevede gli interventi, tra gli altri, del Presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, dell'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri, dei dirigenti dell'Autorità di gestione e del Coordinamento del segretariato tecnico congiunto della Regione Siciliana, e degli esperti dei partners di progetto. Moderatore dei lavori l'ing. Bernardo Barone, Direttore del Settore Ambiente della Provincia di Agrigento.
Si tratta di un progetto comunitario che, attraverso l'impegno di tutti i partners, ha avuto l'obiettivo di favorire la sensibilizzazione verso la produzione di energia da fonti rinnovabili in Sicilia e a Malta, isole che, nonostante le enormi potenzialità in questo senso, hanno accusato un certo ritardo rispetto al resto d'Europa.
Ambiente, domani a Casa Sanfilippo il convegno conclusivo del progetto RESI
Saranno presentati domani, martedì, 5 febbraio 2013, con inizio alle ore 9.00, nel corso di un convegno, i risultati raggiunti dal Progetto RESI, finanziato dal Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013. Un progetto comunitario, interamente finanziato dall'Unione Europea e dal Governo Nazionale, che ha coinvolto le Province Regionali di Ragusa (ente capofila) e Agrigento, Malta Resources Authority (MRA) e l'Università di Malta (Institute for Sustainable Energy - ISE) come partners di progetto. Il convegno si svolgerà nella sala convegni di Casa Sanfilippo, sede del Parco Archeologico Valle dei Templi, e prevede gli interventi, tra gli altri, del Presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, dell'Assessore all'Ambiente Francescochristian Schembri, dei dirigenti dell'Autorità di gestione e del Coordinamento del segretariato tecnico congiunto della Regione Siciliana, e degli esperti dei partners di progetto. Moderatore dei lavori l'ing. Bernardo Barone, Direttore del Settore Ambiente della Provincia di Agrigento.
Si tratta di un progetto comunitario che, attraverso l'impegno di tutti i partners, ha avuto l'obiettivo di favorire la sensibilizzazione verso la produzione di energia da fonti rinnovabili in Sicilia e a Malta, isole che, nonostante le enormi potenzialità in questo senso, hanno accusato un certo ritardo rispetto al resto d'Europa.
Sicilia24h
SS 115, Messina (CCIA): "Rendere subito transitabile il ponte sul Verdura
"Un'arteria di rilevante importanza per i collegamenti tra le province di Agrigento, Trapani e Palermo e i relativi aeroporti di Punta Raisi e Birgi non può rimanere chiusa neanche per poche settimane ed è quindi auspicabile che gli Enti interessati si adoperino immediatamente, per rendere transitabile il ponte sul fiume Verdura e quindi ridare funzionalità ad un collegamento viario strategico come la SS 115".
Lo dichiara il presidente della Camera di Commercio di Agrigento, Vittorio Messina, facendosi interprete dei disagi che colpiscono tante imprese che rischiano ulteriori penalizzazioni da un'interruzione viaria che si aggiunge ai ben noti ritardi infrastrutturali che caratterizzano il territorio della provincia.
"In attesa che si attivino le procedure burocratiche per dare una soluzione definitiva all'inconveniente - aggiunge il presidente Messina - si intervenga subito anche attraverso l'Esercito per la realizzazione di un ponte da parte del Genio Militare affinchè venga restituita alla collettività un'arteria indispensabile al transito delle persone e delle merci in un'area dove insistono intraprese economiche di rilievo soprattutto in campo agro-alimentare e una notevole presenza di strutture ricettive".
"In questo senso mi aspetto che gli Enti interessati - conclude Vittorio Messina - possano bruciare le tappe, evitando atteggiamenti dilatori e palleggiamenti di responsabilità, per superare un'emergenza che rischia di avere conseguenze pesantissime sulla vita economica e sociale di un'area più vasta di quanto si possa immaginare".
Agrigento, Provincia: Buscemi convoca conferenza dei Capigruppo
Il Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento Raimondo Buscemi ha convocato la conferenza dei capigruppo per mercoledì 6 febbraio alle ore 12:00 per decidere la data del prossimo Consiglio Provinciale. Il Consiglio, nella prossima seduta dovrà discutere tre regolamenti già in vigore, da aggiornare per le variazioni della normativa di riferimento. Si tratta della modifica del regolamento di contabilità, ex art. 3 comma 1 lett. D) D.L. n. 174/2012 convertito in legge n. 213/2012, che regola il controllo sugli equilibri finanziari. Il secondo provvedimento riguarda il regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli Amministratori Provinciali che prevede modifiche agli obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo. Infine il terzo provvedimento riguarda l'approvazione del regolamento per la disciplina delle missioni e del rimborso delle spese sostenute dagli Amministratori che consentirà di ridurre le spese della politica ed in particolare quelle relative ai rimborsi spese ed ai viaggi degli amministratori. Inoltre il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha inviato quattro proposte relative a debiti fuori bilancio a seguito di sentenze della magistratura che il Consiglio è chiamato ad approvare. Per quanto riguarda l'attività ispettiva dei consiglieri nella prossima riunione saranno discusse la mozione dei Consiglieri Guarraci, Paci e Quartararo sulla posizione politica del Presidente della provincia, quella del Consigliere Guarraci sulla Consulta Provinciale dei Trasporti, quella del gruppo del PD che richiede la revoca delle autorizzazione al sistema Muos, quella del Consigliere Guarraci sul Piano dei Trasporti in Provincia di Agrigento e quella del Consigliere Gentile sul potenziamento dei collegamenti tra la provincia e gli scali aeroportuali.
Crollo ponte "Verdura", tavolo tecnico alla Provincia
Non ha perso tempo il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, a convocare l'intero personale tecnico del settore viabilità dell'Utp per avviare un tavolo e cercare eventuali situazioni di emergenza per arginare la pesante situazione dei collegamenti tra la zona est con quella ovest della nostra provincia.
La riunione avrà luogo domani, martedì 5 febbraio.
"Siamo di fronte ad una viabilità statale nella quale l'Ente Provincia non ha alcuna competenza - ha dichiarato il Presidente D'Orsi - Ho convocato i tecnici del Settore Viabilità per studiare insieme la possibilità di un nostro intervento insieme all'Anas. La situazione è gravissima in quanto la nostra Provincia è tagliata in due ed i tempi di risoluzione oggi appaiono molto lontani. Ci auguriamo di trovare una soluzione, anche provvisoria, per ristabilire la transitabilità in questo tratto di 115".
Provincia, Marino "ricandida" D'Orsi
"Le recenti dinamiche politiche nazionali, con l'accordo fra il Partito dei Siciliani dell'On. Raffaele Lombardo e il Pdl di Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, pone una seria riflessione sulle dinamiche locali a partire dal quadro provinciale".
Con queste affermazioni, il consigliere provinciale di Agrigento, Rosario Marino, sottolinea il proprio sostegno all'attività politica del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
"Il cammino che in questi anni ha visto le rispettive forze politiche di appartenenza in contrasto politico e mai personale, non può e non deve nascondere il lavoro e gli sforzi che il Presidente D'Orsi ha portato avanti in questi anni di governo su vari temi. Penso ad esempio alla lotta per la realizzazione dell'aeroporto, al bando per l'ammodernamento della S.S. 189 Agrigento-Palermo, al fatto che la nostra Provincia risulti essere la prima in Sicilia per avere intercettato fondi europei, nonché al risanamento delle casse provinciali come massimi esempi di una gestione oculata e attenta della cosa pubblica".
"Si tratta - afferma Marino - di mettere da parte facili e sterili polemiche e iniziare un percorso di collaborazione che veda unire tutte le forze politiche in seno al consiglio provinciale per dare forza e sostegno all'attività politica di questo territorio. Per queste ragioni ritengo opportuno e doveroso che siano i leader nazionali ad esprimersi sulla ricandidatura di Eugenio D'Orsi a Presidente della Provincia".
"Il mio percorso politico personale, - conclude Marino - la mia storia umana non può pertanto prescindere da un sostegno alla riconferma della ricandidatura di Eugenio D'Orsi, quale Presidente della Provincia per continuare un percorso che sicuramente porterà benefici per l'intero territorio".