9 febbraio - sabato
LA SICILIA
LA DENUNCA DELL'ASSORE BATTIATO
Per la provincia di Agrigento non ci saranno penalizzazioni
Le polemiche regionali sui fondi per Turismo e Spettacoli arrivano nella nostra provincia attutite. L'affermazione dell'assessore regionale Battiato secondo cui sarebbe necessario dimenticare i grandi eventi e il "Circuito del mito", così come molte altre iniziative perché non c'è un soldo, hanno rubato tutto", infatti, non tange Agrigento, dato che qui, di grandi eventi, non vi è mai stata traccia. Già, perché se città come Palermo, Catania, Taormina, Siracusa hanno attratto irresistibilmente gli eventi di risalto nazionale e internazionale, nella città della Valle dei Templi ciò non è avvenuto, se si eccettuano iniziative portate avanti dai privati o finanziate sempre con fondi regionali ma non riconducibili al settore dello Spettacolo (esempio sono le mostre organizzate nella Valle dei Templi), C'è chi, in questa vicenda, riesce a vedere anche un 'bicchiere mezzo pieno', una opportunità. "Il nostro territorio non risentirà di questa mancanza di fondi spiega Gaetano Pendolino, del Distretto turistico regionale 'Valle dei Templi' molto semplicemente perché da Palermo si è sempre guardato verso altre località per investirli. Anzi, ci auguriamo che questa sia l'occasione per una ridistribuzione delle risorse, così che territori fino ad oggi lasciati ai margini possano ricevere la stessa attenzione riservata fino ad ora ad altri". Ciò, tuttavia, aggiunge Pendolino, non significa che sia necessario solamente attendere l'arduo dei fondi, ma pensare concretamente ad un nuovo modo di vedere l'organizzazione di spettacoli ed eventi culturali. Abbiamo provato a ottenere delle risposte dal Dipartimento regionale Turismo, Sporte Spettacolo, per capire innanzitutto quanti e quali tipologie di fondi sono stati riservati per la nostra provincia in passato e quali potrebbero essere gli scenari futuri, ma, al momento, non ci è stata fornita una risposta.
GIOACCHINO SCHICCHI
RIFIUTI
Entro stasera i sindaci devono aderire all'accordo
Siamo ormai alla stretta finale: entro stasera i sindaci dei comuni che intendono aderire all'accordo con le imprese della raccolta dei rifiuti (per pagare queste ultime direttamente, entro 15 giorni dalla data della fattura, in caso di inadempienza di Gesa Agrigento due) debbono firmare, altrimenti da lunedì sarà sospeso il servizio di raccolta dei rifiuti ed una grossa aliquota di lavoratori (ma potrebbero essere tutti e 400 se nessuno firmerà) sarà licenziata. Ieri pomeriggio l'amministratore delegato di Iseda, impresa capogruppo dell'ati, ha incontrato i sindacati in una riunione che si è protratta fino a tarda ora. All'ordine del giorno i provvedimenti da adottare nei confronti dei lavoratori nel caso in cui i sindaci non firmeranno, Il rischio è di mandare a casa fino a 400 persone. Ma alcuni sindaci sembrano propensi a firmare, anche se probabilmente Io faranno dopo il termine, magari quando si ritroveranno con le strade piene di spazzatura. Quello di Agrigento Marco Zambuto ha già detto a chiare lettere che lo farà, ma ha bisogno ancora di qualche altro giorno per predisporre le delibere. Probabilmente chiederà uno slittamento di qualche giorno impegnandosi a firmare ed in questo caso la raccolta ad Agrigento potrebbe non subire alcuna interruzione. Nelle prossime ore avremo le idee più chiare. Intanto la direttiva dell'assessore Marino sulla riorganizzazione del servizio di igiene ambientale pubblicata l'altro ieri mattina sul sito del Dipartimento regionale acqua e rifiuti ieri mattina non è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione, il che significa che non ha ancora i crismi dell'ufficialità e della pubblicità. Eppure essa detta una tempistica stringente: addirittura entro il 15 febbraio dovranno essere costituite - laddove non si è provveduto. come ad Agrigento le società per la regolamentazione della raccolta dei rifiuti. Una paradossale contraddizione, ma ieri mattina per non sbagliare il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha convocato per mercoledì 13febbraio i rappresentanti di tutti i 43 comuni agrigentini per vedere il da farsi, Ci sarà da capire se effettivamente i sette comuni che hanno manifestato la volontà di trasferirsi alla Srr della provincia occidentale (l'attuale Sogeir) manterranno il loro proposito e quindi con Sciacca e le altre municipalità costituiranno la Srr Agrigento ovest. Analogo discorso per il comune di Licata che dovrebbe andare a far parte della Srr di Caltanissetta, Gli altri comuni dovranno costituire la società Agrigento est e stabilire anche la forma da adottare, se cioè quella della società a responsabilità limitata con capitale sociale di 10 mila euro.
SALVATORE FUCÀ
GIORNALE DI SICILIA
Enti locali
Semplificazione, avviate le procedure
L'assessore regionale alle autonomie locali Patrizia Valenti ha avviato le procedure per il riordino e la semplificazione dei procedimenti amministrativi.
«Con una nota - scrive Valenti ho invitato tutti i miei colleghi assessori a formulare proposte di delegificazione, ognuno negli ambiti di loro competenza, entro il 28 febbraio».
STATALE 115. L'Anas ha annunciato che dopo il dissequestro del ponte da parte della magistratura partiranno i lavori
Verdura, si riapre entro 40 giorni Transito nella corsia non crollata
L'amministratore Ciucci: «Avviata anche la progettazione dell'intervento definitivo»
«Individuata la soluzione per la riapertura della strada statale i 15»». Così, a metà pomeriggio di ieri, l'Anas per a rinunciare l'intervento del quale già si parlava da qualche giorno, la «soluzione progettuale che potrà consentire la riapertura al transito, anche se in via provvisoria, del ponte sul fiume Verdura»,. L'obiettivo è quello di riaprire, entro 30/40 giorni, il ponte nella parte non crollata la cui costruzione è successiva a quella che una settimana fa ha ceduto. Ieri mattina, ad Agrigento, si è svolto un incontro tra i rappresentanti del Genio civile, della Protezione civile, dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente e della Sovrintendenza ai Beni Culturali. E' in questa riunione, che si è svolta negli uffici del Genio civile, che l'Anas ha illustrato la soluzione progettuale che potrà consentire la riapertura ai transito, anche se in via provvisoria, del ponte sul fiume Verdura. "L'intervento - dice l'amministratore unico dell'Anas, Pietro Ciucci - prevede il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, atti a garantire il deflusso delle acque. L'Anas ha previsto, altresì, un intervento sull'alveo del fiume". L'Anas ha aggiunto che la proposta è stata accolta favorevolmente dai rappresentanti degli enti presenti all'incontro e che »»i tempi previsti per l'esecuzione dei lavori per l'opera provvisoria sono stimati in circa 30-40 giorni e saranno illustrati al Prefetto di Agrigento durante il vertice del prossimo mercoledì 13 febbraio, alla presenza degli enti locali interessati»». Questo progetto sarà portato al vaglio in sede di conferenza di servizi ed i lavori inizieranno "non appena la magistratura avrà concluso le verifiche e avrà proceduto al dissequestro dell'area". "Infine conclude l'amministratore unico dell'Anas - è già stata avviata la progettazione dell' intervento definitivo di ripristino del ponte Verdura", li dissequestro dell'area da parte della magistratura è previsto entro la prossima settimana, Il piano illustrato dall'Anas piace al sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, che si appresta adesso a partecipare all'incontro in Prefettura di mercoledì prossimo. «Il fatto che si vada verso una direzione di riapertura di questo tratto di strada è positivo - dice Di Paola - fermo restando che dovranno essere garantite tutte le condizioni di sicurezza. Da una settimana a questa parte con la chiusura del ponte sulla 115 - continua - la situazione che si è determinata è molto pregiudizievole sia per le condizioni delle Strada alternativa che per il fatto che la stessa viene inibita ai mezzi che trasportano merci. Questo sta determinando un danno notevole all'economia della zona»». E tra i contraccolpi negativi anche quello riguardante la raccolta dei rifiuti a Ribera e in altri dieci comuni della zona, Il commissario della Sogeir, Enzo Marinello, ha reso noto ieri di avere ricevuto un'ordinanza che vieta anche agli autocompattatori il passaggio nelle strade individua- te dopo il crollo del ponte. Insomma, una situazione di grave difficoltà in vari settori della quale dopo Fiorello con la sua edicola mattutina si è interessato anche il tg satirico di Canale 5 »,Striscia la notizia» che ha mandato sul ponte Stefania Petix ed il bassotto. (GPI
Agrigentoflash
Scozzari (Mpa) sull'elisoccorso: "Oggi nessuno gruppo parla di fronte all'emergenza?"
Il Capogruppo consiliare del Mpa alla Provincia Regionale di Agrigento interviene con una dura nota sulla pesante situazione che si verrà a determinare con la chiusura dei voli notturni dell'elisoccorso per le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna.
"Mi sorge un dubbio, forse alla regione i nostri deputati e non solo loro, ma anche quelli che vivono a spese nostre a Roma, a causa di questi repentini cambi di temperatura, hanno tutti il mal di gola per cui di fronte a questa gravissima e vergognosa decisione, non parla nessuno. A nessuno interessa questo servizio? La spending review vale solo per le tre province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna? Questo bando europeo di affidare per nove anni la gestione dell'elisoccorso ci sembra quanto meno poco attinente alla realtà del servizio che fino ad oggi, atterrando sulla 189 Agrigento-Palermo e sulla 640 Agrigento-Caltanissetta, ha salvato decine di persone coinvolte in terrificanti e mortali incidenti stradali. Questo provvedimento che entrerà a regime dal mese di aprile verrà a creare un danno elevato per l'intera fascia sud occidentale della Sicilia. Lo stesso dottore Elio Barnabà, primario del 118 nisseno, a cui va il nostro sostegno e solidarietà, dove fa base l'eliambulanza, dati alla mano afferma che in questo ultimo anno l'elicottero si è alzato di notte oltre 150 volte per soccorrere chi è nel bisogno. Il contenimento della spesa sanitaria non può abbattere la propria scure su questo vitale servizio e penalizzare gli abitanti dell'intero bacino di utenza vastissimo che abbraccia delle tre province. Il presidente della regione, Crocetta che ha sempre detto di amare la Sicilia, forse è troppo impegnato a tagliare la spesa pubblica e non si accorge di quello che combina nella vita del popolo siciliano e nel particolare in quello delle province colpite da questa soppressione di servizio. Ai rappresentanti politici delle tre province, agli amministratori dei comuni interessati un invito: spogliamoci dei nostri colori politici e iniziamo una battaglia civile per la salvaguardia della vita umana e far si che il servizio notturno riparta. Sappiamo tutti che il grave incidente può accadere anche ad ognuno di noi. Sarà mia cura sull'argomento portarlo in Consiglio Provinciale ed invitare ad esso tutti i politici regionali e nazionali delle tre province".
Il Consiglio convocato il 21 febbraio. Quindici i punti all'ordine del giorno
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato il Consiglio Provinciale il prossimo 21 febbraio alle ore 18:00. La convocazione è stata decisa nell'ultima riunione della conferenza dei capigruppo.
Quindici i punti all'ordine del giorno. Al primo punto la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti a cui seguiranno le comunicazioni del Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi. Il Consiglio discuterà, poi, l'interrogazione del cons. Roberto Gallo sulla viabilità provinciale.
Subito dopo l'ordine del giorno prevede la discussione della mozione del cons. Gentile sul potenziamento dei collegamenti tra il capoluogo agrigentino e i maggiori centri della provincia con gli scali aeroportuali della Sicilia, la mozione dei consiglieri Guarraci e Vinci relativa al piano provinciale dei trasporti in provincia di Agrigento, la mozione del cons. Masone ed altri sul sistema di telecomunicazioni satellitare Muos, la mozione del cons. Guarraci ed altri inerente l'ufficializzazione della posizione politica del Presidente della Provincia e la mozione del cons. Guarraci sul regolamento per l'istituzione e il funzionamento della consulta provinciale dei trasporti.
Il Consiglio dovrà discutere anche tre regolamenti già in vigore, da aggiornare per le variazioni della normativa di riferimento. Si tratta della modifica del regolamento di contabilità che regola il controllo sugli equilibri finanziari. Il secondo provvedimento riguarda il regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli Amministratori Provinciali che prevede modifiche agli obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo. Il terzo provvedimento riguarda l'approvazione del regolamento per la disciplina delle missioni e del rimborso delle spese sostenute dagli Amministratori che consentirà di ridurre le spese della politica ed in particolare quelle relative ai rimborsi spese ed ai viaggi degli amministratori. Infine saranno discussi quattro debiti fuori bilancio a seguito di sentenze della magistratura che dovranno essere approvati dal Consiglio
Agrigentonotizie
Viadotto Verdura, l'Anas trova la soluzione per la sua riapertura
L'intervento prevede il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, atti a garantire il deflusso delle acque
di Redazione
Prosegue il lavoro dei tecnici dell'Anas dopo il crollo di una porzione della campata centrale del viadotto 'Verdura' sulla strada statale 115 'Sud Occidentale Sicula' a Ribera, in provincia di Agrigento.
L'Anas comunica che si è concluso l'incontro tra il Genio civile, la Protezione civile, l'Assessorato regionale Territorio e ambiente e la Sovrintendenza ai Beni culturali, in seno al quale l'Anas ha illustrato la soluzione progettuale che potrà consentire la riapertura al transito, anche se in via provvisoria, del ponte sul fiume Verdura.
"L'intervento - ha affermato l'amministratore unico dell'Anas Pietro Ciucci - prevede il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, atti a garantire il deflusso delle acque. L'Anas ha previsto, altresì, un intervento sull'alveo del fiume".
La soluzione proposta, considerata di estrema urgenza, è stata accolta favorevolmente dagli Enti presenti all'incontro.
I tempi previsti per l'esecuzione dei lavori per l'opera provvisoria sono stimati in circa 30-40 giorni e saranno illustrati al Prefetto di Agrigento durante il vertice del prossimo mercoledì 13 febbraio, alla presenza degli Enti locali interessati.
"Nelle prossime ore - ha continuato Pietro Ciucci - si procederà alla redazione del progetto esecutivo per una rapida approvazione, in sede di conferenza dei servizi, e per un pronto avvio dei lavori, non appena la magistratura avrà concluso le verifiche e avrà proceduto al dissequestro dell'area. Infine - ha concluso l'amministratore unico dell'Anas - è già stata avviata la progettazione dell'intervento definitivo di ripristino del ponte Verdura".
Sicilia24h
Ponte Verdura, Anas individua soluzione
Prosegue il lavoro dei tecnici dell'Anas dopo il crollo di una porzione della campata centrale del viadotto 'Verdura' sulla strada statale 115 'Sud Occidentale Sicula' a Ribera, in provincia di Agrigento. L'Anas comunica che si e' concluso l'incontro tra il Genio Civile, la Protezione Civile, l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e la Sovrintendenza ai Beni Culturali, in seno al quale l'Anas ha illustrato la soluzione progettuale che potra' consentire la riapertura al transito, anche se in via provvisoria, del ponte sul fiume Verdura, al km 135,9 della strada statale 115 "Sud Occidentale Sicula". "L'intervento -ha affermato l'Amministratore unico dell'Anas Pietro Ciucci- prevede il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, atti a garantire il deflusso delle acque. L'Anas ha previsto, altresi', un intervento sull'alveo del fiume".
La soluzione proposta, considerata di estrema urgenza, e' stata accolta favorevolmente dagli Enti presenti all'incontro. I tempi previsti per l'esecuzione dei lavori per l'opera provvisoria sono stimati in circa 30-40 giorni e saranno illustrati al Prefetto di Agrigento durante il vertice del prossimo mercoledi' 13 febbraio, alla presenza degli Enti locali interessati.
"Nelle prossime ore - ha continuato Pietro Ciucci - si procedera' alla redazione del progetto esecutivo per una rapida approvazione, in sede di conferenza dei servizi, e per un pronto avvio dei lavori, non appena la magistratura avra' concluso le verifiche e avra' proceduto al dissequestro dell'area". "Infine -ha concluso l'Amministratore unico dell'Anas- e' gia' stata avviata la progettazione dell'intervento definitivo di ripristino del ponte Verdura".
Agrigentoinformazioni
IN GIAPPONE DOPO LO TSUMANI AUTOSTRADA
RIAPERTA DOPO SEI GIORNI
D'ORSI A CROCETTA:"PERCHE' DA NOI INVECE TEMPI BIBLICI?"
Ad una settimana dal crollo del viadotto sul fiume Verdura non è stato ancora deciso cosa fare per risolvere i problemi e disagi che il cedimento della struttura sta determinando.
Come è già accaduto in passato per eventi più o meno simili si susseguono a ritmo frenetico i vertici, le riunioni i sopralluoghi, ma di soluzioni immediate , purtroppo, non se ne intravedono.
Ricordate il terribile terremoto ed il devastante tsunami che si abbatté sul Giappone mettendo in ginocchio la nazione?
Lì, in Giappone, in sei giorni come dimostrano le foto che pubblichiamo sono riusciti a riaprire al traffico l'autostrada a nord di Tokio.
L'importante arteria si era letteralmente aperta in due. Basta vedere le foto - come detto - per rendersi conto del "miracolo" che i giapponesi sono riusciti a fare.
Tutto - come detto - in sei giorni.
Circostanza ricordata dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi che chiede, al governatore Rosario Crocetta, l'intervento della Protezione Civile e dell'Esercito ed in modo particolare del Genio Militare perché venga realizzato un ponte militare su questo tratto ed evitare la pericolosa deviazione lungo le tre provinciali che non sono all'altezza della mole di traffico che le percorre.
Quanto poi detto da Fiorello - conclude D'Orsi - è vero: in Giappone in pochi giorni, dopo il devastante tsunami è stata ripristinata un'autostrada a quattro corsie ed è verità indiscutibile evidenziata da innumerevoli servizi della Rai e di Mediaste. Quindi se loro sono stati capaci a ripristinare in pochi giorni un'autostrada perché da noi si hanno tempi biblici per un ponte?
10 febbraio - domenica
LA SICILIA
CAMMARATA
Lavori sulla Provinciale 24
Tra qualche giorno cominceranno i lavori per il ripristino della viabilità lungo la strada provinciale 24 che collega il paese montano con la stazione ferroviaria attraverso il quartiere della Gianguarna. Ad essere penalizzato è, soprattutto, il trasporto pubblico con gli autobus che non potendo transitare dalla Gianguarna sono stati temporaneamente deviati sulla provinciale che porta alla statale 189 e quindi alla stazione di Cammarata. Sul problema è intervenuto l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Cammarata Viro Russotto il quale si è fatto interprete del pesante disagio dei cammaratesi che hanno l'assoluta necessiti di percorrere la provinciale 24. "A giorni dice l'assessore come assicurato dalla Provincia regionale si inizierà a lavorare per ripristinare la circolazione sull'importante strada di collegamento". Nei giorni scorsi il sindaco Vito Mangiapane, sollecitato dai residenti, aveva chiesto alla Provincia un intervento urgente per evitare l'isolamento dell'intera zona a sud di Cammarata. L'interruzione della viabilità, sta comportando disagi insopportabili agli studenti abitanti dalle parti della Gianguarna. EUGENIO CARONE
INTERVISTA AL VICEMINISTRO DEI TRASPORTI
«Il Piano aeroporti non è la bibbia, modifiche possibili»
Ciaccia apre spiragli per Fontanarossa e Comiso
"Dialogo in conferenza Stato-Regioni e con l'Ue"
Il Piano aeroporti non è la bibbia». E soprattutto «non è "il" Piano aeroporti», ma «un atto di indirizzo, un documento che è di proposta e di avvio di una procedura, con margini di approfondimento e di confronto». Innanzitutto a livello di Conferenza-Stato regioni «dove sono aperti tavoli operativi», ma soprattutto «con l'Europa, con cui si può dialogare anche ai fini di modificare la classificazione», Il viceministro dei Trasporti, Mario Ciaccia, è stato - forse anche più dello stesso ministro Corrado Passera - il protagonista dietro le quinte dell'Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale". E adesso, dopo le furenti proteste per l'esclusione di Fontanarossa dai 10 scali core network e di Comiso dai 31 d'interesse nazionale, Ciaccia prova a fare chiarezza. Precisando, in un'intervista a La Sicilia, la posizione del governo Monti. Anche alla luce della recente conferenza unificata Stato-Regioni sull'atto di indirizzo, in cui il 5 febbraio «le Regioni - si legge in una nota del direttore Ermenegilda Siniscalchi - hanno esposto alcune prime generali considerazioni sul Documento, riservandosi di formulare una nota unitaria», esprimendo «la necessità di poter disporre di un congruo lasso di tempo per approfondire le tematiche contenute nel Piano e formulare le proprie valutazioni,,,
Viceministro Ciaccia, il Piano aeroporti è indigesto a molti, in Sicilia.
«Innanzitutto non lo chiamiamo Piano aeroporti, perché stiamo facendo confusione. Questo è un atto di indirizzo, in ossequio all'articolo 698 del Codice della navigazione, oltre che di numerosi atti dell'Ue e anche assumendo gran parte del Piano aeroporti Enac 2012. Dopo 26 anni finalmente si adotta una linea di principio: non possiamo permetterci il lusso di avere 112 aeroporti funzionanti, di cui 46 commerciali, in gran parte in capo a Province e Comuni, che, nel caso di società di gestione con i conti non in equilibrio, danno fondo alle casse pubbliche. Che non stanno in cielo, sono le tasche dei cittadini.
Ma intanto gli aeroporti come Catania si sentono nella serie B dei cieli...
«Questa storia di scali di serie A e di serie B è sbagliata, o quanto meno è stata capita male, forse per un nostro difetto di comunicazione. L'essere fra i 31 significa che le infrastrutture di collegamento dovranno essere le migliori possibili, altrimenti la nostra sarebbe una pazzia: io non posso identificare un aeroporto come d'interesse nazionale e poi abbandonano come una cattedrale nel deserto. Esempio: poniamo che uno scalo considerato "core" dai criteri europei abbia attualmente una situazione di collegamenti adeguata. lo a questo punto, con le poche risorse pubbliche e con quelle private, dove vado a guardare? Nell'elenco "comprehensive", per vedere se c'è un altro aeroporto nazionale con i collegamenti inadeguati. Non confondiamo un criterio di classificazione dell'Europa con gli investimenti infrastrutturali che invece si basano sull'individuazione di tutti gli scali di interesse nazionale.
Che speranze ci sono per Fontanarossa?
«Riteniamo la Sicilia fondamentale per la rete dei trasporti nazionale. Nulla toglie che in una rivisitazione, che a livello europeo si possa fare alla luce degli elementi che vengono forniti a conforto di una mera classificazione, possano esserci nei prossimi mesi delle modifiche, lo dico che bisogna continuare a dialogare con l'Europa ai fini di questa classificazione".
Allora non è una bibbia inviolabile.
Non è la bibbia degli aeroporti, è soltanto un atto di indirizzo che innanzitutto la conferenza unificata Stato-Regioni può esaminare, aprendo dei tavoli tecnici così come abbiamo fatto. E un percorso chiaro e delineato, in cui sono anche successivamente possibili valutazioni da riportare anche a livello europeo. Per me la cosa importante è identificare la rete di interesse nazionale, semmai il discorso è diverso per i 15 scali esclusi, che dovranno vedere se riescono a trovare un equilibrio economico-finanziario, in assenza del quale è difficile restare in vita".
Questa è la condizione di Comiso...
«Comiso ha una sua storia, è un tema che va affrontato innanzitutto valutando la sostenibilità dello scalo stesso, Non possiamo uscire fuori dalla logica da cui siamo partiti. Ma l'atto non definisce definitivamente quali debbano essere gli aeroporti di interesse nazionale».
Al coro delle critiche s'è aggiunto anche il commissario Enac.
Voglio sperare che Vita Riggio sia stato male interpretato, altrimenti sarebbe in una distonia istituzionale. Nell'atto di indirizzo c'è scritto che gli aeroporti si aprano sempre più al mercato dei capita- li privati perché solo così si possono trovare risorse adeguate alla migliore infrastrutturazione. Riggio è fuori squadra, se pensa che sia una decisione del governo quella di obbligare alla privatizzazione, Questo sta nella libera determinazione dei titolari delle concessioni».
Intanto il governatore Crocetta, il 5 febbraio, ha dato mandato all'assessore regionale ai Trasporti di opporsi all'atto. Ritengo che anche Crocetta sia a conoscenza del fatto che Conferenza unificata Stato-Regioni, proprio nel giorno in cui il vostro governatore dichiarava guerra all'atto di indirizzo, decideva di poter disporre di un congruo periodo di tempo per poter approfondire e arrivare a una valutazione unitaria, Ma il nodo principale non sta nella classificazione, perché quella non dipende dal governatore, con tutto il rispetto, ma il problema potrà essere risolto su tavoli nazionali ed europei.
Ci conceda una domanda-jolly: a che punto è Wind jet? In questo periodo scade il congelamento degli slot.
Sono valutazioni che deve fare l'Enac. Posso solo aggiungere che esiste un problema dei vettori in generale e dei low cost in particolare che va approfondito».
Si riferisce al caso Alitalia-Carpatair?
«Certamente, Dobbiamo assicurare le migliori condizioni per i nostri utenti, mettendo i vettori in una condizione di par condicio e avendo riguardo a un sistema di sicurezza che assolutamente non può essere percosso e che va moniforato con caratteri di continuità».
MARIO BARRESI
GIORNALE DI SICILIA
GESA. Le imprese hanno confermato l'interruzione de servizio fino a quando non verranno firmati i contratti di servizio
Rifiuti, da domani nuova emergenza
Raccolta ferma in sei comuni dell'Ato
Si sono ridotti a 6 i comuni ricadenti nell'ambito territoriale ottimale di Gesa, che domani avranno i rifiuti nei cassonetti per il fermo, debitamente annunciato, da parte delle ditte del Raggruppamento temporaneo di imprese. Gli amministratori di Cammarata, San Giovanni Gemini, Casteltermini, Castrofilippo, Siculiana e Lampedusa, non hanno infatti, ai momento, manifestato alcuna intenzione tecnica o formale, di sottoscrivere i contratti di servizio attraverso cui, si stabilisce un rapporto diretto tra i comuni e le imprese, saltando il passaggio di Gesa.
Gli altri comuni invece hanno tutti aderito. C'è chi, come Agrigento, Grotte, Porto Empedocle, Raffadali e Racalmuto hanno già firmato mentre tutti gli altri sono pronti a farlo ed hanno comunque interagito con le ditte dando il proprio assenso ai contratti che saranno firmati nelle prossime ore.
Le imprese hanno inoltre comunicato che per i Comuni clic non hanno aderito alla sottoscrizione della scrittura privata, si procederà al conseguenziale licenziamento della unità lavorative corrispondenti a quelle impegnata in tali Comuni. Come dire, che i sindaci o i commissari dovranno spiegare e motivare ai cittadini e ai lavoratori il perchè del loro "no".
Intanto, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono tornati a chiedere alle imprese di soprassedere ai licenziamenti del personale e di adottare solamente provvedimenti di sospensione «Siamo consapevoli - spiega Roberto Migliara dell'Ugl anche a nome delle altre sigle sindacali - che la vicenda troverà tempestiva soluzione positiva, considerato quanto previsto dal- la Direttiva Regionale in materia di gestione integrata dei rifiuti n 1/2DtS. Noi riteniamo gli atteggiamenti delle amministrazioni che non firmano questi contratti, irresponsabili e demagogiche e siamo pronti ad intraprendere le iniziative necessarie aula salvaguardia dei livelli occupazionali per assicurare la continuità dei servizio, contrastando le posizioni strumentali ed illegittime di quelle amministrazioni comunali che pensano di mettere in pratica soluzioni estemporanee ed illegali».
E per evitare che già da domattina la situazione possa degenerare e creare problemi di ordine pubblico, i sindacati hanno deciso di chiedere l'intervento della Prefettura di Agrigento e del Dipartimento Regionale dell' energia e Rifiuti e denunceranno alle autorità competenti eventuali comportamenti illeciti. (AMM)
Sicilia24h
Ponte "Verdura", sopralluogo di Crocetta
Domani alle ore 15.00 il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta si recherà presso la strada statale 115, nel compreso tra Sciacca e Ribera, per visitare i luoghi interessati dal crollo del ponte sul fiume Verdura".
Valledeitempli
Italia a due binari. E quanti viadotti (Verdura)?
Dopo il crollo di una porzione della campata centrale del viadotto 'Verdura' sulla strada statale 115 'Sud Occidentale Sicula' a Ribera, in provincia di Agrigento, mentre la strada rimane interrotta costringendo gli automobilisti ad un percorso più lungo di poche decine di chilometri (ma che impone tempi di percorrenza di oltre 90 minuti viste le condizioni di questo sentiero da capre che ci si ostina a chiamar strada) si prospettano soluzioni in "tempo record" tali da battere il guinness dei primati del popolo delle tartarughe.
Ma, come dicevano i nostri saggi nonni, "chi va piano va sano e va lontano"...
E così il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, atti a garantire il deflusso delle acque e un intervento sull'alveo del fiume - soluzione considerata di estrema urgenza e accolta favorevolmente dagli Enti competenti - prevedono tempi di realizzazione stimati in circa 30-40 giorni.
Sarà anche vero quel che dicevano i nostri nonni, ma quello che non riusciamo a comprendere è il fatto che ai loro tempi per la sostituzione di un ponte in muratura con uno in ferro lungo trenta metri e largo 10 sulla Ventimiglia -Nizza - come mostrato nel video - vennero impiegate appena nove ore di lavoro.
Qualcuno potrebbe giustamente obiettare che un conto è il tempo necessario alla realizzazione di un progetto programmato con grande anticipo, altro il dover far fronte a un imprevisto.
Anche in questo caso a venirci incontro sono i nostri adorati nonni. Che dire infatti di quando, nell'immediato dopo guerra si riusciva in soli 74 giorni - di cui 32 sotto la pioggia- a ricostruire un ponte ferroviario di 270 metri, sul quale transitavano quotidianamente ben 130 convogli ferroviari?
Non prova vergogna la nostra classe politica a mantenere sul sito del Senato la cosiddetta "prova provata" del fatto che chi li ha preceduti oltre mezzo secolo fa mostrava di possedere una ben diversa capacità?
Forse no. E la spiegazione la possiamo trovare in fatti più recenti. Per esempio quando nel 2007 venne realizzata una bretella per "bypassare" il viadotto della Trignina crollato dieci giorni prima.
Senza voler pensare male ricordando che il Ministro delle Infrastrutture era Antonio Di Pietro e il viadotto crollato si trovava a pochi chilometri da Montenero di Bisaccia, il paese dello stesso Di Pietro, possiamo dire che ogni paese ha un suo santo protettore al quale affidarsi. E in questo caso il santo patrono realizzò un doppio miracolo: 1) tempi previsti di appena 15 giorni 2) si riuscì a realizzarlo in soli 10 giorni. Ad Agrigento, città dei due santi patroni, e alla sua provincia, non son rimasti neppure i cherichetti...
L'elenco dei miracoli in Italia e all'estero sarebbe troppo lungo per poterlo documentare in un solo articolo.
Ma una domanda sorge spontanea: la nostra classe politica dirigente, vista l'inettitudine a far "miracoli", non potrebbe lasciare posto ai santi o ai nostri nonni, i quali, nonostante il motto "chi va piano va sano e va lontano", non avevano previsto l'eternità e un tour turistico dell'intero universo?
gjm
Sicilia. Lunedì Crocetta visita il luogo del crollo ponte
Posted by: GJMorici Palermo 9 febbraio. Lunedì 11 febbraio alle ore 15.00 il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta si recherà presso la strada statale 115, nel tratto compreso tra Sciacca e Ribera, per visitare i luoghi interessati dal crollo del ponte sul fiume Verdura".
11 febbraio - lunedì
LA SICILIA
Sopralluogo del presidente della Regione lungo la Statale 115 al centro dei disagi Crocetta ai capezzale del ponte
RIBERA. Ospite illustre oggi pomeriggio sulla strada statale 115, sul viadotto del ponte crollato il 2 febbraio scorso sui fiume Verdura, Intorno alle ore 15 arriverà il presidente della Regione Rosario Crocetta, accompagnato dagli assessori agrigentini Lo Bello e Scilabra e dal deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, per rendersi conto di persona delle difficoltà della cittadinanza.
Vi sono in questi giorni una serie di appuntamenti che dovrebbero portare ad individuare al più presto una soluzione, anche temporanea, per attraversare il fiume Verdura. C'è attesa stamattina per l'eventuale dissequestro dell'area da parte della Procura di Sciacca che ha nominato nei giorni scorsi un consulente per accertare eventuali responsabilità nel cedimento del viadotto. La Procura martedì scorso aveva comunicato che il sequestro sarebbe durato pochi giorni, il tempo strettamente stimato per io svolgimento delle operazioni di indagine e di verifica. Nelle more, il prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino ha convocato per mercoledì, presso la sede provinciale della protezione civile dai Vigili del Fuoco a Villaseta, un vertice, con tutte le istituzioni interessate, per far conoscere il progetto per la riapertura della strada statale 115, attraverso un intervento sull'alveo del fiume che fa pensare alla costruzione veloce di una passerella con tubolari in acciaio su cui far passare, nei due sensi di marcia, tutti i veicoli. Nel frattempo verrà portato avanti il progetto generale dell'Anas per la ricostruzione dell'importante via di collegamento crollata.
Intanto, entrano in stato di agitazione comitati spontanei, professionisti, cittadini comuni costretti a transitare con grandi difficoltà sul percorso alternativo, tra Ribera, Calamonaci, Villafranca Sicula e bivio Sant'Anna e Verdura. A Ribera è nato un comitato No Ponte? No voto!
che fa riferimento ad un gruppo di 3000 cittadini che sul network Facebook con- testa le scelte del passaggio dei veicoli su una passerella da costruire sul letto del fiume. Diverse centinaia di lavoratori pendolari, impiegati e docenti, studenti lamentano le scelte fatte da alcune auto- linee di pullman che hanno soppresso diverse corse durante la giornata. Una protesta è in programma oggi a Ribera.
ENZO MINIO
GIORNALE DI SICILIA
Provincia, oggi l'Ultimo atto del Pd
Si dimette pure l'assessore Tannorella
Il rapporto politico tra Mpa e Partito democratico, nonostante gli annunci del segretario provinciale Emilio Messana, non si è ancora interrotto ufficialmente. L'assessore Salvatore Tannorella, infatti, non ha ancora formalizzato le dimissioni dalla carica. Tannorella però precisa: «Lo farò lunedì mattina (stamattina ndr)», A quanto pare l'assessore alle Politiche sociali, non si è dimesso perché il Pd deve verificare la situazione delle alleanze nei vari Comuni. Significa che se si rompe alla Provincia, l'idillio tra Mpa e Pd deve cessare anche in quei Comuni, come Campobello di Licata e Raffadali, dove i due partiti amministrano insieme.
Grande sud, Tour elettorale ieri in provincia di Agrigento per Salvatore Iacolino (Gruppo PPE a Bruxelles), candidato al Senato nella lista di Grande sud, numero 2 in Sicilia. L'euro- deputato agrigentino ha incontrato gli elettori e sostenitori di Raffadali, Porto Empedocle e Montallegro per illustrare le proposte ed il programma elettorale di Grande Sud in favore dei territori. Oggi alle 17, lacolino sarà a Roma ospite della trasmissione Tribuna Politica" in onda sii Rai 2, Radio i e GR Parlamento.
Attesa per Crocetta. Arriverà oggi nell'agrigentino il governatore siciliano, Rosario Crocetta. Stasera sarà a Porto Empedocle all'hotel dei Pini con Michele Cimino, alle 20. Il movimento Cinque stelle annuncia una azione di protesta contro la costruzione del rigassificatore ed a sostegno della mozione che sarà discussa il prossimo 28febbraio all'Ars, Gaetano Gaziano sostiene di avere già parlato con Michele Cimino ed ha saputo che sosterrà la mozione del movimento di Beppe Grillo.
Pd e le donne, «Più donne nelle istituzioni, più qualità della politica». il tema di un incontro che si terrà oggi alle 17.30 al castello Chiaramonte di Favara. Interverranno l'assessore regionale Mariella Lo Bello, 1 candidati alla Camera Maria Iacono e Tonino Moscatt e i medici Giuseppina Zarbo e Vincenza Alonge. Saranno presenti i deputati Capodicasa e Panepinto e il capogruppo consiliare Calogero Castronovo. Coordinerà i lavori Sara Chianetta.
Fratelli d'Italia. A Favara in via Aldo Moro è stato inaugurato ieri il comitato elettorale del candidato ai Senato con la lista Fratelli d'italia, Giuseppe Arnone. (PAPI)
Agrigentoflash
Ribera, crollo ponte Verdura: oggi visita di Crocetta
Questo pomeriggio, alle 15, il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta si recherà presso la strada statale 115, nel tratto compreso tra Sciacca e Ribera, per visitare i luoghi interessati dal crollo del ponte sul fiume Verdura. Lo ha annunciato ieri la Presidenza della Regione. Per il Governatore sarà l'occasione di rendersi conto personalmente della gravità della situazione e degli enormi problemi che il crollo sta causando.
Agrigentonotizie
Viadotto Verdura: la protesta sul web, oggi atteso Crocetta
Su Facebook un gruppo di riberesi ha creato una pagina dal titolo "No ponte, no voto", con la quale esternano la loro possibile decisione di non recarsi alle urne
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, questo pomeriggio si recherà sul ponte crollato lungo la Ss115, in territorio di Ribera. Il governatore avrà modo di constatare i vari disagi patiti da quanti si trovano a percorrere quel tratto di strada. Nei giorni scorsi anche Fiorello aveva sollecitato interventi urgenti per ristabilire l'ordine.
Intanto monta la protesta dei cittadini, anche su Facebook, dove un gruppo di riberesi ha creato una pagina dal titolo "No ponte, no voto", con la quale esternano la loro possibile decisione di non recarsi alle urne.
Sicilia24h
Ponte Verdura, Brandara: avviare controlli sull'asse viario
"In attesa che l'Anas trovi delle soluzioni alternative per la viabilità locale, e che la Procura si pronunci su eventuali responsabilità, la vicenda del ponte Verdura deve spingere ad una riflessione profonda sulla sicurezza delle infrastrutture siciliane.
Appare evidente che se poco prima del crollo il traffico non fosse stato deviato dagli operai Anas, impegnati a riempire con del bitume le crepe formatesi sulla pavimentazione stradale dai movimenti del pilone, o che se l'asfalto avesse ceduto in ore notturne, adesso non parleremo solo di disagi per gli abitanti e gli automobilisti ma delle vittime di una potenziale strage". Lo afferma in una nota, Maria Grazia Brandara, candidata al Senato con la lista Crocetta.
"Credo quindi sia indispensabile che la Regione Sicilia - prosegue - chieda immediatamente un tavolo di confronto con l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade per ottenere un monitoraggio delle infrastrutture gestite dalla società, che consenta di conoscere le eventuali situazioni di criticità. In particolare sarà poi utile conoscere quali investimenti sono stati fatti e quali, invece, attendono in cantiere.
Questo dovrà rappresentare un primo passo perché, a livello regionale e provinciale, si cominci a discutere della nostra dotazione infrastrutturale. Dopo l'individuazione di due grandi edifici realizzati in cemento depotenziato come l'ospedale "San Giovanni di Dio" e l'Ipia "Fermi", ad esempio, diventa insopprimibile l'urgenza di una mappatura del territorio che consenta, con anticipo, di conoscere l'esistenza di problemi di staticità.
Prevenire i rischi per l'incolumità pubblica è il primo obbligo di ogni amministratore. Se ciò non verrà fatto non potremo dire di aver svolto con coscienza il nostro compito".
Perla città
Mariagrazia Brandara"Dopo il crollo del ponte Verdura avviare controlli sull'asse viario"
di Redazione
"In attesa che l'Anas trovi delle soluzioni alternative per la viabilità locale, e che la Procura si pronunci su eventuali responsabilità, la vicenda del ponte Verdura deve spingere ad una riflessione profonda sulla sicurezza delle infrastrutture siciliane"E'quanto afferma l'on. Maria Grazia Brandara,in una nota sulla vicenda del crollo del ponte Verdura.
"Appare evidente che se poco prima del crollo il traffico non fosse stato deviato dagli operai Anas- ribadisce MGBrandara- impegnati a riempire con del bitume le crepe formatesi sulla pavimentazione stradale dai movimenti del pilone, o che se l'asfalto avesse ceduto in ore notturne, adesso non parleremo solo di disagi per gli abitanti e gli automobilisti ma delle vittime di una potenziale strage. Credo quindi- continua - sia indispensabile che la Regione Sicilia chieda immediatamente un tavolo di confronto con l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade per ottenere un monitoraggio delle infrastrutture gestite dalla società, che consenta di conoscere le eventuali situazioni di criticità. In particolare sarà poi utile conoscere quali investimenti sono stati fatti e quali, invece, attendono in cantiere.Questo dovrà rappresentare un primo passo perché, a livello regionale e provinciale, si cominci a discutere della nostra dotazione infrastrutturale. Dopo l'individuazione di due grandi edifici realizzati in cemento depotenziato come l'ospedale "San Giovanni di Dio" e l'Ipia "Fermi", ad esempio, diventa insopprimibile l'urgenza di una mappatura del territorio che consenta, con anticipo, di conoscere l'esistenza di problemi di staticità. Prevenire i rischi per l'incolumità pubblica- conclude- è il primo obbligo di ogni amministratore. Se ciò non verrà fatto non potremo dire di aver svolto con coscienza il nostro compito.
Domani Crocetta visita il luogo del crollo ponte nell'agrigentino
di Redazione
Domani pomeriggio alle ore 15.00 il Presidente della
Regione siciliana Rosario Crocetta si recherà presso la strada statale 115, nel
tratto compreso tra Sciacca e Ribera, per visitare i luoghi interessati dal
crollo del ponte sul fiume Verdura".
Valledeitempli
Mariagrazia Brandara: "Dopo il crollo del ponte Verdura avviare controlli sull'asse viario"
Posted by: GJMorici
In attesa che l'Anas trovi delle soluzioni alternative per la viabilità locale, e che la Procura si pronunci su eventuali responsabilità, la vicenda del ponte Verdura deve spingere ad una riflessione profonda sulla sicurezza delle infrastrutture siciliane.
Appare evidente che se poco prima del crollo il traffico non fosse stato deviato dagli operai Anas, impegnati a riempire con del bitume le crepe formatesi sulla pavimentazione stradale dai movimenti del pilone, o che se l'asfalto avesse ceduto in ore notturne, adesso non parleremo solo di disagi per gli abitanti e gli automobilisti ma delle vittime di una potenziale strage.
Credo quindi sia indispensabile che la Regione Sicilia chieda immediatamente un tavolo di confronto con l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade per ottenere un monitoraggio delle infrastrutture gestite dalla società, che consenta di conoscere le eventuali situazioni di criticità. In particolare sarà poi utile conoscere quali investimenti sono stati fatti e quali, invece, attendono in cantiere.
Questo dovrà rappresentare un primo passo perché, a livello regionale e provinciale, si cominci a discutere della nostra dotazione infrastrutturale. Dopo l'individuazione di due grandi edifici realizzati in cemento depotenziato come l'ospedale "San Giovanni di Dio" e l'Ipia "Fermi", ad esempio, diventa insopprimibile l'urgenza di una mappatura del territorio che consenta, con anticipo, di conoscere l'esistenza di problemi di staticità.
Prevenire i rischi per l'incolumità pubblica è il primo obbligo di ogni amministratore. Se ciò non verrà fatto non potremo dire di aver svolto con coscienza il nostro compito.
Canicattìweb
Statale 115, Ponte Verdura ancora impraticabile: a Ribera ora protestano i pendolari
Scritto da Redazione Canicatti Web
Dopo gli agricoltori, che con le organizzazioni sindacali di riferimento hanno chiesto interventi rapidi per raggiungere i terreni agricoli in piena campagna di commercializzazione delle arance, adesso a protestare sono i pendolari, soprattutto docenti e studenti, che si recano a Palermo per insegnare o per seguire le lezioni all'Università. A molti non è andata giù la decisione della ditta "Gallo" che gestisce il servizio di linea di ridurre le corse e soprattutto di prevedere per la partenza da Ribera un orario davvero "impossibile". "E' assurdo che si debba partire alle 4,30 del mattino", dice Maria Vassallo, che con molte altre insegnanti ha partecipato alla riunione nella sala dei sindaci nel Municipio alla presenza del sindaco Carmelo Pace.
Interviene anche Mariagrazia Brandara:"
In attesa che l'Anas trovi delle soluzioni alternative per la viabilità locale, e che la Procura si pronunci su eventuali responsabilità, la vicenda del ponte Verdura deve spingere ad una riflessione profonda sulla sicurezza delle infrastrutture siciliane.
Appare evidente che se poco prima del crollo il traffico non fosse stato deviato dagli operai Anas, impegnati a riempire con del bitume le crepe formatesi sulla pavimentazione stradale dai movimenti del pilone, o che se l'asfalto avesse ceduto in ore notturne, adesso non parleremo solo di disagi per gli abitanti e gli automobilisti ma delle vittime di una potenziale strage.
Credo quindi sia indispensabile che la Regione Sicilia chieda immediatamente un tavolo di confronto con l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade per ottenere un monitoraggio delle infrastrutture gestite dalla società, che consenta di conoscere le eventuali situazioni di criticità. In particolare sarà poi utile conoscere quali investimenti sono stati fatti e quali, invece, attendono in cantiere.
Questo dovrà rappresentare un primo passo perché, a livello regionale e provinciale, si cominci a discutere della nostra dotazione infrastrutturale. Dopo l'individuazione di due grandi edifici realizzati in cemento depotenziato come l'ospedale "San Giovanni di Dio" e l'Ipia "Fermi", ad esempio, diventa insopprimibile l'urgenza di una mappatura del territorio che consenta, con anticipo, di conoscere l'esistenza di problemi di staticità.
Prevenire i rischi per l'incolumità pubblica è il primo obbligo di ogni amministratore. Se ciò non verrà fatto non potremo dire di aver svolto con coscienza il nostro compito."
Questo pomeriggio, alle 15, il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta si recherà presso la strada statale 115, nel tratto compreso tra Sciacca e Ribera, per visitare i luoghi interessati dal crollo del ponte sul fiume Verdura. Lo ha annunciato ieri la Presidenza della Regione.