LA SICILIA
Tannorella «spiega» il perché si è dimesso
In ossequio alla decisione del Pd di concludere l'alleanza alla Provincia, a seguito del mutato quadro politico, rassegno le dimissioni dall'incarico di assessore . Cnn queste parole si è dimesso ufficialmente ieri mattina l'assessore provinciale, Salvatore Tannorella. 'Ringrazio il presidente, Eugenio D'Orsi per la fiducia e la stima che ha avuto nei miei confronti, i colleghi del la Diurna, i Consiglieri e in modo particolare i Dirigenti del mio settore e i dipendenti tutti con i quali ho avuto ottimi rapporti" Allegata alla lettere di dimissioni, l'assessore ha presentato una dettagliata relazione sulla sua attività svolta in 5 mesi di incarico assessoriale. Cosa non frequente in politica. Un report di due pagine dove viene evidenziata la costituzione della consulta sui migranti. 'Come da impegno preso in Consiglio provinciale ho dato disposizioni alla dirigente De Leo - scrive Tannorella - di fare partire le lettere perle associazioni di volontariato e gli enti per segnalai ci i nominativi che faranno parte della consulta. Nel settore delle Politiche giovanili ho avviato assieme alla dirigente Amelia Scibetta la costituzione di un osservatorio provinciale dei mercato del lavoro". ('PAPI)
PER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, IL COLLEGAMENTO, "SE SI VUOLE, POTRA' ESSERE PRONTO ENTRO UN MESE"
Stato di calamità per il ponte crollato.
Lo ha anticipato Crocetta, che è andato sui viadotto della statale Agrigento-Trapani e ha incontrato l'Anas
La giunta regionale proclamerà lo stato di calamità naturale. Lo ha annunciato, ieri pomeriggio, il presidente della Regione Rosario Crocetta recatosi personalmente nella zona del ponte sul fiume Verdura, lungo la strada statale 115, tra Sciacca e Agrigento, crollato undici giorni fa ,
E si è gia parlato di cifre. Servirà un intervento stimato in 400 mila euro per realizzare un percorso alternativo e ripristinare provvisoriamente la viabilità. I tempi, se i fondi saranno disponibili, potrebbero essere rapidi.
Incontrando i vertici dell'Anas e dal Genio Civile di Agrigento alla presenza dei funzionari della Prefettura, il presidente Crocetta ha illustrato le intenzioni del governo regionale per far fronte all'emergenza il prima possibile, «Qui - ha dette Crocetta- - siamo di fronte ad una situazione di assoluta emergenza. La giunta regionale dichiarerà lo stato di calamità naturale. Bisogna accelerare al massimo i lavori, intervenendo anche di notte. Se si vuole, questo ponte potrà essere pronto anche entro un mese. Coinvolgerò anche la Protezione civile nazionale».
Tra le ipotesi avanzate durante l'incontro con i tecnici anche quello di utilizzare, per alleggerire il traffico veicolare, un vecchio ponte della ferrovia, di- smessa negli anni 80, che consente il collegamento della sfonda del territorio riberese con il Verdura Golf and Spa Resort di Sir Rocco Forte. «Questa ipotesi va valutata - ha detto Crocetta -. Bisogna immediatamente vedere qual è la situazione e successivamente valutare il da farsi. Se necessario, siamo pronti ad intervenire con qualsiasi strumento a nostra disposizione. La giunta si trova a dovere affrontare i disastri degli altri, ma quando questi sono avviati è difficile tornare indietro. Vi assicuro che di disastri ne ho trovati tanti. Stiamo cercando di frenare tante cose negative». Il presidente della Regione ha anche parlato dei fondi europei per il riammodernamento della rete stradale siciliana. «Viaggiamo su strade di secoli anni fa - ha detto-. Questa situazione va affrontata subito ed è quello che stiamo vedendo di fare con la programmazione dei fondi strutturali cercheremo di coprire questo gap».
Crocetta, accompagnato dagli assessori regionali Mariella Lo Bello e Nelli Scilabra, ha parlato anche della questione legata alle difficoltà che i lavoratori e gli studenti pendolari stanno subendo in questi giorni, a causa dei tagli alle corse dei bus di linea tra Ribera e Palermo, applicati in seguito al crollo del ponte. «In settimana - ha assicurato ad un folto gruppo di cittadini -, affronteremo anche questa questione».
Ad accogliere il presidente della Regione anche i deputati regionali Margherita La Rocca e Michele Cimino e i sindaci di Ribera, Carmelo Pace, di Sciacca, Fabrizio Di Paola, e di Caltabellotta, Calogero Pumilia, i quali hanno evidenziato le grandi ricadute negative all'economia del territorio. (MIRU)
IL SOPRALLUOGO DI CROCETTA. Il presidente della regione sul luogo del crollo. Il parlamentare Giuseppe Ruvolo accusa: " Fa campagna elettorale".
«Così riapriremo il ponte sul Verdura»
Ci vorrà un mese e mezzo per la realizzazione del percorso provvisorio, previsto un costo di 400 mila euro
«Siamo dinnanzi ad un' emergenza. La giunta regionale proclamerà lo stato di calamità naturale». Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, giunto, ieri pomeriggio, nei pressi del ponte sul fiume Verdura, lungo la strada statale 115, tra Sciacca e Agrigento, crollato undici giorni fa, è stato chiaro nell'annunciare le intenzioni della Governo regionale. »Qui - ha detto - siamo di fronte ad una situazione di assoluta emergenza. La giunta regionale dichiarerà lo stato di calamità naturale. Bisogna accelerare al massimo i lavori, intervenendo anche di notte. Se si vuole, questo ponte potrà essere pronto anche entro un mese. Coinvolgerò anche la Protezione civile nazionale».
Incontrando i vertici dell' Anas e del Genio Civile di Agrigento, alla presenza dei funzionari della Prefettura, il presidente Crocetta ha illustrato le intenzioni del Governo regionale per far fronte all'emergenza il prima possibile. Tra le ipotesi di cui si è discusso durante l'incontro con i tecnici anche quello di utilizzare, per alleggerire il traffico veicolare, un vecchio ponte della ferrovia, di- smessa negli anni 80 e ricadente all'interno dell'area del Verdura Golf and Spa Resort di Sir Rocco Forte. »Questa ipotesi va valutata - ha detto Crocetta.
Bisogna immediatamente vedere qua! è la situazione e successivamente valutare!! da farsi. Se necessario, siamo pronti ad intervenire con qualsiasi strumento a nostra disposizione». A rappresentare l'Anas c'era l'ingegnere Salvatore Tonti. «Abbiamo pensato ad una soluzione provvisoria che ci consentirà di riaprire il traffico in breve tempo - aveva detto in attesa dell'arrivo del presidente Crocetta -. Pensiamo di realizzare una spalla nuova rispetto a quella che è crollata e di scavalcare l'alveo del fiume con dei grossi tubi in lamiera da cinque metri di diametro, per poi rivestire il tutto. Il traffico sarà a senso unico alternato. Dall'inizio dei lavori, ci vorrà un mese e mezzo per la realizzazione del percorso provvisorio, che avrà un costo di quattrocentomila euro. Tempi che potranno essere drasticamente ridotti con la proclamazione dello stato di calamità naturale e l'intervento della protezione civile. Sulla questione è intervenuto anche il parlamentare Giuseppe Ruvolo, che dice: »Scegliere di faremo sopralluogo al ponte crollato sul fiume Verdura in coincidenza con le tappe agrigentine del suo tour elettorale, per un governatore è un atto irriguardoso nei confronti delle popolazioni che da giorni patiscono disagi immani».
(MIRU)
GESA Il commissario liquidatore Teresa Restivo ha convocato per giovedì prossimo una riunione con i tecnici incaricati
Rifiuti, 17 Comuni firmano i contratti
Fuori solo Lampedusa e Casteltermini
Alla fine le imprese l'hanno spuntata. Tutti i comuni dell'Ato Ag 2, ad eccezione di Lampedusa e Casteltermini, hanno deciso di firmare il contratto di servizio che stabilisce un rapporto diretto tra le ditte dei Raggruppamento temporaneo di imprese e le amministrazioni comunali presso cui si effettua il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
ieri mattina, la raccolta è stata effettuata a singhiozzo nei sei comuni che fino a sabato sera non avevano manifestato la volontà di firmare, servizio ripreso man mano che arrivavano rassicurazioni in senso contrario. Fuori dall'accordo e dai servizio, almeno per ora, Lampedusa e Casteltermini do e la raccolta è ferma da ieri. "Nelle ultime ore spiega l'amministratore delegato dell'Iseda Giancarlo Alongi la gran parte dei sindaci ha sottoscritto le delibere per il contratto di servizio o ha comunque sottoscritto degli impegni formali per farlo entro il 14 febbraio prossimo".
E proprio giovedì prossimo, il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo ha convocato tutti i tecnici della società d'ambito e i rappresentanti dei Comuni per predisporre g1i atri per la firma dei contratti.
Le imprese sono tornate a ribadire che per i Comuni che non hanno aderito alla sottoscrizione della scrittura privata, si procederà ai conseguenziale licenziamento della unità lavorative corrispondenti a quelle impegnate in tali Comuni. Come dire, che i sindaci o i commissari dovranno spiegare e motivare ai cittadini e ai lavoratori il perche del loro "no".
E sui tavolo di Gesa, rimane aperta anche la pratica [e- gara alla richiesta presentata dai Comuni di Joppolo Giancaxio, Montallegro, Raffadali, Realmonte, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta e Siculiana di lasciare l'ambito territoriale ottimale di gesa per transitare in quella che un giorno dovrebbe essere la Srr