16 febbraio - sabato
GIORNALE DI SICILIA
L'INTERVENTO DELL'ANAS . La giunta Crocetta riunita a Caltanissetta ha disposto anche il potenziamento dei servizi sanitari
Dichiarato stato di calamità naturale
Decide la Regione per il crollo sulla 115
E' arrivata ieri sera da Caltanissetta, dove era riunita la giunta regionale, la notizia della dichiarazione dello stato di calamità naturale a seguito del crollo del ponte Verdura, sulla statale 115. La decisione del governo Crocetta consente di accelerare i tempi per i lavori, accordando l'iter burocratico. Disposto anche il rafforzamento dei servizi sanitari Ieri, intanto, sono andate avanti per tutta la giornata di ieri le indagini geotecniche e geo9siche sul punte Verdura. E' in corso la parte dei lavori propedeutica all'inizio vero e proprio delle opere di ricostruzione del ponte crollato il 2 febbraio scorto che verranno a avviate già dalla prossima settimana. L'attenzione da parte del territorio è massima e si moltiplicano le iniziative per seguire da vicino l'intervento, Il gruppo «No ponte no voto», nato su Facebook e coordinato dall'avvocato Serafino Mazzotta, vuole organizzarsi per garantire una presenza nell'area dei lavori anche durante le ore della notte, Oggi, alle Il, si riunirà nel piazzale antistante un ristorante che si trova a poche centinaia di metri dal Verdura e poi raggiungerà il ponte. Alla domanda se vogliono organizzare delle vere e proprio mode Mazzotta risponde così: «Controlleremo che questi lavori vadano avanti con turni che coprano l'intero arco della giornata e non escludiamo di effettuare anche noi dei turni, garantendo una presenza, un controllo, Noi, avvalendoci di tecnici che ci avevano confortato nella nostra idea, avevamo proposto una soluzione più veloce ed economica. Così non è stato - aggiunge Mazzotta - e si spenderanno circa 600 mila euro per un'opera da realizzare nel periodo d 30-40 giorni indicato dall'Anas>. Il gruppo proponeva il ponte Bayle, ipotesi esclusa, per ragioni tecniche, dall'Anas «Il Comune di Belluno lo ha collocato - dice Mazzotla - e lì è previsto un costo annuo, compreso di noleggio, montaggio e smontaggio del punte Bayie, in ferro, di 104 mila euro l'anno. Il presidente Crocetta lunedì prossimo, 18 febbraio, sarà a Sciacca, L'appuntamento è alle 18,30, all'ex convento San Francesco, per un incontro organizzato dai Democratici e Liberi di Nuccio Cusumano. (GP- MIRU)
Lavori sulla SS 386 nel tratto franato per consentire di raggiungere Ribera
Operai dell'Anas al lavoro lungo la SS 386 per sistemare il tratto franato nei pressi della Cosilar e consentire così il ritorno alla normalità nel tratto di statale che viene utilizzata dopo il crollo del punte per smistare gli automezzo verso il percorso di'" emergenza " che porta a Burgio. Il tratto continua ad essere transennato e presidiato dagli operai dell'Anas che stanno cercando di allargare la carreggiata per consentire un migliore deflusso delle auto che, provenendo da Agrigento o dai terreni agricoli della zona, sono diretti verso l'abitato di Ribera Al lavoro, dopo l'interruzione dovuta alle piogge dei giorni scorsi, operai dell'Esa, dei comuni di Ribera, Villafranca, Calamonaci e Caltabellotta e dell'Anas impegnati nella sistemazione della strada di Scirinda. ('TC)
LA SICILIA
CONSGLIO PROVINCIALE
Inviato al presidente Crocetta il documento sul servizio idrico
E' stato inviato al governatore Rosario Crocetta, al presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, e ai presidente della Provincia Eugenio D'Orsi l'ordine del giorno realizzato al termine del Consiglio Provinciale straordinario del 31 gennaio scorso sul tema del servizio idrico. il documento, inviato anche alla deputazione nazionale e regionale, a tutti i sindaci della provincia di Agrigento, e ai vertici amministrativi di Girgenti Acque, contiene diversi punti, tra cui l'introduzione del cosiddetto "concetto etico" come "elemento fondamentale del servizio idrico". Nel "mirino" soprattutto i tagli delle utenze da parte dell'ente gestore del servizio idrico, in modo da consentire ai cittadini morosi di garantire un quantitativo minimo, Ovvero "depotenziare" il contatore così come fanno i gestori dei servizi elettrici, ad esempio. L'Odg, inoltre, chiede una revisione del regolamento d'utenza, in particolare per quanto riguarda le tariffe e chiede all'Ars l'introduzione del principio di "imparzialità territoriale". In sostegno dei cosiddetti "sindaci ribelli", infatti, il Consiglio provinciale, chiede che sia consentito ai singoli Comuni di decidere se gestire o meno le reti idriche in proprio. "E' quanto il Consiglio provinciale si era impegnato a fare spiega il presidente Raimondo Buscemi -' e che rappresenta la nostra presa di posizione in difesa del diritto di tutti i cittadini di fruire di un bene primario come l'acqua. Crediamo sia ora di chiarire su questa vicenda tutta una serie di aspetti rilevanti, come i punti di contatto tra interesse pubblico e privato". Intanto il Consiglio provinciale tornerà a riunirsi il 21febbraio con quindici i punti all'ordine del giorno. Tra queste alcune interrogazioni su viabilità, piano provinciale dei trasporti, sul Muos, e soprattutto quella che riguarda l'ufficializzazione della posizione politica del presidente della Provincia. 11 Consiglio dovrà discutere anche tre regolamenti già in vigore che però dovranno essere aggiornati alle nuove normative di riferimento. Tra questi, il nuovo testo che regolamenta i rimborso delle spese sostenute dagli amministratori in missione, che dovrebbe consentire un risparmio per l'Ente. Sulla presenza dei consiglieri e sulla durata della riunione, però, nessuno mette la mano sul fuoco, dato che il 24 e 25 febbraio si voterà per le elezioni nazionali.
GIOACCHINO SCHICCHI
D'Orsi vuole un pidiellino.
Provincia. Ha annunciato che a giorni nominerà un nuovo assessore
"Nella mia Giunta, a breve, inserirò un assessore espressione del Popolo del le libertà". Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, in attesa che il partito dì Berlusconi, dopo l'alleanza a livello nazionale con l'ex Mpa e Grande Sud, scelga il da farsi anche in provincia, tenta, con un colpo di mano, di tirare in ballo un alleato che al momento appare abbastanza riluttante, L'ingresso in una delle Giunte più "rinnovate" degli ultimi anni, dovrebbe essere previsto già per la prossima settimana. Con un Santino Lo Presti, Pdl, autocandiatosi alla Provincia, nonostante attorno al lui si sia creato al momento il vuoto almeno in termini di prese di posizione, e con un gruppo consiliare del Popolo
delle libertà insofferente a qualunque possibilità di collaborazione con D'Orsi, il presidente tenta di spingere il partito ad un "aut aut", ad un'assunzione di responsabilità. L'avvicinarsi delle elezioni provinciali, infatti, crea in lui comprensibile fretta per capire alleati ed avversari. A specifica domanda, però, il presidente precisa che non si rivolgerà al partito. E allora a chi? Vero- similmente, come è avvenuto con Rosario Marino, a soggetti politici "limitrofi", ovvero che ricoprono degli incarichi nel Pdl, o magari sono dei candidati, e che possono "informalmente" coinvolgere il Popolo delle libertà, Ad esempio, ma su questo non abbiamo riscontri, ci sarebbe Riccardo Gallo, nelle liste della Camera del Pdl ma attualmente ancora nel gruppo consiliare del Patto per il territorio, formazione. Non si tratta comunque di una tecnica nuova, sia per D'Orsi che per Zambuto. Metto in Giunta qualcuno che sia abbastanza vicino ad un partito per esserne pubblicamente potenziale espressione, e poi attendo di vedere quali sono le reazioni. Alla Provincia, ad esempio, è stato fatto ben 2 volte con l'Udc, che è stato poi costretto a ribadire, ogni volta, che il partito non era a conoscenza di quella scelta e che si trattava di un'iniziativa a carattere personale. "lo vorrei, non vorrei., ma se vuoi", avrebbe cantato Lucio Battisti.
G.s.
L'AgrigentoCa1tanissetta torna ad essere un cantiere «vivo»
«Più controllo e rispetto dei protocolli di legalità»
Il conto alla rovescia ricomincia! Si tornano infatti a contare i giorni che mancano al completamento degli ultimi Otto chilometri di strada ed alla riapertura del primo lotto ammodernato della strada statale 640, dopo che i lavori sono ripresi a pieno ritmo anche se gli operai della Empedocle sono poco visibili agli automobilisti che in questi giorni attraversano i cantieri. «In verità i lavori non si sono mai interrotti assicura il direttore tecnico della Empedocle Calogero Abissi, che ha analogo incarico anche per un lungo tratto del secondo lotto soltanto che ad un certo punto abbiamo avvertito la necessità di garantire una maggiore sicurezza ed un rigoroso rispetto dei protocolli di legalità all'interno dei cantieri, per cui abbiamo ideato a realizzato un sistema di controlli per l'accesso a questi ultimi. Sostanzialmente essi sono stati delimitati ed ai varchi c'è una guardia giurata che ha l'incarico non solo di vigilare, ma anche di verificare l'identità di chi accede mediante il controllo di un tesserino magnetico che è stato dato in dotazione a tutto il personale tecnico ed alle maestranze. Capite bene che questo non è il cantiere di un palazzo in costruzione, ben circoscrivibile, ma riguarda oltre 30 chilometri di strada e di campagne adiacenti, per cui non è stato semplice mettere a punto questo sistema di sicurezza, I lavori pertanto hanno subito un rallentamento, ma adesso stiamo tornando ai livelli di prima. Peraltro siamo ancora enti-o i termini contrattuali che scadranno ad aprile».
Queste cose egli le ha spiegate ieri mattina nel corso di un incontro che gli stessi rappresentanti della Empedocle hanno voluto avere con gli organi di informazione per mostrare loro lo stato dei lavori che peraltro è anche possibile rilevare consultando il blog della società sul sito internet della Cmc..
«Chi transita sulla strada ha aggiunto Abissi non nota un grande fervore perché gran parte dei tratti interessati dai lavori di ammodernamento sono stati ultimati. Adesso stiamo lavorando su un tratto "in variante", cioè che non ripercorre il vecchio tracciato, anzi è completamente nuovo e da quest'ultimo si allontana notevolmente. Siamo tra il centro commerciale (in zona Cometi) e la zona di Vecchia Dama, una zona completamente nascosta alla carreggiata attualmente utilizzata. Impossibile vedere se si lavora o meno, ma posso assicurare che stiamo lavorando a pieno regime con una media di 200 unità lavorative al giorno».
Comunque tra breve tutto il tracciato del primo lotto tornerà ad essere coinvolto per qualche giorno dai lavori: sarà anzitutto completata la "soletta" del viadotto Rocca Daniele ed avviate le relative opere di rifinitura e poi si procederà alla realizzazione degli ultimi strati della pavimentazione stradale, a partire da Grottarossa, in modo da dare piena funzionalità alla vi abilità.
SALVATORE FUCÀ
Aperta passerella per le arance "Salvata la stagione agrumicola"
La realizzazione di alcune strade interpoderali, che attraversano il corso del fiume Verdura con la passerella di contrada "Tragaleggi", salvano la raccolta delle arance e in parte anche l'economia locale. Grazie all'Esa, all'Anas e al consorzio di bonifica Agrigento 3 che hanno messo a disposizione uomini e mezzi per la pulizia delle strade comunali nei territori di Ribera, Calamonaci, Villafranca Sicula e Caltabellotta, a partire da lunedì prossimo sarà possibile potere percorrere una strada alternativa alla SS 115, bloccata dal crollo del ponte sul fiume Verdura, Con la sistemazione del tratto finale della «Scirinda-Tragaleggi» e con la raccolta delle acque provenienti dal vallone «Tamburello» di Calamonaci, la passerella in cemento armato, costruita circa 5 anni fa dal Genio Civile, potrà essere attraversata non Solo dalle autovetture, ma soprattutto dai camion che trasportano, dalla sponda destra del Verdura a quella sinistra verso Ribera, grossi quantitativi di agrumi che vengono avviati verso i centri di confezionamento e poi verso la commercializzazione,
I mezzi meccanici dell'Esa hanno ripulito la strada e le cunette dalle erbacce e dal fango trasportato dall'acqua piovana e hanno ricoperto le grosse buche che il tracciato via- rio presentava. L'Anas, dopo la posa dello stabilizzato, provvederà, di concerto con le amministrazioni dei quattro comuni, ad asfaltare quei tratti di strada che maggiormente hanno bisogno di un intervento. La passerella permetterà di collegare Ribera e Calamonaci, dalla 55 386, alla strada provinciale Villafranca Sicula-bivio Sant'Anna-bivio Verdura.
«Non si tratta di un percorso alternativo ha precisato il sindaco di Ribera Carmelo Pace ma di una arteria che avrà la peculiarità della viabilità rurale per venire incontro alle esigenze del comparto agricolo e delle sue aziende».
Giovanni Caruana, responsabile zonale della Cia afferma: «E una grossA valvola di sfogo per i nostri agricoltori, per l'attuale raccolta delle arance. Strada e bretella accorciano il tragitto di almeno 20 chilometri su 30, con grande risparmio di tempo e carburante».
L'Anas sta riparando i tratti di strada della 386 che sono franati, per pioggia e traffico intenso, in prossimità di Ribera e di Calamonaci, mentre l'intera popolazione attende che prendano il via i lavori per ripristinare la Statale 115.
E. M.
Agrigentonotizie
Linosani "dimenticati" ad Agrigento protestano in Prefettura
Da undici giorni oltre trenta persone non riescono a tornare sull'isola a causa del maltempo. Costretti a pagare alberghi e ristoranti. Scontro tra Comune di Lampedusa e Provincia. D'Orsi: "Nicolini dichiari emergenza". Il sindaco replica: "Si informi su come si dichiarano le emergenze"
di Silvio Schembri
Gli abitanti dell'isola di Linosa non smettono mai di contare i giorni in cui rimangono bloccati ad Agrigento: almeno una volta all'anno per loro succede di non poter fare rientro sulla minore delle Pelagie per decine di giorni. Questa volta sono undici, per la precisione, i giorni trascorsi da quando la motonave "Palladio" ha avuto un incendio a bordo. Da quel momento, oltre trenta persone sono bloccate sulla terraferma. La motonave "Veronese", che nel frattempo è giunta in sostituzione della "Palladio", non è ancora riuscita a salpare dal porto di Porto Empedocle a causa del maltempo. E intanto i linosani, impossibilitati a tornare sull'isola, sono costretti a pagare alberghi e ristoranti ad Agrigento.
"Dopo undici giorni - racconta il linosano Massimo Errera - iniziamo ad avere problemi anche di denaro. Siamo costretti a pagare gli alberghi, non abbiamo più biancheria pulita. Tra di noi c'è chi mangia una volta al giorno per fare economia. Sembriamo quasi dei mendicanti. E questo non ci sta bene. Siamo cittadini italiani come tutti gli altri; paghiamo le tasse come tutti gli altri". Gli fa eco Renato Errera, che sull'isolotto dell'arcipelago delle Pelagie ha un piccolo supermercato: "Le istituzioni non ci ricevono e non ci danno risposte. Siamo qui in attesa di non so cosa. Il sindaco, Giusy Nicolini, sta provvedendo a trovare delle soluzioni per il futuro. Ma intanto come facciamo? Sono undici giorni che siamo bloccati qui, senza poter tornare dalle nostre famiglie".
Linosani bloccati ad Agrigento protestano in Prefettura"Dobbiamo colorarci con il carbone per avere attenzione?" dice provocatoriamente un anziano di Linosa, che continua: "Quando ci sono sbarchi, i migranti vengono accompagnati anche con navi militari. Noi, invece, veniamo lasciati allo sbando. Qui c'è gente che è venuta soltanto per fare il vaccino. Non solo dobbiamo venire fino a qui per fare una cosa che ci spetta di diritto, ma dobbiamo anche sopportare queste situazioni".
E non tardano ad arrivare gli scontri istituzionali tra il Comune di Lampedusa e Linosa e la Provincia regionale di Agrigento. Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, dice invece di avere le mani legate "se prima il sindaco non dichiara lo stato di emergenza. Potrei anche intervenire con i fondi della Protezione civile per dare assistenza ai linosani bloccati ad Agrigento, ma prima serve una determina di Giunta dal Comune di Lampedusa e Linosa che dichiari lo stato di emergenza". Infastidita dalle parole di D'Orsi, il sindaco dell'arcipelago delle Pelagie, Giusy Nicolini (nella foto a destra), dice di non voler entrare in polemica, ma di "non essere altresì disposta a fare la campagna elettorale al presidente D'Orsi. Si informi su come si dichiarano le emergenze".
Intanto gli oltre trenta linosani bloccati sulla terraferma hanno deciso di stazionare dinnanzi l'ingresso della Prefettura, ad Agrigento. "Vogliamo avere maggiori attenzioni e siamo qui per non far abbassare l'attenzione su questo grave problema" hanno detto.
Sicilia24h
"Ponte Verdura", Regione dichiara stato calamità
La giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, ha decretato lo stato di calamità per il crollo di una porzione della campata centrale del ponte 'Verdurà lungo la strada statale 115 'Sud Occidentale Siculà aRibera, in provincia di Agrigento. Il provvedimento è stato adottato con l'obiettivo di accelerare le procedure per il ripristino del viadotto.
Provincia, Buscemi invia Odg vicenda servizio idrico a Crocetta
Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi ha inviato al Presidente della Regione Rosario Crocetta, al Presidente dell'Assemblea Regionale Giovanni Ardizzone, e al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi l'ordine del giorno predisposto nell'ultimo Consiglio Provinciale straordinario nel quale è stato sintetizzato il dibattito scaturito nella seduta straordinaria sulla vicenda della gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento. L'ordine del giorno è stato inviato anche alla Deputazione Nazionale e Regionale, a tutti i sindaci della provincia di Agrigento, nonché ai vertici amministrativi dell'Ato Idrico e di Girgenti Acque. Diversi i punti contenuti nel documento tra cui l'introduzione del concetto etico come elemento fondamentale del servizio idrico per eliminare le sospensioni unilaterali del servizio da parte del gestore privato che serva ad introdurre il concetto del quantitativo minimo garantito per i cittadini, anche quelli morosi. Inoltre si chiede una revisione urgente del regolamento d'utenza rivedendo le tariffe e privilegiando il requisito di indispensabilità dell'approvvigionamento idrico. Un esplicito richiamo viene fatto all'Assemblea Regionale Siciliana affinché possa legiferare introducendo il principio di imparzialità territoriale per consentire a tutti i Comuni di decidere di appropriarsi delle reti idriche in proprio, senza distinzione tra coloro che hanno ceduto la rete idrica al gestore privato, precedentemente alla Legge Regionale n. 2/2013, e coloro che non l'hanno ceduta.
17 febbraio - domenica
GIORNALE DI SICIILIA
TRASPORti. Si sono imbarcati 133 linosani che nei giorni scorsi avevano chiesto aiuto alla Prefettura
Riparte il traghetto per le Pelagie Dopo 12 giorni, l'odissea è finita
Casa dolce casa. L'odissea è finita, male difficoltà sono state tante. E non da poco. Dopo dodici giorni, la motonave, arrivata in sostituzione alla Palla- dio a causa di un incendio, ha salpato il porto di Porto Empedocle, e da ieri notte è in viaggio per riportare i trentatre passeggeri di Linosa, arrivati ad Agrigento il 5 febbraio scorso. Innumerevoli i disagi affrontati in questi giorni per affrontare l'emergenze. Già venerdì mattina, i cittadini dell'isola, arrivati all'esasperazione perla situazione, si erano radunati davanti al Palazzo della Prefettura per organizzare un sit - in di protesta contro i mancati aiuti da parte del Governo. In particolare, era stato espressamente richiesto l'arrivo di un elicottero per colmare le esigenze. Ma ieri sera, fortunatamente, è finito tutto. Il dramma ormai è un triste ricordo. Tra i passeggeri, anche bambini e anziani, "costretti" a subire maggiori disagi. «Undici giorni dì calvario - ha spiegato Renato Errera, uno dei linosani - perché ho affrontato mille problemi all'improvviso. Ogni giorno ho girovagato per hotel e soprattutto io e mia moglie non avevamo la biancheria da cambiare dato che avevamo previsto un viaggio dì sole ventiquattro ore. Ero venuto soltanto per un vaccino ed invece ho perso undici giorni di lavoro ed il mio negozio è rimasto chiuso. Una vergogna. Non solo per la mala gestione della vicenda ma anche per il
fatto che è impensabile spostarsi da un posto all'altro per un servizio sanitario. Perché a Linosa non c'è la possibilità di usufruire del vaccino? Siamo forse cittadini di serie B?. Detto questo, devo anche dire che il comune di Agrigento ci ha ospitati in un bad e breakfast a proprie spese Spero di non affrontare più una simile avventura». Non solo Linosa, problemi anche a Lampedusa. Grattacapi per Pasquale Famularo, gestore di un supermercato Carrefour nell' isola. Scarseggiano, in pratica, i generi alimentari di prima necessità: «Non mi arriva più carne, latte, yougurt, frutta e verdura. Devo pagare tasse e dipendenti. Ma come devo fare se le persone non vengono più per
ché non trovano nulla? - dice arrabbiato il commerciante».«Sono davvero disperato. Mi sento
abbandonato dallo Stato e sono vicino ai linosani che da giorni stanno subendo difficoltà. Assurdo che ci sono voluti più di dieci giorni per sbloccare la loro situazione nonostante le condizioni meteorologiche siano state complessivamente buone negli ultimi giorni». ('ESI)
LA SICILIA
PROVINCIA REGIONALE
Piano di prevenzione della corruzione
E' ancora provvisorio, così come la legge che lo ha voluto, ma c'è. La Provincia regionale di Agrigento, con determinazione del segretario generale 316 del 14febbraio scorso ha approvato il Piano di prevenzione della corruzione, così come previsto dalla legge 190 del 6 novembre 2012, che, però, al momento è priva degli indispensabili decreti attuativi.
Il provvedimento individua delle specifiche linee guida e gli interventi di tipo organizzativo da porre in essere nell'Ente locale per «prevenire il rischio di corruzione e di illegalità all'interno dell'Ente».
In primis la legge elenca le materie a rischio di corruzione e prevede che misure attuare, quasi tutte collegate alla trasparenza. Se indica la possibilità che il cumulo di impieghi e incarichi da parte degli amministratori, le gare di appalto e le attività di concessione di erogazioni, sovvenzioni e contributi come potenzialmente a rischio corruzione, chiede anche la pubblicazione di retribuzioni e tasso di assenza del personale.
Il regolamento, inoltre, individua tutti gli adempimenti burocratici da portare a termine e i codici preesistenti da rispettare, invitando i dirigenti a tenere «nella qualità di referenti, incontri formativi e di aggiornamento, attività di informazione e formazione nei confronti dei dipendenti volti a prevenire la corruttela e le infiltrazioni mafiose» e soprattutto «segnalare immediatamente al segretario/direttore generale eventuali irregolarità», tenendo anche un resoconto dell'attività svolta.
Il sistema, tuttavia, punta solo parzialmente al controllo di tutte quelle operazioni lecite legate, ad esempio, al principio dell'affidamento diretto e dell'»intuito personale» che sono troppo spesso frutto dello spoil system.
GIOACCHJNO SCHICCHI
LAMPEDUSA
La Paolo Veronese è troppo piccola
LAMPEDUSA. Dopo undici giorni la nave torna sulle Pelagie ma si prevedono problemi per la riconosciuta insufficienza del traghetto Paolo Veronese, che ha sostituito la Palladio.
«Undici giorni di maltempo continuo - ha detto Pietro Riso proprietario di uno dei più grossi pescherecci di Lampedusa - non ricordo di averli mai visti. Il canale dì Sicilia purtroppo alle volte fa di questi scherzi. Questo inverno si sta dimostrando come uno dei più brutti degli ultimi venti anni; da tre mesi, siamo riusciti ad andare in mare pochissimo e l'economia che riguarda la marineria è veramente ai minimi storici. Spero solamente che qualcuno provveda a chiedere un aiuto alla regione per il nostro disagio che è tangibile». La nave Paolo Veronese, ieri sera ha ripreso il mare stracolma fino all'inverosimile di passeggeri, camion ed automobili, Il gruppo di linosani che da settimane sono stati costretti a rimanere ad Agrigento, questa mattina hanno finalmente potuto riabbracciare i loro cari a Linosa. Per loro è stato un dramma non riuscire a rientrare per così tanti giorni e fino all'ultimo hanno sperato nell'intervento di un elicottero della protezione civile che però non è stato possibile in quanto negli ultimi anni, anche alle finanze della protezione civile sono stati effettuati dei sostanziali tagli economici ma anche di competenze tanto che per i trasporti eccezionali oramai sono consentiti solamente i trasporti di feriti.
ELIO DESIDERIO
Agrigentoflash
Il Consiglio convocato il 21 febbraio. Quindici i punti all'ordine del giorno
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato il Consiglio Provinciale il prossimo 21 febbraio alle 18:00. La convocazione è stata decisa nell'ultima riunione della conferenza dei capigruppo.
Quindici i punti all'ordine del giorno. Al primo punto la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti a cui seguiranno le comunicazioni del Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi. Il Consiglio discuterà, poi, l'interrogazione del cons. Roberto Gallo sulla viabilità provinciale.
Subito dopo l'ordine del giorno prevede la discussione della mozione del cons. Gentile sul potenziamento dei collegamenti tra il capoluogo agrigentino e i maggiori centri della provincia con gli scali aeroportuali della Sicilia, la mozione dei consiglieri Guarraci e Vinci relativa al piano provinciale dei trasporti in provincia di Agrigento, la mozione del cons. Masone ed altri sul sistema di telecomunicazioni satellitare Muos, la mozione del cons. Guarraci ed altri inerente l'ufficializzazione della posizione politica del Presidente della Provincia e la mozione del cons. Guarraci sul regolamento per l'istituzione e il funzionamento della consulta provinciale dei trasporti.
Il Consiglio dovrà discutere anche tre regolamenti già in vigore, da aggiornare per le variazioni della normativa di riferimento. Si tratta della modifica del regolamento di contabilità che regola il controllo sugli equilibri finanziari. Il secondo provvedimento riguarda il regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli Amministratori Provinciali che prevede modifiche agli obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo. Il terzo provvedimento riguarda l'approvazione del regolamento per la disciplina delle missioni e del rimborso delle spese sostenute dagli Amministratori che consentirà di ridurre le spese della politica ed in particolare quelle relative ai rimborsi spese ed ai viaggi degli amministratori. Infine saranno discussi quattro debiti fuori bilancio a seguito di sentenze della magistratura che dovranno essere approvati dal Consiglio
18 febbraio - lunedì
GIORNALE DI SICILIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO. Inoltrato al presidente della Regione l'esito del dibattito sulle tariffe
La gestione del servizio idrico
Provincia, mozione a Crocetta
Raimondo Buscemi ha inviato al governatore della Regione Rosario Crocetta, al presidente dell'Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, e al presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, l'ordine del giorno predisposto nell'ultimo Consiglio Provinciale straordinario nel quale è stato sintetizzato il dibattito scaturito nella seduta straordinaria sulla vicenda della gestione del servizio idrico. L'ordine del giorno è stato inviato anche alla Deputazione Nazionale e Regionale, a tutti i sindaci della provincia di Agrigento, nonché ai vertici amministrativi dell'Ato Idrico e di Girgenti Acque. Diversi i punti contenuti nel documento tra cui l'introduzione del concetto etico come elemento fondamentale del servizio idrico per eliminare le sospensioni unilaterali del servizio da parte del gestore privato che serva ad introdurre il concetto del quantitativo minimo garantito per i cittadini, anche quelli morosi. Inoltre si chiede una revisione urgente del regolamento d'utenza rivedendo le tariffe e privilegiando il requisito di indispensabilità dell'approvvigionamento idrico. Un esplicito richiamo viene fatto all'Assemblea Regionale Siciliana affinché possa legiferare introducendo il principio di imparzialità territoriale per consentire a tutti i Comuni di decidere di appropriarsi delle reti idriche in proprio, senza distinzione tra coloro che hanno ceduto la rete idrica al gestore privato, precedentemente alla Legge Regionale e coloro che non l'hanno ceduta. ('PAPI')
LA SICILIA
Trovate proposte alternative per una soluzione più rapida ed economica di quella dell'Anas»
Don Antonio Nuara, parroco di Ribera scrive agli otto sindaci della zona
RIBERA, Continua ancora a far parlare il crollo del ponte del fiume Verdura sulla strada statale 115. Dopo le prime critiche circa le "cure che saranno adottate dall'Anas per il ripristino della viabilità e per la ricostruzione dell'importante via di comunicazione, ecco che a scendere in campo con alcune osservazioni è perfino la chiesa. Il parroco della chiesa dell'Immacolata di via Roma, don Antonio Nuara, un sacerdote abbastanza battagliero per le problematiche sociali della comunità, scrive agli otto sindaci dei paesi agrigentini maggiormente danneggiati dalla calamità naturale per segnalare l'assurdità della decisione assunta dell'Anas circa le somme di denaro che saranno impiegate e i tempi di realizzazione del collegamento provvisorio sul fiume Verdura.
Ai primi cittadini di Ribera, Calamonaci, Lucca Sicula, Villafranca, Burgio, Caltabellotta, Montallegro e Sciacca il parroco chiede di attivarsi per individuare proposte alternative molto valide, già adottate nelle regioni settentrionali della penisola con ponti mobili in ferro da realizzare in pochissimi giorni e a costi più ridotti, e consiglia di non subire passivamente la decisione dell'Anas, cominciando a pensare subito e responsabilmente a soluzione alternative, valide, più economiche e più tempestive". Il sacerdote suggerisce un'azione comune per far cambiare completamente la decisione dell'Anas e offre la disponibilità e il sostegno suo, dei parrocchiani e dei cittadini.
La decisione dell'Anas, adottata ad Agrigento nel corso di un vertice prefettizio, era stata nei giorni scorsi criticata in parte anche dal presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi che si è detto convinto come la soluzione adotta dall'Anas ispiri perplessità e ha chiesto chiarezza sulla mancata adozione di una possibile installazione di un ponte del tipo "Bailey", tra l'altro suggerita da alcuni architetti e ingegneri di Sciacca che hanno mostrato degli esempi come al Nord dei ponti di ferro siano in funzione da decenni in Lombardia, nel Veneto e nel Trentino Alto Adige.
Molto critico è stato pure il comitato intercittadino, tra Ribera e Sciacca, "No Ponte? No Voto ", diretto dall'avvocato Serafino Mazzotta, che ha stimato costoso e dai tempi lunghi di realizzazione il ponte che l'Anas vuole ricostruire sul fiume Verdura, Il comitato ha annunciato che controllerà giorno dopo giorno lo stato di avanzamento dei lavori alfine di far rispettare all'Anas la promessa dei 45 giorni per completare la nuova arteria viaria. Su un sito web locale è apparso un curioso 'countdown" che segna, giorno dopo giorno, il tempo per l'ultimazione dell'opera pubblica.
ENZO MINIO
Agrigentoflash
Giornalisti, e servizio abusivo della professione: Ordine diffida Enti locali
Una diffida e un invito a rispettare la normativa in vigore, con riserva di agire sul piano giudiziario, è stata inviata dal Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia alla Presidenza della Regione siciliana, agli Assessorati regionali, alle Province, ai Comuni e agli altri Enti locali. La diffida nasce dal fatto, si legge in una nota, che il Consiglio dell'Ordine ha notato "il diffondersi, nella Pubblica amministrazione siciliana, di comportamenti che violano regolarmente le norme sull'esercizio della professione. L'attività di informazione, infatti, sempre più spesso viene svolta da politici o, promiscuamente, da portavoce o dirigenti, funzionari e dipendenti della Pubblica amministrazione non iscritti all'albo professionali dei giornalisti, in aperta violazione della legge. Se non avremo risposte - spiega il presidente dell'Ordine, Riccardo Arena -, in quanto ente di diritto pubblico preposto attivarsi in questi casi, saremo costretti ad agire sul piano giudiziario contro tutti coloro i quali incorrono nel reato di esercizio abusivo della professione giornalistica". Nella lettera il Consiglio dell'Ordine ricorda tra l'altro che, secondo la legge, gli uffici stampa rispondono a un'esigenza stabile e permanente dell'Amministrazione pubblica e che non sono uffici temporanei e politicizzati e dunque non subordinati agli interessi del governo. Si sottolinea inoltre che figura diversa è quella del portavoce, il quale cura la comunicazione politica e non può far parte dell'Ufficio stampa, anche se, secondo la legge regionale con cui è stata recepita la 150, deve essere un iscritto all'albo dei giornalisti.