Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi ha inviato al Presidente della Regione Rosario Crocetta, al Presidente dell'Assemblea Regionale Giovanni Ardizzone, e al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi l'ordine del giorno predisposto nell'ultimo Consiglio Provinciale straordinario nel quale è stato sintetizzato il dibattito scaturito nella seduta straordinaria sulla vicenda della gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento. L'ordine del giorno è stato inviato anche alla Deputazione Nazionale e Regionale, a tutti i sindaci della provincia di Agrigento, nonché ai vertici amministrativi dell'Ato Idrico e di Girgenti Acque.
Diversi i punti contenuti nel documento tra cui l'introduzione del concetto etico come elemento fondamentale del servizio idrico per eliminare le sospensioni unilaterali del servizio da parte del gestore privato che serva ad introdurre il concetto del quantitativo minimo garantito per i cittadini, anche quelli morosi. Inoltre si chiede una revisione urgente del regolamento d'utenza rivedendo le tariffe e privilegiando il requisito di indispensabilità dell'approvvigionamento idrico.
Un esplicito richiamo viene fatto all'Assemblea Regionale Siciliana affinché possa legiferare introducendo il principio di imparzialità territoriale per consentire a tutti i Comuni di decidere di appropriarsi delle reti idriche in proprio, senza distinzione tra coloro che hanno ceduto la rete idrica al gestore privato, precedentemente alla Legge Regionale n. 2/2013, e coloro che non l'hanno ceduta.
Di seguito il testo del documento inviatio:
Il Consiglio Provinciale,
Facendosi interprete delle necessità dei cittadini in materia di servizio idrico;
Preso atto dei numerosi interventi effettuati nel corso della seduta straordinaria del Consiglio Provinciale sul tema dell'acqua e facendosi interprete delle necessità dei cittadini in materia di servizio idrico;
Chiede
1) Di applicare il concetto etico come elemento fondamentale del servizio idrico, eliminando le sospensioni unilaterali del servizio da parte del gestore privato ed introducendo il concetto del quantitativo minimo garantito per i cittadini;
2) Di non adottare, in merito alla pregressa fatturazione dei consumi idrici, una rateizzazione improntata a criteri generalisti ed indiscriminati, ma personalizzandola caso per caso e tenendo conto, principalmente, delle condizioni economiche personali, rispettando il concetto di solidarietà etica e civile;
3) All'Assemblea Regionale Siciliana, di legiferare introducendo il principio di imparzialità territoriale affinché tutti i Comuni possano decidere di appropriarsi delle reti idriche in proprio, senza distinzione tra coloro che hanno ceduto la rete idrica al gestore privato, precedentemente alla Legge Regionale n. 2/2013, e coloro che non l'hanno ceduta;
Chiede
altresì, la revisione urgente del regolamento d'utenza, rivedendo le tariffe e privilegiando il requisito di indispensabilità dell'approvvigionamento idrico;
Prende atto delle innumerevoli denunce e proteste esplicitate da diverse associazioni dei consumatori in rappresentanza dei cittadini, acquisendole agli atti affinché gli organi preposti adottino i legittimi provvedimenti.