/ Rassegna stampa » 2013 » Febbraio » 27 » Rassegna stampa del 27 febbraio 2013

Rassegna stampa del 27 febbraio 2013

GIORNALE DI SICILIA
 
Elezioni nazionali. Dopo 21 anni a città di Favara torna ad avere un rappresentante al Parlamento nazionale:diventa deputato Tonino Moscatt
A Montecitorio pure Iacono e Bosco
Bersani ed Alfano opteranno per altri collegi elettorali del Nord, giovani politici approdano in Parlamento
Otto agrigentini hanno già staccato il biglietto per Roma. Atri due hanno sono sulla strada per la capitale. L'esito elettorale delle politiche ha fatto registrare questo dato. Gli agrigentini che sono approdati a Montecitorio sono: Angelino Alfano e Riccardo Gallo Afflitto del Pdl; Angelo Capodicasa, Antonino Moscatt e Giuseppe Lauricella dei Pd (quest'ultimo eletto nella circoscrizione Sicilia 2); Gea Schirò Pianeta (Scelta civica con Monti). Se Alfano, come pare, opterà per un altro collegio, sarà eletto Nino Bosco, quindi nel Pdl un altro deputato agrigentino, e se Bersani dovesse optare per un altro collegio sarebbe eletta Maria Iacono nel Pd,
Solo due invece i senatori che rappresenteranno la provincia di Agrigento a Palazzo Madama, entrambi nelle fila del Pdl. Si tratta di Giuseppe Marinello e Giuseppe Ruvolo, il primo di Sciacca, il secondo (ex Pid) di Ribera.
Moscatt e Bosco. Dopo 21 anni la città di Favara torna ad avere un rappresentante al Parlamento nazionale. Nel l992fuAngeloLallus- sa ad essere letto nelle fila della Dc, mentre adesso il seggio alla Camera è appannaggio del giovane Tonino Moscatt (Pd), ex segretario regionale della Sinistra Giovanile. «La mia elezione - dice - è frutto di una bella battaglia iniziata con le primarie di dicembre che mi hanno visto concorrere alla pari anche con soggetti di provata esperienza Messe alle spalle le elezioni occorre adesso rimboccarsi le maniche ricostruendo un tessuto sociale messo a dura prova. Nino Roseo, coordinatore provinciale del Pdl, dice: «Le emozioni nello spoglio di questa tornata elettorale non sono mancate ma alla fine ti dato che emerge è il recupero del partito  che ci dà nuovi stimoli per intraprendere le prossime battaglie per il rinnovo di diverse amministrazioni comunali e della stessa Provincia, Roseo si congratula per il successo di Moscatt
Di Caro ancora primo dei non eletti
Primo dei non eletti in provincia alle elezioni regionali dell'ottobre scorso, Giovanni Di Caro anche questa volta resta fuori per poro. «Il dato ufficiale - dice - è che il Movimento 5 Stelle a Favara è stato il partito di gran lunga più votato, così come in Sicilia».
Gallo ringrazia Alfano. Riccardo Gaio esprime soddisfazione per l'elezione al Parlamento che si insedierà giorno 15 marzo. «Il segretario del Pdl Alfano - dice Gallo - che ringrazio ha riconosciuto al gruppo dei Patto per il territorio un ruolo politico di primissimo piano, adesso ad Agrigento e Provincia siamo il secondo partito dietro solo all'exploit dei Grillini, questo la dice lunga sulla classe dirigente che si è formata all'interno del Pdl e il ricambio generazionale che si è creato nello scegliere i candidati nella formazione delle liste.
L'Udc sbanca a Menfi.
«Grazie di cuore a quanti hanno sostenuto la mia candidatura Ode e quanti continueranno a incentivare il mio impegno in prima linea» Così Michele Botta commentali positivo dato registrato a Menfi per l' Udc rispetto alle medie nazionali e regionali. «Nel complessivo risultato generale sono lieto per il dato dell' 8,20% raggiunte a Menfi, risultato più alto in tutta la provincia». Ad Agrigento, infatti, ai è ottenuto 112,5%, a Porto Empedocle il 7,4%, a Favara l'1,8% e a Sciacca 11,2%.
Maria Iacono (Pd): «Siamo in attesa di sapere su quale collegio opterà Bersani che, qualora optasse per un altro collegio mi consentirebbe di entrare in Parlamento dove il Pd porta per il 40% donne e tacitissimi giovani con cui bisogna costruire il cambiamento, Naturalmente bisogna aprire un dialogo con i deputati del Movimento 5 Stelle il cui risultato merita ampia considerazione» (PAPI-URE)
 
POLITICHE 2013
A GRILLO 19 ELETTI. ILTRASFERIMENTOA ROMA DI ALCUNI LEADER CAMBIA L4\ MAPPA DEL POTERE LOCALE
Ecco la divisone de seggi in Sicilia
Il Pdl conquista 26 parlamentari, 2 in meno rispetto al trionfo del 2008. Il Pd passa da 21 a 24 seggi più Lumia
Temeva la debacle, e invece il Pd! porta a casa fra Camera e Senato una pattuglia di 26 parlamentari, appena 2 in meno del l'esercito eletto nell'Isola nel trionfale 2008. Il Pd vede crescere i suoi rappresentanti a Roma dai 21 di cinque anni fa ai 24 eletti ieri e a questi aggiunge Beppe Lumia che entra in Senato grazie al treno della Lista Megafono di Crocetta. I grillini, ca va sans dire, sono i trionfatori della tornata e portano a Roma al primo tentativo ben 19 parlamentari.
Numeri alla mano, ecco i risultati concreti del voto in Sicilia. Ma l'assegnazione dei seggi porta con sè movimenti interni ai partiti che possono ridisegnare la mappa del potere locale. Nel Pdl, per esempio, l'elezione di Francesco Scoma al Senato mette in moto un meccanismo che permette di recuperare posizioni indebolite dalla doppia sconfitta alle Amministrative al la Regionali. Scoma, deputato all'Ars da cinque legislature, lascerà il posto a Sala d'Ercole a Giuseppe Milazzo, consigliere comunale di Palermo e primo dei non eletti il 28 ottobre. Milazzo lascerà a sua volta il posto al Comune a Giovanni Melia, che aveva fallito l'elezione nel maggio scorso.
Ma l'addio di Scorna all'Ars apre anche la successione alla
carica di capogruppo all'Ars: in corsa l'attuale vice, il catanese Marco Falcone, o l'alfaniano agrigentino Enzo Fontana. Sempre nel Pdl, con ogni probabilità Berlusconi opterà un altro dei tanti seggi conquistati al Senato, lasciando spazio a Marcello Gualdani, fedelissimo di Francesco Cascio e primo dei non eletti.
Il bilancio dell'attribuzione dei seggi consegna due posti ciascuno a Sei, Monti e Udc. Mentre resta fuori malgrado la speranza coltivata fino alla notte fonda di lunedì notte Fratelli d'italia, che avrebbe eletto il palermitano Gianpiero Cannella.
Anche in Sel scatta il gioco delle opzioni. Laura Boldrini è stata eletta in entrambi i collegi della Camera in Sicilia e nelle Marche. Probabilmente opterà per il seggio nella Sicilia orientale, lasciando libero lo scranno che scatta nel collegio occidentale che a quel punto andrà al palermitano e leader regionale del partito Erasmo Palazzotto. Se la Boldrini dovesse optare per il seggio nelle Marche, dalla Sicilia orientale sbarcherebbe alla Camera Sulla Martini).
Situazione analoga nel Pd. Bersani dovrebbe optare per un seggio scattato in altre regioni, liberando quello nella Sicilia occidentale: a quel punto entrerebbe alla Camera per Maria Iacono, ex sindaco di Caltabellotta e donna più votata alle primarie agrigentine. Nell'Udc i due seggi scattati alla Camera sono entrambi di Gianpiero Italia che dunque dovrà cederne uno a Giovanni Pistorio (secondo a oriente) e Ferdinando Adornato (secondo a occidente). La vera sorpresa è però il seggio conquistato dalla lista Tabacci nella Sicilia occidentale grazie al posto di migliore dei simboli perdenti sul piano nazionale: il posto andrebbe a Bruno Tabacci che però potrebbe cederlo a Carmelo lo Monte, che dopo le esperienze con Mpa e Idv tornerebbe in Parlamento nel centrosinistra.
 
FUORI DAL PARLAMENTO. Non vanno a Roma neppure Fallica (Grande Sud), Siragusa e Barbagallo (Pd) e Forgione (Sel)
Da Miccichè a Lombardo: ecco i grandi esclusi
Arrivederci Roma. In Sicilia è lungo l'elenco degli esclusi eccellenti dal Parlamento nazionale. Colpa della soglia di sbarramento che molti partiti non hanno superato.
È il caso di Grande Sud, che comunque ha ottenuto l'elezione di tre esponenti inserendoli nelle liste del PdL. Resterà invece fuori dal Parlamento il leader Gianfranco Miccichè, assieme al suo braccio destro Pippo Fallica. Niente da fare anche per Salvatore Iacolino, europarlamentare del Pdl che si era candidato col partito di Miccichè.
Bocciato pure l'altro movimento autonomista, il Partito dei siciliani (I'ex Mpa) dell'ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
Nel Pds fuori Roberto Di Mauro, Giuseppe Gennuso e !'ex deputato regionale Scammacca Della Bruca. Nel centro- destra non ha raggiunto i risultati sperati il partito Fratelli D'Italia, fondato dagli ex ministri Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, anche lui rimasto fuori dal Parlamento così come, a Palermo, non hanno ottenuto l'elezione Giampiero Cannella e Maria Carolina Varchi.
Il Pid ottiene l'elezione dell'ex ministro Saverio Romano, inserito nella lista del Pdl, ma registra la mancata elezione di Innocenzo Leontini, Marianna Caronia e dell'ex capogruppo all'Ars Rudy Maira. L'esito delle urne ha penalizzato anche i montiani di Scelta Civica, Ettore Artioli, Rosario Sidoti, Benedetto Adragna, Massimo Plescia e Lorenzo Alessi. Sempre nell'area dei moderati, in Sicilia non hanno ottenuto la rielezione neppure i finiani. Così niente riconferma per Fabio Granata, vice coordinatore di Fli, e il leader siciliano Carmelo Briguglio.
Numerose esclusioni eccellenti anche nel Pd, che già aveva registrato alcune cadute in occasione delle primarie per scegliere i candidati da piazza- re nelle liste. Tra i democratici non sono stati eletti Alessandra Siragusa, Giovanni Barbagallo, Marilena Samperi, Giuseppe Apprendi, Antonino Russo, Sergio D'Antonio e Lillo Speziale. Nomi ai quali si aggiungono gli uscenti Nino Papania e Mirello Crisafulli, esclusi dalle liste pri-ma delta consultazione.
Il Megafono, partito del presidente della Regione, Rosario Crocetta, piazza solo Beppe Lumia e vede così escluso il mecenate Antonio Presti. L'elezione di Carmelo Lo Monte, del Contro democratico di Tabacci, è legata alla scelta del collegio da parte del leader del partito. Niente da fare poi, nella lista <'I moderati», per Cristina Bertazzo, moglie del deputato regionale Riccardo Savona.
Nei centrosinistra resta fuori anche Francesco Forgione di Sel. Non ce l'hanno fatta con Rivoluzione civile Antonio Ingroia, Fabio Giambrone, Sandro Ruotolo, Orazio Licandro e Giovanna Marano.
Nel Mir, Moderati italiani in rivoluzione di Gianpiero Samorì, l'escluso eccellente è il commercialista messinese Francesco La Fauci, capolista al Senato.
RICCARDO VESCOVO
 
I DISAGI SULLA 115. A presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha incontrato i vertici Anas che domani saranno a Ribera
Il ponte Verdura crollato, la Chiesa: «Bisogna fare presto a ripristinarlo»
Giuseppe Pantano
Anche don Mario Sorce, direttore dell'ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, ha voluto dire la sua in merito al crollo del ponte sol fiume Verdura. «La Chiesa agrigentina, di fronte al disagi causati dal crollo del ponte sulla statale I 15 - scrive - esprime la propria solidarietà a quanti, a vario titolo, sono stati e continuano ad essere toccati dalle difficoltà di non poter vivere ordinariamente la propria vita di cittadini, perché impediti ad andare nel proprio luogo di lavoro, di studio o di abitazione Dall'altro lato la Chiesa agrigentina, chiede ai responsabili delle Istituzioni e degli organi deputati, on adeguato intervento affinché diano immediata approvazione a qualunque tipo di efficace intervento per l'urgente lavoro di ripristino del transito interrotto. Padre Sorce conclude con on ringraziamento a «quanti si sono fatti immediatamente portavoce ditali gravi disagi». Domani sarà una giornata importante per fare il punto sulla vicenda e soprattutto sui lavori da effettuare. Alle 18, presso la sala consiliare "Frenna" del Comune di Ribera, si svolgerà, alla presenza dei dirigenti dell'Anas, la presentazione del progetto di ricostruzione del viadotto e del crono programma dei lavori. Saranno presenti il sindaco, la giunta e il consiglio comunale di Ribera. Sono stati invitati il presidente, gli assessori ed i consiglieri provinciali così come i sindaci, le amministrazioni e di consigli comunali di Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Lucca Sicula, Sciacca, Villafranca Sicula Il sindaco di Ribera. Carmelo Pace, ha invitato anche il Prefetto, i rappresentanti delle forze dell'ordine, i parlamentari, le organizzazioni di categoria ed i sindacati. "Come avevamo anticipato - afferma Pace - continuiamo a monitorare quotidianamente, con la massima attenzione, la situazione. A tal proposito, considerato che domani (ndr, oggi per chi legge) scadrà il termine perla presentazione delle offerte da parte delle ditte per lavori, abbiamo indetto questo incontro al fine di conoscere, e far conoscere a tutti i cittadini del territorio, il crono programma dei lavori redatto dall'Anas, per aver contezza dei tempi di inizia, ma soprattutto, di fine dei lavori e affinché tutto il territorio - conclude - possa essere informato dall'Anas". Ieri il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha incontrato i vertici regionali dell'Anas che hanno confermato i tempi, 40 giorni, per l'esecuzione dei lavori «E.' previsto un ciclo continuo di cantiere, h.24, per consentire la fine dei lavori entro il termine previsto - scrive in una nota la Provincia - salvo il avverse condizioni climatiche» (GP)
 
ATO AG1. Si decide sullo sblocco dei fondi
Rifiuti, stipendi a rischio
Oggi giornata decisiva
SCIACCA
 Il giudice del Tribunale di Sciacca potrebbe decidere già questa mattina sull'istanza avanzata dalla Sogeir per Io sblocco dei fondi che sono stati pignorati. Questo non ha consentito alla società d'ambito di pagare gli stipendi ai lavoratori che hanno proclamato Io sciopero. Il commissario liquidatore, Vincenzo Macinello, che ieri ha incontrato i rappresentanti sindacali, potrebbe conoscere già questa mattina la decisione del giudice al quale ha consegnato una dichiarazione del Comune di Sciacca che riconosce un debito di oltre 5 milioni di euro nei confronti della Sogeir e individua mandati di pagamento per somme che potrebbero consentire sia il pagamento degli stipendi che del credito Sani per il quale è scattato il pignoramento. «Domani (ndr, og
gi per chi legge) - dice Enzo la- cono, della Cgil - aspettiamo una risposta da Marinello e sabato svolgeremo un'assemblea dei lavoratori, Se ie somme verranno sbloccate e si pagheranno gli stipendi, i'ultima quota di dicembre 2012 e quello di gennaio 2013, revocheremolo sciopero che, in caso contrario, sarà svolto il 4 e il 5 marzo, preceduto da due ore di assemblea del personale il 3 e seguito da altre due ore il 6 marzo». Intanto, il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, chiude all'ipotesi avanzata dalla Cgil che siano i Comuni dell'Ato a pagare gli operai.
«Giuridicamente - dice - non è possibile perchè non si tratta di dipendenti comunali. E il Comune ha già messo a disposizione della Sogeir somme per pagare gli stipendi».
GIUSEPPE PANTANO
 
LA SICILIA
 
VERTICE ANAS-PROVINCIA: OGGI SCADE IL TERMINE PER LA GARA
Crollo ponte sul fiume Verdura ditta Licenzierà venti dipendenti
g. re.) Ancora effetti negativi sull'economia locale per la chiusura della strada statale 115 in seguito al crollo del fiume Verdura. E' di ieri un accorato appello da parte di una società cooperativa che opera nel campo dell'edilizia ed ha sede a Sciacca. La Fornaci Virgilio, storica azienda cittadina, si è rivolta al Presidente della Repubblica ed alle altre cariche istituzionali, per segnalare come il proprio fatturato stia andando giù in picchiata. Un grido di allarme che fa sensazione e che è comune a molte altre realtà economiche presenti nel territorio. La cooperativa produce e trasporta materiali inerti con mezzi pesanti.
La chiusura della strada statale 115 ha determinato il crollo dell'80 per cento della produzione, L'impossibilità a percorrere la 115 e la mancanza di una via alternativa per i mezzi pesanti destinati al trasporto degli inerti, costituisce causa del sostanziale blocco della produzione, con conseguenza della riduzione dei ricavi e di una rilevantissima perdita d'esercizio.
((Venti famiglie, che prima vedevano garantito un dignitoso reddito con il lavoro della cooperativa - dice il presidente, Salvatore Liotta - a breve, si ritroveranno senza alcun sostentamento per far fronte ai bisogni minimi della vita». L'azienda chiede una rapida riattivazione del transito per i mezzi pesanti.
Intanto, ieri c'è stato un vertice tecnico nella sede del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Un confronto con l'Anas per la gestione della vicenda del crollo del ponte sul fiume Verdura e la transitabilità lungo la strada statale 115 e le strade provinciali 36, 88 e 47. Si è parlato delle condizioni di sicurezza che entrambi i gestori, Provincia e Anas, si sono impegnati a garantire nelle strade provinciali.
 
INTERROGAZION DI GALLO
Migliorare i collegamenti con i due aeroporti
c. mi.) Interrogazione del consigliere provinciale de "La Destra", Roberto Gallo, sui collegamenti con gli aeroporti di Trapani in particolare, ma anche Palermo:
"Ci fanno perdere di fatto - scrive - la possibilità che oltre 100.000 persone ogni anno potrebbero raggiungere Agrigento col giro di affari che cio' comporterebbe. Lavoro, occupazione e sviluppo nel settore chiave della nostra economia, cioe' il turismo insieme all'agricoltura. Nel dettaglio la situazione è che esiste una sola autolinea che collega l'aeroporto di Palermo con Agrigento. Con orari che sono assolutamente insufficienti. Infatti l'ultima corsa da Punta Raisi ad Agrigento è alle ore 19,30 sicche' ci sono 150 voli settimanali che rimangono scoperti. Altro problema è che da Agrigento per l'aeroporto di Palermo l'ultima corsa è alle 17, e do' comporta che migliaia di persone cancellano l'ultimo pernotta mento sul nostro territorio per effettuarlo a Palermo e ripartire l'indomani.
 
Si riunisce questa mattina
il Cda del Polo universitario
Si riunirà questa mattina il Consiglio di amministrazione del Consorzio universitario di Agrigento per discutere i nuovi termini della convenzione quadro con l'Università di Palermo. Un documento che decide il futuro della struttura agrigentina e che consentirà di definire il piano dell'offerta formativa, vero cuore pulsate di un ente di questo tipo. Il Cda, nello specifico, incontrerà il presidente Maria Immordino, il quale esporrà cosa previsto nel documento e, la prossima settimana, si recherà a Palermo per la firma che lo renderà operativo. Al momento non sono stati resi noti i dettagli, ma nei fatti si tratterà, da quanto ci è dato sapere, di una convenzione che sposterà su Agrigento una parte più importante delle competenze, anche sotto il profilo dei costi, sul Cupa, al quale saranno 'caricate" il 50 per cento delle spese. Questo perché Unipa ha sì
interesse a garantire la sopravvivenza del Consorzio, ma tentando ove possibile di alleggerire il peso economico sulle casse palermitane Tra le novità previste all'interno del documento, sul quale si lavora da prima di questa estate, dovrebbe essere inserito un sistema di "costi fissi" che stabilisca a priori il costo di ogni corso di laurea in base alle risorse umane utilizzate. Inoltre, già da quest'anno, non vi saranno più insegnati "in prestito", ma sarà necessario un numero di docenti titolari per l'esistenza di un corso di laurea. Alcuni di questi accorgimenti consentirebbero ai soci — Comuni, Camera di Commercio, Provincia e associazioni di categoria - di programmare gli investimenti a lungo termine perché potrebbero sapere in anticipo ogni anno a quanto ammonta la somma da stanziare e potrebbero inserirla nei bilanci, al di là di quando
questi vengano discussi o approvati dai consessi pubblici. Ovviamente in teoria. Nella pratica, ancora oggi, gli stanziamenti arretrati da parte degli enti che partecipano al Consorzio non sono stati del tutto recuperati. Per questo, sempre domani, dovrebbe essere prevista una riunione informale coni soci, per fare presente l'attuale situazione economica e verificare se si voglia realmente "mettere mano al portafogli" e continuare a sostenere il Cupa. Tutti insomma saranno responsabilizzati verso il proprio impegno verso l'istituzione univesitaria. Superata questa fase, pare, il presidente dovrebbe agire per verificare l'avanzamento delle operazioni di recupero del credito nei confronti soprattutto del Comune di Agrigento, ad oggi quello con l'esposizione economica più forte verso l'università.
GOACCHINO SCHICCHI
 
La carovana di eletti agrigentini
tra esperienza ed esordi romani
Da Capodicasa e Ruvolo a Nino Moscatt e Gallo
 
Alcuni sanno già cosa mettere in valigia, per altri invece è questa la "prima volta". La carovana di agrigentini neo eletti in Parlamento è pronta a fare rotta verso i palazzi romani. Al momento, certi, sono sei ma, quasi certamente diventeranno Otto e tra loro c'è anche la prima donna deputato nazionale agrigentina.
La quota maggiore spetta al Pdl: tre deputati e due senatori. Alla Camera ovviamente rimane il segretario nazionale Angelino Alfano. La prima new entry è il 45nne Riccardo Gallo. Nel 2008 viene eletto consigliere provinciale nelle file del Pdl, risultando anche il più votato in provincia: poi fonda il movimento del Patto per il Territorio ed è stato molto influente nella rielezione, alle scorse comunali, del sindaco Marco Zambuto. Alle regionali di ottobre torna al Pdl, sia allea con Alfano e rompe con Zambuto (che non accetta la mossa). Ma grazie a ciò ottiene il sesto posto nella lista del Pdl alle politiche che gli consente l'elezione.
Dietro di lui c'è il favarese Nino Bosco, ma i seggi ottenuti dal partito di Berlusconi in Sicilia occidentale sono 6. L'ex deputato regionale viene dato eletto da molti pidiellini agrigentini: sarebbe necessaria l'elezione di Alfano in un'altra circoscrizione. Su facebook lo stesso Bosco ringrazia gli elettori e scrive: «Abbiano raggiunto insieme il nostro obbiettivo)). Ovviamente la decisione passa da Roma perché in questo modo Alfano dovrebbe occupare il posto in un'altra Regione lasciando un seggio libero nel suo collegio di casa. Al Senato arrivano altri due agrigentini ed entrambi con la lista del Pdl. Il primo è il saccense Giuseppe Marinello che con il suo seggio blindato (quarto posto) lascia, dopo tre legislature consecutive, la Camera per approdare per la prima volta al Senato.
Gli farà gli onori di casa il riberese Giuseppe Ruvolo che quel palazzo lo conosce bene. Esponente del Pid, Ruvulo ottiene il settimo posto nella lista del Pdl grazie all'accordo tra Saverio Romano e Angelino Alfano. E stato senatore dal 2001 al 2006 poi, per due legislature, deputato alla Camera e oggi ritorna a Palazzo Madama. La truppa di Agrigentini è composta anche da altd 2 (quasi certamente 3) esponenti del Partito Democratico. A guidare i deputati Pd sarà Angelo Capodicasa, anche lui "veterano" di Montecitorio, dove entrò per la prima
volta nel 2006. La sua elezione era certa da tempo grazie al risultato
ottenuto alle primarie in provincia che gli con- segnarono il terzo posto in lista. Sarà Capodicasa a fare da "cicerone" al più giovane dei deputati agrigentini e suo compagno di partito, Tonino Moscatt: 32enne, impegato fin dagli anni del liceo con la Sinistra Giovanile, Moscatt è
molto vicino alle posizioni del deputato regionale Giovanni Panepinto e alle primarie ottenne il secondo risultato subito dopo Capodicasa. Con loro dovrebbe arrivare a Roma anche la prima donna agrigentina deputato nazionale. E l'ex sindaco di Caltabellotta, Maria Iacono, che si trova all'undicesimo posto in lista. Anche se sono scattati 10 seggi al Pd, viene data per certa la rinuncia all'elezione nella circoscrizione Siciliana di Pier Luigi Bersani: così si farebbe strada Maria Iacono. C'è anche un altro deputato di origini agrigentine: è Giuseppe Lauricella, originario di Ravanusa e figlio dell'ex leader socialista Salvatore, Ministro e storico sindaco ravanusano
TOTÒ FREQUENTE
 
Agrigentoflash
 
Strada Statale 115: Vertice alla Provincia. Entro fine mese saranno aggiudicati i lavori.
Ponte sul fiume Verdura: Vertice stamane nella sede del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi con i massimi responsabili dell'Anas, l'Ing. Giuseppe Salvatore Tonti Direttore Regionale della Società e l'Ing. Massimiliano Campanella responsabile della sezione staccata di Agrigento.
L'incontro tra i vertici Anas e il Presidente D' Orsi è servito a riallineare le prospettive tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Anas per la gestione della vicenda del crollo del ponte sul fiume Verdura e la transitabilità lungo la strada Statale 115 e le strade provinciali 36, 88 e 47 per garantire la circolazione dei mezzi nella zona.
Gli ing.ri Tonti e Campanella hanno illustrato il progetto esecutivo dei lavori per il ripristino della viabilità lungo la SS.115 redatto dall'Anas. La scadenza per la presentazione delle offerte per partecipare al bando e l'assegnazione all'impresa avverranno il 27 febbraio. I tempi di realizzazione dell'opera sono previsti in 40 giorno dalla data di aggiudicazione all'impresa vincitrice della gara. E' previsto un ciclo continuo di cantiere, h.24, per consentire la fine dei lavori entro il termine previsto, salvo il verificarsi di avverse condizioni climatiche.
Inoltre sono state discusse le condizioni di sicurezza che entrambi i gestori, Provincia e Anas, si sono impegnati a garantire per consentire una transitabilità al meglio delle strade provinciali agli automobilisti e agli autotrasportatori che devono utilizzare la SS.115. Strade che hanno però bisogno di una manutenzione continua per consentire l'aumento del traffico.
Soddisfazione per l'incontro è stata espressa dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi il quale si è detto certo del rispetto dei tempi per riportare alla normalità la viabilità sulla SS.115 che tanti disagi sta provocando al traffico veicolare. Il Presidente D'Orsi ha rappresentato le esigenze delle popolazioni della zona e degli operatori economici.
Il Presidente D'Orsi ha assicurato la massima collaborazione sua e dei tecnici della Provincia per migliorare le condizioni delle strade provinciali invitando l'Anas a fare presto per riattivare il transito sul ponte sul fiume Verdura.
L'Anas, dal canto suo, ha assicurato la massima celerità per avviare i lavori ricordando che dal momento del crollo alla fase di appalto dei lavori passeranno solo 25 giorni, un tempo necessario per definire la soluzione più idonea.
Per il Presidente D'Orsi - l'incontro di oggi testimonia la volontà dell'Ente di lavorare seriamente, al di là dei facili proclami, per arrivare al più presto alla soluzione del problema, attuando quei comportamenti necessari a realizzare l'opera-. Il Presidente D'Orsi ha auspicato, anche, che la proposta, invocata dalla Provincia, della dichiarazione dello stato di necessità ed avanzata dal Presidente Crocetta, sia approvata, al più presto, dal Consiglio dei Ministri. Si tratta, conclude D'Orsi, di un passaggio obbligato per consentire eventuali risarcimenti agli operatori economici che operano nella zona.
 
SS 115, chiusa l'attività dei volontari di Protezione Civile a supporto del Comune di Calamonaci.
Si è conclusa nel migliore dei modi l'attività di supporto dei volontari di protezione civile per attività di monitoraggio del traffico all'interno del Comune di Calamonaci. Dopo diversi giorni di comprensibili disagi per automobilisti e abitanti a causa della nota interruzione della SS 115, infatti, la situazione è andata progressivamente migliorando, in particolare per il piccolo Comune del comprensorio riberese, che viene attraversato quotidianamente da centinaia di veicoli e pullman. La difficile situazione viene attualmente gestita senza particolari problemi dalla Polizia Municipale, la cui attività è stata supportata dalle associazioni di volontariato presenti nel territorio interessato dall'emergenza, iscritte al Registro Regionale di Protezione Civile e attivate dal Gruppo Protezione Civile del Settore Ambiente inseguito alla richiesta dello stesso Comune di Calamonaci alla Provincia Regionale di Agrigento.
 
"Siamo soddisfatti del lavoro dei volontari" dice il Presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi "che hanno reso meno problematico l'afflusso di veicoli dirottati dalla statale dopo il crollo del ponte sul Verdura su strade interne inadeguate a sostenere notevoli volumi di traffico".
Le associazioni che hanno partecipato alle operazioni di monitoraggio del traffico nel comune di Calamonaci sono: Vigili del Fuoco in congedo di Sciacca, Vigili del Fuoco in congedo di Bivona, AEOP di Ribera, Gruppo Comunale di Villafranca Sicula e Terre Sicane di Sambuca di Sicilia.
 
Roberto Gallo interroga sui collegamenti con aeroporti di Palermo e Trapani.
Interrogazione del consigliere provinciale de "La destra" , Roberto Gallo, sui collegamenti con gli aeroporti di Trapani in particolare, ma anche  Palermo: "ci fanno perdere di fatto- scrive- la possibilita' che oltre 100.00 persone ogni anno potrebbero raggiungere Agrigento col giro di affari che cio' comporterebbe. Lavoro, occupazione e sviluppo nel settore chiave  della nostra economia , cioe' il turismo insieme all'agricoltura. Nel dettaglio la situazione è che esiste una sola autolinea che collega l'aeroporto di Palermo con Agrigento  . Con orari che sono assolutamente insufficienti . Infatti l'ultima corsa da Punta Raisi ad Agrigento è alle ore 19,30  sicche' ci sono 150 voli settimanali che rimangono scoperti . Altro problema  è che da Agrigento per l'aeroporto di Palermo l'ultima corsa è alle ore 17,00  , e cio' comporta che migliaia di persone cancellano l'ultimo pernottamento sul nostro territorio per effettuarlo a Palermo e ripartire l'indomani .Per quanto riguarda Trapani col suo aeroporto di Birgi , la situazione è ancora piu' grave . Anche qui c'è una sola autolinea che collega il territorio Agrigentino con l'aeroporto di Birgi . Le corse sono soltanto 3 giornaliere di cui l'ultimo pullman alle ore 16,30 nei giorni feriali da Birgi verso Agrigento  , invece la domenica una sola corsa alle ore 20,10 . In soldoni oltre 11.000 passeggeri alla settimana restano scoperti per raggiungere la nostra Provincia, e si spostano agevolmente su Palermo che è ben collegata, rinunciando al tour turistico nel nostro territorio. Facendo ancora qualche semplice calcolo c'è una potenzialita' di oltre 2 Milioni di passeggeri all'anno che non potendo raggiungere regolarmente la Provincia di Agrigento , rimangono su Palermo e/o anche sul territorio Trapanese . Limitandoci appena a considerare un 5% di questo traffico passeggeri , possiamo affermare , appunto, che perdiamo almeno 100.000 turisti all'anno , i quali darebbero una boccata d'ossigeno alla nostra grave crisi economica . Chiedo i  motivi dell'immobilismo verso questi fondamentali problemi , ed  anche che l'amministrazione provinciale elabori un progetto d'intervento nei collegamenti tra il territorio Agrigentino e gli aeroporti di Trapani e Palermo in tempi brevissimi, se c'è la volonta'.
 
Riccardo Gallo tra gli agrigentini eletti al parlamento: "mi aspetta un impegno unidirezionale verso il sud"
Il neo eletto deputato del Pdl Sicilia 1 Riccardo Gallo esprime gioia per l'elezione al Parlamento che si insedierà giorno 15 marzo.
"Ringrazio tutti gli amici che hanno creduto nella mia azione politica e nel mio forte radicamento sul territorio dovuto a un impegno costante per gli agrigentini.
Il segretario del Pdl Alfano che ringrazio ha riconosciuto al gruppo del Patto per il Territorio un ruolo politico di primissimo piano,adesso ad Agrigento e Provincia siamo il secondo partito dietro solo all'exploit dei Grillini, questo la dice lunga sulla classe dirigente che si è formata all'interno del Pdl e il ricambio generazionale che si è creato nello scegliere i candidati nella formazione delle liste.
Sono determinato, ciò che mi aspetta è un impegno unidirezionale verso il sud e i siciliani, il paese è stato diviso in due, ma oggi bisogna ripartire e dare uno slancio all'economia italiana con delle linee incentrate allo sviluppo e di sostegno ai ceti produttivi"
 
Agrigentonotizie
 
Viadotto Verdura: vertice in Provincia, lavori affidati entro fine mese
La scadenza per la presentazione delle offerte per partecipare al bando e l'assegnazione all'impresa avverranno il 27 febbraio. I tempi di realizzazione dell'opera sono previsti in 40 giorni
di Redazione
Vertice, stamane, tra il presidente dell Provincia Eugenio D'Orsi e i massimi responsabili dell'Anas, Giuseppe Salvatore Tonti direttore regionale della Società, e Massimiliano Campanella, responsabile della sezione staccata di Agrigento, per riallineare le prospettive tra la Provincia regionale di Agrigento e l'Anas per la gestione della vicenda del crollo del ponte sul fiume Verdura e la transitabilità lungo la strada statale 115 e le strade provinciali 36, 88 e 47 per garantire la circolazione dei mezzi nella zona.
Gli ingegneri Tonti e Campanella hanno illustrato il progetto esecutivo dei lavori per il ripristino della viabilità lungo la Ss115 redatto dall'Anas. La scadenza per la presentazione delle offerte per partecipare al bando e l'assegnazione all'impresa avverranno il 27 febbraio. I tempi di realizzazione dell'opera sono previsti in 40 giorni dalla data di aggiudicazione all'impresa vincitrice della gara. E' previsto un ciclo continuo di cantiere h.24, per consentire la fine dei lavori entro il termine previsto, salvo il verificarsi di avverse condizioni climatiche. Inoltre sono state discusse le condizioni di sicurezza che entrambi i gestori, Provincia e Anas, si sono impegnati a garantire per consentire una transitabilità al meglio delle strade provinciali agli automobilisti e agli autotrasportatori che devono utilizzare la Ss115. Strade che hanno però bisogno di una manutenzione continua per consentire l'aumento del traffico.
Soddisfazione per l'incontro è stata espressa dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi il quale si è detto "certo del rispetto dei tempi per riportare alla normalità la viabilità sulla Ss115 che tanti disagi sta provocando al traffico veicolare". Il presidente D'Orsi ha rappresentato le esigenze delle popolazioni della zona e degli operatori economici.
L'Anas, dal canto suo, ha assicurato la massima celerità per avviare i lavori ricordando che dal momento del crollo alla fase di appalto dei lavori passeranno solo 25 giorni, un tempo necessario per definire la soluzione più idonea.
 
Colonne d'Ercole
E se i Grillini conquistassero la Provincia?
Speciale "Colonna d'Ercole" in occasione delle elezioni che si sono appena concluse. Una riflessione all'indomani delle consultazioni politiche su cambiamenti ad Agrigento e in tutta la provincia
di Fabio Russello
Elezioni politiche 2013, i "trombati" agrigentini. Sembrano tutti caduti dalla Luna. Il neo deputato Gallo che parla di "premio all'impegno sul territorio" (ma io non me ne sono accorto e non ho contato le preferenze che ha preso: comunque sia congratulazioni), Santino Lo Presti, che da buon dinosauro annuncia una sua candidatura alla presidenza della Provincia, ed Eugenio D'Orsi che sogna - un po' come per l'aeroporto - una conferma al terzo piano del Palazzo di Piazza Moro.
Non hanno capito nulla. Il M5S ad Agrigento, provincia e città, non è il primo partito perché a metà "giurgintani" piace il comico genovese. Il Beppe Nazionale ha la quasi metà dei voti perché gli agrigentini hanno condiviso i suoi slogans a cominciare dal "Andate tutti a casa" (più ancora del "Vi restituirò l'Imu...). Ma loro - i caduti dalla Luna, i dinosauri e i sognatori - non hanno capito (o forse guardano alla data con terrore) che alla Provincia si vota tra tre mesi.
Avete visto i voti del Movimento 5 Stelle ad Agrigento e provincia? Hanno i numeri per conquistare il vertice dell'Ente. Sarebbe - questa sì - una rivoluzione (anche in ragione della storica irrilevanza agrigentina del Pd: sono stati in Giunta ma non ce ne siamo accorti). Sceglierebbero un candidato che forse manco abbiamo mai sentito nominare, designandolo via web. E porterebbero un numero di consiglieri (sì sì, senza esperienza: ma chi se ne frega?) nell'Aula Giglia. E questi arrivati in piazza Aldo Moro rivolterebbero come un guanto la Provincia.
Non so come, perché una cosa è dire "Andate tutti a casa", una cosa è governare (come dimostra il sindaco di Parma). Ma i caduti dalla Luna, i sognatori e i dinosauri, non hanno capito che c'è una intera generazione (diciamo gli under 40) che dopo anni senza riferimenti hanno capito che la sponda per "mandarli a casa" c'è. Se vanno a casa non se ne accorgerà nessuno. Ma tanti, davvero tanti, dovranno cercarsi un lavoro.
 
Infoagrigento
 
Nè rossa, nè blu, nè bianca, ma bensì gialla; la nostra provincia spunta con questo colore nel tabellone che raggruppa le coalizioni vincenti in tutto il territorio nazionale.
Una "sindrome gialla", che evidenzia come il Movimento 5 Stelle ha sbaragliato la concorrenza nella terra dove lobby e scontri tra fazioni hanno caratterizzato la tragica storia degli ultimi anni; in provincia i grillini hanno raccolto il 35% dei consensi, in città addirittura quasi il 40%, una percentuale che neanche Forza Italia ed il PDL hanno mai eguagliato.
Sembrano lontani i tempi di quando il 61 a 0 del 2001, consegnava la Sicilia, ed Agrigento in particolar modo, all'opinione pubblica nazionale come feudo di un centro - destra, che ha poi governato quasi ininterrottamente il nostro territorio; oggi invece, il quadro è decisamente cambiato e nel volgere di così poco tempo.
Alzi la mano chi infatti, appena un anno fa, quando si votava per il rinnovo dell'amministrazione comunale, pronosticava un risultato a doppia cifra per il Movimento 5 Stelle ad Agrigento, segno di come i tempi stiano cambiando con una velocità imposta da una crisi che avanza inesorabilmente. Appena 12 mesi fa, in aula Sollano il quadro era frazionato in tanti partiti che, medi o grandi che siano, avevano quasi tutti la doppia cifra: oggi invece, di fatto, sono soltanto due i "vecchi" (come vengono adesso soprannominati) partiti che tengono botta, ossia il PD ed il PDL. Tutto il resto, anche in ambito nazionale, ha percentuali quasi insignificanti: MPA, Fratelli d'Italia, Grande Sud, PID, UDC, Scelta Civica, SEL e tanti altri movimenti che alle scorse regionali di ottobre avevano sfiorato o raggiunto la doppia cifra, sono adesso al di sotto del 2% e solo i "ripescaggi" previsti dal Porcellum hanno dato la possibilità ad alcune liste di sedere ancora in Parlamento.
Tornando alla situazione locale, accostando i risultati delle amministrative 2012 con quelle delle regionali prima e delle nazionali poi, sembra di paragonare cifre parecchio distanti a livello temporale, quando invece, come detto prima, non è passato neanche un anno: già ad ottobre si erano dati i primi segnali di insofferenza, con un'affluenza sotto il 50% ed un Movimento 5 stelle al 20%, ma in generale i partiti, con i loro apparati dietro, avevano retto. Ieri invece, tanto in Sicilia quanto ad Agrigento, i partiti più tradizionali sono implosi, in alcuni casi sono fuori dal Parlamento (eclatanti i casi di FLI ed MPA) e solo PDL e PD hanno ancora un peso.
A farne le spese, alcuni ex "big" della politica locale: Benedetto Adragna, Salvatore Iacolino, Roberto Di Mauro, lo stesso ex governatore Raffaele Lombardo, l'ex assessore regionale Fabio Granata, che sono rimasti fuori dalle mura dei palazzi romani. Molti altri sono invece rientrati, alcuni di essi, non eletti alle Regionali con le preferenze, hanno approfittato del posto in lista favorevole e dunque sale la curiosità di sapere, qualora in futuro fosse possibile, il reale peso politico di molti "rientranti" senza il pastrocchio del Porcellum.
A livello nazionale, da questa mattina sono sempre meno coloro i quali credono in un'ingovernabilità al Senato, prevedendo invece una maggioranza non tanto inedita formata da PD e PDL; così come accade già in alcuni paesi europei, come la Grecia, si va dunque verso un Parlamento non più frazionato tra destra e sinistra, ma tra partiti dell'ex "Arco Costituzionale" e partiti dei nuovi movimenti che recepiscono l'enorme malcontento popolare. Poco rilievo avrà invece il centro di Mario Monti, a cui già molti vedevano  il ruolo di stampella per un futuro governo di centro - sinistra o di centro - destra; con i suoi 45 deputati e 18 senatori, il peso di "Scelta Civica" è pressoché insignificante, specie a palazzo Madama.
Sembra invece perdere quota un eventuale ritorno alle urne nel breve volgere di pochi mesi,  sarebbe troppo rischioso infatti, per chi non vuole perdere da subito i privilegi parlamentari.
In generale dunque, emerge una piccola ma significativa picconata data, specie dalle nostre parti, al sistema politico attuale: significativa perchè è un primo timido tentativo di liberarsi dal gioco di fazioni e scontri di potere che hanno rovinato il nostro paese, piccola perchè, per l'appunto, tutto sommato, a parte Fini, coloro che hanno tenuto le redini della politica negli ultimi 20 anni sono ancora in Parlamento.
Forse è troppo tardi, per chi si doveva svegliare prima, avere un sussulto d'orgoglio: il processo di disaffezione verso i partiti tradizionali sembra irreversibile ed in pochi credono realmente che possa cambiare qualcosa con il nuovo Parlamento. Per cui, chiunque oggi festeggi l'elezione a Roma, eviti di aprire lo champagne, perchè c'è poco o nulla di cui essere felici: fuori dai palazzi del potere, la popolazione è sempre più stremata e mai come adesso, c'è un estremo bisogno di sobrietà e di voglia di lavorare per uscire dall'empasse della crisi economica e sociale in cui è piombato il paese.
Mauro Indelicato
 
Provincia: interrogazione di Roberto Gallo sugli aereoporti
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del capogruppo de "La Destra" al consiglio provinciale di Agrigento sulla situazione inerenti i collegamenti aeroportuali del nostro territorio:
 "Pessimi collegamenti con gli aeroporti di Trapani in particolare, ma anche Palermo, ci fanno perdere di fatto la possibilità  che oltre 100.00 persone ogni anno potrebbero raggiungere Agrigento col giro di affari che cio' comporterebbe. Lavoro, occupazione e sviluppo nel settore che dovrebbe essere volano della nostra economia , cioe' il turismo insieme all'agricoltura.
Nel dettaglio la situazione è che esiste una sola autolinea che collega l'aeroporto di Palermo con Agrigento . Con orari che sono assolutamente insufficienti . Infatti l'ultima corsa da Punta Raisi ad Agrigento è alle ore 19,30 sicche' ci sono 150 voli settimanali che rimangono scoperti . Altro problema è che da Agrigento per l'aeroporto di Palermo l'ultima corsa è alle ore 17,00 , e cio' comporta che migliaia di persone cancellano l'ultimo pernottamento sul nostro territorio per effettuarlo a Palermo e ripartire l'indomani .
Per quanto riguarda Trapani col suo aeroporto di Birgi , la situazione è ancora piu' grave . Anche qui c'è una sola autolinea che collega il territorio Agrigentino con l'aeroporto di Birgi . Le corse sono soltanto 3 giornaliere di cui l'ultimo pullman alle ore 16,30 nei giorni feriali da Birgi verso Agrigento , invece la domenica una sola corsa alle ore 20,10 . In soldoni oltre 11.000 passeggeri alla settimana restano scoperti per raggiungere la nostra Provincia, e si spostano agevolmente su Palermo che è ben collegata, rinunciando al tour turistico nel nostro territorio.
Facendo ancora qualche semplice calcolo c'è una potenzialita' di oltre 2 Milioni di passeggeri all'anno che non potendo raggiungere regolarmente la Provincia di Agrigento , rimangono su Palermo e/o anche sul territorio Trapanese . Limitandoci appena a considerare un 5% di questo traffico passeggeri , possiamo affermare , appunto, che perdiamo almeno 100.000 turisti all'anno , i quali darebbero una boccata d'ossigeno alla nostra grave crisi economica .
Per queste ragioni, martedi' prossimo depositero' una interrogazione al Presidente della Provincia , per chiedere i motivi dell'immobilismo verso questi fondamentali problemi , e chiedere anche che l'amministrazione provinciale elabori un progetto d'intervento nei collegamenti tra il territorio Agrigentino e gli aeroporti di Trapani e Palermo in tempi brevissimi, se c'è la volonta' politica di farlo e la capacita' di realizzare tale intervento."
 
Sicilia24h
 
MUOS, Consiglio provinciale approva mozione. Gruppo Pd soddisfatto
Il Gruppo del Partito Democratico alla Provincia Regionale di Agrigento esprime - in una nota -  la propria soddisfazione per l'approvazione della Mozione sul MUOS che ha presentato in Consiglio Provinciale e che ieri sera è stata esitata all'unanimità.
 
"L'approvazione di questa Mozione - si legge - segue quella di analoghi atti approvati dai Consigli provinciali di Caltanissetta, Ragusa e Catania che avevano già espresso l'opposizione all'istallazione militare americana di Niscemi.
Questa mozione va a sostegno della politica del Governo regionale che, dopo l'approvazione unanime dall'Assemblea Regionale Siciliana si è immediatamente attivato per le procedure di revoca di tutte le autorizzazioni di propria competenza.
Lo scorso 11 febbraio l'Assessore Regionale Mariella Lo Bello ha inviato le notifiche di sospensione dei lavori alle Autorità americane.
Rimane quindi fermo l'interesse primario per la Sicilia di proteggere la salute dei propri cittadini.
 
Ponte Verdura, vertice alla Provincia con i responsabili dell'Anas
Ponte sul fiume Verdura: Vertice stamane nella sede del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi con i massimi responsabili dell'Anas, l'Ing. Giuseppe Salvatore Tonti Direttore Regionale della Società e l'Ing. Massimiliano Campanella responsabile della sezione staccata di Agrigento.
L'incontro tra i vertici Anas e il Presidente D' Orsi è servito a riallineare le prospettive tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Anas per la gestione della vicenda del crollo del ponte sul fiume Verdura e la transitabilità lungo la strada Statale 115 e le strade provinciali 36, 88 e 47 per garantire la circolazione dei mezzi nella zona.
Gli ing.ri Tonti e Campanella hanno illustrato il progetto esecutivo dei lavori per il ripristino della iabilità lungo la SS.115 redatto dall'Anas. La scadenza per la presentazione delle offerte per partecipare al bando e l'assegnazione all'impresa avverranno il 27 febbraio. I tempi di realizzazione dell'opera sono previsti in 40 giorno dalla data di aggiudicazione all'impresa vincitrice della gara. E' previsto un ciclo continuo di cantiere, h.24, per consentire la fine dei lavori entro il termine previsto, salvo il verificarsi di avverse condizioni climatiche.
Inoltre sono state discusse le condizioni di sicurezza che entrambi i gestori, Provincia e Anas, si sono impegnati a garantire per consentire una transitabilità al meglio delle strade provinciali agli automobilisti e agli autotrasportatori che devono utilizzare la SS.115. Strade che hanno però bisogno di una manutenzione continua per consentire l'aumento del traffico.
Soddisfazione per l'incontro è stata espressa dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi il quale si è detto certo del rispetto dei tempi per riportare alla normalità la viabilità sulla SS.115 che tanti disagi sta provocando al traffico veicolare. Il Presidente D'Orsi ha rappresentato le esigenze delle popolazioni della zona e degli operatori economici.
Il Presidente D'Orsi ha assicurato la massima collaborazione sua e dei tecnici della Provincia per migliorare le condizioni  delle strade provinciali invitando l'Anas a fare presto per riattivare il transito sul ponte sul fiume Verdura.
L'Anas, dal canto suo, ha assicurato la massima celerità per avviare i lavori ricordando che dal momento del crollo alla fase di appalto dei lavori passeranno solo 25 giorni, un tempo necessario per definire la soluzione più idonea.
Per il Presidente D'Orsi - l'incontro di oggi testimonia la volontà dell'Ente di lavorare seriamente, al di là dei facili proclami, per arrivare al più presto alla soluzione del problema, attuando quei comportamenti necessari a realizzare l'opera-. Il Presidente D'Orsi ha auspicato, anche, che la proposta, invocata dalla Provincia, della dichiarazione dello stato di necessità ed avanzata dal Presidente Crocetta, sia approvata, al più presto, dal Consiglio dei Ministri. Si tratta, conclude D'Orsi, di un passaggio obbligato per consentire eventuali risarcimenti agli operatori economici che operano nella zona.
 
Ponte Verdura, Curia agrigentina: serve efficace intervento
La Chiesa  agrigentina, di fronte ai disagi causati dal crollo del ponte sul fiume Verdura, sulla SS. 115, esprime - in una nota - "la propria solidarietà a quanti, a vario titolo, sono stati e continuano ad essere toccati dalle difficoltà di non poter vivere ordinariamente la propria vita di cittadini, perché impediti ad andare  nel proprio luogo di lavoro, di studio o di abitazione.
Dall'altro lato la Chiesa  agrigentina, chiede ai responsabili delle Istituzioni e degli organi deputati, un adeguato intervento affinché diano immediata approvazione a qualunque tipo di efficace intervento per l'urgente lavoro di ripristino del transito interrotto.
Ringrazia, quanti si sono fatti immediatamente portavoce di tali gravi disagi".
 
Provincia, Guarraci (VS): Interrogazione sulla soppressione due collegamenti ferroviari
Il Consigliere provinciale di Agrigento Orazio Guarraci, Capo Gruppo al Consiglio Provinciale di "Voce Siciliana" ha chiesto al Presidente D'Orsi, - tramite un'interrogazione -  "se è a conoscenza che dal mese di Marzo, Trenitalia provvederà alla soppressione di due importanti collegamenti ferroviari, sulla tratta Agrigento-Palermo. Nel dettaglio si tratta dell'ultimo treno in partenza alle ore 20,14 da Agrigento per Palermo e l'ultimo treno in partenza alle ore 20,16 da Palermo per Agrigento. Non sfuggirà, neanche a Lei, - scrive Guarraci - l'ulteriore disagio che dovranno subire i cittadini della nostra Provincia, già fortemente penalizzata dal ridimensionamento dei collegamenti ferroviari con Caltanissetta e Catania.
Sig. Presidente, in questi lunghi anni, Ella, ha dimostrato totale disinteressamento per quanto concerne il settore dei trasporti, a conferma di ciò si registra, ancora oggi, l'immobilismo e il disinteresse ai problemi che riguardano la collettività.
Pertanto chiedo di conoscere quali provvedimenti sta adottando affinché si possa scongiurare, l'ulteriore, diminuzione del servizio ferroviario tra Agrigento e Palermo.
Auspico, che almeno una volta, da parte della S.V. possa intervenire in modo determinato e risolutivo".
 
Lavalledeitempli
 
Strada Statale 115: Vertice alla Provincia con i responsabili dell'Anas. Entro fine mese saranno aggiudicati i lavori
Ponte sul fiume Verdura: Vertice stamane nella sede del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi con i massimi responsabili dell'Anas, l'Ing. Giuseppe Salvatore Tonti Direttore Regionale della Società e l'Ing. Massimiliano Campanella responsabile della sezione staccata di Agrigento.
L'incontro tra i vertici Anas e il Presidente D' Orsi è servito a riallineare le prospettive tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Anas per la gestione della vicenda del crollo del ponte sul fiume Verdura e la transitabilità lungo la strada Statale 115 e le strade provinciali 36, 88 e 47 per garantire la circolazione dei mezzi nella zona.
Gli ing.ri Tonti e Campanella hanno illustrato il progetto esecutivo dei lavori per il ripristino della viabilità lungo la SS.115 redatto dall'Anas. La scadenza per la presentazione delle offerte per partecipare al bando e l'assegnazione all'impresa avverranno il 27 febbraio. I tempi di realizzazione dell'opera sono previsti in 40 giorno dalla data di aggiudicazione all'impresa vincitrice della gara. E' previsto un ciclo continuo di cantiere, h.24, per consentire la fine dei lavori entro il termine previsto, salvo il verificarsi di avverse condizioni climatiche.
Inoltre sono state discusse le condizioni di sicurezza che entrambi i gestori, Provincia e Anas, si sono impegnati a garantire per consentire una transitabilità al meglio delle strade provinciali agli automobilisti e agli autotrasportatori che devono utilizzare la SS.115. Strade che hanno però bisogno di una manutenzione continua per consentire l'aumento del traffico.
Soddisfazione per l'incontro è stata espressa dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi il quale si è detto certo del rispetto dei tempi per riportare alla normalità la viabilità sulla SS.115 che tanti disagi sta provocando al traffico veicolare. Il Presidente D'Orsi ha rappresentato le esigenze delle popolazioni della zona e degli operatori economici.
Il Presidente D'Orsi ha assicurato la massima collaborazione sua e dei tecnici della Provincia per migliorare le condizioni  delle strade provinciali invitando l'Anas a fare presto per riattivare il transito sul ponte sul fiume Verdura.
L'Anas, dal canto suo, ha assicurato la massima celerità per avviare i lavori ricordando che dal momento del crollo alla fase di appalto dei lavori passeranno solo 25 giorni, un tempo necessario per definire la soluzione più idonea.
Per il Presidente D'Orsi - l'incontro di oggi testimonia la volontà dell'Ente di lavorare seriamente, al di là dei facili proclami, per arrivare al più presto alla soluzione del problema, attuando quei comportamenti necessari a realizzare l'opera-. Il Presidente D'Orsi ha auspicato, anche, che la proposta, invocata dalla Provincia, della dichiarazione dello stato di necessità ed avanzata dal Presidente Crocetta, sia approvata, al più presto, dal Consiglio dei Ministri. Si tratta, conclude D'Orsi, di un passaggio obbligato per consentire eventuali risarcimenti agli operatori economici che operano nella zona.
 
Interrogazione di Guarraci sulla soppressione di due collegamenti ferroviari
Il Capo Gruppo al Consiglio Provinciale di "Voce Siciliana",Orazio Guarraci, chiede, al Presidente D'Orsi, se è a conoscenza che dal mese di Marzo, Trenitalia provvederà alla soppressione di due importanti collegamenti ferroviari, sulla tratta Agrigento-Palermo. Nel dettaglio si tratta dell'ultimo treno in partenza alle ore 20,14 da Agrigento per Palermo e l'ultimo treno in partenza alle ore 20,16 da Palermo per Agrigento. Non sfuggirà, neanche a Lei, l'ulteriore disagio che dovranno subire i cittadini della nostra Provincia, già fortemente penalizzata dal ridimensionamento dei collegamenti ferroviari con Caltanissetta e Catania.
Sig. Presidente - scrive Guarraci nell'interrogazione -, in questi lunghi anni, Ella, ha dimostrato totale disinteressamento per quanto concerne il settore dei trasporti, a conferma di ciò si registra, ancora oggi, l'immobilismo e il disinteresse ai problemi che riguardano la collettività.
Pertanto chiedo di conoscere quali provvedimenti sta adottando affinché si possa scongiurare, l'ulteriore, diminuzione del servizio ferroviario tra Agrigento e Palermo.
Auspico, che almeno una volta, da parte della S.V. possa intervenire in modo determinato e risolutivo.
 
ELEZIONI: quel "Patto" vince sempre
Volendo fare un'analisi del voto, a mio avviso, non serve andare lontano per comprendere il momento quasi storico che ci riguarda come agrigentini.
A parte la novità costituita dalla schiacciante presenza dei "grillini", Agrigento è la città di Angelino Alfano ma è anche la città di Marco Zambuto.
Ebbene, tutti ricordano la pirotecnica chiusura della campagna elettorale di maggio del candidato Zambuto a piazza Cavour, con Piero Macedonio in prima fila.
La fine che ha fatto quella alleanza è notoria.
Oggi, a bocce ferme, se c'è un vincitore della tornata elettorale nel nostro capoluogo è sicuramente quel "Patto"che, dopo il divorzio dal sindaco Zambuto, ha saputo scegliersi l'alleato giusto assicurandosi l'elezione alla Camera di Riccardo Gallo Afflitto riconosciuto quale "mente" del "Patto per il Territorio" di Agrigento.
Ma c'è di più e riguarda il partito di Zambuto, l'Udc che ha rischiato l'estinzione alla Fini, pagando una certa spocchia del suo leader nazionale che anche ad Agrigento è venuto per salire in cattedra e dettare legge.
Se Pierferdinando Casini ha rischiato in prima persona, c'è chi ha pagato caro il conto come il nostro concittadino ex senatore Benedetto Adragna il quale ha scelto malissimo con chi andare a braccetto dopo aver lasciato il Pd.
Mentre Casini è stato tirato per i capelli e Adragna mandato a casa, Monti che "odiato" dalla stragrande maggioranza degli italiani lo è senza ombra di dubbio, se l'è cavata uscendo quasi indenne dalle urne. A chi ringraziare per averlo salvato?
Il risultato ottenuto dal professore è la dimostrazione che come al solito gli italiani sono bravi a lamentarsi e imprecare al bar ma poi, al momento opportuno, sprecano sempre le occasioni.
Nel nostro caso, "La scelta civica" degli italiani doveva essere, appunto, quella di dire a Mario Monti, e sarebbe stata una maniera fin troppo educata, "ciao".
Altro che seggi.
EUGENIO CAIRONE
 
Agrigentooggi
 
Politica, Roberto Gallo : "E' un momento di grandi cambiamenti "
Pubblicato da: Redazione
"E' un momento di grandi cambiamenti . Noi La Destra abbiamo pagato per non aver saputo cogliere al meglio il sentimento diffuso di rivalsa verso una politica bancaria che ha impoverito la Nazione ". Lo afferma Roberto Gallo, consigliere provinciale di Agrigento di "La Destra", che aggiunge: "Pur avendo un programma fortemente caratterizzato in senso sociale (lotta alla casta ed alla corruzione con proposte legislative precise , mutuo sociale ..altrettanto, sovranita' monetaria,,)e di difesa degli Italiani (fuori verso i loro paesi d'origine i detenuti in Italia, servizi sociali prima gli Italiani , no privilegi a coppie di fatto ecc...) , non siamo riusciti a far passare il nostro messaggio , un po' per l'alleanza col PDL, un po' per errori organizzativi , ed addirittura perdendo qualche nostro voto in favore di Grilli, Forza Nuova, Casapaound ,ecc... Viceversa altri hanno preferito a fronte di una sinistra gretta , di casta e conservatrice , e che ha fatto il filo a certa cultura Montiana e bancaria (vedi i provvedimento Bersani, Prodi, ecc, MPS ecc , Votare il PDL che poi ha usufruito dei voti dei piccoli come noi ...parlando di voto utile , azzoppandoci ulteriormente ...
Adesso ci stiamo leccando le ferite, ma siamo pronti a ripartire , come si usa dire da noi "boia chi molla" , ci saremo alle amministrative , e comunque ci rivredete nelle piazze con le nostre bandiere e le nostre idee".
 
Agrigentoweb
 
Soppressione di due collegamenti ferroviari, interrogazione di Guarraci
Il consigliere provinciale Orazio Guarraci, Capo Gruppo al Consiglio Provinciale di "Voce Siciliana" ha presentato un'interrogazione al Presidente D'Orsi, per chiedere quali iniziative intenda intraprendere in vista dell'imminente soppressione di due importanti collegamenti ferroviari sulla tratta Agrigento-Palermo.
Nel dettaglio si tratta dell'ultimo treno in partenza alle ore 20,14 da Agrigento per Palermo e l'ultimo treno in partenza alle ore 20,16 da Palermo per Agrigento.
"Non sfuggirà di certo al Presidente - spiega Guarraci -, l'ulteriore disagio che dovranno subire i cittadini della nostra Provincia, già fortemente penalizzata dal ridimensionamento dei collegamenti ferroviari con Caltanissetta e Catania.
In questi lunghi anni, D'Orsi ha dimostrato totale disinteressamento per quanto concerne il settore dei trasporti, a conferma di ciò si registra, ancora oggi, l'immobilismo e il disinteresse ai problemi che riguardano la collettività.
Pertanto chiedo di conoscere quali provvedimenti sta adottando affinché si possa scongiurare, l'ulteriore, diminuzione del servizio ferroviario tra Agrigento e Palermo.
Auspico, che almeno una volta, il presidente possa intervenire in modo determinato e risolutivo" conclude Guarraci.
 
Strada Statale 115: Vertice alla Provincia con i responsabili dell'Anas. Entro fine mese saranno aggiudicati i lavori
Ponte sul fiume Verdura: Vertice stamane nella sede del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi con i massimi responsabili dell'Anas, l'Ing. Giuseppe Salvatore Tonti Direttore Regionale della Società e l'Ing. Massimiliano Campanella responsabile della sezione staccata di Agrigento.
L'incontro tra i vertici Anas e il Presidente D' Orsi è servito a riallineare le prospettive tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Anas per la gestione della vicenda del crollo del ponte sul fiume Verdura e la transitabilità lungo la strada Statale 115 e le strade provinciali 36, 88 e 47 per garantire la circolazione dei mezzi nella zona.
Gli ing.ri Tonti e Campanella hanno illustrato il progetto esecutivo dei lavori per il ripristino della viabilità lungo la SS.115 redatto dall'Anas. La scadenza per la presentazione delle offerte per partecipare al bando e l'assegnazione all'impresa avverranno il 27 febbraio. I tempi di realizzazione dell'opera sono previsti in 40 giorno dalla data di aggiudicazione all'impresa vincitrice della gara. E' previsto un ciclo continuo di cantiere, h.24, per consentire la fine dei lavori entro il termine previsto, salvo il verificarsi di avverse condizioni climatiche.
Inoltre sono state discusse le condizioni di sicurezza che entrambi i gestori, Provincia e Anas, si sono impegnati a garantire per consentire una transitabilità al meglio delle strade provinciali agli automobilisti e agli autotrasportatori che devono utilizzare la SS.115. Strade che hanno però bisogno di una manutenzione continua per consentire l'aumento del traffico.
Soddisfazione per l'incontro è stata espressa dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi il quale si è detto certo del rispetto dei tempi per riportare alla normalità la viabilità sulla SS.115 che tanti disagi sta provocando al traffico veicolare. Il Presidente D'Orsi ha rappresentato le esigenze delle popolazioni della zona e degli operatori economici.
Il Presidente D'Orsi ha assicurato la massima collaborazione sua e dei tecnici della Provincia per migliorare le condizioni delle strade provinciali invitando l'Anas a fare presto per riattivare il transito sul ponte sul fiume Verdura.
L'Anas, dal canto suo, ha assicurato la massima celerità per avviare i lavori ricordando che dal momento del crollo alla fase di appalto dei lavori passeranno solo 25 giorni, un tempo necessario per definire la soluzione più idonea.
Per il Presidente D'Orsi - l'incontro di oggi testimonia la volontà dell'Ente di lavorare seriamente, al di là dei facili proclami, per arrivare al più presto alla soluzione del problema, attuando quei comportamenti necessari a realizzare l'opera-. Il Presidente D'Orsi ha auspicato, anche, che la proposta, invocata dalla Provincia, della dichiarazione dello stato di necessità ed avanzata dal Presidente Crocetta, sia approvata, al più presto, dal Consiglio dei Ministri. Si tratta, conclude D'Orsi, di un passaggio obbligato per consentire eventuali risarcimenti agli operatori economici che operano nella zona.
 
 
 
 
 
 

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO