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Rassegna stampa del 7 marzo 2013

GIORNALE DI SICILIA
 
PROVINCIA
Si conclude il progetto "Sibit"
Si avvia a conclusione il SIBIT(acronimo di 'Sustainable Inter -Regional Bike Tourism"), il progetto comunitario finanzia. te Con il P.O. Italia-Malta 2007/2013, capofila la Provincia Regionale di Agrigento Dal 15 a! 24Aprile prossimi si svolgerà infatti, lungo i percorsi Cicloturistici "Medinbike', un Edungrandtour nel corso del quale tour Operator italiani e stranieri, testimonial e giornalisti della Stampa Specializzata attraverseranno l'itinerario italo-maltese da Trapani a Siracusa, per continuare poi, via Pozzallo, il tour verso le isole di Malta e Gozo. Un lungo giro nel quale i numerosi Ospiti potranno testare il percorso cicloturistico ("ciclovia Sibit") tracciato dal team di esperti in Biketourism, e al tempo stesso ammirare gli scenari e le attrattive naturali delle zone attraversate.
 
AUTONOMISTI
L'Mpa perde pezzi a Cammarata e s. Giovanni Gemini
L'Mpa perde "pezzi". Almeno a Cammarata e San Giovanni Gemini. Sindaco, assessori e consiglieri comunali dei due comuni montani hanno, infatti, deciso - rilanciando l'impegno politico da "indipendenti" - d'abbandonare partito dell'ex governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. La decisione, all'unanimità, è stata presa durante l'assemblea del circolo intercomunale aderente all'Mpa. Una decisione maturata - viene spiegato in un comunicato stampa - "a seguito della non condivisione della linea politica assunta nelle passate elezioni regionali e, peggio ancora, nelle ultime elezioni politiche che hanno visto il partito alleato a Berlusconi e alla Lega Nord". Coerenti con l'idea di un partito autonomista dei siciliani, il sindaco di San Giovanni Gemini, Valerio Viola, con gli assessori Sandra Sciacchitano e Pino Centinaro; l vice sindaco di Cammarata, Giuseppe Viola, l'assessore Mary Di Grigoli, i consiglieri comunali Nino Mangiapane e Roberto Vinti hanno lasciato il partito, ribadendo, però, "il leale rapporto di stima e amicizia, sul piano pers0flaIe con onorevole Roberto Di Mauro". (CR)
 
LA SICILIA
 
Il fiume rompe gli argini i lavori sono da rifare
RIBERA. Vanificato l'intervento di deviazione dell'alveo
RIBERA. Come era prevedibile, a causa delle copiose piogge di questi ultimi giorni, il fiume Verdura, ormai in piena, ha rotto gli argini in terra, proprio in prossimità del ponte della strada statale 115, crollato il 2 febbraio scorso, Il certosino lavoro di deviazione del corso d'acqua, effettuato da una ditta incaricata dall'Anas, è andato perso perché il fiume Verdura si è ripreso il suo letto naturale, raggiungendo la larghezza di un centinaio di metri da una sponda all'altra. La furia delle acque ha spazzato via gli argini, per la verità, non molto alti e per giunta in terra battuta, nel giro di pochi minuti. li fiume in piena, che raccoglie l'acqua dei torrenti, dei ruscelli e dei canali di tutta la vallata dell'alto Sosio-Verdura, ha trasformato il letto del fiume in un mare d'acqua che trascina fango, pietre, alberi e sterpaglie verso la foce, nel Canale di Sicilia,
E meno male che i mezzi meccanici dell'impresa trapanese, che sta eseguendo da qualche settimana i lavori di sistemazione dell'alveo e dell'asportazione dei detriti erano al sicuro, fuori dalla portata delle acque, perché diversamente avrebbero corso il rischio di essere trascinati dalla furia delle acque. L'esondazione del fiume si è verificata nella mattina, in coincidenza con l'arrivo di un forte temporale che ha imperversato in tutta la zona. Sul luogo, in prossimità del fiume, per fortuna non c'era, per il maltempo, alcun operaio al lavoro. L'acqua ha sfondato il terrapieno artificiale costruito con i bulldozer nei giorni scorsi.
Sul ponte, in attesa degli eventi, gli operai dell'Anas, i lavoratori dell'impresa di Calatafimi, molti curiosi e il sindaco di Ribera Carmelo Pace che tutti i giorni compie il monitoraggio della situazione in vista dell'inizio della ricostruzione del ponte. I lavori saranno consegnati dall'Anas all'impresa Gangemi di Castel di Tusa domenica mattina. Appare chiaro che l'apertura del cantiere e i lavori subiranno ancora degli ulteriori ritardi perché serve spostare il letto del fiume sulla sua sinistra, così come era stato fatto nei giorni scorsi, per permettere agli operai di gettare le basi su cui appoggiare i tubi lrmco che costituiranno la volta del ponte ricostruito.
Le piogge e i temporali continuano a creare disagi, disservizi e pericoli agli automobilisti sulla strada alternativa che passa tra i paesi dell'interno. I sinistri stradali si contano ormai a iosa. Ieri pomeriggio l'ennesimo incidente con tre feriti. Tra Ribera e Calamonaci, sulla SS 386,
due autovettura una Opel, con a bordo due impiegati dall'azienda sanitaria provinciale, e una Citroen, con un trapanese alla guida, si sono scontrate in una curva e i tre occupanti sono stati trasportati in ambulanza all'ospedale di Ribera, con ferite non molto gravi. Lunghe file di auto-a
mezzi in coda sulla strada, bloccata dai mezzi incidentati
E.M.
 
Agrigentoflash
 
Provincia: anche polizia e carabinieri dovranno pagare l'affitto
Soldi in arrivo per la Provincia regionale di Agrigento dalla concessione di edifici di sua proprietà. Dopo la Prefettura, condannata nello scorso settembre dal Tribunale a sborsare 1.580.421 euro per il mancato pagamento del canone d'affitto (uffici e alloggio di piazza Vittorio Emanuele), adesso toccherà a Polizia di Stato e  carabinieri. A tal riguardo è stato stipulato un verbale con il quale è stata determinata l'indennità di occupazione extracontrattuale per gli anni 2011 e 2012. Sia la polizia che i carabinieri, infatti, non pagano alcun affitto basato su contratto. L'Arma (piazzetta Vadalà) dovrà versare nelle casse dell'Ente 95. 738 euro per il 2011 e 93.255 euro per il 2012. La Questura (piazza Vittorio Emanuele) per il 2011 dovrà sborsare 130.000 euro, mentre per il 2012 120. 575 euro. In totale la Provincia incasserà circa 439.000 euro.
 
Turismo e Politiche Comunitarie: si avvia a conclusione il progetto "SIBIT".
Si avvia a conclusione il SIBIT (acronimo di "Sustainable Inter-Regional Bike Tourism"), il progetto comunitario finanziato con il P.O. Italia-Malta 2007/2013, capofila la Provincia Regionale di Agrigento. Dal 15 al 24 Aprile prossimi si svolgerà infatti, lungo i percorsi cicloturistici "Medinbike", un Edugrandtour nel corso del quale tour operator italiani e stranieri, testimonial e giornalisti della stampa specializzata attraverseranno l'itinerario italo-maltese da Trapani a Siracusa, per continuare poi, via Pozzallo, il tour verso le isole di Malta e Gozo. Un lungo giro nel quale i numerosi ospiti potranno testare il percorso cicloturistico ("ciclovia Sibit") tracciato dal team di esperti in Biketourism, e al tempo stesso ammirare gli scenari e le attrattive naturali delle zone attraversate, partecipando anche ad eventi di animazione e coinvolgimento delle popolazioni locali. Un convegno a Malta chiuderà il lungo percorso di un progetto che ha attraversato le località più suggestive di ben cinque province siciliane (Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa) e di Malta.
"L'iniziativa" dice l'Assessore Provinciale al Turismo Angelo Biondi "puntava ad ampliare l'offerta turistica della provincia agrigentina. Basandoci anche sui suggerimenti di un apposito team di esperti in marketing turistico, abbiamo scelto i migliori canali per presentare e promuovere al meglio questa importante offerta, puntando in particolare sui Paesi del Nord Europa, ove il cicloturismo è una grande realtà ormai da parecchi anni. Lo scopo era di intercettare, tramite la qualità dell'offerta e le attrattive ambientali e culturali che il territorio offre, un flusso notevole di cicloturisti, sopratutto per gli anni a venire, nei quali si potranno raccogliere i risultati concreti di questo grande impegno promozionale. La ciclovia SIBIT è una delle più lunghe e suggestive d'Europa, e consentirà di incrementare e soprattutto destagionalizzare le presenze turistiche".
Il progetto SIBIT è stato presentato anche nelle principali fiere ed eventi nazionali ed internazionali, e ha visto la partecipazione di tutti gli operatori della filiera turistica per la realizzazione di un prodotto "biketourism" in grado di competere nel mercato turistico internazionale.Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e l'Assessore Biondi esprimono soddisfazione per i risultati del progetto, plaudendo altresì al comitato di pilotaggio del progetto, guidato dal dott. Mauro Hamel, responsabile dell'Ufficio Politiche Comunitarie. " Un progetto di grande impegno - dice il Presidente D'Orsi - e soprattutto un investimento che darà nuova vitalità e opportunità di crescita al nostro comparto turistico, considerata la forte espansione del cicloturismo che conta ormai milioni di appassionati. Importante il partenariato con la Repubblica di Malta, che è uno degli esempi migliori di sviluppo turistico in Europa".
 
Totò Scozzari nominato assessore provinciale
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha conferito l'incarico di assessore provinciale al capogruppo del Mpa, Totò Scozzari di Casteltermini.
 
Scozzari eletto nelle liste del Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo ha svolto, all'interno del Consiglio Provinciale, l'incarico politico di capo Gruppo Consiliare.
D'Orsi ha già dato disposizioni agli uffici di convocare per la mattina di venerdì 8 marzo una seduta di Giunta nel corso della quale verrà data la delega al nuovo assessore.
"Mi sento onorato per la fiducia che il Presidente D'Orsi mi accorda - ha dichiarato dopo il giuramento l'assessore Scozzari - Coerente con me stesso fin da ora dichiaro di rinunciare all'indennità di assessore. Ho accettato questo incarico in spirito di servizio ed il mio sarà un impegno, per questi pochi mesi, al servizio del Presidente D'Orsi e quindi del territorio agrigentino".
 
Dibattito politico in Consiglio Provinciale sulla soppressione delle Province Regionali
I lavori del Consiglio Provinciale di ieri sera sono stati caratterizzati, come era prevedibile, da un ampio dibattito politico sull'ennesima linea scelta dal governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
Il Consiglio ha respinto  la proposta dell'on Crocetta di chiudere le Province e trasformarle in consorzi di comuni con una base territoriale di 150 mila abitanti.
I lavori presieduti da Raimondo Buscemi sono stati aperti dall'intervento di Carmelo D'Angelo che ha parlato di "...politica altalenante del Presidente della Regione che pur di mantenere la maggioranza fa a gara con i grillini a chi appare più rivoluzionario. Il risparmio che si avrebbe, ma è tutto da vedere, con l'abolizione delle Province è poco più di otto milioni di ero, ma i consorzi quanto verrebbero a costare?".
Per il capo gruppo del Pdl, Ivan Paci "Oggi è necessario prendere decisamente posizione contro questa azione del Presidente Crocetta finalizzata a fare un favore ai grillino per tenerseli buoni e gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica per dimostrare lui sta operando un forte taglio ai costi della politica. Ma è solo fumo negli occhi perché ancora oggi un deputato regionale porta a casa ogni mese ben 14 mila euro. Chiediamo al Presidente Crocetta perché non dimezza gli stipendi di assessori, deputati e dirigenti?".
Mario Lazzano, vice presidente del Consiglio nel suo intervento ha auspicato una vera riforma delle Province siciliane e non la loro soppressione in quanto "Noi siamo stati eletti direttamente dal popolo e non dal posto occupato nella propria lista. Questa è democrazia partecipata e vogliono abolirla? E' assurdo".
Duro nel suo intervento Totò Scozzari il quale ha sostenuto "Da un lato si cerca di chiudere le Province, però dall'altro si spinge per organizzare le Srr. Perché non si chiudono tutti i carrozzoni degli Ato? Sia dei rifiuti che idrico e si passa le loro competenze sotto il controllo della Provincia? Da giorni, nonostante le numerose rimesse di soldi da parte della Regione all'ato rifiuti, i netturbini sono da quasi sei mesi senza stipendio e protestano davanti il palazzo del Governo sede della Provincia e della Prefettura. Perché il Presidente Crocetta non dice apertamente quanto costa la Regione Sicilia?"
Maurizio Masone del Pd nel suo intervento ha tinteggiato un quadro poco rassicurante della fase di transizione tra la chiusura delle Province e la nascita dei Consorzi di Comuni "Sarà senza ombra di smentita una fase di transizione lunga e non si hanno certezze che alla fine l'apparato sarà operativo. Le Province - ha sostenuto - sono delle strutture operative ben organizzate e smantellare questa organizzazione è come operare un salto nell'ignoto".
A nome dell'amministrazione è intervenuto l'assessore al Bilancio Piero Marchetta che ha sostenuto l'incertezza del momento politico "Ma siamo sicuri che questa assurda operazione politica finalizzata esclusivamente a dare un contentino ai grillini e far intendere all'opinione pubblica che si stanno operando forti risparmi ai costi della politica. A mio modesto parere - ha concluso Marchetta - la realtà che avremo fra qualche anno sarà peggiore di quella attuale, in quanto non si sa realmente, al di là dalle cifre che sbandiera il presidente Crocetta, quanto si andrebbe a risparmiare e soprattutto questo personale delle province dove andrebbe a lavorare? Nei comuni? Ma se questi ultimi non hanno i soldi per riparare una strada, come sperano di sostenere questo altro carico finanziario?".
Orazio Guarraci dopo aver fatto notare che ogni atto di indirizzo del Consiglio è stato vanificato da una politica restrittiva ha detto "Questa classe regionale ha trovato facile terreno per rabbonire le persone e non ha pensato per nulla di fare i veri tagli per ridurre i costi della politica regionale e tra questi gli alti stipendi dei dirigenti, dove c'è gente che guadagna più di mille euro al giorno mentre vi sono cittadini che non hanno un euro per comprare il pane".
"Quanto sta accadendo è il frutto di dissennate politiche attuate in questi ultimi 30 anni - ha esordito Davide Gentile - La vera rivoluzione da operare sarebbe la riduzione dei deputati sia nazionali che regionali e dei consiglieri comunali e provinciali oltre ad un nuovo modello di Senato. Questa è la vera rivoluzione non tagliare le province".
Nino Spoto (Prc) "Sono molto critico su questa incresciosa pensata di Crocetta. L'Unione regionale delle Province siciliane aveva fatto una seria proposta per rimodulare l'organizzazione dell'ente provincia. Noi passiamo intere giornate in Provincia per cercare di risolvere i problemi che ci vengono segnalati dai nostri elettori con impegno e serietà".
Infine Nel suo intervento Roberto Gallo (La destra) ha ribadito il concetto che "... le Province debbono essere rimodulate con maggiori competenze, quello che sta accadendo alla Regione è solo fumo negli occhi, perché nel concreto non si sa ancora l'esatto ammontare del risparmio, al di là delle cifre che spara l'on Crocetta. La sua proposta non regge in quanto i futuri consiglieri dei Consorzi avranno un non ben identificato rimborso. Ed allora dov'è il risparmio?".
 
Agrigentonotizie
 
Il Consiglio provinciale contrario alla soppressione delle Province
E' stato questo il tema principale della riunione. Diversi gli interventi dei consiglieri contro la decisione del presidente della Regione Rosario Crocetta
di Redazione
I lavori del Consiglio provinciale di ieri sera sono stati caratterizzati da un ampio dibattito politico sull'ennesima linea scelta dal governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta. Il Consiglio ha respinto all'unisono la proposta del presidente di chiudere le Province e trasformarle in consorzi di comuni con una base territoriale di 150mila abitanti.
I lavori presieduti da Raimondo Buscemi sono stati aperti dall'intervento di Carmelo D'Angelo che ha parlato di "politica altalenante del presidente della Regione che pur di mantenere la maggioranza fa a gara con i grillini a chi appare più rivoluzionario. Il risparmio che si avrebbe, ma è tutto da vedere, con l'abolizione delle Province è poco più di otto milioni di ero, ma i consorzi quanto verrebbero a costare?".
Per il capo gruppo del Pdl, Ivan Paci "oggi è necessario prendere decisamente posizione contro questa azione del presidente Crocetta finalizzata a fare un favore ai grillino per tenerseli buoni e gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica per dimostrare lui sta operando un forte taglio ai costi della politica. Ma è solo fumo negli occhi perché ancora oggi un deputato regionale porta a casa ogni mese ben 14mila euro. Chiediamo al presidente Crocetta perché non dimezza gli stipendi di assessori, deputati e dirigenti?".
Mario Lazzano, vicepresidente del Consiglio, nel suo intervento ha auspicato una vera riforma delle Province siciliane e non la loro soppressione. "Noi - ha detto - siamo stati eletti direttamente dal popolo e non dal posto occupato nella propria lista. Questa è democrazia partecipata e vogliono abolirla? E' assurdo".
Duro nel suo intervento Totò Scozzari il quale ha sostenuto: "Da un lato si cerca di chiudere le Province, però dall'altro si spinge per organizzare le Srr. Perché non si chiudono tutti i carrozzoni degli Ato? Sia dei rifiuti che idrico e si passa le loro competenze sotto il controllo della Provincia? Da giorni, nonostante le numerose rimesse di soldi da parte della Regione all'ato rifiuti, i netturbini sono da quasi sei mesi senza stipendio e protestano davanti il palazzo del Governo sede della Provincia e della Prefettura. Perché il presidente Crocetta non dice apertamente quanto costa la Regione Sicilia?".
Maurizio Masone del Pd nel suo intervento ha tinteggiato un quadro poco rassicurante della fase di transizione tra la chiusura delle Province e la nascita dei Consorzi di Comuni: "Sarà senza ombra di smentita una fase di transizione lunga e non si hanno certezze che alla fine l'apparato sarà operativo. Le Province - ha sostenuto - sono delle strutture operative ben organizzate e smantellare questa organizzazione è come operare un salto nell'ignoto".
A nome dell'amministrazione è intervenuto l'assessore al Bilancio Piero Marchetta che ha sostenuto l'incertezza del momento politico, "ma siamo sicuri che questa assurda operazione politica finalizzata esclusivamente a dare un contentino ai grillini e far intendere all'opinione pubblica che si stanno operando forti risparmi ai costi della politica. A mio modesto parere - ha concluso Marchetta - la realtà che avremo fra qualche anno sarà peggiore di quella attuale, in quanto non si sa realmente, al di là dalle cifre che sbandiera il presidente Crocetta, quanto si andrebbe a risparmiare e soprattutto questo personale delle province dove andrebbe a lavorare? Nei comuni? Ma se questi ultimi non hanno i soldi per riparare una strada, come sperano di sostenere questo altro carico finanziario?".
Orazio Guarraci, dopo aver fatto notare che ogni atto di indirizzo del Consiglio è stato vanificato da una politica restrittiva, ha detto: "Questa classe regionale ha trovato facile terreno per rabbonire le persone e non ha pensato per nulla di fare i veri tagli per ridurre i costi della politica regionale e tra questi gli alti stipendi dei dirigenti, dove c'è gente che guadagna più di mille euro al giorno mentre vi sono cittadini che non hanno un euro per comprare il pane".
"Quanto sta accadendo - ha esordito Davide Gentile - è il frutto di dissennate politiche attuate in questi ultimi 30 anni. La vera rivoluzione da operare sarebbe la riduzione dei deputati sia nazionali che regionali e dei consiglieri comunali e provinciali oltre ad un nuovo modello di Senato. Questa è la vera rivoluzione non tagliare le province".
Nino Spoto (Prc): "Sono molto critico su questa incresciosa pensata di Crocetta. L'Unione regionale delle Province siciliane aveva fatto una seria proposta per rimodulare l'organizzazione dell'ente provincia. Noi passiamo intere giornate in Provincia per cercare di risolvere i problemi che ci vengono segnalati dai nostri elettori con impegno e serietà".
Infine nel suo intervento Roberto Gallo ha ribadito il concetto che "le Province debbono essere rimodulate con maggiori competenze, quello che sta accadendo alla Regione è solo fumo negli occhi, perché nel concreto non si sa ancora l'esatto ammontare del risparmio, al di là delle cifre che spara l'on Crocetta. La sua proposta non regge in quanto i futuri consiglieri dei Consorzi avranno un non ben identificato rimborso. Ed allora dov'è il risparmio?".
 
Provincia regionale, Totò Scozzari assessore di Eugenio D'Orsi
D'Orsi ha già dato disposizioni agli uffici di convocare per la mattina di venerdì 8 marzo una seduta di Giunta nel corso della quale verrà data la delega al nuovo assessore
di Redazione
Totò Scozzari con il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi Il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha conferito l'incarico di assessore provinciale al capogruppo del Mpa, Totò Scozzari di Casteltermini.
D'Orsi ha già dato disposizioni agli uffici di convocare per la mattina di venerdì 8 marzo una seduta di Giunta nel corso della quale verrà data la delega al nuovo assessore.
"Mi sento onorato - ha dichiarato dopo il giuramento l'assessore Scozzari - per la fiducia che il presidente D'Orsi mi accorda. Coerente con me stesso fin da ora dichiaro di rinunciare all'indennità di assessore. Ho accettato questo incarico in spirito di servizio ed il mio sarà un impegno, per questi pochi mesi, al servizio del presidente D'Orsi e quindi del territorio agrigentino
 
Infoagrigento
 
Soppressione delle Province: vivace dibattito a Sala Giglia      
I lavori del Consiglio Provinciale di ieri sera sono stati caratterizzati, come era prevedibile, da un ampio dibattito politico sull'ennesima linea scelta dal governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
Il Consiglio ha respinto all'unisono la proposta dell'on Crocetta di chiudere le Province e trasformarle in consorzi di comuni con una base territoriale di 150 mila abitanti.
I lavori presieduti da Raimondo Buscemi sono stati aperti dall'intervento di Carmelo D'Angelo che ha parlato di "...politica altalenante del Presidente della Regione che pur di mantenere la maggioranza fa a gara con i grillini a chi appare più rivoluzionario. Il risparmio che si avrebbe, ma è tutto da vedere, con l'abolizione delle Province è poco più di otto milioni di ero, ma i consorzi quanto verrebbero a costare?".
Per il capo gruppo del Pdl, Ivan Paci "Oggi è necessario prendere decisamente posizione contro questa azione del Presidente Crocetta finalizzata a fare un favore ai grillino per tenerseli buoni e gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica per dimostrare lui sta operando un forte taglio ai costi della politica. Ma è solo fumo negli occhi perché ancora oggi un deputato regionale porta a casa ogni mese ben 14 mila euro. Chiediamo al Presidente Crocetta perché non dimezza gli stipendi di assessori, deputati e dirigenti?".
Mario Lazzano, vice presidente del Consiglio nel suo intervento ha auspicato una vera riforma delle Province siciliane e non la loro soppressione in quanto "Noi siamo stati eletti direttamente dal popolo e non dal posto occupato nella propria lista. Questa è democrazia partecipata e vogliono abolirla? E' assurdo".
Duro nel suo intervento Totò Scozzari il quale ha sostenuto "Da un lato si cerca di chiudere le Province, però dall'altro si spinge per organizzare le Srr. Perché non si chiudono tutti i carrozzoni degli Ato? Sia dei rifiuti che idrico e si passa le loro competenze sotto il controllo della Provincia? Da giorni, nonostante le numerose rimesse di soldi da parte della Regione all'ato rifiuti, i netturbini sono da quasi sei mesi senza stipendio e protestano davanti il palazzo del Governo sede della Provincia e della Prefettura. Perché il Presidente Crocetta non dice apertamente quanto costa la Regione Sicilia?"
Maurizio Masone del Pd nel suo intervento ha tinteggiato un quadro poco rassicurante della fase di transizione tra la chiusura delle Province e la nascita dei Consorzi di Comuni "Sarà senza ombra di smentita una fase di transizione lunga e non si hanno certezze che alla fine l'apparato sarà operativo. Le Province - ha sostenuto - sono delle strutture operative ben organizzate e smantellare questa organizzazione è come operare un salto nell'ignoto".
A nome dell'amministrazione è intervenuto l'assessore al Bilancio Piero Marchetta che ha sostenuto l'incertezza del momento politico "Ma siamo sicuri che questa assurda operazione politica finalizzata esclusivamente a dare un contentino ai grillini e far intendere all'opinione pubblica che si stanno operando forti risparmi ai costi della politica. A mio modesto parere - ha concluso Marchetta - la realtà che avremo fra qualche anno sarà peggiore di quella attuale, in quanto non si sa realmente, al di là dalle cifre che sbandiera il presidente Crocetta, quanto si andrebbe a risparmiare e soprattutto questo personale delle province dove andrebbe a lavorare? Nei comuni? Ma se questi ultimi non hanno i soldi per riparare una strada, come sperano di sostenere questo altro carico finanziario?".
Orazio Guarraci dopo aver fatto notare che ogni atto di indirizzo del Consiglio è stato vanificato da una politica restrittiva ha detto "Questa classe regionale ha trovato facile terreno per rabbonire le persone e non ha pensato per nulla di fare i veri tagli per ridurre i costi della politica regionale e tra questi gli alti stipendi dei dirigenti, dove c'è gente che guadagna più di mille euro al giorno mentre vi sono cittadini che non hanno un euro per comprare il pane".
"Quanto sta accadendo è il frutto di dissennate politiche attuate in questi ultimi 30 anni - ha esordito Davide Gentile - La vera rivoluzione da operare sarebbe la riduzione dei deputati sia nazionali che regionali e dei consiglieri comunali e provinciali oltre ad un nuovo modello di Senato. Questa è la vera rivoluzione non tagliare le province".
Nino Spoto (Prc) "Sono molto critico su questa incresciosa pensata di Crocetta. L'Unione regionale delle Province siciliane aveva fatto una seria proposta per rimodulare l'organizzazione dell'ente provincia. Noi passiamo intere giornate in Provincia per cercare di risolvere i problemi che ci vengono segnalati dai nostri elettori con impegno e serietà".
Infine Nel suo intervento Roberto Gallo (La destra) ha ribadito il concetto che "... le Province debbono essere rimodulate con maggiori competenze, quello che sta accadendo alla Regione è solo fumo negli occhi, perché nel concreto non si sa ancora l'esatto ammontare del risparmio, al di là delle cifre che spara l'on Crocetta. La sua proposta non regge in quanto i futuri consiglieri dei Consorzi avranno un non ben identificato rimborso. Ed allora dov'è il risparmio?".
 
Turismo e Politiche Comunitarie: si avvia a conclusione il progetto "SIBIT" 
Si avvia a conclusione il SIBIT (acronimo di "Sustainable Inter-Regional Bike Tourism"), il progetto comunitario finanziato con il P.O. Italia-Malta 2007/2013, capofila la Provincia Regionale di Agrigento. Dal 15 al 24 Aprile prossimi si svolgerà infatti, lungo i percorsi cicloturistici "Medinbike", un Edugrandtour nel corso del quale tour operator italiani e stranieri, testimonial e giornalisti della stampa specializzata attraverseranno l'itinerario italo-maltese da Trapani a Siracusa, per continuare poi, via Pozzallo, il tour verso le isole di Malta e Gozo. Un lungo giro nel quale i numerosi ospiti potranno testare il percorso cicloturistico ("ciclovia Sibit") tracciato dal team di esperti in Biketourism, e al tempo stesso ammirare gli scenari e le attrattive naturali delle zone attraversate, partecipando anche ad eventi di animazione e coinvolgimento delle popolazioni locali. Un convegno a Malta chiuderà il lungo percorso di un progetto che ha attraversato le località più suggestive di ben cinque province siciliane (Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa) e di Malta.
"L'iniziativa" dice l'Assessore Provinciale al Turismo Angelo Biondi "puntava ad ampliare l'offerta turistica della provincia agrigentina. Basandoci anche sui suggerimenti di un apposito team di esperti in marketing turistico, abbiamo scelto i migliori canali per presentare e promuovere al meglio questa importante offerta, puntando in particolare sui Paesi del Nord Europa, ove il cicloturismo è una grande realtà ormai da parecchi anni. Lo scopo era di intercettare, tramite la qualità dell'offerta e le attrattive ambientali e culturali che il territorio offre, un flusso notevole di cicloturisti, sopratutto per gli anni a venire, nei quali si potranno raccogliere i risultati concreti di questo grande impegno promozionale. La ciclovia SIBIT è una delle più lunghe e suggestive d'Europa, e consentirà di incrementare e soprattutto destagionalizzare le presenze turistiche".
Il progetto SIBIT è stato presentato anche nelle principali fiere ed eventi nazionali ed internazionali, e ha visto la partecipazione di tutti gli operatori della filiera turistica per la realizzazione di un prodotto "biketourism" in grado di competere nel mercato turistico internazionale.
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e l'Assessore Biondi esprimono soddisfazione per i risultati del progetto, plaudendo altresì al comitato di pilotaggio del progetto, guidato dal dott. Mauro Hamel, responsabile dell'Ufficio Politiche Comunitarie. " Un progetto di grande impegno - dice il Presidente D'Orsi - e soprattutto un investimento che darà nuova vitalità e opportunità di crescita al nostro comparto turistico, considerata la forte espansione del cicloturismo che conta ormai milioni di appassionati. Importante il partenariato con la Repubblica di Malta, che è uno degli esempi migliori di sviluppo turistico in Europa".
 
Comunicalo.it
 
Sicilia, presidente Ars: 'Ben venga seria riforma province'
"Ben venga una seria riforma dell'ente intermedio, che poi si chiami provincia, o altrimenti, non mi sembra fondamentale".
 
Cosi' il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone (Udc) intervenendo in aula ad apertura della seduta di oggi. Proprio oggi la riforma, che prevede l'abolizione delle province, e' approdata in aula ma il voto e' stato rinviato a martedi' prossimo.
 
Sicilia24h
 
Soppressione delle Province, dibattito in Consiglio provinciale
I lavori del Consiglio Provinciale di ieri sera sono stati caratterizzati, come era prevedibile, da un ampio dibattito politico sull'ennesima linea scelta dal governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
Il Consiglio ha respinto all'unisono la proposta dell'on Crocetta di chiudere le Province e trasformarle in consorzi di comuni con una base territoriale di 150 mila abitanti.
I lavori presieduti da Raimondo Buscemi sono stati aperti dall'intervento di Carmelo D'Angelo che ha parlato di "...politica altalenante del Presidente della Regione che pur di mantenere la maggioranza fa a gara con i grillini a chi appare più rivoluzionario. Il risparmio che si avrebbe, ma è tutto da vedere, con l'abolizione delle Province è poco più di otto milioni di ero, ma i consorzi quanto verrebbero a costare?".
Per il capo gruppo del Pdl, Ivan Paci "Oggi è necessario prendere decisamente posizione contro questa azione del Presidente Crocetta finalizzata a fare un favore ai grillino per tenerseli buoni e gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica per dimostrare lui sta operando un forte taglio ai costi della politica. Ma è solo fumo negli occhi perché ancora oggi un deputato regionale porta a casa ogni mese ben 14 mila euro. Chiediamo al Presidente Crocetta perché non dimezza gli stipendi di assessori, deputati e dirigenti?".
Mario Lazzano, vice presidente del Consiglio nel suo intervento ha auspicato una vera riforma delle Province siciliane e non la loro soppressione in quanto "Noi siamo stati eletti direttamente dal popolo e non dal posto occupato nella propria lista. Questa è democrazia partecipata e vogliono abolirla? E' assurdo".
Duro nel suo intervento Totò Scozzari il quale ha sostenuto "Da un lato si cerca di chiudere le Province, però dall'altro si spinge per organizzare le Srr. Perché non si chiudono tutti i carrozzoni degli Ato? Sia dei rifiuti che idrico e  si passa le loro competenze sotto il controllo della Provincia? Da giorni, nonostante le numerose rimesse di soldi da parte della Regione all'ato rifiuti, i netturbini sono da quasi sei mesi senza stipendio e protestano davanti il palazzo del Governo sede della Provincia e della Prefettura. Perché il Presidente Crocetta non dice apertamente quanto costa la Regione Sicilia?"
Maurizio Masone del Pd nel suo intervento ha tinteggiato un quadro poco rassicurante della fase di transizione tra la chiusura delle Province e la nascita dei Consorzi di Comuni "Sarà senza ombra di smentita una fase di transizione lunga e non si hanno certezze che alla fine l'apparato sarà operativo. Le Province - ha sostenuto - sono delle strutture operative ben organizzate e smantellare questa organizzazione è come operare un salto nell'ignoto".
 
Agrigento, Provincia: Scozzari (Mpa) nominato assessore
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha conferito l'incarico di assessore provinciale al capogruppo del Mpa, Totò Scozzari di Casteltermini.
Scozzari eletto nelle liste del Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo ha svolto, all'interno del Consiglio Provinciale, l'incarico politico di capo Gruppo Consiliare.
D'Orsi ha già dato disposizioni agli uffici di convocare per la mattina di venerdì 8 marzo una seduta di Giunta nel corso della quale verrà data la delega al nuovo assessore.
"Mi sento onorato per la fiducia che il Presidente D'Orsi mi accorda - ha dichiarato dopo il giuramento l'assessore Scozzari - Coerente con me stesso fin da ora dichiaro di rinunciare all'indennità di assessore. Ho accettato questo incarico in spirito di servizio ed il mio  sarà un impegno, per questi pochi mesi, al servizio del Presidente D'Orsi e quindi del territorio agrigentino".
 
Lavalledeitempli.it
 
Rigassificatore Porto Empedocle - Roberto Gallo: Crocetta falso rivoluzionario
Rigassificatore a Porto Empedocle grande coerenza de La Destra. A dichiararlo, il consigliere provinciale di Agrigento de La Destra, Roberto Gallo.
I grillini hanno presentato una mozione che dava mandato a Crocetta di revocare le autorizzazioni a "Nuove Energie" (Enel) per la costruzione del rigassificatore.
Il gruppo al parlamento siciliano "Lista Musumeci"/ La Destra coerentemente ha votato a favore della mozione insieme ai grillini.
Musumeci - continua Gallo - aveva chiesto il voto segreto.
Alla fine, con 23 voti a favore e 41 contrari la mozione è stata bocciata.
In altre parole - conclude Gallo - il rivoluzionario Crocetta con la sua maggioranza ed altri partiti, hanno confermato la linea a favore delle lobby industriali contro il territorio siciliano.
Complimenti Sig. Crocetta falso rivoluzionario!
 
Agrigentooggi
 
ABOLIRE LE PROVINCE SI PUO' "MA DAVVERO" COME DICE FIRETTO
 Tutti d'accordo, le province vanno eliminate. Ma veramente e non come vorrebbe fare il Presidente della Regione e cioè trasformarle in liberi consorzi.
Nei piani del governatore c'è, infatti, un alleggerimento dell'ente provincia, eliminando una serie di competenze e distribuendole tra i Comuni e la Regione Sicilia.
In questo modo, ed è già qualcosa, verrebbero aboliti Consiglio e Giunta, ma rimarrebbe il presidente,  non più eletto dal popolo come avviene oggi, ma nominato dai sindaci.
Proprio come gli Ato, esperienza da dimenticare. Lillo Firetto, da primo cittadino e deputato regionale, ha ben chiaro il concetto e ha criticato l'indirizzo politico del capo del governo regionale, intervenendo all'Ars.
"Occorre eliminarle davvero - ha detto Firetto - e procedere alla riforma della burocrazia regionale distribuendo le competenze tra Comuni e Regione".
Cosa vuole dire ?
"E' chiaro - spiega il sindaco di Porto Empedocle - bisogna che le Province vengano cancellate di fatto e non con un semplice mutamento di denominazione".
Così facendo, sempre secondo l'idea di Firetto,  le competenze di questo ente, verrebbero spalmate tra Comuni e Regione.
"Il passo importante da fare - aggiunge l'esponente dell'Udc che anche qui ha  le idee molto più chiare di altri colleghi - è quello di creare veri consorzi territoriali. I comuni devono mettersi a sistema, in modo concreto, e cominciare a concepire alcuni servizi in modo unitario".
Quali ?
"Per esempio - dice Firetto - potrebbero condividere la polizia locale (oggi comunale e provinciale) e altri servizi come i trasporti".
L'idea di provincia concepita da Crocetta, non piace nemmeno al Movimento Cinque Stelle. "Servirebbe soltanto a piazzare gli amici dei vari politici", dicono i grillini.
Le province sono state istituite secondo legge regionale. Crocetta ha tutto il potere di poterle abolire e non limitarle.
 
Agrigentoweb
 
Totò Scozzari nominato Assessore Provinciale
Scritto da Redazione
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha conferito l'incarico di assessore provinciale al capogruppo del Mpa, Totò Scozzari di Casteltermini.
Scozzari eletto nelle liste del Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo ha svolto, all'interno del Consiglio Provinciale, l'incarico politico di capo Gruppo Consiliare.
D'Orsi ha già dato disposizioni agli uffici di convocare per la mattina di venerdì 8 marzo una seduta di Giunta nel corso della quale verrà data la delega al nuovo assessore.
"Mi sento onorato per la fiducia che il Presidente D'Orsi mi accorda - ha dichiarato dopo il giuramento l'assessore Scozzari - Coerente con me stesso fin da ora dichiaro di rinunciare all'indennità di assessore. Ho accettato questo incarico in spirito di servizio ed il mio sarà un impegno, per questi pochi mesi, al servizio del Presidente D'Orsi e quindi del territorio agrigentino".
 
Il Pdl augura buon lavoro all'assessore Scozzari
Scritto da Redazione
Il gruppo consiliare del Pdl alla Provincia Regionale di Agrigento, Ivan Paci astenendosi dall'esprimere giudizi per le continue giravolte del Presidente D'Orsi che a pochi mesi dalla scadenza del mandato si sollazza a nominare assessori, esprime apprezzamento per l'unica scelta giusta fatta in questi ultimi tre anni.
"Ci riferiamo - spiega Paci - alla nomina del collega Totò Scozzari, il quale ha dimostrato nel corso degli anni impegno, capacità e grande passione che lo hanno portato spesso, sempre se vogliamo essere più precisi, a difendere l'indifendibile D'Orsi.
Gli auguriamo, in questo poco tempo che rimane, un buon lavoro che siamo certi svolgerà con quella passionalità che lo ha contraddistinto in questi anni di permanenza in Consiglio Provinciale".
 
"DonnArte" alla Scala Reale della Provincia
Scritto da Margherita Biondo
Consolida la sua esperienza DonnArte, rassegna di arti figurative organizzata dal Comitato Provinciale dall'AICS di Agrigento che, giunta alla sua XVI^ edizione, anche quest'anno si preannuncia come un elogio alla creatività femminile proprio in occasione della ricorrenza che celebra la donna.
La manifestazione, come di consueto, raccoglie in una collettiva diverse opere di artiste che mettono a confronto stili, tecniche e personali visioni dell'arte e che testimoniano l'impegno femminile nell'ambito delle tendenze contemporanee. La mostra, che avrà luogo presso la Scala Reale del Palazzo della Provincia Regionale di Agrigento, verrà inaugurata giovedì 7 marzo, alle ore 17.00, con i saluti di Calogero Basile, Presidente della locale sezione dell'AICS, cui seguiranno l'intervento di Lorella Zarbo, Responsabile Provinciale della Commissione Pari Opportunità dell'AICS, e le conclusioni del Prof. Salvatore Pecoraro.
All'esposizione parteciperanno la scultrice Carmen Salvaggio e le pittrici Gemma Amico, Mariella Cardella, Liliana Ciraulo, Manuela Giglia, Maria Rosa Lo Dato, Luisa Lo Verme, Federica Mula, Alfonsina Quintini, Ausilia Venturella e Lorella Zarbo. L'esposizione, patrocinata dalla Provincia Regionale di Agrigento, potrà essere visitata sino al prossimo 12 marzo, data in cui, alle ore 17.00, alle artiste partecipanti verrà consegnata una targa rilasciata dalla predetta AICS.
 
Siciliainformazione
 
Province: ottimismo Crocetta,
Muro Musumeci: "E' tutto un bluff"
di Chiara Billitteri
Rosario Crocetta non ha dubbi: sull'abolizione delle Province ci sarà ampia convergenza. Ottenuto già il sì della maggioranza e quello del gruppo più numeroso di Palazzo dei Normanni, il Movimento 5 Stelle, il presidente della Regione adesso punta al Popolo delle Libertà, contrario, in linea di massima, alla riforma.
A favore di Crocetta giocano i tempi stretti: oggi, infatti, la conferenza dei capigruppo dell'Assemblea regionale ha approvato un'agenda di lavori che vede l'approdo in Aula della legge di Bilancio entro l'8 aprile. E incardinare tutta la riforma delle Province richiederebbe troppo tempo, tanto da ritardare le scadenze del calendario per la finanziaria approvato oggi. Forte di questo ragionamento, Crocetta ha raccolto in conferenza dei capigruppo una "decisione collegiale sui primi articoli della riforma, che sono norme transitorie". In pratica, per non bloccare la finanziaria, intanto si stabilisce il principio dell'istituzione dei Consorzi, poi, nei sei mesi che rimangono, ci sarà il tempo per scrivere le norme: lì si potranno trovare le convergenze.
Più difficile sarà, invece, trovare un accordo con il capo dell'opposizione, Nello Musumeci, che ha urlato al bluff. "La soppressione delle Province - ha dichiarato Musumeci - serve solo a nominare subito nove fidati proconsoli chiamati per un anno a controllare le Province stesse, a cominciare dalla delicata fase delle elezioni comunali di maggio. Se le Province in Sicilia sono già un libero consorzio di Comuni, cosa si vuole sopprimere? Quali risparmi si vogliono ottenere, se le risorse umane e i compiti istituzionali rimangono invariati?". Le domande, per ora, rimangono senza risposta. Quello che è sicuro è che Crocetta va avanti, e a chi si preoccupa per un'eventuale impugnativa del commissario dello Stato, il governatore risponde che è la Regione Siciliana che disciplina e norma in materia di Enti Locali. Un'impugnativa, insomma, sarebbe "un'usurpazione di potere".
Rimandata quindi a martedì la discussione in Aula della riforma, oggi Sala d'Ercole si è occupata di ambiente. Con più di mezza giunta presente, e con l'approvazione dello stesso Crocetta, si è votata la mozione del Movimento 5 Stelle che impegna il governo a modificare il progetto per la realizzazione dell'elettrodotto nella Valle del Mela da parte della 'Terna S.p.a'. In una zona già ad elevato rischio ambientale e ricca di siti industriali, l'elettrodotto potrebbe avere un forte impatto sui centri abitati circostanti.
Il presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino (M5S) lo ha definito un "problema di vecchia politica industriale, che in Europa è già superata". Si è deciso, quindi, di operarsi affinché il tracciato venga modificato in modo da non attraversare più la zona, o quantomeno che venga modificato il traffico aereo e che venga anche acquisita una relazione sull'impatto ambientale e sanitario.
Approvata, poi, anche una mozione che mira alla revoca delle autorizzazioni per le trivellazioni in alcune zone dell'isola.
 
 
 
 
 
 

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