GIORNALE DI SICILIA
L'ISOLA È LA PRIMA REG!ONE DITAUAA CANCELLARE GLI ENTI DECISIVA L'INTESA TRA MAGGIORANZA E M5S
L'Ars approva l'abolizione delle Province
Annullate le elezioni di maggio. Le attuali giunte sostituite da commissari, poi liberi consorzi di Comuni
Le Province non esistono più almeno nella forma con cui hanno operato fino a oggi. Per sapere in cosa verranno trasformate bisognerà attendere ancora, fino a fine anno. Ma intanto l'Ars ha già approvato la prima parte della riforma voluta da Crocetta. stop alle elezioni già fissate per il 26 e 27 maggio, subito commissari al posto delle attuali giunte e avvio della costituzione dei liberi consorzi di Comuni con vertici non eletti direttamente dal popolo ma scelti dall'assemblea dei sindaci consorziati.
E così, dopo appena un pomeriggio di votazioni, la Sicilia è la prima Regione d'italia a tagliare le Province. Con una prova di forza della maggioranza. O, meglio, con una prova di forza dell'asse centrosinistia-grillini che ha resistito a sei votazioni a scrutinio segreto. Il governo porta a casa la prima vera riforma, visto che lino a ora da quando l'Ars si è insediata, a dicembre, erano state approvate so- lo norme transitorie come il mini rinnovo dei contratti ai precari e la
proroga degli Ato rifiuti. La nonna approvata ieri è in realtà un articolo con appena 4 commi. Noi primo si prevede appunto di dar vita ai liberi consorzi di Comuni e di farne organi non elettivi. il modello è quello delineato nell'articolo 15 dello Statuto mala legge appena provata permette al governo di delineare confini geografici e funzioni entro il 31 dicembre, Si aprirà dunque un dibattito politico sul potere attribuito ai Comuni di consorziarsi: Crocetta vorrebbe che all'interno di un bacino minimo di 150 mila abitanti sia lasciata ampia libertà di creare consorzi l'opposizione -Pdl. Mpa. Grande Sud, Pid e Musumeci - ha sempre contestato questa formula sostenendo che potrebbero nascere così fino a 20 consorzi. Lo stesso Crocetta ha ammesso che pensa a nuovi consorzi - Cela, Marsala e Caltagirone - che potrebbero far crescere fino a 15 le attuali Province. Ma il presidente ha sempre replicato che essendo organi non elettivi, (probabilmente) non retribuiti e assorbendo funzioni di altri enti è previsto comunque un risparmio di 50 milioni rispetto alla situazione attuale.
Le Sanzioni dei consorzi e gli enti da sopprimere saranno individuate nella legge successiva ma è già certo che se non spariranno Iacp e Ato e che le loro competenze passeranno proprio ai consorzi. La legge da portare in aula entro fine anno disciplinerà anche la sorte de gli attuali dipendenti delle Province: probabile il trasferimento ai nuovi consorzi o agli stessi Comuni. Che in parte erediteranno funzioni degli enti soppressi (su strade e scuole) e relativo personale.
il comma 2 della riforma prevede la creazione delle tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Il comma 3 è quello della sospensione delle elezioni e d 4 prevede i commissariamenti lan che per le Province già in questo stato, che vedranno quindi una sostituzione dei commissari.
Crocetta aveva inserito la riforma delle Province al primo punto di un pacchetto di provvedimenti taglia-spese denominato Tsunami. Ieri, prima delle votazioni, il presidente si è perfino spinto a prevedere l'ipotesi di un referendum popolare se la legge fosse stata bocciata in aula. Non è andata così.
PROVINCIA. Interrogazioni di Guarraci e Vinci
Manutenzione di strade e acque, chiesti interventi
Acqua e manutenzione delle strade. Sono questi gli argomenti che sono finiti in due distinti interventi dei consiglieri provinciali. Sulla dotazione idrica alle famiglie indigenti sono intervenuti i consiglieri provinciali di Voce siciliana, Orazio Guarraci e Leo Vinci, che hanno presentato una mozione. "Le difficoltà economiche di molte famiglie indigenti. impossibilitate a pagare, anche, il misero costo dell'acqua, ha determinato, da parte dei gestore privato, (dovendo rispettare il regolamento d'utenza), una conseguente azione finalizzata ai "distacco" della presa idrica, degli utenti morosi, compromettendo la garanzia di una vita dignitosa e civile di molte famiglie, mortificando il valore della solidarietà e della sussidiarietà'. In una interrogazione, inoltre, Nino Spoto, consigliere provinciale di Sinistra, ha chiesto all'assessore alla Viabilità Totò Scozzari e all'Ufficio Tecnico della Provincia di intervenire immediatamente per risolvere le difficoltà dovute a nuovi smottamenti sulla strada
Raffadali-Siculiana. Spoto, sottolinea. l'esigenza di lavorare urgentemente e con priorità sull'
arteria in questione con interventi mirati allo sgombero dei pencoli e al rifacimento del manto stradale. "Ricordo - dice Spoto - che anche altre strade provinciali sono chiuse e che quindi è indispensabile intervenire per tutelare tanti 1avoratori, impiegati, insegnanti e studenti che ogni sanatoria si mettono in viaggio per raggiungere il posto di lavoro". Per Spoto è indispensabile che la politica intraprenda azioni che diano Ingiusta importanza alle infrastrutture. (PAPI)
UNIVERSITA'
Precetto pasquale presieduto dall'Arcivescovo
Domani, alle il, in occasione del precetto pasquale, monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, offìcerà una solenne messa nella cappella del Polo Universitario, in via Quartararo, Alla funzione religiosa parteciperanno anche autorità e personalità cittadine, il corpo docente del Polo Universitario, gli studenti dell'insediamento universitario. (Gp)
PROVINCIA. In aula ci sono stati diversi «cambi di casacca»
Consiglio è cambiata la geografia politica
Cambia la geografia politica del Consiglio provinciale. Ultimi rimescolamenti e cambi di casacca. Pellegrino Quartararo ha lasciato l'Mpa e Gioacchino Zarbo si sgancia dal Pdl per aderire, entrambi, al groppo misto come indipendenti; Arturo Ripepe si è dichiarato indipendente, infine Davide Gentile ha aderito al movimento politico "Democratici popolari riformisti per la Sicilia". Quartararo ha spiegato di aver lasciato l'Mpa perché pena che il partito abbia tradito tutti i siciliani apparentandosi con la Lega". Intanto fanno discutere i rinnovi degli incarichi ai consulenti esterni, Le nomine sono state fatte dal presidente Eugenio D'Orsi e riguardano: l'avvocato Girolamo Rubino, a cui è stato attribuito l'incarico di esperto estraneo all'amministrazione in materia giuridico-amministrativa; e Gianluca Massimiliano Rizzo, che svolgerà ancora l'incarico di esperto estraneo all'amministrazione per l'assistenza nell'attività di programmazione volta allo sviluppo delle politiche agricole nel territorio della provincia. Su questo argomento è intervenuto il capogruppo del Pdl in Consiglio, Ivan Paci. "Ritengo - dice Paci - che l'amministrazione D'Orsi, tra comunicazioni, incarichi, revoche e reiterate nomine di assessori, per i quali si è perso il conto, abbia operato a danno dell' Ente. Ritengo, inoltre, che i risultati e i fatti posti in essere dall'attuale amministrazione rispondono a logiche partitiche che, indubbiamente, nulla hanno a che vedere con il rilancio del territorio amministrato'. Orazio Guarraci, consigliere di Voce siciliana, ex Grande sud, rincara la dose e presenta una interrogazione sulle nomine di esperto che il presidente D'Orsi ha conferito durante la legislatura. Guarraci chiede l'elenco completo di tutti gli esperti nominati dal Presidente D'Orsi, sin dal suo insediamento; copia di tutte le determinazioni presidenziali con le quali è stato incaricato, nel tempo, Gianluca Massimiliano Rizzo come esperto esterno all'amministrazione e quelle sulla nomina di Saro Massimiliano Cutaia. Ed ancora, copia di tutte le dovute relazioni prodotte sia dall'esperto Rizzo che da Cutaia; l'importo complessivo percepito per l'espletamento degli incarichi e la durata degli stessi per verificare se siano stati di supporto nell'azione amministrativa. (PAPI)
LE REAZIONI. I deputati di grillo: "Da noi la spinta per la cancellazione" Udc e Pd: "Era inserito nel nostro programma"
Crocetta ringrazia i grillini: abbiamo iniziato la rivoluzione
PALERMO
L'asse Crocetta-grillini supera la prova de! voto all'Ars. Pd, Udc, Megafono e Democratici riformisti hanno 46 deputati ma in aula, nelle votazioni decisive, il governo ha potuto contare stabilmente su oltre o voti (in un caso ss) sventando la minaccia di sei passaggi a scrutinio segreto e neutralizzando anche le assenze di qualche deputato di Udc e Pd. La riforma delle Province ha un significato politico, al punto che Crocetta ringrazia i grillini:Oggi ha vinto il modello Sicilia. E la
prima tappa della rivoluzione». Alla vigilia si dava per scontato che l'ostruzionismo del centrodestra potesse trovare sponda nei dubbi di varie arae de! centrosinistra sull'abolizione delle Province. Un progetto a cui Crocetta è arrivato dopo il pressing di Giancarlo Cancelleri, leader dei 5 Stelle. Ma le prime quattro votazioni a scrutinio segreto con cui Md, Mpa, Lista Musumeci e Pd! hanno provato a far cadere il governo si sono chiuse con un esito rassicurante per Crocetta: 50 a 20,55 a 29, 53 a 26 e 48 a 30.
La maggioranza ha tremato un po' solo quando è stato messo al voto (segreto) un emendamento di Mario Alloro (Pd) che sterilizzava la riforma prevedendo solo un rinvio delle elezioni. Il testo è stato condiviso da un paio di deputati Udc, in primis Mimmo Turano. La frattura nella maggioranza è stata compensata dai 14 grillini:è finita 47aM. Poi sulla norma principale l'asse centrosinistra Stelle è tornato a vincere 53 a 28. Oggi sarà il giorno del voto finale, scontato. Numeri a parte, Cancelleri rivendica il ruolo dei grillini: «Prima che questa legge venisse messa in agenda c'era un accordo sotterraneo fra centrodestra e pezzi del centrosinistra per modificare solo qualcosa e salvare le Province. Noi abbiamo spinto verso l'abolizione». E per il collega Giampiero Trizzino: «E una vittoria nostra e del modello Sicilia). Nel Pd Antonello Cracolici ricorda che «già nella scorsa legislatura avevamo proposto di abolire le Province». Per il segretario Giuseppe Lupo e il capogruppo Baldo Gucciardi «è una svolta, avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto». Gianpiero D'Alla, leader Udc, sottolinea che «l'abolizione è sempre stata ne! nostro programma». E per Giuseppe Picciolo (Democratici riformisti) «entra nel vivo la stagione delle riforme», Protesta l'opposizione. Per Salvino Caputo (Pd!) «questa legge crea un vuoto giuridico e amministrativo che porterà alla paralisi». Per Roberto Di Mauro «è una legge manifesto, partorita in tv», E per il gruppo Musumeci «l'obiettivo è consegnare a commissari-proconsoli le
Province».
GIA.PI
LA SICILIA
PROVINCIA REGIONALE
Salta l'ipotesi Vittorio Sgarbi in Giunta arriva un'altra donna
g. s.) Giunta provinciale, salta l'ipotesi Sgarbi. Nonostante l'azione di "pressing" di Giuseppe Arnone e Salvatore Scimè, infatti, il noto critico d'arte ha declinato l'invito a fare parte della squadra amministrativa della Provincia.
Tra i motivi, pare, un ipotetico — ma adesso non concretizzato — impegno nella Giunta regionale di Roberto Maroni. Di certo a scoraggiarlo c'è stata la situazione dell'Ente, con voci di spesa quasi a zero e due soli mesi prima del voto o del commissariamento deciso dalla Regione. Quello di Sgarbi, comunque, non è l'unico nome che bisogna "depennare" dalla lista fatta in questi giorni. E' stata esclusa anche Fabiola Mazzarella, che sarebbe dovuta essere inserita in squadra in quota Fratelli d'Italia. Il suo nome era emerso un paio di settimane fa dopo la segnalazione di una parte del movimento di Meloni, Crosetto e La Russa, che però adesso, dopo le decisioni a carattere nazionale, sarebbe divenuto minoritario (sebbene sia stato dato loro comunque un ruolo nel Nucleo di Valutazione dell'Ente). Al posto di Mazzarella dovrebbe entrare in Giunta un'altra donna, della quale al momento però non si conosce il nome. Si tratterebbe di una quarantenne, individuata da Giuseppe Arnone e facente capo sempre a Fratelli d'Italia, che avrebbe quindi due rappresentanti in Giunta.
Questa nomina rappresenterebbe la prima quota rosa dal 30 luglio 2012, dopo le dimissioni di Maria Teresa La Marca, sebbene la squadra di D'Orsi non si sia mai caratterizzata per una presenza femminile particolarmente forte. Con questa mossa dovrebbero — ma il condizionale è sempre d'obbligo — terminare le operazioni di sostituzione e rimpiazzo nella Giunta D'Orsi, sebbene i mesi a venire non saranno semplici, dato che sono ancora da definire gli equilibri politici nazionali e regionali. In Giunta manca, ad esempio, il tanto annunciato componente del Pdl, da inserire per "costringere" il partito di Alfano a sostenere D'Orsi in una possibile futura campagna.
RAFFADALI
Smottamento, chiusa strada per Siculiana
RAFFADALI Il maltempo degli ultimi giorni ha lasciato qualche effetto negativo anche sulla strada provinciale 17, quella che collega Raffadali e Siculiana. La strada, a causa di alcuni smottamenti verificatisi in alcuni punti, di cui uno di particolare rilevanza a circa cinque chilometri da Raffadali, già da qualche giorno è stata chiusa al transito In realtà, c'è un cartello che indica chiaramente il divieto di transito, ma in pratica il divieto viene disatteso da molti automobilisti che transitano ugualmente, percorrendo l'intero tratto della provinciale. Ciò a rischio e pericolo degli contravventori, poiché il manto stradale del tratto interessato dallo smottamento è stato seriamente danneggiato e non sembra che il movimento del terreno si sia del tutto arrestato, a maggior ragione se dovesse continuare a piovere. Accanto al cartello del divieto di transito c'è anche quello che indica i lavori in corso. Ma nel sopralluogo di ieri mattina, nessun mezzo e nessun operaio si trovava sul posto per cercare di porre rimedio al problema. La strada, specialmente in estate è molto trafficata a causa del pendolarismo balneare con i tanti che da Raffadali e dai centri limitrofi raggiungono la spiaggia di Siculiana Marina. Ma in qualsiasi periodo dell'anno, e quindi anche attualmente, è utilizzata dai tantissimi lavoratori pendolari che devono raggiungere il loro posto di lavoro a Sciacca, Ribera e nei paesi della costa, costretti già all'odissea causata dall'interruzione del ponte Verdura. Un problema che va dunque risolto presto e bene.
SALVO DI BENEDETTO
La Provincia vuole indietro 135251 euro
Corsi di formazione professionale illecitamente finanziati, la Provincia regionale di Agrigento ha dato mandato per il recupero delle somme indebitamente erogate, Con una determina dirigenziale, l'Ente Provincia ha "approvato i ruoli", come si dice in linguaggio tecnico, affinché Equitalia (società che si occupa del recupero somme per conto degli enti pubblici) provveda ad incassare le somme previste, ovvero 135.251 euro, di cui 128.063 effettivamente spese, 1.080 euro di spese penali e 6.107 di interessi maturati.
Questo è quanto è stato speso dalla Provincia regionale di Agrigento per il pagamento di alcuni corsi professionali definiti "fantasma" svoltisi nei primi anni duemila. Se gli imputati per questa vicenda, partita con un'indagine della Digos, che ipotizzava l'esistenza di corsi di formazione che non venivano effettivamente tenuti oppure che venivano solo parzialmente svolti, sono stati tutti assolti, la Corte dei conti, sezione Giurisdizionale della Sicilia, con la sentenza 2051 /2012 ha condannato alcuni di loro al risarcimento del danno erariale per la Provincia Regionale di Agrigento. I ruoli sono stati resi esecutivi solo il 15 marzo, così come previsto dalla legge, e spetterà adesso all'agenzia di riscossione provvedere alloro recupero.
Nei prossimi giorni, da quanto ci è dato sapere, dovrebbe essere prodotto un atto similare, che riguarderà un'altra tranche di fondi sempre riconosciuti alla Provincia dal tribunale contabile come somme illecitamente incassate e quindi che hanno provocato un danno erariale all'Ente.
UNIVERSITÀ E DINTORNI
I nuovi vertici del Cupa non prima della Santa Pasqua
Cupa, il rinnovo di presidenza e cda forse solo dopo Pasqua. Quella che era stata annunciata come una semplice formalità burocratica, dopo che venerdì scorso i ruoli apicali erano stati sciolti in seguito al rinnovo dello statuto, si è trasformata invece in una grana non di facilissima soluzione. La riunione dei soci di ieri pomeriggio, infatti, è stata rinviata al momento a data da destinarsi. Teoricamente il motivo ufficiale è l'assenza del numero legale, dato che era presente solo un rappresentante della Provincia regionale di Agrigento. Però c'è da registrare un fatto curioso: il verbale è stato chiuso circa mezz'ora dopo l'inizio della riunione. Pochi minuti dopo si è presentato, dopo essere stato contattato telefonicamente, il presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina — e i soci fondatori in questo modo sarebbero stati due su tre, assente quindi solo il Comune — e la maggioranza valida. Però è stato lo stesso presidente dell'Ente camerale a spiegare Eugenio D'Orsi avesse già comunicato che l'incontro sarebbe stato spostato ad un'altra data. Una cosa è certa, il presidente della Provincia vuole mettere in discussione tutto, sia i nomi dei Cda e dello stesso presidente Maria Immordino, che il ruolo di soci come il Comune di Agrigento. Tutto questo con un impegno impellente come la firma, a breve termine, della convenzione con l'Università di Palermo che stabilirà il futuro dell'offerta formativa e soprattutto comporterà una spesa aggiuntiva di circa un milione di euro, che unito al debito del Comune di Agrigento - qualora non fosse possibile saldano per l'Ente - fa oltre 2 milioni che, sulla carta, dovranno essere pagati dai soci rimanenti. Per tutti questi motivi, insieme alla possibilità che si voti per le prossime elezioni provinciali, D'Orsi annuncia che tutto rimarrà bloccato finché non sarà chiara la situazione. Intanto si pensa alla nomina di un commissario almeno per affrontare le cose più importanti. E meno male che sarebbe dovuta essere una semplice formalità.
GIOACCHINO SCHICCHI
Acqua, le bolletta «illegittime» vanno in Procura
La questione delle bollette emesse dal Comune di Agrigento sul maggior consumo di acqua per gli anni 2007/2008 (in precedenza emesse erroneamente da Girgenti Acque e successivamente annullate proprio perchè di pertinenza comunale) è finita sul tavolo della Procura della Repubblica alla quale è stato chiesto di indagare per scoprire eventuali irregolarità.
L'iniziativa è della Federconsumatori di Agrigento e del Movimento per la difesa del cittadino i cui presidenti rispettivamente Ilenia Capodici (con la vicepresidente Floriana Bruccoleri) e Giuseppe Spataro, insieme al tributarista Marianna Sansone, hanno inoltrato un apposito esposto sostenendo che si tratta di bollette illegittime in quanto «manca la prova certa delle letture su cui si basa la fatturazione, dal momento che derivano da un calcolo presuntivo, per cui si provoca un ingiusto profitto per l'Ente con conseguente addebito a carico delle famiglie agrigentine.
«Tali importi - si legge nell'esposto - sono il risultato della differenza tra una lettura certa fatta dalla Girgenti Acque nel 2009 ed una lettura incerta data dal consumo medio giornaliero di acqua presunto, calcolato in un periodo successivo a quello di riferimento. Tali dati - affermano i ricorrenti, ricordando i gravi problemi del passato - risultano essere abnormi rispetto alla capacità di consumo reale che avevano gli utenti nel 2007/2008: infatti è noto a tutto che in quegli anni la tempistica dei turni di erogazione dell'acqua era fortemente ridotta e i cittadini erano costretti molte volte ad acquistare l'acqua dai privati con le auto- botti. Allora ci si chiede com'è possibile che taluni addebiti alle utenze di maggior consumo idrico per il 2007/2008 superino perfino i 2 metri cubi al giorno».
Le due organizzazioni affermano si aver tentato di trovare un'intesa con il sindaco Marco Zambuto e con il dirigente del settore finanziario del Comune, ma inutilmente. «A sostegno della nostra tesi - aggiungono - il Consiglio comunale, nella seduta del 14 febbraio scorso ha approvato all'unanimità dei presenti la richiesta di sospensiva delle fatture».
Federconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino a l'avv. Sansone pertanto «segnalano tali fatti e chiedono che si proceda nei confronti dei responsabili che vorrà identificare, chiedendone la condanna alle pene di legge».
Nei giorni scorsi sull'argomento era intervenuto anche Nello Hamel sostenendo che tra accertamenti e bollette varie, gli agrigentini sono ormai quasi sommersi da richieste di pagamento di servizi o tasse. E tra accertamenti vi sono anche quelli che il Comune ha già inviato relativi a maggior consumo idrico per gli anni che vanno dai 2005 al 2008. In pratica viene chiesto ai cittadini di pagare quanto consumato ma non pagato in questi anni: «parliamo - scriveva - di persone che le bollette le hanno già pagate ma che, secondo il Comune, nelle fatture vi era un errore nel calcolo dei consumi, perché nelle bollette inviate in passato vi erano meno metro cubi di quanto segnato dal contatore.
Ma per Nello Hamel (oggi presidente del Centro Servizio al Cittadino) è questa una pretesa illegittima, arbitraria e vessatoria».
«Il Comune di Agrigento, negli anni passati, ha commesso gravissime omissioni - ha affermato Hamel - che ora cerca di riparare gravando arbitrariamente sui contribuenti».
SOLE
Comuni e province, taglio alla francese
Il monito dell'OCSE per sanare i conti
Ridurre drasticamente il numero dei comuni ed eliminare le province Tra le numerose misure che nel rapporto presentato ieri 1'Ocse suggerisce alla Francia per tagliare in modo strutturale la sua gigantesca spesa pubblica c'è anche questa, che affonda il dito in una piaga storica del Paese. Quella della costosa, e spesso inefficiente, moltiplicazione dei livelli amministrativi territoriali. Un'indicazione che vale per la Francia ma ha il sapore di un invito più generale a tutti i Paesi che si trovano in una situazione simile e che da tempo, com'è il caso dell'Italia, stanno discutendo dello spinoso argomento. Che Parigi debba affrontare anche questo tema - oltre a quelli della sanità e delle pensioni - per mettere mano a una riduzione della sua spesa pubblica (la seconda d'Europa dopo la Danimarca, al 56% del Pil, rispetto al 49,5% medio dell'Eurozona e al 45,3% della Germania) è evidente. In Francia ci sono 36.700 comuni, con una media di 1.800 abitanti, a fronte dei 5500 in Europa. Ma anche 101 dipartimenti (le province, appunto), creati nel 1789, la cui necessità è alquanto dubbia. Una prima iniziativa su questo terreno è stata realizzata già dal Governo di Nicolas Sarkozy, con il taglio di 400 tribunali su 1.200. E un'altra riflessione è in corso sulle sottoprefetture: ben 239. D'altronde i numeri confermano che l'aumento della spesa registrato in questi ultimi anni (e dei dipendenti pubblici, pari al 23% del totale) è interamente imputabile ai livelli locali. Il ministro dell'Economia Pierre Moscovici ha cautamente commentato di essere favorevole i alle strutture intercomunali. Ma nel Paese del cumulo dei mandati elettivi e del mito del pubblico impiego le resistenze sono fortissime e la strada sembra ancora molto lunga.
Agrigentoflash
Cisl, Maurizio Saia eletto segretario territoriale di Agrigento
Si è tenuto ieri 18 marzo , al CEFPAS di Caltanissetta il 1° congresso territoriale della UST CISL di Agrigento Caltanissetta Enna durante il quale è stata eletta la nuova segreteria dei territori unificati .Il Segretario Generale dell'area è Emanuele Gallo, Segretario territoriale di Enna è Tommaso Guarino, di Caltanissetta è Ilenia D'Antona e Segretario territoriale di Agrigento è Maurizio Saia che succede ad anni di reggenza da parte di Maurizio Bernava e Salvatore Montalbano. Maurizio Saia entra a far parte della Cisl nel 1987 nella FILCA, diviene in seguito responsabile del Centro di Assistenza Fiscale, nel 1993 Segretario della FIM e nel 2001 Segretario della Fisascat, categoria che ha fatto crescere sino a farla diventare la prima per numero di associati nell'area di Agrigento Caltanissetta Enna. A riconoscimento del lavoro svolto viene eletto componente del Consiglio generale della Fisascat nazionale diventando il 14 Febbraio 2013, a seguito della riorganizzazione, Segretario generale della categoria. Ha sostenuto numerose battaglie fra i lavoratori durante la chiusura di molteplici attività commerciali, attivando la contrattazione integrativa di secondo livello all'interno della maggior parte delle strutture ricettive della provincia di Agrigento.Oggi mettendo in atto un vero processo di accorpamento creando un'unica grande area ed eliminando i livelli intermedi superflui, la CISL intende rendere le strutture operative ed efficienti, utilizzando coloro che all'interno dell' organizzazione conoscono meglio l'ambito di riferimento, al fine di raggiungere il miglior risultato nel più breve tempo possibile, avvalendosi della professionalità di ciascuno sulla base del proprio merito. Punti cardine per il prossimo quadriennio: sinergia, rete ed interoperabilità per il superamento della crisi al fine di garantire equità e giustizia sociale. Componenti del Consiglio generale della CISL Sicilia sono stati designati per Agrigento Edoardo Sessa ed Emanuele Piranio.
Regione, Crocetta: "Abolizione Province è riforma storica"
"Una riforma storica": così il governatore siciliano Rosario Crocetta ha definito, al termine della seduta di Sala d'Ercole, l'ok al maxiemendamento del governo che, di fatto, fa calare il sipario sulle Province. "L'abolizione delle Province è la prima tappa di una rivoluzione importante che deve riguardare la Sicilia - ha aggiunto Crocetta -. Quello di questa sera è un banco di prova fondamentale, perchè se si riesce a compattare la maggioranza sulla cosa che sembrava più difficile, io credo che adesso il percorso del governo sarà un percorso molto più tranquillo e finalmente inizieranno le grandi riforme".
Addio alle province, esulta il movimento 5 stelle
Abolite le Province regionali in Sicilia. L'Ars ha approvato questa sera un maxi-emendamento della maggioranza che sospende le elezioni previste a fine maggio; manca solo il voto finale al Ddl. Gli enti saranno commissariati ed entro l'anno dovranno essere sostituiti, con una nuova legge, da liberi consorzi di comuni. Il maxi-emendamento a firma dei capigruppo di Pd, Udc e lista Crocetta, è stato approvato con 53 sì e 28 no, con voto segreto. Il gruppo 5Stelle ha votato in linea con la maggioranza. Seduto nei banchi del governo, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha accolto la votazione con un applauso.Per i consorzi dei comuni sono previste elezioni di secondo grado, dunque i componenti saranno indicati dai sindaci e non ci saranno più elezioni per presidenti di Provincia e consiglieri. Il voto finale, che sarà anticipato dalle dichiarazioni di voto, è stato rinviato a domani, alle 16, dal presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. Manca la formalità del voto finale, ma i deputati del Movimento 5 Stelle possono già brindare: le Province appartengono già al passato."Siamo un modello per l'Italia", commenta a caldo il capogruppo, Giancarlo Cancelleri. La Sicilia è la prima regione che cancella le province. Siamo passati da ultimi della classe a pionieri nella lotta contro gli sprechi e agli enti inutili".Il deputato Giorgio Ciaccio sottolinea un altro aspetto positivo della bocciatura delle Province: "E' la prima vera applicazione - dice - dello Statuto siciliano nella sua forma più pura"."Se questo è il massimo che il partito delle Province e degli sprechi può mostrare, attraverso l'ostruzionismo in Aula - commenta Francesco Cappello - i siciliani possono dormire sonni tranquilli"."Questo risultato - afferma Salvatore Siragusa - è l'ennesima dimostrazione che il Movimento 5 Stelle è tutt'altro che protesta, ma proposta concreta e serissima".
Frana nel territorio di Casteltermini.Chiesto l'immediato intervento dell'Ente.
Il consigliere Arturo Ripepe e il neo Assessore Salvatore Sciumè, intervenendo durante i lavori della sesta commissione si sono occupati della frana che ha interessato il collegamento tra Casteltermini e la statale 189 nella zona di Passo Fonduto ed hanno chiesto l'immediato intervento all'Ufficio tecnico dell'Ente per un sopralluogo nella zona della frana, vista l'importanza dell'arteria di collegamento che, tra l'altro, interessa anche i collegamenti con il comune di Sant'Angelo Muxaro. Questa frana può provocare l'isolamento di diverse aziende e riguarda numerosi agricoltori. L'Ufficio tecnico dell'Ente ha assicurato che provvederà al più presto per programmare un intervento che ripristini la viabilità.
Agrigentonotizie
Addio alle Province, l'Ars approva la loro abolizione
Il maxi-emendamento a firma dei capigruppo di Pd, Udc e lista Crocetta, è stato approvato con 53 sì e 28 no, con voto segreto. Il gruppo del Movimento 5 Stelle ha votato in linea con la maggioranza
Redazione
Province siciliane addio. L'Ars ha approvato in serata il maxi-emendamento della maggioranza che sospende le elezioni previste a fine maggio. Manca solo il voto finale al ddl, rinviato a questo pomeriggio dal presidente dell'Assemblea, Giovanni Ardizzone. Gli enti saranno commissariati ed entro l'anno dovranno essere sostituiti, con una nuova legge, da liberi consorzi di comuni.
Il maxi-emendamento a firma dei capigruppo di Pd, Udc e lista Crocetta, è stato approvato con 53 sì e 28 no, con voto segreto. Il gruppo del Movimento 5 Stelle ha votato in linea con la maggioranza.
Seduto tra i banchi del governo, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha accolto l'esito della votazione con un applauso. E poi ha commentato: "L'abolizione delle Province è la vittoria del governo e della maggioranza. Do atto anche ai 5 Stelle di avere votato la norma che abbiamo proposto. Si tratta della prima tappa della rivoluzione: oggi ha vinto il modello Sicilia".
Agrigentoweb
Abolite le Province regionali in Sicilia
Scritto da Redazione
L'Ars ha approvato un maxi-emendamento della maggioranza che sospende le elezioni previste a fine maggio.
Gli enti saranno commissariati ed entro l'anno dovranno essere sostituiti, con una nuova legge, da liberi consorzi di comuni, i cui componenti saranno indicati dai sindaci.
Pertanto non si terranno piu' elezioni per presidenti di province e consiglieri.
Cisl, Saia eletto segretario territoriale
Scritto da Redazione
Si è tenuto ieri 18 marzo , al CEFPAS di Caltanissetta il 1° congresso territoriale della UST CISL di Agrigento Caltanissetta Enna durante il quale è stata eletta la nuova segreteria dei territori unificati.Il Segretario Generale dell'area è Emanuele Gallo, Segretario territoriale di Enna è Tommaso Guarino, di Caltanissetta è Ilenia D'Antona e Segretario territoriale di Agrigento è Maurizio Saia che succede ad anni di reggenza da parte di Maurizio Bernava e Salvatore Montalbano.
Infoagrigento
ARS, vota compatta la maggioranza: abolite le province
Da questa sera l'ente provincia è stato ufficialmente abolito in Sicilia; a sala d'Ercole, con 53 voti favorevoli e 28 contrari, è passato il DDL promosso dal governo Crocetta che prevede la soppressione di tutte e nove le province dell'isola e l'istituzione, al loro posto, dei liberi consorzi dei comuni.
L'effetto immediato di tale voto parlamentare, è la cancellazione della tornata elettorale provinciale prevista a maggio ed il commissariamento delle province; successivamente, la Regione ha sei mesi di tempo per approvare una organica riforma degli enti, con l'installazione dei prima citati consorzi che, come prevede espressamente un emendamento approvato sempre questa sera, non avranno organi eletti direttamente dai cittadini, ma saranno i Sindaci dei comuni consorziati a scegliere i rappresentanti e dotare di un proprio governo l'ente.
Oltre alla maggioranza parlamentare all'ARS, a votare favorevolmente per lo scioglimento delle province è stato il Movimento Cinque Stelle: "A buon diritto possiamo definirla una delle vittorie politiche del movimento che ha riportato sui giusti binari una discussione che aveva preso un'altra direzione - afferma Giancarlo Cancelleri, capogruppo dei grillini - Noi abbiamo sparigliato un po' le carte e riacceso il dibattito e alla fine sia Crocetta sia la maggioranza hanno ripreso quella che era una delle nostre proposte."
Soddisfatto il presidente Crocetta, il quale parla di un inizio di "rivoluzione" siciliana: "L'abolizione delle Province è una riforma storica - sono le prime parole del governatore dopo il voto - Si tratta della prima tappa di una rivoluzione importante che riguarda la Sicilia. Oggi ha vinto il modello Sicilia."
L'opposizione aveva chiesto il voto segreto sul DDL come ultimo tentativo di bloccare la riforma, richiesta che però non è andata a buon fine.
Mauro Indelicato
Comunicalo.it
Sicilia: Ars approva abolizione province, saltano le elezioni
Addio alle Province in Sicilia. L'Ars ha approvato poco fa il maxiemendamento firmato dalla maggioranza con il quale e' stato riscritto il ddl che prevede il taglio delle Province. Adesso manca il voto finale, previsto per domani, ma e' ritenuta una pura formalita'.
A questo punto saltano le elezioni provinciali previste per fine maggio.
Cancelleri (M5s): abolizione province è nostra vittoria
L'abolizione delle province "e' una vittoria del Movimento cinque stelle". Lo ha detto il capogruppo dei grillini al'Ars, Giancarlo Cancelleri commentando il voto in aula del maxiemendamento che prevede l'abolizione delle province. "Ricordo a tutti che fino a qualche settimana fa gli intenti che si leggevano sui giornali sia dal Governo che dell'opposizione erano quelli di andare al rinvio del voto, oggi stiamo parlando finalmente dell'abolizione di un ente", dice ancora Cancelleri. "Naturalmente poi i voti si trovano in aula e c'e' stata una condivisione della scelta - dice ancora - Ma e' importante perche' abbiamo sparigliato le carte e alla fine sia il Governatore che le forze di maggioranza hanno ripreso in considerazione la nostra proposta". (Adnkronos)
Gucciardi e Lupo (Pd): riforma province è svolta per Isola e Paese
''Una svolta per la Sicilia e per il Paese, una riforma che parte da qui e porta la nostra Isola ad essere un punto di riferimento a livello nazionale per modernita' e innovazione istituzionale. Il Pd all'Ars ha lavorato a lungo per questo risultato: e' una vittoria di tutta la coalizione che sostiene il governo Crocetta.
Avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto''. Lo dicono Baldo Gucciardi, presidente del gruppo Pd all'Assemblea regionale siciliana, e Giuseppe Lupo, segretario regionale dei democratici, a proposito del voto con il quale l'Assemblea regionale siciliana ha approvato l'articolato del disegno di legge, che prevede che entro il prossimo 31 dicembre sia approvata una legge che definisce il modello di Consorzi di comuni in sostituzione delle Province, con elezioni di secondo livello. ''Sentiamo il bisogno - aggiungono Gucciardi e Lupo - di ringraziare innanzitutto i deputati del Pd e dell'intera maggioranza, anche in questa occasione hanno lavorato con competenza e compattezza per raggiungere questo obiettivo''. Il testo del ddl approvato dall'Ars e' stato riscritto attraverso l'approvazione di un emendamento (n° 1.169, primo firmatario Gucciardi, con Leanza e Malafarina) approvato con 53 voti a favore, 28 contrari e 1 astenuto. L'Ars si riunira' domani alle 16 per le dichiarazioni di voto e il voto finale al disegno di legge. (Adnkronos)
D'Alia (Udc): taglio province da sempre in nostro programma
''Siamo soddisfatti per l'approvazione del ddl che riforma le Province perche' la loro soppressione e' da sempre un tema del nostro programma''.
Lo afferma Gianpiero D'Alia, deputato e segretario regionale dell'Udc siciliana, dopo il via libera dell'Assemblea regionale siciliana al maxi emendamento della maggioranza che prevede l'abolizione delle province e che domani avra' il voto finale. ''Ora si vada avanti spediti con il bilancio - aggiunge -. Soltanto dopo presenteremo una nostra proposta organica per riformare la burocrazia regionale e l'organizzazione dei liberi consorzi di Comuni''. (Adnkronos)
Di Mauro (Pds): su province legge-manifesto nata in tv
''Siamo palesemente di fronte ad una legge-manifesto, partorita in una trasmissione tv senza verificare le necessita' del territorio''. Cosi' Roberto Di Mauro, capogruppo del Partito dei Siciliani-Mpa all'Assemblea regionale siciliana, commenta il voto di stasera dell'Aula che abolito le Province.
''Una legge che differisce dalle nostre proposte - aggiunge -, solo un rinvio delle elezioni accompagnato da una proposta, tra l'altro gia' prevista dal sistema elettorale. Chi l'ha proposta, sa gia' che sara' affrontata in modo diverso in un ddl successivo e disciplinata modo differente. Credo non sia questo il modo corretto di affrontare il governo del territorio, perche' - conclude - quanto uscito dal voto d'Aula non risponde alle necessita' del territorio ed alle sue esigenze di organizzazione''. (Adnkronos)
Musumeci: province affidate a proconsoli Crocetta
"Crocetta ha espropriato a milioni di siciliani il diritto di voto, che il 26 e il 27 maggio avrebbero dovuto esercitare per il rinnovo delle Province.
Stiamo tornando indietro di 40 anni". Lo dichiarano i deputati del Gruppo Lista Musumeci all'Assemblea regionale siciliana, dopo il voto sul maxi emendamento della maggioranza per l'abolizione delle province. "Con questa scelta - sottolineano - che di fatto e' un mero rinvio a una futura legge, Crocetta ottiene due risultati: consegnare ai fidati commissari proconsoli il compito di gestire per un anno le Province e preparare per il prossimo anno la gestione dei 'liberi consorzi' agli apparati dei partiti.
Sicilia: Ars approva abolizione province, saltano le elezioni
Addio alle Province in Sicilia. L'Ars ha approvato poco fa il maxiemendamento firmato dalla maggioranza con il quale e' stato riscritto il ddl che prevede il taglio delle Province. Adesso manca il voto finale, previsto per domani, ma e' ritenuta una pura formalita'.
A questo punto saltano le elezioni provinciali previste per fine maggio.
Sicilia24h
L'Assemblea regionale siciliana abolisce le Province
La Sicilia è la prima Regione in Italia ad abolire le Province. L'Assemblea regionale ha approvato un maxi-emendamento (Pd, Udc e Lista Crocetta) che cancella le elezioni e sostituisce i nove enti con liberi consorzi di comuni, come prevede lo statuto speciale, i cui componenti non saranno più eletti ma indicati dalle amministrazioni (elezione di secondo livello). Il governatore Rosario Crocetta ha accolto il voto d'aula (25 sì, 28 no) con un applauso. A favore hanno votato anche i deputati grillini, che parlano di vittoria del 'modello Sicilia', rilanciando dunque l'alleanza, non formale ma sui contenuti, che piace tanto al loro leader Beppe Grillo. Contrario all'abolizione delle Province, il Pdl che puntava sul mantenimento degli enti e la riduzione dei costi. Dopo quattro ore, scandite da tentativi di ostruzionismo, l'Ars ha approvato con voto segreto il maxi-emendamento, scritto dalla maggioranza tenendo conto di alcune osservazioni fatte nei giorni scorsi dal commissario dello Stato. Il voto finale al testo è stato rinviato a domani pomeriggio, ma sarà una pura formalità. La riforma prevede che entro il prossimo 31 dicembre il Parlamento approvi una nuova legge per regolamentare i liberi consorzi, prevedendo fin da ora però l'elezione di secondo livello dei componenti. Con l'abolizione degli enti provinciali il governo Crocetta calcola un risparmio di circa 50 milioni di euro. E' la vittoria del governo e della maggioranza", esulta il presidente Crocetta che apprezza l'atteggiamento dei deputati '5stelle'. E parla di "prima tappa della rivoluzione" e di "modello Sicilia", schema rilanciato anche dai parlamentari grillini. "L'abolizione delle Province era un punto del nostro programma, abbiamo rispettato l'impegno preso con i cittadini", dice il capogruppo dei grillini all'Ars, Giancarlo Cancelleri. I grillini criticano l'atteggiamento in aula tenuto dai gruppi d'opposizione. "Una svolta per la Sicilia e per il Paese, una riforma che parte da qui e porta la nostra isola ad essere un punto di riferimento a livello nazionale per modernità e innovazione istituzionale. Il Pd all'Ars ha lavorato a lungo per questo risultato: è una vittoria di tutta la coalizione che sostiene il governo Crocetta. Avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto ". Lo dicono Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all'Ars e Giuseppe Lupo, segretario regionale del PD, a proposito del voto con il quale l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato l'articolato del disegno di legge che prevede che entro il prossimo 31 dicembre sia approvata una legge che definisce il modello di Consorzi di comuni in sostituzione delle Province, con elezioni di secondo livello. "Sentiamo il bisogno - aggiungono Gucciardi e Lupo - di ringraziare innanzitutto i deputati del Pd e dell'intera maggioranza, anche in questa occasione hanno lavorato con competenza e compattezza per raggiungere questo obiettivo". Il testo del ddl approvato dall'Ars è stato riscritto attraverso l'approvazione di un emendamento (n° 1.169, primo firmatario Gucciardi, con Leanza e Malafarina) approvato con 53 voti a favore, 28 contrari e 1 astenuto. L'Ars si riunirà domani alle 16 per le dichiarazioni di voto e il voto finale al disegno di legge.