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/ Rassegna stampa » 2013 » Aprile » 8 » Rassegna stampa del 5/6/7/8 aprile 2013

Rassegna stampa del 5/6/7/8 aprile 2013

 6 aprile - sabato


GIORNALE DI SICILIA


INDAGINI DIEI CARABINIERI. L'auto, una fiammante Audi Q4, è andata distrutta dall'incendio. La vettura posteggiata sotto casa, in via tenente Chiolo.
A Canicattì nella notte va in fiamme l'auto del capogruppo Pdl alla Provincia
Enzo Gallo
Paolo Picone
Un incendio ha distrutto ieri in piena notte l'autovettura del capogruppo Pdl al consiglio provinciale di Agrigento, Ivan Paci. L'auto, una fiammante Audi Q4, è stata del tutto distrutta da un incendio divampato intorno alle due di ieri mattina mentre si trovava parcheggiata sotto casa dell'esponente politico che abita con la famiglia in via Tenente Antonino Chiolo in pieno centro cittadino. L'allarme al centralino dei vigili del fuoco e dei carabinieri è scattato subito dopo e già dopo pochissimi minuti i soccorsi erano sul posto e al lavoro. Nonostante però il tempestivo intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di contrada Carlino e dei carabinieri del Nucleo radiomobile
della compagnia di Canicattì l'autovettura, parcheggiata a pochi metri dall'ingresso del condominio dove risiede la famiglia Paci, è andata del tutto distrutta. Si è salvata solo la carrozzeria e qualche altro brandello del mezzo che comunque inutilizzabile è stata fatta rimuovere con un carro attrezzi di una ditta privata. La velocità con cui si sono propagate le fiamme, nonostante non sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile da vigili del fuoco e carabinieri, inducono a non escludere l'ipotesi del dolo. Ad assistere all'incendio che ha divorato la macchina di grossa cilindrata lo stesso esponente politico ed i suoi familiari. Ivan Paci, 39 anni laureato celibe molto vicino alle posizioni del segretario del Pdl Angelino Alfano, contattato dai giornalisti ha detto di essere «sereno, continuerò la mia attività politica senza farmi intimidire». Ed ancora: «Non ho ancora la certezza che si sia trattato dì una intimidazione perché gli inquirenti non hanno trovato segni che possano acclarare questa ipotesi». Paci racconta di aver parcheggiato la sua autovettura attorno alle 21 dì giovedì sera. «Sono tornato a casa ed ho lasciato l'Audi A4 sotto casa. Come faccio da anni, anche se ho un garage, non ho mai pensato che qualcuno potesse incendiare la mia macchina, perché non ho mai fatto male a nessuno. Sono stato avvertito delle fiamme in piena notte da un mio vicino di casa». Il capo- gruppo dei Pdl in Consiglio provinciale racconta di non aver mai subito minacce: «Nè una lettera minatoria, né messaggi di alcun tipo, ne tanto meno telefonate di minaccia ecco perché sono convinto che, in questo caso si possa trattare di un semplice corto circuito e non di un incendio doloso». Ivan Paci ha trascorso la mattinata di ieri in caserma, dove è stato sentito dal carabinieri ed al telefono, con i tanti amici, tra cui Carmelo D'Angelo e Pietro Asaro che gli hanno manifestato sentimenti di vicinanza e solidarietà. Sull'episodio indagano gli investigatori dei carabinieri di Canicattì ed Agrigento intervenuti sul posto agli ordini del capitano Salvatore Menta, comandante la locale compagnia. In serata si è svolto il previsto consiglio comunale durante il quale comunque, nell'attesa di accertarne le cause, è stata espressa solidarietà ad Ivan Paci.


LA SICILIA


PROVINCIA, D'ORSI PRONTO A RIAZZERARE LA SUA GIUNTA
Alcuni giorni di riflessione e poi, Eugenio D'Orsi potrebbe decidere di eliminare alcuni uomini della sua Giunta o, addirittura, fare a meno dell'intera squadra amministrativa, mentre si vocifera che il presidente sia pronto a inserire un nuovo componente — si è tornato a fare il nome di Rosario Marino, ma è ormai un fenomeno periodico -, lui stesso ci conferma di essere scontento di alcuni dei suoi assessori, e di poter pensare di buttarli fuori a due mesi dai commissariamento annunciato dalla Regione. "Nessuno alla Provincia deve sentirsi 'in vacanza', o 'scaduto'. Tutti devono lavorare e dimostrarmi di voler portare avanti il mandato amministrativo — ci dice al telefono -. Di certo non sono soddisfatto di alcuni dei miei assessori, quindi lunedì potrei decidere di mandarne via alcuni e io caso anche sostituirli con nuovi soggetti". Quindi, registro alla mano — e la metafora scolastica ci sta tutta -, adesso c'è da fare la lista dei buoni e dei cattivi. Ovviamente il presidente non fa alcun nome, tuttavia appare interessante far notare come, subito dopo la nomina di Valentina Palumbo, gli unici "scudi" che si levarono per difendere D'Orsi dagli attacchi politici e mediatici furono quelli di due fedelissimi come Francescochristian Schembri e Piero Marchetta, Tutti gli altri scelsero la linea del silenzio, che il presidente potrebbe non aver gradito. "Potrei anche decidere — continua - di fare a meno della Giunta, sciogliendola subito dopo l'approvazione del bilancio, continuando da solo", E a chi lo accusa di non "rassegnarsi" all'idea che le Province saranno sciolte risponde con una domanda: "Siete così sicuri che si provvederà realmente a chiudere questi enti? In credo invece che tra un anno si andrà al voto", Ultima frecciata per i suoi predecessori e soprattutto per i partiti che li hanno sostenuti e che invece hanno avversato D'Orsi. "Realizzerò una conferenza stampa a breve in cui affronterò i traguardi raggiunti dalla mia Amministrazione e racconterò come i miei precedenti gestivano la Provincia".
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CAMMARATA
Rischio chiusura per la strada provinciale 24
CAMMARATA, C'è sconforto, ma anche tanta rabbia, nei paese montano in merito alle frane che interessano la provinciale n. 24 che collega il centro abitato con la stazione ferroviaria,
Dal sopralluogo effettuato dai tecnici della Provincia regionale e del Genio civile, è emerso quello che i cammaratesi, con il sindaco in testa, non intendono accettare e cioè la totale chiusura della strada con barriere fisse per impedire totalmente il traffico, In pratica tutto si sarebbe aspettato il sindaco di Cammarata, tranne che la proposta di chiudere l'importante arteria senza ia quale Cammarata avrebbe ripercussioni gravissime anche dal punto di vista dell'economia,
Per io provinciale o. 24, non c'è proprio pace. Il sindaco Vito Mangiapane, presente al sopralluogo, ha ribadito che non può consentire la totale chiusura a lungo termine della strada visto che essa è l'unica che tiene vivo il paese.
"Se entro i tempi strettamente necessari per intervenire — dice il sindaco di Cammarata — non avrò le risposte che tutti ci attendiamo, concrete e risolutive, mi adopererò con tutti i mezzi leciti per arrivare alla soluzione del problema. Se sarà necessario, mi costituirò parte civile per i danni che la mia comunità sta subendo",
"Quello che chiedo alle autorità competenti — aggiunge Vito Mangiapane — è di fare tutto il possibile con l'urgenza che il caso richiede". "Il rischio — ribadisce il sindaco — è che decine di famiglie rimangano completamente isolate. Da qui la necessità di intervenire con urgenza per il ripristino della viabilità, altro che chiusura totale".
L'interruzione delle strada sta causando ingenti danni all'economia locale con le aziende della zona interessata dalle frane che rischiano la chiusura, "Siamo sull'orlo del fallimento totale".
Questo il grido di dolore di Giuseppe Narcisi titolare di una rivendita di materiale edile. "Nel nostro deposito — dice — non abbiamo più laterizi da vendere". Identica la situazione nella fabbrica di infissi di Francesco Longo la cui officina è isolata cosi come sono isolati gli abitanti della Gianguarna che sono proprio stanchi di subire la situazione che rende la vita impossibile, soprattutto, agli studenti che non possono. utilizzare i pullman per raggiungere gli istituti scoiasti— ci del capoluogo.
Eugenio Cairone


CANICATTI' L'Audi A4 del consigliere provinciale era parcheggiata in via Chiolo: «Sono sereno»
A fuoco l'auto di Ivan Paci
Un incendio sulle cui cause stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Canicattì, coordinati dal capitano Salvatore Menta, ha quasi completamente distrutto la notte scorsa l'auto una Audi A4 nuovo modello, di proprietà del consigliere e capogruppo del Pdl, alla provincia regionale di Agrigento, Ivan Paci.
Il mezzo, si trovava parcheggiato nei pressi dell'abitazione di Paci, in via Chiolo, nel cuore del centro cittadino. L'allarme è scattato poco dopo le 2, quando alcuni residenti della zona hanno avvertito la sala operativa dei vigili del fuoco di Agrigento, che un'auto stava bruciando, Quando i pompieri del distaccamento di Canicattì, sono arrivati sul posto, hanno trovato l'Audi avvolta dalla fiamme. Nonostante il tempestivo intervento de vigili il mezzo però ha subito danni gravissimi per migliaia di euro, In via Chiolo sono giunti anche i carabinieri, ma nelle vicinanze della vettura non sono state trovate tracce di liquido infiammabile. Nonostante tutto, però, non viene escluso che le cause possano essere di natura dolosa. La certezza si avrà soltanto quando carabinieri e vigili del fuoco avranno concluso gli accertamenti sul mezzo. L'unico dato sicuro è quello che l'incendio si è sviluppato dalla parte anteriore dell'autovettura. carabinieri, quindi sono alle prese con un vero e proprio dilemma da sciogliere.
Si tratta di un incendio di natura dolosa oppure un? Nei prossimi giorni, comunque si portò avere qualche elemento in più rispetto ad oggi, intanto, ieri mattina, il consigliere Ivan Paci, è stato sentito in caserma dagli investigatori alla ricerca di qualche elemento utile alle indagini. Soprattutto, gli inquirenti stanno cercar do di capire se Paci abbia avuto problemi con qualcuno legati alla sua attività politica o alle vicende che avrebbero potuta portare ad un atto ritorsivo nei suoi confronti. Ma il quadro come detto sarà più chiara non appena stabilita l'esatta origine dei rogo divampato nel cuore della notte, «Sono sereno- ha dichiarato Ivan Paci- ed anche stamattina mi trova in giro per Canicattì a raccogliere le istanze dei miei concittadini che rappresento come consigliere alla provincia di Agrigento.
Una serenità che non può mancare continua Ivan Paci- in attesa di capire se si sia trattato di un episodio di natura dolosa o accidentale. Tutto questo però lo stabiliranno le indagini dei carabinieri e le perizie dei vigili del fuoco Posso comunque affermare — conclude il capo- gruppo nel Pdl- che non sono state trovate tracce di liquido infiammabile nei pressi de ha mia autovettura».
Ivan Paci, da sempre legato alle posizioni del segretaria nazionale del Pdl, Alfano, è stato anche assessore provinciale nella giunta Fontana,
CARMELO VELLA


Agrigentoflash


Sicilia, approvato dal Governo il riconoscimento art 37 statuto siciliano
"Da oggi le imprese che operano in Sicilia pagheranno le tasse in Sicilia. Uno dei sogni dei padri dello Statuto siciliano e degli autonomisti trova attuazione su proposta della regione siciliana". Lo dicono in una nota il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e l'assessore regionale all' Economia Luca Bianchi. "Il Governo nazionale - aggiunge Crocetta - ha approvato all'unanimità il provvedimento sulla base delle buone prassi di bilancio che il governo siciliano ha avviato, attraverso le azioni di spending review, i tagli delle province, delle partecipate, la revisione di spesa per gli assessorati, il taglio del salario accessorio, la chiarezza dei conti, quindi, sulla base dell'azione di buon governo che la Sicilia sta portando avanti". Il governo siciliano e i siciliani tutti, ringraziano il governo nazionale per il riconoscimento di un diritto e - afferma il governatore -"utilizzeremo nel miglior modo possibile la fiducia che ci viene data, portando avanti con giustizia le politiche di rigore senza massacro sociale, sostenendo le imprese e i poveri. Da oggi inizia una pagina nuova per la Sicilia, la sfida di cominciare a farcela da soli, con l'orgoglio di essere siciliani, mettendo a posto i conti e sviluppando l'economia. La Sicilia - continua Crocetta - non vuole vivere di assistenzialismo e parassitismo, vuole vivere con le proprie risorse e questo cambia la prospettiva totale e inverte la tendenza politica di oltre 50 anni. Siamo orgogliosi, felici, insieme a tutti i siciliani, di festeggiare una rivoluzione che continua e che è in corso in Sicilia. Questo è merito di tutti i siciliani. Il modello Sicilia è siciliano, è fatto dai siciliani e - afferma il Presidente - ce la faremo a fare divenire la nostra regione, una delle più sviluppate d'Europa, ma anche una regione che diventa un simbolo sul piano dei diritti civili, della lotta alla mafia, della trasparenza, dando impulso a una rivoluzione culturale che mette al centro anche i soggetti deboli. Un grazie sentito al Presidente del Consiglio e a tutti i Ministri ed in particolare al Ministro Grilli ed al dirigente Fabrizia La Pecorella. Grazie al Ministro Barca per il decreto sui fondi Fas, approvato nella seduta di Governo di oggi". Lunedì 8 aprile alle ore 12:00 presso la sala Alessi di Palazzo d'Orleans, il Presidente Crocetta e l'assessore Bianchi terranno una conferenza stampa per illustrare i nuovi provvedimenti.


Province: Ferrandelli, impedire "atti anomali" in enti non ancora commissariati
"C'è il rischio che in queste ore si possano portare avanti operazioni poco chiare nelle Province non ancora commissariate, non vorremo che mentre si festeggia per l'abolizione degli enti, qualcuno stia pensando di assaltare l'ultima diligenza... E' necessario intervenire subito con un atto della giunta regionale e fare in modo che i presidenti di Provincia ancora in carica, in queste settimane, si attengano strettamente all'ordinaria amministrazione". Lo dice Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del PD, promotore di un ordine del giorno - approvato ieri dall'Ars come raccomandazione - che impegna il governo regionale ad emanare un apposito atto di indirizzo della Giunta per evitare che le Province non commissariate, da qui al commissariamento previsto a giungo, possano adottare atti amministrativi i cui effetti determinino pregiudizio futuro dello statu quo.
"Mentre quattro Province regionali erano già commissariate da tempo - dice Ferrandelli - le restanti cinque saranno commissariate solo a giugno, come previsto dalla recente legge sull'introduzione dei 'Liberi Consorzi di Comuni': è necessario fare in modo che in questi due mesi si impedisca di adottare atti, sia in ordine alla gestione economica e finanziaria, che relativi alla possibilità di attuare interventi, deliberazioni, istituzioni e provvedimenti di modifica, partecipazioni e dismissioni, e quanto altro previsto dalla normativa vigente sugli enti locali in Sicilia. Le Province ancora non commissariate sono in una situazione anomala, ad un passo dallo scioglimento ma in teoria nel pieno delle loro funzioni: bisogna accendere i riflettori su quello che sta accadendo in questi giorni, e impedire provvedimenti 'anomali' che non si limitino all'ordinarissima amministrazione".


L'Assessore Biondi rivendica il ruolo delle Province nel controllo delle attività turistiche
L'Assessore Provinciale al Turismo della Provincia di Agrigento Angelo Biondi puntualizza alcune affermazioni apparse ieri su un quotidiano nazionale sulle competenze in materia turistica.
"Seppure siamo ad un passo dalla chiusura delle Province Siciliane, il giornalista pare non essere al corrente che le competenze delle soppresse AAPIT (Aziende Provinciali per l'incremento turistico) siano state acquisite con pieno successo dalle Province Regionali che, a costi notevolmente inferiori delle soppresse aziende, hanno assicurato, a partire dal 2009, tutti i servizi di classificazione alberghiera e le conseguenti attività di vigilanza.
Alcune Province fra cui quella di Agrigento hanno anche avviato importanti progetti per il miglioramento della qualità delle strutture ricettive.
In merito all'attività di osservatorio turistico, dopo la soppressione delle AAPIT, le Province Siciliane hanno avviato processi di telematizzazione delle statistiche del turismo ed alcune Province pubblicano, speditamente, i dati statistici ed analisi specializzate disponendo di professionalità eccellenti nel settore. Seppure il percorso di riforma dell'osservatorio turistico riguarda comunque l'intero sistema di rilevazione nazionale, bisogna evidenziare i notevoli progressi che sono stati fatti in dal 2009 ad oggi.
Appare quindi quantomeno errata l'affermazione del giornalista che denuncia la totale assenza pubblica nel settore turistico almeno a livello provinciale.
Le Province Regionali costituiscono oggi l'unica garanzia nel coordinamento e nella promozione del settore turistico nonostante l'assenza totale di risorse di cui disponevano le vecchie aziende, in quanto sono titolari e rappresentanti di progetti di identità turistica. Auspico che nell'idea del riordino dei liberi consorzi non vengano trascurate queste competenze esclusive in materia di turismo oggi gestite dalle province".


Piano Provinciale dei Trasporti: Inviata mozione al Presidente D'Orsi
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi con la quale ha trasmesso la mozione presentata dai Consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci ed approvata dal Consiglio Provinciale, con la quale si chiede al Presidente della Provincia di avviare gli atti necessari, affinché la nostra provincia possa essere dotata di un Piano Provinciale dei Trasporti.
In particolare il piano dei trasporti provinciale dovrà tenere conto: 1) del piano del trasporto pubblico locale; 2) del piano per il trasporto delle merci e della logistica; 3) del piano del sistema di trasporto stradale; 4) del piano del sistema di trasporto ferroviario; 5) del piano del sistema di trasporto aereo ed elicotteristico; 6) del piano del sistema portuale.
Inoltre, il piano dei trasporti provinciale dovrà tenere conto delle direttive emanate dal Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL), predisposto nel 2001 dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione (oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Le poche e insufficienti infrastrutture esistenti, (porti; strade e ferrovia) non rispondono ad una logica di pianificazione sinergica, integrata e intermodale. Nella mozione viene evidenziato che la nostra provincia necessita di uno strumento di pianificazione territoriale, capace di individuare le necessità e le priorità infrastrutturali indispensabili per il rilancio economico e occupazionale. La Provincia Regionale di Agrigento, ha la competenza di coordinare e realizzare una pianificazione sovra comunale, che coinvolga le realtà comunali, gli Enti pubblici territoriali e le parti sociali, per la definizione di un piano di sviluppo infrastrutturale globale.


Agrigentonotizie


La fabbrica degli assessori
Teniamo duro. Resta solo un altro mese e mezzo e poi la fabbrica chiude. Sia quella che sforna assessori dal nulla sia quella degli assessori di professione
Dunque il presidente della ormai quasi ex Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha nominato il suo 45esimo assessore da quando è stato eletto (era il 2008). Sfugge l'utilità amministrativa di una nomina che arriva a un mese e mezzo dal termine del suo mandato. Sfugge anche considerando il fatto che il presidente D'Orsi ci ha abituati a tutto.
Ci sono stati assessori rimossi e contestualmente nominati consulenti del presidente (conservando così l'indennità), c'è stata la nomina del suo avvocato personale ad esperto della Provincia (e va detto che il legale intuendo che non era esattamente un bel vedersi ha detto quasi subito di volere rinunciare a quell'incarico, anche se la traccia della revoca non c'è), ci sono stati consulenti che si copiavano le relazioni da internet (con annessi grossolani errori) e se ne è accorto grazie al fatto che la storia è finita sul quotidiano La Sicilia.
Ora c'è una signora di Grotte che diventa assessore provinciale su indicazione (?) di Giuseppe Arnone (quello di Favara). Che dire? Teniamo duro. Resta solo un altro mese e mezzo e poi la fabbrica chiude. Sia quella che sforna assessori dal nulla sia quella degli assessori di professione.


Piano provinciale dei trasporti, inviata mozione al presidente D'Orsi
In particolare il piano dei trasporti provinciale dovrà tenere conto del piano del trasporto pubblico locale; del piano per il trasporto delle merci e della logistica; del piano del sistema di trasporto stradale; del piano del sistema di trasporto ferroviario; del piano del sistema di trasporto aereo ed elicotteristico; del piano del sistema portuale
Il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi con la quale ha trasmesso la mozione presentata dai consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci ed approvata dal Consiglio provinciale, con la quale si chiede al presidente della Provincia di avviare gli atti necessari per la dotazione del Piano provinciale dei trasporti.
In particolare il piano dei trasporti provinciale dovrà tenere conto del piano del trasporto pubblico locale; del piano per il trasporto delle merci e della logistica; del piano del sistema di trasporto stradale; del piano del sistema di trasporto ferroviario; del piano del sistema di trasporto aereo ed elicotteristico; del piano del sistema portuale.
Inoltre, il piano dei trasporti provinciale dovrà tenere conto delle direttive emanate dal Piano generale dei trasporti e della logistica (Pgtl), predisposto nel 2001 dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione (oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Le poche e insufficienti infrastrutture esistenti, (porti; strade e ferrovia) non rispondono ad una logica di pianificazione sinergica, integrata e intermodale. Nella mozione viene evidenziato che la nostra provincia necessita di uno strumento di pianificazione territoriale, capace di individuare le necessità e le priorità infrastrutturali indispensabili per il rilancio economico e occupazionale. La Provincia regionale di Agrigento, ha la competenza di coordinare e realizzare una pianificazione sovra comunale, che coinvolga le realtà comunali, gli Enti pubblici territoriali e le parti sociali, per la definizione di un piano di sviluppo infrastrutturale globale.


Agrigentoweb


Collegamenti con gli aeroporti, Buscemi presenta mozione all'Assessorato regionale
Chiesto il potenziamento dei trasporti tra la provincia di Agrigento e gli scali aeroportuali dell'Isola
Scritto da Redazione
Porto Empedocle, stamani l'interrogatorio di Tuttolomondo La Libertas Racalmuto si aggiudica anche la stracittadina con lo Sporting per 3 a 1Seconda Categoria, vanno fuori dai play off Sporting Sciacca e Gymnasium. Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota all'Assessorato Regionale ai Trasporti con la quale ha trasmesso la mozione approvata dal Consiglio Provinciale sul potenziamento dei trasporti tra la provincia e gli scali aeroportuali dell'Isola. La mozione è stata inviata anche al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e a tutti i presidenti dei Consigli Comunali della provincia affinché facciano pressione sul governo regionale.
La mozione, presentata dal Consigliere Davide Gentile, invita il Presidente della Provincia prof. Eugenio D'Orsi, a sensibilizzare il Governo Regionale, affinché si possano potenziare i collegamenti tra il capoluogo agrigentino e i maggiori centri della provincia, con gli scali aeroportuali della Sicilia: Trapani, Palermo e Catania, attraverso delle linee di bus extraurbani. Il potenziamento dovrebbe interessare, soprattutto, i collegamenti verso l'aeroporto di Trapani, visto, tra l'altro, che quest'ultimo è collegato direttamente con ben 13 destinazioni nazionali e più di 20 europee.
L'auspicio è che aumentando i collegamenti diretti con gli scali aeroportuali vicini, sopratutto Trapani e Palermo, si rompa l'isolamento territoriale della provincia e si possa stimolare l'arrivo di nuovi turisti nel nostro territorio.






7 aprile - domenica


GIORNALE DI SICILIA


SITUAZIONE DELLE ACQUE Interrogazione all'Ars
Movimento 5 Stelle: rivedere l'Ato idrico
Una via d'uscita dall'Ato idrico della Provincia di Agrigento: la chiede all'Ars il Movimento Cinque Stelle, che per questo ha presentato un'interrogazione al presidente della Regione e all'assessore regionale per l'Energia. «I comuni "ribelli", cioè coloro i quali non hanno consegnato le reti idriche al gestore privato della provincia di Agrigento - afferma il deputato Matteo Mangiacavallo - alla fine hanno avuto ragione, venendo legittimati dalla Legge regionale 2/2013. Perché non estendere la possibilità di" svincolarsi" dall'attuale gestione, dall' ato idrico è dal piano d'ambito anche agli altri Comuni che ne facessero espressa richiesta». I deputati del Movimento chiedono con l'atto parlamentare se il presidente della Regione, sentiti i sindaci dei rimanenti Comuni della provincia ed accertate le loro intenzioni di mantenere invariate o meno le attuali con-dizioni in essere, non ritenga opportuno rivedere, con un proprio decreto, i confini territoriali dell'Ato di Agrigento riconducendolo esclusivamente a tutti quei Comuni che vogliono che la gestione del servizio idrico integrato rimanga affidata alla Girgenti Acque. Ciò comporterebbe, secondo la convenzione sottoscritta dalle parti il 27 novembre 2007, anche la conseguente revisione del Piano d'Ambito ed una completa regolarizzazione dell'attuale situazione digestione del Servizio idrico integrato. (PAPI)


PROVINCIA. Da parte di tre consiglieri
Ufficio turistico, chiesta riapertura per l'estate
I consiglieri provinciali Roberto Gallo, Giuseppe Picone, Giovanni D'Angelo chiedono la riapertura, entro l'estate, dell'ufficio di informazione turistica e scrivono: "Sono passati quasi due anni - scrivono in una nota i componenti della commissione Turismo - da quando l'amministrazione provinciale, dando seguito alla proposta della commissione, ha predisposto risorse e progetto per realizzare un "Infopoint Turistico" da sistemare nella Valle dei Templi. Un servizio che avrebbe dovuto dare un apporto importante all'incremento di turisti che decidono di rimanere nel nostro territorio provinciale partendo dalla Valle. Passando da procedure autorizzative, alla sistemazione materiale dell'infopoint nella valle dei templi, siamo ad oltre 24 mesi senza riuscire ad aprire l'ufficio Turistico nella Valle. (PAPI)


VERSO UN NUOVO RIMPASTO. Il presidente spiega perché revocherà il mandato ai dieci assessori
Provincia, D'Orsi: «Azzero la giunta per dare un senso al lavoro svolto»
«Azzero la giunta per dare un senso al lavoro svolto in questi 5 anni». Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che si era preso una pausa di riflessione per decidere se continuare con l'attuale assetto amministrativo o se rinnovare l'esecutivo, ha deciso.
Domani mattina revocherà il mandato ai 10 assessori in carica e dopo qualche giorno indicherà la nuova squadra amministrativa che lo collaborerà da qui alla fine del mandato, previsto per il 250 il 30 giugno.
Dovrebbero essere riconfermati gli ultimi 4 entrati in giunta: Valentina Palumbo, Totò Sciumè, Salvatore Scozzari e Pietro Asaro, mentre degli altri si potrebbero salvare sono Marchetta e Schembri. Fuori invece Terrana, Biondi, Montana e Vella. Quindi una sorta di rimpasto per l'ultimo scorcio di legislatura. Tre mesi intensi che richiedono - secondo il capo della Provincia - uno sforzo maggiore per non disperdere il patrimonio di idee e di progetti che in questo lustro sono stati prodotti.
«Abbiamo più di 120 progetti a bando di gara- dice il presidente D'Orsi - frutto di 5 anni di lavoro. Possiamo parlare del risanamento del bilancio dell'ente, della programmazione per lo sviluppo del territorio, di un progetto preliminare, quello per la realizzazione della statale 189 che è nelle nostre mani. E tante altre cose. Ma quello che vogliamo realizzare è l'aeroporto».
Si, l'aeroporto. Un pallino del presidente, il suo cavallo di battaglia nella campagna elettorale del 2008 fatta insieme al Pdl (oggi all'opposizione) ed in opposizione al Pd (che invece è entrato ingiunta due anni fa per poi uscirne prima delle elezioni nazionali). Un progetto che sembra irrealizzabile, invece D'Orsi spera di poterci arrivare prima che la Regione invii il commissario che Io sostituirà visto che le Province sono state abolite. «Stiamo trovando nel sindaco di Licata un ostacolo particolarmente forte - spiega il presidente della Provincia - perché il Comune deve procedere alla variante al Prg per poter avviare il progetto. Il sindaco Graci non intende fare questo e noi siamo bloccati». La replica è affidata al vice sindacò di Licata, Salvatore Avanzato che sostiene: «Noi siamo pronti ad approvare la variante al Prg ma solo se nel progetto viene spostata la destinazione di alcune strutture».
Motivo del contendere è quindi l'utilizzo dei terreni di contrada Piano Romano che un gruppo di proprietari, costituiti in comitato spontaneo, non vuole perdere con l'esproprio per la realizzazione dello scalo. «Graci cede alle proteste di un gruppo di agricoltori - accusa D'Orsi.
«Noi vogliamo migliorare il progetto della Provincia - replica Avanzato». Insomma una diatriba che nasce da posizioni nettamente diverse. Poi c'è la questione dei fondi. E D'Orsi dice dì avere i privati pronti ad investire sullo scalo agrigentino ('PAPI')


Sicilia24h


Agrigento, Provincia: D'Orsi annuncia rimpasto in Giunta
Terremoto politico alla Provincia regionale di Agrigento. Domani mattina il Presidente, Eugenio D'Orsi revocherà - ad una manciata di mesi dalla fine del mandato - l'incarico ai 10 assessori in carica. Nei prossimi giorni è attesa la nuova squadra amministrativa che salvo sorprese dovrebbe "accompagnarlo" fino al 30 giugno.
Secondo indiscrezioni, dovrebbero essere riconfermati gli ultimi 4 entrati in giunta: Valentina Palumbo, Totò Sciumè, Salvatore Scozzari e Pietro Asaro, mentre degli altri si potrebbero salvare sono Marchetta e Schembri. Quasi certamente non saranno riconfermati gli assessori Terrana, Biondi, Montana e Vella.


Regione, Crocetta: chi opera nell'isola pagherà tasse in Sicilia
"Da oggi le imprese che operano in Sicilia pagheranno le tasse nell'Isola". Ad annunciarlo sono il presidente della Regione Rosario Crocetta e l'assessore all'Economia Luca Bianchi che spiegano: "Uno dei sogni dei padri dello Statuto siciliano e degli autonomisti trova attuazione su proposta della regione siciliana". Dunque è arrivato il via libera all'applicazione dell'articolo 37 dello Statuto speciale siciliano sulla base del quale spettano alla Sicilia le imposte pagate dalle imprese con stabilimenti nell'Isola ma con sede legale altrove.
"Il governo nazionale - aggiunge Crocetta - ha approvato all'unanimità il provvedimento sulla base delle buone prassi di bilancio che il governo siciliano ha avviato, attraverso le azioni di spending review, i tagli delle province, delle partecipate, la revisione di spesa per gli assessorati, il taglio del salario accessorio, la chiarezza dei conti, quindi, sulla base dell'azione di buon governo che la Sicilia sta portando avanti. Il governo siciliano e i siciliani tutti - prosegue la nota del governatore - ringraziano il governo nazionale per il riconoscimento di un diritto. Utilizzeremo nel miglior modo possibile la fiducia che ci viene data, portando avanti con giustizia le politiche di rigore senza massacro sociale, sostenendo le imprese e i poveri".
Il presidente sottolinea l'importanza storica di una battaglia storica che la politica siciliana porta avanti da anni: "Da oggi inizia una pagina nuova per la Sicilia, la sfida di cominciare a farcela da soli, con l'orgoglio di essere siciliani, mettendo a posto i conti e sviluppando l'economia. La Sicilia - continua Crocetta - non vuole vivere di assistenzialismo e parassitismo, vuole vivere con le proprie risorse e questo cambia la prospettiva totale e inverte la tendenza politica di oltre 50 anni. Siamo orgogliosi, felici, insieme a tutti i siciliani, di festeggiare una rivoluzione che continua e che è in corso in Sicilia. Questo è merito di tutti i siciliani. Ce la faremo a fare divenire la nostra regione, una delle più sviluppate d'Europa, ma anche una regione che diventa un simbolo sul piano dei diritti civili, della lotta alla mafia, della trasparenza, dando impulso a una rivoluzione culturale che mette al centro anche i soggetti deboli. Un grazie sentito al presidente del Consiglio e a tutti i ministri ed in particolare al ministro Grilli ed al dirigente Fabrizia La Pecorella. Grazie al ministro Barca per il decreto sui fondi Fas approvato nella seduta di Governo di oggi".
Per l'europarlamentare e Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, Salvatore Iacolino (Grande Sud/ PPE) "il governo nazionale fa proprio un nostro cavallo di battaglia di sempre: l'applicazione dell'Art.37 dello Statuto è la prima importante applicazione del modello di autonomia in senso federalistico del nostro Statuto ispirato da una solidarietà perequativa che da oggi aiuterà meglio le imprese e il lavoro".
Per il deputato regionale Michele Cimino (Voce Siciliana) si tratta di "un risultato storico, quello conseguito oggi, al quale perseguo da anni e al quale ho dedicato anche diversi studi. Merito al Presidente Crocetta, ma adesso non bisogna fermarsi. Bisogna portare avanti la battaglia per cassare la parte dell'art.36 dello Statuto siciliano che recita: "Le imposte di produzione sono riservate allo Stato". Una sorta di truffa che fu deliberatamente fatta ai danni dei siciliani".


8 aprile - domenica


GIORNALE DI SICILIA


ENTI PUBBLICI. Per poter individuare le necessità e le priorità infrastrutturali in tutto il territorio
Provincia, una mozione a D'Orsi per avere un Piano dei trasporti
Il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi ha inviato una nota ad Eugenio D'Orsi con la quale ha trasmesso la mozione presentata da Orazio Guarraci e Leo Vinci, con la quale si chiede dì avviare gli atti necessari, affinché la Provincia possa essere dotata di un piano dei Trasporti. In particolare il piano dovrà tenere conto: del trasporto pubblico locale; del trasporto delle merci e della logistica; del sistema di trasporto stradale; del sistema di trasporto ferroviario; del sistema di trasporto aereo ed elicotteristico; del sistema portuale. Inoltre, il piano dei trasporti provinciale dovrà tenere conto delle direttive emanate dal Piano Generale dei Trasporti e della logistica, predisposto nel 2001 dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione (oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Le poche e insufficienti infrastrutture esistenti, (porti; strade e ferrovia) non rispondono ad una logica di pianificazione sinergica, integrata e intermodale. Nel mozione viene evidenziato ci la provincia necessita di un strumento di pianificazione territoriale, capace di individuai le necessità e le priorità infrastrutturali per il rilancio economico e occupazionale. La Provincia, ha la competenza di coordinare e realizzare una pianificazione sovracomunale, che colo volga le realtà comunali, gli enti pubblici territoriali e le parti sociali, per la definizione di un pia no di sviluppo infrastrutturali globale. (PAPI)


IN FIAMME L'AUTO DEL CAPOGRUPPO PDL, Interviene il segretario nazionale
Alfano, solidarietà a Ivan Paci: "Non arretrerà di un passo"
Ivan Paci "incassa" la solidarietà del coordinatore nazionale del Pdl, Angelino Alfano dopo che un incendio ha distrutto l'auto del consigliere provinciale. «In merito all'accaduto di Canicattì - scrive l'ex ministro Alfano in una nota - siamo certi che la magistratura accerterà al più presto le reali cause all'origine del danno causato al capogruppo del Pdl. In attesa dei necessari chiarimenti, siamo affettuosamente vicini a Paci nella certezza che non arretrerà di un solo passo e proseguirà il suo lavoro a servizio della cittadinanza con l'entusiasmo e l'impegno di sempre». Intanto la solidarietà ad Ivan Paci è stata espressa dal gruppo consiliare del Pdl alla Provincia. «Esprimo solidarietà e vicinanza al nostro capogruppo, Ivan Paci - scrive in una nota Mario Lazzano, vice presidente vicario del Consiglio provinciale - per l'episodio increscioso che si è verificato a Canicattì. Certo che l'attività politica svolta dal collega non abbia a che fare con l'accaduto, sarebbe grave apprendere il contrario». Solidarietà a Paci anche da Favara. Ad esprimerla è il consigliere comunale Giuseppe Nobile. «Spero - dice Nobile - che sia stato solo un evento accidentale e che non sia per nessun motivo riferito all'attività politica che svolge». Intanto i carabinieri proseguono le indagini per accertare le cause del rogo che la notte tra giovedì e venerdì scorsi ha distrutto l'Audi Q4 di Paci parcheggiata in via tenente Chiolo. Paci è stato sentito di nuovo dai carabinieri per la verbalizzazione delle dichiarazioni ed ha confermato di non aver mai subìto minacce o intimidazioni di alcun genere in tutti questi anni di attività politica. Si attende adesso la relazione dei vigili del fuoco che nel primo intervento avevano escluso il dolo. (PAPI)


LA SICILIA


Discariche, Lo Bello convoca un vertice
Affrontate varie problematiche come il sovraffollamento di quella di Siculiana e la messa in sicurezza di quelle in disuso
Non è possibile che le discariche presenti nel territorio agrigentino debbano essere pesantemente sovraccaricate con i rifiuti provenienti da fuori provincia, come avvenuto ultimamente dal palermitano.
E' uno dei problemi che è stato posto nel corso di un incontro svoltosi a Palermo ail'assessorato regionale Territorio e Ambiente tra i rappresentanti del Dipartimento ambiente, quelli del Dipartimento rifiuti ed i rappresentanti delle nove province siciliane insieme aim responsabili delle Arpa. L'incontro è stato voluto dall'assessore regionale Mariella Lo Bello per fare il punto della situazione relativa alle discariche esistenti nell'isola.
Per la provincia di Agrigento la delegazione era guidata dall'ingegnere Dino Barone e dal dirigente dell'Arpa Salvatore Montana. E' stato sottolineato, su preciso mandato del presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, come spesso all'impianto di Siculiana di contrada Matarana vengano fatti affluire rifiuti da varie parti della Sicilia, qualche volta addirittura anche da oltre stretto. Tutto ciò, è stato precisato, appesantisce gravemente il traffico stradale per via degli autocompattatori che fanno la spola con la discarica, ma soprattutto fa sì che le vasche si riempiano in tempi molto più brevi e prima o poi il territorio agrigentino si ritroverò inevitabilmente in grosse
difficoltà.
Si è poi affrontato il problema dei costi, ma in questo caso si è sottolineato come le tariffe di conferimento a Siculiana siano le più economiche di tutte e si è auspicata una revisione dei piani di costo delle altre discariche in modo da abbassare le rispettive tariffe, scongiurando un aumento di quelle applicate a Siculiana.
Altro grosso problema messo in evidenza dalla delegazione agrigentina nel corso dell'incontro palermitano è stato quello delle discariche ormai chiuse, come quella di contrada Consolida nel nostro capoluogo. Occorrono i progetti per la loro messa in sicurezza e la successiva bonifica,
Ma nel corso dei lavori è emersa anche la necessità di garantire efficaci controlli su tutte le discariche esistenti nel territorio siciliano, per cui è stata preannunciata la predisposizione di un protocollo unico e successivamente di un vadamecum contenente una serie di indicazioni (in base alle leggi emanate dopo il 2007) sui controlli da eseguire, in modo tale che le Province regionali (o chi, una volta che queste ultime cesseranno di esistere, ne erediterà le competenze) e le Arpa possano procedere ad eseguire congiuntamente i necessari controlli tecnici ed amministrativi in modo uniforme su tutto il territorio provinciale e regionale.
SALVATORE FUCA'

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