Agrigentoflash.it
Incontro tra lavoratori e deputazione regionale sul tema dell'abolizione delle Province
"Il futuro dei dipendenti delle Province e le ricadute organizzative sul territorio provinciale" è il tema dell'incontro che si terrà lunedì 13 Maggio alle ore 10:00 presso l'Aula Silvia Pellegrino della Provincia di Agrigento. La CISL funzione pubblica ha già organizzato incontri su questo tema nelle Province di Caltanissetta ed Enna, suscitando grande interesse e partecipazione da parte dei lavoratori. All'appuntamento è stata invitata tutta la deputazione eletta nel collegio di Agrigento e parteciperà, inoltre, il capogruppo del M5 in Sicilia Giancarlo Cancelleri. "La legge della Regione Sicilia sull'abolizione delle Province - si legge in una nota- e la contestuale realizzazione dei consorzi di comuni é certamente una svolta importante e necessaria, a condizione, naturalmente, che questa valorizzi le competenze e le abilità di quei lavoratori che svolgono una funzione di servizio per la comunità". Da tempo la CISL sostiene che "le Province e tutte le società collegate debbano essere abolite, riducendo i costi sproporzionati della gestione degli Enti strumentali, ma tutto deve avvenire nella massima trasparenza, senza penalizzare i lavoratori. La riorganizzazione dovrebbe, invece, consentire un utilizzo ancor più produttivo dei dipendenti, attraverso una loro ricollocazione e contestuale riqualificazione che tenga conto dei bisogni delle imprese, del territorio e dei cittadini. Va ricordato, inoltre, che già a "norma della legge regionale 12 agosto 1989, n. 17 la Provincia regionale di Agrigento", così come le altre province dell'isola "è costituita dall'aggregazione in liberi consorzi di comuni". Le Province sono già, dunque, liberi consorzi, almeno formalmente; ci auguriamo, dunque, che al di là di eventuali ristrutturazione dei criteri di individuazione dei consorzi stessi, i tagli alle spese siano diretti esclusivamente ai costi improduttivi, alle partecipate, ai costi della politica del territorio. Chiediamo, inoltre, che questa riorganizzazione tenga conto della situazione dei precari siciliani, ripensando ad una ricollocazione fruttuosa e funzionale alla crescita territoriale."
Agrigento, incidenti strade provinciali: il Cga affida il servizio di bonifica ad una sola ditta
Verrà espletato dalla sola ditta "Sicurezza ed ambiente" di Roma il servizio di bonifica sulle strade interessate da incidenti stradali di competenza della Provincia Regionale di Agrigento. La decisione è del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, che ha accolto le tesi formulate dal legale dell'Ente Provincia, l'avvocato Girolamo Rubino. I fatti risalgono al novembre del 2010 quando venne approvato l'avviso pubblico per l'affidamento del servizio relativo all'attività di bonifica della aree interessate da incidenti stradali di competenza della Provincia. Alle operazioni di gara partecipavano solo due ditte, la "Viaggia Sicuro" e la "Sicurezza e Ambiente", entrambe di Roma. La Commissione di gara decideva di aggiudicare il servizio ad entrambe, ma una delle due ditte partecipanti, la "Sicurezza ed ambiente", presentava un esposto tendente all'esclusione della ditta "Viaggia Sicuro", per carenza di requisiti di capacità tecnica. Dalla Commissione di gara veniva pertanto richiesto un parere pro veritate all' avvocatoGirolamo Rubino, consulente del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, circa la fondatezza dell'esposto; il professionista interpellato conveniva sulla doverosità dell'esclusione dalla gara della ditta "Viaggia Sicuro" per carenza dei requisiti di capacità tecnica e la Commissione di gara ,conseguentemente, adeguandosi al parere pro veritate, riapriva le operazioni di gara ed adottava il provvedimento di esclusione dalla gara della ditta "Viaggia Sicuro". Quest'ultima ditta proponeva però un ricorso davanti al Tar Sicilia avverso il provvedimento di esclusione, chiedendone l'annullamento previa sospensione; il Tar accoglieva il ricorso ed annullava il provvedimento impugnato. Ma l'esperto del Presidente della Provincia avvocato Girolamo Rubino suggeriva all'Amministrazione appaltante la proposizione di un appello davanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la riforma della sentenza del Tar, anche al fine di scongiurare il pericolo di eventuali pretese risarcitorie da parte di taluna delle ditte partecipanti alla gara; ed il Presidente della Provincia recepiva l'indicazione del proprio esperto e deliberava la proposizione di un appello davanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, presidente e relatore Guido Salemi, condividendo integralmente le tesi difensive formulate dall'avvocato Girolamo Rubino circa la carenza dei requisiti di capacità tecnica in capo alla ditta "Viaggia Sicuro", ha accolto l'appello proposto dalla Provincia Regionale di Agrigento e, in riforma della sentenza di primo grado, ha respinto il ricorso propsto dalla ditta "Viaggia Sicuro", condannando quest'ultima anche al pagamento delle spese dei due gradi di giudizio, liquidate in euro quattromila, oltre iva e cassa di previdenza forense. Pertanto, per effetto della sentenza resa dal Cga.
1° forum sul turismo: ci sarà anche Canicattì con un desk promozionale
Nella magnifica cornice del porto turistico "Marina di Cala del Sole" di Licata, nei giorni 10, 11 e 12 del mese di maggio si svolgerà il I° forum provinciale del turismo organizzato dalla Provincia Regionale di Agrigento. Un evento che ha il duplice scopo di mettere in mostra e presentare la straordinaria offerta turistica del territorio agrigentino sia ad importanti buyers del mercato nazionale ed internazionale, sia alle migliaia di viaggiatori del mercato provinciale e regionale. Nell'ambito della manifestazione, la città di Canicattì sarà presente con un proprio desk promozionale del territorio grazie all'associazione turistica Pro Loco , presieduta da Angelo La Cola d'intesa con l'amministrazione comunale e l'assessore al turismo Giuseppe Ferrante Bannera.
Per il direttivo della locale Pro Loco " l'augurio e che questa tre giorni, con la distribuzione di brochure, volantini, degustazioni e videoproiezioni, possa far sì che il turista venga attratto da questa forma di turismo "alternativo" che la nostra città riesce ad offrire al visitatore."
Blocco cantieri Ss 640, l'Ance solidarizza con i lavoratori
La sezione siciliana dell'associaziona nazionale costruttori edili (Ance) esprime solidarietà ai lavoratori, ai tecnici e agli imprenditori che, in rappresentanza delle decine di aziende e delle migliaia di dipendenti impegnati nei cantieri del raddoppio della Ss 640 Caltanissetta-Agrigento, domani mattina protesteranno davanti alla sede regionale dell'Anas, a Palermo. Lo comunica Ance Sicilia in una nota, chiedendo l'intervento del neo minsitro dell'interno, l'agrigentino Angelino Alfano, nonchè annunciando la presentazione di un esposto perchè "sia fatta luce su un giallo". Lavori inspiegabilmente fermi da un anno, opere già realizzate esposte all'incuria e al degrado, ritardi nei pagamenti dovuti dal General contractor per gli stati di avanzamento che si tenta di definire con proposte transattive, violazioni dei termini contrattuali: sono tutte queste le ragioni che hanno portato le aziende sull'orlo del fallimento e hanno già fatto perdere centinaia di posti di lavoro in due province fortemente segnate dalla crisi e che in questa infrastruttura avevano l'unica possibilità di rilancio economico.
L'Ance Sicilia - prosegue il comunicato - rileva che l'Anas, deputata al controllo sul general contractor, pur essendo stata più volte sollecitata con documenti ufficiali, non interviene sulla questione generale della gestione dell'appalto, anzi fornisce risposte evasive, fuorvianti e strumentali. Tutto ciò avviene nel totale silenzio, e bene hanno fatto i deputati regionali e amministratori locali a rivolgersi al governo regionale, al governo nazionale e in particolare al neo-ministro dell'Interno, l'agrigentino Angelino Alfano, perchè sia fatta luce su un giallo: è l'Anas che non paga il general contractor o è quest'ultimo a provocare uno stato di estrema difficoltà e perchè? In assenza di risposte che forniscano chiarimenti su comportamenti francamente incomprensibili - conclude il comunicato - l'Ance Sicilia documenterà tutti questi fatti inquietanti in un esposto che sarà presentato alle competenti procure della Repubblica, anche allo scopo di prevenire eventuali procedure concorsuali che avrebbero effetti devastanti sul completamento dell'infrastruttura
Agrigentonotizie.it
Abolizione Province, incontro tra lavoratori e deputazione
"Il futuro dei dipendenti delle Province e le ricadute organizzative sul territorio provinciale" è il tema dell'incontro che si terrà lunedì 13 maggio, alle 10, presso l'aula "Silvia Pellegrino" della Provincia di Agrigento. La Cisl ha già organizzato incontri su questo tema nelle Province di Caltanissetta ed Enna, suscitando grande interesse e partecipazione da parte dei lavoratori. All'appuntamento è stata invitata tutta la deputazione eletta nel collegio di Agrigento e parteciperà, inoltre, il capogruppo del M5 in Sicilia Giancarlo Cancelleri. La legge della Regione Sicilia sull'abolizione delle Province e la contestuale realizzazione dei consorzi di comuni - si legge nella nota - é certamente una svolta importante e necessaria, a condizione, naturalmente, che questa valorizzi le competenze e le abilità di quei lavoratori che svolgono una funzione di servizio per la comunità. Da tempo la Cisl sostiene che le Province e tutte le società collegate debbano essere abolite, riducendo i costi sproporzionati della gestione degli Enti strumentali, ma tutto deve avvenire nella massima trasparenza, senza penalizzare i lavoratori. La riorganizzazione dovrebbe, invece, consentire un utilizzo ancor più produttivo dei dipendenti, attraverso una loro ricollocazione e contestuale riqualificazione che tenga conto dei bisogni delle imprese, del territorio e dei cittadini. Chiediamo, inoltre, che questa riorganizzazione tenga conto della situazione dei precari siciliani, ripensando ad una ricollocazione fruttuosa e funzionale alla crescita territoriale".
Sicilia24.it
La tempesta in una tazzina di caffè
Qualcuno crede che possono esistere giornalisti nel territorio provinciale capaci di dire al presidente della Provincia...o mi dai i soldi o scrivo peste e corna di te?
Noi non crediamo nemmeno se lo vediamo con i nostri occhi.
Semmai esistono certamente giornalisti giustizialisti che vorrebbero predicare bene (non riescono a fare nemmeno quello...) e poi razzolano malissimo.
Nella conferenza stampa di venerdi scorso, indetta da Eugenio D'Orsi, dopo l'escursus delle cose fatte e non fatte, ad un certo punto il discorso è caduto sull'operato della stampa agrigentina.
Il presidente della Provincia si è lamentato perché di certo non gli è stata molto vicina; anzi, come dicevamo sopra, il discorso è finito sui soldi (che brutto però usare questo termine; usiamo la parolina magica...pubblicità istituzionale).
D'Orsi ha sostenuto che tre organi di stampa non hanno mai chiesto soldi all'Ente Provincia. E qui D'Orsi si è sbagliato perché in effetti nessuno degli organi di stampa locali ha mai chiesto una lira. Semmai è stata la Provincia ad invitare siti on line, giornali cartacei e tv per pubblicizzare spot e varie comunicazioni che riguardano la l'Ente.
E' doveroso ricordare che tutti, e sottolineamo tutti (compreso il sito on line che vuole uscire dalla mischia), hanno avuto soldi cosiddetti "istituzionali" dalla Provincia in egual misura. O quasi.
L'ultima pubblicità istituzionale ha riguardato il discorso di fine anno fatto dal presidente e a godere del beneficio economico sono stati tutti (tra tv, giornali e quotidiani on line), tranne (ancora non si è capito il perché) due siti web: agrigentoweb e agrigentooggi.
I puritani presenti alla conferenza stampa hanno voluto precisare che i rispettivi giornali di appartenenza non hanno mai chiesto soldi (e hanno preteso la conferma del presidente). Niente di più falso.
Giocando sul fatto che ogni giornale ha una propria agenzia di pubblicità, (fermo restando che non costituisce assolutamente reato chiedere soldi per pubblicità istituzionale) hanno voluto mostrare la propria verginità che, al contrario, è stata persa da tempo immemorabile (se parliamo di pubblicità istituzionale).
Sugli onori della cronaca (e della morale giustizialista) i quotidiani cartacei regionali La Sicilia e il Di Sicilia. Poi un sito web. Loro, puritani per eccellenza, sono stati bravi; il resto della comunicazione locale delinquenti e quasi estortori.
Eh no, cari amici così non và proprio. Il sito web in questione ha avuto gli stessi, identici soldi degli altri concorrenti. Né un centesimo in più né un centesimo in meno.
A beneficiare, semmai, di carriolate di soldi "Istituzionali" sono stati i due maggiori quotidiani regionali cartacei: il Giornale di Sicilia e La Sicilia, i quali, attraverso un'altra parolina magica che si chiama Publikompass hanno sfoderato paginate intere di "messaggi promozionali".
Ha fatto un certo effetto (pietoso, a dire il vero...) che a sollevare la "questione morale pubblicitaria istituzionale" sia stato proprio un giornalista che lavora presso La Sicilia (avendo certezza che nessuno dei suoi colleghi abbia potuto avere la sfacciataggine di ricattare D'Orsi) il quale, evidentemente, non si è mai accorto (ma tu guarda che distrazione!!!) che nel giornale per cui scrive ogni tanto affiorano paginate di "comunicazioni pubblicitarie" dal valore di migliaia e migliaia di euro.
Ovviamente siamo certi che nessun giornalista di quel quotidiano abbia ricattato il presidente della Provincia perché tutti gli "impiegati" hanno la consapevolezza che c'è già qualcuno che corre per la propria testata (pubblikompass) per razzolare il più possibile soldi istituzionali (ripetiamo, nulla di illegale). E di questo, l'armata della Publikompass, può vantarsene perché è riuscita a far guadagnare a La Sicilia e al Di Sicilia almeno il quintuplo in più di soldi rispetto ai meschini e miserabili siti on line presenti nel nostro territorio.
Interviene anche l'Assostampa la quale, giusto sbagliato che sia, grida allo scandalo e vuole i nomi dei giornalisti bastardi, corrotti e ricattatori.
Anche in questo caso si è persa un'altra occasione per stare zitti. L'assoluta coincidenza della vita (maledetta) vuole che a gridare allo scandalo sia quel presidente dell'Assostampa che, guarda caso, è il responsabile delle pagine agrigentine del quotidiano La Sicilia!!!
Anche lui non si sarà mai accorto delle intere paginate di "messaggi pubblicitari" che sono apparse sul quotidiano dove lavora? Cavolo, ma tutti ciechi addivintaru?
Ripetiamo ancora una volta: nulla di illegale e nulla di perseguibile. Solo e soltanto questione morale (che vogliono inculcare agli altri...)
Una questione morale che (a questo punto giova ricordarlo) nessuno ha mai sollevato quando qualche mese addietro a seguito di una inchiesta giudiziaria scattata nei confronti della Fondazione Teatro Pirandello, si è scoperto che la Publikompass (onore al merito) era riuscita a far incassare sei mila euro al quotidiano La Sicilia attraverso una serie di articoli che osannavano l'operato del sindaco di Agrigento Marco Zambuto il quale, per un'altra assoluta coincidenza (che bastarda!!!) è il presidente onorario della stessa Fondazione. E' il caso ancora di continuare? Se dobbiamo ancora andare avanti cu stu cugliuniamentu, continuiamo pure...
Solidarietà al commissario liquidatore della Dedali di Licata da D'Orsi e Terrana
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi e l'assessore provinciale ai lavori pubblici, Vito Terrana esprimono incondizionata solidarietà a Rosario Miceli attuale commissario liquidatore della Dedalo Ambiente di Licata oggetto di intimidazione.
"E' semplicemente vergognoso e fuori da ogni logica democratica l'atto intimidatorio nei confronti del commissario liquidatore della Dedalo Ambiente di Licata, Rosario Miceli.
- affermano D'Orsi e Terrana - Non possiamo, come uomini ed amministratori, che essere solidali all'amico Rosario ed esprimere il nostro più profondo sdegno per questo vile gesto che al di là dai possibili danni materiali, provoca amarezza in chi lo subisce. Si tratta di un gesto che è la negazione della mediazione e del confronto. Ci si nasconde vigliaccamente con questi gesti perché non si ha il coraggio civile e soprattutto morale di affrontare la vittima e manifestargli personalmente il proprio dissenso. Nascondersi dietro questi incivili gesti l'unico risultato che producono nella società civile è il continuare sulla strada amministrativa all'insegna della giustizia e della legalità."
Infoagrigento.it
Tavola rotonda su "Mediazione familiare e tutela dei figli nelle separazioni"
Il Polo universitario di Agrigento, in collaborazione con l'Università di Palermo, organizza nell'aula magna Luca Crescente, mercoledì 8 maggio 2013 con inizio alle ore 10.00, una tavola rotonda dal titolo "Mediazione familiare e tutela dei figli nelle separazioni". All'incontro interverranno Silvio Mazzarese, ordinario di Diritto Civile, Ugo Marchetta, docente di Psicologia sociale della famiglia, Riccardo Pellegrino, Sociologo, Anna Maria Crescente, past President F.I.L.D.I.S. Castelvetrano, Angela Errore, responsabile servizio familiare e Giudice onorario Tribunale minorenni di Palermo, Roberta Maltese, Psicoterapeutica, Paola Mirto, Avvocato matrimonialista e Maria Antonietta Catania, consigliere A.N.F.I. Sicilia. Modera Pierluigi Mazzamuto, ricercatore e docente di Diritto privato. Agli studenti del Corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza che parteciperanno alla tavola rotonda verranno attribuiti n. 2CFU previo esame.