LA SICILIA
Intimidazione al presidente della Provincia ignoti «visitano» il B&B intestato alla figlia
Nuovo atto intimidatorio ai danni del presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Ignoti nella notte tra domenica e lunedì sono penetrati all'interno di uno stabile di via Dante, intestato alla figlia Simona D'Orsi.
L'immobile attualmente è in fase di ristrutturazione e a lavori completati dovrebbe ospitare un Bed & Breakfast. Approfittando del fatto che la zona di notte è deserta, i responsabili hanno agito indisturbati. Una volta dentro hanno rovistato un po' dovunque, ammassando gli arredi al centro di una stanza e con delle bombolette spray hanno imbrattato i muri interni ed esterni con frasi offensive, indirizzate al responsabile dell'Ente Provincia.
La scoperta del raid è stata fatta da un poliziotto provinciale che durante un normale passaggio di controllo, si è accorto che la porta d'ingresso era stata forzata. Da qui è partita la segnalazione al presidente il quale si è recato nella sua proprietà per verificare i danni e rendersi conto dì persona dell'ennesima minaccia da parte di ignoti. Ieri mattina D'Orsi si è presentato negli uffici della Questura dove ha presentato la denuncia agli uomini della Digos, che hanno già avviato le indagini e svolto un sopralluogo, concentrato alla ricerca di qualche traccia o altri elementi che possano portare all'individuazione dei responsabili.
«E' l'ennesimo attacco alla mia persona, ma io vado avanti - ha dichiarato D'Orsi, che abbiamo incontrato al plesso Tortorelle dopo il crollo del soffitto del bagno della scuola -. Questa abitazione è dei miei figli, ed è normale che sono preoccupato, di più per loro, perché ogni volta che accadono queste cose stanno male. Un'altra intimidazione che si aggiunge a quelle precedenti che oramai non si possono più contare».
Un episodio, dunque, tutto da decifrare. D'Orsi ieri ha immediatamente segnalato l'accaduto anche ai carabinieri della Compagnia di Agrigento e una prima relazione è stata già inviata ai magistrati della Procura della Repubblica. Troppe volte il Presidente della Provincia è stato oggetto, di intimidazioni, atti vandalici, telefonate, lettere anonime, «visite» nella sua casa di Palma di e l'incendio della villa di Marina di Palma.
Poi una serie di raid vandalici alle scuole dirette da lui e dalla moglie, entrambi presidi, a Licata e
Agrigento. Attacchi a cadenza mensile hanno raggiunto il capo dell'Ente Provincia e i suoi familiari. Alla luce del nuovo inquietante episodio le forze dell'ordine aumenteranno i passaggi delle auto di pattuglia nei pressi delle sue proprietà. E chissà prima o poi verrà fatta chiarezza su chi abbia effettuato le precedenti intimidazioni, magari con riferimento non solo agli esecutori, ma anche a possibili mandanti. Non a caso D'Orsi ha sempre detto di avere «pestato certi piedi» che non avrebbe dovuto pestare.
ANTONINO RAVANÀ
Cede il soffitto, terrore a scuola
Due fratelli di 9 e 3 anni della «Tortorelle» erano in bagno, lievemente ferito il più grande.
Paura, ieri mattina, alla scuola elementare Tortorelle di piazza Metello. Parte dell'intonaco del soffitto del bagno riservato agli alunni, è crollato, mentre all'interno dei locali c'erano due fratellini di 9 e 3 anni, entrambi di Agrigento, il primo frequenta la terza elementare, l'altro l'asilo.
Nell'incidente, sono rimasti contusi in modo lieve, riportando delle escoriazioni. Tanto spavento, ma per fortuna...(!) stanno bene. Si trovavano assieme poiché il più grande stava accompagnando il fratellino a fare pipì. All'improvviso sarebbero stati colpiti da calcinacci che si sono staccati dal soffitto. Si sono vissuti momenti di panico, con i due bambini che hanno iniziato ad urlare e a e piangere.
«Abbiamo sentito un forte boato, sono uscita fuori dall'aula ed ho visto i due bambini pieni di polvere e uno si toccava un braccio>), ricorda una delle maestre subito accorse nel tentativo di prestare i primi soccorsi. In pochi minuti la notizia ha fatto il giro dell'isolato, decine di genitori si sono precipitati a recuperare i propri figli a scuola.
«Quando mi hanno telefonato sono stato preso dal panico - dice il papà dei due fratellini rimasti lievemente feriti - mi è stato detto che è crollata la scuola e i miei figli erano rimasti feriti. Ho fatto la strada in poco tempo, e solo quando li ho visti mi sono tranquillizzato. Li ho abbracciati e stretti a me, poi ho portato il più grande in ospedale. E' un fatto grave, intollerabile e vergognoso su cui è necessario fare chiarezza. La scuola deve essere il posto più sicuro, invece, oggi (ieri per chi legge) è successo il contrario. E' stato un miracolo che non ci sia scappata la tragedia».
Il bambino di 9 anni trasportato al Pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio, dopo le cure del caso è stato dimesso.
Nel frattempo sul posto sono subito intervenuti due squadre dei Vigili del fuoco del comando provinciale, il personale della Protezione civile, con l'attuale responsabile Attilio Sciara, i vigili urbani e i vertici dell'Utc di Palazzo dei Giganti. I pompieri hanno subito evacuato le aule al piano terra dell'edificio, e unitamente ai tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo. Al piano superiore nel resto delle aule le lezioni sono proseguite regolarmente, mentre i vigili del fuoco compivano le verifiche tecniche. Con l'ausilio di speciali attrezzi hanno rimosso altre parti pericolanti sia del bagno, che di un'aula, la quale è risultata in uno stato di degrado. Al termine si è deciso per precauzione di interdire un'ala della struttura. Chiusi i bagni delle maestre e degli alunni e tre aule del corso A.
«Da parte nostra abbiamo rilevato le infiltrazioni e accertato una certa pericolosità di questa parte d'istituto - spiega Michele Bruccoleri, capo squadra vigili del fuoco-. Abbiamo stilato un verbale unitamente agli altri enti preposti, che si occuperanno della messa in sicurezza. A parte la zona interdetta a svolgere attività didattiche, la scuola per il resto è agibile. La causa del distacco del soffitto è dovuta con molta probabilità a infiltrazioni dell'acqua provenienti dal piano superiore, a causa di rubinetti dimenticati aperti per diverse ore».
Poco più tardi è arrivato anche il preside e attuale presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, «I-lo sempre prestato grande attenzione alla sicurezza - ha detto-. L'ultimo controllo, effettuato alcune settimane fa, aveva evidenziato le infiltrazioni, più volte segnalate. L'ho sempre detto che questa struttura non è idonea per ospitare una scuola, porte e infissi vecchi, muri pericolanti».
Il plesso era stato oggetto di lavori si ristrutturazione di recente ed attualmente, oltre alla scuola elementare ospita anche alcune classi dell'Ipia Fermi.
Quanto accaduto ieri però non può non lasciare attoniti tutti coloro i quali ritengono che in certi luoghi certe situazioni non abbiano ad accadere. La speranza è che se fossero accertate eventuali responsabilità per quanto accaduto ieri, i responsabili appunto vengano sanzionati.
ANTONINO RAVANÀ
LE REAZIONI
Dalla «fanfara».. all'umidità
g. s.) «I fatti dl questa mattina confermano le preoccupazione espressa tre anni fa quando si volle inaugurare a tutti i costi una scuola che non è in condizioni di ospitare gli studenti». E' netta la reazione di Eugenio D'Orsi, presidente della Provincia e dirigente scolastico dell'istituto comprensivo che unisce le scuole "Pascoli" e "Tortorelle", intervistato nella mattinata del distaccamento di calcinacci in uno dei bagni della scuola primaria, che solo per un evento fortuito non ha colpito due bambini di 9 e 3 anni. D'Orsi parla di una "inaugurazione con fanfara", cui seguì, come si ricorderà, una lite furibonda con l'allora assessore comunale Elio Cordaro, durante la quale volarono pesanti epiteti. "Abbiamo chiesto ad inizio anno scolastico i certificati di agibilità, staticità e la perizia dei vigili del fuoco spiega D'Orsi - ma non ci è stato risposto nulla. Avevamo tra già segnalato i problemi d'infiltrazione d'acqua, così come le condizioni in cui versa la scuola". In sostegno alla denuncia di D'Orsi arriva una nota di Giovanni Di Maida, ex presidente del Consiglio comunale di Agrigento e aderente al Patto per il territorio, che è anche presidente del Consiglio di circolo. «Quanto è accaduto oggi è di una gravità inaudita e per poco si è rischiata la tragedia, adesso chiediamo interventi urgenti da parte del Consiglio comunale». Il Comune si affida ad una replica tecnica, li responsabile della manutenzione degli edifici scolastici, infatti, imputa la responsabilità unicamente all'allagamento accidentale del primo piano di due mesi fa, che ha imbevuto il solaio. «Con l'aumento della temperatura spiega il geometra Galletto l'umidità del cemento ha provocato il crollo. Ci attiveremo per i lavori». Intanto D'Orsi ha sospeso per oggi l'attività scolastica, organizzando, da domani, l'accorpamento di alcune classi.
GIORNALE DI SICILIA
PARLA IL PRESIDENTE D'Orsi spiega i motivi della scelta, dettata dalla riduzione degli stanziamenti del governo nazionale
«Bagnini sulle spiagge, non garantiremo più il servizio»
La scure dei tagli si abbatte anche sulle spese per il funzionamento degli istituti scolastici di competenza della Provincia. Ma non soltanto sulle scuole medie superiori, ma anche sul futuro del Cupa e dell' istituto musicale "Toscanini' di Ribera. Impossibile poi, per la Provincia, - la decisione è stata presa ieri mattina - garantire il servizio di pulizia delle spiagge dell'intero litorale Agrigentino e il servizio di monitoraggio e salvataggio con la presenza dei bagnini.
"Il taglio dei fondi per sei milioni 300 mila euro alla Provincia - ha spiegato ieri il presidente Eugenio D 'Orsi - naturalmente ci ha messi in difficoltà. La nostra tutela e salvaguardia è garantita per il pagamento degli stipendi dei dipendenti, ma non potremo che tagliare alcune spese alla scuola. Ridurremo il numero delle utenze telefoniche - è entrato nel dettaglio D'Orsi - e cercheremo in questo modo di far cassa. Ecco perché abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici di essere un po' più parsimoniosi.Si taglia la Provincia regionale, non ci saranno più i Consigli e le Giunte, ma chi sopperirà alle competenze della Provincia? Al momento è un bel mistero. Da settembre, le scuole dovranno cominciare le loro attività scolastica. Come faranno? Le scuole, i precari, tutti lasciati in mezzo ad una strada. Nessun deputato regionale sa di cosa parla. Nessuno sa a cosa andiamo incontro. Se sarà possibile, tornando alle scuole, - aggiunge D'Orsi - taglieremo anche i dirigenti scolastici. E poi, ad Agrigento, si sono realtà come il "Toscanini" ed il Cupa che hanno vissuto esclusivamente coi soldi della Provincia, visto che Comune e Camera di commercio, per quanto riguarda il Cupa, solo adesso stanno facendo un piano di rientro. Ed in ultimo - conclude - oggi (ieri ndr.) sappiamo che non potremo garantire la pulizia delle spiagge e il servizio dì salvataggio coi bagnini. Non siamo in grado di affrontarlo e tutti sappiamo che cosa significa, a cosa rischiamo di andare incontro". ('CR')
L'IRRUZIONE. Di notte qualcuno è entrato nel bed & breakfast di D'Orsi e ha danneggiato i mobili
Agrigento, altra intimidazione al presidente della Provincia
AGRIGENTO
Sono riusciti ad intrufolarsi nel nascente B&B m via Dante ad Agrigento del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
Hanno ammassato sei comodini, parte degli arredi della struttura ricettiva ancora da inaugurare nei corridoi e poi con una bomboletta spray, color oro, hanno imbrattato le mura di recinzione interne allo stabile con frasi offensive. Quella scoperta ieri è soltanto l'ultima intimidazione ai danni di D'Orsi perché dal 2008, quando si insediò quale presidente della Provincia innumerevoli sono stati i proiettili, messaggi di minacce accompagnati da croci nere, le lettere di insulti ricevute. Nel gennaio del 2011 subì anche l'incendio della sua villa in contrada Capreria a Palma di Montechiaro
«Sono soltanto schifato ha detto ieri mattina, all'uscita dalla Questura, dove ha formalizzato denuncia il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - Voglio essere lasciato tranquillo visto che fra un mese lascerò in pace la Provincia». Il bed & breakfast di via Dante, D'Orsi lo ha pensato e progettato «per dare un futuro, una possibilità di lavoro, ai mie figli». «Non è più tollerabile hanno scritto gli assessori provinciali assistere a questi inqualificabili atti di violenza privata nei confronti di un cittadino. Inconcepibile ed assurdo in una società civile e democratica dove la dialettica politica non deve trasformarsi in attacchi personali al singolo individuo. D'Orsi in questi 5 anni di mandato popolare ha sempre cercato il bene del territorio mettendosi al servizio dei cittadino. Sono gesti che respingiamo sdegnatamente e nel contempo diciamo prima all'uomo e poi al presidente di non cedere allo sconforto perché nella sua battaglia politica non è solo». CONCETTA RIZZO
CONSIGLIO PROVINCIALE. Tanti assenti alla seduta convocata dal presidente Raimondo Buscemi
Università e istituto musicale
Difesa in un'aula quasi vuota
Quale sarà il futuro delle società partecipate e cioè I' istituto superiore di studi musicali "Toscanini" di Ribera ed il Consorzio universitario di contrada "Calcarelle", finanziate principalmente dalla Provincia Regionale di Agrigento quando l'Ente intermedio sarà soppresso? A questa domanda ha cercato di dare una risposta il Consiglio Provinciale convocato in seduta straordinaria dal presidente, Raimondo Buscemi, con un solo punto all'ordine dei giorno "Abolizione delle Province e futuro delle società partecipate'. I consiglieri, preoccupati per il futuro delle società partecipate, al termine della seduta hanno deciso di effettuare un primo passo presso le Commissioni 'Affari Generali' e Cultura della Regione per chiarire il futuro delle partecipate e contestualmente sviluppare un documento con il quale si propone alla Regione l'azzeramento di ogni gettone di
presenza degli amministratori per "...tornare a fare politica - ha detto Raimondo Buscemi - con quella passione che ci ha sempre contraddistinti e dare risposte chiare e concrete all'opinione pubblica sui veri costi della politica. Buscemi ha proposto l'abbattimento di tutti i costi della politica, dei gettoni di presenza & delle altre indennità degli amministratori, mantenendo le attuali strutture e competenze delle province che non avrebbero così alcun costo aggiuntivo. Inoltre, per Buscemi appare necessario mantenere le elezioni dirette da parte dei cittadini degli organismi provinciali quali garanzia di vera democrazia". La convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale, era stata chiesta dai componenti della commissione consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", presieduta da Stefano Girasole e sottoscritta da 17 Consiglieri. Ad inizio di seduta Buscemi ha stigmatizzato l'assenza dei soggetti che erano stati invitati e cioè i vertici delle società partecipate, l'assessore regionale all'Istruzione Nelli Scilabra, i componenti della commissione regionale Cultura, i deputati regionali e nazionali della provincia di Agrigento, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli assessori provinciali (presenti in quattro), gli studenti del polo di Agrigento e dell'Istituto Toscanini. « mortificante rilevare - ha detto Buscemi come questi problemi non interessano gli stessi attori e la nostra classe politica. Sono assolutamente da condannare queste assenze di fronte ad un così grave problema che rischia di far saltare quanto, con fatica e tanto investimento di denaro, si è realizzato in provincia sia per il Consorzio Universitario di Calcarei- le che per l'istituto Musicale Toscanini di Ribera». (GP)
ORDINE PUBBLICO Preso di mira lo stabile di via Dante trasformato in struttura ricettiva «per dare lavoro ai figli Basta voglio essere lasciato tranquillo»
Intimidazione al presidente D'Orsi
Danneggiato il B&B, scritte sui muri
Concetta Rizzo
Eugenio D'Orsi passerà alla storia. Lo farà perché sarà l'ultimo presidente della Provincia regionale di Agrigento visto che l'ente è stato abolito, ma anche per il gran numero di intimidazioni subite durante il suo mandato istituzionale. L'ultimo avvertimento, nella notte fra lunedì ed ieri. Qualcuno è riuscito ad intrufolarsi nel nascente B&B che D'Orsi sta realizzando "per dare un futuro ai propri figli" - percome lui stesso ha spiegato - in via Dante ad Agrigento.
Hanno scavalcato la recinzione, hanno aperto la porta ed ammassato sei comodini - i nuovi arredi per la nascente struttura ricettiva - lungo il corridoio. I mobili non sono stati però danneggiati. Forse perché chi ha agito non ha avuto il tempo per concludere l'opera, incendiandoli. Forse perché l'obiettivo non era quello di incendiare gli arredi, ma solo quello di lasciare un messaggio. Chiaro. L'ennesimo. Con una bomboletta spray, color oro, gli ignoti si sono, però, "divertiti" ad imbrattare le mura di recinzione interne allo stabile. E la scritta rivolta al presidente è stata dura:"D'Orsi m...
"Sono soltanto schifato - ha detto ieri mattina, all'uscita dalla Questura dove ha formalizzato denuncia, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - . Voglio essere lasciato tranquillo visto che fra un mese lascerò in pace la Provincia regionale. Voglio solo tranquillità e serenità per me e la mia famiglia".Il bed & breakfast di via Dante, dei figli del presidente D'Orsi, non ha ancora aperto i battenti, ma era, ed è, in procinto di farlo. "I mobili li abbiamo entrati - ha spiegato D'Orsi - meno di quindici giorni fa, dopo aver ristrutturato una vecchia abitazione. "Non essendo riuscito, come invece si usa fare dai politici, a trovare un lavoro ai miei figli - ha concluso, in maniera ironica ma lanciando battute al vetriolo, il presidente D'Orsi - ho pensato al loro futuro, aprendogli un B&B'. La giunta provinciale, poco dopo la denuncia di D'Orsi in Questura, con un comunicato stampa, ha espresso piena ed incondizionata solidarietà.
"Non è più tollerabile - scrivono gli assessori provinciali - assistere a questi inqualificabili atti di violenza privata nei confronti di un cittadino. Inconcepibile ed assurdo in una società civile e democratica dove la dialettica politica non deve trasformarsi in attacchi personali al singolo individuo. D'Orsi in questi 5 anni di mandato popolare ha sempre cercato il bene del territorio mettendosi al servizio del cittadino. Sono gesti che respingiamo sdegnatamente e nel contempo diciamo prima all'uomo e poi al presidente di non cedere allo sconforto pèrché nella sua battaglia politica non è solo, ma tutta la giunta provinciale è al suo fianco". La Giunta chiede, naturalmente, che le forze di polizia possano assicurare "al più presto alla giustizia questi delinquenti degni solo di stare in galera". (CR')
PRECEDENTI
Proiettili, minacce e villa in fiamme
Proiettili, messaggi di minacce accompagnati da croci nere, léttere di insulti, perfino - nel gennaio del 2011 - l'incendio della sua villa in contrada Capreria a Palma di Montechiaro. Dal 2008, da quando si è insediato quale presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, dirigente scolastico 'prestato" alla politica, di intimidazioni ne ha subite fino all'inverosimile. Ma i guai del presidente D'Orsi sono anche quelli giudiziari: nell'ottobre del 2011 è stato indagato per truffa, peculato, concussione ed abuso d'ufficio. Secondo la Procura, avrebbe fatto mettere nel giardino della sua casa 40 palme che erano invece destinate per gli spazi verdi pubblici, avrebbe fatto svolgere lavori nella sua casa senza pagani o pagandoli meno. (CR')
PUBBLICA ISTRUZIONE. Una lettera inviata ai presidi delle scuole superiori. Aiuti solo per pagare le bollette di luce e telefoni 3Tagli di finanziamenti alla Provincia «Da oggi niente più soldi alle scuole»
Elio Di Bella
provvedimento della Provincia Regionale alle scuole agrigentine è il taglio della metà dei finanziamenti previsti per gli anni 2013-2014. Prima di chiudere per la soppressione dell'ente, la giunta provinciale ha preso una decisione destinata a mettere in gravi difficoltà le scuole medie superiori gestite dall'amministrazione guidata da Eugenio D'Orsi. Si tratta di istituzioni scolastiche che quest'anno hanno già dovuto tagliare molti progetti e a stento riescono a garantire le supplenze per i pesanti tagli sul fondo d'istituto. Adesso arriva alla fine dell'anno questa inaspettata decisione che costringerà i dirigenti scolastici a nuovi tagli su importanti servizi e attività. Si tratta di scuole che da tempo non sempre riescono a garantire neppure la carta per le fotocopie e la manutenzione ordinaria. Pochi giorni fa il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi aveva ricordato i successi della sua amministrazione, che considera tra le più virtuose d'Italia. Adesso manda ai dirigenti una lettera di poche righe per spiegare che i soldi per le scuole sono finiti. Questo il testo della lettera firmata dal responsabile del procedimento Boris Gaglio e dal direttore del settore Politiche del lavoro e dell'istruzione Amelia Scibetta e arrivato nelle scuole nella prima settimana di maggio: «Si informano i sigg. dirigenti scolastici che, a seguito del Decreto Legge n. 35/2013, contenente, fra l'altro, la tabella del riparto dei tagli ai trasferimenti spettanti alle Province per gli anni 2013 e 2014, questo Ente ha subito una drastica riduzione nell' assegnazione di fondi statali, che, unitamente alla già prevista consistente diminuzione di quelli regionali, determineranno l'impossibilità oggettiva di garantire per il secondo semestre 2013 l'erogazione di fondi per le spese di funzionamento di codesti Istituti nella misura stabilita per il primo semestre»
«Pertanto pur consapevoli delle criticità di ciascun istituto scolastico si chiede conclude la lettera - a tutti i dirigenti scolastici ancora un maggiore sforzo nel contenimento delle spese, limitandosi
in sede di rendicontazione a far riferimento soltanto a quelle che abbiano carattere di assoluta indispensabilita»
Arriveranno i soldi pertanto solo per pagare le bollette (luce telefoni tributi in particolare)
Alcune scuole avevano previsto di ritinteggiare le aule o rinnovare gli arredi, potenziare i sistemi
di sicurezza o acquistare nuovi libri per le biblioteche. Dovranno rinunciare perché le amministrazioni ancora una volta tagliano sull'istruzione
In provincia di Agrigento vi sono ancora istituto scolastici gestiti dalla provincia ospitati in condomini che non hanno dunque adeguate palestre o laboratori.
Ma da diversi anni oltre che l'edilizia scolastica non si riesce a garantire più nemmeno la normalità nella vita degli studenti e nel lavoro dei docenti. (EDB')
PROVINCIA REGIONALE
Avviato all'Urp uno sportello per le adozioni
È stato avviato, all'Ufficio relazioni con il 'pubblico della Provincia Regionale di Agrigento, uno sportello informativo sulle adozioni, con lo scopo di fornire agli interessati, sia informazioni di carattere generale che indicazioni sugli enti abilitati a seguire le procedure previste dalla legge in materia, Il servizio è attivo il martedì e giovedì di ogni settimana dalle 15 alle 18, negli uffici dell'Urp di Piazza Aldo Moro, a cura dì Anna Maria Zerilli, impiegata al settore servizi sociali della Provincia e già in possesso dei requisiti richiesti e previsti in materia di adozioni.
IERI MATTINA. Vigili del fuoco e Protezione civile hanno messo in sicurezza l'area, interdette alcune porzioni dell'istituto
Cadono calcinacci al plesso Tortorelle
Illesi due alunni, chiuse alcune aule
Concetta Rizzo
I disegni, colorati, appesi ai muri, le porte gialle e verdi delle aule, ieri mattina, stridevano con quel cumulo di calcinacci staccatisi e venuti giù, all'improvviso, dal soffitto dei bagni della scuola elementare "Tortorelle" di piazza Metello. Perché quei luoghi, "invasi" immediatamente dai vigili del fuoco e dagli uomini della Protezione civile comunale, non avrebbero dovuto ospitare null'altro che i sorrisi, la spensieratezza, le attività di istruzione e formazione dei bambini Piccoletti che ieri mattina, invece, hanno finito con terrorizzarsi. Due di loro, un bimbo di 9 anni e la sorellina di 3, per miracolo, non sono rimasti feriti. Erano in bagno quando il cedimento si è registrato. E pare il più grande abbia avuto i riflessi pronti per spostare la sorellina ed evitare che venisse colpita. Lui, il fratello maggiore, invece, è stato centrato di striscio da alcuni calcinacci ed, invia precauzionale, forse anche per lo choc subito, è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio". li resto è stata la cronaca della paura. Quella, autentica, dei bambini. Anche di coloro che, inizialmente, non hanno capito bene cosa fosse accaduto. Paura, in prima battuta per gli insegnati. E poi, terrore puro per i genitori. I vigili del fuoco del comando provinciale di Villaseta hanno messo subito in sicurezza le aree considerate a rischio, facendo crollare al pavimento quelle altre parti che erano rimaste staccate e che rischiavano di continuare a cedere. Alla fine, il "verdetto" è stato quello di interdire il bagno dei docenti e dei bambini, nonché tre aule, quelle che ospitano la prima, la seconda e la quarta "A". Pare che il cedimento sia avvenuto, seppur in un plesso che era stato ristrutturato da non molto tempo, a causa delle infiltrazioni di acqua. La scuola materna ed elementare ospita anche alcune classi dell'Ipia "Fermi". «Quanto accaduto è di una gravità inaudita e per poco si è rischiata la tragedia. Adesso basta». l la forte dichiarazione di Giovanni Di Maida, presidente del Consiglio di circolo dell'istituto comprensivo Agrigento bassa. «Da tempo - continua - abbiamo segnalato al Comune ari- che le criticità del plesso Tortorelle. I nostri figli hanno diritto di frequentare scuole che siano sicure sul piano strutturale. Al plesso Tortorelle, in molte aule sono presenti segni di fatiscenza: umidità, muffe, infiltrazioni d'acqua, frequenti distacchi di intonaco».
«Ora basta! Siamo stanchi di rischiare la vita», La Rete degli studenti commenta così il crollo di intonaco. «Anche questa volta - afferma Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi - è servito un miracolo per
non far accadere il peggio». (CR)
Agrigentoflash
Scuola Tortorelle, crollano calcinacci dal tetto dei bagni: tragedia sfiorata
Si è sfiorata la tragedia, questa mattina, alla plesso scolastico Tortorelle di piazza Metello, ad Agrigento. Alcuni calcinacci del soffitto dei bagni della scuola sono crollati mentre all'interno dei locali c'erano due bambini. Per fortuna la loro prontezza di riflessi ha evitato il peggio. Uno dei due, sfiorato dai calcinacci, è stato trasportato in ospedale in via precauzionale. Sul posto i vigili urbani, il personale della Protezione civile, i tecnici dell'Utc e i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. Il cedimento è avvenuto a cause delle infiltrazioni dell'acqua. Il plesso era stato ristrutturato di recente ed attualmente, oltre alla scuola elementare ospita anche alcune classi dell'Ipia Fermi.
Provincia, intimidazione al presidente D'Orsi
Atto intimidatorio ai danni del presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Ignoti malviventi sono penetrati all'interno di uno stabile in fase di ristrutturazione, che dovrebbe ospitare un bed & breakfast, in via Dante. I responsabili hanno ammassato gli arredi al centro di una stanza ed hanno imbrattato i muri interni ed esterni con frasi ingiuriose e minacce.
Precari, Buscemi (Fp- Cgil) incontra Crocetta: " non ci fermiamo"
"Il 31 luglio è ormai vicino. Serve accelera per evitare il serio rischio che i precari siciliani, in servizio negli enti locali, in piena stagione estiva si trovino con un pugno di mosche in mano". Il segretario provinciale della Cgil-Funzione Pubblica di Agrigento, Alfonso Buscemi, in delegazione con i vertici regionali del sindacato, sta tallonando il Presidente Crocetta per seguire passo passo l'intero percorso."Il presidente della Regione, proprio oggi, nel corso di una riunione tenutasi a Palermo con FP CGIL CISL E UIL - afferma Buscemi - ci ha rassicurati circa il suo impegno e quello della sua giunta su questo delicato fronte. Nei prossimi giorni Crocetta sarà ricevuto direttamente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Patroni Griffi, per provare ad individuare un idoneo percorso normativo, finalizzato a dare serenità occupazionale a questi lavoratori, che stanno vivendo un momento davvero complicato. In sede regionale sono poi in programma due importanti appuntamenti. Uno si svolgerà domani al teatro "Don Orione" a Palermo: il Governatore della Sicilia si confronterà con le organizzazioni sindacali di categoria, mentre il 24 maggio sarà attivato un tavolo tecnico su iniziativa dell'Assessore regionale al ramo, Ester Bonafede. Insomma, continueremo decisi e determinati nella nostra quotidiana, costante e incisiva battaglia. Non molleremo - conclude Alfonso Buscemi - fino a quando questa vertenza non sarà definitivamente chiusa a favore dei lavoratori".
Agrigentonotizie
Agrigento, intimidazione al presidente Eugenio D'Orsi: frasi ingiuriose nel suo b&b
Ignoti, questa notte, sono entrati nel bed and breakfast di proprietà di D'Orsi, in via Dante, ad Agrigento, scrivendo sui muri frasi ingiuriose contro il capo dell'Amministrazione provinciale
Nuova intimidazione per il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Ignoti, questa notte, sono entrati nel bed and breakfast di proprietà di D'Orsi, in via Dante, ad Agrigento, scrivendo sui muri frasi ingiuriose contro il capo dell'Amministrazione provinciale. Sulla vicenda indaga la polizia.
Abolizione delle Province e futuro delle società partecipate, se ne parla in Consiglio
I consiglieri presenti hanno stigmatizzato l'assenza dei soggetti invitati: "Questi problemi interessano poco al territorio"
L'ingresso del palazzo della ProvinciaIl Consiglio provinciale si è riunito ieri in seduta straordinaria con un solo punto all'ordine del giorno: "Abolizione delle Province e futuro delle società partecipate".
I consiglieri, preoccupati per il futuro delle società partecipate, al termine della seduta hanno deciso di effettuare un primo passo presso le Commissioni Affari generali"e Cultura della Regione per chiarire il futuro delle partecipate e contestualmente sviluppare un documento con il quale si propone alla Regione l'azzeramento di ogni gettone di presenza degli amministratori per "...tornare a fare politica - ha detto Raimondo Buscemi - con quella passione che ci ha sempre contraddistinti e dare risposte chiare e concrete all'opinione pubblica sui veri costi della politica". Buscemi ha proposto l'abbattimento di tutti i costi della politica, dei gettoni di presenza e delle altre indennità degli amministratori, mantenendo le attuali strutture e competenze delle Province che non avrebbero così alcun costo aggiuntivo. Inoltre per Buscemi "appare necessario mantenere le elezioni dirette da parte dei cittadini degli organismi provinciali quali garanzia di vera democrazia".
La convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio provinciale, era stata chiesta dai componenti la XI Commissione consiliare Vigilanza sugli Enti partecipati, presieduta da Stefano Girasole e sottoscritta da 17 consiglieri.
Agrigentoweb
Crolla muro alla scuola "Tortorelle", tragedia sfiorata. Chiuse tre aule
Scritto da Redazione
E' stato avviato, all'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia Regionale di Agrigento, uno sportello informativo sulle adozioni, con lo scopo di fornire agli interessati, sia informazioni di carattere generale che indicazioni sugli enti abilitati a seguire le procedure previste dalla legge in materia.
Il servizio è attivo il martedì e giovedì di ogni settimana dalle 15 alle 18, negli uffici dell'Urp di Piazza Aldo Moro, a cura di Anna Maria Zerilli, impiegata al settore servizi sociali della Provincia e già in possesso dei requisiti richiesti e previsti in materia di adozioni.
Sicilia24h
Precari Enti Locali, Buscemi (Cgil): fare presto per chiudere vicenda
"Il 31 luglio è ormai vicino. Serve accelera per evitare il serio rischio che i precari siciliani, in servizio negli enti locali, in piena stagione estiva si trovino con un pugno di mosche in mano". Il segretario provinciale della Cgil-Funzione Pubblica di Agrigento, Alfonso Buscemi, in delegazione con i vertici regionali del sindacato, sta tallonando il Presidente Crocetta per seguire passo passo l'intero percorso.
"Il presidente della Regione nel corso di una riunione tenutasi a Palermo con FP CGIL CISL E UIL - afferma Buscemi - ci ha rassicurati circa il suo impegno e quello della sua giunta su questo delicato fronte. Nei prossimi giorni Crocetta sarà ricevuto direttamente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Patroni Griffi, per provare ad individuare un idoneo percorso normativo, finalizzato a dare serenità occupazionale a questi lavoratori, che stanno vivendo un momento davvero complicato. In sede regionale sono poi in programma due importanti appuntamenti. Uno si svolgerà domani al teatro "Don Orione" a Palermo: il Governatore della Sicilia si confronterà con le organizzazioni sindacali di categoria, mentre il 24 maggio sarà attivato un tavolo tecnico su iniziativa dell'Assessore regionale al ramo, Ester Bonafede. Insomma, continueremo decisi e determinati nella nostra quotidiana, costante e incisiva battaglia. Non molleremo - conclude Alfonso Buscemi - fino a quando questa vertenza non sarà definitivamente chiusa a favore dei lavoratori".
Provincia, nuova intimidazione al Presidente D'Orsi
La notte scorsa, qualcuno è entrato nel nascente B&B del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, in via Dante, ha ammassato i mobili lungo il corridoio ed ha scritto sui muri, con vernice spray, frasi ingiuriose. D'Orsi ha presentato denuncia alla polizia.
La Giunta Provinciale esprime - in una nota - piena ed incondizionata solidarietà al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento per l'inqualificabile atto di delinquenza di cui è rimasto vittima.
"Non è più tollerabile - scrivono gli Assessori provinciali in una loro nota stampa - assistere a questi inqualificabili atti di violenza privata nei confronti di un cittadino. Inconcepibile ed assurdo in una società civile e democratica dove la dialettica politica non deve trasformarsi in attacchi personali al singolo individuo. D'Orsi in questi cinque anni di mandato popolare ha sempre cercato il bene del territorio mettendosi al servizio del cittadino. Questi atti di violenza non fanno altro che rinforzare l'azione moralizzatrice che è attualmente in atto. Sono gesti che respingiamo sdegnatamente e nel contempo diciamo prima all'uomo e poi al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi di non cedere allo sconforto perché nella sua battaglia politica non è solo, ma tutta la Giunta provinciale è al suo fianco.
Contemporaneamente auspichiamo che le forze di polizia possano al più presto assicurare alla giustizia questi delinquenti degni solo di stare in galera".
GdS online
Province, Crocetta: "Garantito lo stipendio ai lavoratori"
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta
Il governatore in conferenza stampa ha annunciato l'invio di ispettori per verificare la spesa proprio degli enti locali
PALERMO. «La mia finanziaria è la migliore degli ultimi 20 anni, è una manovra veritiera. Gli altri magari avrebbero licenziato 20 mila precari e 20 mila forestali? Noi abbiamo rimesso in bonis il bilancio, abbiamo evitato il dissesto, abbiamo garantito lo stato sociale, abbiamo ripristinato i punti nascita e abbiamo scongiurato la macelleria sociale». Lo dice in conferenza stampa il governatore Rosario Crocetta, difendendo la manovra finanziaria e manifestando «amarezza» per alcune critiche mosse soprattutto da Confindustria.
CROCETTA: "ECCO COME È ANDATA TABELLA H"
«Io la tabella H non l'ho votata, non l'abbiamo condivisa e non la vogliamo. Anche il mio partito non era convinto, ma a un certo punto è stato difficile dire di no, perchè all'interno ci sono enti e associazioni meritevoli, come la stamperia braille o il centro Pio La Torre, oltre a delle schifezze. Tuttavia all'ultimo minuto ci siamo riuniti, la maggioranza si stava convincendo a votare contro la tabella H ma il mio partito, il Pd, ha capito che a quel punto rischiava di far saltare l'intera manovra finanziaria, anche se il governo non è mai stato sotto ricatto. Allora li ho tranquillizzati, ero quasi convinto che il commissario dello Stato avrebbe impugnato la Tabella». Lo ha detto il governatore Rosario Crocetta parlando in conferenza stampa delle fasi concitate in Assemblea regionale durante l'approvazione della tabella H (24 mln di euro a enti e associazioni) poi impugnata dal commissario dello Stato, Carmelo Aronica.
Crocetta ha ribadito che il governo sta predisponendo un apposito disegno di legge che prevede la messa a bando dei contributi, sottolineando che alcune associazioni non potranno comunque accedervi.
CROCETTA: "GOVERNO NON INTERFERIRÀ SU MANAGER SANITÀ"
«Il governo non interverrà in alcun caso sulla selezione dei manager della sanità, si limiterà a inviare il parere dell'ufficio legale della Regione alla commissione tecnica competente». Lo ha detto il governatore Rosario Crocetta rispondendo ai cronisti in conferenza stampa a palazzo d'Orleans.
CROCETTA: "GARANTITO STIPENDI LAVORATORI PROVINCE"
«Il commissario della Provincia di Ragusa dice che 44 milioni sono insufficienti? Visto che l'abbiamo scelto noi, avrebbe fatto bene a riferire prima al governo. Io l'ho già convocato». Lo ha detto in conferenza stampa il governatore Rosario Crocetta. «Abbiamo la sensazione che in tanti non abbiano compreso l'entità dei trasferimenti stanziati - ha aggiunto - I commissari poi si ricordino che sono lì per l'ordinaria amministrazione. Certo, capisco che poi si affezionino alle poltrone. Comunque sia la Regione garantisce il pagamento degli stipendi dei lavoratori». E ha annunciato l'invio di ispettori per verificare la spesa delle Province e la nomina entro il 15 giugno dei commissari nelle Province i cui organismi elettivi sono in scadenza.
Lavalledeitempli
Agrigento - Chiusura delle Province per il Consiglio provinciale occorre avere chiaro il futuro delle Partecipate
AGRIGENTO - Quale sarà il futuro delle società partecipate e cioè l'istituto superiore di studi musicali "Toscanini" di Ribera ed il Consorzio universitario di contrada "Calcarelle", finanziate principalmente dalla Provincia Regionale di Agrigento quando l'Ente intermedio sarà soppresso?
A questa domanda ha cercato di dare una risposta il Consiglio Provinciale convocato in seduta straordinaria dal suo presidente Raimondo Buscemi con un solo punto all'ordine del giorno "Abolizione delle Province e futuro delle società partecipate".
I Consiglieri, preoccupati per il futuro delle società partecipate, al termine della seduta hanno deciso di effettuare un primo passo presso le Commissioni "Affari Generali" e Cultura della Regione per chiarire il futuro delle partecipate e contestualmente sviluppare un documento con il quale si propone alla Regione l'azzeramento di ogni gettone di presenza degli amministratori per "...tornare a fare politica - ha detto Raimondo Buscemi - con quella passione che ci ha sempre contraddistinti e dare risposte chiare e concrete all'opinione pubblica sui veri costi della politica. Buscemi ha proposto l'abbattimento di tutti i costi della politica, dei gettoni di presenza e delle altre indennità degli Amministratori, mantenendo le attuali strutture e competenze delle province che non avrebbero così alcun costo aggiuntivo. Inoltre per Buscemi appare necessario mantenere le elezioni dirette da parte dei cittadini degli organismi provinciali quali garanzia di vera democrazia".
La convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale, era stata chiesta dai componenti la XI Commissione Consiliare "Vigilanza sugli Enti Partecipati", presieduta da Stefano Girasole e sottoscritta da 17 Consiglieri.
Ad inizio di seduta Raimondo Buscemi ha stigmatizzato l'assenza dei soggetti che erano stati invitati e cioè i vertici delle società partecipate, l'Assessore Regionale all'Istruzione Nelli Scilabra, i componenti della V Commissione Regionale Cultura, i deputati regionali e nazionali della provincia di Agrigento, il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e gli Assessori Provinciali (presenti in quattro), gli studenti del polo di Agrigento e dell'Istituto Toscanini. Insomma quello di ieri sera doveva essere un Consiglio aperto alla partecipazione della cittadinanza attiva.
"E' mortificante rilevare - ha detto Buscemi - come questi problemi non interessano gli stessi attori e la nostra classe politica. Sono assolutamente da condannare queste assenze di fronte ad un così grave problema che rischia di far saltare quanto, con fatica e tanto investimento di denaro, si è realizzato in provincia sia per il Consorzio Universitario di Calcarelle che per l'Istituto Musicale Toscanini di Ribera".
Il consigliere Maurizio Masone nel suo primo intervento ha voluto ricordare la grande figura del storico siciliano Francesco Renda, scomparso nei giorni scorsi e che tanto lustro ha dato alla nostra terra a cui è stato dedicato un minuto di raccoglimento.
Il consigliere Stefano Girasole, presidente della XI Commissione consiliare ha parlato di un danno enorme per la democrazia partecipata stigmatizzando le pesanti assenze "La totale assenza della classe politica regionale dimostra ancora una volta come la politica si disinteressi del territorio. Con lo scioglimento delle Provincia si causa un danno enorme nell'organizzazione territoriale e soprattutto nei servizi resi al cittadino. Il Cupa ed il Toscanini sono due stupende realtà culturali operanti nel nostro territorio ma soprattutto consentono alle famiglie poco agiate di far studiare i propri figli senza dover affrontare le esose spese nei vari atenei. Il Cupa consente a tanti giovani di raggiungere la laurea, cosa che se l'università di Calcarelle scomparisse, taglierebbe le gambe a tante intelligenze. L'Ars ha legiferato non preoccupandosi minimamente del futuro di queste importanti strutture culturali che da decenni operano nel nostro territorio. I nostri deputati regionali debbono dare delle risposte concrete e contestualmente è bene articolare un pesante documento nel quale esprimere tutto il nostro dissenso nei confronti della classe politica sia siciliana che nazionale".
Deciso l'intervento del capogruppo consiliare del Pdl Ivan Paci "Siamo alle solite - ha esordito Paci - Avevamo chiesto questo Consiglio per incontrare i deputati, gli assessori regionali , il presidente del Cupa e del Toscanini, per affrontare il problema, ma debbo constatare la loro totale assenza e disinteresse. Questa operazione di trasformazione delle Province in Consorzi a mio modesto parere non è che una becera operazione di bassa politica come dire che passiamo da una democrazia partecipata nella quale il cittadino esprime liberamente la propria preferenza, alla gestione di pochi intimi che in una stanza decidono chi nominare. Questa rivoluzione di carta viene fatta per risparmiare, ma con quale coraggio alla Regione si parla di risparmio, quando tutti noi conosciamo gli sperperi e quanto costa la Regione per ogni cittadino. Se un ente è da abolire, bene questo è certamente la Regione di dubbia utilità e con tanti vizi di corruzione tipici dello Stato centrale".
Il capogruppo del Mpa, Totò Scozzari è stato molto pesante nel suo intervento:"Queste assenze dimostrano quanto possa interessare loro le esigenze del territorio agrigentino. Ai nostri deputati regionali non interessano i tanti servizi che l'Ente provincia eroga ai cittadini. L'operazione di Crocetta non è che fumo negli occhi dell'opinione pubblica: non è con la chiusura delle Province che si risparmia sui costi della politica in quanto è ampiamente dimostrato che l'Ente intermedio è quello che costa meno di tutti. Quello che incide sui bilanci sono i costi della Regione Sicilia. Facciamo un esempio: ognuno dei 90 deputati di sala d'Ercole percepisce, al netto, ogni mese ben 11.781 euro così distribuiti: 5.101 compenso base più 3.500 euro di diaria e 3.180 euro di contributi per attività politica. Se uno ha inoltre delle cariche quali presidente di commissione scatta un bonus di 2.089 euro, questa volta, però, al lordo. L'aspetto più grave di questa farsa sono le dichiarazioni di questi nuovi deputati regionali che per tanti anni sono stati ospiti a vario titolo di questo palazzo della Provincia e che oggi, solo oggi guarda caso, dopo venti anni, si accorgono che è un Ente inutile dopo che hanno fatto carriera distribuendo a destra ed a manca contributi presi dal bilancio della Provincia. Io dico che i nostri politici ed i sindacati a tutti i livelli hanno tradito la Sicilia ed il suo popolo. Una vera rivoluzione sarebbe stata quella di decurtare del 50 per cento il numero dei deputati regionali e di un abbondante 70 per cento il loro stipendio mensile. Ma su questo non ci sentono".
Il Consigliere Guarraci si è dichiarato contrario all'abolizione delle province parlando di un esproprio democratico della volontà popolare con l'introduzione dell'elezione di secondo grado. Per Guarraci il Governo Regionale di fatto ha impedito ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti. Le province, ricorda Guarraci, sono già liberi consorzi con una propria identità culturale. Guarraci profetizza, tra qualche anno, un peggioramento della gestione delle province per mancanza di un disegno organico di riordino che non porterà ad alcun vantaggio per i cittadini.
Il Consigliere Masone ritiene che il destino delle province sia ancora incerto e l'abolizione delle province sia una forzatura inutile dovuta al sentire comune della società civile che le vuole cancellate dall'ordinamento perché le ritiene inutili. Masone ha chiesto al Presidente del Consiglio di andare alla Regione in audizione alle Commissioni Affari Istituzionali e Cultura per esporre il punto di vista del Consiglio Provinciale e rappresentare il rischio della chiusura del Consorzio Universitario e dell'Istituto Toscanini di cui non si comprende il futuro.
Nino Spoto di Rifondazione Comunista con rammarico ha dichiarato: "Non mi sento più rappresentato da questa deputazione agrigentina a Sala d'Ercole, la loro assenza è sintomatica di quanto interesse hanno per la nostra provincia ed i suoi abitanti che sono poi coloro che li hanno eletti. Ma sappiano che tirare la corda prima o poi si rompe".
Arturo Ripepe parlando della situazione politica con amarezza ha dichiarato "Nessuno ha capito o vuole capire il vero significato di questa pseudo rivoluzione di Crocetta. La chiusura delle Provincia non potrà che creare seri problemi nell'organizzazione territoriale. Crocetta vuole togliere la democrazia per mettere al loro posto i propri uomini e gestire l'intera Sicilia. Questo il vero significato di questa squallida operazione pseudo-politica. Spero che il Governo capisca e capirà che non riuscirà a fare le modifiche alle competenze delle province entro il 31 di dicembre. Ripepe si augura che le province vengano riempite di contenuti per dare reali servizi al territorio.
Interrogazione sul 1° Convegno Turismo Provinciale organizzato al Porto Turistico di Licata
A presentare l'interrogazione, il Consigliere provinciale de "La Destra" Roberto Gallo, il quale ha provveduto a depositare un Atto Ispettivo indirizzato al presidente D'Orsi sul 1° Convegno sul Turismo del recente 10/11/12 maggio , effettuato al Porto Turistico di Licata.
In particolare - scrive Gallo - il problema sta nella scarsa collaborazione o peggio nella mancanza di dialogo tra Consiglio Provinciale e Giunta D'Orsi . Abbiamo saputo solo tre giorni prima della iniziativa. Un comportamento politicamente inaccettabile da cui si evince che il dialogo col Consiglio provinciale al presidente D'Orsi importa pochissimo!
Si sono spesi circa 28.000 euro . sottraendoli di fatto alla partecipazione della Provincia alla Fiera Internazionale del Turismo di Milano (BIT 2013)
Sarebbe stato importante il 1° appuntamento del Convegno sul Turismo Provinciale si organizzasse nella citta' del capoluogo , gia ' marchio accreditato di Turismo Internazionale con La Valle dei Templi
Si è disatteso la presenza della Provincia alla BiT 2013 - continua Gallo -, quando questo evento era stato approvato dal Consiglio Provinciale con voto unanime , dimostrando riluttanza a considerare le scelte del Consiglio Provinciale .
Infine i risultati modesti dal punto di vista della risonanza della iniziativa , sono stati assolutamente scadenti . Infatti pare non ci sia stata nemmeno una conferenza stampa sull'argomento . Notizie sui giornali e non solo sono state sporadiche, rischiando di rendere vano le sforzo e gli aspetti positivi della manifestazione .
Quindi - conclude il consigliere de La Destra - con rammarico devo bocciare l'amministrazione per come si è proceduto , pur sposando qualunque iniziativa positiva sul turismo che resta il futuro della nostra povera provincia .