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Rassegna stampa del 21 maggio 2013

Agrigentoflash. 
Ars, Ardizzone incontra presidenti e commissari Province regionali
La situazione delle Province regionali siciliane sarà l'argomento dell'incontro organizzato dal presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, su richiesta del presidente dell'Unione delle Province siciliane, Giovanni Avanti. L'appuntamento è per oggi alle 14.30, nella Sala Rossa di palazzo dei Normanni a Palermo. Alla riunione sono stati invitati i presidenti delle Province di Agrigento, Palermo, Messina, Enna e Siracusa e i commissari straordinari di Catania, Caltanissetta, Ragusa e Trapani. Saranno presenti anche i presidenti della prima e seconda Commissione legislativa dell'Ars, rispettivamente Marco Lucio Forzese e Nino Dina e i capigruppo parlamentari.
 
 
Il Consiglio Provinciale boccia il rendiconto finanziario 2012 e le modifiche degli statuti degli Ato 4 e 11.
Il Consiglio Provinciale di Agrigento ha bocciato il rendiconto finanziario 2012 e le proposte del settore "Ambiente" relative alla modifica delle delibere del commissario straordinario per la costituzione delle società consortili per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti -A.t.o. n. 4 e n.11 e l'approvazione degli schemi di statuto e dell'atto costitutivo delle nuove società consortili, a responsabilità limitata. Il Consiglio ha invece approvato tre debiti fuori bilancio e la proposta di modifica degli artt. 3 e 8 del vigente regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli amministratori provinciali. Il Consiglio, precedentemente, aveva accantonato la discussione delle interrogazioni e delle mozioni ad altra data per mancanza degli assessori interessati. Il Consiglio avendo esaurito l'ordine del giorno, dovrà essere riconvocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, sentita la conferenza dei capigruppo.
 
Sicilia 24.it
 
Province, Ars: Ardizzone incontra presidenti
La situazione delle nove Province regionali siciliane sarà l'argomento dell'incontro organizzato dal presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, su richiesta del Presidente dell'Unione delle Province siciliane, Giovanni Avanti. L'appuntamento e' per domani alle ore 14.30, nella Sala Rossa di palazzo dei Normanni a Palermo. Alla riunione sono stati invitati i presidenti delle Province di Palermo, Messina, Agrigento, Enna e Siracusa e i commissari straordinari di Catania, Caltanissetta, Ragusa e Trapani. Saranno presenti anche i presidenti della prima e seconda Commissione legislativa dell'Ars, rispettivamente Marco Lucio Forzese e Nino Dina e i capigruppo parlamentari
 
Agrigentoweb.it
 
Il Consiglio Provinciale di Agrigento ha bocciato il rendiconto finanziario 2012 e le proposte del settore "Ambiente" relative alla modifica delle delibere del commissario straordinario per la costituzione delle società consortili per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti-A.t.o. n. 4 e n.11 e l'approvazione degli schemi di statuto e dell'atto costitutivo delle nuove società consortili, a responsabilità limitata.Il Consiglio ha invece approvato tre debiti fuori bilancio e la proposta di modifica degli artt. 3 e 8 del vigente regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli amministratori provinciali.Il Consiglio, precedentemente, aveva accantonato la discussione delle interrogazioni e delle mozioni ad altra data per mancanza degli assessori interessati. Il Consiglio avendo esaurito l'ordine del giorno, dovrà essere riconvocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, sentita la conferenza dei capigruppo.Si tratta della seconda bocciatura del rendiconto finanziario. Un precedente s registra infatti per l'esercizio finanziario 2010.La decisione di oggi determinerà l'avvio della procedura di scioglimento, da parte dell'assessore regionale alle autonomie locali, del consiglio provinciale.Il presidente del consiglio Dino Buscemi ha stigmatizzato l'atteggiamento dell'amministrazione, "completamente assente che ha di fatto rinunciato al suo ruolo istituzionale".
 
Agrigentooggi.it
 
Il Consiglio Provinciale boccia il rendiconto finanziario 2012 e le modifiche degli Ato
Il Consiglio Provinciale di Agrigento ha bocciato il rendiconto finanziario 2012 e le proposte del settore "Ambiente" relative alla modifica delle delibere del commissario straordinario per la costituzione delle società consortili per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti-A.t.o. n. 4 e n.11 e l'approvazione degli schemi di statuto e dell'atto costitutivo delle nuove società consortili, a responsabilità limitata. Il Consiglio ha invece approvato tre debiti fuori bilancio e la proposta di modifica degli artt. 3 e 8 del vigente regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli amministratori provinciali. Il Consiglio, precedentemente, aveva accantonato la discussione delle interrogazioni e delle mozioni ad altra data per mancanza degli assessori interessati. Il Consiglio avendo esaurito l'ordine del giorno, dovrà essere riconvocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi, sentita la conferenza dei capigruppo.
 
 LA SICILIA
 
Processo D'Orsi tra penne, gagliardetti e grandi eventi
Non è mancato quasi nulla ieri pomeriggio nell'aula 7 del Tribunale nell'udienza del processo a carico del presidente della Provincia regionale Eugenio D'Orsi. Per chi non lo sapesse il politico accusato dalla Procura della Repubblica del capoluogo, attraverso il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il sostituto Giacomo Forte dì abuso d'ufficio, concussione e peculato. Dinanzi al primo collegio penale presieduto dal giudice Giuseppe Melisenda Giambertoni è stata ultimata l'escussione del teste della difesa e imputato di reato connesso, recentemente rinviato a
giudizio per un procedimento parallelo a quello in questione. Ovvero Ignazio Gennaro, uno dei dirigenti dell'Ente con autorità su cosa rimborsare o cosa far acquistare allo stesso ente provinciale in certe circostanze istituzionali. Gennaro ha chiesto e ottenuto di essere escusso dall'avvocato Giuseppe Scozzari - legale difensore con la collega Daniela Posante del presidente D'Orsi - e dai pubblici ministeri seduto accanto ai pubblici ministeri. Tanti erano i faldoni farciti di atti e delibere che Gennaro ha voluto leggere alla corte, per chiarire - dal proprio punto di vista - le dinamiche
della vicenda. Il teste ha tenuto una spiegazione - come nella precedente udienza - assai completa, forse troppo almeno per il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo il quale, «dopo avere ascoltato in silenzio» gli ha chiesto di limitarsi a rispondere senza «fare lezioni». Scozzari ha posto domande a Gennaro sulle questioni attinenti gli acquisti in esclusività o no, ad esempio di penne, spille e gagliardetti, portando in aula addirittura un plico contenente una serie di questi oggetti, per fare toccare con mano alla corte di cosa si sta parlando da mesi. Facce un pò perplesse tra i pm e anche
nello stesso collegio, ma l'udienza è filata via in un clima abbastanza sereno. Gennaro ha evidenziato di «non avere mai subito ordini da D'Orsi, ritenendo sempre opportune le proposte del presidente e del Rup». Capitolo Promessi Sposi e Notre Dame de Paris. Gennaro ha ricordato di «avere fatto risparmiare alla Provincia, facendo sistemare le compagnie degli spettacolo in un hotel - indicato dal regista Guardì e produttore Zard - ospitate in hotel che a luglio fecero pagare camere complete a meno di 40 euro e non a 140». Lunedì prossima udienza. F. D. M.
 
CONSUNTIVO PROVNCAL
Consuntivo bocciato per.. l'assenza di D'Orsi.
D'Orsi e la sua Giunta disertano la seduta, il Consiglio provinciale boccia il rendiconto finanziario 2012. Serata di duro scontro politico, anche se a distanza, ieri in aula "Giglia". L'indisposizione da parte dei consiglieri si era palesata fin da subito quando, nonostante un nutrito ordine del giorno, tra gli scranni dedicati all'amministrazione si era seduta unicamente l'assessore Fabiola Mazzarella. Una mancanza di rispetto da parte di D'Orsi e dei suoi assessori verso l'intero Consiglio, secondo i componenti di aula "Giglia", che hanno quindi deciso di bocciare il consuntivo 2012 con 4 no e 7 astenuti — che vale comunque come voto contrario — a fronte di soli 6 si. Solo a votazioni concluse si è "materializzato" l'assessore Francescochristian Schembri, il quale però, constatata la bocciatura, ha abbandonato l'aula forse per avvisare il presidente dei "fattaccio". "Quello mostrato nei nostri confronti è un atteggiamento che non può essere consentito — ha detto il presidente Raimondo Buscemi -", mentre di fatto "gravissimo" che mostra la "presunzione personale e istituzionale del personaggio" parla invece Maurizio Masone. "Noi saremo qui a fare il nostro lavoro fino all'ultimo giorno — spiega invece Ivan Paci -". Il Consiglio, inoltre, ha bocciato anche i punti riguardanti la creazione delle Ato 4 e 11, in linea comunque con tutte le votazioni in questi anni sulla gestione rifiuti. GIOACCHINO SCHICCHI
 
L'EX GRILLINO VICEPRESIDENTE DELL'ARS ANNUNCIA UN DDL PER L'IMMISSIONE IN DIECI ANNI
Venturino: "Ruolo unico per risolvere la questione dei precari"
L'iniziativa è di Antonio Venturino, vicepresidente vicario dell'Ars, pentastellato scomunicato Grillo. Il proposito è di creare un ruolo unico regionale per stabilizzare i venticinquemila precari di varia estrazione. Al di là della fattibilità nel quadro d'interventi vincolati dalla Costituzione e dal patto di stabilità, ha il grande merito di mettere sul tavolo proposte fuori dalla routine ormai ultraventennale. Venturino ha annunciato che presenterà un ddl istitutivo di un unico ruolo regionale per i precari della pubblica amministrazione che «saranno stabilizzati, gradualmente nell'arco di dieci anni per portare a una concreta soluzione il problema del precariato in Sicilia», Il testo è allo studio e sarà oggetto di un dibattito il 27 maggio, nella Sala Gialla di palazzo dei Normanni, con le organizzazioni sindacali delle diverse categorie di precari della pubblica amministrazione. Nel corso di una conferenza stampa, lo stesso Venturino ha annunciato che «un gruppo di lavoro sarà costituito per portare alla stabilizzazione di tutti i precari del settore pubblico, al fine di chiudere definitivamente le faglie rimaste aperte in questi anni in cui si è legiferato sull'argomento fronteggiando l'emergenza senza pianificare e progettare una soluzione definitiva».
Stando a quanto ha anticipato Venturino, dal progetto restano però esclusi gli Lsu: «Non sono precari, ma inoccupati, fruiscono solo di un rapporto di utilizzazione da parte degli enti pubblici, per loro serve uno studio a parte». Secondo quanto assicura Venturino, si dovrebbe trattare di un provvedimento legislativo organico che superi il sistema delle proroghe e dia inizio alla stabilizzazione dei precari storici degli enti locali e delle amministrazioni della Regione, attraverso la costituzione di un «ruolo unico a esaurimento», rispettando l'anzianità di servizio dei lavoratori e dando la certezza agli stessi che il ruolo sarà attivo fino a esaurimento del bacino del precariato. Nello studio del progetto si avvarrà della collaborazione a titolo gratuito di un gruppo di legali ed esperti in materia di diritto del lavoro per risolvere la questione precariato «attraverso una precisa volontà politica». Evidentemente, la sola volontà politica, per quanto sia importante e fondamentale, per risolvere i problemi non basta senza punti di appoggio e riferimento che chiamino in causa la normativa vigente. E Venturino parte da quella comunitaria in materia di contratto a termine, "che disciplina la conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato dopo tre anni mesi di permanenza continuativa del lavoratore precario nello stesso posto di lavoro dell'ente".
Saranno gli esperti a confortare il legislatore di palazzo dei Normanni e il governo d'Oltrestretto. Venturino, intanto, di suo ci mette la volontà politica, fondata su una constatazione ineccepibile sotto il profilo della forma, ma la cui bontà sostanziale resta da dimostrare: "Non si capisce come mai si trovino in maniera costante le coperture finanziarie per le proroghe e non si sia pensato invece a una soluzione definitiva. Abbiamo il dovere di dare risposte serie e concrete".
Chi non comincia non finisce, recita il solito saggio proverbio. GIOVANNI CIANCIMINO
 
DI SICILIA
 
TRIBUNALE Funzionario parla del regolamento
D'Orsi, pranzi istituzionali «Non deve dare chi invita»
«Il presidente della Provincia non ha affatto l' obbligo di indicare il fine istituzionale dei pranzi e delle cene di cui chiede il rimborso, né deve scrivere chi sono i partecipanti perché il regolamento non lo prevede». Il dirigente Ignazio Gennaro, vice segretario generale dell'ente e imputato in un procedimento parallelo, dà la sua versione al processo a carico dei presidente Eugenio D'Orsi. L'uomo politico del Mpa, che nelle prossime settimane lascerà l'incarico per la scadenza del suo mandato, è imputato di concussione, peculato, truffa e abuso di ufficio. Uno dei filoni dell'indagine, svolta dalla Finanza e coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal pm Giacomo Forte, riguarda la liquidazione dei rimborsi spese allo stesso D'Orsi e l'acquisto di beni di rappresentanza. Gennaro, rispondendo all'avvocato Giuseppe Scozzari che difende D'Orsi insieme ai colleghi Daniela Posante e Gaetano Bruna, ha cercato di chiarire tutti i punti. "Per le spese fino a 2.500 euro il presidente non deve procedere ad alcuna trattativa privata. Non abbiamo quasi mai superato i mille euro per l'acquisto di beni di rappresentanza. E successo solo quando abbiamo fatto un dono al Capo dello Stato e al Papa in occasione della loro visita". Un capitolo a parte ha riguardato i rimborsi dei pranzi e delle cene. Secondo la Procura non dovevano essere saldati perché non risultava il fine istituzionale. «Il presidente in base al regolamento non ha affatto l'obbligo di indicarlo, - ha detto Gennaro - a volte lo faceva ma solo per prudenza». La deposizione, a tratti molto tecnica (il procuratore aggiunto Fonzo lo ha anche invitato a non fare una "lezioncina") è terminata dopo oltre tre ore. Si torna in aula il 27 maggio per gli altri testi dell'accusa. GECA
 
DISEGNO DI LEGGE «Valga l'anzianità di servizio»
Venturino:«Precari un albo unico per le assunzioni»
Un ruolo unico ad esaurimento, una sorta di albo nel quale inserire l'intera platea dei precari degli enti locali siciliani e avviare il processo di stabilizzazione. E la proposta del vice presidente vicario dell' Ars, Antonio Venturino, che ha presentato ieri un disegno di legge per superare il sistema delle proroghe. La proposta, ha spiegato, si basa sul rispetto dell'anzianità di servizio dei lavoratori e sulla certezza agli stessi che il ruolo sarà attivo fino ad esaurimento del bacino del precariato. Il prossimo 27 maggio saranno chiamati a discuterne all'Ars diverse decine di sigle sindacali. La norma è stata messa a punto con l'aiuto a titolo gratuito di un pool di legali ed esperti in materia di diritto del lavoro. «Per le stabilizzazioni - ha spiegato Venturino - si terrà conto della normativa comunitaria vigente in materia di contratto a termine, norma che disciplina la conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato dopo 36 mesi di permanenza continuativa del lavoratore precario nello stesso posto di lavoro dell'Ente. Non si capisce come mai si trovino in maniera costante le coperture finanziarie per le proroghe e non si sia pensata invece una soluzione definitiva».E sempre ieri l'ex Cinque Stelle ha annunciato che destinerà le somme relative ad indennità di ufficio e trasporto su gomma «alle quali sino ad oggi avevo rinunciato lasciandole sul conto dell'Ars - ha precisato - ad associazioni che operano nei servizi sociali con particolare attenzione a quelle realtà che si occupano di minori, donne in difficoltà e diversamente abili». RI.VE.


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