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Rassegna stampa del 24 maggio 2013

Agrigentoflash.it
 
Presentato il progetto per la sistemazione definitiva dell'attraversamento del fiume Verdura
Al Comune di Ribera, l'Anas ha presentato il progetto per la sistemazione definitiva dell'attraversamento del fiume Verdura sulla strada statale 115 "Sud Occidentale Sicula, in provincia di Agrigento. L'intervento definitivo è già in fase avanzata di progettazione e prevede la costruzione del nuovo ponte "Verdura" in struttura mista acciaio-calcestruzzo, con impalcato a travata continua. L'opera si sviluppa su quattro campate, per una lunghezza complessiva pari a circa 230 metri.Sarà realizzata una variante locale alla strada statale 115, lunga circa 1 km, nei pressi delle intersezioni con la strada provinciale 36 e la strada statale 386 "di Ribera". Il progetto comprende la risistemazione di quest'ultima intersezione mediante una rotatoria di 50 metri di diametro. Il progetto preliminare, inviato alla Soprintendenza territorialmente competente, è stato approvato dall'Anas agli inizi del mese di aprile e, al momento, sono in corso il completamento del progetto definito e l'avvio delle procedure approvative. Durante la conferenza stampa, organizzata in collaborazione con il Comune di Ribera, sono state anche evidenziate tutte le fasi delle lavorazioni finora realizzate dall'Anas nel rispetto delle attività concordate e programmate con gli Enti locali.
 
Segnalazione pulizia strada Provinciale N. 37 Sciacca Caltabellotta
Il sottoscritto Consigliere Provinciale del PDL, Mario Lazzano, rendendomi interprete delle segnalazioni ricevute da numerosi automobilisti e da proprietari terrieri che giornalmente attraversano l'importante arteria stradale S.P. N° 37 si segnala quanto di seguito:  Il tratto di strada Provinciale N° 37 Sciacca - Caltabellotta presenta in molti punti la necessità urgente di una pulizia delle cunette,della scerbatura e potatura degli alberi lungo tutto il tratto che, a causa del restringimento in molte parti della carreggiata presentano pericolo per la sicurezza e la incolumità pubblica oltre che l'assenza di visibilità della cartellonistica stradale orizzontale e verticale. Si invita pertanto le SS. LL. ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze ad attivarsi affinchè vengano effettuati nel più breve tempo possibile i lavori di cui necessita la S.P. 37.  Mario Lazzano
 
Cupa. C'è voglia di rimborso spese
Consiglio di amministrazione del Cupa a costo zero. O quasi. Come si ricorderà, in occasione della nomina del presidente Maria Immordino e dei componenti del Cda, lo scorso 28 marzo, la Provincia regionale di Agrigento, che del Consorzio è socio di maggioranza, annunciava con soddisfazione il fatto di aver eliminato il gettone per tutti i componenti, ad eccezione del presidente, la quale riceve circa 10mila euro lorde l'anno, ed avere azzerato tutti i rimborsi previsti. Questione riconfermata anche dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi durante la conferenza di fine mandato dello scorso 3 maggio. Prova di un cambiamento di rotta totale, e, oggettivamente, "prezzo" da pagare nei confronti dell'opinione pubblica per la riduzione dei costi pubblici. Però, adesso, si inizia a ridiscutere la scelta. Durante l'assemblea dei soci dello scorso 21 maggio, infatti, sarebbe emersa la volontà di istituire un fondo nel prossimo bilancio di previsione per garantire i rimborsi spese ai componenti. Nel dettaglio si tratta di ottomila euro per il vicepresidente del Cupa Giovanni Di Maida e quattromila euro (importi sempre al lordo) per i componenti - anche se al momento l'unico è Gianfranco Tuzzolino -. Una proposta avanzata durante il dibattito che ha però subito sollevato le proteste del segretario della Uil Fp Luigi Danile. "Si tratta di una proposta che non tiene conto dei minori trasferimenti della Regione, della Provincia e dell'esposizione debitoria del Polo nei confronti dell'Unipa - dice Danile -, che creeranno, di certo, una palese difficoltà finanziaria del Consorzio per la redazione del suo Bilancio". Danile, rammentando che la Provincia si era già pronunciata in due diverse occasioni, il 16/11/2012 e il 27/03/2013, contro la possibilità di versare un compenso ai consiglieri, chiede quindi un incontro chiarificatore su questa vicenda.
Dalla Provincia e dal Cupa, invece, si tende a ridimensionare la vicenda. "Si è trattato unicamente di una proposta - spiega l'assessore Piero Marchetta - che non è stata nemmeno discussa durante il dibattito della seduta. Al momento, comunque, non si parla di un compenso per i componenti, ma solamente della possibilità che questi ottengano un rimborso delle spese rendicontate". L'eventuale realizzazione di questa proposta - che, viste le polemiche sollevate, potrebbe essere momentaneamente accantonata - andrà comunque fatta entro il 31 maggio, data in cui il Consorzio dovrebbe approvare il proprio bilancio di previsione. Se sono certi i 780mila euro della Provincia, l'assemblea ha visto l'abbandono di due soci, ovvero il Comune di Cammarata e l'Istituto autonomo case popolari, che fino ad oggi hanno versato una quota annua di circa 5 mila euro.
Gioacchino Schicchi
 
Aggiudicato appalto per la manutenzione della SPC n. 31 Cammarata - Casteltermini
Prosegue l'attività dell'Ufficio Gare della Provincia Regionale di Agrigento. Stamani infatti la commissione Gare, presieduta dal Capo Area e Dirigente del Settore Viabilità Ing. Piero Hamel, ha aggiudicato un importante appalto per lavori di manutenzione straordinaria sulla SPC n. 31 Cammarata verso Casteltermini (Km 0.00-km 12.00). L'importo complessivo dell'appalto è di 252.809,94, compresi gli oneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso) pari a euro 6.267,45. L'impresa aggiudicataria è la "La Gardenia Costruzioni srl" di Mussomeli, che ha effettuato un ribasso del 29,5169%, sull'importo a base d'asta, per un importo netto di 180.038,24, compresi gli oneri per la sicurezza. "L'aggiudicazione di questa gara" dice il Presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi "consentirà di ripristinare migliori condizioni di viabilità lungo questa strada interna, sulla quale avevamo puntato l'attenzione per il fatto che su di essa insistono alcune aziende agrozootecniche".
 
Agrigentooggi.it
 
Appello ai Sindaci della fascia costiera della Provincia di Agrigento
"Appello a tutti i Sindaci della fascia costiera della Provincia di Agrigento: Menfi,Sciacca,Ribera,CattolicaEraclea,Montallegro,Siculiana,Realmonte,Porto Empedocle, Agrigento,Favara,Palma di Montechiaro,Licata,  affinchè impugnino il recente Decreto Regionale al TAR Sicilia che prevede l'aumento del 600% dei canoni di concessione demaniali a tutti gli stabilimenti balneari in Sicilia da parte della Giunta Crocetta". Lo scrive in una nota il consigliere provinciale Mario Lazzano, che aggiunge:  Il Sindaco del PDL di Catania,Raffaele Stancanelli  ha già dato mandato all'avvocatura di impugnare il Decreto del Governo Regionale che aumenta del 600% i canoni demaniali marittimi dell'Isola,per le gravi ripercussioni economiche ed occupazionali che il provvedimento può recare nelle aziende che operano nel settore turistico -balneare. Considerato che il Governo Regionale non ha manifestato nessuna intenzione di apertura che tutti gli operatori del settore auspicavano.  Ritenuto che le recenti mareggiate ed i forti venti di scirocco e maestrale di questi giorni hanno fortemente danneggiato molte strutture balneari.
Ritenuto altresi che oltre al danno economico già di per se notevole causato dalle forti mareggiate si va ad aggiungere la beffa dell'aumento dei canoni; SI invitano tutti i Sindaci dei Comuni ricadenti nella fascia costiera della Provincia di Agrigento ad affidare a propri legali Comunali l'impugnativa del recente Decreto Regionale di cui sopra dinanzi al Tar di Palermo.  Il PDL è contrario ad ogni forma di vessazione verso tutte le categorie produttive che danno servizi alla collettività,soprattutto in un momento di cosi grave crsi economica ed occupazionale
 
 
 DI SICILIA
 
PRECARIATO
Si insedia oggi il tavolo tecnico con i sindacati
Parte il tavolo tecnico sui precari, concordato tra il Presidente della Regione e i sindacati di categoria confederali. «Porremo all'odg l'assordante silenzio da parte dell'IRSAP (ex ASI) di Agrigento spiega il segretario della Cgil Fp Alfonso Buscemi — e in particolare sul rinnovo dei precari in scadenza il 31 maggio. Non è tollerabile lasciare nell'angoscia le famiglie di questi lavoratori che a distanza di pochi giorni non hanno ricevuto nessuna comunicazione su quanto si voglia fare per il rinnovo contrattuale». AMM
 
PROVINCIA Meno soldi da Stato e Regione
D'Orsi conferma: "Non potremo pulire le spiagge"
L'annuncio era stato già fatto, durante un incontro, lo scorso 14 maggio. Ieri, la comunicazione ufficiale della Provincia alla Regione: «Non abbiamo i soldi per poter effettuare i servizi di pulizia e vigilanza sulle spiagge». La colpa? Tutta dei tagli dei trasferimenti di fondi da parte della Regione Sicilia. Ad essere penalizzati, però, saranno i cittadini che si ritroveranno con spiagge sporche e con scarsa, o addirittura assente, sicurezza. Già nei giorni scorsi, il presidente, Eugenio D'Orsi, aveva convocato un incontro con gli assessori Piero Marchetta e Francescochristian Schembri, il direttore del settore Ambiente Bernardo Barone, i vertici delle tre società d'Ambito rifiuti e gli amministratori dei Comuni della fascia costiera. La comunicazione era stata di quelle choc: impossibile finanziare l'indispensabile servizio "in seguito all'emanazione della legge di stabilità approvata dalla Regione". D'Orsi aveva anche chiesto un incontro con l'assessore regionale al Bilancio ed il direttore generale del dipartimento regionale Rifiuti.Vertice che però non ha portato ad alcuna svolta. L'importante doppio servizio resterà, dunque, fermo al palo. «Una decisione inevitabile, non si può assegnare per legge un servizio e negare le risorse finanziare per portarlo a termine - dice il presidente D'Orsi -. Se dalla Regione non arriveranno segnali diversi, prevediamo un'estate difficile per la sicurezza e la salute dei cittadini». «Prendiamo atto delle decisioni in sede regionale - dice l'assessore Schembri - tuttavia stiamo cercando di individuare soluzioni e risorse che garantiscano sia la salubrità delle zone balneari che le possibili occasioni di lavoro per quanti sono stati impegnati, nelle passate estati, in questa attività. E' un percorso difficile, i tempi sono stretti ma l'impegno da parte nostra è massimo». Il servizio di vigilanza delle spiagge viene cofinanziato anche dai Comuni che però, ugualmente, non versano in buone acque. CR
 
LA SICILIA
 
PRECARI Via al confronto tra Regione e sindacati
Si apre il confronto tra il governo regionale e i sindacati sul tema dei precari. L'approvazione del decreto legge da parte del consiglio dei ministri che proroga fino al 31 dicembre prossimo i contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione in scadenza il 31luglio non fa, comunque, abbassare la guardia e, poi, c'è anche da discutere la situazione di altri precari. E, così, si insedia il tavolo tecnico concordato tra il presidente della Regione Sicilia e i sindacati nell'incontro avuto la settimana scorsa. A rappresentare la funzione pubblica Cgil a livello regionale sarà il segretario generale della categoria, Alfonso Buscemi che ha ben chiaro cosa mettere sul tavolo della prima riunione: « Porremo all'ordine del giorno - l'assordante silenzio da parte dell'Irsap (ex Asi)
di Agrigento sul rinnovo dei precari in scadenza il 31 maggio prossimo. Abbiamo apprezzato la disponibilità del presidente Crocetta che nell'incontro dei 14 maggio in nostra presenza ha incaricato l'assessore regionale Vancheri a occuparsi del caso, purtroppo, a distanza di 10 giorni non ci è dato sapere cosa si intende fare. Sulla questione precari delle autonomie locali - continua Buscemi sarà proposto di chiedere al Ministero una deroga, al fine della stabilizzazione in organico, a tutte le limitazioni che il Governo Berlusconi ha posto dal 2008 ad oggi ripartendo, quindi, dalla Legge 244 del 2007». Nella prima "seduta" del tavolo tecnico la fp Cgil chiederà, poi, al governo Regionale di farsi carico del futuro dei comuni. VALENTINA ALAIMO
 
Lo sforamento del "patto"non consentirà nuove spese
L'accordo tra la Regione siciliana e le associazioni degli enti locali (Anci ed Upi) per consentire uno sforamento del patto di stabilità, siglato sulla base di una recente legge dello Stato relativa ad un "Patto verticale assistito incentivante", non consentirà di liberare nuove risorse e consentire così a Comuni e Province di programmare nuove spese e dare in tal modo una mano all'economia locale. In realtà si tratta soltanto di un meccanismo che consentirà di incentivare il pagamento in conto residui, nella sostanza consentirà di poter dare una risposta in termini più consistenti ai debiti assunti negli anni passati, nulla di più. Avrà pochissime ricadute sulla Provincia Regionale che i suoi debiti li ha già pagati nel corso di questi anni in misura rilevante. «Grazie alla nostra politica di rigore - sottolinea il presidente Eugenio D'Orsi - abbiamo estinto parecchi dei mutui che erano stati accesi negli anni precedenti alla nostra gestione e quindi ci è rimasta ben poca cosa da pagare. L'avere chiuso queste partite adesso ci sta consentendo di affrontare con minore affanno il momento difficile che si sta presentando. In parole povere la riduzione sensibile dei vecchi debiti ha liberato delle risorse che si stanno dimostrando preziose per far fronte ai tagli che si stanno registrando nelle rimesse che ci vengono fatte dallo Stato e dalla Regione. Se non ci fosse stata in precedenza questa politica, oggi saremmo davvero nei guai, come sta succedendo ad altri enti».
Come si sa, per le province la possibilità di sforamento ammonta in totale a 57 milioni di euro. Adesso si attende la ripartizione di questa somma per vedere che margini saranno concessi alla Provincia di Agrigento. Il Comune capoluogo invece di debiti ancora ne ha parecchi, ma ha ricevuto un'anticipazione dalla Cassa Depositi e Prestiti di 9 milioni e 900 mila euro in due anni. Con queste risorse economiche potrà pagare i debiti più antichi, ma allo stesso tempo potrà fruire di uno sforamento di circa 3 milioni e mezzo sempre per pagare i debiti già assunti negli anni precedenti.
La situazione potrebbe complicarsi notevolmente per tutti, comunque, qualora l'interpretazione della legge cui si è ispirato il patto tra Anci, Upi e Regione avvenisse in modo più ristretto, limitando il pagamento ai debiti caratterizzati da obbligazioni assunte in modo certo entro una determinata data. SALVATORE FUCÀ
 
Lo potrebbe completare uno sponsor
Ex ospedale di via Atenea, Il Cupa ha predisposto un apposito bando, offrendo in cambio la pubblicità
Dovrebbe essere uno sponsor a finanziare la progettazione e l'esecuzione dei lavori di restauro e risanamento conservativo dell'ex ospedale civile di via Atenea, da destinare a sede del Polo Universitario agrigentino, per un valore massimo di tre milioni di euro. Questo almeno secondo le intenzioni del Consorzio universitario, proprietario dell'immobile, che in tal senso ha emesso un apposito bando rivolto ad enti, società, associazioni, imprese ed altri soggetti che intendano promuovere la propria immagine finanziando questa operazione che comunque dovrà essere compatibile con il valore storico-archeologico dell'edificio. I lavori, che dovrebbero durare 840 giorni (di cui 90 per la progettazione) riguarderanno la parte che dà su via Atenea, mentre la rimanente porzione è stata già ristrutturata e destinata a residenza per gli studenti (anche se adesso rimane inutilizzata). Lo sponsor dovrà, secondo il bando (e secondo le intenzioni dei vertici dell'università), predisporre i progetti definitivo ed esecutivo, ottenere i prescritti nullaosta da parte degli enti competenti, espletare gli incarichi di coordinamento della sicurezza, pagare le spese di collaudo, eseguire le opere di restauro mediante un'impresa di fiducia, garantire la manutenzione delle opere realizzate per almeno cinque anni. Lo sponsor riceverà precise garanzie sulla
veicolazione del proprio marchio nei modi e nei termini che saranno concordati, sentito il parere della Soprintendenza ai beni culturali, su altre eventuali forme di pubblicizzazione valutate compatibili (con il carattere artistico o storico, l'aspetto ed il decoro dell'immobile), da indicarsi nella proposta di sponsorizzazione.
Non saranno ammessi comunque sponsor la cui immagine fa propaganda di natura politica, pubblicità diretta alla produzione e distribuzione di tabacco, prodotti alcoolici, materiale pornografico o a sfondo sessuale, messaggi offensivi, incluse espressioni di fanatismo, razzismo, odio e minaccia. Le proposte dovranno pervenire al Polo Universitario in plico sigillato entro e non oltre le ore 12 del 9agosto 2013. Per la loro valutazione si terrà conto dell'offerta economica (massimo 35 punti), dei tempi di esecuzione (massimo 25 punti), del valore tecnico ed estetico della proposta (massimo 25 punti), delle caratteristiche ambientali e del contenimento dei consumi energetici e delle risorse ambientali (massimo 10 punti) e del tempo di manutenzione dell'opera (massimo 5 punti). Le proposte verranno esaminate da un'apposita commissione che sarà prossimamente nominata e che lavorerà secondo un calendario che sarà a suo tempo predisposto.
S.R.
 
Spiagge, pulizia a rischio
La Provincia minaccia di non poter stanziare i fondi necessari, fino a metà giugno nessun intervento
Spiagge agrigentine, è emergenza igienica. Con l'avvicinarsi della bella stagione, infatti, si fa sempre più pressante la necessità di garantire ai bagnanti sicurezza e pulizia. Basta infatti una rapida ricognizione per rivelare un generale stato di abbandono e la presenza, in mezzo alla sabbia, di rifiuti di ogni tipo. E se il privato si sta in qualche modo attivando —le aree di competenza degli stabilimenti balneari devono essere ripulite dai possessori di concessione -, lo stesso non può dirsi per il pubblico. Così, se per quanto riguarda le spiagge di competenza provinciale è già stato chiarito che ad oggi non vi sono le condizioni per poter garantire la pulizia a causa dei tagli della Regione, per le spiagge del litorale di San Leone ci sarà da aspettare almeno fino a metà giugno. In quella data, infatti, sarà avviata la prima pulizia straordinaria da parte dell'Ato Gesa Ag2. Si tratterà, ci spiegano dall'ambito, di un servizio preliminare che si occuperà di rimuovere i pericoli e rendere accessibili le spiagge, decespugliando, rimuovendo la spazzatura e liberando al sede stradale dalla sabbia. Già, perché quest'ultima, una volta che viene trasportata dal vento sull'asfalto, viene considerata un rifiuto speciale, e va quindi raccolta e successivamente smaltita in discarica. Per circa 15 giorni lavoreranno una decina di operai, occupandosi non solo del litorale costiero ma dell'intera frazione. Ad esempio sono stati già concordati degli interventi in via Cavaleri Magazzeni, dove saranno rimosse alcune piccole discariche abusive. Si tratterà, comunque, di un primo intervento sommario. A questo dovrà seguire, una generale intensificazione del servizio di raccolta e spazzamento che però dovrà essere richiesto e concordato con il Comune di Agrigento. In genere, ci hanno spiegato, questa attività prevede l'aumento del numero di cassonetti oltre che della frequenza con cui vengono effettuati spazzamento, svuotamento e lavaggio dei contenitori per rifiuti. Se questo riguarda la pulizia, poche speranze sembra ci possano essere al momento che venga garantita la vigilanza. Se già in questi anni il Comune, per esiguità di somme previste in bilancio, ha dovuto limitare la quantità di punti di soccorso distribuiti lungo la costa, quest'anno il servizio di bagnini è a rischio. La legge prevede che questo debba essere pagato al 50% dalla Regione, e al 25% ciascuno da Provincia e Comune, I primi due enti, al momento, non hanno versato nulla (la Provincia comunque starebbe studiando se usare la deroga al patto di stabilità), e il Municipio non avrebbe le risorse per affrontare da solo i costi. GIOACCHINO SCHICCHI

 
 
 

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