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Rassegna stampa del 4 giugno 2013

GIORNALE DI SICILIA
 
REPLICA. Risposta alle esternazioni di Zambuto
D'Orsi: «Il sindaco cerchi di amministrare la città»
"Anziché occuparsi, e preoccuparsi, di amministrare la città, come al solito strumentalizza ogni fatto. Perché non parlare piuttosto dell'emergenza tagli che non ci consente di chiudere il bilancio. Questa è l'unica verità".
Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, replica alle accuse formulate dai sindaco Marco Zambuto alla Provincia ed ai suoi esponenti. l'occasione è stata quella della copertura della spesa
dopo che la Provincia regionale ha ammesso di non avere i fondi necessari - per il servizio di monitoraggio e salvataggio delle spiagge dell'Agrigentino. "Non so se le Province siano enti inutili dice D'Orsi — ma so per certo che se vengono amministrate da persone utili questo è un fatto positivo. Il Comune è un'istituzione valida, ma se viene amministrato da nomi inutili bisognerebbe chiuderli. Ecco che continua, con delle accuse al vetriolo, D'Orsi — mentre noi abbiamo risanato il bilancio e tolto i debiti, tant'è che non abbiamo avuto bisogno di prestiti, Zambuto, invece, ha continuato a produrne. Ho trovato davvero stucchevole la polemica del sindaco di Agrigento sulla Provincia. Pensi alle scuole che gli stanno cadendo addosso e a tutte le altre emergenze e non si faccia manovrare. E parlando di scuole — conclude il presidente D'Orsi, al quale si è aggiunto, nel frattempo, anche l'assessore Francescochristian Schembri — rammento al signor sindaco che questa Provincia  ha fatto fare un decreto ingiuntivo, dall'avvocato Girolamo Rubino, per pagare le quote del consorzio universitario. Adesso che la Provincia non ci sarà più — ha detto Schembri — che fine farà il Consorzio universitario?". In merito al servizio di monitoraggio e salvataggio delle spiagge libere, il presidente D'Orsi, negli scorsi giorni, aveva polemizzato con la Regione sostenendo che "non si può assegnare per legge un servizio e negare le risorse finanziare per portarlo a termine". Dagli uffici della Provincia hanno inoltre fatto sapere, ieri, che la Provincia regionale è sempre riuscita a coprire la sua quota del 25 per cento della spesa per garantire il servizio sulle spiagge. (CR)
 
MINISTERO ECONOMIA
Imu, il governo:
ridaremo 600 milioni ai Comuni
ROMA
stato presentato in Aula al Senato un pacchetto di misure che affronta alcuni temi di finanza locale rimasti fino ad ora in sospeso, utili a creare un quadro di certezze finanziarie per una corretta predisposizione dei bilanci comunali. Lo annunciano il ministero dell'Economia in una nota nella quale spiega che con il primo emendamento vengono restituiti 600 milioni ai comuni nel biennio
2013-14 corrispondente a quanto pagato per l'imu sugli immobili di proprietà comunale.
Le norme sono contenute in quattro emendamenti al decreto sui debiti della PA. firmati dai relatori, che accolgono le proposte del governo emerse dal lavoro istruttorio svolto congiuntamente dal ministero dell'Economia, dal ministero dell'interno e dal Dipartimento per gli Affari Regionali. «Con il primo emendamento - scrive il Tesoro - vengono restituiti 600 milioni di euro ai Comuni nel biennio 2013-2014, corrispondenti alle somme pagate per l'imu sugli immobili di proprietà degli stessi Comuni negli anni 2012-2013. Il secondo emendamento proroga dal 30giugno al 30settembre il termine per l'approvazione dei bilanci municipali di previsione 2013.
Vengono anche spostate in avanti le scadenze delle delibere delle amministrazioni su aliquote, detrazioni e regolamento IMU. Con lo stesso emendamento si chiarisce che i Comuni non sono tenuti al pagamento dell'IMU sugli immobili di categoria D (capannoni e strutture produttive).
 
AMBIENTE Consiglio di giustizia amministrativa ha rigettato il ricorso dei proprietari per gli «scheletri» del Lido Rossello
Scala dei Turchi, dai giudici l'ultimo si: sono da abbattere tutti gli ecomostri
 
Calogero Giuffrida
REALMONTE
Va definitivamente in frantumi il progetto di costruzione di alcune villette sulla spiaggia di Lido Rossello, proprio accanto alla Scala dei Turchi. I tre immobili abusivi che da oltre venti anni deturpano uno dei litorali più belli della Sicilia dovranno essere abbattuti al più presto. Anzi, si è ormai fuori tempo massimo e non è da escludere un nuovo intervento della magistratura per accelerare i lavori. A segnare il destino degli ecomostri di Realmonte, dopo annidi proteste ambientaliste e inchieste giudiziarie, sono stati i giudici del Consiglio di giustizia amministrativa, che hanno respinto il ricorso proposto dai proprietari contro la sentenza con cui il Tar aveva rigettato la richiesta di sospensiva dell'ordinanza di demolizione emessa dal sindaco su ingiunzione della Procura della Repubblica di Agrigento.
Oltre al Comune, rappresentato dall'avvocato Margherita Bruccoleri ed Ester Dai, si sono costituiti in giudizio Legambiente e il Fai coi patrocinio degli avvocati Daniela Ciancimino e Nicola Giudice.
Così commenta il verdetto Claudia Casa, presidente dei circolo Rabat di Legambiente Agrigento: «A questo punto, vista l'inerzia dei diretti interessati, Puccio non può più fare "melina deve prendere in mano la situazione, acquisire i tre immobili e procedere alla loro demolizione. Diversamente, sarà il Genio militare, su incarico delle autorità competenti, ad eseguire le operazioni di demolizione in danno ai proprietari inadempienti.
«L'amministrazione non fa assolutamente "melma" e Claudia Casa lo sa benissimo, sono inaccettabili le sue affermazioni», replica il sindaco Puccio. «Ogni decisione presa sulla vicenda - aggiunge - è stata comunicata alla Procura della Repubblica e anche al presidente di Legambiente Sicilia Mimmo Fontana. Tra l'altro, avevo già dato mandato all'Utc di predisporre gli atti necessari all'acquisizione degli immobili al patrimonio comunale nell'attesa della definizione della causa davanti al Cga».
Intanto, nonostante l'apertura del cantiere un mese fa, è ancora in piedi l'altro ecomostro-simbolo della Scala dei Turchi che, secondo i termini previsti, dovrebbe essere abbattuto entro il 6 giugno. «Abbiamo già respinto la richiesta di proroga dei lavori avanzata dai proprietari - spiega il sindaco - e abbiamo ulteriormente sollecitato la demolizione dell'immobile entro la data prevista. Vigileremo che vengano ripristinati i luoghi».(CAGI)
 
ATO AG2 Gli operatori ecologici si sono riuniti davanti alla sede di Gesa al termine dell'orario di servizio, spostandosi al comune di Siculiana
Rifiuti, proteste contro licenziamenti
Sono 14, a momento, i preavvisi di licenziamento avviati dalle ditte, per la diminuzione delle commesse
Annamaria Martorana
«Non staremo a guardare mentre si perdono posti di lavoro,Vanno salvati tutti e anche in fretta». Non hanno usato mezze parole, gli operatori ecologici delle imprese di Cesa, che ieri, intorno a mezzogiorno, al termine dei turni di servizio, si sono spostati davanti al municipio di Siculiana per chiedere al sindaco Mariella Bruno, conto e ragione della nuova ordinanza trimestrale con cui, ormai dal 5 febbraio scorso, il Comune gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti attraverso una ditta privata che fornisce un automezzo e personale proprio. Una situazione che ha portato l'Iseda, ditta aggiudicataria dell'appalto, a licenziare 2 autisti e 4 operatori ecologici che di fatto, non servono più. Il sindaco ha poi ricevuto una delegazione di lavoratori e sindacati ma ha spiegato che «non ci sono le condizioni per tornare indietro so questa decisione e che ha già presenta- tu il Piano Aro, rimanendo in attesa di comunicazioni da parte dell'assessorato competente». «I sindacati tuona il segretario generale della Cgil Funzione Pubblica Alfonso Buscemi - chiamati all'ufficio Provinciale del Lavoro per effettuare la conciliazione, si sono rifiutati di concordare qualunque ipotesi o proposta che passasse attraverso il licenziamento del personale. Dal canto sono, per fortuna, la Cesa ha impugnato l'ordinanza del comune di Siculiana che intende gestire il servizio con il carattere dell'urgenza per8 mesi stravolgendo, certamente, io spirito della norma che autorizza, appunto, per le emergenze, ma non possiamo più aspettare la sentenza del TAR, che non ha certamente i tempi dei lavoratori che devono portare la spesa a casa. È necessario che le autorità competenti ognuno per le loro competenze invitino il comune a soprassedere nella suddetta scelta, infatti, tutte le leggi del settore, nonché, le Direttive Assessoriali precisano che ci deve essere la salvaguardia dei posti di lavoro». E ieri mattina Buscemi ha informato il presidente Crocetta di quanto sta succedendo a Siculiana. «La risposta — spiega Buscemi— è stata che non si deve perdere un 5oio posto di lavoro, quindi chiederemo un' ispezione da parte del dipartimento per l'Emergenza Rifiuti mentre al prefetto chiediamo la convocazione del Sindaco, della Cesa e dell'Ati per verificare se esistono i presupposti di una gestione in proprio con la motivazione dell'urgenza sanitaria o se è solo per risparmiare nascondendosi dietro l'emergenza. Non vogliamo pensare - conclude Buscemi — che il comportamento dell'Amministrazione Comunale sia dettato dal fatto che questi lavoratori licenziati non siano concittadini». (AMM)
 
LA SICILIA
 
In arrivo 202 milioni per la Ss 640 Regione. Approvata dalla giunta Crocetta la ripartizione delle risorse sul fronte viario
Buone notizie in vista del completamento del primo tratto di raddoppio della strada statale Agrigento Caltanissetta. E' stata infatti approvata dalla Giunta regionale l'attribuzione delle risorse della linea di intervento 1.1.2 del P0 FESR che consentirà la ripartizione delle risorse tr, appunto la Agrigento Caltanissetta e la Siracusa-Gela.
Rispettivamente si tratta di 202 milioni P0 FE- SR per la Ss 640 Agrigento—Caltanissetta primo lotto e 122 milioni per la Siracusa - Gela. Nel primo caso si tratta di 202 su 499 e nel secondo caso 122 su 360. Gli interventi sono integralmente coperti finanziariamente, l'atto di giunta consentirà la riprogrammazione dell'accordo di programma quadro strade e l'immediata emanazione dei decreti di finanziamento.
Per i lavori di raddoppio della strada statale Agrigento—Caltanissetta, questi fondi rappresenteranno una boccata di ossigeno per il trasferimento di risorse che si potrà realizzare nei confronti dell'Anas, e per quanto riguarda la Siracusa-Gela consentirà al C. A. 5. di andare in appalto entro la fine del mese di giugno. Non si perderà un euro nè di fondi europei nè di fondi sviluppo e coesione, ma si potrà dare definitivamente avvio del completamento di importanti arterie che consentiranno un collegamento migliore che oltre a proiettare l'area sud della Sicilia sulla A19, consentiranno di viaggiare in sicurezza in quella tratta di strada che tante vittime ha mietuto. Da sottolineare come la conclusione dei lavori di raddoppio non sia ancora avvenuta anche per l'interruzione del flusso economico che aveva nella Regione Sicilia un importante snodo. La speranza è che questi fondi siano subito messi in circolo, riattivando un circuito virtuoso che porti al pagamento delle imprese e alla conclusione del primo tratto dell'opera.
F. D. M.
 
Scala dei Turchi, consegnati i lavori per rifare la strada
Sono stati consegnati ieri mattina i lavori per la sistemazione del costone della strada provinciale n. 68 Porto Empedode — Realmonte lido nota a tutti come la strada della Scala dei Turchi. La consegna è avvenuta negli uffici del settore viabilità dell'Ufficio tecnico provinciale. La ditta che ha vinto la gara di appalto entro questa settimana attiverà il cantiere per dare inizio ai lavori necessari al ripristino della viabilità su questa importante strada turistica. I lavori, molto particolari, consistono nella perforazione del costo- ne franato per raggiungere la roccia ed ancorare i pali di cemento armato sui quali costruire il muro di sostegno e ripristinare la viabilità, Nei lavori è prevista anche la costruzione di una paratia, Contestualmente verrà sistemato il terreno a valle della frana per ripristinare la fruibilità della spiaggia in piena sicurezza.
«Finalmente abbiamo consegnato questi importanti ed urgenti lavori — dichiara il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'orsi — abbiamo dovuto rispettare i tempi imposti dalla normativa vigente nel settore degli appalti pubblici, ma già da oggi la ditta aggiudicataria dei lavori può impiantare il cantiere e dare inizio alle operazioni per ripristinare la viabilità su questa arteria di importanza turistica. Non dimentichiamo che la provinciale 68 collega Porto Empedocle alla Scala dei Turchi ed a lido Rossello».
 
Licenziamenti Iseda
protesta in Municipio
SICULIANA. Ma il sindaco ribadisce di voler gestire in proprio
SICULIANA. Una nutrita rappresentanza di dipendenti del raggruppamento di imprese che si occupa del servizio di prelievo dei rifiuti nei comuni gestiti dall'Ato Ag2 Gesa, accompagnata dai sindacalisti Vincenzo Lo Re della Cisl, Nino Stella della Uil e Roberto Migliara della Ugl, si è recata ieri mattina a Siculiana per protestare contro i licenziamenti operati dalle ditte a seguito del ritiro del Comune siculianese dall'Ato. Un centinaio di operai si sono soffermati davanti il palazzo comunale, mentre nel frattempo una quindicina di compattatori che tornavano dalla discarica di Matarana (dove avevano conferito i rifiuti) si sono fermati anch'essi a Siculiana. Alloro arrivo, verso mezzogiorno, tuttavia lavoratori e sindacalisti non hanno trovato il sindaco. Quest'ultima, insieme con alcuni assessori e consiglieri, era infatti a Siculiana Marina dove ha presenziato alla collocazione dei trespoli per il deposito dei rifiuti ed all'avvio delle pulizie in spiaggia in vista dell'estate.
Dopo alcuni minuti, tuttavia, il capo dell'amministrazione comunale siculianese è tornata in Municipio dove ha incontrato una delegazione dei lavoratori ed i tre sindacalisti alla presenza dei carabinieri. Mariella Bruno ha spiegato le motivazioni che l'hanno spinta ad uscire dall'Ato e ad emettere le ordinanze con le quali ha avocato a sé il servizio affidandosi poi ad un'altra ditta. Ha sostenuto che il servizio era diventato troppo costoso e che è stata costretta ad uscire dall'ambito per evitare il dissesto finanziario del proprio comune. Ha anche detto di avere contattato Iseda per riaffidare a quest'ultima il servizio a condizioni diverse rispetto all'appalto di Gesa, ma che Iseda ha rifiutato, per cui - spinta anche da motivazioni igienico-sanitarie supportate certificate dalle note dell'Asp, ha emesso le ordinanze con le quali ha affidato ad altra impresa il servizio di prelievo dei rifiuti. Ha anche annunciato di avere avviato, presso il Dipartimento dei rifiuti, le pratiche per la costituzione dell'ambito di raccolta ottimale con l'obiettivo di internalizzare del tutto il servizio per realizzare il massimo risparmio.
I sindacati hanno contestato la legittimità dell'operato dell'Amministrazione siculianese, a partire dalle ordinanze in questione ed hanno chiesto al sindaco di segnalare alla nuova impresa i nominativi dei lavoratori che operavano su Siculiana allo scopo di farli assumere da tale ditta e scongiurare così i licenziamenti già operativi da parte di Iseda. Hanno infine invitato lo stesso sindaco ad adoperarsi per una efficace lotta all'evasione della Tarsu in modo da recuperare le risorse finanziarie indispensabili alla gestione del servizio senza doversi vedere costretti ad effettuare rimodulazioni al risparmio.
SALVATORE FUCÀ
 
Agrigentoflash
 
Consegnati i lavori della provinciale 68 Porto Empedocle-Realmonte
Consegnati questa mattina i lavori per la sistemazione del costone della strada provinciale n. 68 Porto Empedocle - Realmonte lido nota a tutti come la strada della "Scala dei Turchi".
La consegna è avvenuta negli uffici del settore viabilità dell'Ufficio Tecnico provinciale. A consegnare i lavori l'ing. Michelangelo Di Carlo ed il responsabile unico del procedimento l'ing. Piero Hamel.
La ditta che ha vinto la gara di appalto entro questa settimana attiverà il cantiere per dare inizio ai lavori necessari al ripristino della viabilità su questa importante strada turistica.
I lavori, molto particolari, consistono nella perforazione del costone franato per raggiungere la roccia ed ancorare i pali di cemento armato sui quali costruire il muro di sostegno e ripristinare la viabilità. Nei lavori è prevista anche la costruzione di una paratia. Contestualmente verrà sistemato il terreno a valle della frana per ripristinare la fruibilità della spiaggia in piena sicurezza.
"Finalmente abbiamo consegnato questi importanti ed urgenti lavori - dichiara il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi - abbiamo dovuto rispettare i tempi imposti dalla normativa vigente nel settore degli appalti pubblici, ma già da oggi la ditta aggiudicataria dei lavori può impiantare il cantiere e dare inizio alle operazioni per ripristinare la viabilità su questa arteria di importanza turistica. Non dimentichiamo che la provinciale 68 collega Porto Empedocle alla Scala dei Turchi ed a lido Rossello".
 
Ars, mozione Pd per stabilizzare 23.000 precari
Stabilizzare i 23 mila precari siciliani degli enti locali. Lo prevede una mozione promossa dal deputato del Pd Mariella Maggio, vicepresidente della commissione Lavoro dell'Ars. Tra le richieste principali contenute nell'atto di indirizzo, c'è la rimozione di quegli ostacoli che fino ad oggi hanno impedito agli enti locali di attivare procedure di stabilizzazione, come il patto di stabilità o la spending rewiew. "Quello che proponiamo - ha spiegato Mariella Maggio - è un cambio di strategia, individuando un percorso costituzionalmente orientato, una concreta aspettativa di stabilizzazione per i lavoratori che sono precari da decenni. Abbiamo scelto di presentare una mozione in commissione lavoro e non una proposta di legge - continua il parlamentare - perchè la Sicilia, sebbene a statuto speciale, non può legiferare sul tema dei precari in quanto competenza del Governo. Tutte le soluzioni pensate nei trienni precedenti sono state ghigliottinate dal commissario dello Stato", per tale motivo "abbiamo bisogno di liberarci prima dai vincoli". "Le stabilizzazioni - ha sottolineato ancora Mariella Maggio - devono essere legate alle esigenze di funzionamento degli enti, poi bisogna distinguere i percorsi sulla base dei diversi profili professionali".
 
Agrigentonotizie
 
Scala dei Turchi, consegnati i lavori di sistemazione della Sp68
La ditta che ha vinto la gara di appalto entro questa settimana attiverà il cantiere per dare inizio ai lavori necessari al ripristino della viabilità su questa importante strada turistica
Consegnati questa mattina i lavori per la sistemazione del costone della strada provinciale 68 Porto Empedocle - Realmonte lido nota a tutti comela strada della "Scala dei Turchi", franata il 7 gennaio scorso.
La consegna è avvenuta negli uffici del settore viabilità dell'Ufficio Tecnico provinciale. A consegnare i lavori l'ingegnere Michelangelo Di Carlo ed il responsabile unico del procedimento, l'ingegnere Piero Hamel.
La ditta che ha vinto la gara di appalto entro questa settimana attiverà il cantiere per dare inizio ai lavori necessari al ripristino della viabilità su questa importante strada turistica. I lavori, molto particolari, consistono nella perforazione del costone franato per raggiungere la roccia ed ancorare i pali di cemento armato sui quali costruire il muro di sostegno e ripristinare la viabilità.
Nei lavori è prevista anche la costruzione di una paratia. Contestualmente verrà sistemato il terreno a valle della frana per ripristinare la fruibilità della spiaggia in piena sicurezza.
Finalmente abbiamo consegnato questi importanti ed urgenti lavori - dichiara il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi - abbiamo dovuto rispettare i tempi imposti dalla normativa vigente nel settore degli appalti pubblici, ma già da oggi la ditta aggiudicataria dei lavori può impiantare il cantiere e dare inizio alle operazioni per ripristinare la viabilità su questa arteria di importanza turistica. Non dimentichiamo che la provinciale 68 collega Porto Empedocle alla Scala dei Turchi ed a lido Rossello".
 
Comunicalo.it
 
Frana Scala dei Turchi, al via i lavori per il ripristino della strada
Consegnati questa mattina i lavori per la sistemazione del costone della strada provinciale n. 68 Porto Empedocle - Realmonte lido nota a tutti come la strada della "Scala dei Turchi". La consegna è avvenuta negli uffici del settore viabilità dell'Ufficio Tecnico provinciale. A consegnare i lavori l'ing. Michelangelo Di Carlo ed il responsabile unico del procedimento l'ing. Piero Hamel. La ditta che ha vinto la gara di appalto entro questa settimana attiverà il cantiere per dare inizio ai lavori necessari al ripristino della viabilità su questa importante strada turistica. I lavori, molto particolari, consistono nella perforazione del costone franato per raggiungere la roccia ed ancorare i pali di cemento armato sui quali costruire il muro di sostegno e ripristinare la viabilità. Nei lavori è prevista anche la costruzione di una paratia. Contestualmente verrà sistemato il terreno a valle della frana per ripristinare la fruibilità della spiaggia in piena sicurezza. "Finalmente abbiamo consegnato questi importanti ed urgenti lavori - dichiara il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi - abbiamo dovuto rispettare i tempi imposti dalla normativa vigente nel settore degli appalti pubblici, ma già da oggi la ditta aggiudicataria dei lavori può impiantare il cantiere e dare inizio alle operazioni per ripristinare la viabilità su questa arteria di importanza turistica. Non dimentichiamo che la provinciale 68 collega Porto Empedocle alla Scala dei Turchi ed a lido Rossello".
 
Lavoro: da Pd Sicilia mozione per stabilizzazione precari enti locali
Una mozione che racchiude le proposte normative che il Pd dell'Ars avanza al Governo regionale e nazionale e che prevede la stabilizzazione degli oltre 23.000 precari degli enti locali della Sicilia e' stata presentata oggi alla stampa a Palazzo dei Normanni. "Occorre un piano ben preciso che, in circa tre anni, permetta la loro stabilizzazione - spiega Mariella Maggio, ex segretario regionale Cgil e oggi deputata Pd - ma per fare questo occorrono alcune deroghe che rallentino i vincoli che la normativa nazionale e la spending review impongono e che non consentirebbero alla Sicilia di potere stabilizzare dei precari''. ''La Sicilia - aggiunge - puo' emanare una norma solo se c'e' la potesta' che le viene delagat dal Governo. Perche' in maniera di stabilizzazione solo lo Stato puo' legiferare". Abbiamo fatto una mozione e non un ddl - dice ancora Maggio - proprio perche' siamo convinti che non si puo' emanare una norma se non ce n'e' una nazionale che deroghi a due o tre principi che non permetterebbero di stabilizzare i precari". Presenti alla conferenza stampa anche la deputata regionale Antonella Milazzo e la deputata nazionale del Pd Maria Iacono. "La storia del precariato in Sicilia e' ormai ultraventennale - dice Mariella Maggio - Si tratta di persone provenienti dal bacino dei lavoratori socialmente utili che da circa un decennio gli enti locali, rinunciando a qualsiasi procedura concorsuale, utilizzano, con costi assunti in gran parte dalla Regione, con contratto a tempo determinato ma per esigenze permanenti legate al fabbisogno ordinario degli enti".
"La funzionalita' di settori strategici degli enti - spiega ancora Maggio - e' assicurata da gran parte del personale a tempo determinato che ha gia' sostituito il personale a tempo indeterminato nel frattempo andato in quiescenza. Le posizioni di ruolo oggi presenti negli enti locali della Regione Siciliana non consentono di assicurare la funzionalita' degli stessi, conseguentemente il venir meno dell'apporto di detti lavoratori provocherebbe inevitabilmente il collasso funzionale degli enti". I precari siciliani sono circa 23 mila, ma si tratta di numeri orientativi poiche' la stessa Regione non ha mai effettuato un censimento dal quale trarre numeri certi per le diverse tipologie contrattuali. "Da questa verifica dovra' partire qualsiasi percorso di stabilizzazione", dice Milazzo.
"Tuttavia, non sono piu' tollerabili situazioni illegittime e proroghe sine die: lo impone la UE che ha aperto due procedure di infrazione nei confronti del nostro Paese", avverte Maggio. Ecco perche' "Occorre trovare soluzioni compatibili per la salvaguardia dei livelli occupazionali e il momento, paradossalmente, e' favorevole posto che nelle linee programmatiche del nuovo Governo la questione lavoro e' considerata prioritaria rispetto ad ogni altra questione". Per il deputato Iacono "va ricercata una soluzione per il precariato non solo a livello regionale ma nazionale. La risoluzione individua un percorso costituzionalmente orientato". Ma cosa prevede la mozione? Per il Pd "innanzitutto occorre un cambio di strategia volto all'adozione di un pacchetto di misure da adottarsi in sede nazionale che, col sostegno del governo regionale, preveda: la proroga dei rapporti di lavoro a tempo determinato, per un periodo triennale, ritenuto sufficiente per realizzare il percorso verso la stabilizzazione dei rapporti a tempo determinato in essere, rimanendo tuttavia invariati i saldi finanziari". E anocra, "la stabilizzazione solo per rapporti di lavoro strettamente necessari ad assicurare la funzionalita' degli enti, sulla base di dotazioni organiche rideterminate; l'estensione della possibilita' di partecipare alle selezioni interamente riservate agli interni inquadrati in categorie per le quali e' richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, anche al personale inquadrato in categorie superiori e l'affermazione della non applicabilita', solo per tale tipologia di assunzione, del principio di adeguato accesso dall'esterno e di fornire per i precari inquadrati nelle categorie C e D una ulteriore chance con la previsione di concorsi pubblici unici banditi dalle Regioni, anche per ambiti provinciali, finalizzati alla formazione di graduatorie di idonei, con valorizzazione, mediante apposito punteggio, dell'esperienza professionale maturata, con obbligo per le stesse Regioni ed i relativi enti territoriali di utilizzare la graduatoria per la copertura di posti vacanti e con previsione di possibile convenzionamento, per l'utilizzo delle stesse graduatorie, da parte di amministrazioni dello Stato per la copertura di posti nelle sedi ubicate nelle rispettive Regioni".
 
Sicilia24h
 
Provincia: consegnati i lavori della provinciale 68 Porto Empedocle-Realmonte
Consegnati questa mattina i lavori per la sistemazione del costone della strada provinciale n. 68 Porto Empedocle - Realmonte lido nota a tutti come la strada della "Scala dei Turchi".
La consegna è avvenuta negli uffici del settore viabilità dell'Ufficio Tecnico provinciale. A consegnare i lavori l'ing. Michelangelo Di Carlo ed il responsabile unico del procedimento l'ing. Piero Hamel.
La ditta che ha vinto la gara di appalto entro questa settimana attiverà il cantiere per dare inizio ai lavori necessari al ripristino della viabilità su questa importante strada turistica.
I lavori, molto particolari, consistono nella perforazione del costone franato per raggiungere la roccia ed ancorare i pali di cemento armato sui quali costruire il muro di sostegno e ripristinare la viabilità. Nei lavori è prevista anche la costruzione di una paratia. Contestualmente verrà sistemato il terreno a valle della frana per ripristinare la fruibilità della spiaggia in piena sicurezza.
"Finalmente abbiamo consegnato questi importanti ed urgenti lavori - dichiara il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi - abbiamo dovuto rispettare i tempi imposti dalla normativa vigente nel settore degli appalti pubblici, ma già da oggi la ditta aggiudicataria dei lavori può impiantare il cantiere e dare inizio alle operazioni per ripristinare la viabilità su questa arteria di importanza turistica. Non dimentichiamo che la provinciale 68 collega Porto Empedocle alla Scala dei Turchi ed a lido Rossello".
 
Siciliainformazioni
 
Ars e Camera dei deputati al lavoro insieme.
Dal Pd un "cambio di strategia"  per stabilizzare 23mila precari
di Chiara Billitteri
Assemblea regionale e Camera dei deputati stanno lavorando insieme per costruire un percorso di stabilizzazione per i circa 23 mila precari degli Enti locali e della Regione, che il 31 dicembre prossimo vedranno scadere i loro contratti senza possibilità di ulteriore rinnovo.
In commissione Lavoro alla Camera, la parlamentare del Partito democratico Maria Iacono ha depositato una risoluzione che propone una ulteriore proroga, per un periodo di tre anni e senza variazione dei saldi finanziari, ma solo al fine di realizzare la stabilizzazione, "che prevede interventi complessi".
E poiché la Regione siciliana non può legiferare in materia di precari, all'Ars le parlamentari Pd Mariella Maggio e Antonella Milazzo hanno presentato una mozione che si aggancia alla risoluzione nazionale. "Occorre un piano ben preciso - ha spiegato Mariella Maggio - che permetta la stabilizzazione nell'arco di tre anni. Il governo nazionale deve trovare una soluzione che svincoli la Sicilia da tutta una serie di ostacoli che ci impediscono di stabilizzare i nostri precari, come il vincolo del Patto di stabilità interno, che grava sugli Enti locali".
Dopodiché, la stabilizzazione sarà prevista "solo per i rapporti di lavoro strettamente necessari al funzionamento degli enti sulla base della rideterminazione delle dotazione organiche", e si farà attraverso selezioni che saranno destinate non solo agli interni che fanno parte di categorie per le quali è richiesta la scuola dell'obbligo, ma anche al personale di categoria superiore.
Per i precari di livello C e D, invece, verranno fatti appostiti bandi unici dalla Regione, che formeranno delle graduatorie di idonei che dovranno essere utilizzati dalla Regione stessa e dagli enti territoriali per la copertura dei posti vacanti, e con possibilità di utilizzo anche da parte dell'amministrazione dello Stato.
"Non possiamo più permetterci di alimentare illusioni - ha commentato la deputata regionale Antonella Milazzo - e la strada che abbiamo proposto è praticabile e realizzabile perché parte da regole costituzionali". Tutti i tentativi di stabilizzazione fatti finora, infatti, sono finiti in un nulla di fatto a causa delle regole che non ammettono deroghe ai concorsi pubblici.
Anche il vicepresidente dell'Ars, Antonio Venturino, aveva presentato nei giorni scorsi un disegno di legge che andasse in questa direzione, ma secondo la Maggio "la sua proposta si basa su presupposti che negli anni passati hanno portato all'impugnativa delle leggi emanate".
E ormai mancano pochi mesi per trovare una soluzione al precariato: una storia che in Sicilia va avanti almeno da vent'anni, e alla quale l'Unione Europea vuole mettere la parola "fine" il 31 dicembre.

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