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Rassegna stampa del 5 giugno 2013

 LA SICILIA
 
PROVINCIA. La comunicazione è stata data ieri mattina con una lettera dall'assessore Patrizia Valenti
La Regione manda tutti a casa dal 16 giugno
Il 15 giugno a casa presidente, giunta e Consiglio provinciale. La "doccia fredda" arriva durante la seduta di aula "Giglia" di ieri sera. Mentre proseguiva il dibattito un'impiegata dell'Ente, infatti, ha distribuito ai consiglieri 1'"annuncio mortuario", come qualcuno l'ha definita: una lettera dell'assessore regionale Patrizia Valenti inviata via posta e certificata alle 13.50 di ieri mattina, nella quale conferma che la data di scadenza naturale degli organi è il prossimo 15giugno, "tenuto conto che il rinnovo degli organi elettivi è avvenuto nella tornata elettorale del 15 e 16giugno".
Nessuna reazione, tranne alcune battute, da parte dell'assemblea. Del resto si trattava di una "morte annunciata", al centro già di innumerevoli Consigli provinciali, che è stata vissuta forse con un pizzico di sollievo.
Il consesso di ieri sera, riunito in prosecuzione della seduta di lunedì (conclusasi prima del tempo per mancanza del numero legale), è durato circa una ventina minuti, durante i quali sono stati votati gli unici due punti all'ordine del giorno non ancora discussi, ovvero le mozioni dei consiglieri Guarraci e Vinci per la creazione di un "minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti" e una della VII commissione "Territorio e ambiente" sul pagamento di debiti di natura commerciale.
Stamattina si dovrebbe riunire la conferenza dei capigruppo, per ufficializzare la data dell'ultimo consiglio provinciale del mandato e forse anche della storia, che si dovrebbe tenere il prossimo 13 giugno. Qualcuno ha parlato addirittura della volontà di realizzare una foto ricordo. Fino al 15, comunque, le attività proseguiranno per quanto riguarda le commissioni consiliari. Si tratterà, comunque, di incontri finalizzati a redarre dei documenti consuntivi che, verosimilmente, saranno anche diffusi alla stampa. Fuori dal palazzo è rimasto invece Eugenio D'Orsi, che ha commentato il documento insieme ad alcuni assessori ed alcuni dirigenti, continuando a snobbare il Consiglio.
Il nodo da sciogliere per la Regione, resta adesso quello dei commissari. La lettera di ieri, in fondo, è solo una interpretazione della norma, che tuttavia nulla dice sull'individuazione di chi dovrà traghettare la Provincia nella fase dell'annunciata riforma. Se D'Orsi continua a sostenere il fatto che rimarrà in carica fino al 30giugno, e del resto è possibile, dato che la lettera dell'assessore Valenti (che vale pure per le province di Palermo, Enna, Agrigento, Siracusa e Messina) non chiarisce se per il presidente valga una "prorogatio" almeno fino all'arrivo del commissario regionale. Sul "colore" del "traghettatore" il dibattito è aperto. Qualcuno parla di un accordo Pdl-Crocetta per individuare qualcuno comunque gradito al ministro Alfano, mentre altri sostengono che sarà l'Mpa a porre il proprio "bollino" sul commissario.
G. SCH.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
POLO UNIVERSITARIO
Si discute di appalti pubblici
Mercato degli appalti pubblici, tra istanze di legalità ed esigenze di efficienza" sarà il tema di un convegno in programma oggi e domani dalle 15 in poi nell'aula magna "Luca Crescente" del Polo universitario agrigentino in via Quartararo, Interverranno, tra gli altri, la prof.ssa Maria Immordino, il Rettore Roberto La Galla, il Prefetto Francesca Ferrandino, il Presidente della Regione Rosario Crocetta, il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, i sindaco Marco Zambuto e i presidenti di Camera di Commercio e Confindustria Vittorio Messina e Giuseppe Catanzaro. (ACAS)
 
 
ATO IDRICO Annunciate dimissioni irrevocabili
Girgenti Acque, lascia Carmelo Salamone
Si è dimesso ieri, l'amministratore delegato di Girgenti Acque Carmelo Salamone.
Salamone, 47 anni, di Aragona, era stato nominato ai vertici della società che gestisce il servizio idrico integrato in parte della provincia di Agrigento, nel febbraio 2011, In quella circostanza prese il posto di Giuseppe Giuffrida che passò a dirigere i servizi a rete e rimase componente del Consiglio di amministrazione, attualmente candidato come sindaco di Gravina, sua città natale.
Carmelo Salamone, che rimane comunque socio della Girgenti Acque, si è dimesso perchè, ha spiegato, «non condivide più alcune scelte aziendali operate dalla società».
Dimissioni irrevocabili quelle dell'imprenditore aragonese impegnato nel settore die lavori pubblici e nel capo delle energie rinnovabili, che lasciano vacante un posto senza dubbio di spessore.
Tra un paio di settimane sarà convocato il cda per procedere all'elezione del nuovo amministratore delegato che affiancherà il presidente Marco Campione e il direttore generale Giuseppe Carlino.
(AMM)
 
ISTITUTO MUSICALE Studenti e docenti alquanto preoccupati per le difficoltà di avere assicurati i finanziamenti necessari
Futuro incerto anche per il «Toscanini»
Totò Castelli
In una città che con il passare degli anni ha perso cammin facendo pezzi importanti per i servizi pubblici di un certo interesse (leggi esattoria, ferrovia, mattatoio comunale per citarne alcuni) e con i problemi legati all' incerto futuro per l'ospedale adesso vengono segnalate anche "incertezze sulla stabilità" e "sul futuro" dell'"Istituto musicale Arturo Toscanini di via Roma che rappresenta una delle "eccellenze" della città di Ribera e di tutto il territorio. Negli ultimi tempi nubi si sono addensate sul finanziamento dell'istituto. L'allarme è stato dato nei giorni scorsi da studenti e docenti, preoccupati un po' per via della soppressione della provincia, ma anche per "voci" ricorrenti di difficoltà da parte degli enti pubblici di poter continuare ad assicurare la permanenza a pieno titolo di questo tipo di istituzione, fiore all'occhiello della provincia agrigentina. L'argomento è stato oggetto di un accalorato intervento del deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, nel corso del recente "Social Forum" promosso da "Sos Democrazia", ma anche del vice presidente regionale della Commissione antimafia Miccichè, i quali hanno assicurato il loro apporto perché i problemi sollevati da studenti e docenti possano essere risolti, Anche il sindaco di Ribera Carmelo Pace. "Occorre trovare le soluzioni per risolvere questa delicatissima situazione causata dal blocco dei finanziamenti che mette a serio rischio il futuro del "Toscanini" - ha dichiarato il primo cittadino riberese - È necessario che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità affinché venga garantita la stabilità economica dell'Istituto. Pace si è detto vicino al Direttore Claudio Montesano, al corpo docente e a tutti gli studenti del Toscanini, preoccupati per il proprio futuro. Anche il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola e l'assessore alla Cultura e allo Spettacolo della cittadina termale Salvatore Monte hanno espresso solidarietà agli studenti, ai professori, al direttore Claudio Montesano e a tutto il personale del "Toscanini""la cui regolarità didattica è stata messa a rischio dopo la legge di soppressione delle Province Regionali e l'incertezza sulla disponibilità di fondi. Di Paola Monte hanno dichiarato che c'è stata una interlocuzione con gli studenti del Toscanini, che hanno comunicato che gli esami di fine anno sono stati spostati e che è a repentaglio l'anno accademico. Domenica hanno annunciato una raccolta di firme a Sciacca, in piazza Angelo Scandaliato. (TC)
 
Il Senato taglia 400 milioni per coprire il mancato incasso dell'Imu sugli immobili dei Comuni
Soldi alle imprese, ecco le novità del decreto
ROMA
Via libera del Senato con 247 si, solo sette astensioni e nessun voto contrario al decreto legge per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. Il testo, che deve essere convertito in legge entro il 7 giugno pena la sua decadenza, dovrà ora passare alla Camera per un esame lampo. Ecco le misure principali e le novità.
40 MILIARDI IN 2 ANNI. Il provvedimento sblocca tra il 2013 e il 2014 40 miliardi di pagamenti da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.
TAGLI A IMPRESE. 400 milioni di tagli ai fondi per le imprese. Le
risorse servono a coprire tra l'altro lo stop al pagamento dell'Imu sugli immobili di proprietà dei comuni. Si tratta di una scelta «del governo - spiega uno dei relatori, Giorgio Santini - con l'impegno a ripristinare le risorse nel 2014».
TAGLI A MINISTERI, SALVA LA SCUOLA. A pagare gli oltre 550 milioni di euro che servono a copertura del dl nel 2014 sarà l'incremento Iva dovuto al pagamento delle nuove fatture mentre nel 2015 saranno i tagli lineari ai ministeri, con l'eccezione di scuola, università. Salvi anche l'Expo e i fondi per la cooperazione allo sviluppo.
ALLENTAMENTO PATEO STABILITÀ ENTI LOCALI. Escluso per il 2013 dal Patto di stabilità interno i pagamenti di debiti di parte capitale. Ok al patto di stabilità interno verticale: le regioni possono modificare, a invarianza di contributo, gli spazi finanziari ceduti a province e comuni. Ammorbidite anche le sanzioni per quegli enti locali che hanno sforato il patto di stabilità a causa del mancato pagamento dei debiti.
DURC. Le imprese per ottenere i pagamenti dovranno dimostrare di essere in regola con i contributi.
COMPENSAZIONI. Possibile compensare crediti e debiti fino alla soglia di 700.000 euro. Con una modifica approvata alla Camera si prevede inoltre che siano interessati i ruoli emessi fino al 31 dicembre2012.
ORDINE CRONOLOGICO E MULTE SALATE a DIRIGENTI.
Spetterà alle amministrazioni identificare i soggetti che hanno diritto e gli importi da pagare. Se gli importi superano le disponibilità sarà seguito il criterio dell'anzianità del credito scaduto. Previste multe salate, fino a 100 euro al giorno, per i dirigenti che non rispettano la tabella di marcia.
CREDITI E GARANZIA STATO.
Via libera dai 2014 alla concessione della garanzia dello Stato per «agevolare la cessione» dei crediti maturati nei confronti della P.a entro fine 2012 «a banche e ad altri intermediari finanziari» e nonchè a favore di istituzioni finanziarie. Novità che secondo la maggioranza consentirà di pagare tutti i debiti entro il 2014.
CERTIFICAZIONI. Le certificazioni dovranno contenere la data in cui sarà effettuato il pagamento nei confronti delle imprese.
APPALTI PUBBLICI. Le imprese, fino al 2015, potranno sospendere i lavori, nel caso in cui il mancato pagamento raggiunga il 15% dell'importo netto contrattuale.
PROFESSIONISTI. Anche i singoli professionisti potranno mettersi in fila e riscuotere i crediti accumulati nei confronti della pa.
TARES. Per il solo 2013 i comuni potranno modificare la scadenza, fissata a luglio, e il numero delle rate del tributo.
 
ATO . Ieri mattina, decine di operatori ecologici hanno incrociato le braccia in segno di solidarietà coi colleghi licenziati
Rifiuti, netturbini in stato d'agitazione
Oggi assemblea con sindacati e ditte
Annamaria Martorana
Un mini sciopero «selvaggio» è stato organizzato ieri mattina da alcune decine di operatori ecologici delle imprese di Gesa, in prevalenza dell'iseda, la ditta che ha inviato i preavvisi di licenziamento dopo che il Comune di Siculiana e in parte quello di Racalmuto, hanno deciso di interrompere i rapporti con la ditta aggiudicatrice dell'appalto, effettuando il servizio in proprio. Ieri mattina, i netturbini, hanno trascorso la giornata negli uffici di Gesa, ricevuti dal commissario liquidatore Teresa Restivo che ha ascoltato le loro rivendicazioni raccogliendo le loro preoccupazioni, I sindacati, tornano a chiedere a gran voce, che il prefetto Ferrandino li riceva, senza ricevere, al momento alcuna risposta.
«Al prefetto di Agrigento - spiega il segretario della cgil Funzione pubblica Alfonso Buscemi - siamo tornati a chiedere di istituire un tavolo di confronto perchè la situazione è gravissima e ognuno, a partire dalle istituzioni, devono fare la loro parte». Il commissario Restivo, a questo proposito, ha organizzato per questo pomeriggio alle 16, un'assemblea per un confronto tra lavoratori, sindacati e imprese per discutere del caso Siculiana che ormai dai 5 febbraio gestisce il servizio di igiene ambientale attraverso una ditta che fornisce un mezzo e del personale proprio, portando l'Iseda a decidere di licenziare due autisti e quattro operatori ecologici. e del caso Siculiana si è occupata anche la segreteria regionale della Cgil funzione pubblica. «La vertenza dei 6 lavoratori licenziati dall'Iseda causa dell'irresponsabile comportamento del sindaco di Siculiana - scrive il segretario regionale Claudio di Marco - è la rappresentazione emblematica della catastrofe che potrebbe determinare il mantenimento delle recenti Direttive in materia di riordino del sistema. Con la complicità, speriamo inconsapevole, del Dipartimento Energia che ha autorizzato l'ordinanza che prevede una lunga gestione emergenziale di circa 6 mesi, con una utilizzazione dell'art. 191 del D.lvo 152/06 che ci sentiamo di contestare in pieno, il Sindaco di
Siculiana ha avviato la gestione del servizio con una ditta privata, disattendendo i propri impegni contrattuali nonché di socio dell'Ato Gesa, con la conseguenza che i 6 lavoratori che gestivano il servizio in quel territorio sono stati licenziati». Siamo al paradosso che vede un Sindaco protagonista nel determinare l'emergenza, non facendo fronte agli oneri economici nei confronti dell'ATD con l'ovvia conseguenza della sospensione del servizio, peraltro pagata dai lavoratori che hanno dovuto ricorrere allo sciopero per tentare divedersi riconosciute le spettanze economiche. (AMM)
 
Agrigentoflash
 
Consiglio, discusse due interrogazioni. La seduta rinviata a questa sera
Aggiornata a questa sera, sempre alle ore 18, nella sala "Luigi Giglia" la seduta del Consiglio Provinciale, convocata in sessione ordinaria dal presidente Raimondo Buscemi. Nel corso dei lavori sono state affrontante una serie di questioni poste dai consiglieri Masone, Guarraci e Paci relative al Consorzio Universitario, incarichi e Istituto Musicale Toscanini. L'Assessore Marchetta ha rassicurato il Consiglio sulla volontà di garantire il funzionamento del Cupa e dell'Istituto Toscanini nonostante i tagli ai trasferimenti. Successivamente il consiglio ha discusso un paio di interrogazioni. In particolare il consigliere provinciale Roberto Gallo ha ribadito la necessità che il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, si attivi per sollecitare interventi che favoriscano i collegamenti tra la città capoluogo e gli scali aerei di Palermo "Falcone e Borsellino" e di Trapani "Vincenzo Florio", poiché le poche corse di autobus per Palermo e l'unica per trapani, stanno creando una perdita di migliaia di persone che non vengono nella nostra provincia a causa dell'insufficienza dei transfert.
Nel rispondere l'assessore Piero Marchetta ha concordato con la richiesta del Consigliere Gallo interessando del problema l'assessore al Turismo Salvatore Volpe affinché intervenga presso l'Assessorato Regionale al Turismo, competente per materia, per sollecitare un potenziamento dei collegamenti. "Ci risulta, - ha detto Roberto Gallo - dai dati forniti dal Consorzio Valle dei Templi che numerosi turisti avendo l'aereo nelle prime ore del mattino, lasciano la nostra città un giorno prima andando a pernottare a Palermo per potersi imbarcare sul volo prenotato". Critiche sulla realizzazione del I° Forum sul Turismo sono state espresse dal Consigliere Roberto Gallo il quale ha lamentato la scarsa partecipazione di tour operator e la scarsa efficacia della manifestazione, una tesi che non è stata condivisa dall'Assessore Marchetta che ha informato il Consiglio della conclusione di numerosi contratti con gli albergatori della provincia.
La seduta, dopo un dibattito politico sul problema dell'acqua e la sua gestione, è stata aggiornata a questo pomeriggio alle ore 18.00 per mancanza del numero legale.
Alla riunione di ieri sera hanno partecipato gli assessori Totò Scozzari, Piero Marchetta, Pietro Asaro, Salvatore Volpe, Vito Terrana e Fabiola Mazzarella.
 
Agrigentonotizie
 
 Interrotti i finanziamenti all'istituto "Toscanini", parlano gli studenti
La Consulta degli Studenti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Arturo Toscanini"di Ribera, apprende con profonda delusione ed ancora maggiore preoccupazione la scelta della Provincia di Agrigento di interrompere il finanziamento a favore dell'Istituto stesso.
Forti le apprensioni riguardo al futuro di questa Istituzione: il nostro Conservatorio ha infatti, come unico ente finanziatore la provincia di Agrigento; cessando questa, a seguito della sostituzione delle Provincie con i Liberi Consorzi Comunali, gli enti che le succederanno difficilmente potranno farsi carico del necessario finanziamento del Conservatorio .
Si rischia così, non essendo più possibile retribuire gli stipendi ai docenti, la chiusura dell'unico Istituto Musicale della Provincia, Istituto che da più di venti anni si occupa della formazione musicale, umana e professionale, di giovani provenienti da diversi comuni, provinciali ed extra-provinciali (Palermo, San Giovanni La Punta, Caltanissetta, Acireale).
E' consuetudine in Italia tagliare laddove all'estero, anche in tempi di crisi si continua ad investire: CULTURA, ISTRUZIONE, RICERCA.
"La Cultura non si tocca" è una frase sentita già tante volte, ma ora ci sentiamo di dover dire "Il futuro non si tocca! ".
"E' inconcepibile pensare che un Istituto, che rilascia Lauree al pari di qualsiasi Polo Universitario e Conservatorio Statale - afferma il Presidente della Consulta, Maria Brocceri - abbia soppressi i finanziamenti, col rischio che i numerosissimi studenti vedano infrangersi il sogno per il quale hanno sacrificato anni della loro vita. Gli insegnanti non percepiscono più lo stipendio, tuttavia, per amore del loro lavoro e per permettere agli allievi di giungere alla fine dell'anno, continuano a svolgere regolarmente la loro attività didattica; non possiamo chiedere loro ancora per molto questo sacrificio. Ci appelliamo, dunque, alla sensibilità delle forze governative, affinché si trovi al più presto una giusta soluzione che ci permetta di continuare serenamente il nostro percorso di studi".
Accresciutosi nel corso degli anni in numero di docenti ed allievi ( attualmente circa quattrocento), il Conservatorio, potrebbe non riuscire a garantire, ora, per la miopia che pare intravedersi nell'operato delle forze politiche, la regolare prosecuzione della sua importante attività didattica ed artistica, con gravi conseguenze per gli iscritti i quali rischiano di vanificare gli sforzi dell'anno qualora, per l'assenza dei necessari finanziamenti, non fosse possibile l'istituzione delle commissioni d'esame.
 
 
 

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