GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Il «si» arrivato all'unanimità
Consiglio, approvate due mozioni d'aula
Il Consiglio Provinciale ormai a pochi giorni dallo scioglimento; ha approvato all'unanimità due mozioni. La prima, presentate dai consiglieri Guarraci e Vinci, riguarda Girgenti Acque affinchè
assicuri il minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti della nostra provincia Si tratta di una istanza che l'intero Consiglio Provinciale passera al futuro Commissario regionale che gestirà l'Ente dopo la decadenza per fine mandato degli Organi Istituzionali. L'altra mozione approvata è stata proposta, all'aula "Giglia" dai componenti la VII commissione "Territorio e Ambiente' ed è relativa alle disposizioni del Governo Nazionale di monitorare e quindi pagare i debiti che l'Ente Provincia ha con i fornitori e le imprese.
La mozione e stata illustrata dal Consigliere Pellegrino Quartararo. Tutte e due le mozioni sono sta
te approvate all'unanimità.
REGIONE. Per il presidente tagli «mal digeriti»
«Provincia senza fondi»
D'Orsi attacca Crocetta
Le finanze della Provincia regionale di Agrigento. Il presidente Eugenio D'Orsi non fa mistero del fatto che "i tagli operati dal presidente della Regione, Rosario Crocetta hanno ridotto l'ente in
Ginocchio.
L'azione politica di Crocetta nei confronti dei presidenti delle Province siciliane - ha scritto ieri D'Orsi in una nota stampa - sostenuta da allucinanti ed irrazionali tagli, ha un solo fine: mettere
in difficoltà i presidenti di Provincia eletti dal popolo nelle liste di formazioni politiche a lui avverse e sostituirli con i commissari regionali vicini alle sue posizioni politiche. Il suo vero obiettivo è
mettere in difficoltà gli amministratori provinciali tagliando loro il finanziamento che fino ad oggi ha permesso all'ente intermedio di assicurare tutti quei servizi previsti dalla normativa vigente. D'Orsi entra nel dettaglio i principali servizi che, inevitabilmente, risentiranno dei tagli: 'l'assistenza alle famiglie con soggetti in condizione di handicap, la pulizia delle spiagge (aspetto importante in una provincia come la
nostra con quasi 160 chilometri di costa) la manutenzione di scuole e strade il sostegno alle attività produttive, la programmazione turistica". "Tutti questi servizi - incalza D'Orsi - oggi sono
bloccati grazie al presidente Crocetta che ha scambiato la Regione come una cosa sua vantandosi di essere un rivoluzionario". Il presidente Eugenio D'Orsi dona, poi, una "lettura politica" dell'attuale
situazione: "il suo obiettivo - scrive D'Orsi - è mettere al posto dei presidenti i suoi commissari dotandoli di adeguati finanziamenti per dimostrare all'elettorato siciliano l'incapacità di certe forze politiche contro la bravura dei commissari. (CR)
Agrigento
Appalti e legalità, c'è un convegno
" Il Mercato degli appalti pubblici - Tra istanze di legalità ed esigenze di efficienza " sarà il tema di un convegno in programma oggi dalle 15 in poi nell'aula magna 'Luca Crescente" del Polo universitario agrigentino in via, Quartararo. Interverranno, tra gli altri, la prof.ssa Maria Immordino, il Rettore Roberto La Galla, il Prefetto Francesca Ferrandino, il Presidente della Regione Rosario Crocetta, il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il sindaco Marco Zambuto e i presidenti di Camera di Commercio e Confindustria Vittorio Messina e Giuseppe Catanzaro. (*ACAS*)
GESA I sette lavoratori licenziati dall'Iseda saranno utilizzati dalle amministrazioni del capoluogo e di Favara fino al prossimo mese di settembre
Ato rifiuti, oggi riprende la raccolta
Ieri il capoluogo e altri sei comuni sono rimasti con la spazzatura per strada e i cassonetti ormai strapieni.
Riprende stamattina la raccolta dei rifiuti ad Agrigento, Favara, Grotte, Racalmuto, Porto Empedocle, Montallegro e Realmonte, i comuni servizi dalla ditta Iseda, i cui operai hanno deciso di non lavorare in segno di solidarietà con i colleghi destinatari dei 7 licenziamenti conseguenti alle scélte dell'amministrazione di Siculiana, di sospendere il rapporto di lavoro con la ditta. L'intesa è stata raggiunta ieri pomeriggio, al termine di una riunione svoltasi nella sede di Gesa, alla presenza del commissario liquidatore Teresa Restivo dei sindacalisti di Cgil, Cisl Uil e Ugl, dell'Iseda e di una delegazione del lavoratori. Presenti all'incontro, anche i sindaci di Agrigento Marco Zambuto e di Favara, Rosario Manganella che pur non essendo stati invitati, hanno deciso dì prendere parte all'assemblea. E proprio da Zambuto e Manganella è arrivata la soluzione al problema, perchè i due sindaci hanno deciso di prendersi in carico i 7 lavoratori licenziati impegnandosi a garantirli in servizio fino a settembre, data entro la quale la questione con Siculiana dovrebbe verosimilmente essere risolta. Una decisione che ha permesso all'Iseda di sospendere le procedure di licenziamento «È una situazione paradossale - ha spiegato Zambuto - perchè ci stiamo trovando a fronteggiare un'emergenza reale di cui non abbiamo responsabilità visto che siamo in regola con i nostri pagamenti pur facendo grossi sacrifici. Ad ogni modo, ci assumiamo anche questo onere pur di non lasciare i nostri comuni invasi dalla spazzatura per responsabilità che non so- no nostre». La situazione dei rifiuti ad Agrigento e negli altri comuni interessati dal fermo della raccolta, dovrebbe tornare alla normalità già nelle prossime ore.
Il tavolo del confronto si è poi spostato in prefettura dove i rappresentanti sindacali dei lavoratori hanno spiegato i termini della questione al prefetto Ferrandino che aveva già letto la relazione dettagliata che il commissario Restivo aveva inviato le scorse ore sul caso di Siculiana. I sindacati, dal canto loro, hanno già fatto partire le diffide al Comune di Siculiana e a segnalare la cosa all'Ispettorato del lavoro e alla Procura della repubblica. A questo si aggiunge la notizia che il Dipartimento regionale per l'emergenza rifiuti, ha già inviato alcune note al Comune di Racalmuto che si sta muovendo sulla scia di Siculiana avendo come conseguenza altri 7 preavvisi di licenziamento, note che di fatto, stoppano ogni azione in tal senso.(AMM)
LA SICILIA
PERSONALE DIPENDENTE
Stanziati 522mi1a euro per i dirigenti
7 su 13 prendono il massimo previsto
La Provincia regionale di Agrigento spenderà 522.328 euro per saldare l'indennità di posizione dei propri dirigenti per l'anno 2012. A stabilire l'importo finale è stato il 20 maggio scorso il Nucleo di valutazione dell'Ente, in base a specifici parametri. In particolare, nella determina presidenziale che attribuisce i fondi, si legge che le graduazioni delle funzioni dirigenziali vengono determinate "tenendo conto di parametri relativi alla collocazione nella struttura dell'Ente, alla complessità organizzativa della struttura diretta da ciascun dirigente e alle responsabilità gestionali interne ed esterne". In particolare, i tre componenti del Nucleo, Giusy Savarino, Giuseppe Ciulla e Riccardo Rotigliano, "in riferimento alla posizione strategica assunta sulla scorta del programma politico, per la funzione svolta e le particolari responsabilità" hanno attribuito una maggiorazione al responsabile del settore Edilizia e gestione patrimoniale Gaetano Gucciardo e al dirigente dei settori "Ambiente, territorio, programmazione negoziata e politiche comunitarie, ufficio Europa, Sit e Protezione civile" Bernardo Barone, corrispondendogli la "misura massima contrattualmente prevista ai direttori che assumono la funzione di capo area".
L'importo è di 40.836 euro lordo ciascuno. Maggiore retribuzione è prevista invece per altri 5 dirigenti: Achille Contino (Turismo, attività economiche e produttive, politiche attive del lavoro e dell'istruzione), Ignazio Gennaro (Stampa, Urp, comunicazione, accoglienza e cerimoniale), Fabrizio Caruana (direttore macroarea finanziaria e provveditorato.), Giuseppe Virone (Gabinetto presidente) e Piero Hamel (capo macroarea patrimonio, ambiente, infrastrutture, gare, contratti e concessioni), che per la tipologia di contratto percepiscono invece 44.013 euro lorde annue. Molto sotto questa soglia sono invece altri cinque dirigenti, ovvero Giovanni Butticè (Ludoteca, pari opportunità e tutela del consumatore), Amelia Scibetta (direttore politiche del lavoro ed istruzione), Teresa De I.eo (Solidarietà sociale e politiche della famiglia), Michele Giuffrida (Affari generali e Segreteria generale) e Aldo Cipolla (Settore Risorse Umane e Direttore delegato del Settore Innovazione tecnologica), che percepiscono 37.336 euro lorde annue. "Ultima della classe", secondo il nucleo di valutazione è Rosanna Montana Lampo, dirigente del settore "Attività Culturali e Sportive".
Per lei solamente 33.911 euro, ovvero una riduzione del 10 per cento rispetto ai 37mila euro di poco fa "in riferimento alla non rilevante complessità del settore gestito". E con i tagli a cinque zeri imposti da D'Orsi a cultura e sport che vi aspettavate?
G.SCH.
IL PRESIDENTE EUGENIO D'ORSI
Un complotto politico i tagli di fondi per le Province operato dalla Regione
I tagli della Regione ai fondi destinati alle Province? Un complotto politico,
Il presidente Eugenio D'Orsi, ad un giorno dalla lettera dell'assessore Patrizia Valenti, che stabilisce la data di decadenza degli amministratori anche ad Agrigento, scaglia contro il governatore, la cui azione politica avrebbe un solo fine "mettere in difficoltà i presidenti di Provincia, eletti dal popolo nelle liste di formazioni a lui avverse e sostituirli con i
commissari regionali vicini alle sue posizioni politiche".
Il modo per farlo, è, appunto, quello di tagliare i fondi "che fino ad oggi hanno permesso all'Ente intermedio di assicurare tutti quei servizi all'utenza prevista dalla normativa vigente", come ad esempio l'assistenza alle famiglie con soggetti in condizione di handicap, la pulizia del
le spiagge, la manutenzione di scuole e strade, il sostegno alle attività produttive o la programmazione turistica. "Tutti questi servizi - dice D'Orsi in una nota stampa - oggi sono bloccati grazie al presidente Crocetta che ha scambiato la Regione come una cosa sua nella quale assurgere a ruolo di padre padrone vantandosi di essere un rivoluzionario".
La mossa, secondo D'Orsi, è sostanzialmente di far fare "brutta figura" ai presidenti uscenti, fornendo poi invece risorse "al fine di dimostrare all'elettorato siciliano l'incapacità di certe forze politiche contro la bravura dei commissari". Insomma, appunto, un complotto politico-amministrativo. Una trappola per danneggiare l'immagine dei presidenti di Provincia e far apparire più competenti ed efficienti i commissari. "Crocetta - continua D'Orsi - si rivela quello che è, un politico senza idee bravo solo nel distruggere e nel contempo creare le condizioni affinché possano primeggiare i suoi uomini e raggiungere il suo obiettivo finale, che è quello dì un controllo egemone della politica Sicilia. Lo apprezziamo come uomo e come persona continua D'Orsi
- lo stimavamo come Sindaco di Gela, ma non lo possiamo certo accettare come presidente della Regione Sicilia".
Sono 49 gli assessori nominati da Eugenio D'Orsi
Ma alcuni di questi sono stati nominati più volte
La notizia che tra poco meno di 10 giorni gli organi elettivi della Provincia regionale di Agrigento si potranno ritenere "estinti", è occasione per ripercorrere analiticamente la "grande corsa al rimpasto" messa in atto in questi anni dal presidente Eugenio D'Orsi.
Partiamo innanzitutto dalla domanda delle domande: quanti sono stati i componenti della Giunta nominati in cinque anni? Se consideriamo i singoli soggetti, sono 49 e persone che hanno ricevuto un incarico da assessore.. Se invece dobbiamo contare i singoli decreti di nomina, il numero sale fino a 57. Già, perché alcuni assessori in questi anni sono più volte stati "azzerati" e poi ri nominati, e siccome la determina presidenziale viene ogni volta fatta al singolo individuo, è probabile che la seconda stima sia la più esatta. E pensare che D'Orsi, in diverse occasioni pubbliche aveva sostenuto, durante la conferenza stampa di fine mandato del 3 maggio scorso, che il numero degli assessori era ben al disotto dei 50 e che lui stesso avrebbe provveduto a comunicare un elenco dei nominati degli ultimi 5 anni. Elenco che, ad un mese da quell'annuncio il presidente non ha mai prodotto e che noi ci siamo procurati attraverso una formale richiesta di accesso agli atti.
Ma andiamo con ordine, Il presidente viene eletto il 15 e 16giugno del 2008 da una maggioranza di centro destra che contava tra gli altri Udc, Mpa e Pdl. Dal giorno in cui venne sollevato in trionfo dai suoi sostenitori passano più di due mesi prima che arrivi la prima Giunta. Ritardi dovuti ai partiti nella designazione dei propri rappresentanti. D'Orsi allora compone la sua prima squadra il 29 agosto del 2008. 1 prescelti sono Carmelo Pace, Luigi Argento, Giovanni Barbera, Giuseppe Arnone, Mariano Ragusa, Sergio Indelicato, Stefano castellino, Gaetano Cani e Giuseppe Ciulla. Si aggiungevano anche i nomi "provvisori" di Luigi Gentile, che si dimette il 3 settembre in favore di Luca Cristian Salvato, Nino Bosco, che abbandona il 10settembre in favore di Settimio Cantone e Vincenzo Giambrone, che lascia il 23 ottobre facendo posto a Piero Macedonio.
Inizia così la fase di "stabilità" più lunga conosciuta dalla Giunta provinciale, che rimane invariata fino al 7 giugno 2010, quando si dimettono Carmelo Pace e Giuseppe Ciulla. 1129 dello stesso mese vengono revocati gli incarichi a tutti i componenti della squadra. Ci vorranno poi due mesi siamo ad agosto prima che una nuova formazione
sempre Mpa, Pdl e Udc - veda la luce. Il 4 di quel mese D'Orsi con apposita determina presidenziale nomina, o rinomina, Mariano Ragusa, Antonio Limblici, Gaetano Cani, Domenico Lombardo, Domenico Contino, Luca Salvato, Stefano Castellino e Settimio Cantone. Quest'ultimo, tuttavia, in polemica politica con il presidente (era stato individuato come componente in quota Udc, pur essendo del Pdl, per placare Io "Scudo crociato") si dimette il giorno successivo. Al suo posto D'Orsi nomina Salvatore Tuzzolino e, il 23 di agosto, aggiunge Angelo Biondi e Sergio Indelicato.
Arriva dicembre ed è tempo di un nuovo rimpasto. Tutti gli assessori, il 21 del mese, misteriosamente decidono di dimettersi. Ripartono le trattative, adesso la base si è allargata: il presidente, in ossequio ai voleri di Lombardo rompe con il Pdl e deve far convivere sotto lo stesso tetto Mpa, Udc, Forza del Sud, Fu e Pd. Passano i mesi e il 5 febbraio arriva il "D'Orsi ter" con una Giunta definita tecnica ma che, alla fine, si rivelò solamente a tempo. Un modo per attendere le mosse dei partiti. In squadra furono nominati Katea Ferrara, Paolo Felice, Tullio Lanza, Giuseppe Pasciuta, Calogero Crapanzano, Domenico Alaimo, Nicolina Marchese e Calogero Volpe. Diciassette giorni dopo il numero degli assessori sale a 10 con l'ingresso di Maria Teresa La Marca e Felice Lo Faso, del Pd, e, il 5 aprile fa il suo ritorno Mariano Ragusa. 1115 aprile Giuseppe Pasciuta e Tullio Lanza si dimettono e ritorna Angelo Biondi, mentre, il 28aprile, il passaggio di consegne avviene tra fratelli: fuori Katea, dentro Paolo Ferrara. Ma non è finita qui. A luglio, il 16, D'Orsi nomina due nuovi assessori in seguito alle dimissioni di Paolo Felice, ovvero Alfonso Montana e Giovanni Nocera. Ad ottobre del 2011, il 10, la giunta sale a 12 con l'arrivo di Vito Terrana. Numero che resta invariato quando, il 17 ottobre, Nocera viene revocato per fare il posto a Ignazio Amato. Nella stessa data Paolo Ferrara diventa vicepresidente della Provincia. Il numero di 12 assessori è simbolico, perché il presidente ha più volte affermato, a chi lo accusava di aver nominato troppi assessori, di non aver mai superato i dieci componenti, tranne negli anni del Pdl.
La Giunta inizia a perdere pezzi ad ottobre del 2011. Prima a dimettersi è Nicolina Marchese (24/10), seguita da Calogero Crapanzano (21/11). 11 2 febbraio del 2012 fa invece il suo ingresso in Giunta Francescochristian Schembri, mentre il 27 dello stesso mese il consigliere Pietro Giglione subentra a Felice Lo Faso. 1112 giugno, in sostituzione dei dimissionari Domenico Alaimo e Calogero Volpe entrano Alfonso Montana e Piero Marchetta. Un mese dopo, il 6luglio, viene nominato Adriano Varisano e viene ritirata la nomina di Ignazio Amato, mentre il 30 luglio Salvatore Tannorella subentra alla di- missionaria Maria Teresa La Marca e il 28agosto Mariano Ragusa lascia l'incarico. Il 15 di ottobre arriva Pasquale Mazza, mentre il 22 nello stesso giorno Francescochristian Schembri si dimette e viene nominato nuovamente assessore.
L'otto novembre Grande Sud consuma una scissione e Paolo Ferrara e Giuseppe Montana rassegnano le proprie dimissioni, mentre il 4 dicembre a dimettersi è Pasquale Mazza e al suo posto entra Salvatore Vella.
Siamo nel 2013. Il 2 gennaio si dimette Piero Giglione, mentre il 25 dello stesso mese viene revocata la nomina di Adriano Varisano. Il 4 febbraio entra in Giunta Pietro Gioacchino Asaro, mentre l'undici dello stesso mese sì dimette Salvatore Tannorella. A marzo pienone di nomine: il 6 il consigliere provinciale Salvatore Scozzari e il 12 Salvatore Sciumè. Il due aprile diventa assessore Valentina Palumbo, la cui nomina viene revocata sei giorni dopo insieme a quelle di Asaro, Biondi, Marchetta, Montana, Schembri, Sciumè, Scozzari, Terrana e Vella. 1114 aprile arriva, infine, la composizione quasi definitiva. Dentro di nuovo Asaro, Biondi, Marchetta, Montana, Schembri, Sciumè, Scozzari, Terrana e Vella, ma Sciumè, appena 15 giorni dopo, rassegna le sue dimissioni.
Se questa la cronologia, rocambolesca, delle nomine degli ultimi cinque anni, discorso a parte va fatto per il trattamento economico. Al momento del suo insediamento D'Orsi trova le seguenti indennità: 5.646 euro per il presidente, 4.235 per il vicepresidente e 3.670 euro per i singoli assessori. Importi tutti al lordo che vengono dimezzati per i lavoratori dipendenti
non in aspettativa. Nel luglio di quell'anno gli importi vennero rivisti al rialzo, seguendo la legislazione vigente, di circa 500 euro lorde, per poi essere nuovamente ridotte all'importo originano nel gennaio del 2012. Nell'ottobre di quell'anno la Giunta rinuncia al 20 % della propria indennità - più di 734 euro per singolo assessore. La retribuzione non prevede un gettone, ma rappresenta una indennità mensile che viene erogata indipendentemente dalle presenze e, in caso di dimissioni-rimozioni, viene calcolato in base agli effettivi giorni di lavoro.
GIOACCHINO SCHICCHI
Agrigentoflash
Provincia, dal 15 giugno tutti a casa
Il 15 giugno gli organi elettivi della Provincia regionale di Agrigento - presidente, Giunta e Consiglio - decadranno e la Regione nominerà un commissario che traghetterà l'Ente verso il suo scioglimento. Lo si evince da una lettera dell'assessore regionale Patrizia Valenti recapitata nelle ultime ore. Il nodo da sciogliere per la Regione resta adesso quello dei commissari. La lettera di Valenti in fondo è solo una interpretazione della norma, che tuttavia nulla dice sull'individuazione di chi dovrà traghettare la Provincia nella fase dell'annunciata riforma.
D'Orsi : "Crocetta ha messo in ginocchio le Province"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha diffuso stamani una pesante nota stampa sull'attuale situazione finanziaria dell'Ente intermedio messo in ginocchio dai tagli operati dal Presidente della Regione, Rosario Crocetta.
"E' politicamente scorretto l'atteggiamento dell'on Crocetta nella sua veste di Presidente della Regione Sicilia nei confronti dei Presidenti delle Province isolane.
La sua azione politica, sostenuta da allucinanti ed irrazionali tagli, ha un solo fine: mettere in difficoltà i presidenti di Provincia, eletti dal popolo nelle liste di formazioni politiche a lui avverse e sostituirli con i Commissari regionali vicini alle sue posizioni politiche. Il suo vero obiettivo è mettere in difficoltà gli Amministratori provinciali tagliando loro il finanziamento che fino ad oggi ha permesso all'Ente intermedio di assicurare tutti quei servizi all'utenza prevista dalla normativa vigente. Mi riferisco all'assistenza alle famiglie con soggetti in condizione di handicap, alla pulizia delle spiagge (aspetto importante in una provincia come la nostra con quasi 160 km di costa), la manutenzione di scuole e strade, il sostegno alle attività produttive, la programmazione turistica e potrei continuare ad enunciare il lungo elenco di competenze che hanno le Province.
Tutti questi servizi oggi sono bloccati grazie al Presidente Crocetta che ha scambiato la Regione come una cosa sua nella quale assurgere a ruolo di padre padrone vantandosi di essere un rivoluzionario.
Il suo obiettivo è mettere al posto dei Presidenti i suopi commissari dotandoli di adeguati finanziamenti al fine di dimostrare all'elettorato siciliano l'incapacità di certe forze politiche contro la bravura dei commissari. Oggi Crocetta si rivela quello che è, un politico senza idee bravo solo nel distruggere e nel contempo creare le condizioni affinché possano primeggiare i suoi uomini e raggiungere il suo obiettivo finale che è quello di costituire un proprio egemone della politica Sicilia.
Lo apprezziamo come uomo e come persona, lo stimavamo come Sindaco di Gela, ma non lo possiamo certo accettare come Presidente della Regione Sicilia"
Provincia, consiglio approva la mozione sul minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti
Il Consiglio Provinciale, presieduto da Raimondo Buscemi, riunito nell'aula "Giglia" in seduta di prosecuzione, ha approvato all'unanimità due importanti mozioni.
La prima, presentata dai Consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci, riguarda la società Girgenti Acque affinché assicuri il minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti della nostra provincia. Si tratta di una istanza che l'intero Consiglio Provinciale passerà al futuro Commissario regionale che gestirà l'Ente Provincia dopo la decadenza, per fine mandato degli Organi Istituzionali.
L'altra mozione approvata è stata proposta, all'aula "Giglia" dai componenti la VII commissione "Territorio e Ambiente" ed è relativa alle disposizioni del Governo Nazionale di monitorare e quindi pagare i debiti che l'Ente Provincia ha con i fornitori e le imprese. La mozione è stata illustrata dal Consigliere Pellegrino Quartararo. Tutte e due le mozioni sono state approvate all'unanimità.
A chiusura della sessione il Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, ha ricordato ai presenti la Conferenza dei Capigruppo in programma, oggi, 5 giugno per stabilire la data e il programma dell'ultima seduta di questo mandato.
L'Ufficio della Presidenza del Consiglio, ad inizio della seduta ha distribuito in fotocopia la nota inviata dalla Regione relativa alla decadenza degli organi istituzionali che è stata fissata per sabato 15 giugno
Al via domani al Polo universitario di Agrigento il convegno sul tema del Mercato degli appalti pubblici
Lotta alla corruzione e alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali nel mercato degli appalti pubblici, documentazione antimafia semplificazione burocratica, saranno tra gli argomenti in discussione domani e venerdì 7 giugno 2013 al Polo universitario di Agrigento al convegno "Il Mercato degli appalti pubblici - Tra istanze di legalità ed esigenze di efficienza ". L'iniziativa, organizzata dal Polo universitario della Provincia di Agrigento e dall'Università degli studi di Palermo in collaborazione con la Provincia Regionale di Agrigento, il Comune di Agrigento e la Camera di Commercio di Agrigento vuole stimolare il dibattito anche a seguito degli ultimi interventi legislativi in materia di appalti pubblici.
I lavori ospitati nell'Aula Magna " Luca Crescente" dell'insediamento universitario agrigentino partiranno alle ore 15:00, con i saluti del Presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, Maria Immordino; del Rettore dell' Università degli studi di Palermo, Roberto La Galla; del Prefetto di Agrigento, Francesca Ferrandino; del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta; del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi; di Marco Zambuto, Sindaco di Agrigento; di Vittorio Messina Presidente della Camera di Commercio di Agrigento; di Giuseppe Catanzaro, Vicepresidente Confindustria centro Sicilia e di Umberto Di Maggio, presidente "Libera" regionale Sicilia.
Il convegno verrà articolato in due sessioni rispettivamente presieduti da Sergio Santoro e da Giovanni Pitruzzella, Presidente Autorità Antitrust.
Agrigentonotizie
"D'Orsi contro Crocetta: "Politicamente scorretto con i presidenti delle Province"
Eugenio D'Orsi, ha diffuso stamani una pesante nota stampa sull'attuale situazione finanziaria dell'Ente intermedio messo in ginocchio dai tagli operati dal presidente della Regione
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha diffuso stamani una pesante nota stampa sull'attuale situazione finanziaria dell'Ente intermedio messo in ginocchio dai tagli operati dal presidente della Regione, Rosario Crocetta.
"E' politicamente scorretto l'atteggiamento dell'onorevole Crocetta nella sua veste di presidente della Regione Sicilia nei confronti dei presidenti delle Province isolane. La sua azione politica, sostenuta da allucinanti ed irrazionali tagli, ha un solo fine: mettere in difficoltà i presidenti di Provincia, eletti dal popolo nelle liste di formazioni politiche a lui avverse e sostituirli con i Commissari regionali vicini alle sue posizioni politiche. Il suo vero obiettivo è mettere in difficoltà gli amministratori provinciali tagliando loro il finanziamento che fino ad oggi ha permesso all'Ente intermedio di assicurare tutti quei servizi all'utenza prevista dalla normativa vigente. Mi riferisco all'assistenza alle famiglie con soggetti in condizione di handicap, alla pulizia delle spiagge (aspetto importante in una provincia come la nostra con quasi 160 km di costa), la manutenzione di scuole e strade, il sostegno alle attività produttive, la programmazione turistica e potrei continuare ad enunciare il lungo elenco di competenze che hanno le Province. Tutti questi servizi oggi sono bloccati grazie al presidente Crocetta che ha scambiato la Regione come una cosa sua nella quale assurgere a ruolo di padre padrone vantandosi di essere un rivoluzionario. Il suo obiettivo è mettere al posto dei presidenti i suoi commissari dotandoli di adeguati finanziamenti al fine di dimostrare all'elettorato siciliano l'incapacità di certe forze politiche contro la bravura dei commissari. Oggi Crocetta si rivela quello che è, un politico senza idee bravo solo nel distruggere e nel contempo creare le condizioni affinché possano primeggiare i suoi uomini e raggiungere il suo obiettivo finale che è quello di costituire un proprio egemone della politica Sicilia. Lo apprezziamo come uomo e come persona, lo stimavamo come sindaco di Gela, ma non lo possiamo certo accettare come presidente della Regione Sicilia".
Infoagrigento
Il Consiglio approva la mozione sul minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti
Il Consiglio Provinciale, presieduto da Raimondo Buscemi, riunito nell'aula "Giglia" in seduta di prosecuzione, ha approvato all'unanimità due importanti mozioni.
La prima, presentata dai Consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci, riguarda la società Girgenti Acque affinché assicuri il minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti della nostra provincia. Si tratta di una istanza che l'intero Consiglio Provinciale passerà al futuro Commissario regionale che gestirà l'Ente Provincia dopo la decadenza, per fine mandato degli Organi Istituzionali.
L'altra mozione approvata è stata proposta, all'aula "Giglia" dai componenti la VII commissione "Territorio e Ambiente" ed è relativa alle disposizioni del Governo Nazionale di monitorare e quindi pagare i debiti che l'Ente Provincia ha con i fornitori e le imprese. La mozione è stata illustrata dal Consigliere Pellegrino Quartararo. Tutte e due le mozioni sono state approvate all'unanimità.
A chiusura della sessione il Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, ha ricordato ai presenti la Conferenza dei Capigruppo in programma, oggi, 5 giugno per stabilire la data e il programma dell'ultima seduta di questo mandato.
L'Ufficio della Presidenza del Consiglio, ad inizio della seduta ha distribuito in fotocopia la nota inviata dalla Regione relativa alla decadenza degli organi istituzionali che è stata fissata per sabato 15 giugno.
Agrigentoweb
Il Consiglio approva la mozione sul minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti
Il Consiglio Provinciale, presieduto da Raimondo Buscemi, riunito nell'aula "Giglia" in seduta di prosecuzione, ha approvato all'unanimità due importanti mozioni.
La prima, presentata dai Consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci, riguarda la società Girgenti Acque affinché assicuri il minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti della nostra provincia. Si tratta di una istanza che l'intero Consiglio Provinciale passerà al futuro Commissario regionale che gestirà l'Ente Provincia dopo la decadenza, per fine mandato degli Organi Istituzionali.
L'altra mozione approvata è stata proposta, all'aula "Giglia" dai componenti la VII commissione "Territorio e Ambiente" ed è relativa alle disposizioni del Governo Nazionale di monitorare e quindi pagare i debiti che l'Ente Provincia ha con i fornitori e le imprese. La mozione è stata illustrata dal Consigliere Pellegrino Quartararo,
Tutte e due le mozioni sono state approvate all'unanimità.
A chiusura della sessione il Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, ha ricordato ai presenti la Conferenza dei Capigruppo in programma, oggi, 5 giugno per stabilire la data e il programma dell'ultima seduta di questo mandato.
L'Ufficio della Presidenza del Consiglio, ad inizio della seduta ha distribuito in fotocopia la nota inviata dalla Regione relativa alla decadenza degli organi istituzionali che è stata fissata per sabato 15 giugno.
"Il Mercato degli appalti pubblici ", convegno ad Agrigento il 6 e 7 giugno
"Il Mercato degli appalti pubblici - Tra istanze di legalità ed esigenze di efficienza ": è il tema di un convegno di studi organizzato dal Polo universitario della Provincia di Agrigento e dall'Università degli studi di Palermo in collaborazione con la Provincia Regionale di Agrigento, il Comune di Agrigento e la Camera di Commercio di Agrigento , in programma per mercoledì 6 e giovedì 7 giugno prossimi nell'Aula Magna " Luca Crescente" dell'insediamento universitario agrigentino.
I lavori partiranno alle ore 15:00 con i saluti della Prof.ssa Maria Immordino, Presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento; di Roberto La Galla, Rettore dell' Università degli studi di Palermo; del Prefetto di Agrigento, Francesca Ferrandino; del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta; di Eugenio D'Orsi, Presidente della Provincia Regionale di Agrigento; di Marco Zambuto, Sindaco di Agrigento; di Vittorio Messina Presidente della Camera di Commercio di Agrigento; di Giuseppe Catanzaro, Vicepresidente Confindustria centro Sicilia e di Umberto Di Maggio, presidente "Libera" regionale Sicilia.
Il convegno sarà articolato in due sessioni rispettivamente presieduti da Sergio Santoro e da Giovanni Pitruzzella, Presidente Autorità Antitrust.
"Il convegno - ha detto il Presidente del Polo Maria Immordino - nasce dalla volontà di promuovere un dibattito, anche a seguito degli ultimi interventi legislativi sull'utilità o meno della "documentazione antimafia" quale strumento di prevenzione e contrasto effettivo alla criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici: Una ricerca - conclude la Immordino - di strumenti alternativi di semplificazione, nella consapevolezza che la riduzione degli adempimenti burocratici sia da ascrivere tra le condizioni essenziali per assicurare l'efficienza, lo sviluppo e la competitività del sistema Pese e garantire i basilari diritti di cittadinanza"
Sicilia24h
D'Orsi contro Crocetta
Il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, e' preoccupato dalla condizione finanziaria dell'Ente Provincia, in ginocchio a causa dei tagli che D'Orsi addebita al presidente della Regione, Crocetta. Eugenio D'Orsi spiega : " e' politicamente scorretto l'atteggiamento di Crocetta, nella sua veste di Presidente della Regione Sicilia, nei confronti dei Presidenti delle Province siciliane. La sua azione politica, sostenuta da allucinanti ed irrazionali tagli, ha un solo fine: mettere in difficolta' i presidenti di Provincia, eletti dal popolo nelle liste di formazioni politiche a lui avverse, e sostituirli con i Commissari regionali vicini alle sue posizioni politiche. Tanti servizi essenziali, ad esempio assistenza disabili e pulizia delle spiagge, sono oggi bloccati grazie al Presidente Crocetta, che apprezziamo come uomo e come persona, lo stimavamo come Sindaco di Gela, ma non lo possiamo certo accettare come Presidente della Regione Sicilia ".
Valledeitempli.it
Il Consiglio provinciale approva la mozione sul minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti
Il Consiglio Provinciale, presieduto da Raimondo Buscemi, riunito nell'aula "Giglia" in seduta di prosecuzione, ha approvato all'unanimità due importanti mozioni.
La prima, presentata dai Consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci, riguarda la società Girgenti Acque affinché assicuri il minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti della nostra provincia. Si tratta di una istanza che l'intero Consiglio Provinciale passerà al futuro Commissario regionale che gestirà l'Ente Provincia dopo la decadenza, per fine mandato degli Organi Istituzionali.
L'altra mozione approvata è stata proposta, all'aula "Giglia" dai componenti la VII commissione "Territorio e Ambiente" ed è relativa alle disposizioni del Governo Nazionale di monitorare e quindi pagare i debiti che l'Ente Provincia ha con i fornitori e le imprese. La mozione è stata illustrata dal Consigliere Pellegrino Quartararo,
Tutte e due le mozioni sono state approvate all'unanimità.
A chiusura della sessione il Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, ha ricordato ai presenti la Conferenza dei Capigruppo in programma, oggi, 5 giugno per stabilire la data e il programma dell'ultima seduta di questo mandato.
L'Ufficio della Presidenza del Consiglio, ad inizio della seduta ha distribuito in fotocopia la nota inviata dalla Regione relativa alla decadenza degli organi istituzionali che è stata fissata per sabato 15 giugno.
Sicanianews
Istituto Toscanini, il sindaco Pace: "Le istituzioni si assumano le proprie responsabilità"
Vicenda Istituto Toscanini a rischio. Il Sindaco Pace chiede alle istituzioni di assumersi le proprie responsabilità. Infatti scrive in una nota:
"L'Istituto Toscanini rappresenta una delle eccellenze della città di Ribera e di tutto il territorio, pertanto occorre fare di tutto per far sì che scompaiano le incertezze sulla sua stabilità e sul suo futuro".
"Occorre trovare le soluzioni per risolvere questa delicatissima situazione causata dal blocco dei finanziamenti che mette a serio rischio il futuro dell'Istituto Toscanini. È necessario che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità affinché venga garantita la stabilità economica dell'Istituto Toscanini".
Poi aggiunge: "Siamo vicini al Direttore, al corpo docente e a tutti gli studenti del Toscanini, preoccupati per il proprio futuro. Da parte nostra ci siamo già attivati e continueremo a farlo quotidianamente e con insistenza in questi giorni, affinché si trovino le opportune e necessarie soluzioni".