Agrigentoflash.it
Provincia. Si è insediato il Commissario Regionale Infurnari.
Si è insediato questa mattina, nella qualità di Commissario regionale, il dott. Benito Infurnari, che guiderà la Provincia regionale di Agrigento, fino alla costituzione del Consorzio dei Comuni.
Il neo Commissario ha incontrato sia i dirigenti dell'Ente che gli organi di stampa ai quali ha subito chiarito che sia la Presidenza che gli uffici di tutti i dirigenti, saranno aperti al rapporto diretto con l'utenza, in giorni prefissati senza la necessità di fissare appuntamenti.
"Stiamo vivendo un momento storico nel passaggio tra la Provincia ed i Consorzi di Comuni - ha spiegato Infurnari - e il mio incarico durerà fino al 31 dicembre, data entro la quale. la Regione dovrà varare una nuova legge che riguarda questa nuova figura istituzionale".
Entrando nel merito del problema principe, e cioè la mancanza di risorse economiche, il Commissario non ha nascosto le grosse difficoltà che si presentano nella gestione, ma ha fatto intendere che il Presidente Crocetta potrà intervenire con alcune integrazioni al bilancio dell'Ente.
"Le nove Province siciliane - ha proseguito il dott. Infurnari - vivono una pesante situazione di disagio a causa della mancanza di risorse finanziarie, ma sono convinto che il Presidente Crocetta sensibile come è ai problemi del territorio, troverà delle risorse per integrare gli scarni bilanci degli Enti. La Provincia di Agrigento, pur non avendo grandi risorse, può però garantire gli stipendi al personale e interventi di modesta entità".
Benito Infurnari, leggendo una relazione sullo stato dell'Ente, non ha potuto fare a meno di affermare che la situazione è disastrosa.
"Nel settore della Pubblica Istruzione abbiamo enormi difficoltà - ha aggiunto - alle scuole potremo assicurare modesti interventi tutti in piena economia e con proprio personale. Acquistare arredi per le aule diventa difficoltoso. Nel settore ambiente bisogna puntare a potenziare il rapporto con la Comunità Europea per intervenire sul territorio con fondi UE. Drammatica invece è la situazione nell'importante settore della viabilità che invece dovrebbe avere la massima priorità. Allo stato attuale il settore infrastrutture stradali può assicurare solo il minimo indispensabile e tutto con proprio personale".
Un capitolo a parte per Benito Infurnari merita l'edilizia scolastica.
"Il nostro obiettivo - ha aggiunto- sarà quello di completare gli interventi strutturali nell'edificio che dovrà ospitare le classi dell'Istituto "Fermi" di Agrigento e definire il liceo di Bivona. La zona Montana ha infatti urgente necessità di definire questo importante edificio. Cultura e sport si potranno fare modeste iniziative. Per i servizi sociali ci attiveremo per proseguire nei compiti istituzionali dell'Ente. Il mio obiettivo sarà comunque quello di garantire due strutture educative: l'istituto musicale Toscanini di Ribera e il Consorzio Universitario di contrada Calcarelle. Ripeto, io sono molto fiducioso nella sensibilità del Presidente Crocetta che non farà di mancare il proprio sostegno per quei settori vitali nel nostro territorio".
Il Commissario Regionale Infurnari ha illustrato dove intende intervenire per reperire piccole risorse. "La mia persona - ha concluso - espleterà le funzione dei tre organi istituzionali che componevano la Provincia: il Presidente, la Giunta ed il Consiglio, quindi sotto questo aspetto le auto blu non serviranno più, con un forte risparmio di spesa. Risparmio anche nelle utenze telefoniche dove potremo recuperare abbastanza. Inoltre, anche se sono poche, cercheremo di razionalizzare gli affitti dell'Ente e avviare contestualmente la vendita di tutti quei beni che non sono utilizzati. Per finire il mio impegno principale sarà l'attuazione di tutte le leggi varate a contrastare la corruzione puntando sulla trasparenza e il controllo". Infurnari ha concluso sottolineando la necessità di intervenire con urgenza per garantire la pulizia delle spiagge indispensabili per la salute e l'igiene pubblico.
Il Cupa intende rilanciare la propria attività accademica anche tra i Paesi del bacino del Mediterraneo
Il Polo Universitario della Provincia di Agrigento intende rilanciare il proprio ruolo accademico anche tra i Paesi del bacino del Mediterraneo attraverso una serie di iniziative che coinvolgano i più prestigiosi atenei della Penisola.
In questa direzione sono già state tracciate le linee di una serie di interventi la cui fattibilità verrà verificata nelle prossime settimane alla luce delle risorse disponibili.
Se ne è discusso nel corso di un "tavolo tecnico" convocato nei giorni scorsi dal Presidente del Polo Maria Immordino, ed al quale hanno partecipato anche il Vice Presidente Giovanni Di Maida ed i componenti del cda Gianfranro Tuzzolino ed Angela Bellia.
Nel corso della riunione è stata esaminata anche la situazione finanziaria del Polo, alla presenza del direttore amministrativo Giuseppe Vella, del responsabile del settore finanziaria Andrea Occhipinti, del coordinatore del poli decentrati dell'Università di Palermo, Ettore Castorina e della responsabile dei servizi generali Olga Matraxia.
Intanto, in questi giorni la Presidente Maria Immordino ha avviato, tra le espressioni più rappresentative delle professioni, delle Istituzioni, e delle associazioni maggiormente rappresentatitive, la campagna di adesione al Polo quale "socio benemerito": si tratta di una nuova figura, introdotta grazie ad una apposita modifica allo statuto del Polo, che intende ulteriormente radicare il Polo nel tessuto sociale ed economico del territorio e nello stesso tempo captare nuove risorse, ritenute "vitali" in un momento di estrema congiuntura come quello attuale.
Secondo le nuove previsioni statutarie, infatti, l'adesione quale "socio benemerito", consente la partecipazione alle assemblee dei soci: in modo da arricchire di contributi, esperienze e professionalità il dibattito organizzativo e strategico all'interno del Polo agrigentino.
"In questo modo abbiamo cercato di coinvolgere le espressioni più significative del nostro territorio - dice la Presidente del Polo Maria Immordino - cercando di meglio radicare il Polo nel nostro tessuto sociale e di arricchire lo scambio di esperienze.
La proposta di adesione quale socio benemerito infatti è rivolta alle migliori espressioni della nostra terra, perché il sapere appartiene a tutti, e deve crescere con il contributo fattivo di tutti".
Agrigentonotizie.it
Agrigento, Benito Infurnari si insedia alla guida della Provincia regionale
Si è insediato questa mattina, nella qualità di commissario regionale, Benito Infurnari, che guiderà la Provincia regionale di Agrigento fino alla costituzione del Consorzio dei Comuni.
Il neo commissario ha incontrato sia i dirigenti dell'Ente che gli organi di stampa ai quali ha subito chiarito che sia la Presidenza che gli uffici di tutti i dirigenti, saranno aperti al rapporto diretto con l'utenza, in giorni prefissati senza la necessità di fissare appuntamenti.
"Stiamo vivendo un momento storico nel passaggio tra la Provincia ed i Consorzi di Comuni - ha spiegato Infurnari - e il mio incarico durerà fino al 31 dicembre, data entro la quale la Regione dovrà varare una nuova legge che riguarda questa nuova figura istituzionale". Entrando nel merito del problema principe, e cioè la mancanza di risorse economiche, il commissario non ha nascosto le grosse difficoltà che si presentano nella gestione, ma ha fatto intendere che il presidente Crocetta potrà intervenire con alcune integrazioni al bilancio dell'Ente. "Le nove Province siciliane - ha proseguito Infurnari - vivono una pesante situazione di disagio a causa della mancanza di risorse finanziarie, ma sono convinto che il presidente Crocetta sensibile come è ai problemi del territorio, troverà delle risorse per integrare gli scarni bilanci degli Enti. La Provincia di Agrigento, pur non avendo grandi risorse, può però garantire gli stipendi al personale e interventi di modesta entità". Benito Infurnari, leggendo una relazione sullo stato dell'Ente, non ha potuto fare a meno di affermare che la situazione è disastrosa. "Nel settore della Pubblica istruzione abbiamo enormi difficoltà - ha aggiunto - alle scuole potremo assicurare modesti interventi tutti in piena economia e con proprio personale. Acquistare arredi per le aule diventa difficoltoso. Nel settore ambiente bisogna puntare a potenziare il rapporto con la Comunità Europea per intervenire sul territorio con fondi Ue. Drammatica invece è la situazione nell'importante settore della viabilità che invece dovrebbe avere la massima priorità. Allo stato attuale il settore Infrastrutture stradali può assicurare solo il minimo indispensabile e tutto con proprio personale". Un capitolo a parte per Benito Infurnari merita l'edilizia scolastica. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto - sarà quello di completare gli interventi strutturali nell'edificio che dovrà ospitare le classi dell'Istituto 'Fermi' di Agrigento e definire il liceo di Bivona. La zona Montana ha infatti urgente necessità di definire questo importante edificio. Cultura e sport si potranno fare modeste iniziative. Per i servizi sociali ci attiveremo per proseguire nei compiti istituzionali dell'Ente. Il mio obiettivo sarà comunque quello di garantire due strutture educative: l'istituto musicale Toscanini di Ribera e il Consorzio Universitario di contrada Calcarelle. Ripeto, io sono molto fiducioso nella sensibilità del presidente Crocetta che non farà di mancare il proprio sostegno per quei settori vitali nel nostro territorio" Ill commissario regionale Infurnari ha illustrato dove intende intervenire per reperire piccole risorse. "La mia persona - ha concluso - espleterà le funzione dei tre organi istituzionali che componevano la Provincia: il presidente, la Giunta ed il Consiglio, quindi sotto questo aspetto le auto blu non serviranno più, con un forte risparmio di spesa. Risparmio anche nelle utenze telefoniche dove potremo recuperare abbastanza. Inoltre, anche se sono poche, cercheremo di razionalizzare gli affitti dell'Ente e avviare contestualmente la vendita di tutti quei beni che non sono utilizzati. Per finire il mio impegno principale sarà l'attuazione di tutte le leggi varate a contrastare la corruzione puntando sulla trasparenza e il controllo". Infurnari ha concluso sottolineando la necessità di intervenire con urgenza per garantire la pulizia delle spiagge indispensabili per la salute e l'igiene pubblico
agrigentosette.it
Scandalo alla Regione Formati alla corruzione di Michele Scimè - 20/06/2013
L'indagine sui fondi UE destinati alla formazione professionale è stata condotta a Palermo, ma non c'è dubbio che sia Agrigento l'epicentro del terremoto politico-istituzionale scaturito dalle investigazioni della Guardia di Finanza. Il manager Faustino Giacchetto, l'ex assessore regionale Luigi Gentile e l'ex dirigente regionale Gianmaria Sparma, tre agrigentini che per ruolo o per spessore sono i protagonisti di rilievo di una squallida vicenda che raccontiamo nei punti salienti attraverso l'ordinanza di custodia cautelare L'indagine è stata condotta a Palermo, ma non c'è dubbio che sia Agrigento l'epicentro del terremoto politico-istituzionale scaturito dalle investigazioni della Guardia di Finanza. Perché agrigentini sono il manager Faustino Giacchetto, 50 anni, canicattinese, l'ex assessore regionale Luigi Gentile, 54 anni, ed il dirigente generale del Dipartimento regionale degli interventi per la Pesca Gianmaria Sparma, 38 anni, di Lampedusa ma nato a Palermo. Per ruolo o per spessore sono loro i protagonisti di rilievo di una squallida vicenda che raccontiamo nei punti salienti attraverso l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari, Luigi Petrucci, sulla richiesta di applicazione di misure cautelari della Procura della Repubblica di Palermo.
L'inchiesta ha svelato un vero e proprio comitato d'affari che dal 2006 al 2012, anche corrompendo politici e dirigenti pubblici e ricorrendo a fatture per operazioni inesistenti, ha pilotato gli appalti dei grandi eventi in Sicilia e si è appropriato di rilevanti fondi comunitari destinati ai principali progetti per la formazione professionale. Quante cose sia possibile fare con i soldi in arrivo da Bruxelles - si accettano scommesse - non potreste nemmeno immaginarlo. I numeri. L'ordinanza, 674 pagine in tutto, contiene ben 84 capi d'imputazione per 41 persone indagate, 16 delle quali arrestate ieri. 37 in totale le persone fisiche coinvolte e sette enti. I 16 arrestati. In manette, oltre ai già citati Gentile, Sparma e Giacchetto, per il primo filone d'indagine sono finiti in manette la moglie di quest'ultimo, Concetta Argento, e la sua segretaria, Stefania Scaduto; il presidente del Ciapi, Francesco Riggio, avvocato e candidato alle ultime elezioni regionali con il Pd; l'ex dirigente dell'Agenzia per l'impiego Gaspare Lo Nigro; il rappresentante legale del Pid Domenico Di Carlo; l'imprenditore Pietro Messina. Agli arresti domiciliari sono invece finiti l'imprenditore Massimiliano Sala e due funzionari del Ciapi, Carmelo Bellissimo e Sandro Compagno. Per l'altro filone d'indagine la custodia cautelare è scattata per l'imprenditore Luciano Muratore e per il funzionario regionale Antonino Belcuore: per loro l'accusa è di turbativa d'asta. Ai domiciliari, con l'accusa di corruzione, il dirigente dell'Assessorato regionale al Turismo Elio Carreca ed il vicario del Capo di gabinetto dell'assessore al Turismo, Bruno De Vita. Vale la pena sottolineare che Giacchetto ha ricevuto due distinti provvedimenti di custodia cautelare per entrambe le indagini. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione, dall'evasione fiscale alle false fatturazioni, dalle false operazioni immobiliari al falso in atto pubblico, più una serie di falsi documentali e finanziamenti occulti. I politici indagati. Nelle maglie della rete degli inquirenti sono finiti esponenti politici di spicco. Tra gli indagati per corruzione figurano gli ex assessori regionali al Lavoro Carmelo Incardona (An) e Santi Formica (Pdl), l'ex consigliere comunale di Palermo Gerlando Inzerillo (Grande Sud). Di finanziamento illecito ai partiti devono invece rispondere l'ex assessore regionale al Lavoro, Nicola Leanza, attualmente deputato regionale, Gaspare Vitrano, ex deputato regionale del Pd, attualmente sotto processo per concussione, Nino Dina, ex deputato regionale Udc, e Salvino Caputo, ex deputato regionale del Pdl, decaduto recentemente dall'Ars dopo una condanna definitiva per tentato abuso d'ufficio. Due i filoni d'indagine confluiti di fatto in un'unica inchiesta, ma un unico gran corruttore, secondo la Procura di Palermo, al centro del sistema criminale: Faustino Giacchetto, 50 anni, di Canicattì, imprenditore pubblicitario. La prima indagine, denominata "Mala gestio" è relativa ad un contributo di 15 milioni di euro arrivato alla Regione dall'Unione Europea nell'ambito del Por 2000-2006 e finalizzato alla realizzazione del progetto CO.OR.AP. (Consulenza, Orientamento ed Apprendistato); un progetto che avrebbe dovuto avviare all'apprendistato 1.500 disoccupati ma che di fatto ha visto solo 18 giovani siciliani ottenere un contratto. Le Fiamme gialle avrebbero mosso i primi passi proprio su segnalazione dell'Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode della Commissione Europea, dopo una ispezione amministrativa e dall'analisi della documentazione che era stata acquisita. Qui sarebbe emerso che non solo i fondi del progetto CO.OR.AP. ma anche i soldi di tutte le campagne pubblicitarie affidate tra il 2008 e il 2012 dalla Regione attraverso l'Assessorato alla Formazione all'ente di formazione Ciapi (Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato), sarebbero finiti in buona parte nelle tasche di manager e politici, attraverso viaggi, cene, regali e persino escort; tutto regolarmente fatturato però dalla "Sicily comunication srl" (che oggi si chiama "Media Consulting srl), società pensata da Giacchetto ma costituita e formalmente gestita da uno dei due suoi factotum che recentemente hanno deciso di vuotare il sacco contribuendo a mettere a nudo il sistema criminale creato dal manager canicattinese. E Faustino, o Giac, per gli amici, elargiva senza alcun risparmio regali e mazzette a politici e funzionari, per indirizzare quanti più finanziamenti possibile sul Ciapi, di cui era anche responsabile della comunicazione, per potersi accaparrare così i più grossi bandi sulla comunicazione della Regione.
Regali, favori, interessi e utilità varie che il buon Faustino dispensava sempre a dirigenti e funzionari pubblici e rappresentanti delle istituzioni allo scopo di adulterare documenti e produrre fatture per operazioni inesistenti, come avrebbe appurato la seconda indagine, denominata "Grandi eventi" che ha avuto per protagonisti gli stessi attori di "Mala gestio", ma con al centro di tutto questa volta le procedure di aggiudicazione delle gare d'appalto bandite dalla Regione attraverso l'Assessorato al Turismo, sempre con fondi europei, per gli eventi pubblici (come i mondiali di scherma di Catania o ). In questo caso la Guardia di Finanza ha potuto far emergere il "cartello" costituito da operatori economici in grado di condizionare l'esito delle gare pubbliche. I due factotum pentiti. Fondamentale per la conclusione dell'inchiesta è stato l'apporto fornito dai due ex factotum di Fausto Giacchetto che hanno consentito agli investigatori di mettere ogni tassello al proprio posto. Soprattutto l'uomo che chiameremo V. A., è stato di basilare importanza per i pm palermitani e per le Fiamme gialle che hanno poi verificato i riscontri ai fatti raccontati nella lunga e articolatissima testimonianza. Un incontro sfortunato. E' quello fra Faustino Giacchetto e V. A. che così lo riassume ai pm palermitani. "Ho conosciuto Giacchetto nel 2003 - fa mettere a verbale V. A. -. Inizialmente ho ritenuto che fosse una persona perbene e corretta, ma con il passare degli anni così non si è rivelato. Nel 2006 mi convinse a costituire la "Sicily comunication srl". Tale società si occupava di comunicazione: era ed è tutt'oggi un centro media. L'attività si rivelò subito proficua grazie ai clienti che mi procurava Giacchetto, in primis l'ente di formazione Ciapi. Così costituì anche un'altra società, la "Media center & management srl". Giacchetto era davvero un leader carismatico, e col tempo è divenuto di fatto il vero proprietario/amministratore delle società. Io invece divenni il suo factotum, con uno stipendio di tremila euro. Col tempo, Giacchetto mi ha psicologicamente annullato come persona e come uomo, tutte le mie azioni sono state da lui completamente controllate". E continua spiegando il suo ruolo nella vicenda: "Emettevo fatture di comodo, trasferivo somme di denaro in suo favore o di altri soggetti, acquistavo beni di lusso, come orologi Patek Philippe". E nel 2008 Giacchetto chiese al suo factotum di occuparsi direttamente di alcuni aspetti delle campagne elettorali di alcuni politici: "Mi disse che avrei dovuto curare, e pagare per suo conto, i rapporti con le tipografie per la stampa di tutta una serie di manifesti e fac-simili elettorali di candidati da lui sostenuti". Chi erano i politici? "Scoma, Cascio, Vitrano, Caputo, Cintola, Gentile e altri che al momento non ricordo - dice V. A. ai pubblici ministeri -. Giacchetto mi disse che avrei dovuto chiedere alle tipografie che emettevano le fatture di non riportare come descrizione la fornitura del materiale elettorale". Viaggio in Tunisia con Gentile e Scalia. Ma non solo di manifesti, brochure, santini elettorali si occupava il braccio destro di Giacchetto. Anche di viaggi. Dice V. A.: "Ricordo un viaggio del costo di 36.350 euro effettuato in Tunisia dal 22 al 26 agosto da Giacchetto con la sua famiglia e con quella degli onorevoli Scalia e Scoma, Gentile e Sparma". E anche "lavori elettrici, del costo di almeno 16.000 euro, che Giacchetto fece effettuare presso la sua abitazione o al suo villino e che mi disse di pagare a seguito di alcune fatture emesse nei confronti della Sicily comunication srl". E persino una sponsorizzazione di 60 mila euro in favore della Pallacanestro Ribera "che, a dire di Giacchetto era stata richiesta da Marcello Massinelli, amico di Totò Cuffaro". Per Gentile appartamenti in uso gratuito e ingressi di favore alla Favorita. Tra i 41 indagati è finito anche l'ex amministratore delegato del Palermo Calcio, Rinaldo Sagramola. Secondo gli inquirenti Giacchetto avrebbe acquistato spazi pubblicitari dalla società rosanero fatturando cifre ben superiori a quelle realmente pagate. Il danaro eccedente sarebbe servito a ripagare gli abbonamenti per la tribuna vip, che poi il manager avrebbe girato a politici amici per ingraziarsene i favori. E fra i politici amici, secondo la Procura palermitana, ci sarebbe Luigi Gentile. Oltre un centinaio, in buona parte agrigentini, sarebbero stati i beneficiari dei tagliandi girati all'ex assessore regionale. Anche un appartamento di proprietà di Giacchetto sarebbe stato dato in uso a titolo gratuito, dal 2008 al maggio del 2012, a Luigi Gentile, prima in via Principe di Belmonte e poi in via Nunzio Marello.
Per Sparma soldi, traslochi e persino Sky. Secondo la Procura, il dirigente generale del Dipartimento Regionale degli Interventi per la Pesca della Regione Siciliana ricevette in più occasioni denaro attraverso una carta ricaricabile ed in contanti. Era il luglio 2009. "... Faustino mi fece richiedere questa carta prepagata poiché, a suo dire, la doveva consegnare al suo amico Gian Maria Sparma prima che questi si recasse in viaggio di nozze negli Stati Uniti. Quindi, ho fatto una ricarica di tremila euro prima di consegnare la carta al Giacchetto ed una seconda ricarica di altri tremila euro dopo che lo Sparma era partito per l'estero. A ciò deve aggiungersi che il Giacchetto, il 4 agosto 2009, mi fece prelevare dal mio conto corrente personale dollari per un controvalore di 3.210,70 che, a suo dire, avrebbe dovuto consegnare allo Sparma prima della sua partenza per gli Stati Uniti. I dollari li ho riposti in una busta che ho consegnato a Giacchetto". E oltre ai soldi fra i benefit ricevuti da Sparma figurano pagamenti di un trasloco, per una serie di lavori effettuati nella casa abitata a Palermo e addirittura l'abbonamento alla tv satellitare Sky. In cambio, sempre secondo i magistrati palermitani, Sparma avrebbe "compiuto atti contrari ai doveri del proprio ufficio promuovendo/finanziando alcune iniziative di soggetti economici "legati" a Giacchetto. Due almeno gli episodi: il primo con l'affidamento diretto di servizi pubblicitari ad una ditta di Messina, il secondo attraverso l'affidamento delle "attività di comunicazione dell'evento denominato European Maritime Day Sicilia 2010". Sara Tommasi e le prestazioni di "altra natura". C'è poi, nel luglio 2010, anche un bonifico bancario di tremila euro: "Sara" la causale. "Giacchetto mi disse di effettuare il bonifico in favore della soubrette Sara Tommasi - racconta a verbale -. Dopo qualche giorno mi fece avere una bozza di contratto di cessione dei diritti di utilizzo di immagini fotografiche tra la Media center e la Tommasi, affinché lo firmassi. Non avendo mai ricevuto il contratto firmato dalla controparte, né la fattura per il bonifico effettuato alla Tommasi chiesi notizie a Giacchetto, che mi fece intendere che non si trattava di un servizio fotografico, ma di un pagamento per delle prestazioni di altra natura". Le minacce al factotum. Non sempre V. A. si limitava a seguire le indicazioni di Faustino senza dire la sua. E pare che Giacchetto queste alzate di cresta non la prendesse proprio bene. "Se mi rifiutavo di eseguire i suoi ordini - ha raccontato l'ex factotum - Giacchetto mi diceva: ti ammazzo. Oppure minacciava di licenziarmi o di non darmi lo stipendio". I sequestri. Contestualmente ai provvedimenti restrittivi, le Fiamme gialle hanno eseguito il sequestro disposto dal gip di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica del capitale sociale e dei beni aziendali di cinque società, nonché delle disponibilità patrimoniali e finanziarie riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di oltre 28 milioni di euro.