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Rassegna stampa del 28 giugno 2013

agrigentoflash.it 
Dichiarazione del Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, sull'aumento delle tariffe idriche
 "Apprendiamo dalla stampa che il liquidatore dell'Ato idrico Eugenio D'orsi,  ha ritoccato le tariffe idriche in favore di Girgenti acque. Ora noi non sappiamo se trattasi di una "regalìa", né consociamo le ragioni che hanno portato il liquidatore a compiere un atto forse illegittimo, inopportuno e, in ogni caso, lesivo dei bilanci delle famiglie. Ho dato mandato all'Ufficio legale del Comune di acquisire l'atto per impugnarlo e bloccarlo nelle sedi competenti. Mentre mi accingo a chiedere di revocare in autotutela con immediatezza tale atto. In ogni caso i cittadini non saranno gravati di un tale balzello perché noi faremo di tutto per difenderli e per non far passare un tale immotivato aumento delle tariffe idriche."

Iniziati i lavori di bonifica di alcune strade provinciali
Sono già iniziati i lavori di bonifica di alcune strade provinciali, in particolare sulla SPC n. 62 Tomazzo-Stralongo-Ciotta, in territorio di Palma di Montechiaro. I lavori, seguiti dal coordinatore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto, sono eseguiti dall'impresa Ecorecuperi di San Cataldo, che si è aggiudicata l'appalto per la raccolta, trasporto e conferimento in discarica (o presso le ditte autorizzate al recupero) dei rifiuti. Come nella passata stagione, anche in questo caso si tratta di discariche abusive sequestrate dalla magistratura, che recentemente ha emanato i provvedimenti di dissequestro, autorizzando la Provincia Regionale ad eseguire i lavori di bonifica. I sopralluoghi eseguiti dai tecnici del Gruppo Tutela Ambientale del settore Territorio e Ambiente, diretto dall'Ing. Bernardo Barone (direttore dei lavori geom. Nando Parello, Responsabile Unico del Procedimento geom. Elio Chibbaro), hanno evidenziato la presenza di rifiuti speciali di varia natura, in particolare di numerosi contenitori di amianto, incapsulati e messi in sicurezza per evitare rischi agli operatori e agli stessi cittadini, e che saranno successivamente rimossi e consegnati alle discariche autorizzate allo stoccaggio e allo smaltimento di questo pericoloso materiale.
Nei prossimi giorni le operazioni di bonifica saranno effettuate anche sulla SPC n. 17 Ribera-Camemi, anche in questo caso dopo i provvedimenti di dissequestro dell'autorità giudiziaria, e in seguito alle precedenti segnalazioni di contenitori di amianto e vari rifiu, tra cui anche ingombranti e pneumatici dismessi. La Provincia interverrà anche sulla SP 68, in zona Punta Grande, ma solo dopo l'autorizzazione della Procura della Repubblica che ha posto sotto sequestro la discarica abusiva.
 
 Università, test d'accesso all'Ateneo: si parte il 2 settembre
Calendario rimodulato per i test d'accesso all'Ateneo di Palermo, che riguarda anche la sede universitaria di Agrigento. Si parte il 2 settembre e si chiude il 20 dello stesso mese. Centoventuno i corsi di laurea a Palermo. Sono 443 i posti disponibili quest'anno per il più affollato dei test, quello per l'accesso alle professioni sanitarie, con migliaia di partecipanti. Quest'anno i posti sono aumentati del 15% in più. Sono invece sempre uguali all'anno scorso 405 i posti per le matricole in Medicina e Chirurgia. Venticinque i posti a concorso-test per Odontoiatria e protesi dentaria. Fra i corsi che offrono più posti ci sono i 293 per laurearsi in Scienze e tecniche psicologiche nella facoltà di Scienze della formazione. Cento posti per Informatica alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, 65 a Matematica. Il 10 settembre mattina sarà la volta delle prove per il corso di magistrale a ciclo unico in Architettura 117 posti a Palermo e 97 ad Agrigento, e per quello di Ingegneria edile/architettura in totale 96 posti. Nel pomeriggio i test per i 147 posti per iscriversi in Disegno industriale. Grande affollamento a Giurisprudenza con il test del 19 settembre si aprirà la corsa dei 1.200 per l'accesso alla facoltà, dove c'è un unico corso magistrale in tre diverse sedi, Palermo con 697 posti, Agrigento con 248 e Trapani con 347.
 
 
 
Provincia. Benito Infurnari interviene sul contenimento delle spese
Il Commissario Straordinario Benito Infurnari, d'intesa con il Direttore Generale Giuseppe Vella, ha inviato una nota ai dirigenti e a tutti i centri di spesa per rivedere la spesa complessiva dell'Ente allo scopo di ridurla quanto più possibile e intervenire laddove è possibile senza intaccare la sfera dei servizi resi alla collettività. Tale decisione è stata presa in considerazione del taglio dei trasferimenti sia statali che regionali. Il Commissario Infurnari ha ravvisato la necessità di effettuare ulteriori tagli a determinate voci che serviranno ad assicurare l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa ed a garantire livelli qualitativamente elevati ed uniformi dei servizi resi ai cittadini.
Nello specifico, il Commissario Benito Infurnari ha invitato i Direttori dei vari settori, ognuno per la propria competenza, a ridurre il numero delle auto di servizio al minimo necessario a garantire le necessità di servizio; ridurre le spese di rappresentanza, limitandone l'utilizzo ai casi di assoluta necessità; disdire tutti gli abbonamenti a giornali o riviste, sia cartacei che on-line, attivati presso i diversi settori decentrati dell'Ente o ad organi politico-amministrativi. Inoltre il Commissario ha dato disposizione di cessare immediatamente tutte le linee telefoniche a carico degli organi collegiali decaduti. "Ci rendiamo conto - ha dichiarato il Commissario Benito Infurnari - che l'attuale congiuntura economica che il nostro Paese sta attraversando ed il complesso contesto normativo che vede la Regione Siciliana impegnata in un totale rinnovo della struttura degli enti locali, con la chiusura delle Province Regionali e la costituzione di liberi Consorzi di Comuni, impone una revisione sistematica ed accurata di tutte le voci di spesa che gravano sul costituendo bilancio di questo Ente".
 
Agrigento, truffe all'Inail e all'Inps: sei arresti
Sei persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Agrigento nell'ambito di un'inchiesta su una presunta associazione a delinquere finalizzata a truffe all'Inail e all'Inps. L'accusa è di avere indotto i due Enti a erogare indennizzi per inesistenti infortuni sul lavoro e illecite indennità di disoccupazione. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Agrigento, Ottavio Mosti su richiesta dei pubblico ministero Andrea Maggioni e Matteo Delpini. Complessivamente otto le persone raggiunte da una misura cautelare: due in carcere, quattro agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora. L'operazione è scattata alle prime luci dell'alba. Tra gli arrestati anche due medici agrigentini e alcuni responsabili di patronati di Agrigento e Raffadali. Eseguite diverse perquisizioni nelle sedi di patronati in via Imera ad Agrigento, e nel corso principale di Raffadali, e in studi diagnostici e radiologici, uno dei quali al viale della Vittoria. Notificata la custodia cautelare in carcere all'ex consigliere provinciale del Mpa Vincenzo Giuseppe Terrazzino, 64 anni, di Raffadali. L'esponente politico si è sentito male mentre si trovava in caserma, ed è stato trasportato  in ambulanza all'ospedale San Giovanni di Dio. Agli arresti domiciliari è finito il medico e dirigente dell'Inail, Salvatore Conti, 56 anni, di Agrigento.
 
 
Grandangoloagrigento.it
 
Blitz "Demetra"- malore per uno degli arrestati: l'ex consigliere provinciale Terrazzino
Si è sentito male mentre si trovava in caserma, dai carabinieri, in stato di arresto. Ed è stato trasportato in ospedale. E' uno dei destinatari del provvedimento di cattura del blitz "Demetra" firmato dal Gip del Tribunale di Agrigento, Ottavio Mosti su richiesta dei Pm Andrea Maggioni e Matteo Delpini. Si tratta dell'ex consigliere provinciale del Mpa Vincenzo Giuseppe Terrazzino, 49 anni, di Raffadali che per la Procura della Repubblica avrebbe ideato e portato avanti un'organizzazione criminale dedita alla truffa ai danni di enti dello Stato (Inps e Inail) attraverso falsi incidenti sul lavoro che poi venivano, grazie a false certificazioni mediche, pagati attraverso cospicui indennizzi. Dalla fittissima coltre di riserbo che ammanta la storia, i cui contenuti essenziali saranno resi noti tra poco durante una conferenza stampa, emerge anche il nome di un'altra delle persone arrestate. Si tratta del  medico e dirigente Inail, Salvatore Conti, 56 anni di Agrigento, che ha già nominato come difensore l'avvocato Giuseppe Scozzari.



 LA SICILIA
 
Fatture senza gli aumenti
Girgenti Acque. Per entrare in vigore le nuove tariffe devono essere ratificate dall'autorità di vigilanza.
Girgenti Acque non potrà emettere le fatture con gli aumenti disposti dal commissario liquidatore dell'ato idrico fino a quando i nuovi importi non saranno stati 'ratificati" dall'Autorità di vigilanza per l'energia elettrica ed il gas. Lo ha precisato il commissario straordinario dello stesso ato idrico Eugenio D'Orsi il quale ha spiegato come è nato il provvedimento adottato lo scorso 29 aprile.
«L'Autorità di vigilanza - ha spiegato l'ex presidente della Provincia - ha chiesto a tutti gli ato ed a tutti i gestori del servizio idrico integrati d'Italia una serie di dati sul consumo dell'acqua, sui costi sostenuti per la gestione sugli investimenti che sono stati effettuati negli ultimi anni, anche prima della costituzione degli stessi ato. Sulla base di questi dati, che vanno aggiornati di anno in anno, vengono determinati gli importi della tariffa. Bisogna anche considerare che, nel caso dell'ato di Agrigento, è stato necessario anche stravolgere il piano economico iniziale della gestione che prevedeva 43 comuni, mentre alla fine siamo fermi a 26 municipalità. Molti infatti, come si sa, hanno rifiutato di consegnare le condotte. Insomma sulla base delle informazioni che l'Autorità ci ha chiesto di raccogliere e che ad essa abbiamo inviato sono stati determinati i ritocchi, purtroppo in aumento, che sono stati poi deliberati. Tuttavia si tratta di una disposizione che troverà applicazione so!tanto dopo che l'Autorità di vigilanza avrà vagliato i dati che abbiamo inviato e dopo che avrà riscontrato che i nuovi importi sono stati ricavati con la metodologia da essa indicata. Per il momento dunque non potrà essere emessa alcuna fattura». - Ma allora perché è stata adottata la determinazione commissariale? «La determinazione è stata inviata all'autorità di vigilanza la quale così può avere un quadro completo per verificare la rispondenza di quanto disposto con i dati inviati sulla base della metodologia che è stata adottata. Non era possibile fare altrimenti. Per questo non abbiamo dato ad essa pubblicità: non c'è ancora nulla di definitivo». Alla notizia degli aumenti il sindaco Marco Zambuto ha immediatamente reagito: «Non sappiamo - afferma - se trattasi di una "regalia", né conosciamo le ragioni che hanno portato il liquidatore a compiere un atto forse illegittimo, inopportuno e, in ogni caso, lesivo dei bilanci delle famiglie. Ho dato mandato all'Ufficio legale del Comune di acquisire l'atto per impugnano e bloccarlo nelle sedi competenti. Mentre mi accingo a chiedere di revocare in autotutela con immediatezza tale atto. In ogni caso i cittadini non saranno gravati di un tale balzello perché noi faremo di tutto per difenderli e per non far passare un tale immotivato aumento delle tariffe idriche». SALVATORE FUCA'
 
D'Orsi commissario dell'Ato Idrico fino al 9 luglio
La nomina di Eugenio D'Orsi a commissario liquidatore dell'ato idrico è stata determinata dalla sua carica di presidente della provincia, ma non è strettamente legata ad essa. Per essere più chiari tale carica non è cessata con la fine del suo mandato al vertice dell'Ente principale, ma continua.
D'Orsi dunque è ancora commissario liquidatore dell'ambito che si occupa del servizio idrico integrato e lo sarà fino al 9 luglio, quando il suo mandato si esaurirà come previsto dal decreto di nomina che a suo tempo venne emesso dalla Regione siciliana. Soltanto allora si dovrà procedere alla nomina di un altro commissario che, visti i criteri fino ad ora seguiti, potrebbe essere lo stesso commissario alla provincia Benito Infurnari. Eugenio D'Orsi conserva anche l'incarico di componente dell'esecutivo regionale dell'Urps (Unione regionale province siciliane).
Sono questi gli ultimi "strascichi" della sua esperienza amministrativa, mentre gli altri incarichi e le rappresentanze presso altri enti ed organismi in qualche modo collegati alla Provincia (Cupa, ad esempio) che erano strettamente legate al suo mandato amministrativo sono cessate con la fine di quest'ultimo.
 
 
 
Gallo a Lupi: "Pensi alla Ss 115"
Deputato nazionale stimola il ministro a operare su una delle principali arterie nazionali.
«Bisogna inserire al più presto nell'agenda nazionale delle opere infrastrutturali un piano di recupero ed ammodernamento del tratto agrigentino della strada statale 115, strada di particolare importanza lungo la quale si snodano in modo esclusivo i traffici commerciali e turistici della provincia». Lo afferma il deputato nazionale del Pdl Riccardo Gallo il quale ha annunciato che sta per presentare un'interrogazione al ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi proprio per richiamare l'attenzione di quest'ultimo sulla strada in questione. «Voglio sottolineare - ha detto - il perdurare delle vecchie criticità ed anche il fatto che ne emergono delle nuove su una strada che rappresenta da sempre il primo asse viario della provincia di Agrigento, una striscia di asfalto che da ovest, dal Sciacca, collega fino al limite est, a Licata, proseguendo poi oltre fino a Gela. La strada ha già subito la chiusura per mesi a causa del crollo del ponte sul fiume Verdura. E adesso la Procura di Sciacca ha sequestrato, e di conseguenza chiuso al transito, il viadotto Carabollace perché addirittura corpo del reato di omicidio colposo in inchieste per incidente stradali». Gallo chiederà dunque al ministro un monitoraggio del tratto agrigentino della statale, ma anche un intervento concreto perché «non intervenire sulla "115" è come privare un cuore dell'arteria di sangue più importante». Già in passato l'argomento era stato affrontato, ma soltanto con manifestazioni di intenti e comunque nel contesto della chiusura che si vorrebbe fare dell'anello autostradale siciliano. Gli animi comunque vennero raffreddati dall'ex governatore Lombardo il quale, in occasione di una sua visita ad Agrigento, disse a chiare lettere che la realizzazione di quest'ultimo progetto sarebbe stata troppo costosa e quindi di difficile realizzazione, almeno nell'immediato. Tuttavia non sono mancate le manifestazioni di intenti anche in tempi non troppo remoti. Circa un anno addietro si è riunito un tavolo tecnico in occasione del quale l'Anas ha assunto l'impegno con la province regionali di Agrigento, Caltanissetta e Trapani di elaborare un piano di prefettibilità. Tale piano avrebbe dovuto servire come base di partenza per poi bandire la gara d'appalto finalizzata alla elaborazione del progetto preliminare. Con in mano quest'ultimo poi si dovrebbero cercare i fondi per la realizzazione dell'opera. E' un pò la procedura seguita con la statale 640 (Agrigento - Caltanissetta) e che si sta seguendo con la 189 (Agrigento - Palermo).
Tuttavia da allora all'ufficio tecnico della Provincia non è più pervenuta alcuna notizia in merito allo studio che avrebbe dovuto essere portato a compimento dall'azienda delle strade statali.
SALVATORE FUCÀ
 
DI SICILIA
 
PROVINCIA
Benito Infurnari oggi incontra i sindacati.
Il commissario straordinario, Benito Infurnari incontrerà oggi, alle 10, negli uffici di presidenza, i segretari provinciali del la Cgil Massimo Raso, della Uil Aldo Broccio, della Cisl Maurizio Saia e dell'Ugl Eugenio Bartoccelli. L'incontro promosso dal Commissario Infurnari si inquadra nel giro di contatti avviati con le forze economiche e sociali della provincia di Agrigento allo scopo di discutere i temi economici e sociali più rilevanti dei territorio provinciale in primo luogo il lavoro e la formazione. PAPI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ATO AG2.  Il segretario della Cgl -FP Alfonso Buscemi scrive alla Gesa
Rifiuti, ritardi per gli arretrati 
Per i netturbini  ancora attesa
Non ci sono date certe per il pagamento agli operatori ecologici dell'Ato Ag2 degli stipendi relativi agli ultimi tre mesi del 2012, legati al versamento delle somme per il finanziamento dei Piani dì rientro dai debiti che i comuni hanno sottoscritto nei mesi scorsi.
La Regione si era infatti impegnata a versare le risorse economiche sotto forma di prestito ai Comuni entro il 30 di aprile, per poter pagare i debiti arretrati con l'ATO e questa pagare le aziende che hanno debiti con i fornitori, imprese e lavoratori. Per saperne di più, il segretario generale della Cgil Funzione pubblica Alfonso Buscemi ha scritto al commissario liquidatore Teresa Restivo.
«Per avere certezza che tutto non finisca nel dimenticatoio - chiediamo alla Restivo un incontro alla presenza dei sindaci dell'Ato Ag2 per capire le ragioni di questo grave ritardo  e trovare soluzioni che consentano ai lavoratori di avere gli stipendi maturati nel 2012. È ovvio che nel perdurare tale silenzio torneremo ad attivare tutte le iniziative di lotta sindacale per chiudere». Immediata la risposta della Restivo. «Siamo pronti a ricevere le organizzazioni sindacali per discuterne ma va detto che i ritardi - spiega - non dipendono da Gesa visto che molti comuni sono ancora indietro con i versamenti delle somme che hanno ricevuto dalla Regione. Inoltre, per una precisa disposizione regionale, siamo costretti e sottolineo costretti, a pagare i nostri debiti con imprese e fornitori, secondo un preciso ordine cronologico a partire dai debiti residui del 2011 e via via tutti gli altri. In tutto questo, siamo fortemente impegnati a cercare di ottenere dai comuni le somme necessarie per poter pagare il corrente ai lavoratori, che al momento non hanno arretrati». E solo ieri ad esempio, la Gesa ha potuto visualizzare i circa 350 mila euro versati dal comune di Agrigento.
«Il nostro auspicio - conclude la Restivo - è che anche gli altri sindaci facciano in fretta per trasferire le somme dei piani di rientro mettendoci nelle condizioni di continuare a pagare i debiti più vecchi arrivando più velocemente a quelli che permetteranno alle imprese di saldare anche gli stipendi del 2012». AMM
 
 

 

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