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Rassegna stampa del 31 luglio 2013

Agrigentoflash
 
 
Gallo: "Crocetta gestisca finanziariamente la transizione dalle Province ai Consorzi tra i Comuni"
Il deputato nazionale del Popolo della libertà, Riccardo Gallo, lancia un appello al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, affinchè recuperi il timone finanziario durante la fase di transizione dalle Province ai Liberi Consorzi tra i Comuni. Gallo afferma : "in attesa di un' auspicabile revisione legislativa della Riforma delle Province, che in Sicilia ne ha provocato l' abolizione, occorre rimediare allo stato di assoluto isolamento finanziario in cui versano le 9 Province siciliane, cancellate senza preventivare un fondo di sostegno capace di garantire le funzioni primarie degli stessi Enti almeno fino alla conclusione della fase di transizione verso i Liberi Consorzi tra i Comuni. Non è tollerabile che, ad esempio, in provincia di Agrigento, strutture formative e didattiche fondamentali, come il Consorzio universitario di Agrigento e l' Istituto musicale Toscanini di Ribera siano abbandonati al proprio destino perché la Provincia, a cui la Regione ha chiuso il rubinetto del sostegno, non è più capace di affrontare le spese necessarie. Crocetta prosegua nel cammino delle riforme, però secondo un'ottica a 360 gradi, ossia prevedendo le conseguenze dei propri atti e rimediando preventivamente".
 
Agrigentonotizie
 
Ato idrico, la Regione revoca l'incarico a Eugenio D'Orsi
Nel corso di una conferenza stampa, convocata per tracciare un bilancio dell'attività, D'Orsi, il quale ha già annunciato che ricorrerà al Tar, ha anche parlato dell'assunzione di suo figlio da parte di Girgenti acque
Redazione
Ato idrico, Zambuto attacca D'Orsi: "Avevamo ragione, doveva essere sostituito"
Eugenio D'Orsi, ex presidente della Provincia di Agrigento, non è più commissario dell'Ato idrico. La Regione, infatti, ha revocato il suo incarico che adesso verrà ricoperto dal commissario dell'ente provinciale Benito Infurnari.
Nel corso di una conferenza stampa, convocata per tracciare un bilancio dell'attività, D'Orsi, il quale ha già annunciato che ricorrerà al Tar, ha anche parlato dell'assunzione di suo figlio da parte di Girgenti acque. "Un aspetto che mi è sempre stato contestato - ha affermato - ma che non ha niente a che fare con la mia figura, ma solamente con le sue capacità".
 
Gallo a Crocetta: "Sostegno nella transizione dalle Province ai Consorzi tra i Comuni"
"Non è tollerabile che, ad esempio, in provincia di Agrigento - afferma - strutture formative e didattiche fondamentali, come il Consorzio universitario di Agrigento e l'istituto musicale 'Toscanini' di Ribera siano abbandonati al proprio destino perché la Provincia non è più capace di affrontare le spese necessarie"
Redazione
Il deputato nazionale del Popolo della libertà, Riccardo Gallo, lancia un appello al presidente della Regione, Rosario Crocetta, affinchè recuperi il timone finanziario durante la fase di transizione dalle Province ai Liberi Consorzi tra i Comuni.
Gallo afferma: "In attesa di un'auspicabile revisione legislativa della riforma delle Province, che in Sicilia ne ha provocato l'abolizione, occorre rimediare allo stato di assoluto isolamento finanziario in cui versano le 9 Province siciliane, cancellate senza preventivare un fondo di sostegno capace di garantire le funzioni primarie degli stessi Enti almeno fino alla conclusione della fase di transizione verso i Liberi Consorzi tra i Comuni. Non è tollerabile che, ad esempio, in provincia di Agrigento, strutture formative e didattiche fondamentali, come il Consorzio universitario di Agrigento e l'istituto musicale 'Toscanini' di Ribera siano abbandonati al proprio destino perché la Provincia, a cui la Regione ha chiuso il rubinetto del sostegno, non è più capace di affrontare le spese necessarie. Crocetta prosegua nel cammino delle riforme, però secondo un'ottica a 360 gradi, ossia prevedendo le conseguenze dei propri atti e rimediando preventivamente".
 
AGRIGENTOWEB
 
D'ORSI SULL'ASSUNZIONE DEL FIGLIO A GIRGENTI ACQUE: "IO NON C'ENTRO, È SOLO MERITO SUO"
E' stato revocato l'incarico di commissariato dell'Ato idrico all'ex presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. Al suo posto la Regione ha nominato l'attuale commissario Benito Infurnari. D'Orsi non l'ha presa bene ed ha convocato d'urgenza una conferenza stampa per tracciare un bilancio dell'attività e per chiarire un aspetto che gli è stato contestato dai suoi avversari politici relativi all'assunzione del figlio nella società Girgenti Acque "E' vero che mio figlio è stato assunto da Girgenti Acque - ha detto - ma non perché è figlio dell'ex presidente della Provincia. E' tutto merito suo se è riuscito ad un avere un posto di lavoro".
 
Infoagrigento
 
 "Affaire Ato Idrico": revocato incarico ad Eugenio D'Orsi"Affaire Ato Idrico": revocato incarico ad Eugenio D'Orsi
La Regione Siciliana, ha revocato l'incarico di commissariato dell'Ato idrico di Agrigento all'oramai ex presidente della Provincia regionale, Eugenio D'Orsi.
Da ora in poi, i compiti e le funzioni, verranno svolti dall'attuale commissario dell'Ente Provincia Benito Infurnari.
A seguito della decisione da parte della Regione, Eugenio D'Orsi ha replicato a stretto giro di parole, volendo chiarire alcuni aspetti della gestione, in primis dell'assunzione del figlio nella società Girgenti Acque: "E' vero che mio figlio è stato assunto da Girgenti Acque - ha affermato D'Orsi - ma non perché è figlio dell'ex presidente della Provincia. E' tutto merito suo se è riuscito ad un avere un posto di lavoro ed ha un contratto precario."
Dopo la decisione della rimozione, D'Orsi ha annunciato che farà ricorso al Tar.
LE DICHIARAZIONI DI ZAMBUTO - Dal comune di Agrigento, tramite un comunicato stampa, si apprende come anche il primo cittadino, Marco Zambuto, abbia preso posizione circa la rimozione di D'Orsi dall'ATO idrico. Queste le parole del Sindaco:
"Avevamo ragione e ci è stata riconosciuta: Eugenio D'Orsi andava sostituito da responsabile dell'Ato idrico a motivo dei mancati controlli su "Girgenti acque" e sull'aumento delle tariffe, ed è stato sostituito.
I "pennelli a amare" non hanno funzionato perché detta società di gestione del servizio idrico integrato doveva effettuare interventi più razionali ed efficaci e non l'ha fatto.
Oggi il gestore privato, sempre sordo alle nostre diffide, ha dovuto arrendersi dopo l'azione vigorosa della magistratura agrigentina.
Ora, pur avendo ottenuto questi successi, non possiamo fermarci: continueremo a difendere gli agrigentini da aumenti tariffari eccessivi e quanto meno sospetti.
E continueremo a lottare perché il mare di San Leone torni limpido e sempre balneabile."
 
Agrigento: al via la Summer University
Per quasi due mesi Agrigento diventa "capitale europea" del turismo studentesco. Dalla fine di luglio e sino ai primi di settembre 2013, infatti, Agrigento, ospita la quinta edizione della Summer University: uno degli appuntamenti più ambiti nel panorama del turismo studentesco internazionale
L'evento si articola in due moduli: per ciascun modulo è prevista la presenza di oltre cinquanta studenti provenienti da venti diversi Paesi europei. Il primo modulo si concluderà a ridosso di ferragosto, mentre il secondo avrà inizio immediatamente dopo e si protrarrà sino alla prima settimana di settembre.
Il programma dell'evento prevede una serie di visite ai siti di maggiore interesse storico - artistico - culturale della provincia e dell'Isola, nonché visite istituzionali ad Enti ed Istituzioni pubbliche e ad insediamenti produttivi di particolare interesse.
Per Mercoledì 31 luglio, alle ore 11,00, è prevista anche la visita al Polo Universitario di Agrigento dove saranno ricevuti dalla Presidente, Prof. Maria Immordino e dai componenti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario.
"Si tratta di un appuntamento di estrema importanza - dice la Presidente Immordino - perché contribuisce al rilancio di immagine della nostra università e nello stesso tempo proietta la città di Agrigento su un panorama europeo".
La Summer Univerity, ormai giunta alla sua quinta edizione, è organizzata dalla sezione provinciale dell'AEGEE.
L'associazione AEGEE (Association des Estates Generaux des Etudiants des Europe ) "Forum degli studenti" è una organizzazione studentesca che promuove la cooperazione, la comunicazione e l'integrazione nell'ambiente accademico europeo.
L'AEGEE è una'associazione non governativa politicamente indipendente e senza scopo di lucro aperta agli studenti di qualunque facoltà, e conta oltre 20 mila iscritti in tutta Europa.
La provincia regionale di Agrigento oltre al Patrocinio, ha concesso all'iniziativa, anche un sostegno economico.
 
Sicilia24h
 
Ribera, Toscanini occupato
Stop all' Istituto musicale Toscanini di Ribera. Semaforo rosso ad una eccellenza didattica e formativa agrigentina. La Provincia di Agrigento, a causa del taglio dei finanziamenti da parte di Stato e Regione, non e' piu' in grado di contribuire finanziariamente alle attivita' di insegnamento delle discipline musicali. Da lunedi' scorso, gli studenti e gli ex studenti dell' Istituto Toscanini di Ribera, in via Roma 21, occupano l'Auditorium per protestare contro il taglio del Conservatorio musicale. Si tratta di un' occupazione ad oltranza, del tutto pacifica, fino a quando non si otterranno certezze sulle possibilita' di futuro. Le immagini e l' intervista a Maria Brocceri, presidente della Consulta degli studenti dell' Istituto musicale Toscanini di Ribera, sono in onda oggi, mercoledì 31 luglio, al Videogiornale di Teleacras.
 
Il sindaco di Agrigento sull'Ato idrico
Dichiarazione del Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, a proposito della nuova situazione nella gestione dell'Ato idrico:
"Avevamo ragione e ci è stata riconosciuta: Eugenio D'Orsi andava sostituito da responsabile dell'Ato idrico a motivo dei mancati controlli su "Girgenti acque" e sull'aumento delle tariffe, ed è stato sostituito.
I "pennelli a amare" non hanno funzionato perché detta società di gestione del servizio idrico integrato doveva effettuare interventi più razionali ed efficaci e non l'ha fatto.
Oggi il gestore privato, sempre sordo alle nostre diffide, ha dovuto arrendersi dopo l'azione vigorosa della magistratura agrigentina.
Ora, pur avendo ottenuto questi successi, non possiamo fermarci: continueremo a difendere gli agrigentini da aumenti tariffari eccessivi e quanto meno sospetti.
E continueremo a lottare perché il mare di San Leone torni limpido e sempre balneabile."
 
Valle dei templi
 
Polo Universitario della Provincia di Agrigento - Per due mesi la città Dei Templi promossa "capitale del turismo studentesco"
 Per due mesi la città Dei Templi promossa "capitale del turismo studentesco" - oltre  100 studenti provenienti dai Paesi di tutta Europa presenti ad Agrigento - Prevista la Visita al Polo Universitario di Agrigento.
Per quasi due mesi Agrigento diventa "capitale europea" del turismo studentesco. Dalla fine di luglio e sino ai primi di settembre 2013, infatti, Agrigento, ospita la quinta edizione della Summer University: uno degli appuntamenti più ambiti nel panorama del turismo studentesco internazionale
L'evento si articola in due moduli: per ciascun modulo è prevista la presenza di oltre cinquanta studenti provenienti da venti  diversi Paesi europei. Il primo modulo si concluderà  a ridosso di ferragosto, mentre il secondo avrà inizio immediatamente  dopo e si protrarrà sino alla prima settimana di settembre.
Il programma dell'evento prevede una serie di visite ai siti di maggiore interesse storico - artistico - culturale della provincia e dell'Isola, nonché visite istituzionali ad Enti ed Istituzioni pubbliche e ad insediamenti produttivi di particolare interesse.
Per Mercoledì 31 luglio, alle ore 11,00, è prevista anche la visita al Polo Universitario di Agrigento dove saranno ricevuti dalla Presidente, Prof. Maria Immordino e dai componenti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario.
"Si tratta di un appuntamento di estrema importanza - dice la Presidente Immordino - perché contribuisce al rilancio di immagine della nostra università e nello stesso tempo proietta la città di Agrigento su un panorama europeo".
La Summer Univerity, ormai giunta alla sua quinta edizione, è organizzata dalla sezione provinciale dell'AEGEE.
L'associazione AEGEE (Association  des Estates Generaux des Etudiants des Europe ) "Forum degli studenti" è una organizzazione studentesca che promuove la cooperazione, la comunicazione e l'integrazione nell'ambiente accademico europeo.
L'AEGEE è una'associazione non governativa politicamente indipendente e senza scopo di lucro aperta agli studenti di qualunque facoltà, e conta oltre 20 mila iscritti in tutta Europa.
La provincia regionale di Agrigento oltre al Patrocinio, ha concesso all'iniziativa, anche un sostegno economico.
 
La Sicilia
 
 EX PROVINCE, SCUOLE E SERVIZI RISCHIANO LA PARALISI LICEI, STRADE, RISERVE: ECCO COSA RIMANE BLOCCATO. ALLARME SUGLI STIPENDI DI 13 MILA DIPENDENTI
 
DAGLI istituti scolastici agli stipendi di dipendenti e precari. Dalle manutenzioni stradali agli impianti sportivi. E poi ancorai servizi di assistenza sociale, i trasporti, la gestione delle riserve naturali, dei consorzi universitari, dei fondi europei, della polizia provinciale, della protezione civile, dei beni confiscati alla mafia. Fino ad arrivare al rilascio di licenze per la pesca agli esami di idoneità per autotrasportatori. Tutti servizi che finora sono stati svolti dalle Province e che da settembre rischiano di saltare o di finire nel caos, secondo quanto denuncia la Cgil. Il motivo? Mancano 140 milioni di euro tra mancati trasferimenti dello Stato e tagli della Regione. E soprattutto, manca ancora un quadro chiaro su quali e quanti organi dovranno sostituire le Province entro la fine dell'anno. L'abolizione delle Province risale a marzo — dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia — ma ancora non si sa nulla di certo su come verranno disegnati gli organi intermedi tra Comuni e Regione. Si parla 3 aree metropolitane che dovrebbero corrispondere alle attuali province di Palermo, Messina e Catania e di 16- l7cnnsorziperlerestantisei province. In questo modo si triplicano gli ambiti di gestione, aumentando di fatto i costi».Un paradosso, secondo il sindacato, per una legge nata per abbattere le spese. Ma i problemi non finiscono qui. «L'aumento degli ambiti—spiega Beppe Citarella del centro studi della Cgil
— provocherà inevitabilmente controversie nel trasferimento delle competenze amministrative, ma anche dei debiti. Tra residui passivi e mutui contratti, i debiti delle ex province ammontano a 2 miliardi. Chi li pagherà? Come verranno divisi i debiti tra i vari consorzi?».
Nell'attesa di capire il futuro delle ex Province, c'è da affrontare il nodo delle emergenze che già si stanno aprendo. C'è il capitolo delle scuole provinciali, che rischiano di non avere i fondi necessari per riaprire i battenti a settembre. Un grido di allarme che arriva dai licei linguistici di Palermo, Marsala ed Ispica, dalle scuole per ottici e artigiani del corallo di Trapani, dagli istituti superiori per studi musicali di Catania e Ribera. A rischio, di conseguenza, anche fondi per l'assistenza sociale agli studenti disabili. Così come le risors eper la manutenzione e le utenze delle scuole statali, servizi che finora erano di competenza delle ex Province.
Dalle scuole al personale: «A breve — dice Enzo Abbinanti, della segreteria della Fp Sicilia, che ha annunciato per oggi un sit-in di protesta davanti l'assessorato alle Autonomie locali
i commissari non avranno più risorse per pagare gli stipendi dei 6.500 dipendenti. La Regione deve recuperare al più presto i mancati trasferimenti da parte dello Stato». Ai 6.500 dipendenti delle cx province si aggiungono gli altrettanti precari delle società partecipate. Un arcipelago di 216 società tra enti, consorzi e associazioni cui a vario titolo partecipavano le nove Province siciliane per un costo di 53 milioni di euro al l'anno.
In questo caos, a rischio ci sono i servizi per la viabilità (polizia provinciale), per i trasporti, per la gestione delle riserve naturali e per le attività connesse alla protezione civile. C'è poi la questione della gestione dei fondi perla manutenzione delle strade e degli impianti sportivi, così come dei progetti europei (sono circa 7 milioni di euro assegnati alle Province).
 
Il Toscanini «le suona» alla Regione
Si svolgerà stamattina alle Il, davanti al palazzo della Presidenza della Regione Siciliana, in piazza Indipendenza, a Palermo, il concerto dell'orchestra e del coro dell'istituto "Arturo Toscanini" di Ribera per sensibilizzare il governo della Regione Siciliana alla salvaguardia del conservatorio musicale clic non sarà più finanziato dalla soppressa Provincia Regionale di Agrigento. il direttore dell'istituto riberese prof. Claudio Montesano ha fatto un accorato invito ai sindaci e ai presidenti dei consigli comunali dei paesi del comprensorio a partecipare alla manifestazione di protesta palermitana.
"La Provincia non riesce più a finanziare il conservatorio — afferma il direttore prof. Claudio Montesano - e l'unica speranza resta un intervento straordinario della Regione Siciliana in attesa della statizzazione prevista. Per questo motivo chiediamo il Vostro sostegno morale e politico, invitando tutti gli amministratori della cosa pubblica a partecipare al concerto di protesta dei nostri studenti con Coro ed Orchestra dell'ISSM "Toscanini" (200 componenti accompagnati dalle rispettiva famiglie) che si terrà sotto la Presidenza della Regione Siciliana in piazza Indipendenza a Palermo mercoledì 3 luglio ore 11".
Intanto, cominciano ad arrivare le adesioni alla manifestazione di stamattina. Un comunicato stampa del comune di Ribera così recita. "L'Amministrazione comunale di Ribera sarà presente.
 
INTERVENTO DELL'ON. GALLO
«Crocetta gestiscala fase della transizione»
"Crocetta gestisca finanziariamente la transizione dalle Province ai Consorzi tra i Comuni". Questo l'appello che il deputato nazionale del Pdl, Riccardo Gallo, rivolge al presidente della Regione. Risulterebbe opportuno porre un freno alla lacuna finanziaria delle 9 province siciliane cancellate, scrive Gallo, considerando che manca un fondo di sostegno per garantire le funzioni primarie degli stessi Enti, almeno fino alla conclusione della fase di transizione che porterà alla costituzione dei Liberi Consorzi tra i Comuni, ... Non è tollerabile che, ad esempio , - afferma il deputato nazionale- in provincia di Agrigento strutture formative e didattiche fondamentali, come il Consorzio universitario di Agrigento e l'istituto musicale Toscanini di Ribera siano abbandonati al proprio destino perché la Provincia, a cui la Regione ha chiuso il rubinetto del sostegno, non è più capace di affrontare le spese necessarie. Crocetta prosegua nel cammino delle riforme, però secondo un'ottica a 360 gradi- conclude- ossia prevedendo le conseguenze dei propri atti e rimediando preventivamente".
 
LA REGIONE INVESTE BENITO INFURNARI . ATO IDRICO IL DIPARTIMENTO ACQUA E RIFIUTI HA UFFICIALIZZATO L'INCARICO COMMISSARIALE PER IL TERRITORIO AGRIGENTINO
Finalmente il Dipartimento regionale acqua e rifiuti si è espresso: le attività commissariali e di liquidazione dell'ato idrico di Agrigento dovranno essere portate avanti dal commissario alla Provincia Benito Infurnari. Lo ha comunicato il dirigente generale Marco Lupo con la propria nota n. 30670 datata 30 luglio e pervenuta via fax all'ato ieri mattina alle ore 9,51. Fino a quel momento ha regnato, ìn seno agli uffici d'ambito, la massima incertezza dato che da un canto il commissario uscente Eugenio D'Orsi reclamava un atto formale, possibilmente legislativo, per uscire di scena, mentre nel contempo quello subentrante aveva già avviato le procedure di insediamento con un verbale dell'altro ieri già inviato allo stesso Dipartimento,
Vedremo adesso se D'Orsi darà seguito all'intenzione, manifestata durante la conferenza stampa di lunedì scorso, di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale per far valere le proprie ragioni (egli afferma che, essendo stato nominato in virtù di una legge non può essere sostituito se non con un'altra legge) oppure se si rassegnerà ad uscire definitivamente di scena. Egli, come si ricorderà, era stato nominato commissario dell'ato idrico in quanto Presidente della Provincia, Sciolti gli organi amministrativi di quest'ultima egli era stato nominato commissario in quanto ultimo presidente in carica dell'ambito. In tale veste egli ha sempre ritenuto di dover mantenere quell'incarico. Di avviso diverso invece il dirigente generale del Dipartimento acqua e rifiuti il quale ha ritenuto, una volta commissariata la provincia, di mantenere in un'unica persona l'azione digestione sia dell'ente provinciale che dell'ato idrico, facendo subentrare a D'Orsi il commissario Benito lnfurnari.
Nel frattempo cominciano i commenti e le prese di posizione sull'avvicendamento al vertice dell'ato idrico. «Avevamo ragione - afferma con soddisfazione il sindaco di Agrigento Marco Zambuto - e ci è stata riconosciuta: Eugenio D'Orsi andava sostituito da responsabile dell'Ato idrico a motivo dei mancati controlli su "Girgenti acque" e sull'aumento delle tariffe, ed è stato sostituito. I "pennelli a mare" non hanno funzionato perché detta società digestione del servizio idrico integrato doveva effettuare interventi più razionali ed efficaci e non l'ha fatto. Oggi il gestore privato, sempre sordo alle nostre diffide, ha dovuto arrendersi dopo l'azione vigorosa della magistratura agrigentina, Ora, pur avendo ottenuto questi successi, non possiamo fermarci: continueremo a difendere gli agrigentini da aumenti tariffari eccessivi e quanto meno sospetti e continueremo a lottare perché il mare di San Leone torni limpido e sempre balneabile.
 
L'ALLARME DELLA CIGL SICILIA
«A rischio apertura anno scolastico»
«Entro l'estate bisogna risolvere l'emergenza dei lavoratori delle Province, sia dei 6.500 di ruolo sia degli altri 6.500, tra precari e insegnanti. A settembre, con le scuole, la situazione rischia di diventare ingestibile». La Fp-Cigil punta il dito sulle ombre connesse all'abolizione degli enti voluta lo scorso marzo dal governo regionale.
«Da aprile — spiega Michele Pagliaro, segretario regionale Cgil — lo Stato ha stoppato i trasferimenti alle Province, mentre la Regione ha tagliato i suoi. Ai 9 enti servono 140 milioni per arrivare fino al 31 dicembre)>. «Inoltre — aggiunge Beppe Citarrella, Centro studi Cgil — le Province hanno accumulato 2 miliardi di debiti tra residui passivi e mutui. Come verranno ripartiti? E come verranno assegnati i proventi degli ex tributi provinciali? ».
Dubbi che riguardano anche il passaggi delle competenze, il futuro dei dipendenti provinciali e l'estensione dei nuovi liberi consorzi di comuni. «Se nascessero 16-17 consorzi — continua Pagliaro — avremmo 3 giganti (le città metropolitane) e dei nani, con rischi per le economie di scala. Ripartiamo dai perimetri preesistenti, con non più di 9 enti, magari di meno. I consorzi vanno affidati ai sindaci, per un maggiore controllo, e si dovrebbero occupare anche di acqua, rifiuti, turismo e programmazione dello sviluppo. Sarebbe un'opportunità di sburocratizzare la Regione».
A rischio non ci sono solo i dipendenti delle Province, ma anche quelli delle loro partecipate e i docenti degli istituti provinciali, come i licei linguistici, artistici, musicali. Il rischio è che a settembre queste scuole non possano aprire e che gli istituti secondari statali con sede in edifici provinciali non abbiano più gestione e manutenzione.
«Non vorremmo — osserva Enzo Abbinanti, segreteiia regionale Fp-Cgil — trovarci con meno servizi e più disoccupati. Al momento, a causa dei minori trasferimenti, le Province non possono chiudere i bilanci e ci sono ritardi a macchia di leopardo nel pagamento degli stipendi, ma a settembre potrebbe scoppiare l'emergenza».
Stamattina i sindacati incontreranno l'assessore regionale alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, mentre fuori dall'assessorato è previsto un sit-in dei lavoratori, aderenti alla Fp-Cgil, delle province, delle partecipate e della scuola. «E' urgente — conclude Mimma Argurio, segreteria Cgil — costituire un tavolo unico regionale di confronto sulle emergenze. Si sono fatte ipotesi SUi passaggio dei dipendenti provinciali allo Stato, ma in mancanza temiamo che i commissariamenti delle Province continuino «sine die».
 
IPIA FEMMINIILE  SENZA SEDE.  LIBERATI I MAGAZZINI DI VIA DUCEZIO NON RESTANO CHE I DOPPI TURNI NELLA SEZIONE MASCHILE
Entrano nel clou le vacanze estive, ma all'istituto professionale di Canicattì non ci si ferma nemmeno nei mesi più caldi dell'anno.
E stato completato, infatti, il trasloco di banchi, sedie, cattedre dai locali di via Ducezio che ospitavano la sezione femminile agli altri locali, sempre di via Ducezio, che ospitano la sezione maschile. Come disposto dal giudice nel 2009, i garage su cui pendeva da due anni uno sfratto esecutivo, sono stati liberati. Ma tra le polemiche. Infatti il trasferimento è stato compiuto con mezzi messi a disposizione soltanto dall'istituto perché — secondo quanto si è appreso — la Provincia di Agrigento non ha dato nessun aiuto. Eppure la stessa Provincia aveva ordinato di ritirare tutti i condizionatori d'aria che si trovavano nei locali del femminile, in vista del trasloco imminente. Liberate le aule, domani sta- mattina, alle 9.30, il responsabile della sezione canicattinese del «Marconi», Gioacchino Capizzi, consegnerà le chiavi alla Provincia di Agrigento che poi le darà ai proprietari dei magazzini. I problemi dell'lpia si fanno sempre più grandi. Se prima maschile e femminile potevano contare di aule separate e di almeno tre laboratori, adesso le condizioni peggiorano drasticamente visto che tutti gli alunni saranno concentrati nello stesso stabile e non ci sarà più spazio per alcun laboratorio. Inoltre l'ufficiale sanitario di Canicattì, per conto dell'Asp ha dichiarato inagibile la struttura di via Ducezio: la sistemazione attuale non è idonea allo svolgimento delle lezioni. Il vicesindaco Gaetano Rizzo ha sollecitato la Provincia di Agrigento a convocare un tavolo tecnico, l'ennesimo, per trovare una soluzione alla drammatica condizione della scuola, famosa per essere la più insicura d'Italia. Tra le tante ipotesi, secondo i docenti, quella che potrebbe finalmente far chiudere questa pagina negativa della storia di Canicattì e dell'agrigentino, sarebbe quella di accorpare professionale ad un istituto superiore della città. Idea che pare al vaglio di dirigente scolastico ma che avrebbe trovato la condivisione degli attuali vertici della sede di Favara, quale la sezione canicattinese è in mancanza di altro, gli studenti potrebbero essere costretti a fare doppi turni in un istituto superiore della città, (forse allo Sciascia o addirittura a Favara).
 
 
D'Orsi, Zambuto e il «residuato» Ato idrico la
.Una delle "rogne" con cui Benito Infurnari dovrà confrontarsi come neo commissario liquidatore dell'Ato Idrico Ag9 potrebbe essere un "residuato bellico" della battaglia tutta personale tra il sindaco Marco Zambuto e il commissario uscente Eugenio D'Orsi.
Quest'ultimo, nel pieno dei suoi poteri, Io scorso 11luglio ha infatti dato mandato (gratuito) all'avvocato agrigentino Giuseppe Scozzari, suo legale di fiducia e già componente del Consiglio d'amministrazione di Girgenti Acque, di "difendere e rappresentare in tutte le sedi opportune il commissario per il danno provocato dalle dichiarazioni (di Marco Zambuto ndr) al suo decoro, alla sua immagine e alla sua reputazione". In sostanza, l'ex presidente dell'ex provincia regionale si riterrebbe diffamato dalle affermazioni del primo cittadino del capoluogo.
A spingere Eugenio D'Orsi a prendere questa decisione, le affermazioni del 10 e 11luglio (Io stesso giorno della delibera) del sindaco di Agrigento "circa — si legge nella delibera — presunti comportamenti fraudolenti di soggetti appartenenti organica- mente all'Ato.
Tali dichiarazioni — dice l'ormai ex commissario — oltre a non essere veritiere sembrano calunniose e diffamatorie anche alla luce del lineare comportamento tenuto dal prof. Eugenio D'Orsi prima quale presidente del Consiglio di amministrazione e attualmente quale commissario".
In particolare 11 riferimento è alla consegna, ad opera del sindaco, di un dossier sulle tariffe idriche e sull'aumento disposto dallo stesso D'Orsi nell'aprile 2012. Contestualmente a quella consegna, infatti, il primo cittadino parlò di 'accertare se nella condotta posta in essere.. possano ravvisarsi ipotesi di reato".
Il dubbio, sempre giuridico ma non è cosa da poco, è quello di capire adesso se questo mandato sia ancora valido dopo la decadenza di D'Orsi e quindi quest'ultimo dovrebbe provvedere a difendersi da privato cittadino, oppure se l'eventuale denuncia per diffamazione possa comunque essere tentata in tutela più in generale dell'Ato.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
LAVORI A RILENTO Statale 640, critiche per i ritardi
Il «Movimento politiche Sociali» polemizza per il fermo, che ormai dura da circa un anno, dei lavori di ampliamento della scorrimento veloce (Ss 640). Una vicenda angosciante per le ditte che sono rimaste esposte economicamente ma anche per i cittadini che non usufruiscono del servizio.
 
PROVINCIA
Avviso di mobilità per funzionario amministrativo
All'albo pretorio on line della Provincia è pubblicato un avviso di mobilità esterna volontaria del Comune di Nuoro per la copertura a tempo indeterminato part time a 25 ore settimanali, di un posto di funzionario amminiStrat0 contabile categoria 03. La scadenza per presentare le candidature è fissata ai 7 agosto. (PAPI)
 
ACQUA. IL Sindaco: «Tariffe troppo alte»
D'Orsi sostituito all'Ato, Zambuto: avevo ragione
Avevamo ragione e ci è stata riconosciuta: Eugenio D'Orsi andava sostituito da responsabile dell'Ato idrico a motivo dei mancati controlli su "Girgenti acque' e sull'aumento delle tariffe, ed è stato sostituito'. Lo dichiara il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, a proposito della nuova situazione nella gestione dell' Ato idrico. "I pennelli a mare non hanno funzionato perché la società di gestione del servizio idrico integrato doveva effettuare interventi più razionali ed efficaci e non l'ha fatto. Oggi il gestore privato - aggiunge - sempre sordo alle nostre diffide, ha dovuto arrendersi dopo l'azione vigorosa della magistratura agrigentina. Ora continueremo a difendere gli agrigentini da aumenti tariffari eccessivi e quanto meno sospetti. E continueremo a lottare perché il mare di San Leone torni limpido e sempre balneabile". (PAPI)
L'INIZIATIVA. Arriva la quinta edizione della «SummerUniversity»
Studenti da tutta Europa ospiti in città sino a settembre
Per quasi due mesi Agrigento diventa "capitale europea" del turismo studentesco. Dalla fine di luglio e sino ai primi di settembre 2013, infatti, Agrigento, ospita la quinta edizione della Summer University: uno degli appuntamenti piè ambiti nei panorama del turismo studentesco internazionale. L'evento sì articola in due moduli: per ciascun modulo è prevista la presenza di oltre cinquanta studenti provenienti da venti diversi Paesi europei. Il primo modulo si concluderà a ridosso di ferragosto, mentre il secondo avrà inizio immediatamente dopo e si protrarrà sino alla prima settimana di settembre.
Il programma dell'evento prevede una serie di visite ai sui di maggiore interesse storico - artistico - culturale della provincia e dell'isola, nonché visite istituzionali ad Enti ed istituzioni pubbliche e ad insediamenti produttivi di particolare interesse.
Per oggi, alle ore 11,00, è prevista anche la visita al Polo Universitario di Agrigento dove saranno ricevuti dalla presidente, Maria Immordino e dai componenti del Consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario. "Si tratta di un appuntamento di estrema importanza - dice la presidente Immordino - perché contribuisce al rilancio di immagine della nostra università e nel- lo stesso tempo proietta la città di Agrigento su un panorama europeo".
La Summer Univerity, ormai giunta alla sua quinta edizione, è organizzata dalla sezione provinciale dell'AEGEE.
L'associazione AEGEE (Association des Estates Generaux des Etudiants des Europe) "Forum degli studenti" è una organizzazione studentesca che promuove la cooperazione, la comunicazione e l'integrazione nell'ambiente accademico europeo.
L'AEGEE è una'associazione non governativa politicamente indipendente e senza scopo di lucro aperta agli studenti di qualunque facoltà, e conta oltre 20 mila iscritti in tutta Europa.
La provincia regionale di Agrigento oltre al Patrocinio, ha concesso all'iniziativa, anche un sostegno economico.
 
SERVIZI. Lo «sportello» darà supporto a cittadini e operatori de settore Pro Loco, apre i battenti info Point «Riscoperta la vocazione turistica»
Ormai operativo, dopo l'inaugurazione di lunedì mattina, l'info Point della Pro Loco in partenariato con l'ormai ex provincia regionale di Agrigento e l'amministrazione comunale di Canicattì che ha messo a disposizione i locali ed un minimo di arredamento e strutture logistiche. Alla manifestazione di inaugurazione ufficiale del nuovo servizio e dei locali a questo dedicati sono intervenuti numerosi addetti ai lavori e autorità. A fare gli onori di casa il vice sindaco Gaetano Rizzo, l'assessore alla Promozione Turistica Giuseppe Ferrante Bannera nonché per la Pro Loco Angelo La Gola che è stato tra i più attivi sostenitori della nascita di un info point in città. La città negli ultimi anni, in coincidenza delle riprese del film La scomparsa di Patò", si è scoperta un'attrattiva turistica che si potenzia anche con questa tipologia di servizi. Nelle scorse settimane alcuni tour operator hanno incluso Canicattì nei loro itinerari. (EG)
 
«Evitare che i liberi consorzi di comuni superino il numero degli enti attuali»
Cgil: Province, stipendi a rischio da settembre
«A settembre gli stipendi dei lavoratori delle Province e delle partecipate, dove si scontano già ritardi, potrebbero essere a rischio e con essi molti dei servizi erogati da questi enti, a partire da quelli scolastici. Licei linguistici provinciali, licei musicali, scuole per ottici e corallai potrebbero, ad esempio, non riprendere le attività dopo l'estate se la riforma conseguente all'abolizione delle Province non prendesse subito la giusta strada, con conseguenze non solo sul personale ma anche su migliaia di studenti». A lanciare l'allarme sono la Cgil Sicilia e la Funzione pubblica regionale che hanno tenuto una conferenza stampa per presentare la loro idea di riforma delle Province e annunciare il sit-in di protesta dei lavoratori che si terrà oggi alle 11 davanti 1' assessorato alle Autonomie locali e Funzione pubblica, a Palermo.
«La riforma - ha detto Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia - può essere un'opportunità per sburocratizzare, decentrare compiti della Regione, dare impulso allo sviluppo a partire dal territorio, migliorare alcuni servizi promuovendo economie di scala. Ma perchè questa opportunità si realizzi occorre avere le idee chiare sugli assetti e affrontare le criticità nei tempi più brevi evitando commissariamenti prolungati, che cozzano con l'idea di rinnovamento, e situazioni transitorie che finirebbero col fare perdere per strada gli obiettivi iniziali dell' operazione».
Secondo Cgil e Fp, bisogna evitare che il numero dei liberi consorzi di comuni superi quello delle attuali province.
«Una eccessiva frammentazione - ha detto Beppe Citarrella, del centro studi della Cgil - a fronte di tre grandi città metropolitane renderebbe impossibili le economie di scala». Inoltre, secondo la Cgil, «bisogna affidare i liberi consorzi ai sindaci, a coloro cioè che rispondono direttamente ai cittadini del loro operato, semplificando su ambiti cruciali come i rifiuti e l'acqua».
«La manifestazione di oggi - ha sostenuto Enzo Abbinanti, della segreteria della Fp Sicilia - è per chiedere che su tutta la partita si apra un tavolo unico di confronto. Per arrivare a chiudere l'anno tra mancati trasferimenti dello Stato e tagli della Regione mancano 140 milioni».
 
INQUINAMENTO. Intervento dei vigili sulla battigia. Girgenti Acque: «Non è colpa nostra». Slitta a oggi l'esito delle analisi
San Leone, schiuma nel tratto vietato Bagnanti furiosi in fuga dalla spiaggia
Arriverà questa mattina l'esito delle analisi sui campioni d'acqua prelevati nel mare di San Leone per verificare se sussistono le condizioni per confermare l'ordinanza del sindaco Zambuto che vieta la balneazione nel tratto di mare dove scaricano i pennelli. Le analisi erano attese per ieri ma per precauzione l'Arpa sta aspettando 72 ore prima di dare l'esito. Intanto ieri mattina i bagnanti hanno constatato la presenza di schiuma in prossimità dello stabilimento di Pubblica sicurezza. Il fenomeno ormai è continuo e desta però qualche sospetto: innanzitutto, perché è sempre nello stesso tratto dove ci sono i pennelli, poi perché si registra solitamente di primo mattino. Lo spettacolo
offerto ai bagnanti, che affollavano questo tratto di arenile, dive vige l'ordinanza di divieto balneazione, è stato ancora una volta sconcertante. Vaste chiazze schiumose maleodoranti di colore bianco e marrone galleggia — vano tra gli scogli e la riva. In tanti hanno preferito abbandonare
la spiaggia. I bagnanti hanno allertato gli agenti della Polizia municipale, che intervenuti sul posto hanno prelevato alcuni campioni di acqua, poi è stata stilata la relazione di servizio, tornando al comando con ancora nelle orecchie le proteste della gente presente sulla spiaggia. In merito alla schiuma in mare è stata diffusa una nota di Girgenti acque. "I nostri tecnici - si legge nel documento - hanno effettuato, come sono soliti fare più volte nell'arco della giornata, i controlli sull'impianto del pennello della Pubblica Sicurezza. Mentre erano sul posto per effettuare una video ispezione all'impianto di sollevamento, si sono accorti di una chiazza schiumosa in mare proprio nell'area antistante la Pubblica Sicurezza che, peri motivi di seguito esposti, non può essere imputabile alla condotta. Il livello dell'acqua nell'impianto di sollevamento è assolutamente inferiore al troppo pieno e il pennello, com'è noto, è stato sigillato tempo addietro (quindi "fuori uso"). I tecnici dell'Azienda hanno avvertito i rappresentanti della Polizia Giudiziaria, all'uopo incaricati dalla Procura della Repubblica, e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Sul posto si sono recati i vigili urbani e il rappresentante di Mareamico ai quali è stato mostrato il corretto funzionamento degli impianti ei assenza di qualsiasi segno di innalzamento dei livelli e di conseguente sversamento", Insomma una situazione che giorno dopo giorno continua a far discutere ed allo stesso tempo a preoccupare i bagnanti che si recano a
San Leone. (PAPI)

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