Giornale di Sicilia
Niente aule all' lpia «Marconi». Un vertice urgente alla Provincia
Un ente sarebbe disposto a concedere i locali necessari in comodato d'uso»
Sembrava essere giunta ad una soluzione, che scppor tam pooe avrebbe garantito almeno la continuità didattica della sezione femminile dell' Istituto Professionale "Marconi", l'annoso problema della carenza di aule nella scuola diretta dal professore Gioacchino Capizzi. Ma anche lo spostamento delle cinque classi del femminile nei locali che ospitano la sezione maschile non è la soluzione ideale perchè sulla scuola professionale si è abbattuta adesso anche la scure che riguarda proprio l'ala dell'Istituto occupata dal ragazzi. Infatti anche questi locali sono stati considerati inidonei ad ospitare attività didattiche e così, se non si trovano soluzioni immediate, a settembre vi sarà il concreto rischio che le lezioni non potranno cominciare. Ne per i ragazzi ne per le ragazze. Proprio questa nuova emergenza ha dato I' input per un incontro d'urgenza con il commissario straordinario della Provincia regionale di Agrigento Benito Infurnari. Il vertice , che ha visto la presenza oltre che dello stesso Infurnari anche del Direttore del plesso canicattinese Gioacchino Capizzi, dell'assessore comunale Gaetano Rizzo, di due tecnici della Provincia e del Provveditore agli Studi di Agrigento Raffaele Zarbo, però non ha portato le risposte sperate poichè è emersa la difficoltà della Provincia ad intervenire in maniera diretta e concreta a causa delle difficoltà economiche io cui versa l'ente. «Nonostante l'ampia disponibità mostrata dal commissario straordinario - ha dichiarato l'assessore Gaetano Rizzo speravamo in una soluzione immediata della problematica che attanaglia l'Ipia Marconi come ad esempio fatto per altri istituti superiori della provincia>'. Alla luce proprio delle difficoltà della Provincia a reperire locali disponibili dove trasferire l'intero corso professionale, oltre 15 classi tra maschile e femminile, la patata bollente è stata ancora una volta passata all'amministrazione comunale di Canicattì che ha manifestato al commissario straordinario la disponibilità espressa da un ente a mettere a disposizione in comodato d'uso gratuito e temporaneo i propri locali, «Ancora una volta dobbiamo fare affidamento - ha dichiarato il professore Gioacchino Capizzi - alla magnanimità di soggetti esterni alla vicenda che si sostituiscono a quanti avrebbero invece il compito istituzionale di intervenire». Ma anche questo tentativo necessita ancora di parecchi nodi da risolvere prima di poter essere praticata. Infatti dovrà essere redatto un piano tecnico nel quale illustrare gli interventi necessari per rendere quanto più simile possibile ad una scuola questi locali e successivamente la Provincia dovrebbe trovare i soldi per realizzare questi lavori. Il tutto entro il prossimo 17 settembre.
«Toscanini», prosegue la protesta
Marinello chiede aiuto al Ministro
Prosegue la protesta degli studenti dei "Toscanini" che temono la chiusura del loro istituto musicale provinciale. Dopo il concerto tenuto a Palermo, davanti al Palazzo d'Orleans, per sensibilizzare le forze politiche e soprattutto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, sul problema ieri è stato tenuto un incontro coni rappresentanti delle ex province per un esame della situazione. "Si
tratta ancora di una fase di discussione - dice il direttore dell'istitutoClaudio Montesano - Aspettiamo adesso impegni concreti", E gli impegni riguardano la possibilità di reperire circa un milione di euro per consentire il funzionamento dell'istituto. Montesann ha rivolto un vivo appello al Presidente Rosario Crocetta affinchè venga in soccorso alle speranze dei giovani studenti ed invii alla Provincia di Agrigento le risorse
necessarie per scongiurare la dismissione del Toscanini, dicendo - si certo che Croncetta, sensibile alla cultura ed alla legalità, troverà la soluzione. Sulla vicenda che riguarda anche altri istituti similari intanto il senatore Giuseppe Marinello del Pdl ha interessato il Ministro dell'istruzione e dell'Università Maria Chiara Caramazza, facendo notare che in Sicilia sono presenti 3 ISSM: il "V. Bellini" di Caltanissetta, il "Toscanini" di Ribera e il "V. Bellini" di Catania e che gli ISSM di Caltanissetta e di Ribera sono gestiti finanziariamente dalle rispettive Province, mentre l'altro è gestito da un consorzio tra Provincia e Comune di Catania. "Purtroppo - nota Marinello - la situazione finanziaria nella quale versano oggi le Province siciliane e la normativa vigente rendendo improbabile la sopravvivenza ditali istituzioni". Non essendo attuata la legge sulla statizzazinne di questi istituti il senatore ha chiesto se, nelle more, il Ministro dell'istruzione e dell'Università non ritenga di adottare provvedimenti volti ad assicurare i finanziamenti necessari per garantire agli istituti musicali della Sicilia uno status di istituto superiore di studi musicali e per far fronte al-
le retribuzioni del personale in servizio.
Turismo come speranza d sviluppo Aumentano posti letto
Aumenta la capacità ricettiva nelle strutture alberghiere della provincia. Sono stati autorizzati, dal settore "Promozione turistica ed Attività economiche e produttive" delle Provincia di Agrigento, nuovi 67 posti letto dopo la classificazione di 9 strutture turistiche nuove. Si tratta di sette b&b ad Agrigento, Menfi, Montevago, Porto Empedocle e Sciacca, una struttura della tipologia "case ed appartamenti" ad Agrigento ed un affittacamere sempre ad Agrigento. Le strutture autorizzate sono le seguenti: B&b "Eden" che si trova a Montevago in via Peppino Impastato, classificazione una stella e 7 posti letto; B&b Nottambulo sita a Licata in via Sant'Andrea, classificazione tre stelle e 4 posti letto. Ed ancora B&h "Tetide" sita a Porto Empedocle via Tetide, classificazione due stelle e 7 posti letto; 13&b "Albachiara" ad Agrigento in Via De Pisis, classificazione tre stelle con 10 posti letto. B&b "Doric bed" ad Agrigento in contrada San Biagio, classificazione tre stelle con 16 posti letto. I3&b "l.a Rosa rossa" a Sciacca in contrada Bordea, classificazione tre stelle e 3po- sIi letto, Il B&b "Rosso di sera" a Menfi via Roma 102, classificazione due stelle e 4 posti letto. Poi ci sono le case ed appartamenti per vacanza "casa Santuli" ad Agrigento in via delle Pervinche, classificazione una stella e 4 posti letto. tufine l'Affittacamere "Sogni d'oro" ad Agrigento classificazione tre stelle e 12 posti. Rispetto allo scorso anno, dai dati in possesso dell' assessorato provinciale al Turismo, si registra un aumento di 676 nuovi posti letto comprese le ottime classificazioni delle strutture turistico alberghiere. Questa la situazìone: in provincia di Agrigento sono in tutto 12.404 i posti letto nelle strutture alberghiere mentre sono 6.084 i posti letto nelle strutture extralberghiere (B&B, turismo rurale, affittacamere, case vacanze e campeggi) per un totale complessivo di 18.488 posti letti. Rispetto al 2011 c'è stato un aumento di 609 nuovi posti letto con un incremento percentuale dcl 3,4 per cento. 1a Provincia ogni anno premiti i titolari di strutture ricettive che si contraddistinguono nel settore: recentemente i riconoscimenti sono andati a due chef Pino Cuttaia del ristorante "La Madia"e Giuseppe Bonsignore del ristorante "Oste e Sacrestano', entrambi di licata. Le strutture premiate dalla Provincia sono state invece:
Villa Romana di Porto Empedocle, La Foresteria - Villa Athena- Agrigento, Verdura GoIf & Resort- Sciacca, Sciaccamare - Sciacca, Pigna d'Oro - Santo Stefano Quisquina, Baia d'Ulisse beach - Agrigento, Villa Giuliana - Licata, Martello - Lampedusa, Residence Gattopardo Vacanze - Palma diMontechiaro, Villaggio Albergo Scremisa di Licata.
Province, caccia a 11 milioni per le scuole
Caccia a 6 milioni per evitare che a settembre restino chiuse le scuole superiori, E servono altri 5 milioni per garantire la funzionalità dei consorzi universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani.c'è da disinnescare la bomba delle 260 società partecipate dalle Province in cui trovano posto oggi circa 6.500 lavoratori, scattata l'emergenza Province. Palazzo d'Orleans ha convocato in due giorni tutti i registi dell'operazione che dovrebbe portare alla definitiva chiusura degli enti e alla redazione di una nuova legge che indicherà chi succede a chi nelle varie competenze.
La prima grana rappresentate dalle scuole superiori e dalle università per cui servono 21 milioni:
,[.e Province hanno gestito direttamente gli istituti linguistici e musicali spiega l'assessore Patrizia Valenti - e hanno curato la manutenzione di tutte le scuole superiori. Per garantire che tutto funzioni anche per il nuovo anno scolastico servono 16 milioni e noi ne abbiamo otto. Entro qualche giorno dobbiamo essere in grado di individuare la copertura del budget. il problema è che il governo farà solo a settembre la manovrina corcettis'a clic autorizza nuove spese e a quel punto potrebbe essere troppo tardi.
Allo stesso moda il rettore di Palermo, Roberto Lagalla, ha lanciato ieri l'allarme sui consorzi universitari, costole dell'ateneo palermitano. Sono nari grazie al sostegno delle Province che ora faranno venire meno i loro fondi''Non ci sono rischi immediati ha detto la- galla - a meno che la Regione non ritenga di recedere da una funzione che è essenziale per il territorio, A quel punto dovrà assumersi la propria responsabilità, I a Valenti precisa che «servono 5 milioni, che non abbiamo, Ma stiamo cercando soluzioni anche in questo senso. li problema in questo caso, aia chiaro, non è la legge che ha abolito le Province ma i mancati trasferimenti statali legati at federalismo fiscale», Lagalla ipotizza per i consorzi universitari una regolazione su base regionale.
Sarebbe l'ingresso nell'orbita della Regione. Ed è la cosa che si teme anche per le società partecipate delle ex Province, I tecnici dell'assessorato agli enti locali e i sindacali hanno fatto ti punto ed è emerso che si tratta di 260 società in cui lavorano 6,500 persone. Le partecipate, al pari degli Ato idrici e rifiuti, devono essere liquidate e le competenze sanno trasferite a enti ancora da individuare I saranno i nuovo consorzi di Comuni o la stessa Regione?). Giusto per fare qualche esempio la Pubbliservizi di Catania impiega 400 persone. Ci sono pelle Palermo Ambiente e la Fondazione Sant'Elia, il Consorzio universitario di Ragusa e cosi via,
Il caso sta provocando una guerra fra poveri perche il Sadirs i Cobas Codir hanno chiesto alla Regione di non far transitare nei propri ranghi questo personale:
Il loro ingresso alla Regione sarebbe la pietre tombale per mille attuali precari regionali. Un carico troppo gravoso per una Regione dalle prospettive già nme,,.
I a Valenti precisa che nessuno ha mai neppure ipotizzato il pamaggio di questo personale alla Regione. Non c'è ancora una soluzione ma escludo che si sada in questa direzione,,. A sua volta la Uilha chiesto al governo di accelerare le procedure per il passaggio dalle Province ai consorzi di Comuni' Bisogna evitare che i lavoratori cestino senza stipendio - hanno detto Claudio Bacone ed Pncol ango -Noi siamo pronti a esaminare quali uque soluzione ma è necessario clic il governo faccia in fretta un piano. La Regione ha dato prova di decisionismo nel legiferare ma altrettanto importante è che adesso metta a punto provvedimenti veri per rendere operativi i nuovi asserti e garantire un futuro ai lavoratori.
La Sicilia
BUFERA AI VERTICI DEL CUPA
Bufera sul Polo Universitario di Agrigento. Con una nota a firma del commissario della Provincia regionale, Benito Infurnari, è stata dichiarata decaduta dall'incarico la presidente del Cupa, Maria lmmordino, indicata dall'Ente quando era in carica Eugenio D'Orsi. Ma lei non demorde ed è pronta a fare opposizione con ogni mezzo. Con la presidente è decaduto quale componente del Cda anche Giovanni Di Maida, in quanto indicato anche lui dalla conclusa amministrazione provinciale.
Pronta è stata la reazione dei rettore dell'Università di Palermo, Roberto La- galla, che in una lettera inviata al commissario Infurnari chiede spiegazioni sulla sua presa di posizione, E questo mentre la presidente lmmordino annuncia una conferenza stampa di fuoco.
La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno, alla vigilia di una serie di tagli di spesa, come quelli dei fondi destinati al personale "comandato" dalla Provincia, e di un calendario agostano fitto di riunioni di cda, di assemblea dei soci, di conferenze di servizi, di convocazioni di esponenti politici nazionali, regionali e locali, al fine di trovare soluzioni utili ad assicurare i fondi necessari alla gestione del Consorzio nel prossimo anno accademico, alla luce di un'analisi di annosi debiti e crediti vantati presso gli enti.
'Dal punto di vista giuridico Smiu ancora il presidente, è stata l'assemblea dei soci a nominarmi ed è la stessa assemblea che può procedere alla revoca, motivandola. Sono molto amareggiata afferma la professoressa Immordino . Avevo sentito il commissario appena un'ora prima che arrivasse il fax. Avevo parlato delle riunioni che ci sarebbero state, anche con i politici. Mi aveva detto: proceda. Invece la nota, con cui mi ritira la fiducia, era pronta: un fatto scorretto e offensivo, non solo dal punto di vista umano, ma soprattutto istituzionale. Sono pronta ad adire le vie legali, penali, civili ed amministrative. Quella nota è un atto illegittimo".
E una decisione che non sa spiegarsi:
'Una motivazione ci deve essere e non è quella citata nella nota, o analoga decisione sarebbe stata assunta dagli altri commissari ai Poli universitari di Trapani e Caltanissetta. Ho accettato l'incarico con spirito di servizio cogliendone la sfida, ritenendo che una buona politica,
con la P maiuscola, che cura valori e interessi collettivi, avrebbe potuto riprendere le sorti del Consorzio. E ciò, nonostante i miei numerosi impegni, perché sono Ordinario di Diritto Amministrativo e ricopro diversi incarichi. Sono una garanzia, perché sono una che sa lavorare. Avevo cominciato a portare avanti una serie di iniziative per radicare l'Università sul territorio. Stavo attuando dei tagli. Ero pronta anche a dimezzarmi l'indennità a 400 euro lordi. Sto pestando qualche piede, lo so, nell'operare nell'interesse degli studenti agrigentini. Qualcuno, forse, vuole mettere le mani sul Consorzio, perché lo ritiene appetibile".
Quando le si ricorda di essere stata indicata da D'Orsi afferma: "Non sono legata politicamente a nessuno". La situazione economica al Polo universitario è nota: 800 mila euro di debiti nei confronti dei docenti, risalenti ad emolumenti datati perfino 2009. Dalla Regione non arrivano più fondi e la Provincia ha ridotto di circa 200 mila euro il finanziamento previsto. Mentre infuria la tempesta rischiano di pagarne lo scotto gli studenti. Su tremila, 500 potranno anche permettersi di andare a studiare a Palermo o altrove, ma sprofondare in un abisso il Polo significherebbe per gli altri 2.500 dover abbandonare gli studi. "Sono venuta ad Agrigento con grandi sacrifici e non voglio fare il becchino del Polo, ma intendo battermi perché l'offerta formativa venga mantenuta".
Soldi per buffet, affitto sale per convegni e missioni, ma anche agende da 250 euro
Così i gruppi consiliari hanno speso oltre 67mila euro dei 105 mila assegnati
Buffet, affitto di sale per convegni, missioni istituzionali e acquisto di agende in pelle da 250 euro. Così i gruppi consiliari del "fu" Consiglio provinciale di Agrigento hanno speso oltre 67mila euro dei lO5mi- la euro che la Provincia assegnava loro per l'anno 2012. Fondi che venivano ripartiti in base al numero degli esponenti che compongono un determinato gruppo (3mila eufo a componente) e che potevano essere impegnati per tutta una serie di piccole spese (importo massimo 2582 euro ad impegno): dalla benzina, al pagamento di pubblicità i istituzionale, all'acquisto di libri, riviste, agende e supporti informatici. Tutto, ovviamente, doveva essere giustificato con delle ricevute.
Dalla lettura della rendiconta zione dei due semestri 2012 emerge che la spesa maggiore sostenuta sia quella dei rimborsi per le missioni istituzionali ma soprattutto per il pagamento di rinfreschi e sale ricevimento. Iniziative queste di carattere essenzialmente politico e personalissimo, che servivano ai consiglieri ad incontrare gli elettori e ad offrigli qualcosa da mangiare, che con l'attuale crisi può sempre essere utile e spiegare loro cosa facevano alla Provincia. Uno spreco, se pensiamo che adesso la Regione punta allo scioglimento di questi enti.
Per il 2012, il gruppo che ha speso più di tutti è stato il Patto per il territorio, nonostante non sia stato quello ad aver ricevuto maggiori fondi. Infatti, in testa vi è il Mpa, al quale spettavano 20mila euro ma che ne ha spesi solo 11.104. La formazione politica di Macedonio e Gallo Afflitto, invece, ha percepito l7mila euro e ne ha spesi 13.325. Nel partito di Raffaele Lombardo spiccano due rimborsi per missioni a Milano (1130 euro una, 1197 l'altra), e circa 7mila euro per l'acquisto di rosticceria e l'affitto di locali per convegni, cui bisogna aggiungere almeno altri 2mila euro per la stampa di inviti e brochure informative. A questo si aggiunge l'acquisto di due agende in pelle, costo 250 euro l'una. Anche il Patto ha chiesto il rimborso di tre missioni a Milano (732 euro, 1083 euro e 430,62 euro), arrivando a spendere anche 2mila euro per il buffet e l'affitto di una sala per un singolo convegno nel luglio scorso.
Instancabili invece i consiglieri del Pdl, che durante il 2012 hanno viaggiato moltissimo. Si contano infatti 10 rimborsi per missioni istituzionali tra Roma, Palermo e Milano, dai 1200 ai 69 euro. Pochi "spiccioli" invece per i tanto apprezzati convegni (con buffet) e 254 euro per l'acquisto di un'agenda rigorosamente in pelle. Spesa complessiva annua: 11.203 eu
ro.
Passiamo al Gruppo misto, che aveva a sua disposizione l3mila euro e ne ha spese 11.471. in questo caso minori le missioni istituzionali, una a Firenze (1291 euro) e una a Catania (circa 400 euro), ma molto più alte le spese per convegni, stampe e buffet, cui si aggiungono 240 euro per l'acquisto di un'agenda e 352 euro per l'acquisto di spazio pubblicitario su un giornale on line.
Tutte sotto le 6mila euro le spese sostenute poi da Pd (2.747 euro), Forza del Sud (3.586 euro, di cui 1500 spesi per la 'realizzazione dvd"), Pid (5.201 euro) e i gruppi "monarchici", ovvero con un solo consigliere: Fede- razione della Sinistra (3mila su 3niila assegnati), Coesione Nazionale (2984 euro), Iniziativa Responsabile (2711 euro). Cenerentola è l'Udc (anche (lui un solo consigliere), che ha speso solo 60 euro (manco a dirlo per l'acquisto di un'agenda), mentre il Fli ha speso O euro, dato che il gruppo si è sostanzialmente estinto prima del 2012.