Agrigento flash.it
La Provincia intende continuare l'impegno in favore dei diversamente abili
La Provincia Regionale di Agrigento condivide le preoccupazioni espresse da diversi enti di categoria, dalle associazioni di genitori ed utenti, oltre che dalle forze politiche, per le difficoltà che l'Ente dovrà affrontare nell'assicurare i servizi socio assistenziali in favore dei diversamente abili.
"Questa fase di transizione- si legge in una nota- caratterizzata da un'assoluta incertezza per il futuro dell'Ente, è anche un momento di costante e continua attività, finalizzata al reperimento di risorse necessarie all'attivazione dei servizi essenziali ed obbligatori in favore dei disabili sensoriali. Non è indifferente l'impegno portato avanti da questa amministrazione e le continue richieste avanzate in occasione degli incontri avuti alla Presidenza della Regione, finalizzati ad ottenere una minore riduzione dei trasferimenti statali e regionali, indispensabili per continuare a garantire i servizi per l'anno scolastico 2013/2014. Da sempre la Provincia, attraverso i suoi uffici, si è distinta per l'attenzione e la sensibilità avuta nel sostenere e favorire l'integrazione scolastica e sociale dei ragazzi diversamente abili, realizzando iniziative utili e funzionali alle loro esigenze.
E' intendimento dell'amministrazione, non penalizzare questa fascia di utenza ma continuare in questo impegno individuando le possibili soluzioni da attivare, anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, per intraprendere un percorso di fattiva collaborazione e per superare le criticità determinate da questo periodo di cambiamento istituzionale."
Sicilia 24h.it
San Leone,mare inquinato,azzerata la squadra che si occupa delle indagini
Qualcosa non quadra. Sull'inquinamento marino di San Leone e sulle indagini sinora svolte, i conti non tornano più. La notizia, anzi le notizie, sono queste. La prima è la seguente: "Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto questa mattina ha disposto la revoca del divieto di balneazione nell'area antistante l'impianto di sollevamento della Pubblica Sicurezza. A spingere il primo cittadino a questa decisione, tanto attesa soprattutto dai titolari degli stabilimenti balneari, le prime analisi realizzate in questi due giorni dall'Asp, che confermerebbero l'assenza di pericoli per la salute pubblica. Sul tema della depurazione, comunque, Zambuto ha convocato per domani mattina una conferenza stampa. Ma le vicende del mare sanleonino continuano a fare cronaca negativa. Stamani, ore 11 mare calmo. Siamo in Viale delle dune, ed una chiazza scura dal mare si riversa sui bagnanti che scappano. Viene chiamata la Capitaneria di porto e la polizia e i bagnanti abbandonano le spiagge. La debole corrente ha direzione sud-est quindi la provenienza è dalle zone di Cannatello/Fiume Naro verso le spiagge delle dune. La capitaneria di porto ha effettuato prelievi in mare insieme con gli uomini di Girgenti acque". Dunque rimane fortemente critica la situazione esistente con riguardo al mare di San Leone. La seconda, e' questa: Nel quadro del riordino dei servizi e delle competenze del personale di Polizia municipale, il comandante, Cosimo Antonica, ha rimodulato i settori assegnando nuove competenze. Sin qui tutto normale. Solo che, la determina dirigenziale nr. 103, del 7 agosto scorso, azzera, di fatto, il Nos, il reparto speciale della Polizia municipale che si occupa e si è occupata di inquinamento marino. Anzi, a voler essere precisi, è stata azzerata quella squadra, tre persone in tutto, che ha condotto brillantemente le indagini sull'inquinamento del mare di San Leone che ha poi portato al sequestro dei pennelli a mare ed al divieto di balneazione imposto dal sindaco di Agrigento, Marco Zambuto. Due unità sono state spostate nella sezione controlli edilizia; un'altra alla Polizia giudiziaria di stanza in Procura. Di fatto, chi ha condotto le indagini sull'inquinamento del mare di San Leone è stato destinato ad altro incarico. Non vogliamo sindacare sulle scelte del comandante Antonica; non vogliamo sindacare sulle direttive imposte dal segretario generale e dal sindaco di Agrigento che potrebbero aver indirizzato queste scelte. Ognuno deve fare (se ci riesce, magari bene) il proprio mestiere. Ma tutta questa manfrina del riordino dei settori e delle competenze ci fa storcere il muso. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore, indipendentemente dalle dichiarazioni di comodo che questo nostro intervento provocherà. Ma c'è dell'altro. Il sindaco di Agrigento, ha revocato il divieto di balneazione. E ci può stare, a fronte delle risultanze peritali dell'Asp 1 di Agrigento che ha decretato il non inquinamento del mare di San Leone, in perfetta antitesi con conclusioni del perito incaricato dalla Procura di Agrigento, prof. Salvatore Sciacca, che del mare di San Leone ha detto peste e corna. La Procura della Repubblica di Agrigento che voleva il sequestro del mare (oltre che dei pennelli) si è acquietata dopo il provvedimento del sindaco che, di fatto, anche se solo in via teorica, impediva la balneazione nei tratti di mare a rischio. Oggi, il pericolo visto dalla Procura, grazie alla relazione del professor Sciacca, per effetto della revoca del divieto di balneazione, è tornato di attualità. Bisognerà attendere solo qualche ora e capire cosa vorrà fare la Procura che, questo va ancora una volta segnalato, è particolarmente attenta e incisiva su queste tematiche
Gds.it
Regione, passo in avanti del ddl Antiparentopoli: varati gli articoli e attesa per voto finale
di RICCARDO VESCOVO
Sei milioni e mezzo di euro da suddividere attraverso un bando aperto a tutte le associazioni non aventi scopo di lucro, per la realizzazione di iniziative aventi rilevanza sociale, socio-sanitaria, culturale, storica, ricreativa, artistica, sportiva, ambientale, di promozione dell'immagine della Regione. È l'ultima carta giocata dal governo Crocetta per ottenere il via libera dell'Ars al finanziamento delle associazioni di volontariato e culturali dell'Isola che da mesi protestano per lo stop ai contributi. In Aula si annuncia però una maratona notturna anche perché in ballo c'è pure l'approvazione della norma sul conflitto di interessi dei deputati, sulla quale comunque il presidente dell'Ars ha comunicato che c'è l'intesa tra i Gruppi. Prima delle ferie, i deputati dovranno approvare pure la legge che finanzia associazioni ed enti, alcuni dei quali oggi hanno atteso il varo davanti a Palazzo dei Normanni. Nel nuovo testo del governo scompare la vecchia tabella H, che conteneva i nomi di 144 associazioni spesso legate alla politica. E viene cancellato anche l'elenco «ridotto» di una novantina di enti messo a punto mercoledì dalla giunta. Il nuovo testo riduce i fondi da 16,5 milioni a 6,5, garantisce due milioni ai teatri più grandi e 200 mila euro a una quarantina di teatri comunali, e sancisce quanto auspicato dal commissario dello Stato: tutti devono avere la possibilità di avere accesso ai fondi pubblici. AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9.45. Passo avanti in aula la notte scorsa nel percorso verso l'approvazione del disegno di legge antiparentopoli. L'assemblea regionale siciliana dopo diverse sospensioni dei lavori ha approvato gli articoli dell'emendamento sostitutivo del disegno di legge «Norme in materia di ineleggibilità dei deputati regionali e di incompatibilità con la carica di deputato regionale e di componente della Giunta regionale», rinviando a lunedì prossimo agosto la votazione finale. Nei giorni scorsi in commissione era stata riscritta la norma con l'inserimento di «un'estensione della incompatibilità e della ineleggibilità per i deputati che si trovassero soci in enti, società e associazioni anche onlus che hanno rapporti economici con la regione, ovvero siano essi stessi amministratori anche di enti collegati o strumentali della regione».
LA SICILIA
Non paghiamo l'acqua più di tante altre città
Secondo Cittadinanzattiva siamo al 26 posto in Italia
Agrigento è il 26esimo capoluogo a livello nazionale e il terzo in Sicilia per costo della bolletta idrica. Sono questi i risultati del report diffuso dall'associazione "Cittadinanza attiva" per quanto riguarda la spesa per ogni famiglia per il pagamento dell'acqua. I dati di riferimento sono quelli dell'anno appena trascorso, il 2012, e prendendo come campione una famiglia tipo, che consuma 192 metri cubi di acqua all'anno. Una quantità di liquido che, se a livello di media nazionale, costa 310 euro, iva inclusa, costa invece 393 euro nella nostra provincia ma, ad esempio, 509 euro all'anno a Firenze (speriamo che Zambuto non lo dica a Renzi). Tuttavia, la nostra provincia ha l'invidiabile primato anche a livello nazionale di aver visto calare dell'1l,7 per cento il costo dell'acqua dal 2011 al 2012 (passando da 445 euro ad, appunto, 393). Tariffa, quella del 2011, all'interno del quale venne spalmato dal fu sindaco Piazza già dal 2007 il pagamento dei debiti fuori bilancio. Il dato di per sé, come è facile immaginare, fa esultare Girgenti acque. "E' un traguardo dichiarano - che si aggiunge al netto miglioramento che l'Azienda ha apportato sia nei servizi resi all'utenza che nella distribuzione idrica". Ma a guardare in dettaglio i costi, forse non c'è molto per stare allegri. Partiamo innanzitutto da un presupposto: che la tariffa del 2012 è inferiore a quella con cui vengono attualmente calcolate le bollette. E anche ad usare come riferimento quella tipologia tariffaria, emerge chiaramente che, sebbene "Sparta piange, Atene non ride. Andiamo ai numeri. Guardiamo ad esempio ai singoli costi medi rilevati da Cittadinanza attiva. Contro una quota fissa media di 23,5 euro annue, ad esempio, Girgenti acque (applicando il regolamento tariffario dell'Ato, ovviamente), faceva pagare 50,09 euro alle utenze residenti nel 2012 e farà pagare 56.80 euro alla stessa tipologia di utenza nel 2013. Numeri ben più alti anche per quanto riguarda ad esempio il costo di fognatura e depurazione: contro un costo complessivo medio nazionale di 0,669 euro Girgenti acque faceva pagare 0,1138 e 0,5363 per depurazione e fognatura nel 2012. Costi lievitati nel 2013 a 0,1290 e 0,6082. E questo, è giusto ricordarlo, senza che attualmente molti quartieri possano contare su fogne e depurazione. Anche se, ovviamente, i cantieri sono bloccati non per responsabilità privata. Al costo complessivo della bolletta immaginaria presa in considerazione da Cittadinanza attiva, inoltre, bisogna aggiungere un salato conto collegato alla quota variabile. Centonovantadue metri cubi, infatti, significano 32 metri cubi sopra la quarta fascia (che è entro i 160 metri cubi annui), con un costo di metro cubo. GIOACCHINO SCHICCHI
ASSISTENZA AI PORTATORI DI HANDICAP
Provincia, il commissario Infurnari cerca di tranquillizzare le famiglie
Dopo la lettera di alcuni giorni da parte delle cooperative sociali, delle assistenti alla comunicazione scolastiche e domiciliari, delle famiglie dei disabili sensoriali della vista e dell'udito e psicofisici gravi, la provincia Regionale di Agrigento cerca di calmare gli animi. Nella lettera, tutti gli attori coinvolti nel processo per l'integrazione e l'inclusione delle persone con disabilità, hanno detto "no" al taglio sull'assistenza alla comunicazione scolastica per disabili sensoriali dell'udito, sull'aiuto domiciliare, sull'assistenza igienico-sanitaria e sul trasporto e l'ente annuncia l'intendimento dell'amministrazione di non penalizzare questa fascia di utenza e che si sta lavorando alla ricerca di soluzioni, anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, per superare le criticità «determinate dicono dall'ente da questo periodo di cambiamento istituzionale». Soluzioni che si spera arrivino presto, anzi prestissimo, considerato che tra circa un mese avrà inizio il nuovo anno scolastico. La Regione non ha fondi da destinare e, così, anche la provincia Regionale di Agrigento è costretta a tagliare. «Ma non sulla formazione e, soprattutto, non sui più deboli», tuonano diversi enti di categoria, associazioni di genitori ed utenti, ai quali il commissario Infurnari, assicura massimo impegno e continue richieste già avanzate in occasione degli incontri avuti alla Presidenza della Regione, finalizzati ad ottenere una minore riduzione dei trasferimenti statali e regionali, indispensabili per continuare a garantire i servizi per l'anno scolastico 2013/2014. Sono in totale 375 i disabili assistiti che frequentano le scuole agrigeritine e 468 gli assistenti con varie qualifiche. VALENTINA ALAIMO
Rifiuti dall'Ato all'Aro
g. sch.) Rifiuti, Agrigento pronta a fondare un proprio Aro. Come si ricorderà, gli Aro (Ambito di raccolta ottimale), sono una "creatura" delle ultime leggi regionali della riforma dei rifiuti. Secondo le intenzioni della Regione serviranno a consentire ai comuni di consorziarsi tra loro oppure mettersi in proprio in modo da garantire una differenziazione dei servizi finalizzata all'efficienza gestionale all'interno degli ambiti territoriali ottimali per la erogazione dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti". Ovvero, ogni Comune decide a casa propria quali servizi garantire, con quale regolarità, con quanto personale e quindi, in sostanza, a quali costi. Questo "federalismo del rifiuto" è stato interpretato da diversi sindaci come il "via" alla gestione autonoma, che sembra l'interesse ultimo anche di Agrigento. Dopo un vertice con i dirigenti ieri, il sindaco Marco Zambuto ha annunciato che oggi sarà esitata una delibera di Giunta che approverà una bozza di piano d'intervento e dì convenzione da inviare alla Regione per la ratifica. Punto centrale, spiega, la raccolta differenziata. 'Siamo ad un passo dall'avviare una vera rivoluzione nella gestione del servizio dichiara puntando sulla differenziata. Un modo per uscire dai limiti dell'attuale modo di pensare ai rifiuti e una potenziale risorsa per il territorio". Ovviamente la delibera di Giunta contenente il progetto dovrà ottenere il via libera dalla Regione prima di diventare operativa. In attesa di questo, il Comune sembra stia comunque continuando a "carezzare" l'idea della gestione in house.
DI SICILIA
PROVINCIA. L'ente risponde alle famiglie
«Troveremo soluzioni per aiutare i disabili»
La Provincia Regionale di Agrigento condivide le preoccupazioni espresse da diversi enti di categoria, dalle associazioni di genitori ed utenti, oltre che dalle forze politiche, per le difficoltà che l'Ente dovrà affrontare nell'assicurare i servizi socio assistenziali in favore dei diversamente abili. Lo scrive in una nota diramata ieri mattina «Questa fase di transizione - si legge nella nota - caratterizzata da un'assoluta incertezza per il futuro dell'ente, è anche un momento di costante e continua attività, finalizzata al reperimento di risorse necessarie all' attivazione dei servizi essenziali ed obbligatori in favore dei disabili sensoriali». «Da sempre la Provincia, attraverso i suoi uffici, si è distinta - - si legge ancora nella nota - per l'attenzione e la sensibilità avuta nel sostenere e favorire l'integrazione scolastica e sociale dei ragazzi diversamente abili, realizzando iniziative utili e funzionali alle loro esigenze». «È intendimento dell'amministrazione, non penalizzare questa fascia di utenza - conclude la nota - ma continuare in questo impegno individuando le possibili soluzioni da attivare, anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, per intraprendere un percorso di fattiva collaborazione e per superare le criticità determinate da questo periodo di cambiamento istituzionale».
«Ersu», bando per le borse di studio
I bonus anche per gli affitti e i pasti
Iscrizioni solo online entro il 9 settembre. E anche l'idoneità (che consente di non pagare le tasse) si verifica compilando un questionario al computer.
L'Ersu bandisce borse di studio per gli studenti iscritti e per quelli che si iscriveranno al 2013/14, buoni affitto e buoni pasto, cancellazione tasse e posti letto. Sono benefici in numero maggiore rispetto all'anno scorso e almeno uno studente su cinque - considerando come base gli iscritti che hanno diritto nell'Università di Palermo - riuscirà a prenderne un beneficio al volo, un letto, un servizio, l'idoneità a non pagare le tasse. Tutto è in misura maggiore rispetto all'anno scorso, perché è più consistente il finanziamento nazionale erogato all'Ersu, l'Ente regionale per gli studi universitari che nella Sicilia occidentale comprende l'Università di Palermo e le sue sedi decentrate, La Lumsa, l'Accademia di Belle arti e il Conservatorio di musica Bellini, l'Accademia Abadir di San Martino delle Scale, l'Accademia Michelangelo di Agrigento e il Conservatorio Toscanini di Ribera. Iscrizioni solo online entro il 9 settembre. E anche l'idoneità (che consente di non pagare le tasse) si verifica compilando un questionario al computer. Le borse di studio sono 2.865 e 750 i posti letto. La platea di chi ha diritto è 50-60.000. E il calcolo di consistenza che fanno all'Ersu il commissario Giuseppe Amodei e il dirigente coordinatore Ernesto Bruno, è un valore di circa seimila euro a borsa di studio, tutto compreso; "Ma ci sono innovazioni in aiuto delle fasce più deboli, si applica il ruolo che la Regione vuole esercitare in termini di solidarietà sociale e il concorso si svolge con procedure informatizzate e nella massima trasparenza". La trafila è difficile e complessa, una corsa ad ostacoli. I requisiti di partecipazione sono legati al valore Ispeeu della famiglia (reddito 20.728 euro) e Ispeeu (patrimonio 34.979). Per vincere ci sono anche parametri collegati al merito e ai crediti formativi conseguiti. Gli studenti di primo anno concorrono solo con il reddito familiare e mantengono il diritto ad avere la borsa di studio solo se durante il primo anno avranno superato un numero minimo di materie entro il termine stabilito dal bando. Se non superano gli esami dovranno restituire i soldi della borsa di studio, e ogni anno avviene a numerose famiglie. Riserve speciali sono previste per stranieri, per gli orfani per cause di lavoro, figli di emigrati all'estero, orfani di vittime di mafia o di usura, residenti nelle isole minori, orfani ospitati in case di accoglienza. Ulteriori contributi economici sono previsti per disabili e per cause eccezionali. (DP)
POLEMICA. È stato dipendente ed oggi è volontario del Wwf. Altre due associazioni si tirano fuori
Siculiana, in un bene confiscato opera ancora il figlio del boss
Confiscano il bene al boss, ma dentro vi rimane il figlio. Svolgerà attività di sensibilizzazione ambientale ed educazione alla legalità, come volontario del Wwf, il trentaquattrenne siculianese Leonardo Caruana, ambientalista, incensurato, figlio del presunto boss Gigi Caruana, alla cui famiglia erano stati confiscati i terreni in cui si inaugura oggi, alle 11, il centro per l'ambiente realizzato dal Consorzio agrigentino legalità e sviluppo - con circa due milioni di euro di fondi del Pon Sicurezza - e assegnato con bando pubblico all'associazione composta, da Wwf, Marevivo e Legambiente. Queste ultime due associazioni si sono in seguito dichiarate fuori dall'Ats (associazione temporanea di scopo) a causa dei mancati chiarimenti sull'assunzione del giovane Caruana da parte del Wwf, sulla cui posizione lavorativa i carabinieri della compagnia di Agrigento avevano già inviato un dossier alla Dda di Palermo, ipotizzando il rischio di un interesse della famiglia alla gestione del bene che una volta era di loro proprietà e che ora si trova proprio accanto a una delle loro strutture turistiche sulla spiaggia, dove quest'anno è stato individuato per la prima volta un nido di Caretta caretta, trovato proprio dal figlio del presunto boss. «Il ragazzo, da tempo volontario del Wwf, con una fedina penale illibata - dice Pierfrancesco Rizza, consigliere nazionale Wwf e presidente dell'Ats che si è aggiudicata il bene - fu assunto per un periodo determinato e il contrattogli è già scaduto. Oggi è solo volontario. Se vogliono continuare a fare polemiche facciano pure, noi andremo avanti. Apriremo il centro anche in considerazione del fatto che quest'estate c'è a Siculiana Marina un nido di Caretta caretta e tanti turisti in vacanza a cui va rivolta la nostra attività di sensibilizzazione ambientale». «Non partecipiamo all'evento, non siamo stati invitati, non è una bella situazione quella che si è venuta a creare, noi ne restiamo fuori», dice invece Fabio Galluzzo di Marevivo. «Non ne sappiamo nulla, non si può far finta di niente, ribadiamo le nostre posizioni», commenta Claudia Casa di Legambiente. Assente all'inaugurazione anche il Consorzio agrigentino legalità e sviluppo: «Il Cda non sarà presente», si limita a dire il presidente Mariagrazia Brandara. Pronto da più di due anni e aperto solo una volta per una visita di studenti, il centro apre oggi i battenti con una mostra sul progetto tartarughe marine del Wwf, l'associazione capofila, che va avanti per la sua strada malgrado la collisione con Legambiente e Marevivo. «Parteciperò all'evento - dice il sindaco di Siculiana Mariella Bruno -. È una manifestazione importante, tanto più perché si svolge in un bene sottratto alla mafia e finalmente restituito alla comunità». (CAGI)
AMBIENTE. La decisione è stata adottata dal sindaco dopo le comunicazioni ricevute dal Laboratorio di sanità pubblica
«La analisi fatte sono nella norma» San Leone, il mare torna balneabile
Zambuto: «Ma se dai successivi esami già richiesti, sarà comunicato il superamento dei limiti previsti, si procederà nuovamente a disporre il divieto temporaneo»
Torna balneabile il mare di San Leone. Dopo che sono pervenute le prime analisi dell'ulteriore monitoraggio, richiesto dal Comune al Laboratorio di sanità pubblica, del tratto di mare di San Leone nei pressi delle condotte sottomarine denominate "Padri Vocazionisti" e "Ps" e delle relative centraline di sollevamento sottoposte nei giorni scorsi a provvedimenti di sequestro preventivo, il sindaco Marco Zambuto ha emesso un'ordinanza di revoca del divieto di balneazione, ferma restando la possibilità che se, dalle successive analisi già richieste, sarà comunicato il superamento dei limiti previsti, si procederà nuovamente a disporre il divieto. Il 25 luglio scorso era stata temporaneamente vietata, in via cautelativa, la "balneazione nel tratto di mare che si estende per duecento metri a destra e duecento metri a sinistra delle condotte "Padri Vocazionisti" e "Ps", nel litorale di San Leone. Successivamente era stato inviato dal laboratorio di sanità pubblica dell'Azienda sanitaria provinciale il "rapporto di prova - acque di balneazione" relativo al campionamento effettuato il 30 luglio a seguito della richiesta del Comune. In questi rapporto era stato indicato che i parametri di inquinamenti nei campioni rientravano nei limiti previsti. Non contento di ciò, il sindaco, ancora per precauzione ha richiesto al Laboratorio un ulteriore monitoraggio della zona "effettuando, almeno nelle prossime due settimane, prelievi continui anche in più fasce orarie (antimeridiane e pomeridiane) della giornata". Ieri mattina sono stati inviati i rapporti di prova relativi ai campionamento effettuati martedì 6 agosto rispettivamente alle 11,50 ed alle 16, nelle stesse zone già oggetto delle prime analisi: "I campioni in esame rientrano nei limiti previsti - era il referto. "Per cui considerato che sono venute meno le ragioni cautelative che avevano determinato l'emissione dell'ordinanza, il sindaco ne ha disposto la revoca. "Fermo restando - dice Zambuto -che se, dalle successive analisi già richieste, sarà comunicato il superamento dei limiti previsti, si procederà nuovamente a disporre il divieto temporaneo di balneazione nelle aree interessate a salvaguardia della salute pubblica". Intanto l'associazione Mareamico ha fotografato la situazione di San Leone,ieri alle 11: mare calmo, viale delle Dune, una chiazza scura dal mare si riversa sui bagnanti che scappano. Viene chiamata la Capitaneria di porto e polizia e i bagnanti abbandonano le spiagge. La Capitaneria porto ha effettuato dei prelievi mare insieme ai tecnici di Girgenti acque. (PAPI)