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Rassegna stampa del 10 - 11- 12 agosto 2013

 Agrigentoflash.it
 
Taglio Province, a rischio i Consorzi universitari.
Nell'agenda di lavoro del governo regionale è inserito anche il futuro dei consorzi universitari di Agrigento, Caltanissetta e Trapani che dipendono dall'Università di Palermo e che sono nati grazie al sostegno delle Province che, a partire dal prossimo anno, saranno soppresse secondo la riforma Crocetta. "Non ci sono al momento rischi immediati per nessuno dei consorzi", dice il rettore Roberto Lagalla, "a meno che la Regione non ritenga di recedere da una funzione che è essenziale per il territorio, a quel punto dovrà assumersi le proprie responsabilità. Le previsioni di funzionamento dovranno trovare dei nuovi e corrispondenti modelli di attuazione", ha aggiunto Lagalla, "così come sarà per le altre entità che erano governate dalle Province". Lagalla assicura che il confronto con l'assessore alla funzione pubblica della Regione Siciliana è già avviato e che l'ipotesi percorribile possa quella di una regolazione "su base regionale" degli stessi consorzi.
 
 
Successo a Menfi dell'Orchestra del "Toscanini"
Successo a Menfi dell'Orchestra Sinfonica dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini", Conservatorio di Musica Ente strumentale della Provincia Regionale di Agrigento.
L'Orchestra, composta da allievi laureandi e laureati del Toscanini nonché da professori orchestrali aggiunti, si è esibita alle 22 sul sagrato della Chiesa di S. Giuseppe in onore dei festeggiamenti al Santo Patriarca di fronte ad un numeroso pubblico che ha tributato calorosi applausi alla compagine orchestrale, formata interamente da giovani agrigentini. Presenti il Sindaco Lotà e la giunta, i parlamentari on.li Giuseppe Marinello e Margherita La Rocca Ruvolo, il Segretario Generale della Presidenza della Regione Patrizia Monterosso, il Direttore dell'ISSM "Toscanini" Claudio Montesano. L'Orchestra diretta dal prof. Antonio Giovanni Bono ha eseguito l'Inno nazionale e della comunità europea, a seguire un repertorio con musiche di Bach, Beethoven, Strauss. Per bis alcune celebri colonne sonore.
 
Buone notizie per la Provincia regionale di Agrigento sul fronte economico: la Regione sta rivendendo le posizioni
Prime, modeste, buone notizie per la Provincia regionale di Agrigento sul fronte economico. La Regione Sicilia, infatti, sta "correggendo il tiro" rispetto alle posizioni fin qui assunte, arrendendosi all'idea che, gli enti in via di scioglimento (quando e se esisterà una legge di riforma) necessitano interventi economici di "rilievo" per garantire stipendi e servizi. Così dagli assessorati sono partiti i primi 34milioni di euro, cui presto si aggiungeranno altri 15milioni per tutte le 9 province siciliane. Per Agrigento attualmente sono stati destinati 2.532.109,45 euro, ma, dicono dalla Provincia, altre somme potrebbero arrivare. Attualmente comunque, anche se non siamo riusciti per l'ennesima volta a contattare il commissario straordinario Benito Infurnari, c'è cauto ottimismo. Questo perché durante l'incontro svoltosi a Palermo la scorsa settimana con i rappresentanti di tutte le province, Agrigento (tra gli enti in migliori condizioni economiche) avrebbe ricevuto rassicurazioni sul sostegno da parte della Regione per garantire i servizi. Secondo l'ultima stima, mancano tra i cinque e gli otto milioni di euro per garantire il funzionamento del Cupa, dell'istituto musicale 'Toscanini', la manutenzione ordinaria nelle scuole e i servizi di assistenza scolastica e domiciliare e il trasporto degli studenti diversamente abili. Interventi che, senza fondi regionali, non potranno in alcun modo essere garantiti, nell'attuale situazione economica dell'Ente.
 
 
 
 
 
Sicilia24h.it
 
Nota On. Moscatt su Università, diritto allo studio ed edilizia scolastica.
La stagione estiva non deve fare calare l'attenzione sul Polo universitario di Agrigento, anzi.  Proprio in questi giorni bisogna rafforzare l'idea di programmazione non solo didattica, ma anche e soprattutto di quella legata al futuro. Il cambio guida alla Provincia di Agrigento, alcuni avvicendamenti all'interno del Polo e l'attuale situazione in cui versa l'Università ad Agrigento ci preoccupa. Occorre non dimenticare che Il diritto allo studio va salvaguardato: deve rimane un imperativo da cui non si può prescindere. Un territorio, la nostra provincia ed i nostri giovani non dovranno mai trovare impedimenti che possano frenare o annullare ogni progetto o percorso di studio desiderato. Il Polo universitario non può rappresentare qualcosa da salvare ogni anno, piuttosto deve essere uno strumento che si autoalimenti, che svolga una funzione economica e sociale per il nostro territorio. Anche per questo, in queste ore, sono a lavoro per avviare una conferenza dei servizi che abbia come protagonisti principali le istituzioni e tutti coloro che possono incidere affinché il Polo di Agrigento possa sganciarsi da un'
empasse pesantemente evidente rilanciandolo verso un progetto che muova gli ingranaggi di quell'economia reale di cui la nostra provincia ha bisogno e di cui ognuno di noi potrebbe servirsi. Il tema sempre più attuale del Polo universitario da ripensare, monitorare e ravvivare per essere offerta e strumento economico di qualità, tocca inevitabilmente anche la questione edilizia scolastica delle scuole su cui ho già trovato totale apertura dal parte del Commissario Infurnari. Negli anni passati ed in particolare negli ultimi mesi con i casi "Fermi" e "Tortorelle", e non solo, si è riaperta la ferita di quell'edilizia scolastica assai fragile, che senza dubbio e con tutti gli sforzi possibili deve essere guarita guardando alla dignità ed alla sicurezza degli studenti, oltre che all'ammodernamento dei tanti edifici esistenti nel nostro territorio. "Abbassare la guardia" rischiando di far entrare questi problemi nel dimenticatoio, come per troppo tempo è accaduto, è un pericolo presente da scongiurare. Anche per questo motivo, nell'esercizio delle mie funzioni continuerò a fare il possibile per mantenere alta l'attenzione cercando di unire le forze di chi potrà, almeno in parte, porre rimedio a queste difficoltà. Infine anche il diritto allo studio dei ragazzi diversamente abili, questione che solleverò a giorni con un'interpellanza parlamentare, è uno delle tre grandi questioni da affrontare e porre con fermezza sui "tavoli che contano". Ecco perché, ancora una volta, ho interessato personalmente il Ministro della Pubblica Istruzione, dell'Università e della Ricerca Carrozza, che si è già resa disponibile a venire ad Agrigento per una visita nei nostri luoghi di cultura.
 
Gds.it
 
Soldi a enti e conflitto interessi, maratona all'Ars
di RICCARDO VESCOVO
L'ora x scatterà a mezzogiorno in Aula. Alla vigilia del Ferragosto i deputati dell'Ars saranno chiamati al voto finale su due norme fortemente sponsorizzate dal governo Crocetta e che rappresentano la prova del nove per la tenuta della maggioranza.  Conflitto d'interessi per i deputati e finanziamenti più trasparenti per le associazioni di volontariato: queste le leggi che oggi potrebbero aprire l'ennesima maratona in Aula. A maggior ragione dal momento che la legge sul conflitto d'interessi, che introduce divieti per l'elezione a deputato e cause di incompatibilità, necessita di 46 voti per l'approvazione.  Da qui l'appello del capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi, ai deputati di maggioranza ad essere presenti in Aula, mentre tra gli alleati, alcune critiche sono giunte da Giuseppe Picciolo dei Democratici riformisti e da Totò Lentini dell'Articolo 4
 
 
 
 
 Livesicilia.it
 
Rischio mafia, via le licenze"
Ma ora la Regione fa dietrofront
La storia della Omnia di Licata, azienda cui la Regione aveva revocato le autorizzazioni per l'assenza di certificazioni antimafia. Adesso, dopo il parere positivo della prefettura di Agrigento, il dipartimento Acqua e rifiuti fa marcia indietro e revoca la sospensione delle licenze. Era tra le aziende citate dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, a proposito della decisione del governo di revocare gli appalti a sei imprese siciliane per la mancata autorizzazione sulle certificazioni antimafia, ma adesso la Regione ha dovuto fare marcia indietro. È il caso della Omnia Srl di Licata, azienda impegnata nel settore dei rifiuti,che dopo quasi cinque mesi di inattività può tornare operativa. La situazione, infatti, è stata ribaltata. Un decreto emesso dal dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti, Marco Lupo, ha infatti annullato la revoca delle autorizzazioni stabilita nella primavera scorsa. Una decisione figlia degli accertamenti portati avanti dalla prefettura di Agrigento, secondo cui, nel caso della Omnia, non ci sono pericoli di infiltrazioni mafiose. "Dopo la revoca degli appalti abbiamo subito fatto ricorso al Tar - afferma Valerio Peritore, amministratore dell'azienda -, che ha dato il via alle indagini della Prefettura". Da qui, dunque, la revoca del decreto numero 330 che era stato emesso dalla Regione. L'Omnia Srl, dunque, non ha subito alcuna infiltrazione mafiosa e può riprendere a lavorare. Ma non è così semplice per chi ha speso tempo e denaro per portare avanti questa battaglia. "Finalmente dopo una serie di vicissitudini e sacrifici economici per le spese legali ne siamo venuti fuori - continua Peritore -. Dopo le indagini della prefettura, che hanno accertato che nella nostra azienda non ci sono infiltrazioni mafiose, possiamo lavorare. Da un anno a questa parte, infatti, abbiamo visto soltanto guai".Storia analoga a quella avvenuta per la Sirtec e la D'Angelo Vincenzo, accusate di non rispettare le norme sulle infiltrazioni mafiose. Anche in questo caso la Prefettura di Trapani ha accertato che 'per la due aziende non sussistono le cause interdittive .
 
DI SICILIA
 
AL DIRETTORE GENERALE VELLA 154 MILA EURO LORDI, 110 A BARONE FUNZIONARIO DEL SETTORE AMBIENTE
Dirigenti, un milione l'anno di stipendi
Il commissario Benito Infurnari percepisce una indennità di funzione lorda pari a 3.720 euro al mese
Pubblicati nel sito dell'ente
dati obbligatori in virtù della legge sulla trasparenza amministrativa.A1l'ing. Hamel, a capo del settore lavori pubblici spettano 106 mila euro.
Supera il milione di euro l'anno (per la precisione 1.125.919 euro), la spesa per il personale dirigente della Provincia di Agrigento, compresa l'indennità di carica percepita dal commissario straordinario, Benito Infurnari, nominato dal presidente della Regione il 20 giugno scorso. Infurnari, secondo i dati inseriti sul portale della Provincia, obbligatori in virtù della legge sulla trasparenza amministrativa, percepisce una indennità di funzione lorda pari a 3.720 euro al mese, per un totale di 44.640 euro annui. Il direttore generale della Provincia, Giuseppe Vella, che conta un curriculum di tutto rispetto, appositamente pubblicato sul portale, si porta a casa, ogni anno, la ragguardevole somma di 154.072 euro lordi. Che sono così composti: 39.979 euro per il valore annuo per 13 mensilità come stipendio tabellare, a cui si aggiungono 54.227 euro come retribuzione di posizione, 13.604 euro per il premio di produzione (tecnicamente retribuzione di risultato), 262 euro per la vacanza contrattuale ed altri emolumenti per 46 mila euro. Ma andiamo con ordine ad analizzare adesso le retribuzioni lorde percepite dai funziona Amelia Scibetta, dirigente del settore politiche del lavoro ed istruzione, percepisce uno stipendio annuo lordo di 90.659 euro di cui 43.310 euro di stipendio tabellare (uguale per tutti), a cui si aggiungono 37.336 euro di posizione fissa e 10.012 euro di retribuzione di risultato. Rosanna Montana Lampo, dirigente del settore Politiche della famiglia, percepisce 85.327 euro (con una posizione parte fisa di 33.911 euro e 8.105 euro come premio di produzione). Il capo del settore Infrastrutture, gare contratti e concessioni, Piero Hamel, ha uno stipendio di 106.525 euro (con 44.013 euro di parte fissa, 8.021 euro di retribuzione di risultato ed 11,179 euro alla voce 'altro"). Per Gaetano Gucciardo, direttore del settore Edilizia e gestione patrimoniale, la Provincia "spende" 99.848 euro (oltre allo stipendio tabellare le voci sono: 37.336 per la parte fissa, 8.021 euro per il premio di produzione e 11.179 alla voce altro).Tra i dirigenti c'è anche Ignazio Gennaro, responsabile del settore Comunicazione, eventi ed attività culturali e sociali, con uno stipendio di 100.829 euro (con una posizione fissa di 44.013 euro, un premio di produzione per 9.478 euro ed altri emolumenti per 4.026 euro). Teresa Deleo, responsabile del settore Servizi sociali, percepisce stipendio annuo pari a 91.613 euro (di cui 37.336 come parte fissa e 10.966 come retribuzione di risultato). Ancora, Achille Contino, che si occupa del settore "Turismo, attività economiche e produttive", porta a casa uno stipendio di 95.906 euro con un premio di produzione pari a 8.583 euro ed una indennità di posizione, parte fissa di 44.013 euro). Per il direttore del settore Finanziaria e provveditorato, Fabrizio Fortunato Caruana, la Provincia spende 96.832 euro, con premio di produzione riconosciuto pari a 9.548 euro. Giovanni Butticè percepisce una busta paga annua di 90.659 euro per garantire il ruolo di dirigente del settore Tutela del consumatore con un premio di produzione di 10.012 euro. Infine il dirigente del settore Ambiente, Dino Barone che percepisce di più: in totale 110.359 euro con una voce altro" pari a 22,113 euro ed un premio di produzione di.7.599 euro. (PAPI)

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