Agrigentoflash.it
Agrigento, crolla muro dell'autoparco della Provincia
Il nubifragio di ieri ha causato il crollo di una grossa porzione del muro all'interno dell'autoparco della sede distaccata della Provincia regionale di Agrigento in via Acrone. Fortunatamente non si sono registrati feriti. Grossi massi e detriti hanno danneggiato un'autovettura. Il piazzale utilizzato per il parcheggio delle auto di servizio per motivi di sicurezza è stato dichiarato inagibile. Questo in attesa dei sopralluoghi. Il cedimento durante la forte pioggia che stava mettendo in ginocchio la città.
Chiuderà per disinfestazione l'Ufficio Relazioni con il Pubblico venerdì pomeriggio e sabato mattina
Sarà effettuato venerdì 23 agosto, dopo le ore l4:00, il programmato intervento di disinfestazione degli uffici delle sedi di Agrigento della Provincia Regionale di Agrigento. Sarà quindi chiuso al pubblico l'Ufficio Relazioni con il pubblico di Piazzale Aldo Moro, venerdì 23 agosto per il turno pomeridiano e sabato 24 agosto.
Le regolari attività di lavoro negli uffici di Agrigento della Provincia riprenderanno lunedì 26 agosto alle ore 8:00.
Strutture turistiche: Aumentano i posti letto in provincia di Agrigento
Resi noti i dati delle strutture turistico-ricettive nella provincia di Agrigento. Ad Agosto del 2013, secondo i dati dell'Osservatorio dell'Assessorato al Turismo in provincia di Agrigento operano 471 esercizi turistici con 18.510 posti letto e 7.105 camere. Di questi esercizi 117 sono le strutture alberghiere cosi suddivise: due strutture a 5 stelle, l'Hotel Villa Athena di Agrigento con 67 posti letto e il Verdura Golf and Spa resort di Sciacca con 456 posti letto, 32 hotel a 4 stelle, 44 alberghi a 3 stelle, 15 alberghi a 2 stelle e 5 alberghi ad 1 stella, oltre a 19 residence. 354 sono gli esercizi complementari extralberghieri, suddivisi in: 46 affittacamere, 14 alloggi agrituristici, 52 appartamenti per vacanze, 219 bed and breakfast, 7 campeggi, 2 case per ferie e 14 strutture di turismo rurale.
Rispetto allo scorso anno il numero dei bed and breakfast è aumentato di 15 unità, mentre le strutture alberghiere sono leggermente diminuite passando da 119 nel 2012 a 117 nell'agosto del 2013. Quasi invariate le altre tipologie di strutture turistiche. In totale sono aumentati i posti letti 18.510 contro i 18.429 dello scorso anno, dovuti quasi internamente all'aumento dei posti letti nei b&b (+109).
Istituto Toscanini: Il Commissario Infurnari incontra il sindaco di Ribera Carmelo Pace
Le prospettive dell'Istituto Musicale Arturo Toscanini sono state al centro di un incontro tra il Commissario straordinario Benito Infurnari e il Sindaco di Ribera Carmelo Pace
Il Commissario Infurnari ha ribadito come la Provincia, credendo vivamente nei valori della formazione in campo musicale quali coerenti alle esigenze di crescita culturale del territorio provinciale, abbia a cuore il futuro dell'Istituto Musicale di Ribera. In questo ordine la Provincia è sempre stata vicina alle questioni inerenti il funzionamento dell'Istituto, portando avanti ogni iniziativa che ne garantisse la piena efficienza. La situazione finanziaria dell'Ente nei periodi recenti ha però reso impossibile questa costante azione di valorizzazione, in conseguenza dei mancati finanziamenti della Regione Siciliana. In ogni caso è stata portata avanti ogni azione per assicurare la continuità didattica dell'istituto.
Il Commissario Infurnari ha informato il Sindaco Carmelo Pace delle estenuanti trattative avviate in sede regionale in questi mesi che, comunque, ad oggi, non consentono di sbloccare i pagamenti a favore dell'istituto. L'auspicio del Commissario è che si risolva il problema in tempi ragionevoli, assicurando l'impegno a fare quanto è nelle sue competenze tenuto conto delle esigue disponibilità finanziarie dell'Ente
Infurnari. "Massima attenzione dell'Ente Provincia per garantire il diritto allo studio"
Il Commissario straordinario Benito Infurnari, rispondendo alle sollecitazioni fatte dall'on. Moscat volte a salvaguardare il diritto allo studio, assicura il massimo impegno dell'Ente per garantire il regolare inizio dell'anno scolastico 2013/14.
Nonostante l'esiguità delle risorse a disposizione, la Provincia, come del resto ha sempre fatto, si sta adoperando per offrire agli studenti delle scuole superiori condizioni di massima vivibilità negli istituti di competenza dell'Ente. Purtroppo, in queste condizioni, alle scuole potranno essere assicurati modesti interventi, tutti in piena economia e con proprio personale. Tuttavia il Commissario ricorda come siano state impegnate importanti risorse finanziarie del bilancio provinciale per iniziare i lavori di ristrutturazione del Centro di addestramento Professionale per riservarlo all'IPIA Fermi di Agrigento, si sia interessato per risolvere la vicenda dell'Ipia Marconi di Canicattì, oltre a definire la vicenda del liceo di Bivona. Si tratta di spese per investimenti che non possono essere utilizzate per le spese correnti.
E' chiaro che la riduzione dei trasferimenti da parte della Regione e dello Stato impone di privilegiare quei servizi essenziali che le Province devono offrire ai cittadini, confidando che la Regione Siciliana, con la quale sono state avviate numerose interlocuzioni, sblocchi i finanziamenti necessari a garantire un anno scolastico sereno per gli studenti e le loro famiglie oltre che al corpo docenti.
Sulla questione del Polo Universitario della provincia di Agrigento l'intendimento della Provincia è quello di garantire la continuità didattica e favorire la definizione di programmi di sviluppo per migliorare l'offerta universitaria. Il Cupa è uno strumento centrale nella crescita del territorio provinciale e quindi sarà fatto tutto il possibile affinché prosegua, nel migliore dei modi, l'esperienza dell'Università in provincia di Agrigento.
Sul futuro dell'istituto Toscanini la Provincia è in attesa che il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca definisca il processo di statalizzazione. Al momento, comunque, mancano risorse per 1.150 mila euro circa, all'anno, che sono già state richieste alla Regione per assicurare il suo regolare funzionamento.
In queste condizioni, non è possibile omettere che in questi mesi sarà ridisegnata l'architettura territoriale e amministrativa delle Province siciliane e quindi si assisterà a profondi mutamenti del quadro amministrativo e delle competenze che saranno assegnate ai futuri consorzi. L'auspicio, per il Commissario Straordinario, è che la nuova legge sul riordino delle Province conduca ad una maggiore efficienza nei servizi ai cittadini, specie nell'area dell'Istruzione, con una chiara definizione delle competenze e siano, al più presto, destinate le necessarie risorse finanziarie al funzionamento delle scuole, al momento insufficienti.
Sicilia24h.it
Altro che 31 dicembre. Benito Infurnari non prepari le valige. Alla Provincia di Agrigento il Commissario racalmutese trascorrerà il Natale, e poi anche il Capodanno, la Pasqua e poi ancora, forse fino al dicembre 2014. La riforma delle Province è destinata ad arenarsi, tra le sabbie mobili dei contrasti tra Governo, maggioranza e opposizione in Assemblea. E l' assessore agli Enti locali, Patrizia Valenti, conferma : "la fretta è cattiva consigliera". Dunque, il progetto di riforma è stato abbozzato da docenti universitari ed esperti del settore, i cosiddetti "gruppi di lavoro", ma è un punto di partenza. Il cammino verso il traguardo sarà una corsa ad ostacoli, nonostante l'interesse del Governo sia concludere entro il prossimo 31 dicembre. Le fondamenta della costruzione che si intende costruire sono le 3 città metropolitane, Palermo, Catania e Messina, quindi circa 2milioni e 500mila abitanti. Poi, ogni Consorzio di Comuni conterrebbe come limite minimo 150 mila abitanti, e come massimo 500 mila. Dunque, oltre le 3 città metropolitane, vi saranno non più di 5 Consorzi. La bozza Valenti non è affatto assecondata dai deputati. Roberto Di Mauro e Vincenzo Figuccia, del Partito dei Siciliani, tuonano : " la proposta dell' assessore Valenti è schizofrenica, sganciata da logiche di risparmio e di efficienza, e risponde ad interessi di singoli politici, se non addirittura del solo presidente Crocetta e del suo partito di riferimento". Giovanni Panepinto del Partito Democratico rilancia : "la proposta Valenti è carente e fragile, è un'accozzaglia di idee senza un progetto organico, che invece il mio partito presenterà al più presto". Ai Consorzi sarà assegnata la competenza sulla gestione dell' acqua e dei rifiuti, ed anche sul turismo. Beni culturali e Formazione saranno del tutto avocati dalla Regione, cancellando così doppi uffici, responsabili e indennità. Problema : le scuole di competenza provinciale a settembre ? L' assessore Valenti risponde : "abbiamo aggiunto uno stanziamento di 5 milioni ai 10 già previsti. Dovranno servire per garantire il diritto allo studio". Altro problema : i dipendenti delle Province ? L' assessore Valenti risponde : "noi riordiniamo le competenze tra Regione e Comuni. Il personale seguirà il settore in cui ha lavorato. Ad esempio, se un dipendente della Provincia si è occupato di Beni culturali, allora sarà trasferito alla Regione".
Istituto Toscanini: Il Commissario Infurnari incontra il Sindaco di Ribera Carmelo Pace
Le prospettive dell'Istituto Musicale Arturo Toscanini sono state al centro di un incontro tra il Commissario straordinario Benito Infurnari e il Sindaco di Ribera Carmelo Pace
Il Commissario Infurnari ha ribadito come la Provincia, credendo vivamente nei valori della formazione in campo musicale quali coerenti alle esigenze di crescita culturale del territorio provinciale, abbia a cuore il futuro dell'Istituto Musicale di Ribera. In questo ordine la Provincia è sempre stata vicina alle questioni inerenti il funzionamento dell'Istituto, portando avanti ogni iniziativa che ne garantisse la piena efficienza. La situazione finanziaria dell'Ente nei periodi recenti ha però reso impossibile questa costante azione di valorizzazione, in conseguenza dei mancati finanziamenti della Regione Siciliana. In ogni caso è stata portata avanti ogni azione per assicurare la continuità didattica dell'istituto.
Il Commissario Infurnari ha informato il Sindaco Carmelo Pace delle estenuanti trattative avviate in sede regionale in questi mesi che, comunque, ad oggi, non consentono di sbloccare i pagamenti a favore dell'istituto. L'auspicio del Commissario è che si risolva il problema in tempi ragionevoli, assicurando l'impegno a fare quanto è nelle sue competenze tenuto conto delle esigue disponibilità finanziarie dell'Ente.
Agrigentonotizie.it
Maltempo: continua la conta dei danni, crolla muro dell'autoparco provinciale
I grossi massi hanno, fortunatamente, danneggiato solo un'automobile che si trovava parcheggiata nello spiazzo. Il parcheggio è stato chiuso. Il maltempo di ieri ha lasciato i segni del suo passaggio su Agrigento. La pioggia, seppur di breve durata, oltre a far "scoppiare" le condotte dell'acqua piovana a San Leone, con il conseguente sversamento di liquami in mare, ha anche provocato il crollo del muro dell'autoparco della Provincia, in via Acrone. I grossi massi hanno, fortunatamente, danneggiato solo un'automobile che si trovava parcheggiata nello spiazzo. Il parcheggio è stato chiuso.
Gds.it
San Leone, Zambuto firma nuovo divieto di balneazione
Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha firmato un nuovo divieto di balneazione per il litorale di San Leone. A richiederlo al capo dell'amministrazione è stata l'Asp, dopo lo scoppio delle fogne di ieri, dovuto al nubifragio, e lo sversamento delle acque nere nel mare. «Il divieto di balneazione temporaneo che ho firmato - ha spiegato Zambuto - riguarda il tratto di mare che va dalla villa Pertini allo stabilimento di pubblica sicurezza e all'altezza di via Magellano, 400 metri a destra e 400 a sinistra». Zambuto, dopo che la procura di Agrigento aveva sequestrato i pennelli a mare, aveva già firmato un divieto di balneazione che riguardava l'area dello stabilimento di pubblica sicurezza e l'area dei padri vocazionisti. Divieto che era stato però revocato una decina di giorni fa, dopo che in Comune erano arrivate le nuove analisi dell'Asp che confermavano che i valori rientravano nei parametri.
Infoagrigento.it
Classificati in provincia di Agrigento quattro nuovi "bed and breakfast"
Continua, anche ad Agosto, l'attività di classificazione e verifica delle strutture ricettive ed alberghiere della provincia di Agrigento. Il settore "Promozione turistica ed Attività economiche e produttive" ha provveduto, infatti, alla classificazione di quattro strutture turistiche nella tipologia dei "bed and breakfast".
Si tratta della struttura ricettiva denominata "Villa Carlotta Resort" con sede ad Agrigento in via Farag, classificazione tre stelle, con tre camere e 8 otto posti letto; della struttura ricettiva denominata "Sogni di cioccolato" sita a Porto Empedocle in via Lampedusa, classificazione due stelle, con tre camere e sette posti letto; della struttura ricettiva denominata "Le Rime", sita ad Agrigento in via Dante sempre nella tipologia di b&b, classificazione tre stelle, con una disponibilità di quattro camere e sette posti letto; della struttura ricettiva denominata "Kabed" sita a Porto Empedocle in Salita Granet, classificazione tre stelle, con tre camere e cinque posti letto.
Con la classificazione di queste nuove quattro strutture salgono a 219 le strutture di bed and breakfast con un aumento di 15 nuove strutture rispetto al 2012 e 106 nuovi posti letto che confermano la costante crescita del settore dei b&b all'interno del settore ricettivo-alberghiero
Livesicilia.it
Tutti contro tutti per il rimpasto
PALERMO - La volata è partita. Il traguardo, distante ancora qualche giorno, è quello che sancirà il rimpasto nel governo Crocetta. Un rimpasto verso il quale guardano in tanti, ormai. Scattando sui pedali, cacciando fuori i gomiti, e non risparmiando qualche colpo proibito.
Nella maggioranza, è un "tutti contro tutti". O meglio, al centro delle tensioni dell'esecutivo, c'è un partito in particolare. L'Udc di Gianpiero D'Alia nelle ultime ore ha pesantemente bacchettato il governo Crocetta. Governo di cui fa parte. E le prese di posizione, a turno, del ministro della Pubblica amministrazione e quelle di Giovanni Ardizzone, presidente dell'Assemblea regionale, sono state molto nette. Ardizzone ha addirittura fatto cenno alla "resistenza" dell'Ars contro i disegni di legge governativi "dai contenuti improponibili". D'Alia, invece, ha invitato Crocetta e l'esecutivo a mettere da parte le chiacchiere, e ha persino ventilato l'ipotesi dell'intervento del parlamento nazionale per l'adozione delle norme anticorruzione.
Insomma, il rapporto tra i centristi (primo partito a sostenere la candidatura di Rosario Crocetta verso Palazzo d'Orleans) e il governatore è davvero ai minimi storici. E sta scatenando le reazioni a catena di un maggioranza che appare davvero fragile, nervosa, tesa. Frizioni che non a caso giungono in questo periodo dell'anno. Una prima "crisi", qualche mese fa, era stata congelata con la promessa che, a settembre, si sarebbe presa in considerazione l'ipotesi di un rimpasto della giunta. Turnover che dovrebbe dare, nelle intenzioni dei partiti, una cifra più "politica" all'esecutivo stesso. Un'esigenza, tra l'altro, richiesta apertamente, in passato proprio dall'Udc. Che adesso, però, dopo le dichiarazioni dei propri leader regionali, avverte un po' il mirino puntato contro.
I Democratici e riformisti di Totò Cardinale, ad esempio, non usano affatto mezzi termini: "Non definirei più - ha detto il presidente della prima commissione all'Ars Marco Forzese - un alleato di questo governo regionale l'Udc di D'Alia e Ardizzone, dopo le prese di distanza da Rosario Crocetta con il pretesto della legge antiparentopoli impugnata. Sembra proprio che i due se ne stiano, come nel proverbio cinese, ai bordi del fiume in attesa del cadavere del governo. Mentre però - aggiunge - a mani piene si trovano dentro il governo Crocetta con tre assessori, che a questo punto sarebbe meglio ritirare o revocare. D'Alia e Ardizzone da mesi non fanno altro che esercitarsi in un tiro al piccione che non è più tollerabile. Non solo diventa cogente un rimpasto alla regione, ma è anche necessario verificare l'incompatibilità dell'Udc con il governo Crocetta. Per noi Drs è utile ed improcrastinabile aprire subito una verifica politica".
Il riferimento ai tre assessori dell'Udc, poi, non è casuale. Ed è significativo che le parole vengano pronunciate da Marco Forzese. Il deputato catanese, infatti, è uno di quei parlamentari che, dall'inizio della legislatura a oggi, ha lasciato l'Udc, partito col quale ha raggiunto l'elezione, per approdare ad altri gruppi parlamentari. Insieme a lui, tra gli altri, Lino Leanza, Totò Lentini, Luca Sammartino e Pippo Nicotra, passati ad Articolo 4. Gruppo che, a sua volta, non ha risparmiato frecciate alla giunta. Prima, definendo "inerti" alcuni assessori e promettendo: "A settembre faremo i conti". Quindi, rincarando la dose attraverso le parole del capogruppo Sammartino: "A cosa è servita - l'affondo del deputato - la riunione della giunta regionale di governo tenuta ieri considerato che non sono stati affrontati temi importanti e che non si è parlato neanche delle regole in base alle quali emanare i bandi per la distribuzione dei fondi esistenti agli enti che si occupano di poveri, ciechi, sordomuti e disabili in genere?". Già, una giunta "inerte". Bisogna cambiare. E, come dicevamo, l'assottigliarsi della compagine dell'Udc all'Ars ha suggerito proprio, ad alcuni esponenti della maggioranza, che il rimpasto possa passare attraverso una "redistribuzione" delle quote di partecipazione dei partiti alla giunta. Insomma, per farla breve, in tanti pensano che tre assessori, per un gruppo che si è ridotto al numero di dieci. Un numero, a dire il vero, "rimpolpato" dalla recente adesione, oltre che dall'ex Mpa Nicola d'Agostino, anche da Alice Anselmo, giunta proprio dal gruppo dei Drs.
È proprio quest'ultima (insieme all'altro deputato Udc Gianluca Micciché) a replicare a distanza all'ex compagno di partito Forzese: "Sono sorprendenti e fuori luogo - dicono i parlamentari - le affermazioni dell'onorevole Marco Forzese che, evidentemente, dimentica di ricoprire, oltre al ruolo politico di responsabile regionale dei Democratici riformisti per la Sicilia, anche quello istituzionale di presidente della prima commissione dell'Ars. Più che lanciare anatemi contro l'Udc, Forzese farebbe bene a recitare un profondo mea culpa per l'atteggiamento ondivago tenuto in aula durante la discussione del ddl anti-parentopoli. Le dichiarazioni di Forzese - aggiungono - sembrano dettate più da compiacenza politica che dalla reale convinzione di contribuire alle necessarie innovazioni legislative".
La volata verso il rimpasto, insomma, è davvero in corso. E a giocare un ruolo di primo piano è il partito più numeroso all'Ars (oltre che, ovviamente, all'interno della maggioranza). Il Pd, a dire il vero, è diviso. Se aree del partito (quelle riferite in particolare al segretario regionale Lupo e al capogruppo Gucciardi) non sembrano considerare il rimpasto una "priorità", altre fette dipartito spingono per il ritocco in giunta. A cominciare dai democratici di Rifay Pd, che fanno capo all'ex capogruppo Antonello Cracolici. "Il nostro partito - ha detto Cracolici pochi giorni fa - ha contribuito a battere la destra in questa regione ed è giusto che si apra una nuova fase". Concetta Raia è ancora più esplicita: "Io credo che non si possa non tenere conto che la coalizione che ha vinto le elezioni regionali abbia il suo perno nel Pd, non tenerne conto vuol dire disprezzare chi fa parte del nostro partito. Il Pd - ha aggiunto - deve avere un ruolo più importante, serve un rimpasto per rafforzare un governo che a volte fa un po' troppi annunci". I deputati sono già sui pedali. La corsa verso il rimpasto è già cominciata.
Giornale di Sicilia
San Leone, mare di nuovo sporco. Emesso il divieto di balneazione
Non c'è proprio pace, quest'anno, per il mare agrigentino. Ieri mattina, dopo le
comunicazioni da parte del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria provin
ciale, il sindaco Marco Zambuto ha firmato nuove ordinanze che vietano la balneazione
in alcune zone del litorale cittadino. Da ieri e fino a nuove disposizioni infatti, è vietato im-
mergersi in acqua 250 metri a destra del pozzetto della rete fognaria antistante villa Pertini- di fronte il Ragno d'oro e antistate alla spiaggia del Ragno d'oro. Nella giornata di ieri nata di ieri, il sindaco Zambuto 400 metri a sinistra dello Ragno d'oro quando centinaia ha inoltre emanato un attaco della centrale di solleva- di litri al secondo di acque. mento dei reflul ubicata sulla - ste aliquami, si sono riversate continuare ad operare nella spiaggia all'altezza del lido in mare provenienti dal vallo- direzione di un'attenta tuteladella pubblica sicurezza. Di- ne Donna Cristina e dai poz- della salute pubblica anche in vieti di balneazione anche nel zetti in spiaggia, ma anche al- riferimento alle condizioni ditratto di spiaggia, 400 metri a lo Dune per le acque prove- balneabilità del mare di Sandestra e 400 metri a sinistra, nientidalVillaggioMosèarri- Leone» ribadendo che assu-dove si trovalo sversamento a vate in spiaggia e in mare da me in questo periodo partico-mare di liquami provenienti via Magellano ed infine per lane importanza una pronta dal vallone di via Magellano ciò che ha sversato in mare at- verifica dello stato di funzio-in zona Le dune, traverso lo sfioro della pompa nalità delle condotte sottoma-
provvedimento di divie- di sollevamento posta sulla rine Padri Vocazionisti e Pub-
di balmeazione - spiega spiaggia dell aPScheèrisulta- blicaSicurezza.
Zambuto - si è reso necessario ta in allarme per tutta la not- Il sindaco pertanto ha ri-
a seguito dell'eccezionale on- te»' chiesto al competente dinigen-
data di maltempo che ha col- Unasituazionechemarevi- tel'effettuazionedeinecessa-
pito nella giornata di ieri l'in- vo ha ancor auna volta docu- ti atti gestionali finalizzati ad
provincia agrigentina e mentatoconfotoevideodain- un monitoraggio di dette
che, anche a San Leone, ha viareagliorganicompetenti. strutture a mezzo di idonea
causatolafuoriuscitadiliqua- «Aveva ragione la Procura ditta specializzata apposita-
dalle condotte fognarie». di Agrigento - aggiunge Lom- mente incaricata previa cele-
«Un fatto inevitabile - com- bardo -quando richiedeva reepubblicaselezione" predi-
mentaClaudioLombardodel- l'imposizione del divieto di sponendo anche le richieste
l'associazione ambientalista balneazione per quasi tutto il di autorizzazioni amministra-
litorale marino diSanLeonea tiveegiudiziariecheicompe
late diliquami ieri erano finiti causa della fragilitàdelle strut tenti organi dovranno a tal fi-
in mare e da noi documentati ture preposte allo smaltimen- ne rilasciare. AMM')
Siculiana Marina, il sindaco rassicura:«Il nostro mare non è affatto inquinato»
«Ho sollecitato all'Asp di Agrigento di effettuare i nuovi prelievi nelle acque di Siculiana Marina dopo la riparazione del guasto al pennello a mare di GirgentiAcque, Spero di poter aver gliesiti nel più breve tempo possibile e di poter tranquillizzare bagnanti e turisti sulla salubrità del nostro mare revocando subito l'ordinanza di divieto di balneazione temporaneo emessa dopo la proposta dell'Asp. Tengo tuttavia a sottolineare che il divieto non riguarda la spiaggia più frequentata di Siculiana Marina ma un tratto poco frequentato del litorale. Certi allarmismi li trovo davvero ingiustificati». Lo afferma il sindaco di Siculiana, Mariella Bruno, che vorrebbe rimuovere prima della chiusura della stagione estiva il divieto di balneazione. emesso dopo i risultati delle analisi dell' Asp da cui sono emersi fenomeni inquinanti e nocivi perla salute dopo una rottura, già riparata da Girgenti Acque, alla condotta sotto marina che porta i reflui in acqua dopo un trattamento di primo livello in un impianto di grigliatura. «Dopo le riparazioni è tutto a posto, la situazione è sotto controllo, non dovrebbero esserci problemi», fa sapere il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino,che aggiunge: «Tra i progetti dell' azienda - spiega - quello di completare e attivare il depuratore di Siculiana per fare in modo che amare non arrivi nemmeno un litro di acqua non depurata».
«divieto di balneazione è nei cento metri ad ovest della foce del- fiume Canne e nei quattrocento metri ad est in direzione di Giallonardo. Gli operatori turistici tengono a sottolineare che «il divieto riguarda solo un tratto poco frequentato da bagnanti e turisti. Ci dispiace per le notizie esagerate di questi giorni, ma teniamo a ribadire che a Siculiana Marina il mare è pulito come è sempre stato, così come anche la spiaggia». dice Natale Dimora dello stabilimento balneare Sabbia d'oro. «Dopo la diciasettesima stagione di lavoro qui - racconta Dimora - quest'anno è stato un successo- ne, grazie all'associazione Bepet abbiamo migliorato i servizi. A rovinare la festa sono state le vicende degli ultimi giorni. Speriamo che la situazione possa rientrare, anche perché non è bello vedere vanificati i tanti sforzi degli operatori del posto. Diamo il meglio per valorizzare l'immagine della zona e accogliere turisti provenienti da ogni parte del mondo che invito sempre più numerosi a Siculiana Marina dove le acque sono sempre cristalline e la spiaggia pulita».
Salvare l'istituto Toscanini, vertice in Provincia
«Sul futuro dell'istituto musicale "Toscanini" la Provincia è in attesa che il Ministero dell'istruzione, Università e Ricerca definisca il processo di statalizzazione. Al momento, comunque, mancano risorse per un milione e 150 mila euro circa, all'anno, che sono già state richieste alla Regione per assicurare il suo regolare finanziamento». Le prospettive dell'istituto musicale Toscanini sono state al centro di un incontro tra il Commissario straordinario della Provincia, Benito Infurnari e il sindaco di Ribera Carmela Pace. Infurnari ha ribadito come la Provincia, credendo vivamente nei valo il della formazione in campo musicale quali coerenti alle esigenze di crescita culturale del territorio provinciale, abbia a cuore il futuro dell'istituto musicale di libera. In questo ordine la Provincia è sempre stata vicina alle questioni inerenti il funzionamento della scuola ad indirizzo musicale, portando avanti ogni iniziativa che ne garantisse la piena efficienza. La situazione finanziaria dell'Ente nei periodi recenti ha però reso impossibile questa costate azione di valorizzazione, in conseguenza dei mancati flnanziamenti della Regione Siciliana, In ogni caso è stata portata avanti ogni azione per assicurare la continuità didattica dell'istituto. li commissario Irifurnari ha informato il sindaco Carmelo Pace delle estenuanti trattative avviate in sede regionale in questi mesi che, comunque, ad oggi, non consentono di sbloccare i pagamenti a favore dell'istituto, L'auspicio del commissario è che si risolva il problema in tempi ragionevoli, assicurando l'impegno a fare quanto è nelle sue competenze tenuto conto delle esigue disponibilità finanziarie dell'Ente. chiaro che la riduzione dei trasferimenti da parte della Regione e dello Stato impone di privilegiare quei servizi essenziali che le Province devono offrire ai cittadini.
«Continuità didattica all' attività del Cupa»
Garantire la continuità didattica e favorire la definizione di progranirni di sviluppo per migliorare l'offerta universitaria ad Agrigento. Lo sostiene il commissario della Provincia, Benito Infurnari intervenuto per fare il punto sulla situazione del Cupa e sulle iniziative volte a salvaguardare il diritto allo studio. Inlùrnari assicura il massimo impegno dell'Ente per garantire il regolare inizio dell'anno scolastico 2013/14. "li Cupa - si legge in una nota - è uno strumento centrale nella crescita del territorio provinciale e quindi sarà fatto tutto il possibile affinché prosegua, nel migliore dei modi, l'esperienza dell'Università in provincia di Agrigento". Nonostante l'esiguità delle risorse a disposizione, la Provincia, come del resto ha sempre fatto, si sta adoperando per offrire agli studenti delle scuole superiori condizioni di massima Mobilità. Purtroppo, in queste condizioni, alle scuole potranno essere assicurati modesti interventi, tutti in piena economia e con proprio personale". Tuttavia il commissario ricorda come siano state impegnate importanti risorse fìnanziarie dei bilancio per iniziare i lavori di ristrutturazione del Centro di addestramento professionale per riservano all'Ipia "Fermi" si sia interessato per risolvere la vicenda dell'Ipia Marconi di Canicatti oltre a definire la vicenda del liceo di Bivona. Si tratta di spese per investimenti che non possono essere utilizza- te per le spese correnti.
Liceo «Leonardo, trovate tre aule
L'amministrazione comunale di Agrigento, ha offerto la propria disponibilità a concedere l'uso di tre locali dell'immobile del Viale della Vittoria, già sede del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, al Liceo scientifico Leonardo e permettere così un regolare svolgimento delle lezioni. Il tutto, limitatamente allo svolgimento delle lezioni del nuovo anno scolastico senza alcun onere diretto o indiretto da parte del Comune e previa formalizzazione del rapporto da parte degli enti e degli organi competenti. Lo ha annunciato il sindaco Marco Zambuto in riscontro alla richiesta di locali scolastici avanzata dal Dirigente scolastico e dal Presidente del Consiglio d'Istituto de liceo Scientifico Leonardo, valutando le motivazioni che i richiedenti rappresentano al Comune di Agrigento in merito al disagio che la turnazione delle lezioni provocherebbe tra tutti gli oltre mille e quattrocento alunni frequentanti le classi dell' istituto, con ripercussioni negative per la vita stessa delle loro famiglie.
Adesso si aspetta il provvedimento ufficiale per dare il via alle procedure che possano permettere un regolare svolgimento dell'inizio dell'anno scolastico per gli studenti dello scientifico «Leonardo» previsto tra meno di un mese.
(AMM')
Turismo, le cifre della provincia:
18.510 posti letto
In provincia di Agrigento operano 471 esercizi turistici con 18.510 posti letto e 7.105 Camere. Sono questi i dati delle strutture turistico-ricettive nella provincia di Agrigento, con una fotografia aggiornata al mese di agosto2013, diffusi dall'Osservatorio dell'assessorato ai Turismo della Provincia di Agrigento, diretta al momento dal commissario Benito Infurnari. Di questi esercizi 117 sono le strutture alberghiere cosi suddivise: due strutture a 5 stelle, Hotel Villa Athena di Agrigento con 67 posti letto e il verdura golf and Spa resort di Sciacca con 456 posti letto, 32 hotel a 4 stelle, 44 alberghi a 3 stelle, 15 alberghi a 2 stelle e 5 alberghi ad lsrella, oltre al residence. 354 sono gli esercizi complementari extralberghieri, suddivisi in: 46 affittacamere, 14 alloggi agrituristici, 52 appartamenti per vacanze, 219 bed and breakfast, 7 campeggi, 2 case per ferie e 14 strutture di turismo rurale. Rispetto allo scorso armo il numero dei bed and breakfast è aumentato di 15 unità, mentre le strutture alberghiere sono leggermente diminuite passando da. Quasi invariate le altre tipologie di strutture turistiche. Into tale sono aumentati i posti letti 18.510 contro i 18.429 dello scorso anno, dovuti quasi internamente all'aumento dei posti letti nei b&b (+109). Un dato clic sì confronta con i timidi segnali dì ripresa del settore turistico in te,mini di arrivi e pernottamenti nell'Agrigentino. 11 totale dei primi mesi dell'anno ha fatto registrare un dato quasi invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con un, poco rappresentativo, meno 0,20% nel saldo delle presenze, dopo essere stato negativo nei primi 4 mesi del 2013. Infatti sono state 431348 le presenze del 2013 (gennaio - giugno) mentre nel 2012 si sono registrate 438.206 presenze. Significativa anche la penna nen zamedia dei turisti nelle strutture ricettive che si attesta di 3 giorni per singolo turista. Intanto si arricchisce di nuovi strumenti l'offerta turistica proposta dalla Provincia. Sono stati inseriti nel portale del turismo presente nella home-page del sito istituzionale della Provincia, due nuovi video:uno riguarda Akragas - Video spot di Agrigento, l'altro chiamato ltineris, nel quale viene proposto un viaggio alla scoperta dei tesori agroalimentari della provincia di Agrigento. Inoltre, sempre nel portale turismo nella pagina dedicata alle guide turistiche, sono state inserite, per essere scaricate dal turista, diverse mappe realizzate dall' assessorato provinciale al Turismo. Le mappe riguardano: Lampedusa e Linosa, la costa della provincia, le città di: Agrigento, Licata, Palma di Montechiaro, Sdaccaelo strada rio di Lampedusa. Questi nuovi strumenti consentono di conoscere molte delle attrazioni turistiche presenti nei nostro territorio e risultano molto utili a tutu coloro che vogliono recarsi nell' agrigentino. Il materiale cartaceo, che si trova, a disposizione, nella sede dell'assessorato al Turismo che si trova in via Esseneto ad Agrigento, viene distribuito agli operatori turistici della provincia oppure potrà essere richiesto nelle sedi Urp di Agrigento, Bivona, Cammarata, Canicatti, Licata, Ribera e Sciacca- La Provincia infine punta allo sviluppo del Bike tourism che rappresenta la nuova frontiera del turismo d'ellte.
SCONTRO. Peri democratici,tra gli altri rischiano, i lavoratori di Comiso e Augusta. Il ministro:selezioni con posti riservati
Stabilizzazione a rischio per gran parte degli oltre 22 mila precari degli enti locali siciliani, almeno ottomila. I Comuni potrebbero non riuscire a sfruttare la norma nazionale, che sarà discussa oggi in Consiglio dei Ministri, per trasformare i contratti dei lavoratori a tempo indeterminato. Un fatto che accende lapolemica tra il Pd sicifiano e il ministro deila Pubblica Amministrazione, Gianpiero D'Alla, autore del decreto. 11 provvedimento, salvo modifiche, dovrebbe essere riservato a coloro che hanno firmato nei precedenti cinque anni un contratto a tempo determinato per tre anni, requisito che limiterebbe i possibili beneficiari della stabilizzazione nell'Isola a circa un terzo dell'intero bacino del precariato.
In Sicilia i contratti siglati da gran parte dei precari, infatti, sono della durata di 5 anni. E l'ultima proroga scade il 31 dicembre del 2013. Subito dopo, gli amministratori locali sperano di potere stabilizzare tutto il personale, ma stando alle condizioni attuali a molti di loro sembra difficile. I primi a lanciare l'allarme sono alcuni deputati regionali del Partito Democratico, che chiedono al ministro di coordinare la norma con la realtà siciliana. A intimorire di più i democratici sono le 'rigide" regole del patto di stabilità. Secondo il provvedimento ministeriale, i Comuni che non le hanno rispettate non possono portare avanti le stabilizzazioni. E in Sicilia i casi non mancano.
«Il progetto ministeriale - spiega il capogruppo del Pd all'Ars, Baldo Gucciardi - non accenna in alcun modo a possibili deroghe al patto di stabilità, eliminando, così, ogni possibilità di applicare la norma nella nostra regione. E ciò è inaccettabile».
11 ministro replica, parlando di «giudizi affrettati e prematuri» dal momento che «l'iter è ancora lungo e il testo dovrà superare l'esame del Parlamento». D'Alia spiega anche che non viene presa come riferimento nessuna realtà locale, ma che «si tratta di norme che riguardano tutto il territorio nazionale». Sono, comunque, molti i Comuni siciliani che hanno sforato o rischiano di sforare i vincoli imposti da Roma.
Grandi e piccoli. Così a Messina, che non li ha già rispettati una volta e che rischia di non riuscire a rispettarli neppure quest' anno, la stabilizzazione dei 200 lavoratori precari diventa più difficile. Situazione analoga anche a Comiso, in provincia di Ilagusa, dove sono 47 i precari tra ex Asu, ex Lsu e contrattisti che non potrebbero beneficiare del progetto del governo nazionale per
vedere trasformati i loro contratti a tempo indeterminato. Il Comune, infatti, ha dichiarato il dissesto. Ad Augusta, nel siracusano, 86 contrattisti aspettano la stabilizzazione, ma il Comune, attualmente commissariato, lo scorso anno ha sforato il patto di stabilità e ora è in grossa crisi finanziaria presentando un debito di 60 milioni. Il Pd propone, come ha già fatto in una mozione presentata all'Ars, di «trovare soluzioni che, derogando al patto stabilità, consentano la stabilizzazione di migliaia di lavoratori da decenni impiegati in servizi spesso indispensabili». I democratici indicano la via di concorsi pubblici unici, con la formazione di graduatorie di idonei che tengano conto dell' esperienza maturata dai precari.
Dal ministero spiegano che «si tratta di norme che non prevedono stabilizzazioni dirette, che sarebbero incostituzionali, ma tramite selezioni con posti riservati».
La Sicilia
Nuova ordinanza del sindaco di interdizione della balneazione
Il lido Ps torna non balneabile, Questa volta non c'entrano i pennelli a mare, quanto piuttosto il fiume di liquami misti ad acque piovane che nella giornata di mercoledì si è riversata, attraverso i canaloni, nel mare di San Leone. Il Dipartimento di prevenzione dell'Asp, infatti, nella giornata di ieri con due distinte note ha chiesto al Comune di imporre il divieto di balneazione temporaneo e in via cautelativa. Questo perché attualmente non vi sono analisi che individuano la presenza di inquinanti, ma solamente la constatazione che in mare insieme alla pioggia sono finite le fogne. Il sindaco ha quindi imposto il divieto da 250 metri a destra del pozzetto della rete fognaria dinnanzi alla villa Pertini e fino a 400 metri a sinistra dello scarico di troppo pieno della centrale di sollevamento della Pubblica sicurezza, e 400 metri a destra e a sinistra dal punto di arrivo a mare del vallone di via Magellano. Prima che il divieto sia rimosso, ovviamente, l'Asp dovrà realizzare i prelievi e solo successivamente (si stima la prossima settimana) potrà dare verosimilmente il Ma libera" per tornare a fruire di quei tratti di costa.
I fatti di mercoledì, tra l'altro, riportano il dibattito suun problema ormai evidente: le commistioni tra acque bianche e acque nere (i valloni, infatti, dovrebbero regimentare solo quelle meteoriche). Nonostante il Comune si fosse impegnato, la scorsa primavera, ad attuare dei controlli sugli scarichi abusiv per il sindaco Marco Zambuto il punto è piuttosto la progettazione. "Il problema non è questo dice -, quanto piuttosto quello di modificare finalmente l'intero sistema di gestione dei reflui. E i buoni segnali giunti dalla conferenza di servizi dell'altro giorno sono in tal senso una speranza.
I fatti, ovviamente, hanno provocato diverse reazioni, Il presidente del Comitato San Leone", Fabrizio La Caipa, ad esempio, chiede immediatamente una soluzione al problema "Ieri abbiamo assistito impotenti al riversarsi in mare di un'apocalisse di acque nere. Le fogne, allagate dalla pioggia, sono esplose causando un inquinamento gravissimo. Tutto ciò premesso, non si può fare a meno di porsi alcune domande: esiste una soluzione definitiva in tempi brevi? Esiste una reale volontà di perseguire tale soluzione?
Rivolti verso il problema della gestione in città di tombini e caditoie sono invece gli attacchi dei consiglieri comunali. Così se Gerlando Gibilaro del Girpa chiede il passaggio ad altro incarico o le dimissioni di tutti coloro che si occupano della gestione degli impianti di smaltimento delle àcque piovane, i consiglieri comunali Civiltà del Pid, Cramaglia e Patti di Voce Siciliana, Spinnato e Puleri del Patto per il erritori Sollano e Mirotta del Popolo della libertà sostengono che "il temporale ha mortificato ancora una volta il Comune di Agrigento".
C'è una commistione fra acque nere e acque bianche
L' esplosione degli impianti delle acque nere lungo la costa e gli sversamenti nei vaI- Ioni e dell'impianto di sollevamento della Pubblica sicurezza (con tanto di allarme sonoro e video riprese) sono da addebitare al Comune di Agrigento.
Girgenti Acque questa volta esce fuori ufficialmente e punta il "dito" contro il Municipio per "l'apocalisse" avvenuta nella mattinata di mercoledì contestualmente alle forti piogge che hanno colpito la città.
Secondo l'ente gestore del sistema idrico integrato, è infatti palese che l'improvviso innalzamento dei livelli delle acque nere sia da attribuire alla presenza, all'interno di quelle condutture, di acqua piovana, che, sostanzialmente, si trovava nel posto sbagliato.
"Lo 'scoppio' dei tombini e delle reti fognarie dice Girgenti acque con una punta d'ironia -, che fino a prima dell'inizio del temporale funzionavano perfettamente, può avere solo due cause: i cittadini, in evidente stato di paura, si sono recati tutti nello stesso momento in bagno (sighl) oppure esiste una commistione delle acque bianche con le acque nere".
Tesi, la seconda, che Girgenti acque sostiene pubblicamente solo da quando è stata avviata la "guerra" da parte del Comune e che, in precedenza, era costretta a constatare quando interveniva spesso sui pozzetti che trovava "forati" da strani buchi di sovrappieno.
"Il Comune di Agrigentodice oggi Cirgenti acque - ha autorizzato gli scarichi delle acque piovane e gli allacci delle acque nere senza esercitare alcun controllo e, quindi, senza verificare che gli allacci per le acque dei wc e delle cucine fossero collegati alla rete delle acque nere e gli scarichi per l'acqua che si accumula sui tetti, nelle verande e negli spiazzi, fossero collegati alla rete delle acque bianche".
gli impianti, che presentano tubature molto diverse per diametro, viene precisato, erano così nel 2008 e così sono rimasti (infatti nessuno ha pensato di intervenire).
"Allacci di acque bianche nelle acque nere e con la rete fognaria che non è strutturata per sopportare l'immissione delle acque bianche dicono inoltre -.11 Comune l'ha realizzata così e così ce l'ha consegnata, Non è una questione di 'colpa' ma di consapevolezza e, scusateci, anche di responsabilità. Noi quegli impianti pro- seguono -li abbiamo resi funzionanti, vi facciamo manutenzione costante e sono sempre sotto controllo".
-L'occasione, ovviamente, è propizia per Girgenti acque anche per una riflessione sul futuro del servizio idrico e sulla richiesta del Municipio, di agire contro la società per inadempienze contrattuali prima di puntare, nel prossimo futuro, alla re- scissione del contratto e alla gestione "in house".
"Come può il Comune di Agrigento pensare di gestire il sistema fognario e quello idrico se ha dimostrato di non sapere occuparsi semplicemente dei controlli, della manutenzione delle reti delle acque bianche?"
ABOLIZIONE DELLE PROVINCE
Prima del .passaggio» bisogna stabilire quanti nuovi consorzi
Con la costituzione dei Liberi Consorzi e l'abolizione delle province, personale e competenze di queste ultime saranno smembrati e ridistribuiti ad altri enti ed organismi. Vi sono province, come quelle di Palermo e Catania, che hanno situazioni più complesse, anche a causa della presenza degli aeroporti di cui quegli enti sono azionisti.
Nel caso di Agrigento invece la situazione è più semplice, anche se vi sono delle situazioni da risolvere. Anzitutto quella della delimitazione territoriale: quanti Liberi Consorzi saranno costituiti al posto della Provincia? E' immaginabile che ne venga costituito uno solo, in linea di massima somigliante alla vecchia provincia, ma la sua conformazione geografica non sarà sicuramente quella del vecchio ente, dato che qualche comune inevitabilmente finirà in un consorzio vicino.
C'è poi la faccenda del personale: la Provincia ha 549 dipendenti a tempo indeterminato e 139 che invece sono a tempo de-terminato, .i famosi precari che sono ancora da stabilizzare. In tutto 688 persone che attualmente stanno con il fiato sospeso per vedere come finirà loro. Ovviamente non saranno licenziati, alcuni saranno "ereditati" dal nuovo libero Consorzio per la parte di competenze che saranno assegnate a quest'ultimo (o a questi ultimi, se saranno più di uno). Altri "seguiranno" i settori di cui si occupano: le strade, per esempio, potrebbero andare alla Regione, così come i beni culturali. Ma in quest'ultimo ramo la Provincia di Agrigento non ha grandi cose, La responsabilità di acqua e igiene ambientale invece dovrebbe andare ai comuni, con meccanismi ancora da perfezionare.
E le società partecipate? «La Provincia non ne ha quasi più spiega il commissario Benito In- fumati a parte il Cupa e l'istituto musicale Toscanini che non può considerarsi una "partecipata"». Per il Cupa, al quale la Provincia eroga 780 mila euro l'anno, potrebbe subentrare la Regione, mentre per l'Istituto Toscanini sono in corso le pratiche di statalizzazione. Qualora, com'è probabile, non si dovesse fare in tempo a definire tali pratiche entro il 31 dicembre, dovrebbe essere la Regione a garantire che non vi sia alcuna soluzione di continuità nella gestione della scuola alla quale la Provincia eroga oltre un milione di euro l'anno.
Ultimo particolare, ma non in ordine di importanza, è l'aspetto impositivo che avevano le Province e che non potranno avere i Liberi Consorzi. «E' immaginabile conclude In furnari che quest'ultima funzione venga trasferita alla Regione e che quest'ultima poi trasferisca le relative risorse finanziarie ai Consorzi»