31 agosto - sabato
GIORNALE DI SICILIA
TRASPORTI Il commissario Benito Infurnari ha incontrato una delegazione del Comune di Licata
Aeroporto, la Provincia insiste
«Il calo rimane una priorità»
La Provincia "crede" nel progetto "Aeroporto" e cerca di convincere anche gli amministratori del Comune di Licata che dovrà ospitare, sui propri terreni, la struttura di volo. Dopo il "No, grazie" di Angelo Balsamo, sull'approvazione della variante urbanistica per la realizzazione dello scalo aeroportuale in contrada Piano Romano, ieri mattina alla Provincia c'è stato un vertice tra il commissario Benito Infurnari e gli amministratori licatesi. I tecnici
della Provincia hanno illustrato lo stato dell'arte: «La procedura intrapresa, sulla scorta del progetto definitivo predisposto dai tecnici del Settore infrastrutture Stradali, confortati dal benestare dell'Enac sulla bontà del sito di impianto (il precedente progetto che ubicava l'mira- struttura sui territorio comunale di Racalmuto è stato rigettato proprio per l'orografia del sito), è ascrivibile tra le concessioni di costruzione e gestione e non come project financing; ciò in quanto la progettazione è dell' Ente ed i privati interverranno solo parzialmente, nel finanziamento dell'infrastruttura cui la Regione Siciliana ha destinato ben 30 milioni di euro. Accertatala concreta fattibilità finanziaria dell'infrastruttura e riscontrata la concordanza sul fatto che la sua realizzazione rappresenterebbe occasione di sviluppo non solo per Licata, ma per l'intera Provincia risulta evidente che l'ammodernamento del sistema viario che dovrà convogliare verso l'aeroporto la maggior parte dei potenziali utenti risulta di competenza statale (Anas) atteso che il sito risulta collegato coni centri più vicini con popolazione superiore a 10.000 abitanti proprio con tale viabilità. Risulta innegabile che un sacrificio ai produttori agricoli operanti nell'area in cui sarà realizzata l'infrastruttura dovrà comunque essere richiesto; la struttura non può essere ubicata in cima ad una montagna ma in area pianeggiante e sgombra di immobili e, conseguentemente, oggi appetibile perle colture agricole praticate in zona'>. Provincia e Comune di Licata torneranno a sedersi attorno ad un tavolo per trovare le soluzioni da adottare. (PAPI)
ISTITUTO A RISCHO DI CHIUSURA. Una delegazione formata da genitori e studenti sarà ricevuta da Francesca Ferrandino
«Toscanini», lunedì incontro in Prefettura
Totò Castelli
Incontreranno il prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino insieme con i genitori, gli studenti dell'Istituto musicale "Arturo Toscanini" di libera, sempre più a rischio di chiusura per il mancato conferimento dei fondi necessari per assicurare il normale svolgimento delle attività didattiche genitori e studenti disimpegnate in locali presi in affitto dalla Provincia di Agrigento in via Roma. Una delegazione di studenti e genitori si recherà, infatti, lunedì mattina alle 10,30 nei locali del Palazzo del Governo per esporre le preoccupazioni inerenti il futuro del percorso di studi musicali intrapreso da circa 250 alunni che arrivano nella 'città delle arance" da moltissimi centri della Sicilia. All'incontro prenderanno parte in particolare Angela Pinelli, Calogero Lino e Vito Salvaggio in rappresentanza dei genitori e Maria Brocceri, studentessa bivonese, in qualità di Presidente della Consulta degli studenti. "Tenuto conto delle difficoltà finanziarie che i sta attraversando immeritata- mente il conservatorio "Toscanini 'di Ribera che è un ente strumentale istituito dalla Provincia di Agrigento - dice alla vigilia dell' incontro il professor Calogero Lino - si è costituito spontaneamente un comitato di genitori che desiderano far sentire la loro voce in merito alle notizie sull' incerto futuro degli studi dei loro figli che verrebbero privati, dopo tanti sacrifici economici ed intellettuali, della possibilità di proseguire le lezioni presso questa importantissima struttura pubblica". "Non possiamo assistere passivamente - ha osservato ancora Lino - ad una ulteriore privazione e mortificazione del nostro territorio con scelte che nulla hanno anche vedere con il processo di razionalizzazione della spesa conseguente al- la soppressione delle Province siciliane ". Quella di lunedì è una nuova tappa del lungo "calvario" iniziato alcuni mesi addietro quando sono corse le prime "voci" di un possibile ridimensionamento dell'Istituto musicale provinciale e che ha visto docenti, studenti, genitori e anche amministratori dei comuni dell'hinterland protesta energicamente perchè non si chiuda il" fiore al- l'occhiello" Della cultura musicale agrigentina. GLI Studenti hanno scritto a caratteri cubitali davanti all'istituto che il" Toscanini non si tocca" e hanno dato vita anche ad un concerto di protesta a Palermo davanti al palazzo del Governo regionale. ('TC)
LA SICILIA
AEROPORTO
Provincia e Comune di Licata tornano a dialogare
Aeroporto, Provincia e Comune di Licata si confrontano. Dopo il muro contro muro tra l'ex presidente Eugenio Dorsi e l'allora sindaco Angelo Graci (con la Provincia ad attendere una variante urbanistica da parte de) Municipio che, ancora oggi, non è stata realizzata) adesso il nuovo sindaco Angelo Balsamo e il commissario Benito Infurnari, al termine dì un incontro svoltosi nella giornata di ieri hanno comunicato che altri confronti si svolgeranno sui temi della fattibilità della struttura aeroportuale.
Entrambi, a dire il vero, non si erano fino ad oggi spesi sulla possibilità di realizzare l'aeroporto, ma adesso sembra che un confronto sui temi sia possibile.
Dal suo punto di vista la Provincia ha sostenuto le tesi fin qui già avanzate, ovvero che la struttura è fattibile da un punto di vista economico e progettuale e che ancora oggi sono previsti 30 milioni di euro nel Par-Fas 2007- 2013 per la sua realizzazione.
«Che il progetto sia economicamente sostenibile e, conseguentemente, rappresenti un obiettivo da centrare per un Ente intermedio scrivono dalla Provincia - lo dimostrano gli studi economico-finanziari condotti dalla Kpmg», mentre, da un punto di vista della viabilità «le seppur innegabili modeste condizioni di transitabilità delle strade provinciali non potranno vanificare la potenzialità dello scalo aeroportuale progettato se solo verrà garantita la sicura transitabilità delle strade a scorrimento veloce di competenza statale.
Passaggio delicato è quello che riguarda gli agricoltori che in atto coltivano le terre su cui dovrà sorgere l'aeroporto: «Risulta innegabile che un sacrificio ai produttori agricoli operanti nell'area in cui sarà realizzata l'mira- struttura dovrà comunque essere richiesto - scrivono ancora dalla Provincia, La struttura non può essere ubicata in cima ad una montagna ma in area pianeggiante e sgombro di immobili e, conseguentemente, oggi appetibile per le colture agricole praticate in zona»,
L'unica rassicurazione che in tal senso la Provincia avanza è quella che «gli accantonamenti previsti come indennizzo per le aree da espropriare tengono già conto del sacrificio richiesto ai proprietari che potranno acquisire in zona superfici agrarie con pari potenzialità produttive ed oggi inutilizzate».
Infine la stilettata: «Si evidenzia alla nuova amministrazione comunale - scrive la Provincia - che tutta la documentazione a corredo di quanto sopra riportato è già nella disponibilità del Comune di Licata, cui è stata invia- tane) secondo semestre del 2012 per il rilascio del parere di rito sul progetto, per quanto sopra nessuna destinazione urbanistica specifica e, conseguentemente, nessun vincolo preordinato alla espropriazione risulta oggi apposto sull'area ove il progetto ha ubicato l'infrastruttura».
PROVINCIA. Mancano 5 milioni per chiudere il bilancio 2013. Infurnari: "Speriamo nella regione"
A rischio anche i servizi indispensabili
Bilancio consuntivo 2013 della Provincia regionale, si attendono interventi della Regione per colmare il buco di 5 milioni. Un vuoto, va precisato, causato dalla diminuzione drastica dei finanziamenti erogati proprio da Palermo a quelli che per volontà del governatore Crocetta dovranno divenire, prima o poi, i liberi consorzi di comuni. Alla nostra Provincia non mancano le somme per la sua sopravvivenza in senso stretto, dato che le condizioni delle casse sono sostanzialmente buone ed è quindi ad esempio possibile pagare gli stipendi ai dirigenti, ma mancano principalmente i fondi necessari per garantire i servizi indispensabili, come L'assistenza ai disabili e le spese collegate alla viabilità e alle scuole di competenza provinciale. Se per Agrigento attualmente sono stati destinati 2.537.000 euro su 34milioni stanziati per tutte le Province siciliane, si è in attesa dell'arrivo di altri 10-15 milioni che l'assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti si è impegnata a far avere ai nove futuri consorzi. «Se, come pare, sarà applicata una distribuzione che garantisca almeno un milione di euro a Provincia dice il commissario Benito Infurnari potremmo colmare oltre tre milioni e mezzo su 5. Grazie ai tagli realizzati e alle minori spese dell'Ente collegate alla venuta meno degli organi elettivi riuscire mmo a recuperare un altro milione e mezzo che ci consentirà quindi di far quadrare i conti e approvare il bilancio di previsione entro i termini ma soprattutto di garantire il funzionamento del Cupa, del Toscanini e delle nostre scuole». Ma si tratterà di interventi di mera sopravvivenza. «Con l'attuale situazione economica
continua Infurnari potremo garantire il funzionamento minimo dei servizi, ovvero quello che è per noi obbligatorio per legge. Le risorse attualmente in nostro possesso non ci consentirebbero di affrontare le emergenze anche di modesta entità», Infurnari, mestamente, ammette che non si
aspettava la situazione sarebbe stata tanto complicata da risolvere. «No, non mi attendevo che tutto sarebbe stato così difficile - dice-, né che la Regione facesse venire meno i fondi dopo aver deciso un progetto di riforma delle Province. Sono comunque fiducioso, so che sapranno fare un passo indietro e sostenere gli enti siciliani».
GIOACCHINO SCHICCHI
Agrigentoflash
Rischio chiusura Conservatorio Toscanini di Ribera, delegazione incontrerà il Prefetto
Giorno 2 Settembre alle ore 10.30 nei locali della Prefettura di Agrigento una delegazione di genitori e studenti del Conservatorio Toscanini di Ribera sarà ricevuta dalla Dott.ssa Ferrandino , Prefetto di Agrigento, al fine di esporre le preoccupazioni inerenti al futuro del percorso di studi musicali intrapreso da circa 250 alunni provenienti da tutto il territorio siciliano. Saranno presenti Angela Pinelli, Calogero Lino e Vito Salvaggio in rappresentanza dei genitori e Maria Brocceri in qualità di Presidente della Consulta degli studenti." Tenuto conto delle difficoltà finanziarie che sta attraversando immeritatamente il Conservatorio Toscanini di Ribera , che è un ente strumentale istituito dalla Provincia di Agrigento, dice il Prof. Lino, si è costituito spontaneamente un comitato di genitori che desidera far sentire la loro voce in merito alle notizie sull' incerto futuro degli studi dei loro figli che verrebbero privati , dopo tanti sacrifici economici ed intellettuali, della possibilità di proseguire le lezioni presso questa importantissima struttura pubblica, non possiamo assistere passivamente ad una ulteriore privazione e mortificazione del nostro territorio con scelte che nulla hanno a che vedere con il processo di razionalizzazione della spesa conseguente alla soppressione delle Province siciliane "
Precari, vertice Crocetta-D'Alia: istituito un tavolo tecnico
Si è svolto ieri a Roma un incontro tra il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione Gianpiero D'Alia e il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Nel corso del confronto sono stati esaminati i provvedimenti sul pubblico impiego approvati in Consiglio dei Ministri, con particolare attenzione alle norme presenti nel decreto che introducono importanti novità per il superamento del fenomeno del precariato in Sicilia, come nel resto d'Italia. D'Alia e Crocetta hanno istituito un tavolo
tecnico al quale prenderanno parte tecnici del ministero della Funzione Pubblica e della Regione siciliana, con l'obiettivo di approfondire gli effetti delle norme per la Regione e studiare la possibilità di intervenire, in sede di conversione del decreto, con misure specifiche che vadano nell'ottica di valorizzare l'autonomia siciliana. In un'intervista ai rappresentanti sindacali pubblicata ieri nella pagine provinciali del quotidiano La Sicilia la riforma così com'è non porterà alcun beneficio ai precari della provincia di Agrigento.
Aeoroporto, i chiarimenti del commissario della Provincia al sindaco di Licata
Il commissario regionale Benito Infurnari ha ricevuto, nella sede della Provincia Regionale di Agrigento, l'amministrazione di Licata rappresentata dal Sindaco Avv. Angelo Balsamo e dall'assessore arch. Casentino, i quali hanno evidenziato la situazione in cui versa la viabilità provinciale del territorio comunale e lo stato dell'edilizia scolastica, con particolare riguardo all'edificio di piazza Gondar, futura sede dell'Istituto professionale Linares.
Il commissario regionale, sentiti gli uffici competenti, ha rassicurato gli amministratori che, con immediatezza, sarà messa in sicurezza l'impalcatura posta a protezione dell'edificio provinciale di piazza Gondar. Ha, inoltre, notiziato sullo stato dell'appalto per la ristrutturazione dell'immobile, finanziato per euro un milione e quattrocento mila con i fondi compensativi ottenuti per il raddoppio della SS 640.
L'amministrazione comunale è stata rassicurata sulla possibilità che vengano eseguiti modesti, ma immediati, interventi di manutenzione ordinaria sulla viabilità provinciale, compatibilmente con il rispetto dei vincoli del patto di stabilità.
Dopo aver specificato che l'unico intervento finanziato dalla Regione Siciliana con i fondi del PO. FERS e ricadente nel territorio di Licata interessa la SP Licata-Riesi, per un importo di un milione di euro, ha comunicato che l'intervento risulta già aggiudicato con in corso le procedure di verifica propedeutiche alla stipula del contratto.
Il Commissario, rispondendo, infine, ad una serie di quesiti posti dall'amministrazione di Licata in merito allo stato del progetto dell'aeroporto ha fornito i seguenti chiarimenti :
- La procedura intrapresa, sulla scorta del progetto definitivo predisposto dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, confortati dal benestare E.N.A.C. sulla bontà del sito di impianto (il precedente progetto che ubicava l'infrastruttura sul territorio comunale di Racalmuto è stato rigettato dall'E.N.A.C. proprio per l'orografia del sito), è ascrivibile tra le concessioni di costruzione e gestione e non come project financing; ciò in quanto la progettazione è dell'Ente ed i privati interverranno solo parzialmente, nel finanziamento dell'infrastruttura cui la Regione Siciliana ha destinato ben 30 milioni di euro dalle disponibilità del PAR-FAS 2007-2013 giusta delibera della Giunta di Governo n° 144 del 19/05/2010, somma per 5/6 resa disponibile al capitolo 672139 del bilancio Regionale 2011 denominato Interventi per la realizzazione della linea di azione 7.1c " Aeroporto di Agrigento" del Programma Attuativo Regionale FAS 2007-2013 ed oggi ancora spendibili quali residuo non utilizzato (GURS n° 47 del 22/10/2010 pagg. 22/25) .
- Accertata la concreta fattibilità finanziaria dell'infrastruttura e riscontrata la concordanza sul fatto che la sua realizzazione rappresenterebbe occasione di sviluppo non solo per Licata, ma per l'intera Provincia risulta evidente che l'ammodernamento del sistema viario che dovrà convogliare verso l'aeroporto la maggior parte dei potenziali utenti risulta di competenza statale (ANAS) atteso che il sito risulta collegato con i centri più vicini con popolazione superiore a 10.000 abitanti proprio con tale viabilità.
- Nel dettaglio Gela, Licata, Palma di Montechiaro, Agrigento, Porto Empedocle, Ribera e Sciacca sono tutti collegati al sito tramite la S.S. 115, Naro tramite la S.S. 410, e la stessa S.S. 115, Campobello di Licata e Ravanusa tramite la S.S. 626 , Canicattì e Racalmuto tramite la S.S. 640, la SS. 123 e la già citata S.S. 626 e Raffadali tramite la S.S. 118 e la S.S. 115; l'unico centro, con più di 10.000 abitanti, ricadente nella porzione più prossima del bacino di utenza che usufruirà dell'infrastruttura che risulta collegato alle sopra citate Strade Statali tramite assi di viabilità provinciale rimane quindi il Comune di Favara. Si ritiene, pertanto, che le seppur innegabili modeste condizioni di transitabilità delle strade provinciali non potranno vanificare la potenzialità dello scalo aeroportuale progettato se solo verrà garantita la sicura transitabilità delle strade a scorrimento veloce sopra individuate, di competenza statale.
- Risulta innegabile che un sacrificio ai produttori agricoli operanti nell'area in cui sarà realizzata l'infrastruttura dovrà comunque essere richiesto; la struttura non può essere ubicata in cima ad una montagna ma in area pianeggiante e sgombra di immobili e, conseguentemente, oggi appetibile per le colture agricole praticate in zona; gli accantonamenti previsti come indennizzo per le aree da espropriare tengono già conto del sacrificio richiesto ai proprietari che potranno acquisire in zona superfici agrarie con pari potenzialità produttive ed oggi inutilizzate.
- Che il progetto sia economicamente sostenibile e, conseguentemente, rappresenti un obiettivo da centrare per un Ente intermedio quale è l'odierna Provincia o quale che sia il futuro Consorzio di Comuni di cui alla L.R. 7/2013 lo dimostrano gli studi economico-finanziari condotti dalla KPMG, istituto leader nella pianificazione di programmazioni finanziarie, la cui validità è stata riconosciuta dagli organismi regionali deputati alla assegnazione delle risorse destinate al miglioramento del sistema infrastrutturale per la mobilità nell'isola.
- Si evidenzia alla nuova amministrazione comunale che tutta la documentazione a corredo di quanto sopra riportato è già nella disponibilità del Comune di Licata, cui è stata inviata nel secondo semestre del 2012 per il rilascio del parere di rito sul progetto; il parere è propedeutico alla autorizzazione in variante ex art. 7 L.R. 65/81 già richiesta al competente Assessorato Regionale al Territorio. Per quanto sopra nessuna destinazione urbanistica specifica e, conseguentemente, nessun vincolo preordinato alla espropriazione risulta oggi apposto sull'area ove il progetto ha ubicato l'infrastruttura.
I rappresentanti delle due Amministrazioni hanno quindi concordato di ritrovarsi con immediatezza dopo un ulteriore approfondimento degli argomenti trattati.
Sicilia24h
Vi spiego l'aeroporto...
Al Palazzo della Provincia di Agrigento, il commissario, Benito Infurnari, ha ricevuto una truppa da Licata. Verso il piazzale Aldo Moro hanno marciato il sindaco, l'avvocato Angelo Balsamo, e un assessore della sua giunta, l'architetto Chiara Casentino. Tra l'altro, sul tavolo della discussione è stato rilanciato l'argomento Aeroporto. Gli amministratori licatesi hanno domandato e il commissario racalmutese ha risposto : "il progetto a Racalmuto è stato bocciato dall' Enac, che è l'Ente nazionale per l'aviazione civile, a causa dell' orografia del sito, ossia per i rilievi terreni della zona. Dunque, ecco il progetto a Licata, e l' ok dell' Enac al sito di Piano Romano. L' iniziativa è della Provincia. I privati interverranno solo parzialmente. E la Regione ha finanziato l'opera con 30 milioni di euro. I benefici per Licata e per l'intera provincia agrigentina sono innegabili. Occorre nel frattempo ammodernare le strade che conducono verso l'aeroporto a Licata. Si tratta di strade quasi tutte di competenza statale, quindi interverrà l' Anas. Nel dettaglio sono le statali 115, 410, 626, 640, 123 e 118. Poi, è necessario un sacrificio di alcuni produttori agricoli che operano nella zona dove sarà costruito l'aeroporto. L' impianto non è costruibile in cima ad una montagna, ma su un'area pianeggiante, appetibile per le coltivazioni agricole. Ebbene, gli agricoltori che subiranno l'esproprio saranno risarciti e poi gli saranno assegnate altre zone agrarie, con la stessa potenzialità produttiva e che ad oggi non sono utilizzate. Il progetto è valido ed è economicamente sostenibile, e così lo ha promosso anche Kpmg, che è un prestigioso e accreditato Istituto internazionale di servizi professionali alle imprese. Dal Comune di Licata adesso è atteso un parere di rito sul progetto" . Poi, a termine dell' incontro, Infurnari ha sottolineato più volte che nessun vincolo o ordine di espropriazione è stato ancora posto a Piano Romano. Ok. Poi, il saluto e un arrivederci a dopo un approfondimento.
1 settembre - domenica
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Spesi 9 mila euro per spedire lettere e telegrammi
Versato dal commissario della Provincia, Benito Infurnari, l'importo complessivo di 9.000 euro Iva inclusa alla società Poste Italiane, per il servizio dì affrancatura, spedizione ed invio telegrammi. la proposta è stata firmata dal dirigente, Ferdinando Zaccaria.
(PAPI)
PROGETTI E TRASPORTI Giuseppe Malfitano e Antonio Terranova annunciano nuove iniziative dopo l'ok della Provincia
Si torna a parlare dell'aeroporto
Il comitato: ci rimettiamo al lavoro
Angelo Augusto
In città, considerato che il neo commissario della Provincia, Benedetto Infurnari, ha manifestato disponibilità circa la realizzazione dell'aeroporto, torna a crescere la speranza di vedere costruita una struttura che, secondo i più, rappresenterebbe un volano per lo sviluppo dell'economia. Si guarda soprattutto ai vantaggi che l'aeroporto potrebbe avere per il turismo, visto che questo settore a Licata è in forte crescita. Il comitato "Aeroporto per Licata", guidato da Giuseppe Malfitano ed Antonio Terranova, ha salutato con favore le parole di Infurnari, e si dice pronto a sviluppare nuove iniziative.
"Sulla scorta di quanto appreso circa il rinnovato entusiasmo dell'Ente Provincia a favore della realizzazione dello scalo aeroportuale a Licata, corroborato da argomentazioni precise e puntuali fornite dal commissario Infurnari in merito alla fattibilità della succitata infrastruttura, il Circolo "Aeroporto per Licata" intende attivare - scrivono Malfitano e Terranova - ogni iniziativa utile a favorire una concertazione tra gli enti interessati alla realizzazione dello Scalo ed, in particolare, promuovere un confronto aperto anche alla cittadinanza per dibattere l'importante tematica, convinti come si è dello sbocco occupazionale che la suddetta potrebbe riverberare sul territorio dell'intera Provincia".
"D'altra parte - aggiunge il comitato - non è assolutamente vero che la realizzazione dello scalo aeroportuale andrebbe a nocumento di altre infrastrutture viarie, semmai è vero il contrario, poiché la realizzazione di una struttura di così centrale importanza fungerebbe da vola- no al miglioramento della viabilità. Ed ancora, a parte i trenta milioni di euro tuttora impegnati dalla Regione Sicilia, come confermato dal Commissario Infurnari, la gestione dello Scalo sarebbe interamente a carico dei privati che hanno già manifestato la volontà di investire in tal senso" "il circolo "Aeroporto per Licata" chiede - concludono Giuseppe Malfitano ed Antonio Terranova - all' amministrazione comunale di chiarire al più presto la propria posizione nell'interesse della città, auspicando che la stessa si prodighi per agevolare la costruzione dello scalo che si ritiene fondamentale per il rilancio socio economico di Licata". Duen giorni fa la disponibilità nei confronti dell'aeroporto era stata ribadita dal commissario Infurnari nel corso di un incontro con il sindaco Balsamo".
LA SICILIA
Sono quelli del Settore Edilizia i dipendenti più presenti in ufficio
E' il settore Edilizia della Provincia regionale quello che ha fatto registrare tassi di maggior presenza sul luogo di lavoro per il primo semestre 2013: oltre 182,60 percento. E' questo il dato che emerge ad analizzare le percentuali disponibili sul sito on line della Provincia riferiti ai primi sei mesi dell'anno in corso (il risultato da noi riportato, comunque, è stato calcolato sommando i singoli dati mensili), I dati, tra l'altro, sono pubblicati ai sensi della legge 69 del 2009, che, all'articolo 21 «in attuazione dei principi di trasparenza e di buona amministrazione», obbliga «le amministrazioni a pubblicare, sui si- ti Internet di ciascun ente od organismo, i curricula vitae dei dirigenti, i dati relativi agli emolumenti da questi percepiti e i rispettivi recapiti. altre alle informazioni inerenti i tassi di assenza e di presenza del personale di ciascun ufficio dirigenziale».
Due punti percentuali sotto il primo classificato troviamo il settore Ragioneria, con un tasso di presenza medio del 80,16 per cento, mentre al 79,05 % di presenze in sei mesi si è attestato il settore infrastrutture.
I dipendenti dei 13 settori della Provincia, comunque, nel primo semestre 2013 hanno fatto registrate quasi tutti tassi compresi tra il 76,98 e il 70 per cento con una certa costanza anche se non sono mancati i picchi: un esempio è il settore Gabinetto del presidente, che se tra gennaio e aprile ha fatto registrare tassi di presenza superiori all'80 per cento, a giugno (momento di transizione tra D'Orsi e Infurnari, con conseguente scioglimento del Gabinetto)
ha visto piombare quella percentuale al 68,42.
Questi i dati medi registrati su sei mesi: Settore Stampa-Urp-Cerimoniale, 75,82%; Ufficio di Gabinetto del presidente, 78,36%; Affari Generali, 73,42%; Ambiente, 75,07%, Politiche del lavoro, 74,83%; Provveditorato, 70,47%; Servizi sociali, 76,98% e Turismo, 73,46%. Sotto la soglia del 70 per cento, le presenze dei dipendenti di due settori, Sport e Tutela del consumatore, che in sei mesi hanno fatto registrare una percentuale del 66,88 e del 66,37. Quest'ultimo con un picco verso il basso del 56,60 per cento di presenze nel mese di giugno. Peggio solo il settore Provveditorato, che a giugno, stando ai dati della Provincia, ha fatto registrare un tasso di presenza del 56,44 percento.
Si tratta, comunque, di dati che possono ricevere un voto di sufficienza, dato che nessun ufficio ha fatto registrare in questi sei mesi percentuali di presenza mensili al disotto del 50 per cento.
GIOACCHINO SCHICCHI
Albo pretorio off line
g. s) A distanza di due settimane dal forte temporale che ha colpito Agrigento, è ancora off li- ne l'albo pretorio digitale della Provincia regionale di Agrigento. L'acquazzone, infatti, ha mandato in avaria il server che si trova presso la sede di via Acrone, rendendo inutilizzabile anche la posta elettronica e provocando problemi ai telefoni e alla linea internet. I tecnici della Provincia e l'assistenza tecnica che gestisce la manutenzione, stanno lavorando per ripristinare la funzionalità dei sistemi. anche se al momento si attende l'arrivo di alcuni pezzi di ricambio.
Società partecipate, difficile vendere i pacchetti azionari
g. s.)Uno dei tormentoni dell'amministrazione D'Orsi (oltre a quello di aver eliminato le sagre della pecora scallata) era quello di aver cancellato, con il contributo del Consiglio provinciale, le società partecipate inutili. Tra queste, Apea e Avit, tacdate in più occasioni dal presidente di rappresentare degli stipendifici parassitari delle casse pubbliche a beneficio di «amici dei politici», affermazione fatta durante il suo ultimo discorso da presidente ad inizio giugno scorso. Alcune partecipate sono, tuttavia, più difficili di altre da eliminare, anche se alla fin fine non rappresentano più un costo per le casse provinciali, anche se i loro bilanci sono tutti complessivamente in rosso.
Le società in cui la provincia è ancora socia sono 10. Di queste 7 sono note: Cupa, (quota 73,81%, rappresentanti Maria Immordino e Giovanni Di Maida, costo 2012 825m11a euro); Gesa Ag2 (quota 10,52%, costo 2012 95.000); Consorzio Mi, divenendo lrsap (14,94%, 3 rappresentanti: Saverio Napoli, Aldo Piscopo, Sergio Baldacchino e nessun costo per le casse provinciali); Dedalo Ambiente (quota 10%, costo 7Omila euro per il 2012); Sogeir, (10%, costo 2012 3Smila euro) e l'Ato idrico (quota partecipazione 10,40%).
A questi si aggiungono tutta una serie di partecipate che si erano date per estinte. Si tratta della Prog Eco (quota partecipazione 88%); Propiter Terre Sicane (quota 22,89%, rappresentante della provincia Ciro Zambito, presidente Cda, con trattamento economico da l2mila euro annue); Terre sicane - società consortile - (quota 10.50%, componente Cda in quota Provincia Settimio Cantone, a O euro) e l'Airgest, di cui la Provincia detiene il 0,01729% e che ha come finalità lo «sviluppo, progettazione realizzazione adeguamento gestione manutenzione uso impianti aeroporto Trapani».
Tutte partecipate non ancora eliminate perché bisognerebbe vendere il pacchetto azionario, che nessuno tuttavia vuole comprare.
2 settembre - lunedì
GIORNALE DI SICILIA
GESTIONE RIFIUTI Dalla Regione la disposizione di includere altri 9 Comuni ai 17 originari. La protesta dei primi cittadini
Preoccupazione dei sindaci sulla «Srr» Una circolare li porterebbe a ventisei
Francesco Graffeo
Una circolare dell'assessorato regionale all'Energia, sulla costituzione delle Srr ossia delle Società di regolamentazione del servizio rifiuti, ha messo in difficoltà i 17 sindaci che erano sul punto di arrivo per la costituzione della «Srr Agrigento Ovest».
La circolare del 13agosto scorso, a firma del Dirigente Generale Marco Lupo, del Dipartimento regionale dell'Acqua e dei Rifiuti, infatti, ha portato da 17 a 26 i comuni da includere nella «Srr Agrigento Ovest». Da qui la richiesta dei sindaci dei 17 comuni dell'Ato Agi, (società d'ambito, questa, prossima allo scioglimento il 30 settembre), di un incontro urgente con l'assessore regionale Nicolò Marino «per comprendere meglio le linee di indirizzo da adottare, fermo restando la volontà dei sindaci di procedere alla costituzione della nuova Su nella sua forma originaria e quindi fiori da ogni ipotesi di subentro di comuni provenienti da altro Ato».
I sindaci, che si sono incontrati nel Comune di Sciacca, nella loro protesta hanno voluto coinvolgere anche il Commissario Straordinario della Provincia di Agrigento, Benito Infurnari, chiedendo subito «di attivare l'iter al fine di procedere alla formale costituzione della Srr nella sua forma originaria dei 17 comuni facenti parte della "Srr Agrigento Ovest" già AtoAg i».
Da parte sua il sindaco Calogero Impastato evidenzia che «così facendo l'assessorato anziché agevolare la costituzione delle Srr, velocizzando le procedure entro la scadenza del 30 settembre perla chiusura delle Ato ed il passaggio delle competenze alla nuova Società di regolamentazione del servizio rifiuti, di fatto rimette tutto in discussione». Impastato precisa: «Questi nuovi comuni
che si aggiungono al 17 dell'ex Ato Agi ci costringono a rivedere la definizione delle quote societarie, rimettendo in discussione tutte le delibere già approvate dai Consigli comunali, con delle conseguenze inimmaginabili sulla tempistica fissata per la costituzione delle S.ILR.».
Il sindaco della piccola cittadina termale, Calogero Impastato quindi attacca: «lo credo che questa indicazione dell'assessorato non sia casuale ma voluta, perché ritengo che anche al vertice regionale non abbiano le idee chiare di quello che vogliono fare. Ritengo che la legge n. 9/2010 sulla costituzione delle Srr, invece, sia chiara, e che non possa essere modificata da una circolare. Noi non abbiamo nulla contro questi novi comuni che si voglio accorpare, ma ci sono delle città, come ad esempio Ravanusa che, per le distanze con il nostro ambito, non ha nulla a che fare con noi».
PALAZZO DEI GIGANTI. revisori: ((Non abbiamo gli elementi per affermare che tutti gli organismi abbiano il bilancio»
Il Comune e le sue società partecipate
Un "giallo" la mancanza di rendiconti
Elio Di Bella
Scoppia la grana dei rendi- conti che mancano all'appello nel bilancio consuntivo del 2012, comunque già approvato dal consiglio comunale, ma con Varie perplessità. Il consigliere comunale, Alfonso Vassallo, ancora durante il dibattito in consiglio ha evidenziato che nella Relazione dei lievi- sori dei Conti dovevano essere allegati i Bilanci di società e organismi partecipati, come la Fondazione Pirandello, Ato idrico, il Cupa, che incidono non poco nei conti del Comune.
In effetti i revisori dei conti nella loro relazione scrivono: ((Non abbiamo gli elementi per affermare che tutti gli organismi partecipali abbiano provveduto ad approvare il bilancio d'esercizio o il rendiconto al 31 dicembre 2012. Sono pervenuti i bilanci approvati per l'esercizio2oì2 delle partecipate dell'Ato Gesa2 e del Voltano Spa. Non sono pervenuti i consuntivi riferiti all'esercizio 2012 dell' Ato idrico, del Consorzio del Polo Universitario e Fondazione teatro Pirandello», Della Fondazione Teatro Luigi Pirandello-Valle Dei Templi Bilancio si ha solo il bilancio di previsione 2012 secondo cui le spese per le indennità del Consiglio Di Amministrazione, del Direttore, delle Consulenze in genere e dei servizi ammontano a euro 177.114,00. La situazione economica al Polo universitario è nota: 800 mila euro di debiti nei confronti dei docenti, risalenti ad emolumenti datati perfino 2009. Dalla Regione non arrivano più fondi e la Provincia ha ridotto di circa 200 mila euro il finanziamento previsto. Sarebbero necessari 780 mila euro per restare a galla.
Per quanto riguarda l'Ato Gesa2 i revisori dei conti nella loro relazione sottolineando che tale società partecipata riporta tra i propri crediti quello vantato verso il Comune di Agrigento per euro 30.590.406 del quale vanno sottratte le anticipazioni per euro 14.699.990. Di contro il Comune vanta crediti nei confronti degli utenti della città di Agrigento per i quali l'Ato Gesa detiene il diritto alla riscossione. Lato Gesa non ha fatto pervenire elenco dei crediti esigibili vantati nei confronti degli utenti al fine di determinare l'eventuale disavanzo tra crediti e debiti al 31 dicembre 2012". Da un prospetto presentato da Ato Gesa risulta che dal 2005 al 20122 le entrate previste grazie alla bollettazione sono state pari ad euro 71.837.259,92 e le spese del servi- zio a carico del Comune di Agrigento sono pari a 75. 949.012,00. C'è una differenza tra entrate e costi di euro 4.111.752,08, Tale differenza dovrebbe essere recuperata con gli accertamenti emessi a carico di utenti evasori - Ma i revisori sostengono anche che "non è stato previsto in preventivo e tanto meno negli equilibri un fondo di accantonamento per la copertura dei costi".
Per quanto riguarda il Voltano, l'ex presidente della provincia, Eugenio D'Orsi, in una recente conferenza stampa ha sottolineato che il Comune di Agrigento è socio di maggioranza in tale società, con una quota del 39%. «Il Voltano ha debiti per ben 11 milioni e 418mila euro - sostiene D'Orsi -Per tanto il Comune di Agrigento si assume debiti per almeno quattro milioni e mezzo».
Il problema sollevato da questi è senz'altro destinato a suscitare molte polemiche. La discussione continuerà nei prossimi giorni in consiglio comunale chiamato ad approvare il bilancio consuntivo del 2012.
LA SICILIA
Provincia, ecco i più presenti
Lo stakanovista è stato Giuseppe Picone con 191 presenze su 203 sedute. Il meno assiduo Nobile con 107
Magari le Province regionali sono degli enti inutili, come il governo regionale di Rosario Crocetta, e prima di lui il Movimento 5 stelle, sostengono. Quello che è certo però, a leggere i dati riepilogativi delle presenze del Consiglio provinciale dal giugno del 2008 al giugno del 2013, è che i componenti di aula 'Ciglia" fissero in buona parte dei «stakanovisti». La quasi totalità, infatti, ha raggiunto almeno il SO per cento di presenze alle sedute del Consiglio provinciale, e di certo non per il gettone, dato che i consiglieri, in gran parte, svolgevano tutti una intensa attività con le commissioni consiliari, consentendo a tutti di raggiungere la quota massima di 1640 euro mensili previsti dal regolamento. In cinque anni di amministrazione, stando ai dati dell'Ente, il Consiglio si è riunito per 203 sedute, di cui 19 nel 2008, 32 nel 2009,43 nel 2010,38 nel 2011,36 nel 2012 e
15 nel 2013. Il dato è calcolato ovviamente su tutte le sedute valide in senso ampio, non tiene conto infatti ad esempio di tutti i Consigli che, improvvisamente, venivano sospesi per mancanza del numero legale. L'aula, tra l'altro, a carattere generale non si è mai contraddistinta per una produttività eccezionale, e lo sanno gli stessi «attori» della vicenda. Come si ricorderà questo aspetto fu anche al centro di uno scambio di «cortesie» tra il presidente Eugenio D'orsi e il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi, con l'uno che affermava che l'aula fosse improduttiva e l'altro a replicare che la responsabilità era da addebitare all'Amministrazione che non presentava all'aula provvedimenti da approvare e da discutere. Del resto, è anche il caso di dirlo, gli atti d'indirizzo e le mozioni dei consiglieri non furono mai particolarmente ascoltate da D'Orsi. Memorabili quelli per la costituzione della Provincia nel ricorso contro il rigassificatore e quello per la riduzione degli assessori proposto dal Pdl.
Il consigliere con il numero più alto di presenze in cinque anni è stato Giuseppe Picone, che ha raggiunto quota 191, Quasi un ex aequo con Nino Spoto, il quale si è fermato a quota 190. Tutti molto sotto questa soglia altri componenti di aula «Ciglia», con Roberto Callo a quota 179 presenze a chiudere il «podio». Poi Gaetano Nobile e Mario Lazzano, rispettivamente 107 e 108 presenze in Consiglio dal 2008 al 2013. Le altre presenze: Calogero Zarbo: 119; Leo Vinci: 137; Nicola Testone: 156; Giuseppe Terrazzino: 174; Ignazio Tavormina: 108; Luigi Sutera Sardo:
126; Salvatore Scozzari: 138; Matteo Ruvolo: 137; Arturo Ripepe: 175; Pellegrino Quartararo: 115 (con O presenze nel 2008, in quanto subentrato a Carmelo Pace); Ivan Paci: 131; Giuseppe Nobile: 107; Salvatore Montaperto: 149; Gaetano Militello: 156; Maurizio Masone, 36 presenze (dal maggio 2012, subentrato a Piero Giglione); Calogero Martello: 148; Rosario Marino: 127; Calogero Lo Leggio: 127; Francesco La Porta: 120; Orazio Guarraci: 142; Piero Giglione: 119; Stefano Girasole: 171; Domenico Contino (subentrato a Riccardo Gallo) 4; Davide Gentile: 153; Riccardo Gallo: 170; Ettore Di Ventura: 140; Ezio Di Prima: 145; Giovanni D'Angelo: 135; Carmelo D'Angelo: 132; Daniele Camilleri: 128; Raimondo Buscemi: 153; Angelo Bennici: 167; Carmelo Avarello: 142. Come è evidente, tutti i consiglieri (tranne quelli subentrati in "corsa") hanno raggiunto almeno la quota 100 presenze in Consiglio, sebbene di alcuni forse non si ricorda esattamente il tono di voce, giacché quantomeno "rare" sono state le loro partecipazioni al dibattito in aula.
GIOACCHINO SCHICCHI
Sicilia24h
Il "Toscanini" in Prefettura
Oggi, 2 settembre, ad Agrigento, in Prefettura, alle ore 10.30, sara' ricevuta una delegazione di genitori e studenti del Conservatorio Toscanini di Ribera. Saranno esposte le preoccupazioni sul futuro del percorso di studi musicali intrapreso da circa 250 alunni provenienti da tutto il territorio siciliano. Saranno presenti Angela Pinelli, Calogero Lino e Vito Salvaggio in rappresentanza dei genitori, e Maria Brocceri che e' la Presidente della Consulta degli studenti.