LA SICILIA
La questione del Professionale al centro oggi di un incontro alla Provincia
Quei lavori Fermi al palo
Vertice sul futuro dell'Ipia «Fermi» di Agrigento questa mattina alla Provincia regionale di Agrigento.
Il dirigente scolastico Francesco Casalicchio, infatti, ha chiesto al commissario Benito Infurnari un incontro per avere rassicurazioni sull'iter dei lavori che dovrebbero (stando agli annunci dell'Ente) entro il 2014 consentire l'utilizzo del Centro addestramento professionale della zona industriale di Agrigento. Lavori che, secondo la scuola, sarebbero fermi (scusate il gioco di parole) al palo, posticipando quindi la data in cui i locali saranno fruibili e rendendo, anche per quest''anno, incerto il futuro della scuola professionale agrigentina.
Anche noi avevamo chiesto alla Provincia chiarimenti su questa vicenda, tentando di capire se in effetti le opere di adeguamento fossero partite o meno e se la ditta vincitrice dell'appalto la «Progresso Group Srl» (che offri un ribasso del 30.5209 per cento sull'importo complessivo di 745.845 euro) abbia materialmente realizzato il cantiere.
Richieste vane: se il commissario Infurnari ci ha spiegato di non essere a conoscenza dei dettagli tecnici della vicenda, indicandoci però gentilmente un dirigente dell'Ente a cui rivolgerci per maggiori informazioni, quest'ultimo non ha ritenuto di fornire una risposta ai nostri interrogativi.
Se i lavori sono in corso oppure no quindi lo scopriremo solo stamattina, al termine del confronto alla Provincia. Quello che è certo è che gli stessi dovrebbero avere una durata di 90 giorni. Se fossero già partiti a fine agosto, quindi, entro dicembre la struttura potrebbe essere pronta prima del 2014. Un ritardo nell'avvio dei cantieri, invece, porterebbe ad uno slittamento «pericoloso» che potrebbe costringere l'Ipia ad un altro anno di turni pomeridiani con un ulteriore danno . all'istituto e agli studenti.
G. SCH.
Ogni giorno 3 mila turisti
Visitatori ancora in aumento nella Valle dei templi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Malgrado le condizioni meteorologiche non sempre siano state in linea con la stagione estiva, la zona archeologica agrigentina continua ad essere presa d'assalto dai turisti che vengono da ogni parte del mondo per ammirare il patrimonio architettonico di cui essa è particolarmente ricca. Dal giorno 1 al giorno 26 agosto i visitatori sono stati 72.124, con un aumento del 3,47 per cento rispetto allo stesso periodo dell''anno precedente quando furono 69.704. Peraltro questi dati non tengono conto degli ingressi serali che vengono calcolati a parte e che, quando saranno stati aggiunti, faranno ulteriormente crescere i dati sull'affluenza. la tendenza complessiva è ormai verso una crescita consolidata nel corso dell'anno: in totale infatti i visitatori da gennaio allo scorso 26 agosto sono stati 398.069, mentre nello stesso periodo di tempo dei 2012 furono 383.258, con un aumento del 3,86 per cento.
Come si ricorderà, l'inizio dell'anno fece preoccupare non poco i responsabili del Parco, dato che a gennaio si registrò un vero e proprio crollo delle presenze rispetto dello stesso mese dell'anno precedente: ben 23 % in meno di visitatori, dato confermato anche nel mese di febbraio. La flessione fu più contenuta a marzo (-7,75) e ad aprile (-5,48), mentre da maggio in poi c'è stata una netta inversione di tendenza con un netto recupero che ha portato al totale che abbiamo già descritto. A giugno l'incremento è stato del 13,3 per cento, ed a luglio del 5,8. Ovviamente per i mesi che rimangono prima della fine dell'anno il direttore dell'Ente Parco Giuseppe Parello spera di poter continuare su questa strada: il traguardo dei 400 mila visitatori è ormai un fatto scontato, ma con un pizzico di fortuna si potrebbero raggiungere anche mete molto più ambiziose.
«Il lavoro di valorizzazione e di pubblicizzazione della Valle che facciamo con le nostre iniziative - spiega lo stesso Parello - sta dando i suoi frutti e speriamo di poter continuare su questa strada. Bisogna considerare che stiamo operando in un contesto mondiale molto difficile, con una crisi economica internazionale di cui tutti stiamo pagando il prezzo. Malgrado tutto stiamo riuscendo a non perdere terreno rispetto al 2012, ma addirittura ad aumentare il numero dei visitatori. Ritengo che con il passare del tempo e continuando il lavoro che stiamo portando avanti, anche in relazione con il miglioramento dei servizi che rendiamo ai turisti, possano migliorare ulteriormente ed il numero dei visitatori possa raggiungere livelli che in passato non sono stati mai toccati».
AUMENTANO LE PRESSIONI SU CROCETTA CHE APRIRÀ A CATANIA IL 21 PROSSIMO LA FESTA DEL MEGAFONO
Regione, dopo il Pd pure Leanza chiede il rimpasto
PALERMO. Se il Pd, per motivi politici e finanziari, in Sicilia rinuncia alle sue tradizionali feste, il presidente della Regione, Crocetta, ne occupa lo spazio con il suo movimento: il Megafono. La prima manifestazione è in programma a Catania dal 21 prossimo. Ma non dovrebbe essere l'unica. E, comunque, è un'iniziativa destinata a far crescere i malumori all'interno dei Partito democratico, soprattutto in quei settori che considerano il movimento di Crocetta come un vero e proprio partito avversario, e non una componente d'area.
Peraltro, la commissione nazionale per il congresso del Pd non ha ancora stabilito né date né regole per le assise nazionale e regionali. Un'incertezza che si somma alle pressioni, sempre più insistenti negli ultimi tempi, con cui il Pd chiede a Crocetta il rimpasto della Giunta regionale, ovvero: la nomina di politici al posto degli assessori tecnici.
Ma non è solo il Pd a chiedere al presidente della Regione di cambiare volto al suo governo. Anche i democratici riformisti e «Articolo 4» ritengono che sia arrivato il momento di dare una svolta all'attività amministrativa. L'Udc, da parte sua, attende le mosse di Crocetta. «Non vuole scollegare - ha sottolineato il segretario regionale dello Scudo crociato, Pistorio - il rimpasto dalla valutazione degli assessori. A ognuno deve essere chiesto ciò che sa fare: i tecnici facciano i tecnici; i
politici facciano i politici. Poi, se Crocetta deciderà di cambiare assessori, questa è una sua prerogativa».
Ma a rendere più difficoltoso un eventuale rimpasto sono proprio le guerre interne che dilaniano il Pd, in vista del congresso e di possibili elezioni politiche anticipate. «La partita si gioca dentro il Pd - ha rilevato il fondatore e capo di "Articolo 4", Leanza -, ma a noi interessano i problemi della gente. Non c'è più serenità attorno al governo perché ci sono quelli che lo appoggiano e quelli che fanno finta di sostenerlo. E' singolare che a parlare di rimpasto siano partiti, come Pd e Udc, che sono già rappresentati. Noi lo abbiamo sempre sostenuto, Crocetta, senza riserve. Però, è arrivato il momento di stabilire un cronoprogramma e d'indicare le priorità».
Secondo Leanza, priorità delle priorità «e l'adozione di un piano straordinario del lavoro. Il problema di fondo, infatti, è cosa vogliamo fare. Noi appoggiamo il governo perché venga realizzato il programma, ma ci si deve dire anche quale deve essere il nostro ruolo».
Insomma, l'ingresso in giunta di uomini di «Articolo 4». «Chiediamo pari dignità - ha concluso Leanza - il nostro è un gruppo composto da sette deputati che presto aumenteranno. Ci sono alcuni assessori, almeno cinque, che non mi pare si distinguano per operatività. Crocetta è il capo della coalizione e spetta a lui decidere. Certamente, non possiamo aspettare il congresso del Pd».
Terme, stagionali in agitazione
I lavoratori, non potendo così concludere i sei mesi, temono di perdere il beneficio degli ammortizzatori sociali con gravissimi disagi per le loro famiglie
Brutto inizio di settembre per i 40 stagionali impegnati alle terme. I precari annunciano un nuova stato di agitazione. Il motivo risiede nella chiusura anticipata del Grand Hotel delle Terme, che avverrà l'il novembre. Hanno appresa la notizia da una comunicazione del Commissario straordinario Carlo Turriciano. Si tratta di un fatto inedito poiché la chiusura avverrebbe in largo anticipo rispetto al passato. E' un duro colpo per gli stagionali che, tra l'altro, hanno cominciato la stagione in ritardo per via di uno stop iniziale alle assunzioni inserito nella legge finanziaria.
La notizia appresa ieri ha degli strascichi pesanti. Non solo perché i lavoratori saranno impiegati
per un periodo più ridotto, ma soprattutto perché con la chiusura anticipata della struttura alberghiera mancherà la garanzia di un lavoro di sei mesi. Quella garanzia che permette ai lavoratori di fruire degli ammortizzatori sociali, quali la disoccupazione.
«Cera stato un impegno di Turriciano dicono oggi i lavoratori che aveva assunto alla presenza del sindaco Di Paola. L'impegno prevedeva che l'albergo sarebbe rimasto aperto per tutto il 2013.01- tre a danneggiare noi lavoratori, si crea danno anche all'immagine della città.
Si ricorda, nella nota con cui si annuncia lo stato di agitazione, che le terre sono convenzionate con Inps-Inail e le cure dovrebbero essere garantite tutto l'anno, I lavoratori si sono rivolti al sindaco Di Paola preannunciando manifestazioni di protesta.
Una scelta, quella della chiusura, che va in controtendenza all'idea di destagionalizzare il flusso turistico nella città termale. Del resto, il nostro clima mite deve consentire di guardare oltre la stagione estiva, E l'Hotel delle Terme rimane l'unica struttura ricettiva in prossimità del centro storico. Le altre strutture che offrono una capacità di posti letto che va oltre la cifra di 100 si trovano fuori del perimetro abitato della città. La questione delle Terme continua a rimanere drammaticamente e inspiegabilmente irrisolta. Come se la Regione, unico detentore del pacchetto azionario della Terme di Sciacca Spa, trattasse la risorsa termale come una Cenerentola.
Nulla si sa, ancora, e ciò rappresenta davvero un paradosso, del bando per l'affidamento a provati della strutture termali. Un bando nato male e che non ha avuto riscontro utile. Un bando che anziché avere visibilità internazionale è rimasto nelle pagine della Gazzetta Ufficiale della Regione. Un bando che, potendo interessare imprenditori stranieri, è stato scritto solo in lingua italiana, Anche questo un paradosso in un mondo sempre più piccolo in cui l'inglese è la lingua più diffusa.
FILIPPO CARDINALE
Acque bianche e nere finiscono ancora in mare
«Macchia scura in acqua prima dello scoppio delle fogne"
Come se non bastassero gli sversamenti in mare di acque piovane miste a fogna che ormai paiono inevitabili ad ogni pioggia, adesso arrivano anche le segnalazioni di macchie misteriose. L'associazione Mare amico nella giornata di ieri ha infatti riportato la denuncia da parte di un ignoto «informatore, il quale ha anche fotografato una grande chiazza scura al largo della spiaggia della Pubblica Ps «mezz'ora prima ha detto l'associazione che scoppiassero le fogne e che suonasse l'allarme di sversamento dalla centralina. Una macchia che, quindi, non sarebbe collegata alla fuoriuscita dal sovrappieno della pompa di sollevamento della Ps (registrato dai sistemi di controllo, video ripreso e segnalato alla Procura) ma di qualcos'altro, Cosa, ovviamente, Mareamico non lo dice, ma l'ipotesi che sembra emergere è quasi clic qualcuno abbia sversato in mare massicciamente i reflui per svuotare le condutture.
«Siamo di fronte a tesi di vero e proprio complottismo dice seccato il presidente di Girgenti Acque Marco Campione , l'accusa è assurda sotto più profili: gli impianti sono infatti dimensionati per reggere anche all'afflusso anomalo di acque bianche miste a nere, e quindi non avremmo alcun vantaggio dallo svuotare in mare le condotte, cosa tra l'altro non possibile, dato che il pennello è stato sigillato, Inoltre, in caso di sovrappieno l'impianto scarica già in mare, situazione segnalata anche alla Procura e che potrà essere risolta solamente quando saranno eliminati gli innesti delle acque bianche all'interno dì quelle nere. A questo punto saremo
costretti a dotare gli impianti di sistemi di rivelazione della quantità di liquido in entrata e in uscita,. Proprio su questo tema, Girgenti acque ha anche inviato una nota nella quale specifica che le percentuali di diluizione di liquami fognati nelle acque piovane che raggiungono il male sono molto alte. Tesi questa ovviamente duramente contestata da Lombardo, il quale ha anche rilanciato, segnalando un massiccio sversamento di liquami fognati provenienti dalla zona nord di San Leone(l'area di via Salvatore Campo) in un tratto del litorale di viale Dune. Un vero e proprio fiume di liquame che, secondo l'associazione ambientalista, potrebbe portare l'Asp a chiedere al Comune nuovi provvedimenti di divieto di balneazione.
GIOACCHINO SCHICCHI
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Dal commissario Benito Infurnari Provincia, lettera ai presidi: finiti i soldi per le scuole
«Impossibilità trasferimenti per spese funzionamento scuole»: questo l'oggetto, scritto in grassetto, della lettera arrivata a tutti i dirigenti scolastici delle scuole gestite dall'ente provincia di Agrigento.
I presidi l'hanno letta agli insegnanti ieri nella prima riunione per l'inizio dell'anno scolastico. il commissario Benito Infurnari lo scorso 29luglio ha inviato di suo pugno una comunicazione che non ha precedenti: «Questa amministrazione non sarà in grado di sostenere alcuna spesa odi erogare alcun contributo alle scuole di competenza provinciale peri] secondo semestre 2013».
Un mese prima l'ex presidente della provincia, Eugenio D'orsi, a seguito della drastica riduzione nell'assegnazione di fondi statali, aveva comunicato che la Provincia avrebbe potuto liquidare solo le spese che avrebbero avuto "carattere di assoluta indispensabilità . Ma adesso il commissario che lo sostituisce dopo l'abolizione dell'Ente Provincia precisa che non c'è un solo euro in cassa e non
sarà possibile sostenere «alcuna spesa o erogare alcun contributo». Non arriveranno pertanto neppure i soldi per pagare le bollette (luce, telefoni, tributi in particolare), per mettere in funzione i riscaldamenti in inverno, per la manutenzione ordinaria, per la carta igienica o per i detersivi e le saponette, per gli affitti operi toner per le stampanti Alcune scuole hanno messo in bilancio entrate per far fronte a spese importanti come ritinteggiare le aule o rinnovare gli arredi, potenziare isistemi di sicurezza o acquistare nuovi libri per le biblioteche. Dovranno rinunciare perché le amministrazioni ancora una volta tagliano sull'istruzione, I dirigenti scolastici sono preoccupati, si potrebbe arrivare alla necessità di dover sospendere il servizio, lasciare gli alunni a casa se l'Enel o le società di telefonia, Girgenti Acque o i proprietari degli stabili che affittano locali alle scuole dovessero tagliare le forniture o sfrattare le scuole per le bollette non pagate. ELIO DI BELLA
ENTI LOCALI La giunta potrebbe posticipare la scadenza del 31 dicembre
E per le Province si avvicina una proroga ai commissari
PALERMO
Si fa strada l'ipotesi di prolungare il commissariamento delle Province oltre la scadenza del 31 dicembre. E subito scoppia la polemica fra l'opposizione e il governo.
Secondo la legge approvata la scorsa primavera all'Ars, quella che ha abolito le 9 Province, entro fine anno la giunta deve far approvare una seconda norma che regolerà funzioni e costituzione dei consorzi di Comuni destinati a sostituire gli enti appena soppressi. Ma ieri Giovanni Avanti, ultimo presidente dell'Unione Province siciliane ed esponente del Cantiere popolare, ha anticipato di avere notizia che tutto il piano subirà un rinvio: «Mi auguro che le voci di un possibile rinvio della riforma e di un prolungamento del commissariamento delle Province si rivelino infondate. In caso contrario saremmo di fronte ad un vero e proprio attentato alla democrazia». Avanti rivela anche che d'ipotesi di un rinvio in questi giorni non è stata esclusa neppure dall'assessore regionale agli Enti locali, Patrizia Valenti».
Ma l'assessore invita Avanti a non creare allarmismo: «Come abbiamo sempre detto, entro fine ano faremo approvare all'Ars la norma che regola la costituzione dei consorzi di Comuni. E poichè nessuno può sapere quanto si impiegherà a dar vita a questi nuovi enti, non si può escludere a priori che serva una fase di transizione in cui affidarci a commissari. Ma nessuno ha mai ipotizzato la durata di questa fase nè è stato mai detto se si farà ricorso al prolungamento degli attuali commissari o ad altre soluzioni».
Potrebbe esserci quindi ancora qualche mese di commissariamento. Ipotesi a cui Avanti assegna una motivazione diversa da tecnica anticipata dall'assessore: «Il sospetto è che dietro questo percorso si nascondano altri tipi di interessi, in primis la gestione della privatizzazione degli aeroporti di Palermo e Catania per proseguire con la gestione del patrimonio immobiliare delle Province». E il deputato del Pd, Francesco Ribaudo, ritiene che «senza i dovuti corretti- vi, l'annunciata nascita dei consorzi di comuni potrebbe rivelarsi un fallimento annunciato». GIA.PI
PROFESSIONALE. L'istituto è privo di aule, La sezione femminile stata sgombrata, quella maschile non è idonea Scuola emergenza locali del Marconi I docenti: contrari ai turni pomeridiani
Gioacchino Moncado
A tre giorni dal suo insediamento e ad uno dalla ripresa del nuovo anno scolastico, questioni scottanti da affrontare sono arrivate sulla scrivania del nuovo dirigente scolastico dell'Ipia
i Marconi di Favara, dal quale dipende la sezione del Professionale di Canicattì. La professoressa Antonella Rizzo Pinna, che ha preso il posto di Gaetano Fallea, è stata immediatamente investita dell'emergenza locali che rischia di far partire l'anno scolastico per i ragazzi dell'istituto canicattinese con gravi disservizi e disagi.
A Favara ieri è giunta una delegazione di insegnanti del plesso Marconi, guidata dal responsabile Gioacchino Capizzi, che ha illustrato al neo dirigente la situazione in cui versa la scuola, ad oggi priva di locali dove svolgere la regolare attività scolastica. Infatti quelli della sezione femminile sono stati sgombrati perché richiesti dal legittimo proprietario e quelli dove era allocata la sezione maschile chiusi perché ritenuti non idonei a livello igienico - sanitario e di sicurezza.
Una situazione che nelle settimane scorse aveva visto l'intervento del Commissario della Provincia di Agrigento Benito Infurnari, che aveva prospettato come soluzione temporanea, in attesa di migliori tempi dal punto di vista finanziario in grado di poter fare pensare anche alla costruzione di un nuovo istituto da destinare all'Ipia di Canicattì, lo svolgimento dei doppi turni usufruendo della disponibilità in orari pomeridiani dei locali del liceo scientifico Sciascia, «Abbiamo incontrato il neo dirigente - ha dichiarato il docente Gaetano Rizzo - al quale abbiamo portato a conoscenza le problematiche della scuola e la difficoltà a programmare l'ormai imminente anno scolastico a causa della situazione di grave incertezza esistente in relazione ai locali dove sarà allocata la scuola. L'opzione del rientro pomeridiano infatti è difficilmente praticabile a causa del fatto che molti studenti che frequentano la scuola sono fuori sede e non vi sono corse di autobus nelle ore serali in grado di riportali nei loro paesi di provenienza».
Il dirigente scolastico si è prontamente attivato e, dopo aver ricevuto la delegazione di docenti del plesso canicattinese, ha chiesto e ottenuto un incontro con il Commissariò Infurnari, che si terrà oggi alla Provincia di Agrigento, nel corso del quale verranno vagliate eventuali ulteriori soluzioni in grado di assicurare un più agevole e comodo inizio di anno scolastico agli studenti del Professionale canicattinese.
L'EXTABELLA H. Il presidente Caramazza:"Rischiamo di restare senza finanziamento". Oltre mila società e me mila tesserati sono pronti a protestare
Contributi agli enti, il Coni: si cambi il bando o fermiamo i campionati
PALERMO
Il mondo sportivo siciliano - che conta oltre 5 mila società e circa 100 mila tesserati - è sul «piede di guerra» e minaccia la «sospensione del campionati» ed altre iniziative per le «conseguenze del nuovo bando» che regola l'erogazione dei contributi e che sarà emesso dalla Regione in applicazione del decreto legge del 12 agosto. Le nuove procedure «potrebbero avere gravi conseguenze azzerando, dilato, i fondi e di conseguenza l'attività sportiva» è l'allarme lanciato dal presidente regionale del Coni, Giovanni Caramazza, che questa mattina terrà nella sede palermitana una conferenza stampa. i contributi al mondo dello sport e le relative modalità di assegnazione sono attualmente inseriti nella ex Tabella H. «Condividiamo pienamente - ha proseguito - la volontà della Regione di non dare più soldi agli amici' senza una legge equa e senza alcun criterio meritocratico. Siamo stati inseriti anni addietro erroneamente nella Tabella H e vogliamo uscirne al più presto. Perché non ha senso mettere a confronto le associazioni che si occupano di non vedenti o sordomuti con le società sportive o le federazioni. Oltretutto nella ex tabella lo sport è suddiviso in tre leggi e non in categorie, un'assurdità».Lo scorso gennaio le società sportive, a seguito di una circolare assessoriale, hanno già partecipato ad un bando. «E oggi a stagione sportiva quasi conclusa, mentre sono in preparazione i programmi del 2014, si stanno cambiando le regole. L'assessorato rischia di essere invaso da più di 5 mila domande e di ritardare quindi ulteriormente l'iter. Secondo le premesse, saranno regole che penalizzeranno lo sport perché dovrebbero essere premiate le associazioni o gli enti in base ai numero dei dipendenti. Si antiranno a premiare, quindi, i lavoratori normodotati che non hanno fatto alcun concorso per essere assunti nelle associazioni che si occupano di portatori di handicap, ai quali invece non andrà nulla. Le nostre associazioni e società si basano sul volontariato, non hanno dipendenti e tantissime filino molto per chi ad esempio ha perso una gamba in un incidente stradale o è finito su una sedia a rotella.
Fino a circa dieci anni fa per il potenziamento delle attività sportive (leggi 8/78, 31/84, 18/86), la Regione «impegnava quasi venti milioni di euro» mentre «nel 2012 non più di 4».Alcuni giorni fa Cara- mazza ha incontrato il governatore Crocetta su questo tema: «Lui e qualche altro deputato sono rimasti interdetti, evidentemente non avevano pensato alle conseguenze di un nuovo bando. Ha detto che con l'assessore allo Sport Michela Stancheris avrebbe cercato di rivedere le procedure. Avevamo la legge più bella d'italia a governare la materia, un peccato averla cambiata». (PPM)
Agrigentoflash
Istituto Toscanini, comitato di studenti e genitori incontra il prefetto: "non si può cancellare una struttura così importante"
Il comitato di studenti e genitori del Toscanini di Ribera, questa mattina, è stato ricevuto dal Prefetto di Agrigento , Francesca Ferrandino, per discutere sulla paventata chiusura dl'istituto. Il comitato afferma: " grande sensibilità e l'appoggio mostrato alla delegazione in difesa della continuazione degli studi dei loro figli presso il Conservatorio Musicale "Toscanini" di Ribera, ente strumentale della provincia di Agrigento." Il comitato formato da Calogero Lino, Angela Pinelli , Vito Salvaggio e Paolo Salemi, per la componente genitori ,e Arianna Ciancimino , Annalisa Scalia e Giuliana Licata per la consulta studentesca ha espresso "le preoccupazioni dei 250 allievi dell'Istituto di alta formazione musicale per il mancato finanziamento da parte della provincia della restante quota ordinaria che permetterebbe il completamento dell'anno accademico 2012-2013″. La delegazione ha inoltre richiesto al Prefetto "di essere vicino a tutti gli studenti e i lavoratori della struttura AFAM al fine di garantire la continuità didattica anche nei prossimi anni accademici" . In mancanza di risposte certe il comitato dei genitori ha preannunciato che "adirà alle vie legali solo se dovesse venire meno il diritto allo studio dei loro figli , non si può cancellare una struttura così importante per il futuro di tanta gente con la stessa leggerezza con cui si può cancellare l'iscrizione al circolo canottieri , su questo fronte tutti gli alunni e i genitori sono pronti a fare tutto quello che la legge permetterà. Il Commissario straordinario della provincia di Agrigento Infurnari deve intervenire immediatamente per rassicurare tutti gli utenti del Conservatorio come ha fatto per esempio di recente in difesa del mantenimento della struttura universitaria agrigentina". I genitori e gli alunni fanno quindi appello "alla logica e al buon senso di chi ci rappresenta in modo bipartisan per porre fine a questa incredibile e pirandelliana vicenda."
Sicilia24h
Agrigento:telenovela aeroporto,si ritorna a parlare del possibile scalo di Licata
In città, considerato che il neo commissario della Provincia, Benedetto Infurnari, ha manifestato disponibilità circa la realizzazione dell'aeroporto, torna a crescere la speranza di vedere costruita una struttura che, secondo i più, rappresenterebbe un volano per lo sviluppo dell'economia.
Si guarda soprattutto ai vantaggi che l'aeroporto potrebbe avere per il turismo, visto che questo settore a Licata è in forte crescita. Il comitato "Aeroporto per Licata", guidato da Giuseppe Malfitano ed Antonio Terranova, ha salutato con favore le parole di Infurnari, e si dice pronto a sviluppare nuove iniziative.
"Sulla scorta di quanto appreso circa il rinnovato entusiasmo dell'Ente Provincia a favore della realizzazione dello scalo aeroportuale a Licata, corroborato da argomentazioni precise e puntuali fornite dal commissario Infurnari in merito alla fattibilità della succitata infrastruttura, il Circolo "Aeroporto per Licata" intende attivare - scrivono Malfitano e Terranova - ogni iniziativa utile a favorire una concertazione tra gli enti interessati alla realizzazione dello Scalo ed, in particolare, promuovere un confronto aperto anche alla cittadinanza per dibattere l'importante tematica, convinti come si è dello sbocco occupazionale che la suddetta potrebbe riverberare sul territorio dell'intera Provincia".
Il pellegrinaggio del "Toscanini"
La fine della Provincia ha aperto voragini di incertezza attorno a quegli istituti che si sostenevano grazie alle sovvenzioni economiche dell'ente ormai estinto.
Tra questi vi è l'istituto superiore di studi musicali Arturo Toscanini di Ribera. Nonostante i diversi appelli da parte della politica e le manifestazioni di protesta dinnanzi il Palazzo della Regione, il futuro prossimo dell'istituto è ancora in bilico.
E ieri una delegazione di professori, genitori e studenti del Toscanini è stata ricevuta dal vice vicario del Prefetto di Agrigento.