GIORNALE DI SICILIA
ISTTUTO A RISCHIO CHIUSURA. Si intensificano le iniziative per salvare il «fiore all'occhiello» della musica in provincia
Toscanini: «Non siamo studenti di serie B»
Totò Castelli
Studenti di nuovo in prima linea per salvare "fiore all'occhiello della musica" in provincia di Agrigento e tra i più prestigiosi in Sicilia, l"Arturo Toscanini" di via Roma. Alcuni di loro nei giorni scorsi, insieme con una delegazione di genitori, ha incontrato Maria Luisa Battaglia, capo di gabinetto della prefettura di Agrigento, per segnalare lo stato di grave disagio in cui vivono per i forti dubbi presenti per il loro futuro, alla luce dei tagli ai finanziamenti che dovrebbero consentire il funzionamento dell'istituto diretto dal maestro Claudio Montesano e per i mancati conferimenti finanziari, attesi, promessi, ma che continuano a restare lettera morta. I genitori e gli studenti hanno chiesto iniziative concrete per salvare l'istituto e aspettano con ansia che arrivino risposte e soprattutto il finanziamento. "Speriamo che i fondi vengano presto assegnati anche al Toscanini, perché non avrebbe senso creare una discriminazione tra studenti di serie A e studenti di serie B - dice il presidente della Consulta degli studenti, Maria Brocceri - Molti di noi studiano e si impegnano da 7, 8, anche 9 anni, gravando economicamente sulle famiglie, costrette a fare sacrifici economici. Per questo continueremo a dare battaglia ogni sede fino a quando l'attività formativa dell'istituto non riprenderà in maniera regolare". Intanto sul tema "Toscanini" è stata tenuta una riunione alla presenza del sindaco Carmelo Pace, dell'assessore alla PI, Silvana Vassallo, del direttore dell'istituto, degli onorevoli Margherita La Rocca, Maria Iacono, Tonino Moscatt e Giuseppe Ruvolo. Si è discusso delle soluzioni da adottare per salvare il futuro del prestigioso istituto. "Ho proposto al direttore Montesano - dice l'assessore Vassallo - di eseguire un concerto di solidarietà all'interno della villa comunale: ha colto con entusiasmo la proposta e lo stesso giorno ha effettuato un sopralluogo per verificare l'acustica del luogo, che ha trovato ottima. L'idea del concerto di solidarietà è quella di sensibilizzare i cittadini, l'intera città, tutto il territorio e la Regione Sicilia: la cultura e la politica devono camminare di pari passo e salvare il futuro del Toscanini". "La nostra proposta - dice il sindaco Pace - di far incontrare attorno ad un tavolo, i vertici della Regione e il Commissario straordinario della Provincia, per individuare le soluzioni da adottare.
SCUOLA. Casalicchio: «Sono stati assegnati ad una ditta i lavori per adattare gli stabili dell'ex centro di formazione Asi»
L'odissea» degli Istituto diviso in sei plessi differenti studenti del Fermi
Elio Di Bella
Il sedici di settembre torneranno a scuola anche gli studenti dell'istituto professionale Ipia Fermi di Agrigento che all'inizio dello scorso anno scolastico hanno perso la storica sede in via XXV aprile perché i padiglioni sono stati costruiti con cemento depotenziato.
La campanella per gli ottocento iscritti suonerà in sei plessi diversi allocati presso gli istituti Foderà, Brunelleschi, Majorana, Gallo, Sciascia, Tortorelle. Mancano ancora all'appello cinque aule, ma il Sindaco di Agrigento e il commissario alla Provincia Infurnari si stanno dando da fare per individuare altri locali. Quello che è certo è che non vi saranno doppi turni. Ma tutti questi disagi hanno i giorni contati. "lenti è giunta la notizia che finalmente sono stati assegnati ad una ditta i lavori per adattare gli stabili dell' ex centro di formazione nella zona industriale e quindi prima di Natale avremo un nuovo istituto, in cui potremo finalmente collocare tutte le nostre 37 classi e tutti i 10 laboratori", annuncia il dirigente scolastico Francesco Casalicchio. La ditta infatti dovrà consegnare i locali entro novanta giorni. Il progetto è stato seguito dallo stesso preside che è soddisfatto per la buona notizia. "Speriamo si faccia presto - dice il dirigente - Abbiamo atteso abbastanza. La nostra offerta formativa finalmente potrà riprendere il suo cammmino e potremo avviare alcuni progetti Pon con finanziamenti europei che abbiamo dovuto sospendere dopo che la scuola è stata trasferita in altri istituti", sottolinea il preside. Nello scorso anno scolastico gli iscritti erano 1073. C'è però secondo il preside solo un calo fisiologico perché una sensibile riduzione di iscritti si è avuta in quasi tutti gli istituti della città. Il primo importante problema da affrontare all'inizio dell'anno è quello del trasporto degli studenti pendolari. "Non appena inizieremo l'anno scolastico solleciteremo perché sia la Provincia che il Comune ci mettano nelle condizione di garantire tutte le corse necessarie per il trasporto degli studenti - dice Casalicchio - Questo problema si ripresenterà naturalmente quando l'istituto verrà trasferito nella zona industriale, perché si dovranno autorizzare tutte le ditte a fare un nuovo percorso Si dovranno ad esempio anche realizzare nuove corse da Piazzale Rosselli, dalla Stazione Bassa e dalla Stazione centrale verso la nuova sede che si trova fuori città e oltre l'ospedale civico. Occorrerà mettersi d'accordo con la società che gestisce le linee urbane per nuove corse dal centro città sino alla zona industriale. E serviranno nuove corse anche nei pomeriggi perché abbiamo attività anche nelle ore pomeridiane".
PARLA COSTA. "Abbiamo i milioni di euro dell'assessorato Territorio ed Ambiente. Basteranno per avviare il cantiere»
Vertice alla Protezione civile, verso il progetto preliminare
La data d'inizio del percorso, lungo, anzi lunghissimo, che porterà a salvare la cattedrale di San Gerlando e del costone -sul quale poggia, c'è. Émartedi2s, La riunione è stata già convocata. I consulenti strutturali e geotecnici consegneranno il modello geotecnico strutturale. Il dipartimento della Protezione civile regionale potrà cominciare a progettare. A stendere quello che sarà il preliminare. E per farlo, secondo quanto era stato annunciato dallo stesso responsabile della Protezione civile Maurizio Costa, serviranno due mesi. Giorno più, giorno meno. «Nella riunione di mercoledì 25 - ha spiegato ieri mattina Costa - ci verranno consegnati tutti gli atti. Potremo metterci al lavoro sul progetto preliminare che sarà a costo zero visto che lo redigerà il dipartimento». E poi? «Il preliminare andrà alla Regione - ha aggiunto Maurizio Costa - che dovrà redistribuire le somme, ùnpegnandole». Dal progetto preliminare, senza bisogno di passare a quello esecutivo, la Regione, invia d'urgenza - ma si tratta di una scelta politica - potrebbe optare per l'immediata apertura del cantiere. «Certamente sarà una scelta politica - conferma il responsabile della Protezione civile regionale - ma la Regione potrebbe anche far avviare i lavori con il progetto preliminare». E i fondi? Quella che è sempre stata la "nota dolente", la preoccupazione di agrigentini e non soltanto. «Al momento, abbiamo - spiega Costa - 15 milioni di euro, affidatici dall'Atta (ossia assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana). Si tratta di fondi Po Fers. E questi basteranno per avviare il cantiere». Per consolidare, ne dovrebbero servire, secondo i migliori auspici, complessivamente circa trenta dì milioni di euro, però. E gli altri 15? Secondo quanto rese a reso noto, all'inizio dell'anno, l'assessore regionale al Territorio ed Ambiente, l'agrigentina
Mariella Lo Bello, «IS milioni di euro sarebbero stati finanziati tramite il Programma Operativo Europeo mentre altri 15 saranno reperiti dal Commissario per il rischio idrogeologico>'.
I consulenti dell'università, per consegnare i risultati di analisi e studi, hanno chiesto, ed ottenuto, più tempo del previsto. Hanno avuto bisogno di ulteriore tempo per effettuare altre verifiche sul costone e per eseguire poi dei controlli incrociati. (CR)
SANTA MARGHERITA 8ELICE. Un docente di Agraria di Palermo illustra gli studi in corso per rilanciare la produzione di latte
Capra Girgentana a rischio estinzione In soccorso arrivano le Università
SANTA MARGHERITA DI BELICE
L'università in soccorso della capra Girgentana. Gli studiosi degli Atenei di Palermo e Catania lavorano per valorizzare le qualità del latte e promuoverne la produzione. È quanto emerso ieri, nel corso della XIX mostra della Pecora della Valle del Belice e della prima esposizione della capra Girgentana, tenutasi a Santa Margherita. «Abbiamo la responsabilità storica affinché non scompaia la capra Girgentana, oggi in serio pericolo di estinzione in Sicilia. Sono i pastori a mantenere in vita questi esemplari e non il contrario», dichiara Salvatore Pumilia, tecnico dell'Aras, l'Associazione regionale allevatori Sicilia.
La capra Girgentana è un tipico caprino dalle alte corna spiralate, che nell'ultimo trentennio ha subito una fortissima contrazione, tanto da farla rientrare tra le razze in via d'estinzione. Stefano Sutera, responsabile provinciale Aras, snocciola i dati siciliani, aggiornati al 30 settembre scorso, facendo un parallelo tra la pecora razza Valle del Belice e la capra Girgentana, ambedue in mostra nella cittadina del Gattopardo. ((La pecora della Valle del Belice è la razza ovina più allevata in Sicilia: 151.657 capi controllati contro un totale di 205.628 ovini da latte. Da sola rappresenta più della metà delle pecore, presenti in 1.065 allevamenti. Una razza che si sta espandendo anche in altre regioni. Cosa diversa per i caprini», dice Sutera, che precisa: «In totale, si contano in Sicilia 10.930 fattrici, contro solo 522 capre di razza Girgentana. E di queste, 269 sono in 16 piccoli allevamenti agrigentini, 23 capre sono in due allevamenti catanesi, 14 esemplari in una azienda di Enna, 60 capi vengono allevate in tre aziende di Messina e 152 capre Girgentane sono in tre allevamenti del Palermitano».
«Oggi la capra Girgentana è in via d'estinzione perché non viene più utilizzato il suo latte, nonostante la sua straordinaria capacità anallergica. La mancanza di alcune frazioni della caseina nel latte di capra Girgentana risulta più idoneo a chi è intollerante al latte dei bovini», precisa Massimo Todaro, docente della facoltà di Agraria dell'Ateneo Palermitano, che aggiunge: ((Sarebbe auspicabile intervenire in due direzioni. Nella valorizzazione del latte per il consumo umano, tramite imbottigliamento e vendita come latte fresco, e nell'altra direzione, attraverso la valorizzazione casearia del latte. Il latte delle nostre capre Girgentane - prosegue - non presenta l'odore ed il sapore ircino tipico delle capre dell'Italia settentrionale ed europee». Todaro fa anche il punto della ricerca universitaria: «Assieme al dipartimento di Catania, nell'ambito di un progetto di rilevante interesse nazionale finanziati dal ministero, stiamo approfondendo gli studi sulle caratteristiche genetiche delle frazioni delle caseme del latte della capra Girgentana, finalizzato all'utilizzazione come latte alimentare. Se noi vogliamo farla ritornare protagonista della zootecnia regionale, è necessario valorizzare e promuovere le sue produzioni rappresentate dal latte per il consumo umano e dal bianchissimi formaggi di capra. (FGR)
RIFIUTI. Il presidente della Camera di commercio Messina interviene sulla gestione «in house»
Tares, un Consiglio con la Gesa Appello al presidente Trupia
Un Consiglio comunale straordinario con una seduta aperta alle forze locali, politiche e al liquidatore della Gesa, Teresa «estivo, per discutere della gestione del servizio integrato dei rifiuti, compresa la Tares. Lo hanno chiesto al presidente del Consiglio Aurelio Trupia, i consiglieri Alessandro Patti, Luca Spinnato, Cinzia Puleri, Simone Gramaglia, Gerlando Gibilaro, Alessandro Sollano e Alfonso Mirotta, che chiedono anche che la riunione si possa svolgere prima del 30 settembre data prevista per lo scioglimento degli Ato rifiuti. La riunione - spiegano - è importante per affrontare il problema delle ingenti risorse che il Comune annualmente è costretto a versare alla Gesa perla copertura del costo del servizio, e che l'opinione pubblica, tra associazioni e compresa la Chiesa, hanno da sempre attenzionato l'argomento».
E sul ritorno «in house» della gestione della raccolta e smalti- mento dei rifiuti al Comune capoluogo, è intervenuto anche il presidente della camera di commercio Vittorio Messina che la ritiene un'opportunità a vantaggio di tutti, per migliorare il servizio è ridurne i costi.
«li sistema delle imprese e gli stessi cittadini - sostiene Messina - potrebbero trarre grandi benefici da questa svolta se si riuscirà finalmente a puntare sulla raccolta porta a porta con particolare attenzione alla differenziata. Dal Comune si attendono comportamenti virtuosi per non ripetere quelle cattive pratiche che hanno contrassegnato la fallimentare esperienza delle Ato e che hanno determinato conseguenze nefaste per la qualità del servizio, per i costi esorbitanti imposti e per le condizioni critiche in cui si sono trovati ad operare gli addetti del settore ai quali non veniva garantito il puntuale pagamento degli stipendi. (AMM)
LAVORI PUBBLICI. Domani il raduno dei lavoratori al bivio di Racalmuto
Il raddoppio della statale "640"
"Una giornata di mobilitazione"
Sono tutt'altro che ripresi, i lavori per il raddoppio della strada «640» Agrigento - Caltanissetta e il dato è sotto gli occhi di tutti. Basta percorrerla per vedere che, a parte nel tratto del futuro viadotto Serra Cazzola, di cui è stata annunciata l'apertura entro questo mese, tutto il resto è fermo. Per tenere alta l'attenzione sui risvolti occupazionali che tutto questo genera, per domani a partire dalle 7, la Ugl Costruzioni ha organizzato una giornata di mobilitazione e chiedere alla Consortile Empedocle 1 di far ripartire i lavori. Il raduno è previsto al bivio di Racalmuto, vicino Ristorante Vecchia Nina per ima mobilitazione generale dei lavoratori. «Rivendichiamo la ripresa dei lavori nell'intero 1-lotto - spiega il segretario generale Roberto Migliaia - non a macchia di leopardo come in questi ultimi mesi, recuperando il tempo perso eliminando i pericoli ed i disagi. L'opera, anche se in avanzato stato di réalizzazione lamenta numerose zone in totale abhandono,basti pensare al mancati interventi in zona Petrusa, San Pietro, Rocca Daniela, Gasena e Racalmuto, interessati dalla realizzazione di rotatorie e svincoli e ancora, la realizzazione delle strade interpoderali, le opere di ripristino ed ambientalizzazione dei rilevati e dei terreni agricoli, la sistemazione delle acque reflue, dei cedimenti ed avvallamenti e la ri-bitumatura dell'intera opera, interventi per circa 18Km». La UgI sottolinea inoltre come la tensione trai lavoratori sia palpabile. «Il problema - conclude Migliara - sta diventando una vera e propria emergenza sociale dai risvolti drammatici, in quanto centinaia di lavoratori fino allo sorso anno impegnati in questa opera, ad oggi continuano a nutrire legittime speranze di essere nuovamente assunti e con l'aggravante di non avere percepito le ultime retribuzioni ed il Tfr da parte di imprese impegnate nella realizzazione dell'opera». (AMM)
DOPPI INCARICHI Sciolti i dubbi sull'incompatibilità dei dirigenti scelti dal governo regionale. in bilico c'era anche il segretario generale Monterosso
Superburocrati, l'Avvocatura dello Stato: nomine regolari
PALERMO
Doppi incarichi alla Regione, nomine salve. Un parere dell'Avvocatura dello Stato scioglie i dubbi sull'eventuale incompatibilità di dirigenti e superburocrati nominati dal governo regionale in alcuni posti chiave. In bilico erano incarichi di peso, primo fra tutti quello conferito a segretario generale di Palazzo d' Orleans, Patrizia Monterosso, chiamata nel consiglio d'amministrazione dell'Irfis insieme a Salvatore Parlato, capo della segreteria tecnica dell'assessore all'Economia, Luca Bianchi. Fra le nomine «a rischio»anche quella di Giulio Guagliano, capo di gabinetto di Bianchi e presidente del comitato di sorveglianza della Seus, la società che gestisceil 118.
Il recente decreto anticorruzione, varato ad aprite e che ha sancito una serie di incompatibilità, aveva messo in dubbio la legittimità di incarichi di questo tipo. Ora il parere espresso dall'Avvocatura dello Stato supera le perplessità: non ci sarebbe nello specifico nessuna confusione fra i moli di controllore e controllato.
L'interpretazione delle norme applicate al caso specifico infatti «non sembra ostacolare si legge nel parere designazioni (o conferme) di soggetti titolari di incarichi amministrativi di vertice o dirigenziali in ambiti organizzativi totalmente estranei a quelli all'interno dei quali vengono esercitati i poteri di vigilanza e di controllo sugli enti di diritto di privato, in cui sono contemporaneamente espletati la carica o l'incarico
ulteriore». L'incompatibilità dunque scatterebbe soltanto se chi è designato in un ente occupa un molo nello stesso ramo dell'amministrazione.
Analogo via libera per le designazione di commissari straordinari, In questo caso gli incarichi «a rischio» erano quelli di Gianni Silvia, capo di gabinetto del presidente Crocetta e commissario straordinario della Fondazione orchestra sinfonica siciliana, e di Anna Rosa Corsello, dirigente generale del Lavoro e commissario liquidatore della società partecipata Multiservizi.
L'Avvocatura ammette però che le nomine dei commissari, perla loro specificità, restituiscano «esercizio concreto della finzione di vigilanza e controllo».
LA SICILIA
RAVANUSA
Segreteria comunale arriva Giuseppe Vella
c. s.)Arriva a scavalco Comune di Ravanusa Giuseppe Vella (nella foto), segretario generale della Provincia. Vella ha 45 anni ed è laureato in Giurisprudenza ed Economia e
- commercio. Stamattina verbalizzerà la seduta di giunta convocata dal sindaco Carmelo D'Angelo. All'ordine,del giorno temi scottanti come l'approvazione delle aree a pagamento e l'istituzione
delle strisce blu in corso della Repubblica, via Garibaldi e via Rusbel. «Con l'istituzione delle soste a pagamento, - affermai! sindaco Carmelo D'Angelo si metterà un po' di ordine alla viabilità cittadina, è infatti inammissibili che puntualmente gli automobilisti lasciano le loro auto parcheggiate ore intere nello stesso posto non dando la possibilità ad altri loro concittadini di poter parcheggiare per recarsi anche loro a sbrigare delle pratiche burocratiche o semplicemente andare a fare la spesa per poi andare via». Durante la seduta di giunta si discuterà anche della rivisitazione del regolamento sull'orario delle presenza del personale dipendente dell'ente. Al segretario comunale sarà inoltre affidata la posizione organizzativa n. I che comprende la gestione dell'area amministrativa, nonché la delega al personale. Al termine della seduta di Giunta il dott. Vella incontrerà tutti i responsabili delle altre posizioni organizzative dell'ente, il presidente del consiglio comunale Vito Ciotta e i responsabili di settore.
Ipia Marconi, c e uno spiraglio
L'istituto potrebbe essere ospitato nei locali del poliambulatorio dell'Asp
Si intravede uno spiraglio per l'Ipia Marconi di Canicattì. L'ultima speranza potrebbe essere un'ala del vecchio ospedale Barone Lombardo di cui però bisognerà accertare L'idoneità ad ospitare alunni, docenti, personale amministrativo e laboratori.
L'ennesima ipotesi per scongiurare i doppi turni in via Pier Paolo Pasolini, presso il Liceo scientifico Antonino Sciascia, è stata avanzata martedì mattina dai vertici della scuola e del comune, durante un incontro alla Provincia di Agrigento. Dopo la decisione del commissario straordinario, Benito Infurnari, di chiudere i magazzini di via Ducezio, sede dell'istituto Professionale canicattinese, a causa della re l'azione dell'ufficiale sanitario che attestava carenze igienico sanitarie ed inagibilità dei locali, episodio che si è verificato all'apertura di tutti gli anni, il futuro della scuola più insicura d'italia dipende dalle condizioni di questo stabile. Ma per andare bene, l'edificio dovrebbe possedere tutti i requisiti necessari ad una scuola e dunque presentare aule adeguate ad ospitare alunni e docenti per io svolgimento delle lezioni, una segreteria e almeno due laboratori, perché secondo l'istituto l'ente commissariato non avrebbe le possibilità di occuparsi di eventuali interventi da compiere all'interno dei locali per adattarli a scuola. La storia potrebbe ripetersi.
L'ipotesi della nuova ala dell'istituto assistenziale Burgio-Corsello era stata respinta proprio perché da Agrigento non potevano occuparsi dei lavori di accomodamento delle stanze ad istituto scolastico. C'è grande attesa, quindi, tra docenti e studenti per quanto verrà deciso durante il sopralluogo all'interno delle aule individuate presso il vecchio ospedale cittadino. Se anche queste non dovessero andare bene allora l'unica via percorribile sarebbero davvero le lezioni pomeridiane nella scuola diretta da Rosanna Virgiglio. Dopo 27 anni di proteste, promesse, possibili soluzioni ed il tanto desiderato nuovo istituto polivante, la campanella del primo giorno dell'anno, il 12 settembre, potrebbe risuonare alle 14, in via Pier Paolo Pasolini, dove alunni, docenti e personale saranno costretti a ritrovarsi per fare lezione fino alle 20,30.
Ma dal Marconi non demordano ed i docenti sono pronti a portare avanti una serie di mobilitazioni per sensibilizzare gli organi competenti. Dalla scuola respingono duramente l'idea dei doppi turni perché significherebbe stare in classe fino alle 20.30 con notevoli disagi per l'utenza, rappresentata da ragazzi proveniente dai centri vicini, che avrebbero problemi per raggiungere Canicattì, visto che non esistono collegamenti in quelle ore.
VALENTINA GARLANDI
Sicilia24h
"Punto Esclamativo - Osservatorio Provinciale del buon governo degli Enti Locali"
Si è costituita oggi, alla presenza di tutti i soci fondatori, l'Associazione no-profit denominata "Punto Esclamativo - Osservatorio provinciale del buon governo degli Enti Locali". A farne parte, quali soci fondatori, vi sono numerosi ex ed attuali Amministratori locali, nonché giovani e professionisti, che a prescindere dall'appartenenza politica di ciascuno sono accomunati dalla esigenza di portare al centro del dibattito i principali temi politici, culturali, sociali ed economici d'interesse.
Per queste ragioni l'Associazione vuole avere una dimensione di servizio, di concretezza e di visione, di capacità di lettura e d'interpretazione delle sfide che la modernità ci pone davanti, ma anche la volontà di ricercare sempre e costantemente il bene comune di tutti i cittadini.
Una premessa con la quale ci proponiamo di avviare un percorso virtuoso in cui al centro del dibattito non ci siano più i "posti del potere", ma il "cittadino" e le sue esigenze. Dobbiamo scendere in campo per animare lo spirito e le coscienze di tutti noi, uomini, donne e giovani, vogliosi e bisognosi di una rinascita del nostro territorio.
Per queste ragioni, ad esempio, al centro del dibattito vi saranno numerose battaglie sociali, prime fra tutte la costruzione dell'Aeroporto a Licata e la possibilità di creare un nuovo campus universitario londinese ad Agrigento.
Presidente dell'Associazione sarà l'ex Vice Presidente della Provincia, Paolo Ferrara, mentre Vice-Presidente l'avvocato licatese Giuseppe Malfitano. Membri del comitato saranno gli ex Assessori Provinciali Fabiola Mazzarella, Francescochristian Schembri e Pietro Asaro, il Consigliere Comunale di Palma di Montechiaro Rosario Bruna e l'avvocato agrigentino Giuseppe Sodano. Tesoriere sarà l'ex Assessore Pietro Marchetta.
Siciliainformazione
.."E intanto, i partiti alimentano solo clima di risse e sospetti"commenta."Sicilia sempre più terra di disoccupati"
Crisi sociale, la Cisl avverte il governo
La Cisl Sicilia chiede al governo regionale di aprire il confronto, in previsione della legge di Stabilità, su una "strategia per l'occupazione e lo sviluppo". Ma avverte Palazzo d'Orleans: "Se il dialogo con le parti sociali non partirà, chiederemo ai gruppi parlamentari all'Ars, direttamente, il confronto sulle politiche per fronteggiare le emergenze e avviare la crescita sociale e dell'economia".
La decisione è dell'esecutivo regionale del sindacato, svoltosi oggi a Palermo. La Cisl, si legge in una nota, ritiene stretti i margini di manovra: "da qui a fine anno gli indicatori economici e sociali da una parte, i vincoli della finanza pubblica dall'altra, renderanno assai piu' precaria la situazione dell'Isola, con il rischio del fallimento di gran parte delle amministrazioni locali". Per questo il sindacato si dice "preoccupato" che di fronte alla crisi che esplode, "governo e partiti, piu' che a mettere in campo strategie di sviluppo, siano impegnati ad alimentare un clima di risse, sospetti e reciproche denunce".
La Cisl sottolinea, come ha fatto stamani il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, la necessita' di "maggiore energia" per l'utilizzo efficiente dei fondi Ue: "sia - precisa il sindacato - per la quota residua della programmazione 2007-2013, che puo' essere spesa fino al 2016, sia per la programmazione 2014-2020″.
Sollecita "concrete garanzie di continuita' occupazionale" per i lavoratori degli enti di formazione a cui viene tolto l'accreditamento. Si rivolge, oltre che a governo e Ars, alle associazioni regionali delle imprese "affinche' sia ripreso nell'Isola il percorso comune, sull'esempio nazionale che, qualche giorno fa, ha portato al patto di Genova offerto al governo nazionale".
Ancora, il sindacato annuncia, per l'autunno, una campagna di mobilitazione nelle nove province dell'Isola con la rivendicazione, territorio per territorio, di tavoli settoriali sui temi del lavoro e della produttivita'.
"C'e' urgente bisogno - e' il commento di Maurizio Bernava, segretario generale cislino - di politiche serie che riducano gli sprechi, riqualifichino la spesa, sostengano l'economia e il lavoro. E c'e' bisogno di archiviare una politica scellerata e cinica che troppo spesso, in Sicilia, ha trattato e tratta i lavoratori come carne da macello". Nell'Isola, fa sapere la Cisl, nel secondo trimestre 2013, il tasso di occupazione ha sfiorato il 40% (era al 42% nello stesso periodo dell'anno precedente). La disoccupazione s'è avvicinata al 22% contro il 19,5% del secondo trimestre 2012.