Agrigentoflash.it
Aperta inchiesta sulle assunzioni a Girgenti Acque.
La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta sulle assunzioni a decine nel corso degli anni a Girgenti Acque spa, la società che nella nostra provincia distribuisce l'acqua ai cittadini. L'indagine coordinata dal sostituto procuratore Brunella Sardoni e condotta dai militari della Guardia di finanza di Agrigento, agli ordini del comandante Massimo Sobrà e del tenente colonnello Antonio Cecere, responsabile del Nucleo di Polizia Tributaria. Due giorni fa i finanzieri hanno bussato alla porta degli uffici amministrativi di Girgenti Acque, nella zona industriale di Agrigento. Scopo dell'operazione controllare e acquisire specificatamente la documentazione relativa alle centinaia di assunzioni effettuate in questi ultimi anni. La Procura vuole verificare se in qualche modo le assunzioni sono viziate da atti illegittimi e da procedure che violano le leggi. Tutto quando è scaturito a seguito di due conferenze stampe avvenute nel luglio scorso. La prima convocata dall'ex presidente della Provincia regionale e dell'Ato idrico, Eugenio D'Orsi, "E' vero che mio figlio è stato assunto da Girgenti Acque - ha detto - ma non perché è figlio dell'ex presidente della Provincia. E' tutto merito suo se è riuscito ad un avere un posto di lavoro", la seconda del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, che ha rivelato particolari inquietanti legati ai recenti aumenti sulle bollette disposti dalla società idrica.
Agrigento, iscrizioni da record al liceo Leonardo: si cercano nuove aule.
A pochi giorni dall'inizio della prima campanella per decine di studenti l'anno scolastico potrebbe partire in ritardo. E' il caso del liceo scientifico Leonardo di Agrigento che quest'anno conta 1.470 studenti, suddivisi in 58 classi. Ci saranno 14 classi prime con un incremento di più 6 rispetto all'anno passato. Oltre a rappresentare una bella soddisfazione per la scuola è però anche un problema, infatti, nel vecchio istituto del viale della Vittoria non c'è posto per tutti. Il Comune di Agrigento ha messo a disposizione l'ex caserma dei vigili del fuoco sempre lungo il viale della Vittoria, ma i lavori di adeguamento deve farli la Provincia. La preside Enza Ierna si dice fiduciosa. "Gl.i studenti hanno capito che da noi si impara a superare i test per l'Università ecco perché tutti vogliono iscriversi al Leonardo", ha spiegato la responsabile della scuola.
Eccelso (Ambientevivo): "depurazione ad Agrigento e vicende pirandelliane".
"Il riserbo che ci siamo proposti di tenere in attesa che la giustizia faccia il suo corso, pensando anche che ripetere continuamente oggi che il mare sia inquinato non porti alcun nuovo e positivo elemento alla causa, non può però fermarci dal commentare gli ultimi eventi che riguardano la vicenda della depurazione del mare di San Leone."E' quanto scrive il presidente di Ambientevivo, Ausilia Eccelso che continua: "Se da un lato infatti non possiamo che essere soddisfatti dalle ultime esternazioni del Prof. Sciacca che continuano a confermare la bontà del lavoro fatto per risolvere definitivamente il problema della depurazione degli scarichi fognari della fascia costiera di Agrigento, dall'altro assistiamo sconcertati ad un balletto di inutili posizioni prese ad alternanza dal sindaco e dal gestore privato. Se infatti da un lato assistiamo all'assurda, fuor di luogo e - per essere riduttivi - tardiva richiesta del comune di indire una gara per controllare lo stato delle condotte fognarie (documentazione già in possesso del sindaco essendogli stata consegnata ufficialmente il 26 settembre 2011) spendendo inutilmente soldi pubblici, dall'altro lato vi è l'altrettanto assurda - se non fossimo la terra di Pirandello - pretesa da parte della ditta Campione, che in questa vicenda, se non si fosse sollevato il plateale e mastodontico conflitto d'interessi, avrebbe assurto la posizione di controllore e controllato essendo presidente, amministratore delegato e maggiore azionista di Girgenti Acque proprietaria dei pennelli da controllare.
In ogni caso, il tentativo da parte dell'azienda non può passare inosservato essendo, concretamente, una sorta di schiaffo virtuale al sindaco che, nel tentativo di controllarli, è stato invece beffato dalla partecipazione e dall'ovvio ed incredibile ribasso effettuato dalla Campione Industries. La domanda è: si può ancora a lungo sopportare questo balletto che ha come unico fine quello di dimostrare l'estraneità di responsabilità nelle vicende giudiziarie da parte di ambedue gli attori in campo senza avere la minima intenzione invece di pensare al bene comune e le possibili, reali e definitive soluzioni?"
La ditta Campione vince l'appalto sui pennelli a mare e Zambuto blocca tutto.
Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha chiesto agli uffici comunali competenti di sospendere la procedura di affidamento dei lavori per il controllo del funzionamento dei pennelli a mare a San Leone, alla Pubblica sicurezza ed ai Padri vocazionisti. La decisione arriva dopo che la ditta che ha vinto la gara la "Campione Industries" di Marisa Campione, che ha presentato l'offerta più vantaggiosa, è la stessa che gestisce il servizio idrico cittadino, la condotta fognaria e i pennelli a mare. Alla gara d'appalto partecipato quattro ditte. Una è stata esclusa per vizi formali. Tra le altre tre è stata scelta la Campione, che ha offerto un ribasso del 50,11 per cento. La Commissione di gara però non ha ancora eseguito l'aggiudicazione. Probabilmente sarà chiesto un parere all'Ufficio legale in quanto la ditta Campione è dello stesso gruppo dell' amministratore delegato di Girgenti Acque, Marco Campione, e dunque ricorrerebbe un conflitto di interessi. In tal senso si inserisce nell'atto di indirizzo proposto da Zambuto e già inviato al dirigente del settore VI, Salvatore Tedesco al quale chiede la sospensione della procedura avendo riscontrato una palese sostanziale comunanza d'interesse tra la ditta che ha prodotto la migliore offerta di ribasso e quella che gestisce il servizio idrico integrato, comprese le condotte sottomarine oggetto della verifica.
Sicilia24h.it
Pennelli a mare,Campione controlla Campione?
Ad Agrigento, la Campione Industries di Marisa Campione ha presentato l'offerta più vantaggiosa alla gara bandita dal Comune per il controllo del funzionamento dei pennelli a mare a San Leone, alla Pubblica sicurezza ed ai Padri vocazionisti. Alla gara hanno partecipato in 4. Una e' stata esclusa per vizi formali. Tra le altre 3 e' stata scelta la Campione, che ha offerto un ribasso del 50,11 per cento. La Commissione di gara però non ha ancora eseguito l'aggiudicazione. Probabilmente sarà chiesto un parere all' Ufficio legale allorché la ditta Campione e' dello stesso gruppo dell' Amministratore delegato di Girgenti Acque, Marco Campione, e dunque ricorrerebbe un conflitto di interessi.
Aeroporto, Costanza: realizzazione non più rinviabile.
Riceviamo e pubblichiamo. Ieri un imprenditore,il Dott. Paolo Di Betta, gli ex presidenti della provincia On. V. Fontana, E. D'Orsi ed il sindaco di Agrigento,Marco Zambuto,oggi, il neo commissario dell'ex provincia regionale di Agrigento Dott. B. Infurnari. Nella prima fase,realizzare un aeroporto, anche di terzo livello,nella nostra provincia,oltre l'ubicazione della zona,le strade di collegamento ed il mega finanziamento erano condizioni che hanno impedito la costruzione di aeroporto nella nostra provincia. Oggi,dopo tanti anni e dopo tante peripezie,finalmente,la regione siciliana per il costruendo aeroporto nella nostra provincia,ha finanziato trenta milioni di euro. Purtroppo, superato l'aspetto economico, sono subentrati i famigerati studi di impatto ambientale,studio dei venti (positivo per fortuna)il bacino d'utenza ed,oggi,il Piano Regolatore della città di Licata che ha modificato la destinazione d'uso dei terreni siti in c/da Piano Romano dove è possibile costruire un aeroporto. Contestualmente,le istituzioni politiche della città di Comiso,forse più furbi di noi,e con l'avvallo dell'ENAC,appresa la notizia,del finanziamento di trenta milioni di euro a favore del'aeroporto di Agrigento,preoccupati,per il costituendo terzo polo aeroportuale della Sicilia e per incassare velocissimamente la restante quota finale,del finanziamento europeo,hanno accelerato l'ultimazione dei lavori. Lavori ultimati e collaudati che hanno consentito alla città ed al territorio di Comiso,di avere un aeroporto ubicato a pochi Km da quello di Fontanarossa(Catania).Proprio per la vicinanza all'aeroporto di Catania,dubito che l'aeroporto di Comiso possa autogestirsi economicamente e durare nel tempo. Il terzo polo aeroportuale della Sicilia,non poteva e non doveva essere Comiso, ma Agrigento.Non solo perché distante da Fontanarossa ma anche e soprattutto per il nostro splendido mare le nostre dorate spiagge di sabbia africana e per le testimonianze storico-archeologiche di grande valore da fare invidia alla stessa Grecia.La nostra città,alla fiera del turismo nazionale ed internazionale, che ogni anno si svolge a Milano,grazie agli sforzi economici del nostro ex Ente provincia ha avuto il suo Stend. Purtroppo,senza un aeroporto,non c'è Stend che tiene, in quanto non può essere inserita nel circuito turistico nazionale ed internazionale come tante altre città italiane che,diversamente,potrebbero competere con la mitica" Valle dei Templi",vedi il bum di visitatori che ha proiettato Agrigento nei primissimi posti tra i siti archeologici più visitati d'Italia.La nostra provincia non è solo la Valle dei Templi ma anche il suo interland ricco di monumenti castelli ed opere d'arti di valore, che aeroporto permettendo farebbe esplodere il Turismo-religioso che ,purtroppo,per la mancanza di un aeroporto,l'inefficienza delle strade provinciali e dei mezzi di comunicazione,continuano a rimanere nell'anonimato e nel silenzio più assoluto. Sottolineo,che sono e rimango un accanito sostenitore per la costruzione dell'aeroporto nella nostra provincia. In tutte le manifestazioni pubbliche,organizzate dall'Ex Ente provincia,dal comune di Agrigento,nella qualità di presidente dell'Associazione culturale Europea "Akropolis",ho preso parte a tutte le manifestazioni pubbliche,dove,a dire il vero, non ho visto la partecipazione di tanti altri sindaci della nostra provincia,come se l'aeroporto,o meglio il bacino d'utenza viene fuori prendendo in considerazione i soli residenti della città di Agrigento e non anche gli altri grossi centri della provincia. Per avere più voce in capitolo,occorre sensibilizzare e motivare, ad ogni costo,tutti i sindaci della nostra provincia e non solo. In questi giorni,dopo un lungo silenzio,si è alzata l'autorevole voce del neo commissario dell'Ex provincia di Agrigento,Dott. B. Infurnari,il quale sostiene che il terzo polo aeroportuale dev'essere Agrigento e non Comiso.Il neo commissario è convinto che per incentivare lo sviluppo turistico della nostra provincia,è utile ed indispensabile la costruenda autostrada Agrigento-Caltanissetta,ma senza un piccolo aeroporto,il turismo non avrà mai quel risveglio che decantiamo da anni. La costruzione di un piccolo aeroporto,consentirebbe di autogestirsi con i propri introiti ed a mio avviso, troverebbe l'avvallo dell'ENAC,che in un secondo tempo,una volta avviato e gestito bene,spingerebbe per dare l'Ok all'ampliamento e dare il definitivo ritorno economico al primo finanziamento di trenta milioni di euro finanziati dalla regione siciliana che risulterebbero spesi bene nell'interesse della comunità. Mi auguro che il neo commissario possa spingere per favorire la costruzione di un piccolo aeroporto,anziché una mega opera che in breve tempo rischierebbe di fallire .Con questi presupposti,il neo commissario della provincia di Agrigento il Dott. B. Infurnari,ha fortissimamente voluto convocare le istituzioni politiche e tecnici vari del comune di Licata per rivedere il Piano Regolatore Generale della città e ridare fiducia alla costruzione di un piccolo aeroporto nella nostra in provincia. Siamo e restiamo in attesa di altri sviluppi per la realizzazione del famigerato aeroporto della nostra provincia
Agrigentonotizie.it
La Gdf "visita" Girgenti acque, si indaga sulle assunzioni: aperta un'inchiesta.
Scopo dell'operazione: controllare e acquisire specificatamente la documentazione relativa alle centinaia di assunzioni effettuate in questi ultimi anni. La Procura vuole verificare se in qualche modo siano viziate da atti illegittimi e da procedure che violino le leggi. La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta sulle assunzioni alla "Girgenti Acque Spa", la società che gestisce il servizio idrico integrato. L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Brunella Sardoni, è condotta dai militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Agrigento, agli ordini del colonnello Massimo Sobrà e del tenente colonnello Antonio Cecere. Due giorni fa i finanzieri hanno bussato alla porta degli uffici amministrativi di Girgenti acque, nella zona industriale di Agrigento. Scopo dell'operazione: controllare e acquisire specificatamente la documentazione relativa alle centinaia di assunzioni effettuate in questi ultimi anni. La Procura vuole verificare se in qualche modo le assunzioni siano viziate da atti illegittimi e da procedure che violino le leggi. L'azione dell'autorità giudiziaria sembra scaturire dalle notizie emerse lo scorso luglio circa l'assunzione del figlio di Eugenio D'Orsi, ex presidente della Provincia regionale di Agrigento, e circa gli aumenti in bolletta di cui ha parlato il sindaco di Agrigento. "E' vero che mio figlio è stato assunto da Girgenti acque, - aveva detto D'Orsi in una conferenza stampa - ma non perché è figlio dell'ex presidente della Provincia. E' tutto merito suo se è riuscito ad un avere un posto di lavoro".
Gds.it
L'«odissea» degli studenti del Fermi, istituto diviso in sei plessi differenti.
Il sedici di settembre torneranno a scuola anche gli studenti dell'istituto professionale Ipia Fermi di Agrigento che all'inizio dello scorso anno scolastico hanno perso la storica sede in via XXV aprile perché i padiglioni sono stati costruiti con cemento depotenziato. La campanella per gli ottocento iscritti suonerà in sei plessi diversi allocati presso gli istituti Foderà, Brunelleschi, Majorana, Gallo, Sciascia, Tortorelle. Mancano ancora all'appello cinque aule, ma il Sindaco di Agrigento e il commissario alla Provincia Infurnari si stanno dando da fare per individuare altri locali. Quello che è certo è che non vi saranno doppi turni. Ma tutti questi disagi hanno i giorni contati. "Ieri ci è giunta la notizia che finalmente sono stati assegnati ad una ditta i lavori per adattare gli stabili dell'ex centro di formazione nella zona industriale e quindi prima di Natale avremo un nuovo istituto, in cui potremo finalmente collocare tutte le nostre 37 classi e tutti i 10 laboratori", annuncia il dirigente scolastico Francesco Casalicchio. La ditta infatti dovrà consegnare i locali entro novanta giorni. Il progetto è stato seguito dallo stesso preside che è soddisfatto per la buona notizia. "Speriamo si faccia presto - dice il dirigente - Abbiamo atteso abbastanza. La nostra offerta formativa finalmente potrà riprendere il suo cammino e potremo avviare alcuni progetti Pon con finanziamenti europei che abbiamo dovuto sospendere dopo che la scuola è stata trasferita in altri istituti", sottolinea il preside. Nello scorso anno scolastico gli iscritti erano 1073. C'è però secondo il preside solo un calo fisiologico perché una sensibile riduzione di iscritti si è avuta in quasi tutti gli istituti della città. Il primo importante problema da affrontare all'inizio dell'anno è quello del trasporto degli studenti pendolari. "Non appena inizieremo l'anno scolastico solleciteremo perché sia la Provincia che il Comune ci mettano nelle condizione di garantire tutte le corse necessarie per il trasporto degli studenti - dice Casalicchio - Questo problema si ripresenterà naturalmente quando l'istituto verrà trasferito nella zona industriale, perché si dovranno autorizzare tutte le ditte a fare un nuovo percorso Si dovranno ad esempio anche realizzare nuove corse da Piazzale Rosselli, dalla Stazione Bassa e dalla Stazione centrale verso la nuova sede che si trova fuori città e oltre l'ospedale civico. Occorrerà mettersi d'accordo con la società che gestisce le linee urbane per nuove corse dal centro città sino alla zona industriale. E serviranno nuove corse anche nei pomeriggi perché abbiamo attività anche nelle ore pomeridiane".
Livesicilia.it
Energia, Regione "declassata" M5S all'attacco.
La Sicilia va a rilento e l'Europa la boccia. Eliminandola dalla "serie A" del "Patto dei sindaci", il mega-progetto di conversione all'efficienza energetica finanziato dalla Banca europea degli investimenti. A denunciarlo sono i parlamentari del Movimento 5 Stelle, che ieri mattina hanno depositato all'Ars un'interrogazione rivolta all'assessore all'Energia Nicolò Marino e al presidente della Regione Rosario Crocetta: "A seguito delle lentezze e dei continui cambiamenti sulle sorti dell'Unità di Assistenza Tecnica per il Patto dei Sindaci - si legge nel documento, presentato da Valentina Palmeri e firmato da tutti gli altri deputati regionali a Cinque Stelle - la Commissione europea ha proceduto ad offuscare dal sito ufficiale del "Patto dei sindaci" (www.eumayors.eu) la Regione siciliana come struttura di supporto e di fatto non considerandola più una best practice".
L'elenco cui fanno riferimento i parlamentari grillini è la lista dei 240 "esempi di eccellenza" sull'energia. Fra questi, fino a qualche settimana fa, era presente anche la Regione Siciliana. "La Regione - spiega il direttore generale dell'assessorato all'Energia, Maurizio Pirillo - crede molto nel Patto dei Sindaci. Abbiamo appena destinato qualcosa come trenta milioni di euro nel Po-Fesr per il Patto dei Sindaci, e solo la Sicilia ha fatto qualcosa del genere nel panorama europeo. Non ci è ancora stato comunicato alcun offuscamento". Nell'elenco, consultabile anche in italiano all'indirizzo http://www.eumayors.eu/actions/benchmarks-of-excellence_it.html, però, la Sicilia non c'è più. Intanto, però, sulle politiche energetiche siciliane scoppia un'altra polemica. Il nodo è la spesa dei fondi comunitari per le piccole e medie imprese che producono componenti per la filiera delle energie rinnovabili: oltre 300 milioni che la Sicilia, però, non riuscirà a spendere. "I criteri per assegnare quei fondi - ammette Pirillo - erano un po' troppo complessi. Sono stati stilati nel 2009, e poi non sono stati aggiornati. A questo punto non ci sono i tempi per arrivare a una graduatoria definitiva entro il 31 dicembre". Risultato? I fondi sono stati dirottati ad altre voci, a partire dal dissesto idrogeologico.
DI SICILIA
UNIVERSITÀ. Si tratta di tre milioni di euro. Soldi per il Cupa, mancano i fondi della Regione
La situazione finanziaria del Consorzio universitario di Agrigento è stata passata al setaccio dal consiglio di amministrazione presieduto da Maria Immordino. Dal vertice è emerso che il Polo ha già incassato 460 mila euro dal Comune di Agrigento (che aveva spalmato il suo debito di oltre un milione di euro con un piano di rientro in 3 rate). Ma attende ancora oltre tre milioni di euro dalla Regione per gli anni dal 2012 al 2012. La Provincia, invece, sta liquidando il contributo che ammonta a 780 mila euro mente in passato era di oltre un milione. «Grane ai soldi che il Comune ha versato - spiega la presidente del Cupa, Immordino - siamo riusciti a sottoscrivere i contratti dei docenti. Miriamo a rilanciare il Consorzio e mi sembra che qualcosa si stia muovendo». Il 10 settembre alle 10, in prima convocazione, ed alle 11 in seconda, si riunirà l'assemblea dei soci del Cupa per l'approvazione del rendiconto finanziario del 2012 e per le comunicazioni della presidente in relazione alla situazione finanziaria del Polo universitario. «Abbiamo in mente di attivare la sottoscrizione dei privati attraverso il sistema del Socio Benemerito - dice la professoressa Immordino - con quote a partire da mille euro. Già l'ex rettore Melisenda Giambertoni ha detto di voler essere il primo socio benemerito, ma oltre a lui potranno aderire al progetto sia i privati che le associazioni e gli enti. Tutti i soldi ricavati con questo sistema saranno destinati agli studenti - aggiunge la presidente del Cupa - per i servizi e per pagare le tasse di iscrizione (attraverso borse di studio) a quegli studenti meritevoli che non hanno la possibilità di farlo. Poi vorremmo attivare il prestito d'onore sempre per chi ha difficoltà a sostenere le spese ma risulta meritevole di una laurea. Ed infine un master di secondo livello su turismo e beni archeologici». Il Cda del Cupa è composto, oltre che da Maria Immordino, anche da Giovanni Di Maida, vice presidente, dai docenti Tuzzollino e Bellia. Manca solo il componente indicato dalla Regione. (PAPI)
ENTI PUBBLICI. Per saldare i permessi retribuiti. Provincia, 5 mila euro per l'ex consigliere Zarbo.
Dopo aver liquidato i gettoni di presenza ai 35 esponenti dell' Aula Giglia ed i relativi rimborsi per le spese del carburante, adesso l'ente di piazza Aldo Moro ha pagato la somma di 5.539 euro spettante alla società "Alba' di Favara per i permessi retribuiti concessi al consigliere provinciale Calogero Zarbo per avere partecipato alle sedute del Consiglio ed ai lavori delle commissioni consiliari dei mesi di maggio e giugno 2013. Il regolamento della Provincia, infatti prevede che i lavoratori dipendenti pubblici e privati componenti dei Consigli provinciali hanno diritto di assentarsi dal servizio per l'intera giornata nella quale sono convocati i rispettivi consigli, e per la partecipazione alle sedute delle Commissioni Consiliari, ponendo a carico dell' Ente presso il quale esercitano le funzioni pubbliche gli oneri per permessi retribuiti ai lavoratori dipendenti da privati e da enti pubblici economici. In nessun caso l'ammontare complessivo da rimborsare nell' ambito di un mese può superare l'importo pari a due terzi dell'indennità massima prevista per il presidente. Quindi la somma di 5.539 euro sarà corrisposta alla società "Alba" per aver permesso l'attività politica di Zarbo. (PAPI)
PRESIDI. Tra i 173 docenti siciliani che hanno vinto il concorso otto provengono da scuole del capoluogo. Quasi tutti del Classico. Al liceo Empedocle vanno via cinque docenti «storici».
Città dei Templi. e di presidi. Tra i 173 docenti siciliani che hanno vinto il concorso e sono diventati dirigenti scolastici otto escono da scuole del capoluogo agrigentino. Il liceo Classico "Empedocle" batte tutti con una cinquina. Andranno infatti a sedere sulla poltrona della presidenza i professori del liceo agrigentino: Francesco Catalano, docente di storia dell' arte che diventa preside all'istituto Crispi di Santo Stefano Quisquina; Milena Siracusa, docente di lettere, che diventa preside a Palma dì Montechiaro al liceo scientifico Odierna; Agata Gueli, docente dilatino e greco,che diventa preside a Cela e a Butera; Sandra Scicolone, docente di lettere, nominata preside all'istituto Ettore Romagnoli di Cela; Graziella Parello, docente di latino e greco, adesso preside a Vallelunga Pratameno e a Mariarinopoli. Lo scientifico Majorana invece ha fatto ambo. Da questa scuola escono due nuovi presidi; Antonella Rizzo Pinna, che insegnava storia dell'arte e adesso ricopre l'incarico di dirigente scolastico all'istituto Mattoni di Favara e Francesco Paolo Pulselli, docente di matematica e fisica, che diventa preside a Prizzi, in provincia di Palermo. Lascia l'istituto tecnico-commerciale Sciascia per l'istituto Madre Teresa dì Calcutta di Casteltermini, la professoressa Marika Gatto, figlia d' arte, il padre infatti è stato preside di un istituto della città. Infine c'è Giuseppina Morreale che dall'istituto Quasimodo di Villaseta va a ricoprire l'incarico di preside all'istituto De Cosmi di Casteltermini. Tutti hanno già preso servizio. Nel caso del Liceo Classico si tratta dì una vera "mutilazione", I cinque docenti da molti diversi anni insegnano in questo istituto e alcuni erano considerati delle vere "istituzioni". (EDB)
ISTIUTI SUPERIORI. Il prossimo 16 settembre 1470 studenti, suddivisi in 58 classi, potrebbero non trovare aule sufficienti. Iscrizioni da record al «Leonardo» Sei classi in più dell'anno scorso. La preside: «Gli studenti hanno capito che da noi si impara a superare i test per l'Università».Nel vecchio istituto non c'è posto, per formare le classi Il Comune ha messo a disposizione l'ex caserma dei vigili del fuoco. Ma i lavori di adeguamento deve farli la Provincia.
Il Liceo Leonardo ad Agrigento batte tutti e mette in difficoltà anche la dirigente Enza Ierna. La ricerca del lavoro per gli adolescenti agrigentini passa attraverso un percorso di studi che non può fare a meno della laurea. «Gli studenti - spiega la dirigente- hanno consapevolezza che concluso il nostro percorso formativo hanno maggiori possibilità di superare i test d'ammissione ai vari corsi di laurea». Così si spiega il boom di iscrizioni. Gli studenti arrivano da Favara, Palma di Montechiaro, Aragona, Casteltermini, Realmonte e Porto Empedocle. Ma soprattutto da Agrigento città. Da quest'anno, infatti, ci saranno 14 classi prime con un incremento di più 6 rispetto all'anno passato Numeri importanti considerato il calo sensibile degli altri licei cittadini. Questo oltre a rappresenta re una bella soddisfazione per la scuola è però anche una gatta da pelare. Il prossimo 16 settembre, 1.470 studenti suddivisi in 58 classi, potrebbero non trovare lo spazio sufficiente. Ne è ben consapevole la terna, anche dopo la riunione fiume del consiglio di istituto. La Dirigente, alla guida della scuola dallo scorso anno, ha già chiesto al Comune di Agrigento la disponibilità dei locali dell'ex caserma dei vigili del fuoco di Viale della Vittoria. Soluzione ottimale considerato che l'immobile si trova a circa 400 metri dalla sede centrale. ti municipio ha dato il benestare ma i locali necessitano d'interventi di adeguamento. La Preside si dice fiduciosa e ritiene che la soluzione non tarderà ad arrivare. "Siamo disponibili ad affrontare i costi minimi - dice - al resto deve pensare la Provincia". Proprio nei giorni scorsi il commissario straordinario Infurnari ha però lanciato un allarme: "Non abbiamo più soldi da spendere per le scuole'", ha detto. Per la preside, Infurnari dovrebbe scrivere a Crocetta e chiedere un aiuto immediato. Il tempo però stringe e bisogna fare in fretta. (DV)
TAGLI ALLE SCUOLE
È stata indetta l'assemblea dei genitori.
Genitori in campo contro i tagli alle scuole. I presidenti dei consigli d'istituto delle scuole medie superiori della città hanno deciso di incontrarsi per affrontare la vicenda dei tagli ai finanziamenti degli istituti agrigentini che non riceveranno aiuti dall'Ente Provincia per tutto il secondo semestre del 2013. I presidenti di questo organismo collegiale scolastico sono genitori. Si sono dati appuntamento perla giornata di mercoledì 11 settembre alle ore 17 i presso il Liceo Classico "Empedocle". L'obiettivo è anche quello di organizzare un comitato di protesta che si propone tra l'altro di chiedere un incontro al presidente della Regione Crocetta, il quale, tagliando i contributi alle Province siciliane, ha di fatto messo alle corde i commissari chiamati a subentrare alle giunte e ai consigli provinciali dopo la loro soppressione. (EDB)
FIAMME GIALLE. Gli accertamenti fanno seguito alle dichiarazioni dall'ex amministratore delegato Carmelo Salamone. Girgenti acque, indagine della Finanza. Sequestrati atti e documenti contabili Intanto il sindaco Zambuto smentisce le dichiarazioni della società rispetto alla responsabilità degli sversamenti a mare e scrive anche alla Procura della Repubblica.
La Guardia di finanza di Agrigento è arrivata a Girgenti Acque. Nei giorni scorsi infatti, gli uomini del colonnello Antonio Cecere, Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria, hanno acquisito atti e documenti contabili della società che gestisce il servizio idrico in parte dei Comuni della provincia, capoluogo compreso. Un'indagine di polizia giudiziaria, su cui la Guardia di finanza mantiene comunque il riserbo visto che si tratta di qualcosa in itinere, prende le mosse dalle dichiarazioni dall'ex amministratore delegato Carmelo Salamone, dimessosi nel giugno scorso. Nel corso dell'ultima riunione del Cda a cui prese parte, Salamone lanciò un atto d'accusa vero e proprio diffuso e pubblicato a mezzo stampa e acquisito sia dalla Procura della repubblica che dalla Guardia di Finanza. In quella circostanza, Salamone, titolare di azioni pari al 4,03 per cento del capitale sociale votò contro l'approvazione del bilancio del 2012. «Segnalo - disse in quella riunione - gravi irregolarità nella compilazione dei verbali delle riunioni del Cda tant'è che, ad esempio il verbale del 30 maggio 2013 non riporta le ragioni del mio disaccordo in ordine alla attività di gestione ed alla redazione del bilancio di esercizio, argomentazioni che vengono qui sinteticamente riportate, per poi essere esaminate nelle sedi competenti, alle quali saranno tempestivamente inviate». Al momento delle dimissioni, Salamone disse di aver deciso di lasciare «perché non condivideva i metodi digestione della società presieduta da Marco Campione, metodi che non ritengo conformi al mio modo di fare impresa». E ieri si è registrato un nuovo attacco del sindaco Zambuto a Girgenti acque. Zambuto smentisce le dichiarazioni della società sulle responsabilità del fenomeno degli sversamenti a mare e in una documentazione inviata anche per conoscenza ad Arpa, Asp, Ato idrico, Capitaneria di Porto e Procura della Repubblica, sostiene che i fenomeni di scarico a mare avvenuti recentemente sono da ricondurre ad episodi di più o meno grave ostruzione della rete fognaria, per come peraltro verificato attraverso la video ispezione nella condotta nei pressi della villetta Pertini. «Il fenomeno - aggiunge Zambuto - non è riconducibile, come affermato da Girgenti acque, all'immissione di acque bianche nei collettori fognari, per cause legate dalle forti piogge, come dimostrato in occasione della modesta pioggia della notte tra il 3 e 4 settembre scorso, durante la quale, tuttavia si è ripetuto il medesimo fenomeno di sversamento a mare». L'Amministrazione comunale prosegue intanto, attraverso il proprio ufficio tecnico, nella verifica delle utenze nella zona a monte del Piazzale Giglia, Viale dei Giardini e zone limitrofe, per individuare eventuali irregolari immissioni di acque meteoriche nei collettori fognari destinati alle sole acque reflue. Dal monitoraggio effettuato è intanto emerso che su un centinaio di utenze circa un quarto è risultato irregolare e pertanto ai proprietari degli immobili interessati è stato ordinato di provvedere entro e non oltre 15 giorni, alla regolarizzazione dell'impianto di smaltimento delle acque meteoriche. Zambuto ha infine invitato il competente dirigente comunale a sospendere la procedura concernente la verifica della funzionalità delle condotte marine PS e Padri Vocazionisti. (AMM)
«IPIA». Sia la sezione femminile che quella maschile dell'istituto verranno trasferite dai locali di via Ducezio
«Marconi», inizio di anno in salita Gli studenti costretti ai doppi turni
Per i pendolari con l'avvio del tempo pieno sarà impossibile far ritorno nelle proprie abitazioni a causa della mancanza di corse serali di autobus verso i centri vicini.
Anche l'ultimo tentativo a disposizione non è andato a buon fine. Il nuovo anno scolastico per gli studenti dell'istituto Professionale Marconi inizierà non la mattina del 12 Settembre ma nel pomeriggio dello stesso giorno a causa della decisione, presa dalla Dirigenza della scuola, a causa della mancanza di altre soluzioni praticabili, di procedere con i doppi turni e quindi con il rientro pomeridiano con gli studenti del Liceo Scientifico Sciascia. L'incontro di due mattine fa alla Provincia di Agrigento con il Commissario Straordinario dell'ente Benito Infurnari d'altra parte aveva ben poche possibilità di portare a soluzioni differenti rispetto a quelle presentate nelle settimane scorse dal lo stesso rappresentante del governo regionale che aveva avanzato la proposta di iniziare il nuovo anno scolastico per l'Ipia di Canicattì con i doppi turni a fronte delle difficoltà a reperire nuovi locali idonei ad ospitare la scuola. E così la visita ad Agrigento del neo Dirigente dell'Ipia Marconi Antonella Rizzo Pinna, accompagnata dal responsabile del plesso canicattinese Gioacchino Capizzi e da alcuni docenti, è servita ancora una volta soltanto da stimolo affinchè si mantenga alta l'attenzione nei confronti dei problemi dell'Ipia di Canicattì senza però risultati concreti ed auspicati ormai da tempo dagli studenti. Per loro il nuovo anno scolastico quindi inizierà subito in salita. Sia la sezione femminile che quella maschile verranno trasferite dai locali di via Ducezio, dove la scuola è stata allocata fino a qualche settimana fa, in quelli del Liceo Scientifico di via Pasolini che diventerà, a tempo indeterminato, la nuova scuola anche per i 120 alunni iscritti al primo anno di corso dell'ipia. E se almeno per i primi giorni di scuola non ci saranno problemi di carattere logistico per i ragazzi dell'Ipia, molti dei quali provenienti da fuori città, con l'avvio del tempo pieno per loro sarà impossibile far ritorno nelle proprie abitazioni a causa della mancanza di corse serali di autobus verso i centri vicini. «Dispiace dover partire ancora una volta con un ulteriore handicap - ha dichiarato il docente Gaetano Rizzo che ha seguito da vicino la vicenda anche in qualità di assessore comunale ai Lavori Pubblici -. Se fino allo scorso anno erano i locali fatiscenti e vecchi a creare disagi questa volta saranno i turni pomeridiani a provocare fastidiosi disservizi ai nostri alunni. Purtroppo di fronte alla situazione economica dell'ente prospettatati dal Commissario provinciale Infurnari non possiamo fare altro che inghiottire questo boccone amaro sperando che presto si potrà dare una sistemazione adeguata agli alunni dell'Ipia». (GIMO)
LA SICILIA
Assunti a Girgenti Acque La Procura apre inchiesta
Assunzioni a decine nel corso degli anni a Girgenti Acque spa, la società che nella nostra provincia distribuisce l'acqua ai cittadini, e la Procura della Repubblica di Agrigento apre un'inchiesta. E così i militari della Guardia di finanza di Agrigento, agli ordini del comandante Massimo Sobrà e del tenente colonnello Antonio Cecere, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria, su incarico del pubblico ministero Brunella Sardoni, due giorni fa hanno bussato alla porta degli uffici amministrativi di Girgenti Acque, nella zona industriale di Agrigento. Scopo dell'operazione controllare e acquisire la documentazione relativa alle assunzioni effettuate in questi ultimi tre anni, li ragionamento della Procura è semplice: verificare se in qualche modo le assunzioni sono viziate da atti illegittimi e da procedure che violano le leggi. Le indagini serviranno a fare chiarezza se si è in presenza o meno di un collaudato sistema clientelare, per sistemare questo o quel protetto, questo o quel compagno di partito o amici e parenti di altri personaggi influenti. Al setaccio eventuali anomalie e irregolarità che avrebbero viziato la creazione della pianta organica, così facendo si sarebbe pure potuto gonfiare a dismisura la spesa del personale. Una prima attenta verifica su centinaia di documenti amministrativi della società idrica sarebbe già stata compiuta. Sull'esito naturalmente, essendo l'inchiesta ancora nella fase iniziale, bisognerà aspettare la conclusione della- voto delle Fiamme Gialle. La delicata indagine viene seguita con particolare attenzione dai vertici della Procura di Agrigento, il procuratore capo Renato Di Natale e il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo. Tutto quanto sarebbe scaturito a seguito di due conferenze stampa avvenute nel luglio scorso. La prima convocata dall'ex presidente della Provincia regionale e dell'Ato idrico, Eugenio D'Orsi, il quale si è soffermato a chiarire un aspetto che gli è stato contestato dai suoi avversari politici relativi all'assunzione del figlio nella società Girgenti Acque (»E vero disse che mio figlio è stato assunto da Girgenti Acque ma non perché è figlio dell'ex presidente della Provincia. E' tutto merito suo se è riuscito ad un avere un posto di lavoro»). La seconda del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, che ha rivelato particolari legati ai recenti aumenti sulle bollette disposti dalla società idrica e ha parlato di assunzioni sospette che avrebbero determinato il rincaro delle stesse bollette. In quell'occasione annunciò che il Comune uscirà dalla società, dopo aver presentato un esposto. Più volte Girgenti Acque è stata sollecitata a pubblicare l'elenco dei dipendenti e delle imprese che lavorano nell'ambito della società. Sono decine i sindaci che hanno presentato esposti e denunce contro Girgenti Acque, alla Procura della Repubblica di Agrigento. Inoltre non si contano più le denunce delle associazioni di consumatori, dei sindacati, dei partiti politici, delle organizzazioni di categoria, per via di presunte violazioni di legge. Infine una curiosità: già nell'ottobre del 2010 Giuseppe Giuffrida, ex amministratore delegato della Girgenti Acque, dichiarò che a lui si erano rivolti in tanti, da genitori disperati a padri di famiglia disoccupati, a politici, ma anche preti, per chiedere un posto alla Girgenti Acque.ANTONINO RAVANÀ
LA POLEMICA
«Cosi rischiamo di chiudere i nostri istituti»
«Il commissario straordinario Benito Infurnari, deve dirci se dobbiamo chiudere la scuola. Ci mandi una comunicazione ufficiale ed io informerò i genitori e chi di competenza. L'Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale ci informino sul da fare. Quando arriveranno le fatture, le invierò alla Provincia. In queste condizioni non potremo affrontare un sereno avvio delle attività didattiche».
E l'aspra reazione del dirigente scolastico del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane »Politi» di Agrigento, Antonio Manzone alla missiva recapitata dalla Provincia Regionale, che comunica impossibilità da parte dello stesso ente, di garantire i trasferimenti perle spese di funzionamento delle scuole di sua competenza. L'annuncio, contenuto in una lettera indirizzata ai presidi, fu diramata a firma del commissario Benito Infurnari. La notizia ha creato grande allarmismo tra i dirigenti, a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico, che dovranno fare i conti con le spese digestione ordinarie quali le bollette della luce, del telefono, del consumo di acqua o quelle richieste per l'acquisto del materiale di cancelleria o detersivi e quant'altro necessita per garantire il regolare andamento delle istituzioni scolastiche, Una situazione dovrà trovare una soluzione immediata, come afferma il dirigente scolastico del Liceo Classico Empedocle di Agrigento, Annamaria Sermenghi: «Il problema che assume connotati di una certa rilevanza deve essere affrontato a livello istituzionale. Si comprende che è un periodo di difficile crisi a tutti i livelli, ma la responsabilità che fanno capo a ciascun ente o istituzione, non sono deroga bili ad altri, quindi - conclude - attendiamo sviluppi, ma noi il servizio scolastico Io dobbiamo garantire». Una scelta che il commissario Infurnari è stato costretto a prendere per mancanza di fondi. Per noi è un grave colpo afferma la preside del Liceo Scientifico e Linguistico "Leonardo" di Agrigento - per l'avvio dell'anno scolastico e per il prosieguo. Abbiamo necessità delle somme ed essendo scuola dell'obbligo, non possiamo interrompere il servizio, Dobbiamo inventarci qualcosa per andare avanti. Vediamo se i creditori sono disponibili a garantire i servizi o consegnare il materiale necessario - allungando i tempi dei pagamenti. A.R.D.I.
RIAPRONO LE SCUOLE.
L'anno scolastico si chiuderà il 7 giugno con in mezzo le vacanze di Natale (22 dicembre -6 gennaio) e quelle di Pasqua (dal 20 al 26 aprile).
I licei in classe da mercoledì.
Ecco il calendario di inizio lezioni nella nostra città. Entro il 16 tutti a scuola. Per la maggior parte di studenti e famiglie è già iniziata la corsa all'acquisto di zaini, quaderni penne e del necessario, puntando l'occhio sul prezzo meno caro, vista economica la crisi che attanaglia tutte le famiglie. Un tasto dolente riguarda l'acquisto dei costosissimi libri di testo, limitato esclusivamente ai nuovi testi, per il resto si predilige la ricerca dei volumi di seconda mano, Ma, nonostante manchino ancora dieci giorni all'inizio ufficiale del nuovo anno scolastico, numerosi presidi, in virtù dell'autonomia scolastica, hanno pensato di anticipare il suono della campanella che segna il primo giorno di scuola, già da mercoledi prossimo, 11 settembre. I primi a tornare a scuola saranno gli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico «Leonardo» di Agrigento, diretto da Enza Ierna, con un orario ridotto per i primi giorni, in modo da rendere meno traumatico il ritorno tra i banchi. Ed ancora l'li settembre la campanella suonerà per il Ginnasio e Liceo Classico «Empedocle» di Agrigento, diretto da Anna Maria Sermenghi, per il Liceo Scientifico e delle Scienze Umane «Politi», diretto da Antonio Manzone e per il Liceo Scientifico «Majorana», diretto da Maria Teresa Buscemi. Il 16, invece, toccherà agli studenti dell'ITC «Sciascia» di Agrigento e della sede staccata di Porto Empedocle, diretto da Patrizia Marino: ai ragazzi dell'Ipsct «Gallo» con delle sedi staccate di Aragona e Porto Empedocle, diretto da Girolama Casà; dell'Ipia Fermi diretto da Francesco Casalicchio ed agli allievi degli istituti Itc «Fodera» e Itcg »Brunelleschi», diretti da Patrizia Pilato. Ed ancora, gli alunni dell'Istituto in rete di scuola dell'infanzia, primaria e media di I grado, «Agrigento Quadrivio Montaperto - Anna Frank e la sezione associata Giardina Gallotti, diretto da Alfio Russo, torneranno a scuola l'il settembre, per tutti gli altri, più fortunati, il primo giorno di scuola ufficiale è fissato per il 16, tra cui: l'Istituto Comprensivo Agrigento Centro di cui fanno parte le scuole Lauricella, Pirandello e Garibaldi (ad indirizzo musicale) diretto da Anna Rita Cassaro: l'Istituto Comprensivo Agrigento Bassa Est- San Giovanni Bosco (ad indirizzo musicale), diretto da Eugenio D'Orsi: ed ancora Agrigento - Villaseta Monserrato Quasimodo con Cpt Eda - Casa Circondariale, diretto da Salvatore Di Carlo; Agrigento Fontanelle - Verga, diretto da Vincenza Lo Nobile; Agrigento Villaggio Mosè - Peruzzo, diretto da Giuseppe Alfano ed infine l'Istituto Comprensivo Agrigento Campo Sportivo- Esseneto, diretto da Maria Giovanna Cassaro, ad esclusione degli alunni di prima entrata per i quali la campanella suonerà venerdì 13 settembre. Variabile anche il giorno di fine scuola che per la stragrande maggioranza degli studenti terminerà il 7 giugno 2014. In questi mesi però non mancheranno le pause: si inizia con le vacanze di Natale, previste dal 22 dicembre al 6 gennaio. Pausa anche durante il periodo pasquale dal 20 al 26 aprile ed è anche confermata la chiusura delle scuole in occasione del 25 aprile e del I maggio. Un anno scolastico che si preannuncia particolarmente difficile per i numerosi problemi che lo affliggono, dal caro libri alle esigue risorse per mantenere in piedi le strutture scolastiche, alla totale assenza di disponibilità economica da parte della Provincia di Agrigento da destinare alle scuole di propria competenza per fronteggiare i costi della gestione, di quella che è la scuola dell'obbligo.
ANNA RITA DI LEO