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Rassegna stampa del 17 settembre 2013

 LA SICILIA
 
OGGI VISITA UFFICIALE A SCIACCA  DELL'ASSESSORE REGIONALE
Turismo, arriva Stancheris
L'assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, sarà oggi in visita ufficiale in città a nome del governo regionale. La Stancheris, che ha nel proprio ufficio di gabinetto il consigliere comunale Filippo Bellanca, visiterà la città, le strutture alberghiere e le terme.
Nei giorni scorsi aveva partecipato ad una riunione sulle terme e vuole, in particolare, toccare con mano i servizi erogati dalla struttura saccense e l'entità del patrimonio immobiliare che fa parte del processo di privatizzazione che in verità sta viaggiando troppo a rilento.
La visita è stata sollecitata dallo stesso Bellanca, che ha poi informa-
to il sindaco Fabrizio Di Paola, con il quale l'assessore Stancheris avrà modo di incontrarsi al suo arrivo in città, riferendo le ultime novità relative al bando per la manifestazione di interesse da parte dei provati a gestire le strutture termali.
Dal rappresentante del governo regionale ci si attende cose concrete, non le promesse che hanno caratterizzato le visite degli ultimi sei assessori regionali al turismo, che hanno parlato con insistenza di privatizzazione ormai imminente, senza poi tramutare in realtà le loro parole.
Oggi il patrimonio termale è intatto, ma non è al livello di analoghe strutture presenti nel resto d'italia.
Non è un caso che i costi per tenere in vita gli impianti di proprietà regionale sono da anni superiori ai ricavi.
E' la prima volta, domani, che a far visita alla terme è una donna che ha la massima responsabilità dell'assessorato al Turismo.
«La responsabilità delle società a partecipazione regionale come le terme — dice Bellanca — è dell'assessorato regionale all'economia, ma anche il settore turismo può dare un concreto apporto a quel rilancio che si rifletterà anche sulle presenze turistiche se gli impianti cominceranno ad erogare servizi al passo con i tempi».
G.RE.
 
La Provincia ha chiesto i fondi per il consolidamento del Marconi
(g. sch.) Recupero dell'Ipia Marconi di Racalmuto, la Provincia tenta la carta del «Decreto del Fare». Dopo la stesura del progetto definitivo per l'adeguamento delle strutture, in fase di approvazione in linea tecnico amministrativa, il commissario straordinario Benito Infurnari ha infatti avanzato richiesta al presidente della Regione Rosario Crocetta per l'accoglimento del progetto di manutenzione straordinaria e il consolidamento statico della struttura. Costo complessivo dell'operazione, 900mila euro. Parte dell'edificio, si ricorderà, era stata interdetta dopo le verifiche strutturali che avevano evidenziato problemi per l'utilizzo scolastico. I fondi saranno quelli del cosiddetto «Decreto del Fare», gli stessi che la Provincia sta tentando di intercettare per salvare un altro istituto professionale, il «Fermi» di Agrigento. «La realizzazione dell'opera, rispondendo a esigenze di pubblico interesse — dice Infurnari - risulta necessaria per garantire la sopravvivenza dell'istituto di Racalmuto, che, a causa della chiusura di alcuni locali, ha dovuto subire una notevole riduzione delle iscrizioni in tutte le classi dell'istituto. Per questo, come fatto già per il Fermi, chiedo ai deputati regionali e nazionali di sostenere questo progetto nelle opportune sedi». Dopo i' eventuale 'ok" della Regione il progetto sarà inserito nella graduatoria nazionale in attesa di finanziamento.
 
All'Ipia in classe fino a sera
La preside chiama il prefetto
Lezioni fino alle 20,30 e niente bus per gli studenti
Sono riposte tutte nel prefetto di Agrigento le ultime speranze degli allievi, dei docenti e del personale amministrativo dell'i- pia di Canicattì. E proprio a Francesca Ferrandino che la dirigente scolastica del «Marconi», Antonella Rizzo Pinna, ha richiesto di intervenire e salvare le sorti dell'istituto. Dal 12 settembre scorso, la campanella dell'anno scolastico 20013/2014, per gli studenti del professionale è risuonata in via Pier Paolo Pasolini, nei locali del liceo scientifico, messi a disposizione dalla preside Rosanna Virciglio, di concerto con la Provincia, per tamponare quella che è diventata una vera e propria emergenza. E da una settimana vanno avanti le lezioni pomeridiane, tra i tanti disagi. Per alunni e professori la scuola inizia alle 14, quando
negli altri istituti invece scocca la fine delle lezioni, e termina alle 19.30. Orari ritenuti da tutti fuori luogo e non adeguati. I ragazzi sono costretti a stare in classe fino a sera e alzarsi presto l'indomani per potere fare i compiti. Notevoli i problemi per gli studenti provenienti dai centri vicini, visto che non esistono collegamenti con i mezzi di trasporto pubblico in quelle ore. Dalla scuola ripongono le loro speranze nel prefetto Ferrandino affinché possa trovare una soluzione adeguata. Intanto si è aperta la pagina più triste per l'istituto definito peggiore d'italia. Tutte le soluzioni proposte in queste ultime settimane sono andate sprecate. Dalla proposta di ospitare ragazzi e docenti nella nuova ala dell'istituto Assistenziale Burgio-Corsello, a quella nell'edificio del vecchio ospedale, in via Pietro Micca, individuato dal Comune. Se lo scorso mese di luglio sembrava un disastro la chiusura dei magazzini di via Ducezio che ospitavano l'indirizzo di moda, ordinata a causa di uno sfratto esecutivo, adesso davanti a questo nuovo problema quello appare a dir poco irrilevante. Ma dal Marconi non demordono. Professori, allievi e genitori sono pronti a portare avanti una serie di mobilitazioni per sensibilizzare gli organi competenti. Adesso urge più che mai costruire quel tanto atteso Polivalente, che oltre al professionale dovrebbe ospitare l'istituto per l'Agricoltura, anche quest'anno allocato al Tecnico Commerciale e per Geometri di via Pirandello.
VALENTINA GARLANDI
 
Aprono le scuole, mancano banchi e sedie
Problemi al Geometra ma la Provincia ha promesso un pronto intervento. Disagi in qualche elementare
Prima campanella del nuovo anno scolastico per la gran parte degli studenti licatesi. Sono tornati tra i banchi di scuola tutti gli iscritti tranne quelli della Marconi, del Dino Liotta e dell'Olimpia che erano già rientrati venerdì.
Situazione abbastanza tranquilla in quasi tutti i plessi. Unici intoppi all'istituto Tecnico per Geometri dove si è registrato qualche problema per la mancanza di qualche sedia e di qualche banco. La direzione scolastica si è però prontamente attivata per risolvere in tempi brevi il problema. L'istituto Tecnico per Geometri è di pertinenza provinciale e pertanto sarà l'Ente a doversi far carico del reperimento degli arredi scolastici mancanti. Per quanto concerne invece le scuole di competenza comunale, non ci sono stati grandi disagi. Gli istituiti dove mancava qualche arredo sono riuscite a tamponare la situazione garantendo il regolare inizio del nuovo anno didattico. Sarà poi questione di pochi giorni per rendere operativa la fornitura del nuovo arredamento scolastico che Palazzo di Città ha già provveduto ad acquistare e che a breve verrà distribuito nei vari plessi in base alle esigenze redatte da ogni dirigente scolastico. Il Liceo Vincenzo Linares è risultato l'istituto ammiraglio a livello di popolazione scolastica. Sono infatti ben 810 gli iscritti nel plesso diretto da Santino Lo Presti. «Inizia il mio quarto anno di presidenza — le sue parole — i primi giorni sono sempre un po' particolari poiché si cerca di capire se manca qualcosa per quanto concerne l'arredamento scolastico, la dislocazione delle classi e tutta la macchina organizzativa per garantire il miglior servizio possibile ai nostri studenti e alle loro famiglie».
Il Linares comprende tre corsi di studio: oltre al Classico che dà il nome all'istituto, ci sono anche l'indirizzo pedagogico e quello scientifico. Vista l'altissima densità di popolazione scolastica, è verosimile che anche quest'anno qualche classe venga spostata nei locali di Piano Bugiades e nella scuola elementare Profumo nel quartiere San Paolo, I primissimi giorni saranno dedicati alla sistemazione delle varie classi e per capire se effettivamente manca qualcosa, bisognerà attendere qualche giorno con i dirigenti scolastici e il personale incaricato che monitoreranno costantemente la situazione dei vari plessi.
Bisogna ora sperare che i problemi di carattere logistico vengano al più presto risolti dalla Provincia e dal Comune.
GIUSEPPE CELLURA
 
SCUOLA. Il commissario Infurnari sollecita la regione a fare chiarezza prima del 31 dicembre.
Disabili e diritto allo studio Provincia costretta a tagliare
Garantiti solo i servizi essenziali negli istituti, non a casa.
Servizi in favore dei disabili sensoriali e non autosufficienti, garantiti solo quelli essenziali. Il commissario straordinario della Provincia Benito Infurnari ha infatti approvato una determina con la quale da mandato agli uffici di procedere "ad una revisione finalizzata ad assicurare che i servizi possano essere espletati nel corrente anno scolastico, sia pure con limitazioni e riduzioni".
Se in questo momento non è possibile per l'Ente pensare all'assistenza domiciliare, al sicuro sono attualmente l'assistenza scolastica per i soggetti ciechi e sordi e quelli di natura igienico-personale, con delle differenze. Se il primo sarà garantito (anche grazie all'esiguo numero di richiedenti), per il secondo, "atteso che lo stesso incombe sulle scuole che vi provvedono con propri col-
laboratori scolastici — dice il commissario nella determina — la gestione diretta da parte di questo Ente sarà ancora più residuale e straordinaria, prevedendosi l'intervento solo in casi eccezionali". La Provincia si riserverà quindi al massimo di erogare 800 euro a studente assistito, da assegnare al collaboratore a titolo di salario accessorio.
Per entrambi i servizi, comunque, si de- terminerà il monte orario "tenuto conto delle somme certe disponibili". Il commissario, inoltre, nell'ottica di un'ottimizzazione della spesa che debba consentire la garanzia dei servizi essenziali, ha anche disposto un riaccertamento degli enti che erogano i servizi, ma tutto, ovviamente, vale solo fino al 31 dicembre. "Questo perché, nonostante ci siano le risorse — spiega Infurnari — il mio mandato scade in quella data, così come, teoricamente, l'esistenza delle Province. Sempre che ci sia un processo di riforma e di trasformazione nei cosiddetti 'liberi consorzi di comuni". Essenziale diventa quindi che la Regione decida sul da farsi, Il rischio concreto potrebbe essere la paralisi: se le scelte fossero infatti prese a fine dicembre — in un senso o nell'altro — potrebbero non esserci il tempo o i fondi per garantire questo importante servizio fino a fine anno scolastico. "Attendiamo che la Regione ci comunichi le sue decisioni — conclude Infurnari — noi ci stiamo impegnando per garantire ai nostri studenti questa tipologia di assistenza e stiamo tentando di reperire i fondi necessari per inserire anche quelli domiciliari".
G.SCH.
 
Riaperta la piscina di Villaseta Verrà gestita ancora dal Comune
Dopo 46 giorni ieri mattina ha riaperto i battenti la piscina comunale di Villaseta. Fino a quanto il regolamento comunale non consentirà di affidarla in gestione ai privati, sarà il Comune capoluogo a gestirla anche se le risorse sono irrisorie e difficilmente si potrà garantire l'apertura per un anno intero. Nel periodo di chiusura inoltre, è stato effettuato un solo intervento:
uno scivolo per i portatori di handicap all'interno della struttura. Già ieri mattina sono state decine e decine gli utenti che si sono recati a praticare nuoto chi per sport agonistico chi invece perché deve effettuare la rieducazione dopo un intervento chirurgico o dopo qualche incidente. La chiusura così lunga ha provocato non pochi problemi, ecco perché p necessario che il sindaco Zambuto e l'intera amministrazione comunale, facciano il possibile e anche l'impossibile per evitare in futuro una chiusura così lunga dell'importante struttura. Inoltre, proprio perla chiusura prolungata, diverse associazioni e società sportive che praticano nuoto a livello agonistico, si sono presentati, nel migliore dei modi ai vari tornei regionali e nazionali, senza allenamento. Ma è per coloro i quali deve effettuare la rieducazione che questa struttura deve rimanere sempre aperta.
GAETANO RAVANÀ
 
Palma, riesumato il progetto per strada Falcone Tramontanata
PALMA DI MONTECHIARO. È stato riesumato il progetto per la sistemazione della strada vicinale «Falcone-Tramontanata» i cui lavori erano stati finanziati dalla Provincia regionale nel 2008 dalla giunta Fontana per l'importo di 1,8 milioni di euro e che nel Piano triennale delle opere pubbliche erano stati inseriti ai primi posti e quindi ritenuti tra i prioritari. Il sindaco Pasquale Amato infatti è stato ricevuto ad Agrigento dal commissario straordinario della Provincia regionale Benito Infurnari con lo scopo precipuo di accertare se il finanziamento erogato era ancora valido e se quindi avrebbe potuto concretizzarsi finalmente l'attesa di centinaia di agricoltori che raggiungono i loro poderi con difficoltà, attraversando con i mezzi agricoli una arteria
sterrata e quindi con il manto stradale pericoloso e sconnesso. Nell'ufficio tecnico e negli uffici finanziari della Provincia il commissario straordinario Benito Infurnari ha fatto eseguire accurate ricerche. Il sindaco Pasquale Amato ha spiegato con soddisfazione che il finanziamento erogato di 1,8 milioni di euro, non è stato stornato e quindi ancora si trova accantonato nelle casse dell'ente provinciale per gli scopi per il quale doveva essere utilizzato. E cioè per la sistemazione e il riammodernamento della strada vicinale «Falcone-Tramontanata» da cui si staglia anche un panorama di incomparabile bellezza e da dove si raggiunge anche un insediamento di stile romanico. ((Ma si è scoperto anche —ha ancora aggiunto amaramente il sindaco-
che la variante richiesta dalla Provincia ed approvata dal Consiglio comunale, non è stata trasmessa all'Assessorato regionale al Territori ed Ambiente. Con il commissario straordinario, di cui sottolineo la disponibilità e lo spirito di collaborazione, si è convenuto di fare subito trasmettere la variante alla Regione per la necessaria approvazione. Subito dopo il finanziamento di 1,8 milioni, conservato fortunatamente grazie al Patto di stabilità, potrà essere utilizzato per procedere alla gara d'appalto di un progetto che purtroppo, essendo ormai la somma inflazionata dopo oltre 5 anni, prevederà il ridimensionamento dei lavori di almeno 200 metri finali dell'arteria".
F. B
 
Il "malato" reagisce...
Secondo i dati della Camera di Commercio le ditte che aprono sono più di quelle che chiudono Resta stabile la crisi del settore agricolo e dell'edilizia. Trend positivo nella vendita all'ingrosso
Allo scorso 30 giugno il saldo tra le nuove imprese registrate alla Camera di commercio e quelle per le quali si è proceduto alla cancellazione era positivo, confermando il trend degli ultimi due anni a livello comunale per Agrigento città e facendo registrare una inversione di tendenza per quanto attiene l'intera provincia.
In totale infatti le imprese registrate in tutti i 43 comuni sono 42.298, con 566 nuove iscrizioni e 432 cancellazioni. Nel 2012 le imprese registrate erano 42.625 con 2.642 nuove iscrizioni e 3.120 cancellazioni, mentre l'anno precedente erano 43.095, con 2.619 iscrizioni e 3.260 cancellazioni. Una inversione di tendenza che dovrebbe fare ben sperare? non è detto: il dato di metà anno, come ha fatto rilevare il direttore della Camera di commercio Giuseppe Virgilio non è molto significativo. Le cancellazioni, infatti avvengono in prevalenza alla fine dell'anno per motivi fiscali, per cui prima di esprimere giudizi o, meglio ancora, di usare toni ottimistici è meglio aspettare di avere il dato complessivo dei 12 mesi del 2013.
Scendendo nel dettaglio, si osserva come il settore maggiormente in crisi sia quello dell'agricoltura che è passato dalle 12.983 imprese del 2011 alle 12.091 dello scorso 30giugno. Il saldo
tra iscrizioni e cancellazioni è anch'esso negativo (79 nuove imprese contro 101 cancellate). Calano anche le attività manifatturiere (da 2.445 del 2011 alle attuali 2.402), mentre sono aumentate da 52 a 87 quelle che si occupano di fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata. Stabili le aziende per la fornitura di acqua (71 sia nel 2011 che al 30giugno2013). I settori più affollati sono anzitutto quello del commercio all'ingrosso e al dettaglio che addirittura ha fatto registrare un leggero aumento (da 11.653 del 2011 a 11.677 del 30giugno2013), ma anche quello delle costruzioni (che conferma una leggera crisi essendo passato da 4.495 a 4.335) e quello dei servizi di alloggio e ristorazione (in leggera risalita da 2.129 a 2.191). Piccole variazioni (in più o in meno) per tutti gli altri settori.
Nel capoluogo le imprese sono passate da 5.810 nel 2011 a 5.872 del 30 giugno 2013. Un aumento poco consistente ma costante nel tempo (nel 2012 erano 5.841), confermato anche dai dati settore per settore. Questi ultimi, semmai, confermano come il comparto maggiormente in crisi sia quello dell'agricoltura dalle 361 imprese del 2011 alle 348 del 2012 ed alle 343 dello scorso 30 giugno.
SALVATORE FUCÀ
 
GIORNALE DI SICILIA
 
PROVINCIA
Passo carrabile autorizzato a una società
La Provincia ha autorizzato la Società «Tre Fontane Srl», rappresentata da Calogero Gazzara, per l'apertura di una carrabile lungo la strada provinciale 73 "Tre Fontane Dammisa" in prossimità del km 2+900 lato destra con provenienza dall'intersezione della statale 123, direzione Canicattì per accedere al terreno agricolo di sua proprietà. La Superficie da Occupare è di 10 metri quadrati, (PAPI)
 
TARIFFE: «Dicano se hanno fermato gli aumenti»
Ato idrico, Zambuto vuole chiarimenti
Il sindaco di Agrigento non ci sta ad accettare come fatto acclarato e definitivo, l'aumento del 10 per cento della tariffa idrica decisa nei mesi scorsi e continua nella sua battaglia legale per evitare un  nuovo salasso per i contribuenti agrigentini. Ieri, con una nota urgente, Marco Zambuto, ha chiesto all'Ato idrico se la delibera del Commissario regionale n. 2/20 12, che ha rideterminato la tariffa in modo più favorevole per gli agrigentini viene applicata da Girgenti acque, se l'illegittimo aumento deliberato dall'allora commissario straordinario Eugenio D'Orsi il 29 aprile scorso sia stato bloccato e quale sia il metodo di calcolo del canone idrico per le utenze prive di contatore. «Chiediamo questi chiarimenti - spiega il primo cittadino - - perché il comune di Agrigento, specie in questa fase dì crisi economica, intende lottare per ridurre non solo la tariffa idrica, abbastanza esosa, ma anche quella dei rifiuti che, senza i fallimentari Ato, con la gestione diretta del Comune dovrà vedere un servizio trasparente, efficiente e meno costoso». Già in precedenza, l'ufficio legale del Comune, aveva avviato un approfondimento delle varie voci che coni- pongono la tariffa attualmente applicata da Girgenti acque. «Va ribadito - aggiunge Zambuto - che l'aumento del 10 per cento già inserito in bolletta è stato da noi contestato e sarà adesso impugnata davanti all'Autorità per l'energia elettrica ed il gas e in eventuali altre sedi competenti (AMM).
 
ISTITUTI Aumentano gli iscritti al «Re Capriata»
Scuola, l'inizio è stato ok Ma servono banchi e sedie
 Gli alunni ieri sono tornati in classe. La prima campanella, alle 8 di ieri, è suonata per gli allievi del liceo classico, scientifico e psicopedagogico 'Vincenzo Linares". Al solito, considerato che la struttura di via Malfitano non basta a contenere tutti gli alunni, il "Linares" è suddiviso in tre plessi. Oltre alla sede centrale, infatti, gli alunni frequentano le lezioni nell'ex elementare "Profumo" e nello stabile Bugiades. Si attende ancora la nomina di alcuni insegnanti e, di conseguenza, per ora gli allievi rimangono in classe fino alle 1 1.15.All'istituto tecnico commerciale ed alberghiero "Filippo Re Capriata", mancano alcuni banchi e delle sedie, ma il problema è in via di soluzione. "Nelle due settimane che hanno preceduto l'inizio delle lezioni—ha annunciato, soddisfatto, il vice preside Gaetano Truisi — abbiamo assistito ad un vero e proprio boom di iscrizioni a tutti i corsi: commerciale, alberghiero e serale. Evidentemente la nostra offerta convince, ma questo ha provocato qualche problema con banchi e sedie. Dalla Provincia ci hanno informato che è stata appena appaltata la fornitura di arredi, perciò presto avremo ciò che manca". Intanto ieri il sindaco Angelo Balsamo, l'assessore alla Pubblica Istruzione Giusy Marotta ed il presidente del consiglio comunale Saverio Platamone, hanno inviato un messaggio agli studenti augurandogli buon anno. (AAU)
 
Agrigentoflash
 
La Provincia richiede finanziamenti per l'adeguamento dell'Ipia Marconi di Racalmuto
Ammonta a 900mila la richiesta di finanziamento inviata dalla Provincia Regionale di Agrigento al Presidente della Regione Rosario Crocetta per la manutenzione straordinaria e il consolidamento statico dell'IPIA Marconi di Racalmuto, interdetto all'uso scolastico dopo le verifiche strutturali che hanno evidenziato problemi per l'utilizzo scolastico.
L'istanza, redatta ai sensi dell'art.8-quater della L. 98 del 2013, è stata inviata dal Commissario Straordinario Benito Infurnari dopo la stesura del progetto definitivo per l'adeguamento delle strutture, in fase di approvazione in linea tecnico-amministrativa.
La realizzazione dell'opera, rispondendo a esigenze di pubblico interesse, risulta necessaria per garantire la sopravvivenza dell'Istituto di Racalmuto, che, a causa della chiusura di alcuni locali, ha dovuto subire una notevole riduzione delle iscrizioni in tutte le classi dell'Istituto.
 
Sicilia24h
 
La Provincia richiede finanziamenti per l'adeguamento dell'Ipia Marconi di Racalmuto
Ammonta a 900mila la richiesta di finanziamento inviata dalla Provincia Regionale di Agrigento al Presidente della Regione Rosario Crocetta per la manutenzione straordinaria e il consolidamento statico dell'IPIA Marconi di Racalmuto, interdetto all'uso scolastico dopo le verifiche strutturali che hanno evidenziato problemi per l'utilizzo scolastico.
L'istanza, redatta ai sensi dell'art.8-quater della L. 98 del 2013, è stata inviata dal Commissario Straordinario Benito Infurnari dopo la stesura del progetto definitivo per l'adeguamento delle strutture, in fase di approvazione in linea tecnico-amministrativa.
La realizzazione dell'opera, rispondendo a esigenze di pubblico interesse, risulta necessaria per garantire la sopravvivenza dell'Istituto di Racalmuto, che, a causa della chiusura di alcuni locali, ha dovuto subire una notevole riduzione delle iscrizioni in tutte le classi dell'Istituto.
 
 
 
  
  
  
  
  
  
  
 
 
 

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