GIORNALE DI SICILIA
«DONNA VANNA»
La Provincia chiede i soldi per l'affitto del mercato
È stata citata in giudizio per il prossimo 30 ottobre davanti ai giudici del tribunale di Sciacca su richiesta del legale di fiducia della provincia di Agrigento, avvocato Armando Buttitta del foro di Palermo, l'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Carmelo Pace, Alla base della controversia innescata con un atto di citazione notificato al comune lo scorso cinque giugno la richiesta di somme dovute per l'utilizzo "sine titulo dei locali del Mercato ortofrutticolo di proprietà della provincia di contrada Donna Vanna. Il comune sarà difeso dal proprio legale, il dipendente comunale avvocato Giovanni Scoma. (T.C)
PROVINCIA La presentazione di domande di finanziamento scadono prossimo 31 ottobre
Eventi sportivi, richieste di aiuti
E' stata fissata al 31 ottobre prossimo la scadenza improrogabile per la presentazione di domande di finanziamento di manifestazioni sportive da svolgersi nell'anno 2014. li modello di richiesta di finanziamento è già presente sul sito della Provincia www.provincia.agrigento.it alla voce:
"Attività culturali e sportive". Qui è possibile trovare la modulistica per la richiesta di finanziamenti. L'istanza deve contenere tutte le informazioni necessarie e l'indicazione delle date di presumibile svolgimento della manifestazione, nonché devono essere allegate: una relazione dettagliata sulla manifestazione, sulle finalità di promozione sportiva, sugli enti coinvolti o da coinvolgere, sulle modalità organizzative della stessa, sulle modalità di spesa; le autorizzazioni allo svolgimento della manifestazione da parte delle federazioni sportive o del Coni o enti di promozione sportiva provinciali. Ancora uu dettagliato preventivo di spesa e di entrata con l'indicazione degli enti partecipanti, degli stanziamenti assicurati e delle modalità di intervento degli enti (contributi, compartecipazioni, patrocini); le informazioni complete sull'ente proponente la manifestazione e curriculum. Gli Enti interessati, ed in particolare modo le Associazioni Sportive e gli Enti locali, possono presentare le istanze per chiedere un intervento finanziario per lo svolgimento della manifestazione da organizzare nei territorio provinciale. Per ulteriori informazioni basta rivolgersi al settore Promozione Sportiva della Provincia, che si trova in via Esseneto n. 66 ad Agrigento, oppure telefonando allo 0922/59365. ('PAPI)
TOSCANINI. Interventi del deputato regionale Cascio e del sindaco Pace che convoca la giunta nell'istituto musicale
Si fa sempre più buio il futuro dell'istituto musicale provinciale "Arturo Toscanini" con sede in via Roma a Ribera dopo la decisione adottata dal commissario straordinario della provincia di Agrigento Benito Infurnari di prevedere per il finanziamento dell'istituto nel 2014 una somma di appena 100 mila euro, rispetto al milione e seicento mila euro circa, normalmente erogato per il funzionamento del prestigioso istituto. In queste condizioni col rischio di chiusura è davvero dietro l'angolo e con esso il possibile licenziamento di una decina di docenti e l'impossibilità per circa trecento studenti di avere in provincia una struttura musicale del calibro del "Toscanini". La notizia del taglio ha allarmato non poco forze politiche e amministrative locali. Con l'annuncio di una interrogazione da presentare al Presi-dente della Regione Rosario Crocetta, all'assessore alle autonomie locali Patrizia Valenti ed a quello all'istruzione ed alla Formazione Nelli Scilabra si mosso il deputato regionale di "Articolo 4" Totò cascio. I sindaco di Ribera Carmelo Pace, a sua volta, ha annunciato che la prevista giunta comunale, in programma oggi nei Palazzo di città per l'esame dei progetti per i cantieri di servizio , sarà tenuta all'interno dei locali del "Toscanini" di via Roma alle i per approvare un documento da inviare a diverse entità per salvare l'istituto. . Secondo il deputato regionale Cascio "è giusto che si risparmi su presidenti, giunte, consigli provinciali e macchina politica in genere ma non si può e non si deve incidere sui servizi, soprattutto quelli destinati ad una istruzione specialistica e che non ha omologo nella regione". ('TC')
Ipia Marconi, alunni costretti a doppi turni Tanti disertano le aule
Iniziano a pesare come macigni, benchè il nuovo anno scolastico sia partito soltanto da pochi giorni, i disagi che sono costretti a vivere gli studenti dell' Ipia Marconi, obbligati a sopportare le numerose difficoltà che comporta il fare lezioni di pomeriggio. I doppi turni all'interno dei locali del Biennio del Liceo Scientifico Sciascia stanno costringendo numerosi alunni, specialmente quelli che frequentano le prime classi, a richiedere alla Segreteria dell'Istituto Professionale, la cui sede centrale è a Favara, il nullaosta per procedere al trasferimento in altri istituti superiori. Troppo penalizzante infatti è l'attuale organizzazione delle attività didattiche della scuola che non consente ne agli alunni ne alle loro famiglie di vivere tranquillamente il percorso scolastico appena intrapreso. I disagi maggiori li vivono gli studenti pendolari, che arrivano da Naro, Licata, Campo- bello di Licata, Delia ed altri comuni della provincia, i quali stanno gettando la spugna a causa delle difficoltà che incontra-no per fare ritorno nelle proprie anche gli stessi insegnanti della abitazioni al termine delle lezio- scuola, molti alunni hanno già ni, fissato perle 19 ole2O, legate accumulato numerosi giorni di alla mancanza di corse serali de- assenza a causa dell'impossibili- gli autobus di linea. In altri casi là da parte dei genitori di prelevarli invece, come hanno raccontato, da scuola al suono della campanella. Accanto a questi problemi ve ne sono altri legati all'aspetto prettamente didattico. Infatti ad oggi, e non si sa per quanto tempo ancora, l'Istituto Marconi è un Professionale privo però dei necessari laboratori che rappresentano il cuore dell' indirizzo di studio intrapreso da centinaia di ragazzi. Infatti i locali dello Scientifico non prevedono spazi dedicati a questo tipo di attività e così al momento le lezioni sono limitate al solo ambito teorico. Contro questa situazione gli studenti hanno già deciso di manifestare il proprio dissenso, coinvolgendo anche le famiglie e tutto il corpo docente della scuola, ed a breve potrebbero mettersi in moto le prime manifestazioni di protesta. E sempre a breve dei disagi del Marconi sarà investito anche il Prefetto di Agrigento, Francesca Ferrandino.
ATO 2 SETTIMANE ALLA CHIUSURA
È iniziato il conto alla rovescia per conoscere il destino ultimo degli Ato rifiuti. 1130 di questo mese, a meno di slittamenti ulteriori, la Regione metterà la parola fine ad anni di un sistema di gestione del compatto rifiuti contestato e in buona parte di certo discutibile, discutibile al punto che ne è stata sancita l'inutilità a tenerli ancora in vita. E adesso è corsa a cercare di capire cosa fare, come farlo e dove andare per le centinaia di persone che negli anni sono state catapultate, in un modo o nell'altro, all'interno degli Ato. E tanto per cambiare, anche questa volta, la confusione regna sovrana. I commissari liquidatori non sanno se saranno liquidati, gli impiegati non sanno dove andare, tranne qualcuno che si è già fatto collocare al meglio delle proprie conoscenze o parentele e i cittadini che hanno come unica certezza che devono pagare. Ad Agrigento si discuterà di rifiuti ìn un consiglio comunale aperto, che i1 presidente aurelio Patti ha convocato per venerdì 27 settembre, accogliendo la richiesta di numerosi consiglieri. All'incontro con la città, sono stati invitati gli amministratori, le forze sociali e politiche presenti nel territorio, la comunità ecclesiale ed alcune associazioni. Intanto dalle segreterie regionali di Cgil, cisl e Uil, ieri pomeriggio è arrivata un'altra tegola sul futuro degli Ato. I sindacati domani saranno al tavolo di trattativa convocato dall' assessore Marino, al quale hanno anticipato che chiederanno di procedere immediatamente all'emanazione di un'ulteriore direttiva che consenta, in tempi brevi, di concludere il passaggio al nuovo regime che faccia espresso riferimento al contenuti dell'accordo quadro regionale siglato lo scorso 6 agosto. «Una direttiva dai contenuti inequivocabili - scrivono Claudio Di Marco, Dionisio Giordano e Giovanni Acquaviva - che impedisca la prosecuzione dello stucchevole tentativo, messo in atto negli ultimi tempi da alcuni sindaci, di attribuire le responsabilità della mancata attuazione della riforma alla poca chiarezza degli indirizzi emanati da parte della Regione. Chiederemo, inoltre, l'immediata revoca di tutte le lettere di licenziamento inviate in questi giorni da parte delle Società d'Ambito». (amm)
Girgenti acque: il Comune dia gli anticipi
Dopo che ieri il sindaco Zambuto aveva riaperto la dolorosa ferita degli aumenti del 10 per cento in bolletta chiedendo chiarimenti sulla sospensione richiesta all'ato idrico, oggi Gir
te dagli utenti come deposito cauzionale al momento della stipula del contratto. Com'è noto, infatti, prima del passaggio della gestione del Servizio idrico integrato, i cittadini che stipulava-
to, che avrebbe dovuto trasferire a Girgenti Acque SpA al momento della consegna delle reti e delle utenze. Ciò non è avvenuto. Pertanto si sta valutando, proprio in questi giorni, l'ipotesi di richiedere che le somme siano versate nelle casse dell'Azienda che gestisce il SII dal mese di marzo 2008»,
genti Acque restituisce la «cortesia», prendendo una nuova iniziativa. «Stiamo valutando - scrive la società - la possibilità di richiedere al Comune di Agrigento i rimborsi delle somme versa-
no con il Comune un contratto per la fornitura idrica, dovevano pagare un deposito cauzionale, l'ammontare del deposito versato dall'utente era suddiviso a seconda della tipologia del contratto
La Sicilia
Girgenti acque vuole i soldi dal Comune
Secondo Palazzo dei Giganti la cifra non dovrebbe superare i 500mila euro
Anticipazioni consumi idrici, il Comune potrebbe dover versare quasi mezzo milione di euro a Girgenti Acque Spa. La società che gestisce il servizio idrico ha infatti annunciato di stare "valutando di richiedere al Municipio di Agrigento i rimborsi delle somme versate dagli utenti come deposito cauzionale al momento della stipula del contratto". Dopo la pubblicazione sul nostro giornale della notizia che Palazzo dei Giganti ha in questi anni messo da parte (e successivamente speso) le somme erogate dagli utenti come cauzione sui contratti di fornitura idrica, adesso l'ente gestore sta valutando la possibilità di riprendere quelle somme, che a loro parere sarebbero dovute transitare a Girgenti Acque insieme agli impianti nel momento in cui la Spa ha assunto il servizio. Complice di questo "risveglio" è senza dubbio il pesantissimo clima tra il gestore e il Comune, dopo gli scontri' politici di questi mesi e, ultimo in ordine di tempo, in seguito alla richiesta del sindaco Zambuto di avere chiarimenti sull'applicazione delle tariffe idriche ap provate nell'aprile scorso dal "fu" commissario dell'Ato idrico Eugenio D'Orsi.
Del resto di queste anticipazioni si discute già dal 2008, quando in una seduta del Consiglio comunale l'ex consigliere Giuseppe Raccuia chiese il destino di quelle somme, ricevendo (allora) risposte rassicuranti dal dirigente finanziario dell'epoca, Crocetta Maida. Questa, infatti, garantiva che i soldi (secondo il regolamento idrico comunale gli importi sono,: 130 euro per uso domestico o non domestico, 1000 euro per le comunità - attività commerciali ecc-, 150 euro per uso temporaneo e 100 euro per concessione tramite autobotte comunale o privata) sarebbero stati restituiti agli utenti, ovviamente dopo aver verificato che questi non avessero debiti nei confronti del Comune. Ma tra il dire e il fare, in questi anni, ci si è messa di mezzo la burocrazia comunale. Così le somme sono rimaste conservate nelle pieghe dei bilanci, senza però (almeno negli ultimi due, tre anni) che fosse prevista la voce di spesa. Fatto strano, dato che quei soldi non erano teoricamente del Comune, né sappiamo se realmente toccheranno a Girgenti Acque, ma erano di certo dei cittadini.
Ma, esattamente, di che cifre stiamo parlando? 11 settore finanziario del Municipio, dopo la nostra segnalazione su questa vicenda, ha realizzato una stima di massima. Questa, a quanto comunicatoci, dovrebbe oscillare tra i 400 e i 500mila euro, almeno per il periodo che va dall'approvazione del regolamento (2006) alla data di consegna del servizio (marzo 2008). Una cifra non astronomica ma che, in quanto debito fuori bilancio, potrebbe comportare problemi non indifferenti alle casse del Comune. Non va dimenticato, infatti, che il dirigente finanziario Mantione ha giusto lo scorso 9 settembre bocciato la possibilità di tagliare l'lrpef e annunciato che l'ente potrà solo con difficoltà raggiungere gli obiettivi del patto di stabilità. Questo, ovviamente, se si stabilirà che Girgenti Acque avrà diritto a incassare (ma solo come "contenitore" temporaneo) quelle somme. Ed è probabile che la questione, con l'aria che tira, potrebbe approdare nelle aule di tribunale.
ATO - Arriva un superliquidatore
Proroga degli Ato rifiuti, sì o no? Sul dilemma si infiamma lo scontro politico, mentre il governo regionale si appresta a inviare commissari nei Comuni che ancora non hanno intrapreso il percorso di riforma del settore; e a mandare a casa tutti i liquidatori degli Ato. A chiudere il fallimentare pregresso degli Ambiti territoriali ci penserà un unico superliquidatore, a capo di una struttura con dei sub commissari della quale è stata già avviata la procedura di costituzione e che porrebbe anche occuparsi di regolare la fase transitoria del passaggio alle Srr laddove oggi non vi sia una gestione diretta del servizio da parte dei sindaci.
Sono giorni cruciali per il futuro del sistema dei rifiuti in Sicilia. Come prevede la legge, il prossimo 30 settembre andranno in pensione i 2? vecchi Ato, ma ancora non è pronto il nuovo modello di gestione affidato alle Società di regolamentazione dei rifiuti. L'assessore all'Energia e Rifiuti, Nicolò Marino, ha cerca- tu di marciare speditamente inviando 120 commissari ad acta in altrettanti Comuni inadempienti. Finora sono state costituite 10 Srr e, di queste, 3 sono pronte ad operare: «Kalat» (provincia di Catania, fra Caltagirone e Crammichele), «Terra dei Fenici» a Trapani; e quella di Caltanissetta per la quale domani si terrà una riunione operativa in assessorato.
Otto le società che mancano all'appello, concentrate nelle province di Palermo, Agrigento e Messina, Ma le Srr non bastano: i Comuni devono presentare i piani digestione, singola o in consorzio, all'interno degli Ambiti di raccolta ottimale: solo 15 le richieste per altrettanti Aro inviate all'assessorato.
Insomma, non si sa bene chi fra tredici giorni garantirà la continuità dei servizi e l'occupazione dei lavoratori nei vari territori fino all'entrata a regime del nuovo sistema, I sindacati sono fortemente preoccupati. Tant'è che Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil trasporti hanno denunciato «pressioni dei liquidatori degli Ato per ottenere una proroga della loro gestione«. Nella nota sostengono che «se a tre anni di distanza dall'entrata in vigore della riforma non si è ancora raggiunto alcun risultato e non si è potuto concretamente dar vita ai nuovi soggetti che assumeranno la piena gestione del ciclo integrato dei rifiuti, le responsabilità sono da imputare, oltre che ad alcuni sindaci, anche ai commissari liquidatori«. Le tre sigle ne parleranno domani con Marino, nell'incontro convocato per definire alcune parti dell'accordo (già firmato, che regola il passaggio dei lavoratori dalla vecchia alla nuova gestione) e che in realtà sarà dedicato principalmente all'ordinanza che l'assessorato sta predisponendo per la firma del presidente della Regione Rosario Crocetta, sulle modalità con cui dovrà essere assicurata ovunque la continuità di attività e personale fino al passaggio definitivo alle Srr. Marino oggi affronterà le «forche caudine« dell'audizione in commissione Ambiente dell'Ars, Infatti, vi si riverseranno le pressioni di quegli amministratori locali che finora hanno impedito o tardato la nascita delle Srr e che insistono per ottenere un'ulteriore proroga degli Ato rifiuti. Su questo Marino è pronto allo scontro, fino a dimettersi se dovesse passare una simile volontà politica: «Presenterò subito alla commissione la relazione su quanto finora fatto per attuare la ieg-* ge di riforma - chiarisce l'assessore - ma non parlerò dei contenuti dell'ordinanza
transitoria senza averlo fatto- prima con i sindacati (domani, ndr)
Però Nicolò Marino si lascia scappare qualche anticipazione: «In alcuni Comuni la situazione è tale per cui il commissariamento sarà inevitabile. Negli enti dove oggi c'è una gestione diretta, se non sono pronti ad una trattativa privata fino alla gara definitiva di appalto del servizio, suggeriremo caso per caso come procedere invia transitoria. E dove esistono affidamenti a società o terzi, si andrà alla proroga dei rapporti. Stiamo decidendo chi lo farà: se, in deroga, il presidente della Srr, oppure un commissario, o lo stesso liquidatore tinico«. «Ma una cosa è certa - conclude Marino - non si tornerà indietro e non ci saranno proroghe. I liquidatori andranno a casa e noi ci sostituiremo per compiere tutti gli atti che mancano all'avvio completo della riforma«.
Agrigentoflash
Fondi tagliati di 95%, l'Istituto musicale Toscanini verso la chiusura
Da un milione e 150mila euro a soli 100mila euro. È il drastico taglio stabilito dal commissario straordinario della Provincia di Agrigento, Benito Infurnari, per l'istituto Conservatorio di Musica provinciale Toscanini di Ribera. Un taglio che, di fatto, condanna l'istituto alla chiusura e lascia 300 giovani senza la possibilità di proseguire nella loro formazione musicale specialistica. Sulla questione il deputato regionale di Articolo 4, Totò Cascio, ha preannunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare al presidente della Regione Crocetta. Secondo quanto conferma Claudio Montesano, direttore dell'istituto, non sarà possibile neanche avviare l'anno scolastico 2013/2014 e ne conseguirà anche il licenziamento dei 10 insegnanti.
Siciliainformazioni
Province, Comuni e teatri
La Sicilia sempre più "commissariata"
17 settembre 2013 - 18:07 - Cronaca,Politica
di Giuseppe Bianca - Quando Sebastiano Torcivia, vice presidente del Cerisdi, ha letto la dichiarazione di Crocetta, che si apprestava a commissariare anche il centro di formazione, ormai caduto in disgrazia, è saltato dalla sedia.
In quel caso, si trattava di una associazione riconosciuta con decreto del presidente della Regione, e non di un ente regionale. La nomina pertanto non era possibile. Per il resto, questo governo, non si è fatto mancare niente ed ha fatto valere la propria prerogativa di nomina e controllo di enti ed associazioni.
Esagera e sbaglia chi parla, di "democrazia bloccata".
Con riferimento alle Province, hanno esultato coloro che ritenevano gli organi consiliari e la giunta un lusso eccessivo da pagare in termini di indennità.
Tutti gli altri rimangono in perplessa attesa, nel timore, a volte argomentato da atti e fatti amministrativi, che il momento "straordinario" di gestione commissariale sconfini in fatti ed atti amministrativi che esulino dalla delicata fase di transizione.
Dalle Province ai teatri, passando per le fiere. Una Sicilia dunque "commissariata" .
Uno dei primi incarichi conferiti in tal senso è stato quello ad Antonella Liotta, che già a novembre scorso, ha preso il posto di Michelangelo lo Monaco alla Provincia di Catania.
Valerio de Joannon è stato invece nominato, presso il comune di Milazzo con le funzioni di consiglio comunale con decreto del 11.02.2013, ed ancora i commissari di Trapani, Ragusa e Caltanissetta, Darco Pellos, Giovanni Scarso, e Raffaele Sirico, con atto del 18.06.2013.
Né potevano avere destino diverso, le province di Siracusa, e Messina, con le nomine di Alessandro Giacchetti e Filippo Romano. E' tornato a casa l'ex segretario generale della provincia regionale di Palermo, agrigentino, Benito Infurnari, nominato commissario ad Agrigento, mentre è toccato al vice prefetto Antonino Oddo, andare a svolgere le funzioni del Comune di Montelepre. Ad Enna si trova Salvatore Caccamo ed a Palermo, la nomina che Crocetta ritiene tra quelle di maggior pregio, con Domenico Tucci', ex generale dei carabinieri, cha sta gestendo la transizione verso i liberi consorzi dei comuni, per quanto riguarda la Provincia Regionale di Palermo.
Ad allungare l'interminabile elenco, Gianni Silvia, capo di gabinetto del presidente della Regione, che da metà luglio è commissario alla Foss, ed Alessandra Di Liberto al Bellini di Catania.
Dopo travagliate vicende, nomine e rinunce al Ente Teatro di Messina, da meno di due mesi si è insediato Maurizio Puglisi.
Per non parlare di Antonio Carullo, commissario all'Ircac dal 2008, che ha attraversato senza "bruciarsi" le esperienze di governo, di Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta, immutabilmente al proprio posto.
Senza contare i commissari Iacp, che, nelle more della annunciata degli istituti autonomi case popolari, in Sicilia sopravvive una delle forme più arcaiche in materia, rimangono a gestire l'ordinaria amministrazione.
Canicattìweb
Provincia di Agrigento, On line il modello per i contributi alle Manifestazioni sportive per l'anno 2014
Disponibile sul sito della Provincia www.provincia.agrigento.it la modulistica per la richiesta di finanziamenti per la realizzazione di manifestazioni sportive per l'anno 2014.
Il termine per la presentazione di progetti è fissato al 31 ottobre 2013.
L'istanza deve contenere tutte le informazioni necessarie e l'indicazione delle date di presumibile svolgimento della manifestazione, nonché devono essere allegate:
1) relazione dettagliata sulla manifestazione, sulle finalità di promozione sportiva. sugli enti coinvolti o da coinvolgere, sulle modalità organizzative della stessa, sulle modalità di spesa;
2) autorizzazioni allo svolgimento della manifestazione da parte delle federazioni sportive e/o del CONI e/o E.P.S. Provinciali;
3) dettagliato preventivo di spesa e di entrata con l'indicazione degli enti partecipanti, degli stanziamenti assicurati e delle modalità di intervento degli enti (contributi, compartecipazioni, patrocini ecc.);
4) informazioni complete sull'ente proponente la manifestazione e curriculum.
Gli Enti interessati, ed in particolare modo le Associazioni Sportive e gli Enti locali, possono presentare le istanze per chiedere un intervento finanziario per lo svolgimento della manifestazione da organizzare nel territorio provinciale. Ulteriori notizie potranno essere chieste al Settore Promozione Sportiva, Via Esseneto n. 66 ad Agrigento, oppure telefonando allo 0922/593656.
Sicanianews
Istituto Toscanini verso la chiusura, il Sindaco opinionista parla di inutile diatriba tra Provincia e Regione
"Con determina del Commissario straordinario della Provincia Regionale di Agrigento è stato rideterminato il finanziamento, per l'anno 2014, all'Istituto Toscanini, nella misura di 100 mila euro. Praticamente, con questa determina si delinea in maniera negativa il futuro dell'Istituto che, così facendo, è destinato alla chiusura". Afferma il sindaco Carmelo Pace nel comunicato stampa n. 1146 del 17 settembre 2013 (dal titolo ISTITUTO TOSCANINI - IL SINDACO: "TAGLIATI 1 MILIONE DI EURO, COSI' SI VA VERSO LA CHIUSURA. DOMANI FAREMO GIUNTA ALL'INTERNO DELL'ISTITUTO").
"Abbiamo ripetuto all'infinito - aggiunge il Sindaco - che quello che occorre è un tavolo attorno al quale si siedano Provincia e Regione, che permetta di pianificare le soluzioni da adottare e ridare la giusta serenità al personale e agli studenti dell'Istituto Toscanini, ma anche alla città di Ribera e a tutto il territorio. Al contrario, invece, anziché trovare una soluzione, Provincia e Regione continuano con una diatriba che danneggia gravemente l'Istituto e che pian piano lo sta portando alla chiusura. Una diatriba che sembra una farsa, considerato che il Commissario straordinario della Provincia è stato nominato dalla Regione".
"Avevamo programmato già lo svolgimento della giunta comunale per domani mattina, per deliberare i progetti relativi ai cantieri di servizio. Abbiamo deciso di svolgerla all'interno dell'Istituto Toscanini e di deliberare, oltre ai progetti dei cantieri di servizio, anche un documento a favore dell'Istituto Toscanini, nella speranza che, unitamente alle altre azioni messe in campo, possa contribuire a sensibilizzare le istituzioni provinciali e regionali, affinché non determinino la chiusura di uno delle risorse più preziose del nostro territorio".
"La giunta di domani mattina presso l'Istituto Toscanini si svolgerà alle ore 11:00, tutti gli organi di stampa sono invitati a partecipare".
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