GIORNALE DI SICILIA
ENTI LOCALI Avanzata una proposta a Crocetta Comuni, Liberi Consorzi Pronta la prima mappa
La convocazione di un'assemblea dei Comuni siciliani per un confronto aperto, per capire in concreto quali funzioni si intendono attribuire alle nuove entità territoriali» in sostituzione delle soppresse province, «quale dovrà essere la loro consistenza e funzionalità da un punto di vista nominativo, organizzativo, amministrativo, politico, finanziario, nonché i nuovi assetti politico-istituzionali del territorio». È la richiesta contenuta nel documento frutto dell'incontro tra sindaci delle province di Agrigento, Palermo e Trapani riunitisi a Sciacca lo scorso 9 settembre, su iniziativa del sindaco Fabrizio Di Paola, per discutere dell'istituzione dei Liberi Consorzi dei Comuni prevista dalla legge regionale numero 7 dello scorso marzo che ha abolito le Province. Il documento è stato trasmesso al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e all'assessore alle Autonomie Locali Patrizia Valenti. All'incontro del 9 settembre erano rappresentate 21 realtà locali: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cartabellotta, Castelvetrano, Cattolica Eraclea, Chiusa Sclafani, Cianciana, Contessa Entellina, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Sciacca. «I rappresentanti dei comuni partecipanti all'Assemblea è scritto nel documento- rivendicano la propria identità nonché la facoltà di aggregarsi con altri comuni di un territorio omogeneo, che lega realtà già unite da storia, tradizioni, economia, progetti di sviluppo, interessi che i Comuni hanno già sperimentato con esperienze amministrative, economiche e interrelazioni di vario genere».
PROVINCIA. Sono la Meridiana e la Essetech: somme per 645mila euro
Mega appalto di comunicazione
Vincono imprese del capoluogo
Sarà l'Associazione temporanea di imprese "Meridiana Srl (capogruppo mandataria) assieme alla "Strategica Srl" ed alla "Essetech Srl" (entrambe mandanti), ad occuparsi dei servizi di promozione, marketing, editoria ed incremento dei flussi turistici relativi al club di prodotto e relativo marchi d'area Agrigento: Terra di storia, natura ed enogastronomia".
Si tratta di un finanziamento del programma operativo Fesr 2007/2013 della Regione Siciliana che ricade nella linea di intervento: itinerari intorno alla Valle, strade del vino terre sicane, valle del Platani e Monti Sicani.
L'importo della aggiudicazione, comprensivo del ribasso del 10,25% ammonta a 645.309,91 euro su una base d'asta originaria di 719.000 euro. Ad aggiudicare l'appalto è stata la Provincia che ha pubblicato il bando dal 4 al 9 febbraio scorsi.
Alle operazioni di gara avevano partecipato in tutto 6 imprese.
L'aggiudicazione provvisoria era avvenuta il 29 agosto mentre nei giorni scorsi si è proceduto ad assegnare in via definitiva il servizio da parte del settore Promozione turistica ed attività economiche e produttive della Provincia, in ogni caso, a norma di legge, è possibile proporre ricorso entro trenta giorni, il diritto di accesso può essere esercitato entro 10 giorni, decorrenti dall'invio delle comunicazioni degli atti delle procedure di affidamento agli interessati, presso il Gruppo Contratti della Provincia.
Gli orari di apertura al pubblico dell'ufficio sono nei giorni di: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12; il martedì dalle 16 alle 17; ed lì giovedì dalle ti a mezzogiorno. Notizie e verbali di gara possono essere richiesti anche all'Urp, ufficio relazioni con il pubblico della Provincia di Agrigento.
Il marchio d'area, che la Provincia promuoverà grazie anche alla fattiva iniziativa dì alcuni soggetti pro motori quali alcuni Comuni, il Consorzio turistico Valle dei Templi, l'associazione strade del vino, la Società Magazzolo - Platani ed il consorzio Costa Sicana, mira a migliorare la qualità dei servizi turistici in una logica di sostenibilità dello sviluppo. (PAPI)
Agronomi, rinnovato il consiglio dell'Ordine
Rinnovato il consiglio dell' Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Agrigento per 11 prossimo quadriennio (2013-2017). Sono risultati eletti Germano Boccadutri, Calogero Cumbo, Guido Bissanti, Emanuele Vita, Salvatrice Vacca, Giuseppe Varvaro, Natale Onolfo, Michele Vinci e Sandro Salamone, Il più votato è stato Boccadutri, presidente uscente. In tale occasione, l'ordine provinciale ha colto un primato di caratura nazionale: Emanuele Vita, di Favara, è risultato l'agronomo italiano più giovane eletto in un consiglio dell'Ordine dei Dottori Agro- nomi e Forestali, albo senior (laurea magistrale). "Sono dati sicuramente incoraggianti per sperare in un proficuo lavoro a difesa della professione e dei mondo rurale della provincia di Agrigento",
ha detto al termine delle elezioni il presidente uscente. Per Emanuele Vita, che recentemente ha avuto un'esperienza come amministratore di Favara riuscendo a fare attecchire il "mercatino del contadino" che ogni giovedì si svolge nella piazza Cavour, si tratta di un incarico di prestigio ma anche gravoso viste le battaglie che sì dovranno affrontare. 'Tante sfide ci aspettano per questo quadriennio - dice -' sfide che per essere affrontate devono porre al centro della nostra professione il concetto di competitività, da associare evidentemente alle Oliere agro-alimentari e al loro completamento, quasi inesistente nel nostro territorio. Se vogliamo davvero rendere competitivo il nostro territorio rurale, dobbiamo porre l'impresa agricola al centro dell'agrosistema, puntando sulla qualità delle nostre produzioni, sul paesaggio da cui queste produzioni provengono e quindi sulla possibilità e sull'opportunità di portare i consumatori direttamente a contatto con il mondo agricolo. Contatto che purtroppo va sempre più perdendosi soprattutto nelle nuove generazioni". (UR')
LA SICILIA
DEPURATORE V. MOSÈ
L'Ato idrico chiede lumi a Girgenti acque
L'Ato idrico chiede ufficialmente notizie a Girgenti Acque stillo stato di salute del depuratore del Villaggio Mosè ed invita il gestore ad intervenire per garantirne il corretto funzionamento. Ricevuta l'ordinanza emessa l'altro ieri dal sindaco Marco Zambuto, infatti, ieri mattina il commissario straordinario-liquidatore dello stesso ato Benito Infurnari si è incontrato con il direttore generale incaricato Dino Barone ed insieme hanno fatto il punto della situazione. Al termine hanno inviato una nota a Girgenti Acque con la quale «in riferimento alla suddetta ordinanza ed alla precorsa corrispondenza (facendo riferimento ad altre due note inviate in precedenza, ndr) si invita a relazionare in merito alle attività poste in essere per la riproposizione dell'istanza tendente ad ottenere l'autorizzazione allo scarico e contestualmente si dispone che vengano posti in essere con carattere di estrema urgenza e comunque entro il termine di 48 ore indicato nell'ordinanza che si allega, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari a garantire il corretto funzionamento dell'impianto di che trattasi, per la capacità potenziale massima)). La storia è ormai nota: il depuratore del Villaggio Mosè è dimensionato per una quantità di reflui bassissima, intorno ad un litro al secondo o poco più, mentre la mole di liquami che visi riversa è enorme: nelle ore di punta si parla di 40 litri al secondo, per cui i reflui escono in condizioni peggiori rispetto a quanto entrano. Per questo la Regione ha negato allo stesso impianto l'autorizzazione allo scarico.
Il sindaco l'altro ieri ha intimato con propria ordinanza all'ato di provvedere direttamente ad eliminare gli inconvenienti lamentati o ad affidare il depuratore alla gestione del Comune (evidentemente ritenendo di avere risorse finanziarie e capacità tecniche adeguate). Girgenti Acque, da parte sua, si è difeso accusando il Comune di avere rilasciato negli anni passati un quantitativo enorme di autorizzazioni all'allaccio alla fognatura senza preoccuparsi di adeguare la capacità dell'impianto, con il risultato adesso di sovraccaricarlo e quindi di non riuscire a depurare alcunché.
Ora il gestore entro domani dovrà rendere il commissario edotto della situazione.
SALVATORE FUCÀ
RIFORME Ventuno sindaci scrivono a Crocetta e Valenti per chiedere garanzie sull'omogeneità territoriale Liberi Consorzi, i Comuni non ci stanno
Gli amministratori mettono le mani avanti sull'ipotesi che i nuovi enti possano calare dall'alto senza tenere conto di specificità storiche, geografiche ed economiche
Ventuno Comuni delle province di Agrigento, Trapani e Palermo, tra cui Sciacca e Ribera, hanno trasmesso al presidente della Regione Crocetta e all'assessore alle Autonomie Locali Valenti, un documento con cui rifiutano, nel processo di costituzione dei Liberi consorzi di Comuni, entità preconfezionate dall'alto che non tengono conto di specificità storiche, geografiche ed economiche. Si tratta degli enti locali che un paio di settimane fasi sono riuniti in assemblea per un confronto aperto, per capire in concreto quali funzioni si intendono attribuire alle nuove entità territoriali in sostituzione delle soppresse province.
Il documento è stato sottoscritto dai Comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Castelvetrano, Cattolica Eraclea, Chiusa Sclafani, Cianciana, Contessa Entellina, Giuliana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice e Sciacca. Sono 21 e condividono storia, tradizioni, economia, progetti di sviluppo, interessi vari che sono stati già sperimentati con esperienze amministrative, economiche e interrelazioni. Una decisa presa di posizione con cui tentare di determinare le linee d'indirizzo che la Regione dovrebbe seguire per la individuazione delle nuove aree geografiche.
«I rappresentanti dei Comuni partecipanti all'assemblea è scritto nel documento- rivendicano la propria identità nonché la facoltà di aggregarsi con altri Comuni di un territorio omogeneo. Questo territorio vuoi far valere le proprie specificità nei confronti del legislatore con una gestione innovativa e unificante che valorizzi un'area ricca di risorse e caratteristiche uniche. Il Libero consorzio dei Comuni - continua il documento - deve essere una nuova e reale opportunità, una forma che aggreghi funzionalmente Comuni uniti da identiche aspirazioni. Deve essere uno stimolo per portare avanti un comune progetto di sviluppo economico, una entità che, nel garantire i servizi essenziali, dia fiducia ai cittadini e agli amministratori, Il Libero consorzio deve essere uno strumento di governo più efficace ed efficiente che unifichi e valorizzi ancor di più un territorio già virtualmente costituito».
I Comuni interessati hanno discusso di quale dovrà essere la loro consistenza e funzionalità da un punto di vista normativo, organizzativo, amministrativo, politico, finanziario, nonché i nuovi assetti politico-istituzionali del territorio. Su quest'ultimo aspetto sembrano avere le idee chiare e stanno addirittura valutando la possibilità di allargare la platea dei Comuni da coinvolgere, rispetto ai Comuni individuati in questa prima.
GIUSEPPE RECCA
FAVARA
Rifiuti, modificato statuto delle Srr
FAVARA. g. mo.) Anche il Comune di Favara modifica la parte di statuto delle Srr, le società consortili per rifiuti, ed approva la variante da Società per azioni a Società a responsabilità limitata. Una variante voluta dall'assessorato regionale all'energia per rendere più snelle le Srr, ma alla quale il comune di Favara arriva l'ultimo giorno utile, ed è costretto a farlo convocando una seduta straordinaria ed urgente del consiglio comunale. Una richiesta datata marzo 2013 che sia stata dimenticata, costringendo i consiglieri ad una corsa contro il tempo. Cosa che è stata stigmatizzata dallo stesso presidente Leonardo Pitruzzella, unitamente ai consiglieri Antonio Palumbo e Giovanni Bennardo. Ma alla fine la maggioranza ha retto e l'atto è stato approvato con 13 si, 7 no, una astensione e 9 assenti. La Sri comporta un impegno di spesa di poco meno di 1.000 euro che vanno a costituire insieme agli altri comuni il capitale sociale della Srr di cui Favara fa parte. E' ancora da definire, invece, come sarà svolto il servizio, tre le possibili varianti: in house, cioè con uomini e mezzi comunali, misto con società esterne o per affidamento ad imprese private. Ma questo è un altro capitolo.
RIFIUTI
Sri, due Comuni hanno approvato modifica statuto
I comuni di Favara e Castrofilippo hanno sono tra i primi ad avere modificato la delibera di adesione alla Società perla regolamentazione della raccolta dei rifiuti Agrigento est. Come si sa, si è deciso di costituire una società a responsabilità limitata (con un capitale sociale di 10 mila euro) e una metà dei comuni che ne dovranno far parte aveva deliberato per una spa. Questo ha reso necessaria l'approvazione di una nuova delibera e per tale adempimento era stato dato tempo ai comuni interessati fino a lunedì scorso. Ieri mattina gli uffici dell'ato rifiuti hanno cercato di saperne di più, ma soltanto oggi si riuscirà probabilmente ad aver e un quadro più completo della situazione. Bisognerà anche vedere se ci sono comuni che non hanno nemmeno convocato il Consiglio perché in questo caso si dovrà procedere alla nomina di un commissario
che provveda in merito.
Tutto ciò dovrà avvenire in tutta fretta perché il tempo stringe: il 30 settembre le società d'ambito cesseranno di esistere come enti gestori del servizio e le nuove Srr dovranno essere costituite, Il commissario Benito Infurnari intende rispettare tale termine e spera di potersi recare dal notaio per costituire le due Srr entro quella data. In proposito ha già dato mandato al sindaco di Sciacca per fissare l'appuntamento con il notaio nella cittadina termale.
Ad Agrigento intanto il sindaco Marco Zambuto ieri mattina si è sentito con il dirigente generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti Marco Lupo per avere notizie su quello che succederà nei prossimi giorni. «Mi ha sottolineato - ha riferito lo stesso sindaco - l'importanza di costituire le Srr e quindi farò pressione con gli altri colleghi per poter adempiere tra mercoledì e giovedì, ma ha anche anticipato che entro oggi dovremmo ricevere una circolare dal suo Dipartimento con delle precise indicazioni su quello che dovremo fare nei prossimi giorni. Dobbiamo ancora capire come ci dovremo muovere per evitare che dal giorno I ottobre le strade di tutte le città siciliane rimangano colme di spazzatura, ma dovremo anche vedere quale assetto definitivo dare al servizio di raccolta dei rifiuti».
- Si andrà ad un appalto unico per tutta la Regione?
«Non credo. Penso che gli appalti saranno gestiti comune per comune e d'altra parte è giusto così perché ciascuna realtà territoriale ha le sue caratteristiche e le sue peculiarità per cui non è possibile raggruppare tutto in un solo appalto».
S.F.
CONSGLIO COMUNALE A RAVANUSA
Sì a Srr e commissione inchiesta sui debiti
RAVANUSA, Il Consiglio comunale di Ravanusa ha dato il via libera con la sottoscrizione del capitale per 4.400 euro della Srr che gestirà la raccolta dei rifiuti. La nuova Srr avrà un capitale sociale iniziale pari a 120 mila euro.
Il Consiglio comunale è durato oltre tre ore in cui si è discusso della futura gestione dei rifiuti e di come intervenire durante il passaggio di consegne. Il presidente del consiglio comunale Vito Ciotta ribadisce: «Dobbiamo garantire il servizio di raccolta differenziata e cercare soluzioni per far pagare meno tasse alla gente. Inoltre dobbiamo monitorare il servizio durante la fase di transito affinché non vi siano disagi per la collettività».
Durante l'assemblea inoltre si è parlato della situazione finanziaria dell'ente e per tali motivazioni è stata avvallata la richiesta del presidente del consiglio comunale Vita Ciotta di costituire una commissione consiliare d'inchiesta per venire a capo della esposizione debitoria per individuare cercando di individuare eventuali responsabilità dopo il pignoramento di 1 milione di euro presso la tesoreria comunale, e per capire il perché non si sia intervenuti prima per scongiurare l'arrivo degli atti di precetto. Concorde all'approvazione e alla costituzione della commissione di inchiesta o del gruppo di studio com'è stato chiesto dal consigliere comunale dei megafono Giacomo Vivacqua anche il capo- gruppo del Pd Luigi La Marca. Intanto il sindaco Carmelo D'Angelo durante la seduta consiliare ha annunciato che nei prossimi giorni sarà costituito l'ufficio contenzioso che sarà guidato dalla responsabile Aurora Lauricella Ninotta e da altri due dipendenti comunali. La stessa trasmetterà man mano tutto al presidente del Consiglio che informerà tutti i consiglieri sull'evolversi dei contenziosi. Il presidente del- la commissione Bilancia Gianfilippo Lombardo durante il Consiglio comunale ha evidenziato che bisogna individuare le colpe oggettive in tutti questi debiti fuori bilancio, affinché il Comune possa rivalersi considerato che in alcuni casi si sono affidati i progetti a tecnici esterni.
«Qualora il sindaco abbia trovato un accordo con gli eredi Sillitti ha detto Lombardo io insieme ai componenti della commissione vogliamo capire in quale capitolo bisognerà rifarsi e dove troverà i soldi necessari per pagare il debito. In merito alla costituzione della Srr siamo d'accordo con l'amministrazione comunale, visto che è un atto dovuto e che l'ente avrà minore spese, ma chiediamo all'amministrazione di far garantire il posto di lavoro a tutti gli operatori che volgono queste mansioni di raccolta di rifiuti differenziati nel territorio.
CARMELO SCANGULA
Agrigentoflash
Camera di commercio pronta ad andare via dal Cupa
Il Presidente della CCIAA di Agrigento , Vittorio Messina, dice la sua sul tavolo tecnico di ieri mattina che ha redatto un documento da inviare al Presidente della Regione Rosario Crocetta e all'Assessore Regionale all'Istruzione Nelli Scilabra per definire il finanziamento del Consorzio universitario della provincia di Agrigento e dell'Istituto Musicale A. Toscanini di Ribera. "L'auspicio che formulo è che l'iniziativa possa avere esito positivo, nell'interesse complessivo del nostro territorio, così come tutti ci auguriamo, ma, nel contempo non posso non manifestare il mio stupore per l'assenza al tavolo dei soci fondatori del CUPA, compreso l'Ente che ho l'onore di rappresentare, al quale il dottore Infurnari non ha voluto dedicare neanche l'attenzione di rispondere ad una lettera sulla situazione finanziaria del Consorzio.
Come in una precedente circostanza, che ho considerato un infortunio, il commissario Benito Infurnari, forse immedesimato troppo nel ruolo di decisore unico, continua a muoversi isolatamente e pertanto si assume in esclusiva la responsabilità del futuro del Polo Universitario agrigentino.
Se così dovesse essere non possiamo fare altro che prenderne atto e di adottare i provvedimenti di competenza per quanto riguarda l'Ente camerale"
Migliorata l'offerta assistenziale ai portatori di handicap
La Provincia Regionale di Agrigento, pur con notevoli difficoltà legate alla mancanza di fondi e alle incertezze sul proprio futuro giuridico-amministrativo, ha deciso di investire gran parte delle risorse possedute nei servizi scolastici in favore dell'assistenza all'handicap.
Per quest'anno scolastico si è cercato di migliorare ulteriormente l'offerta assistenziale: gli studenti con handicap grave frequentanti le scuole superiori di competenza della provincia, che hanno bisogno di assistenza all'autonomia e comunicazione potranno usufruire di operatori specializzati, diversificati a secondo delle loro esigenze e della tipologia di handicap posseduto (ad esempio educatore professionale, operatore LIS, operatore per l'autonomia e comunicazione, esperto in comunicazione aumentativa alternativa, esperto in linguaggio Braille).
Inoltre, nell'anno 2013/14, per semplificare e velocizzare l'accesso ai servizi, non saranno più i genitori a segnalare le necessità educative dei propri figli né dovranno produrre alcuna documentazione né istanza, ma sarà la scuola a fare le dovute segnalazioni sui bisogni di assistenza necessari in relazione al Piano Educativo Personalizzato.
Il genitore invece, come già avvenuto negli anni passati, potrà scegliere la cooperativa di assistenza, solo ed esclusivamente dopo aver valutato e comparato le offerte migliorative di tutte le ditte iscritte nell'apposito registro che sarà pubblicato a breve sul nostro sito istituzionale www.provincia.agrigento.it.
Liberi Consorzi dei Comuni, sindaci riuniti a Sciacca trasmettono documento al presidente Crocetta
La convocazione di un'assemblea dei Comuni siciliani "per un confronto aperto, per capire in concreto quali funzioni si intendono attribuire alle nuove entità territoriali" in sostituzione delle soppresse province, "quale dovrà essere la loro consistenza e funzionalità da un punto di vista normativo, organizzativo, amministrativo, politico, finanziario, nonché i nuovi assetti politico-istituzionali del territorio". E' la richiesta contenuta nel documento frutto dell'incontro tra sindaci delle province di Agrigento, Palermo e Trapani riunitisi a Sciacca lo scorso 9 settembre su iniziativa del sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ( nella foto) per discutere dell'istituzione dei Liberi Consorzi dei Comuni prevista dalla legge regionale numero 7 dello scorso marzo che ha abolito le Province. Il documento è stato trasmesso ieri al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e all'assessore alle Autonomie Locali Patrizia Valenti.
All'incontro del 9 settembre, nell'aula consiliare "Falcone e Borsellino" del Comune di Sciacca erano rappresentate 21 realtà locali con sindaci, assessori e presidenti di Consiglio di: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Castelvetrano, Cattolica Eraclea, Chiusa Sclafani, Cianciana, Contessa Entellina, Giuliana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Sciacca.
"I rappresentanti dei comuni partecipanti all'Assemblea - è scritto nel documento inviato al governo - rivendicano la propria identità nonché la facoltà di aggregarsi con altri comuni di un territorio omogeneo, che lega realtà già unite da storia, tradizioni, economia, progetti di sviluppo, interessi che i Comuni hanno già sperimentato con esperienze amministrative, economiche e interrelazioni di vario genere. Questo territorio vuol far valere le proprie specificità nei confronti del legislatore con una gestione innovativa e unificante che valorizzi un'area ricca di risorse e caratteristiche uniche". "Il Libero Consorzio dei Comuni - continua il documento - deve essere una nuova e reale opportunità, una forma che aggreghi funzionalmente Comuni uniti da identiche aspirazioni. Deve essere uno stimolo per portare avanti un comune progetto di sviluppo economico, una entità che, nel garantire i servizi essenziali, dia fiducia ai cittadini e agli amministratori. Il Libero Consorzio dei Comuni deve essere uno strumento di governo più efficace ed efficiente che unifichi e valorizzi ancor di più un territorio già virtualmente costituito. A tal fine, rifiutano entità preconfezionate dall'alto che non terranno conto di specificità storiche, geografiche ed economiche;
valutano la possibilità di allargare la platea dei Comuni da coinvolgere, rispetto ai Comuni individuati in questa primissima fase; Rilevano la necessità di promuovere, nuovi momenti di incontro ai quali invitare per un approfondimento anche l'Assessore regionale alle Autonomie Locali, Patrizia Valenti".
Crisi in Sicilia, nessuno si dimette. "Crocetta e assessori fuori dal Pd"
Nessuno dei quattro assessori in quota Pd del governo Crocetta si dimette, nonostante l'aut aut deciso nella direzione regionale del partito che ieri ha sancito il ritiro dell'appoggio al governo siciliano. Decise le due donne, la titolare dell'Ambiente Mariella Lo Bello e quella della Formazione Nelli Scilabra. Più articolate le posizioni dell'assessore all'Economia Luca Bianchi e di quello alle Infrastrutture Nino Bartolotta: per loro inizia un periodo di riflessione, ma al momento la sostanza non cambia e restano al loro posto. E a 24 ore dalla direzione regionale che ha sancito la linea dura, il segretario del Pd siciliano li caccia dal partito: "Crocetta e gli assessori in quota Pd che non si sono dimessi come stabilito dalla direzione regionale, sono fuori dal partito" dice Giuseppe Lupo.
"Non sono affezionata alla poltrona ma non mi dimetto", ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente, Mariella Lo Bello "Noi - ha aggiunto - ci siamo opposti alle zavorre, come quelle della Formazione. Nel mio assessorato ho trovato una montagna di pratiche non espletate. Abbiamo evaso 300 pratiche al mese. Oggi siamo a 5 mila pratiche aperte più altre mille non aperte, con grande sforzo del personale. La rivoluzione è nata in due notti all'assessorato alla Formazione e una all'Ambiente. Non vogliamo dimetterci perché siamo alla vigilia di una Finanziaria e non possiamo attendere gli strateghi della politica. Non è più tempo per l'equilibrismo. Abbiamo raggiunto un accordo con i forestali senza che scendessero in piazza. Daremo garanzie a questi lavoratori. Mai il presidente Crocetta mi ha chiamato sulle scelte che ho fatto. Completare questo lavoro è un dovere che non vogliamo disattendere".
"Il Pd ha concordato un programma con Crocetta che riteniamo sia stato rispettato in questi nove mesi", ha detto l'assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, nella conferenza stampa convocata alla Presidenza della Regione. "Le nostre nomine sono state concordate con il Pd", ha aggiunto Scilabra, che poi ha puntualizzato: "Il governo ha portato avanti politiche importanti, la Finanziaria e poi il lavoro sulla Formazione. Io mi sento offesa dal segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo perché in questi mesi non ho scherzato. Uscire da un governo che abbiamo contribuito a creare non se lo possono permettere. Una decisione del genere meriterebbe un referendum. Noi vogliamo compiere azioni importanti per questa terra. Io lo dico chiaramente, non mi dimetto. Anzi invito il Partito a rivederci e a riaprire il dialogo. Oggi dobbiamo essere più responsabili che mai".
Le fa eco l'assessore Luca Bianchi. "Anche io rivendico il lavoro fatto in questi mesi. Mi sono occupato di un bilancio e di una Finanziaria difficilissima. Abbiamo portato a casa dei risultati grazie al contributo di tutti. Non so se questo è il miglior governo del secolo, ma neanche i partiti sono i migliori che ci sono in questo secolo. Crocetta è stato una guida disponibile e ci ha sorretti su scelte impopolari. Il gruppo parlamentare del Pd è stato un elemento fondamentale in questi mesi, non dirlo sarebbe disconoscere l'operato del Partito democratico. Io non parteciperò mai a un governo che non ha l'appoggio del Pd. Il tema fondamentale è ricostruire il rapporto tra il Pd e il governo. Il mio ruolo l'ho interpretato con uno spirito di servizio. Mi chiedo se ho ancora la credibilità di andare sui tavoli nazionali a discutere gli interessi della Sicilia. Noi senza partiti che creano consenso intorno al percorso che stiamo facendo non andiamo da nessuna parte. Il problema è costruire un percorso condiviso sia a livello regionale che nazionale. Per senso di responsabilità io aspetto che si ricreino le condizione. Io non faccio passi indietro finché non ho verificato che non ci siano le condizioni. Non è un problema di chi si dimette o no. Ma nel far cadere questo governo tutti devono prendersi le responsabilità, sia il partito che gli altri assessori". Sulla questione Irpef, ha puntualizzato: "La verità è negli atti. Vi sfido a vedere il ddl, noi dovevamo sbloccare subito le risorse per le imprese mettendo liquidità nel sistema. Nell'attesa che tra settembre e ottobre avremmo potuto avere risorse dal gettito extra del sistema sanitario, c'è stato lo sblocco da parte del ministero dell'Economia di queste somme. Noi non volevamo aumentare le tasse ai siciliani. Ma i debiti si devono pagare".
L'assessore alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, pure lui in quota Pd, non si ritira come avevano chiesto i vertici regionali del partito ma non scioglie la riserva: "Non ho ancora deciso se mi dimetterò o no. Farò nelle prossime ore una valutazione per capire se il mio passo indietro possa o meno aiutare a ricomporre la crisi e la frattura tra il Pd e il presidente Crocetta. È un momento difficile per la Sicilia - ha proseguito - e oggi un'eventuale crisi, che mi auguro possa essere scongiurata, bloccherebbe il lavoro dell'amministrazione e questo non ce lo possiamo permettere. Invito il Pd - ha concluso - a sedersi al tavolo delle trattative e mi auguro che il dialogo possa riprendere".
Canicattìweb
Provincia di Agrigento, amministratori del PD: "La scelta di non appoggiare più il governo Crocetta non può essere presa senza aver consultato la base del partito"
Scritto da Redazione Canicatti Web
L'elezione del Presidente Crocetta e la vittoria del Partito Democratico siciliano hanno segnato una svolta epocale in Sicilia.
La reale volontà di cambiamento si è manifestata nei primi provvedimenti governativi, nell'azione in tanti settori, fra tutti la formazione professionale, fonte di sprechi, inefficienze e talvolta di malaffare.
In questi ultimi mesi probabilmente è mancato un vero raccordo tra Partito e Governo, un luogo pubblico di discussione anche se per la verità tale mancanza c'era e c'è ancora anche all'interno del partito, poche occasioni di confronto tra Amministratori e dirigenza del partito, anzi in molte occasioni gli Amministratori locali sono stati lasciati soli.
Ci sono ancora molte emergenze da superare, molti problemi da affrontare come l'acqua pubblica, l'urgente questione dei rifiuti e della sua impiantistica, l'esistenza e la sopravvivenza stessa dei Comuni ed il Partito ed i suoi Amministratori devono essere coinvolti in questo tentativo epocale di riforma regionale.
Per fare ciò naturalmente si deve consentire al Presidente ed al Suo Governo di continuare nell'azione riformatrice mentre, invece, l'esito della Direzione regionale del Partito rischia di frenare questo cambiamento, segnando un punto di rottura drammatico.
La scelta di uscire dalla maggioranza e di non appoggiare più il governo Crocetta non può essere presa senza aver consultato la base del partito.
Chiediamo quindi, la riapertura di un tavolo di confronto tra il Partito Democratico ed il Governo regionale poiché la situazione di molte famiglie siciliane è veramente drammatica.
Invitiamo il Presidente Crocetta ed i suoi Assessori ad organizzare apposite riunioni pubbliche in ogni provincia, la prima può essere in provincia di Agrigento, che possano servire a ristabilire un rapporto proficuo e fecondo tra la base del PD, i suoi militanti ed i suoi dirigenti.
Campobello di Licata, 24.09.2013
Firmano
Giovanni Picone Sindaco PD Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza Assessore PD Campobello di Licata
Calogero Lombardo Assessore PD Campobello di Licata
Francesco Carletto Consigliere Comunale PD Campobello di Licata
Giovanni Falsone Consigliere Comunale PD Campobello di Licata
Calogero Calà Segretario PD Campobello di Licata
Pasquale Amato Sindaco PD Palma di Montechiaro
Giuseppe Montana Segretario PD Alessandria della Rocca
Daniela Montana Consigliere Comunale PD Alessandria della Rocca
Rita Settecasi Consigliere Comunale PD Alessandria della Rocca
Alfonso Frisco Sindaco PD Alessandria della Rocca
Domenico Ciccarello Segretario GD Alessandria della Rocca
Audenzio Bilello Segretario GD Sambuca di Sicilia
Sario Arbisi Presidente del Consiglio PD Sambuca di Sicilia
Rossana Pendola Consigliere Comunale PD Sambuca di Sicilia
Federica Montalba Segretario GD Sciacca
Andrea Pellegrino Capogruppo PD Menfi
Terrasi Giuseppe Segretario GD Cattolica Eraclea
Giusi D'anna Assessore Comunale PD Lucca Sicula
Giovanna Iacono Assessore Comunale PD Santa Elisabetta
Carmelina Bellavia Segretario GD Burgio
Abruzzo Giuseppe Consigliere Comunale PD Burgio