/ Rassegna stampa » 2013 » Settembre » 26 » Rassegna stampa del 26 settembre 2013

Rassegna stampa del 26 settembre 2013

 GIORNALE DI SICILIA
 

STUDI
Trovati fondi per il Consorzio universitario
Boccata d'ossigeno per il Consorzio universitario, La Provincia trova e risorse per l'annualità del 2013. Liquidata la somma di 516456,90 euro pari agli 8 dodicesimi della quota sociale obbligatoria per ranno in corso in favore del Consorzio Universitario, di cui l'Ente è socio fondatore. La Provincia partecipa in qualità di socio fondatore con 1.500 azioni per l'importo pari a 774.685,35 euro. (PAPI)
 

Salta la scadenza del 27 di settembre: i fondi dalla Regione non sono ancora arrivati. L'assessorato all'Economia: è solo un ritardo
Ars, slitta il pagamento degli stipendi per deputati e impiegati
PALERMO
Una lettera di poche righe ha annunciato ai deputati dell'Ars che la tradizionale scadenza per il pagamento degli stipendi questo mese non verrà rispettata. Gli onorevoli dovrebbero incassai re le buste paga intorno al 23 di ogni mese. Mentre per i circa 240 amministrativi dell'Assemblea, gli 80 stabilizzati dai gruppi parlamentari e i 282 pensionati la scadenza è quella naturale del 27 ma pure in questo caso non verrà rispettata. Tutto slitta per carenza di fondi, anche se l'assessorato regionale all'Economia assicura che si tratterà di un ritardo di pochi giorni.
Nella serata di lunedì il servizio Ragioneria dell'Assemblea regionale ha comunicato che «considerato che non sono stati ancora accreditati i fondi dovuti dalla Regione a titolo di dotazione ordinaria spettante all'Ars per l'anno 2013, il pagamento dell'indennità parlamentare sarà differito». L'Ars - spiegano i vertici amministrativi - dovrebbe ricevere in due rate, a gennaio e giugno, 1152 milioni che la Regione garantisce. Ma la crisi finanziaria obbliga a parcellizzare mese per mese il finanziamento. E a settembre i 10 milioni attesi non sono stati accreditati. Ogni anno l'Ars spende circa 20 milioni e mezzo per gli stipendi dei deputati e poco più di 37 per pagare i dipendenti (in questa cifra sono comprese anche le spese per aggiornamento professionale, vestiario di servizio e rimborsi).
Secondo il servizio Ragioneria dell'Assemblea anche le quote di settembre per il funzionamento dei gruppi parlamentari subiranno un lieve ritardo: è una spesa che ogni anno vale circa 6,9 milioni ma all'interno della quale figurano pure i 4 milioni e mezzo erogati per pagare gli 85 dipendenti assunti direttamente dai gruppi e poi stabilizzati.
Tutto questo subirà un ritardo di qualche giorno. L'Ars ha già scritto alla Regione chiedendo di accelerare l'erogazione della rata di settembre. E ieri il Ragioniere generale della Regione, Mario Pisciotta, ha garantito che il problema è già stato affrontato: «Abbiamo sbloccato una decina di milioni con cui 1'Ars potrà far fronte alle spese. I soldi ci sono, serve solo qualche giorno perchè vengano materialmente trasferiti».
Non è la prima volta che all'Ars si blocca il pagamento degli stipendi. Già nel 2012 nel pieno di una crisi finanziaria che portò perfino a spegnere l'aria condizionata negli assessorati per risparmiare sulla bolletta, il Parlamento fu costretto a non pagare gli stipendi: «In quell'occasione - ricorda Marco Falcone del Pdl - gli stipendi ritardarono di 23 giorni. In questo caso il problema principale è invece per li personale amministrativo. E speriamo venga risolto al più presto. I deputati possono attendere qualche giorno.
Il ritardo nel pagamento degli stipendi arriva a pochi giorni dalle polemiche per lo stop alla riduzione delle buste paga. L'Ars, al pari di quanto già fatto dalle altre Regioni, dovrà far scendere gli stipendi da 11.780 euro netti al mese (bonus esclusi) a 11.100 lordi (fra gli 8 mila e i 9 mila netti). Ma la maggior parte dei partiti non vuole applicare il decreto Monti per rimanere agganciato in virtù dell'Autonomia al meccanismo retributivo del Senato, Da l'ultimatum del presidente Giovanni Ardizzone: «Se i partiti non trovano l'intesa entro metà ottobre, i tagli lì faccio io per decreto ed entreranno in vigore dal 2014». GIA.PI
Lotta alla mafia il giorno di Saetta
Vincenzo Oliveri: «Ligio al dovere ed attento, non si è lasciato condizionare nell'esercizio delle sue funzioni»
Gioacchino Moncado
È trascorsa scandita da diversi momenti toccanti, ognuno carico di significati profondi, la giornata di ieri nella quale è stata ricordata la figura del giudice canicattinese Antonino Saetta e dei figlio Stefano, uccisi in un agguato mafioso lungo la Statale 640 il 25 Settembre del 1988. E nel venticinquesimo anniversario della barbara uccisione del presidente della Corte d'Assise d'Appello di Palermo e del figlio unanime è stato il ricordo di quanti hanno partecipato al- le manifestazioni programmate nell'ambito della «Settimana della Legalità». Di Antonino Saetta, primo magistrato giudicante ucciso dalla mafia, tutti hanno ricordato la sua riservatezza ed il suo smisurato rispetto per la legge che ne hanno fatto un uomo equilibrato ed integerrimo che pagò con la vita il rifiuto a piegarsi alle pressioni criminali. Il primo momento della giornata dedicata a Saetta ed al figlio si è tenuto presso il luogo dove 25 anni fa avvenne l'agguato mortale, in contrada Giulfo lungo la Statale 64ilAgrigento - Caltanissetta in territorio di Serradifalco. Qui è stata deposta una corona di fiori alla stele commemorativa e si è celebrato un momento di preghiera affidato al vicario foraneo Don Pino Argento. Presenti i familiari del magistrato, la moglie Luigia Pantano, i due figli Gabriella e Roberto, gli amministratori comunali di Canicattì e di numerosi altri centri della provincia di Agrigento, le massime autorità militari delle provincie di Agrigento e Caltanissetta e numerosi esponenti del mondo giudiziario siciliano, tra i quali i presidenti delle Corti d'Appello di Palermo e Caltanissetta, Vincenzo Oliveri e Salvatore Cardinale. Successivamente, al cimitero di Canicattì è stato deposto un omaggio floreale sulla tomba di Antonino Saetta e per finire al Teatro Sociale si è tenuto il convegno sul tema «Ti giudice penale: i valori dei dovere della responsabilità - Il grande insegnamento di Antonino Saetta». Nel corso del dibattito sono intervenuti ti presidente del Tribunale di Agrigento Luigi D'Angelo, il Procuratore Capo di Agrigento Renato Di Natale, il Presidente della Corte d'Appello di Caltanissetta Salvatore Cardinale, che ha annunciato la prossima intitolazione di un'aula presso il tribunale nisseno al giudici canicattinesi Saetta e Livatino, il magistrato della Corte dei Conti Guido Carlino ed il Presidente della Corte d'Appello di Palermo Vincenzo Oli- veri. Proprio dalle parole di Oliveri è arrivato il ricordo forse più toccante del giudice Saetta. «Antonino Saetta non era una persona che parlava molto - ha detto Oliveri - ma chi aveva la possibilità di scambiare qualche parola con lui non poteva non apprezzarne la sua sensibilità e generosità. E' stato un magistrato ligio al dovere, attento che non si è lasciato condizionare nell'esercizio delle sue funzioni. Nel corso del convegno è stato presentato anche l'annullo filatelico realizzato per l'occasione del venticinquesimo anniversario dell'uccisione di Antonino Saetta e del figlio Stefano da Poste Italiane.
 

LA SICILIA
 

 

FONDI STRUTTURALI 2014-2020
Prospettive e opportunità per la crescita della Sicilia
I temi legati all'utilizzo dei fondi strutturali europei con particolare riferimento alla nuova programmazione 2014/2020 saranno al centro dì un Seminario di studi per Amministratori locali, organizzato dal Partito Popolare Europeo, dal titolo "Fondi Strutturali 2014-2020: prospettive e opportunità per la crescita della Sicilia" in programma venerdì 27 settembre alle ore 9.30 presso il Dioscuri Bay Palace di San Leone. L'evento — che si snoda su due sessioni (mattina e pomeriggio) — è promosso dall'europarlamentare Salvatore Iacolino (PPE) e costituisce un importante momento di confronto con i rappresentanti delle comunità locali, della deputazione regionale, nazionale ed europea, dell'imprenditoria, del mondo accademico e delle Istituzioni regionali per comprendere te reali prospettive di crescita e di sviluppo infrastrutturale della Sicilia quale Regione ad Obiettivo Convergenza. Ai lavori interverranno il Rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla, alcuni Rappresentanti della Società di Europrogettazione OLOS, il Direttore Generale Dipartimento Programmazione Regione Sicilia, Vincenzo Falgares, il Vice Presidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, l'europarlamentare Salvatore Iacolino e il Sottosegretario alla Funzione Pubblica, Gianfranco Miccichè. E previsto, inoltre, I' intervento del Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, il Direttore Generale dell'Ircac, Vincenzo Minì, l'avv. Giacomo Terranova, e i rappresentanti dette associazioni di categoria.
 

AGRIGENTO, LICATA, PALMA DI MONTECHIARO, SCIACCA E RIBERA
Comuni virtuosi premiati dalla Regione
Sono 5 le città della provincia inserite nella lista dei Comuni con popolazione superiore a l5mila abitanti che avranno riconosciuta una «premialità» dalla Regione per interventi sulla razionalizzazione della spesa e l'attenzione sulle entrate per l'anno finanziario 2011. Si tratta di Agrigento, Licata, Palma di Montechiaro, Ribera e Sciacca.
Il Comune più virtuoso è quello di Sciacca, che risulta ammesso in tutti i parametri richiesti, mentre tutti gli altri hanno ottenuto il riconoscimento nel contesto di due dei tre criteri stabiliti dall'assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica. In tema di ristrettezze economiche ed alle prese ogni giorno con la gestione dei bilanci risicati, i tagli e il complicatissimo mantenimento degli equilibri finanziari, per gli amministratori dei Comuni interessati c'è la possibilità di un sorriso in più. I tre parametri rispettati da Sciacca sono riguardano gli adempimenti all'art 3 della Legge Regionale n° 7 del 2011 sui trasferimenti agli enti locali; l'adozione alle misure di contrasto all'evasione ed elusione dei tributi locali; l'attuazione anche parziale del piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Il primo parametro è stato rispettato da tutte e cinque le realtà comunali agrigentine. Il secondo criterio che apre le porte alla premialità, quello dell'adozione di misure di contrasto all'evasione dei tributi locali, non è stato richiesto dai Comuni di Agrigento, Ribera e Licata, mentre il parametro dell'attuazione del piano di alienazione e valorizzazione è stato rispettato da tutti tranne che da Palma, che non lo ha inserito nelle richieste.
In alcuni enti locali a gongolare sono i sindaci in carica, in altri, come Sciacca, Licata e Palma, tocca anche a chi era in carica nel 2011 prendersi la soddisfazione ditale riconoscimento. A Sciacca la notizia ha rianimato l'attuale opposizione, che era al governo della città nel 2011 e che per le note dimissioni del sindaco fu costretta a cedere la gestione politico amministrativa: (

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO