GIORNALE DI SICILIA
ISTITUTO A RISCHIO CHIUSURA. Costituito un comitato di agitazione del quale hanno deciso di fare parte anche i genitori
"Toscanini", gli studenti pronti a occupare
Totò Castelli
Occupazione ad oltranza degli studenti dell'istituto musicale provinciale "Arturo Toscanini" finchè non si avranno certezze sul futuro dell'istituto a rischio chiusura dopo la Determinazione commissariale 0.25 firmata da Benedetto Infurnari che ha quasi azzerato il finanziamento a favore del "fiore all'occhiello" del panorama musicale siciliano, avendo concesso una somma di soli 100 mila euro e mettendo "in grave pericolo la continuità del percorso formativo degli studenti", circa 250, provenienti da moltissimi comuni della Sicilia. I giovani studenti nei giorni scorsi si erano riuniti coni genitori, che, ai tavoli coordinati dalla presidente della Consulta Maria Brocceri. hanno raccolto le firme necessarie per costituire un comitato di agitazione e di sensibilizzazione sul problema che li riguarda: ora hanno deciso di andare a fondo. Non accettano l'idea che l'istituto, diretto da Claudio Montesano, senza l'attesa "svolta" promessa e ancora non arrivata della "statizzazione", possa chiudere i battenti dopo anni di successi, dopo aver sfornato centinaia e centinaia di valenti musicisti. Sabato gli studenti hanno preso parte al "concerto di solidarietà" promosso in villa a Ribera dall'assessore alla Pubblica istruzione, che ha fatto seguito ad altre iniziative, come l'assemblea permanente in istituto, gli incontri sere al centro di un nuovo "tavolo con esponenti politici a vario titolo in programma la settima , rappresentanti della Prefettura ,saltato e rinviato a data ra, con istituzioni varie per spiega- da destinarsi. Non avendo avuto risposte concrete hanno ora deciso di occupare la sede de! Conservatorio di via Roma dalle otto di oggi finchè non avranno risposte precise e soprattutto finché non ci saranno certezze sul finanziamento atteso per proseguire le attività didattiche. "Gli studenti - hanno scritto in una nota - esprimono particolare delusione di fronte alla decisione unilaterale del dottor Infurnari adottata solo per il nostro Conservatorio ed auspicano la revoca della stessa per garantire a noi studenti una speranza al nostro futuro. Porteremo avanti una civile lotta senza sosta anche con proteste eclatanti e vedremo se realmente il Presidente della Regione Rosario Crocetta dimostrerà con i fatti che punta realmente ad una Sicilia migliore attraverso future generazioni di giovani siciliani colti".
REGIONE: Bartolotta lascia la Giunta
Nel giorno in cui l'Udc annuncia l'intenzione di creare anche in Sicilia un nuovo soggetto politico che si ispiri al Ppe e coinvolga i moderati del Pdl per rafforzare il sostegno a Crocetta,l'asses- sore alle lnfrastnitture Nino Bartolotta (Pd) ha rimesso il mandato nelle mani del presidente. E così la crisi del governo regionale ha vissuto un altro colpo di scena diventando un capitolo di quella in cor so a Roma. Bartolotta, espressione della corrente del Pd che fa capo a Francantonio Genovese, ha scritto una lettera al presidente della Regione e al segretario del partito, Giuseppe Lupo. Un passo indietro per rispondere alla richiesta del partito, che la settimana scorsa ha invitato la delegazione di assessori a lasciare la giunta per aprire la crisi Mossa che ha raccolto il netto nodi Neffi Scilabra (For mazione) e Maria Lo Bello (Ambiente). Bartolotta ha scelto invece la stessa strada percorsa d all'assessore all'Economia Bianchi venerdì scorso:Poiché è indispensabile superare le incomprensioni fra Pd e Crocetta, ritengo opportuno rimettere il mandato ha scritto Bartolotta. Che ha ammesso 'non condividere per metodi, ampie motivazioni» la scelta del suo
Partito di ritirare il sostegno a Crocetta. Le dimissioni puntano a essere la scintilla, nei piani dell'as
sessore messinese, per contribuire alla soluzione della crisi, riavvicinando le parti e riaprendo un dialogo sereno. Con due assessori quasi fuori, presidente e dovrebbero sedersi a discutere dei futuri assetti. Bartolotta avverte contendenti: >Il governo non può e non deve fare a meno del Pd ma anche i dirigenti del Pd non devo- no fare a meno di Crocetta e degli assessori designati>.
Lupo ha apprezzato la scelta , Il riferimento è alle manovre in corso nel Pdl dopo l'uscita dell'ala Alfano-Castiglione. Per Pistorio ormai siamo entrati nello scenario nazionale, e ci sono le condizioni per costruire anche in Sicilia usi nuovo grande soggetto de: mode- rati che si rifaccia al Partito popolare europeo. Sì, serve un sussulto di responsabilità dei moderati,>. L'ambizione è quella di dar vita a in grande contenitore in cui confluiscano Udc, area Monti e area Pdl in dissenso da Forza Italia. Si creerebbe cinasse che bilancerebbe il peso che a sinistra mette il Pd e limiterebbe l'influenza dei parti- ti minori all'Ars. Secondo Pistorio «con un governo Letta nuovo e più forte a Roma, anche in Sicilia si può sostenere Crocetta con un soggetto politico nuovo e in rapporto stretto col Pd».
Crocetta incontra il Pdl Crocetta sulle larghe intese ha continuato a ricevere aperture dal
Pdl, malgrado le critiche di Salvo
La Sicilia
Ribera, 250 studenti occupano il Toscanini
Circa 250 studenti occuperanno da stamattina l'istituto Superiore di Studi Musicali Toscanini di Ribera a causa del mancato finanziamento che, se mantenuto, sancirà la chiusura del conservatorio. Lo hanno deciso la consulta degli studenti e il comitato dei genitori durante un'assemblea che ha proclamato la protesta a difesa del diritto allo studio. Il comitato, composto dai docenti Lino, Pinelli, Tesè, Salemi, Salvaggio, ha annunciato che intende aprire un contenzioso con l'ex Provincia e con la Regione. La consulta degli studenti, a seguito della determinazione del commissariale Infurnari che ha azzerato il finanziamento provinciale, mettendo in grave pericolo la continuità del percorso formativo degli studenti stessi, ha deciso all'unanimità, di occupare la sede del conservatorio da stamane fino a data da destinarsi. Gli studenti esprimono delusione di fronte alla decisione unilaterale del commissario adottata solo per il conservatorio, e non per il Cupa di Agrigento, auspicano la revoca della stessa per garantire una speranza alloro futuro e annunciano di volere portare avanti una civile l9tta senza sosta anche con proteste eclatanti per capire se realmente il presidente della Regione Rosario Crocetta punta realmente ad una Sicilia migliore.
NIENTE STOP ALLA RACCOLTA: VERSO LE SRR SENZA STRAPPI
Come aveva assicurato il commissario nominato dall'assessore Marino per i comuni ricadenti nell'ex ambito di Gesa Ferdinando Buceti, ieri mattina nella maggior parte dei comuni dello stesso comprensorio non c'è stato alcuno stop al servizio di raccolta dei rifiuti.
Nella serata di lunedì parecchi sindaci, tra cui quello del capoluogo Marco Zambuto, hanno annunciato per iscritto la notifica di un'ordinanza, emessa poi dopo poche ore, con la quale hanno disposto la prosecuzione del servizio di raccolta per 30 giorni. Agrigento in particolare ha confermato la raccolta dei rifiuti a lseda, Sap e Seap, lo stoccaggio dei rifiuti ingombranti e pericolosi a Seap ed i rifiuti differenziati alla Progeo. Soltanto alcuni comuni (Raffadali, Realmonte, Casteltermini e Racalmuto) hanno fatto registrare qualche ritardo, per cui in quei centri urbani ieri non si è raccolto, ma nel pomeriggio tutti hanno emesso l'ordinanza e stamattina dunque tutto dovrebbe tornare alla normalità.
Intanto ieri mattina Buceti è venuto ad Agrigento e ha incontrato il liquidatore di Gesa Teresa Restivo, il sindaco Marco Zambuto, i dipendenti della società d'ambito e l'amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi. Si è trattato di incontri finalizzati a prendere contatto con la realtà e rendersi conto della situazione. «li governo regionale ha detto ai giornalisti intende fornire la massima assistenza ai comuni affinché la transizione dal vecchio al nuovo regime avvenga senza problemi e in modo sollecito il mio compito è di fornire questa assistenza e di vigilare su questo, segnalando la eventuale nascita di qualche problema che possa essere d'intralcio a questo processo, ma spero che non ci siano di questi inconvenienti».
Dunque per il momento tutto rientra nella normalità, anche se la costituzione delle
due Società per la regolamentazione della raccolta dei rifiuti lunedì pomeriggio non è avvenuta. Non è arrivata infatti l'attestazione della banca sull'avvenuto versamento delle quote sociali per i comuni di Agrigento ovest, mentre per Agrigento est ancora ci sono i comuni di Canicattì, Santa Elisabetta e Lampedusa e Linosa (dove il commissario appositamente nominato si insedierà oggi) che devono deliberare l'adesione alla società alla Srr sotto forma di società a responsabilità limitata. Quasi tutti invece devono ancora versare in banca la quota sociale.
Si spera che tutti questi adempimenti possano essere effettuati prima di venerdì prossimo, in modo che per quel giorno si possa andare dai due notai (uno di Sciacca per Agrigento ovest ed uno di Agrigento per la Srr est) per procedere alla sottoscrizione dell'atto costitutivo, in modo che la settimana entrante finalmente possa essere avviato il percorso di organizzazione burocratica delle due strutture e quindi il passaggio delle competenze dagli ato alle nuove strutture.
Depuratore a Fiume Naro si attende la fumata bianca
L'assenza di un rappresentante della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali ieri mattina ha fatto sì che non si potesse definire l'approvazione del progetto preliminare per la realizzazione del grande depuratore nei pressi del fiume Naro, quello per intenderciche risolverebbe tutti i problemi di inquinamento della fascia costiera antistante Cannatello, Zingarello, Villaggio Mosè e dell'abitato di Favara.
La necessità di accelerare i tempi di realizzazione dell'impianto ha incontrato la sensibilità di tutti gli organismi coinvolti, per cui alla conferenza di servizi svoltasi a Palermo erano presenti i rappresentanti di tutti gli uffici tecnici della Regione ai quali era stato richiesto il parere: servizi Pai e Via-Vas del Dipartimento territorio e ambiente, Arpa, Genio civile, Terna, Asp, Comune di Agrigento, tutti sono stati presenti ed hanno dato il loor via libera.
La Provincia non c'era ma ha fatto pervenire per iscritto il proprio ok. Unica assente la Soprintendenza, la cui mancanza costringe la commissione regionale lavori pubblici a convocare una seconda riunione della Conferenza di servizi per il prossimo 9ottobre, In quella occasione l'organo di tutela dei beni culturali dovrà rendere il proprio parere, altrimenti in caso di nuova assenza sarà considerato acquisito tacitamente.
Se anche la Soprintendenza ieri mattina fosse stata presente il progetto sarebbe stato approvato e Girgenti Acque avrebbe potuto immediatamente passare alla predisposizione del progetto definitivo da portare nuovamente all'approvazione della stessa commissione regionale lavori pubblici. Questo passaggio, adesso, potrà essere effettuato soltanto dopo il prossimo 9 ottobre.
La realizzazione del nuovo depurato- re, regolarmente previsto nel piano regolatore della città, viene indicata dai tecnici dell'ato e di Girgenti Acque come l'unica soluzione possibile per eliminare gli scarichi inquinanti di Villaggio Mosè e delle zone circostanti.
In atto i 20 litri al secondo di liquami che in media vengono prodotti ogni giorno (con punte massime anche di 40 litri) vengono convogliati al piccolo depuratore esistente al Villaggio Mosè che può trattare soltanto 0,98 litri al secondo: sostanzialmente nulla rispetto a quello che gli arriva. Un potenziamento dovrebbe passare attraverso una variante al piano regolatore (che non prevede alcun potenziamento dell'impianto esistente) da fare approvare in Consiglio comunale e successivamente dall'avvio ex novo dell'iter di progettazione. Non c'è altro modo di pervenire alla trattazione di quei reflui, come ha sottolineato recentemente Girgenti Acque nella relazione inoltrata all'ato.
Acqua e soldi. Via libera della commissione regionale a un emendamento del M5S che potrebbe diventare legge
Nel giro di tre anni i siciliani pagheranno tutti la stessa tariffa peri! servizio idrico. Lo prevede un emendamento alla nuova legge che
regolamenterà l'intero settore e che sarà licenziata tra poco dalla commissione, ambiente per potere essere esaminata ed eventualmente approvata successivamente in aula dall'Assemblea regionale.
Il via libera della commissione è arrivato su un emendamento del governo, fortemente voluto dal Movimento Cinque Stelle, che prevede secondo un comunicato dello stesso Movimento l'omogeneizzazione delle tariffe attualmente pagate nei vari comuni, mediante l'applicazione di una tariffa media ponderata "per ragioni di solidarietà tra i territori".
L'operazione dovrebbe andare in porto nel giro di tre anni dall'approvazione delle legge sull'acqua.
Se questo emendamento diventerà legge della Regione dunque tutti i cittadini siciliani pagheranno la stessa tariffa per la fornitura dell'acqua, anche se i costi di approvvigionamento e di produzione non sono per tutti uguali.
L'acqua che viene trattata da potabilizzatori ed altri impianti peri! sollevamento e, dove esistono, per la dissalazione, infatti, è molto più cara rispetto a quella che viene prelevata per caduta direttamente dalle sorgenti, ma questo per il principio di solidarietà cui fa cenno il Movimento Cinque Stelle non avrà più alcun valore: laddove il costo del servizio è maggiore sarà bilanciato con una tassazione più elevata dove il costo è minore.
Per fare un esempio: ci sono comuni, specialmente tra quelli che non hanno consegnato le condotte all'ato idrico, che attualmente pagano tariffe irrisorie a fronte di un servizio che costa pure poco.
Per effetto della tariffa unica gli utenti di questi comuni dovrebbero pagare di più per "alleggerire" quanti sono gravati da tariffe pesanti dovute all'eccessivo costo del servizio.
Ci sarà inoltre da tener conto del fatto che le tariffe ormai vengono determinate con i paletti che vengono posti dall'Autorità Nazionale di vigilanza per l'energia elettrica ed il gas, per cui l'ultima parola spetta, per legge dello Stato, proprio a quest'ultima la quale tiene conto di una serie dì parametri che le vengono forniti ogni anno dagli enti gestori del servizio, per cui il timore alla fine è che il livellamento delle tariffe avverrà quasi sicuramente verso l'alto.
Anche se non è da escludere che in alcuni comuni dove attualmente gli utenti pagano fatture molto salate (vedi il caso decisamente emblematico di Agrigento) possa registrarsi un ribasso per effetto della compensazione con quanti in questi anni hanno pagato poco o niente.
Bomba ecologia a due passi dall'ITC
Il Comitato dei cittadini residenti e operanti in via Filippo Re Grillo, passa dalle parole ai fatti e ha indirizzato una denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento per sottolineare il disastro ambientale che si registra nella via.
«Nei mesi scorsi si legge nel testo della denuncia abbiamo più volte rappresentato alle Autorità che le condizioni ambientali ed igienicosanitarie in cui versa via Filippo Re Grillo hanno raggiunto il livello del "disastro ambientale». Infatti, il tratto finale della strada è stato trasformato in discarica per rifiuti pericolosi e cancerogeni con la presenza di un grande quantitativo di amianto».
Sulla condizione della strada, era stata presentata anche un'interrogazione consiliare a firma del gruppo dell'Udc «tuttavia continua la denuncia da allora, quello che abbiamo potuto registrare non è stato un intervento volto alla risoluzione del problema ma, piuttosto, il paradossale aumento dei rifiuti illecitamente scaricati al punto che ora, sul ciglio della strada, sono presenti "pallet" di lastre di amianto ed intere batterie di vasche in amianto oltre a tutti i cumuli di lastre già in frantumi».
E in effetti la vicenda ha del paradossale. Anche dalle pagine del nostro giornale, ci eravamo occupati del problema ma i rifiuti invece di diminuire sono incredibilmente aumentati trasformando via Re Grillo in un'autentica discarica a cielo aperto composta principalmente da materiali cancerogeni e inquinanti. «Malgrado gli appelli continua la nota del Comitato di via Filippo Re Grillo è ancora tutto abbandonato a sé stesso, non vi è stata alcuna delimitazione o sorveglianza dell'area né alcuna azione di rimozione dei rifiuti, compresi quelli ingombranti».
I firmatari della denuncia, si soffermano anche sulla presenza, nelle immediate vicinanze della discarica a cielo aperto, dell'Istituto Tecnico per Geometri al cui dirigente scolastico è stata inviata, per conoscenza, la stessa nota, «A rendere ancor più grave la situazione, se possibile conclude la denuncia è la presenza in via Filippo Re Grillo dell'Istituto Tecnico Statale per Geometri " Ines Giganti Curella. Come può avviarsi l'anno scolastico lasciando tutti gli studenti e gli insegnanti sottoposti al costante pericolo dell'amianto? Condizioni di così grave pericolo per la salute pubblica non imporrebbero la chiusura del plesso scolastico fino alla rimozione dei rifiuti? Al Dirigente Responsabile dell'Istituto Tecnico Statale per Geometri, si chiede di assumere ogni e qualsiasi iniziativa a tutela immediata degli studenti e del corpo docenti».
In via Re Grillo, oltre all'istituto scolastico, hanno sede anche diverse attività commerciali di vario genere che si trovano costrette a fare i conti con le grande quantità di rifiuti depositate, in barba alle più elementari norme igieniche, sul ciglio della strada,
Agrigentoflash
Una raccolta fondi in favore degli studenti del polo universitario di Agrigento
Il Comitato Pro Università della provincia di Agrigento promuove una raccolta fondi per il Polo Universitario, il cui ricavato sarà destinato esclusivamente in favore degli studenti che lo frequentano. "Compra una azione per il Polo"- spiega il comitato- vuole essere una iniziativa carica non solo di valore simbolico a testimonianza dell'affezione che la città nutre nei confronti dell'Istituzione universitaria, ma anche l'attenzione che il Comitato ha da sempre avuto nei confronti dei giovani e del loro futuro. Il Comitato si propone di sensibilizzare la comunità a rispondere all'iniziativa di solidarietà nella speranza che possa essere da stimolo per tutte le Istituzioni coinvolte direttamente o indirettamente nei processi di crescita culturale." In questo mese di ottobre saranno istituiti nelle sedi del Polo Universitario di Calcarelle e Villa Genuardi nonchè in Piazza Cavour e a Porta di Ponte degli appositi tavoli di raccolta.
Agrigentonotizie
Istituto musicale "Toscanini" Ribera, istituito il comitato dei genitori
Il comitato di genitori, nelle persone di Calogero Lino, Angela Pinelli, Stefano Tesè, Paolo Salemi e Vito Salvaggio, ha avuto incontri con il prefetto di Agrigento e il commissario Infurnari
In merito alle vicissitudini che sta attraversando il conservatorio "Toscanini" di Ribera, sabato scorso,presso l'Auditorium dell'istituto si è svolta un'assemblea straordinaria dei genitori, studenti e docenti per discutere sulla criticità dello stato in cui versa la scuola e costituire un comitato dei genitori a difesa del diritto allo studio degli studenti che è intenzionato, appena verrà meno il diritto alo studio, di instaurare un contenzioso con l'istituto riberese (ente strumentale provinciale) affinchè esso onori il patto instaurato tra gli studenti e le loro famiglie, cioè la possibilità di studiare in una struttura di alta formazione artistica e musicale che in provincia non ha eguali.
Il comitato di genitori, nelle persone di Calogero Lino, Angela Pinelli, Stefano Tesè, Paolo Salemi e Vito Salvaggio, ha avuto incontri con il prefetto di Agrigento e il commissario Infurnari. L'ultimo in particolare, negli ultimi tempi, ha posto in essere alcune iniziative ritenute "discutibili e irrispettose" verso gli studenti e le famiglie del prestigioso istituto, in quanto ha stanziato i fondi necessari per garantire solo le attività del Cupa di Agrigento e quasi niente per la struttura di studi musicali.
"Questo è sicuramente un doppiopesismo - scrivono - a cui le famiglie degli studenti del 'Toscanini' non lasceranno intentate tutte le azioni per risolvere questa farsa". Nel sito del Toscanini all'indirizzo http: //www.istitutotoscanini.it/single/comitato-genitori.php è on line il modulo di adesione al comitato.
Sicilia24h
INTERVISTA AL COMMISSARIO DELL' ATO GESA TERESA RESTIVO
Siamo allo show down della cessione della gestione degli Ato rifiuti e inizia la liquidazione, cosa cambierà il primo ottobre per i siciliani e per il personale, può darci delle delucidazioni ?
"Con l'ordinanza presidenziale n. 8 del 27 settembre 2013 il Presidente della Regione on.le Rosario Crocetta ha voluto dare un'accelerazione al processo di trasformazione del sistema dei rifiuti da ATO a SRR previsto dalla legge regionale n. 9/2010.Dal primo ottobre inizia la vera e propria liquidazione degli ATO e in virtù delle leggi reg. 9 e 11/2010 costituire presso l'Ass. reg. dell'Economia la gestione liquidatoria unitaria articolata in sottogestioni .Conseguentemente obbligare i Comuni a costituire le SRR".
Dopo più di 10 anni dalla nascita dei 27 Ato, Decreto Ronchi, società d'ambito cosa non ha funzionato nel servizio, i cittadini e l'opinione pubblica lo ritengono, un carrozzone politico clientelare, con costi esosi, una sua opinione ?
"Certamente qualcosa non ha funzionato le tre e: (equità-efficienza-economicità), sono venute meno. Voglio sottolineare che anche il servizio dei rifiuti non è più quello di vent'anni fa. Adesso i costi dello smaltimento e della filiera devono rispettare dei parametri e dei criteri attraverso le leggi e i Decreti che si sono succeduti che sono molto più stringenti. Se hanno creato tutti questi Ato lo si deve a scelte politiche alle quali io non ho partecipato, io forse avrei decentrato di meno.
Scusi ma il miliardo di euro di deficit da cosa scaturisce ?
"In una intervista il Direttore regionale del Dipartimento rifiuti dichiara:I Comuni hanno considerato gli ambiti territoriali un soggetto estraneo, senza considerate che invece sono società partecipate al cento per cento dagli enti locali. Tutto questo negli anni ha determinato un incremento dei debiti con assunzioni e costi non inerenti al servizio che per tutto il sistema regionale ha comportato oltre un miliardo di euro di debiti, creando un sistema insostenibile dal punto di vista finanziario. Quando un servizio non è economico il servizio diventa insostenibile dal punto di vista ambientale".L'effetto è la situazione che stanno vivendo i cittadini di Capaci con le strade invase da centinaia di metri di spazzatura che cresce ogni giorno. "Sono le cifre che chiariscono cosa non funziona - aggiunge il dirigente - Possiamo dare quelle di massima visto che molti Ato non approvano i bilanci e non è facile determinarne i costi. Il servizio complessivamente a livello regionale costa 850 milioni di euro. I Comuni emettono ruoli per 650 milioni ruoli, ma ne incassano solo 350 milioni. Quindi non tutti i cittadini pagano i ruoli. Conosciamo i dati di evasione che in molti comuni sono del 50 per cento. Nessuno ha la bacchetta magica la Regione è intervenuta per cercare di ripianare i debiti degli Ato dando delle anticipazione che i Comuni devono restituire".
In Toscana e in Emilia, afferma il dirigente gli Ato funzionano benissimo. "Purtroppo le persone che hanno gestito gli Ato in Sicilia - conclude amaramente Lupo - hanno determinato un fallimento del sistema. Per tanti motivi basta verificare il numero degli addetti: 12 mila in Sicilia. Circa 1 ogni 350 abitanti. Nel resto dell'Italia sono invece 1 ogni mille abitanti. Il ciclo dei rifiuti è un ciclo industriale che deve essere gestito in modo efficace ed efficiente e che non può essere la sede di clientelismo e politiche sociali che vanno fatte in altri settori".
Ha mai sentito la pressione della politica, prima da Presidente e poi da Commissario liquidatore, cosa le ha lasciato questa esperienza, anche se lei anche ad ottobre dovrebbe traghettare la fase della liquidazione ?
Posso assicurare che è stata una faticosa ma bellissima esperienza. Anche grazie alla collaborazione della maggior parte dei Sindaci e grazie anche alla professionalità che ho trovato all'interno degli uffici. Per mia natura sono una donna indipendente che in qualsiasi attività lavorativa mi sono cimentata ho dimostrato impegno e rispetto, non mi è mai appartenuto essere eterodiretta se non avrei già fatto mille passi indietro.
La lotta all'evasione ha prodotto dei risultati circa 4 milioni di euro di evaso recuperati nel triennio 2005- 2007, come mai non si facevano i controlli ?
"Alla luce della mia esperienza posso affermare che fare una seria la lotta all'evasione è difficile per un'amministrazione comunale, mentre è più semplice per un tecnico che non dovrà presentarsi agli elettori e chiedere voti".
La Corte dei Conti ha sottolineato che queste sovrastrutture hanno assunto in maniera spropositata, ma cosa c'entra che i parametri di economicità , efficienza, equità, lei ha mai subito da chicchessia richieste di nuove assunzioni ?
"Ho raccontato più volte che fino a 4 anni fa non conoscevo direttamente la realtà degli ATO Agrigentini, ma da ex vicesegretario comunale ho visto nascere un altro ATO. In quel momento le disposizioni legislative non imponevano ai lavoratori che effettuavano questo servizio di transitare nelle nuove società. Le amministrazioni comunali, hanno consentito l'avvio di nuovi lavoratori facendo incrementare il costo del servizio. Inoltre prima non vi erano i giusti controlli sulle discariche e quindi si conferivano i rifiuti anche in luoghi non autorizzati con un costo di conferimento di gran lunga inferiore all'attuale. No, non ho mai subito richieste di assunzioni.
Il Governo Cuffaro circa dieci anni fa, aveva puntato su quattro termovalorizzatori, tre anni fa Armao e Lombardo hanno bloccato tutto, si ventilava anche il rischio di infiltrazioni mafiose, che idea si è fatta ?
La non realizzazione dei 4 termovalorizzatori ha inficiato la riuscita del piano di gestione dei rifiuti. Io non conosco l'iter e le eventuali infiltrazioni ma da tecnico posso affermare che quando si punta su qualcosa che poi non viene realizzato fallisce tutto il sistema e sarà difficile realizzare l'impiantistica necessaria per far partire e far decollare la raccolta differenziata
Quali azioni virtuose nella filiera dei rifiuti è riuscita a portare a termine nel suo mandato ?
"L'aver trovato un servizio appaltato ha limitato nuove azioni, nonchè lavorare in una società in liquidazione ha imposto delle azioni limitate alla gestione ordinaria. Ma spinta dalla fiducia manifestata dai Sindaci insieme al personale della Società abbiamo predisposto e ottenuto un finanziamento per la realizzazione di un impianto di compostaggio. Inoltre abbiamo gestito in house la lotta all'evasione ed all'elusione con ottimi risultati."
Dopo questa esperienza la dott.ssa Restivo cosa farà dopo e sulla realtà agrigentina il personale, i sindacati, le Istituzioni politiche, qual è il suo giudizio complessivo ?
" Non sono nessuno per giudicare ma come in qualsiasi altra parte del mondo in provincia di Agrigento Vi sono persone indimenticabili ed altri che vorresti non incontrare mai più".
Canicattìweb
Sicilia, Acqua: sì a tariffa unica regionale: Approvato in commissione Ambiente all'Ars l'emendamento voluto dal Movimento 5 Stelle
Una unica tariffa per l'acqua in tutti i Comuni siciliani: è quanto prevede un emendamento approvato in commissione Ambiente all'Ars, presieduta da Giampiero Trizzino. La norma del governo, voluta dal Movimento Cinque Stelle, prevede l'omogeneizzazione delle tariffe attualmente pagate nei vari Comuni, mediante l'applicazione di una tariffa media ponderata "per ragioni di solidarietà tra i territori".
L'operazione dovrebbe andare in porto nel giro di tre anni dall'approvazione delle legge sull'acqua. "Quello della tariffa unica - affermano i deputati del Movimento Cinque Stelle - era un passaggio fondamentale a favore della lotta per l'affermazione dell'acqua come bene comune. La Sicilia è una sola e non devono esistere cittadini di serie A e di serie B. L'articolo votato e approvato oggi segue questa direzione".
I principi che ispirano la norma sono quello della "solidarietà tra utenti e territori, economicità, efficienza ed efficacia della gestione, tutela della risorsa acqua, completamento e ammodernamento degli impianti primari e secondari del settore idrico, previsione di premialità nella pianificazione degli investimenti per i territori con deficit strutturali". La commissione proseguirà l'esame del ddl nelle prossime sedute.