GIORNALE DI SICILIA
GESA Preoccupazione di alcuni consiglieri
Ato rifiuti, domani riunione per la Srr
A due giorni dall'insediamento del nuovo commissario straordinario che dovrà vegliare sui passaggi per la costituzione delle nuove srr in provincia, e a distanza di una settimana dal consiglio comunale sull'argomento rifiuti, i consiglieri Civiltà, Gramaglia, Puleri e Spinnato hanno firmato un nuovo documento in cui esprimono preoccupazione proprio su alcuni aspetti della riunione di venerdì scorso.
«Purtroppo - scrivono - i nostri timori si sono rivelati fondati. Nel corso della seduta del Consiglio straordinario, ed anche in altre occasioni successive, il sindaco, Marco Zambuto, adducendo le giustificazioni da noi già previste, come la mancanza di mezzi e di progetti di organizzazione, ha confermato, più o meno in modo esplicito, che intende affidare all' esterno l'appalto per la gestione dei rifiuti ad Agrigento, garantendo così ancora un utile alle imprese e, di conseguenza, l'aggravio sulle bollette a carico dei cittadini. Dunque, si tratta di tutt'altro rispetto al proclama della gestione in house. È solo un'altra, l'ennesima, beffa. Speriamo di essere smentiti».
Intanto, domani pomeriggio, i sindaci della nuova srr Agrigento Est che comprende anche il comune capoluogo, dovrebbero incontrarsi da un no- tale per sottoscrivere la costituzione in srr, passaggio propedeutico per lo scioglimento definitivo degli Ato rifiuti. ('AMM')
ISTITUTO A RISCHIO CHIUSURA. Gli studenti da ieri stazionano nei locali di via Roma. Senza risposte chiare vi resteranno
«Toscanini», istituto occupato ad oltranza
Totò Castelli
Come era stato annunciato martedì dagli studenti da ieri mattina la sede dell'istituto musicale provinciale "Arturo Toscanini" sita in via Roma è stata occupata. Gli studenti vogliono avere risposte chiare sul loro futuro e hanno definito "deludente" l'iniziativa adottata nei giorni scorsi dal commissario straordinario della ex provincia di Agrigento Benito Infurnari di prevedere a titolo di finanziamento del "Toscanini" per l'an-no 2014 una somma di appena 100 mila euro rispetto al milione e mezzo necessario per garantire l'attività didattica. Gli studenti hanno collocato grandi scritte davanti all'ingresso dell'istituto e attendono adesso che le autorità politiche e amministrative, soprattutto il Governo regionale, guidato da Rosario Crocetta e il commissario della ex provincia Infurnari, si muovano con maggiore decisione e trovino gli strumenti finanziari necessari per far andare avanti le attività didattiche mantenendo gli impegni che erano stati assunti con la convenzione che l'istituto aveva sottoscritto con la ex Provincia agrigentina. "Abbiamo saputo che il prossimo 8 ottobre - dice Maria Brocceri, presidente della Consulta degli studenti - ci sarà a Palermo, presso l'assessorato- che attendiamo". Nel "tavolo competente il nuovo tavolo tecnico" , al quale guardiamo con molta attenzione, nella speranza che arrivino le risposte che attendiamo". Nel "tavolo tecnico", secondo quanto riferito ieri dagli studenti, sul tappeto saranno posti i problemi che riguardano il "Toscanini" di Ribera, sia gli altri due enti musicali di Caltanissetta e Catania, che stanno vivendo la stessa drammatica problematica dell'istituto musicale riberese. Oltre all'occupazione dell'istituto gli studenti del "Toscanini" stanno valutando di portare avanti altre iniziative per sensibilizzare opinione pubblica, organi di stampa, forze politiche, associazioni, sul loro problema, sorto di punto in bianco, quando, alla luce degli accordi sottoscritti alcuni anni fa, tutto sembrava presagire un futuro roseo per l'istituto diretto dal maestro Claudio Montesano, che negli ultimi mesi si è fatto notare pure a livello nazionale per la bravura dei propri allievi nel corso di trasmissioni televisive "passate" sulle Tv di stato in particolare.
CONSORZIO UNIVERSITARIO. Iniziativa per garantire un futuro alla struttura dopo la riduzione di finanziamenti dalla Regione
«Compra un azione per il Cupa» Parte la raccolta di fondi privati
Dopo che sono stati assicurati i finanziamenti pubblici per il 2014 un aiuto agli studenti potrebbe arrivare anche dai priva«Compra una azione per il Polo». E' questo il titolo dell'iniziativa del Comitato Pro - Università di Agrigento sull'azionariato pubblico a favore del Cupa. Se ne discuterà oggi durante i lavori del consiglia di amministrazione convocato dal presidente Maria Immordino. Il cda dell'ente dovrà valutare i dettagli della proposta e approvare l'eventuale collaborazione.
"Il Comitato Pro Università della provincia di Agrigento - viene spiegato in una nota - promuove una raccolta fondi per il Polo universitario, il cui ricavato sarà destinato esclusivamente in favore degli studenti che lo frequentano. 'Compra una azione per il Polo' - prosegue la nota - vuole essere una iniziativa carica non solo di valore simbolico a testimonianza dell' affezione che la città nutre nei confronti dell'istituzione universitaria, ma anche l'attenzione che il Comitato ha da sempre avuto nei confronti dei giovani e del loro futuro. Il Comitato - aggiunge - si propone di sensibilizzare la comunità a rispondere all'iniziativa di solidarietà nella speranza che possa essere da stimolo per tutte le Istituzioni coinvolte direttamente o indirettamente nei processi di crescita culturale".
Intanto, dopo i rischi legati ai tagli dei fondi regionali e le relative manifestazioni di protesta, sembra non correre più nessun pericolo di chiusura, almeno per tutto l'anno scolastico 2013
- 2014, il Polo universitario agrigentino.
«A seguito delle nostre battaglie abbiamo avuto notizia che la Giunta regionale ha provveduto allo stanziamento di 800 mila euro per garantire la quota di competenza della Provincia da destinare per il funzionamento del Consorzio universitario per il 2014», ha detto nei giorni scorsi il commissario straordinario della provincia Benito Infurnari per «fugare ogni perplessità circa l'assenta volontà dell'Ente di recedere dal Consorzio Universitario della provincia di Agrigento e per dare quella necessaria serenità agli studenti universitari e alle loro famiglie».
Il commissario Infurnari ha comunicato le intenzioni di riunire i soci del Cupa per programmare le attività utili a «rilanciare l'istituzione universitaria e per assicurarne la continuità nel tempo. Nessuna volontà, quindi, di chiudere il Consorzio ma di favorirne il rilancio». Adesso, con l'iniziativa di azionariato pubblico, un aiuto potrebbe arrivare anche dai privati. (CAGi)
SCUOLA Il sindaco Corbo ha promesso un interessamento e propone nuove sedi fra le quali l'Ipab Burgio Corsello
L'Ipia Marconi ancora senza aule
Occupato l'ingresso del municipio
Si è spostata fin all'interno del Palazzo di Città la protesta degli studenti dell'istituto Professionale Marconi che ieri mattina hanno simbolicamente occupato il municipio per richiamare l'attenzione sulle condizioni in cui sono costretti a svolgere la propria attività didattica. Circa una trentina di studenti di prima mattina sono entrati all'interno del Comune sedendosi lungo i corridoi in attesa di incontrare il sindaco Vincenzo Corbo. La protesta di ieri ha fatto seguito a quella di lunedì mattina
quando i ragazzi del Marconi avevano manifestato davanti i locali della scuola elementare Crispi, nel quartiere di Borgalino, per diverso tempo considerata come una possibile soluzione tampone
Dove poter trovare un'adeguata sistemazione prima di essere invece "promessa" e concessa all'Istituto Comprensivo Pirandello. All'origine del malcontento degli studenti dell'Ipia vi è l'ormai annosa e mai risolta problematica legata alla difficoltà di reperire dei locali adeguati dopo lo sfratto dalla vecchia sede di via Ducezio. Una situazione che in questo inizio di anno scolastico sta costringendo gli alunni a svolgere le lezioni di pomeriggio, ospiti del Liceo Scientifico di via Pasolini. Gli studenti, dopo aver atteso invano che la situazione potesse sbloccarsi in maniera per loro positiva, hanno deciso di scendere in prima persona in campo per difendere il proprio diritto allo studio, in questo momento fortemente messo a rischio. Al Sindaco, che è rimasto per lungo tempo a dialogare con loro, i ragazzi hanno chiesto un maggiore impegno rispetto alla problematica della loro scuola che rischia di scomparire a causa delle numerose rinunce e richieste di trasferimento che sono state avanzate in queste ultime settimane specialmente dagli studenti che frequentano il primo anno. Da parte sua Corbo, nel ripercorre le tappe che hanno portato fino alla dolorosa decisione di avviare i turni pomeridiani nell'impossibilità di immediate e diverse alternative, ha ribadito come la competenza sulla scuola sia della Provincia e che l'amministrazione comunale appoggerà qualsiasi tipo di proposta che arriverà dal Commissario Benito Infurnari, " Al momento le uniche possibilità per venire incontro alle giuste esigenze degli alunni - ha detto il sindaco Corbo - potrebbero essere quelle di rivalutare la possibilità di utilizzare alcune strutture, già individuate, come l'Ipab Burgio Corsello per ospitare i ragazzi del Professionale Marconi". (GIMO)
PD ANCORA ALL'ATFACCO, LUPO: «CROCETIA COME LOMBARDO.» ILPRESIDENTE: «LA CRISI PER ME È CHIUSA»
Ars, il Pdl molla Silvio e guarda a Crocetta
I deputati scelgono Alfano, non verrà fondata Forza Italia. D'Asero: Pronti a collaborare per le emergenze.
Il Pdl sposa all'Ars la linea Alfano e compie un altro passo verso la collaborazione con Crocetta. Il Pd attacca ancora il presidente, scavando un solco più profondo. La partita vinta da Letta a Roma provoca nuovi equilibri all'Ars, dove però l'ora X scatterà giovedì quando Crocetta riferirà sulla crisi e chiarirà con quale maggioranza intende proseguire il cammino,
Di sicuro, spiega il capogruppo del Pd Nino D'Asero, non nascerà a Sala d'Ercole un gruppo Forza Italia. Nessuno fino a ora si è mosso in questa direzione: segnale che Berlusconi non sfonda in Sicilia. I deputati regionali scelgono invece di seguire Alfano e Castiglione: «Anche i parlamentari più vicini a Schifani mi hanno confermato che non lasceranno il gruppo Pdl» commenta D'Asero riferendosi a Pietro Alongi e Giuseppe Milazzo. Insieme a Francesco Cascio, Nino Germanà, Vincenzo Fontana- alfaniani della prima ora - sono pronti a replicare in Sicilia la linea del segretario nazionale: «Il gruppo resta unito - spiega D'Asero - e resta dell'idea che una contrapposizione muro contro muro col governo regionale non serva a nessuno. Siamo pronti a collaborare per superare le emergenze». Vincenzo Vinciullo, deputato siracusano, si spinge a chiedere perfino un passo in più: «Non capisco perché Alfano può fare il vicepremier e qui il Pdl non debba collaborare con Crocetta»,
Al riparo da una nuova Forza Italia il Pdl siciliano rischia la spaccatura solo a destra: Salvo Pogliese, Giorgio Assenza e Marco Falco- ne potrebbero infatti confluire nel nuovo contenitore di ex An che a Roma si rifà a Storace e Meloni e a cui in Sicilia lavorano Nello Musumeci e Santi Formica. D'Asero si mostra più cauto solo sullo scenario che vede la creazione di un nuovo partito che si ispira al Ppe e mette insieme Udc, moderati del Pdl e montiani: «Potrebbero servire mesi. Attendiamo, vediamo che succede nel frattempo». E in posizione di attesa si mettono anche gli uomini di Saverio Romano all'Ars. L'ex ministro a Roma si è detto soddisfatto della fiducia a Letta, implicitamente sposando la linea Alfa- no. 'foto Cordaro all'Ars prova a tenere insieme il gruppo che vede al proprio interno pure gli uomini di Miccichè (più vicini a Berlusconi):
«È un momento di riflessione, non tutto è automatico». In questo gruppo Pid-Grande Sud ci sono 5 deputati e se Crocetta li avvicinasse a sè, insieme al Pdl, potrebbe colmare il vuoto che gran parte dei 18 parlamentari del Pd lascerà confermando il 10 il ritiro del sostegno.
In questo senso il segretario Giuseppe Lupo non lascia margini di manovra, Anzi, le dimissioni congelate di Nino Bartolotta hanno aggravato la crisi col presidente: «Crocetta sbaglia nel respingere le dimissioni di Bianchi e Bartolotta - ha detto ieri Lupo-. Se vuole davvero il confronto con i 18 parlamentari del Pd non è ostacolando il partito che lo avrà. Da Crocetta continuano ad arrivare solo segnali di chiusura». Lupo ha notato il dialogo che negli ultimi giorni Crocetta ha rafforzato col Pdl: «Il centrodestra all'Ars praticamente non è opposizione». Il segretario del Pd prevede che il 10 all'Ars »Crocetta faccia un discorso in cui chiede "a chi ci sta" di sostenere le sue leggi. Un piano di Lombardiana memoria... A lui non fa certo onore».
Crocetta ieri era a Roma. E non evita più di mostrare irritazione verso il Pd: «Per me la crisi di governo è chiusa» ha detto martedì notte dopo il caso Bartolotta. Di più, ha lanciato un messaggio ai leader delle correnti: »Non pensino dico- stringere Bianchi e Bartolotta a lasciare, perchè comunque come assessori sceglierei due dei tanti professionisti validi che ci sono nell'isola. Crocetta e i dirigenti Pd da giorni hanno azzeralo i contatti.
In questo clima l'unica area del Pd a lavorare per una ricucitura è proprio quella di Letta, che in Sicilia fa capo a Pino Apprendi: «Crocetta e il Pd devono superare ogni incomprensione e, insieme alle altre forze della maggioranza, iniziare un nuovo percorso».
LA SICILIA
CANICATTÌ
Caso Ipia, studenti incontrano sindaco
Hanno invaso l'atrio dei Comune per incontrare il sindaco Vincenzo Corbo affinché il primo cittadino si possa impegnare in prima persona per cercare di risolvere il loro problema quello relativo alla mancanza di una sede che possa ospitare la loro scuola. Stiamo parlando degli studenti dell'ipia Guglielmo Marconi, i quali ieri mattina si sono presentati al palazzo di città. Protestano perché si sentono bistrattati, costretti a frequentare le lezioni di pomeriggio ma soprattutto perché nessuno riesce a trovare una soluzione per assicurare loro il sacrosanto diritto allo studio.
La delegazione di studenti, una quarantina in tutto, ha chiesto l'impegno dell'amministrazione comunale affinché si possa fare promotrice del loro ma-lessere presso le sedi istituzionali competenti. Il sindaco da parte sua, ribadendo che il problema non è di competenza comunale, ha anticipato loro che chiederà un incontro urgente con il prefetto affinché si possa studiare insieme una soluzione adeguata alle loro esigenze. Per gli studenti, soprattutto per i pendolari, è impossibile frequentare le lezioni dalle due di pomeriggio alle 20 di sera. Quando c'è da tornare a casa per coloro che risiedono nei comuni dell'hinterland come Ravanusa, Campobello di Licata e Naro diventa un vero e proprio dramma nonostante alcune corse di pullman su richiesta dell'amministrazione comunale siano state sposate alle 19. Molti preferiscono farsi venire a prendere a Canicattì dai genitori ma così - sottolineano - non si può andare avanti. A causa della mancanza di una sede gli studenti del Marconi per il momento frequentano le lezioni di pomeriggio presso il Liceo scientifico Antonino Sciascia di via Pirandello.
CARMELO VELLA
Ribera, occupato il Toscanini
"Paghiamo politica sprechi"
RIBERA. Il portone d'ingresso è stato chiuso e su di esso campeggia la scritta «Toscanini occupato». Ai balconi dell'istituto sono stati attaccati due striscioni banchi con le scritte: «Il Toscanini sta pagando il prezzo di una politica di sprechi» e «Il Toscanini abbandonato dalle istituzioni. Vergogna! ». All'interno del conservatorio qualche centinaio di studenti e decine di docenti, con rappresentanza di diverse famiglie, occupano l'istituto con una protesta clamorosa con la quale denunciano il mancato finanziamento dell'istituto superiore di studi musicali al quale sono stati destinati appena 100mila euro, contro un milione e l50mila euro necessari per garantire la vita dell'intero anno accademico.
Gli studenti e i docenti lamentano come mai il commissario straordinario della Provincia Regionale di Agrigento, Infurnari, abbia potuto finanziare corposamente tante altre istituzioni accademiche, come il Cupa, e ha assegnato appena gli spiccioli al conservatorio riberese che ha 250 alunni di tutta la Sicilia e una trentina di docenti. Le famiglie dal canto loro annunciano dei contenziosi con la Provincia e la Regione che non hanno rispettato le convenzioni da un ventennio stipulate. Perfino le associazioni, come quelle delle lezioni Lions Club della provincia di Agrigento, hanno chiesto al presidente della Regione Crocetta di finanziare l'istituto e di non danneggiare gravemente la cultura e l'avvenire di centinaia di studenti.
ENZO MINIO
COMPRA UN'AZIONE PER IL POLO
Raccolta per salvare l'Università
«Compra un'azione per il Polo» è il titolo dell'iniziativa di raccolta fondi in favore del Polo Universitario della Città dei Templi, che promuoverà durante il mese di ottobre, l'istituzione di tavoli di raccolta fondi presso le sedi del Polo Universitario di Calcarelle e Villa Genuardi, nonché in piazza Cavour ed a Porta di Ponte.
L'idea a sostegno del Cupa è stata promossa dal Comitato pro Università della provincia di Agrigento, presieduto da Giovanni Patti: «Da tempo il Comitato pro Università si batte per mantenere ìl polo universitario ad Agrigento ed oggi, questa iniziativa - Patti - carica non solo di valore simbolico a testimonianza dell'affezione che la città nutre nei confronti dell'istituzione universitaria, ma anche dell'attenzione che il comitato ha da sempre avuto nei confronti dei giovani e del loro futuro, si propone di sensibilizzare la comunità a rispondere all'iniziativa di solidarietà, con l'acquisto di una azione procapite, nella speranza che possa essere da stimolo per tutte le istituzioni coinvolte direttamente o indirettamente nei processi di crescita culturale».
E sulla vicenda del Polo Universitario di Agrigento, che vive una situazione economica molto precaria, interviene il vice presidente dell'istituzione universitaria, Giovanni Di Maida: «Apprezziamo molto l'iniziativa a sostegno del Cupa da parte del Comitato presieduto da Patti, ma vorrei rassicurare la cittadinanza sullo stato di salute del Polo agrigentino. Nonostante la mancanza di fondi - dice Di Maida - conseguente alla soppressione dell'Ente Provincia, troveremo le risorse. Dopo un primo incontro con il presidente del-la Regione Crocetta per discutere la questione prosegue il nostro impegno con ulteriori lassi avanti a conferma degli sforzi compiuti, che scongiureranno la chiusura del Polo universitario, garantendone la piena attività per i prossimi anni».
Intanto questa mattina dovrebbero incontrarsi il presidente del Cupa Maria Immordino, il commissario della Provincia Regionale di Agrigento Benito Infurnari e il sindaco Marco Zambuto per fare il punto della situazione del Consorzio universitario e concordare insieme una nuova strategia di rilancio. Provincia e comune capoluogo sono infatti soci del Consorzio insieme alla Camera di Commercio. All'incontro potrebbe essere presente, quindi, anche il presidente della Cciaa Vittorio Messina.
ANNA RITA DI LEO
BENI CULTURALI
Le nomine del responsabili sono slittate di 15 giorni
Le nomine dei responsabili degli uffici regionali dei beni culturali sono slittate almeno di 15 giorni, se non di più. Come si ricorderà, gli uffici dell'area affari generali del Dipartimento si erano presi tempo fino alla fine di settembre per potere esaminare tutte le istanze pervenute da dirigenti che prestano servizio in tutti gli uffici dell'isola. Tuttavia la mole di lavoro che si sono trovati di fronte è stata enorme: alle 300 istanze che erano state presentate con il primo atto di interpello, emesso prima dell'estate, se ne sono aggiunte altre 500 che sono state presentate a seguito di un ulteriore atto di interpello emanato poco tempo dopo. In tutto 800 domande per concorrere ai diversi incarichi sia negli uffici centrali del Dipartimento che nelle strutture periferiche. Tutto questo ha allungato sensibilmente i tempi, per cui è presumibile che ancora questa settimana e la prossima saranno utilizzate ancora per esaminare il curriculum presentato da ciascun dirigente in allegato all'istanza per concorrere al posto cui aspira.
Insomma tutto slitta alla metà del mese di ottobre e solo allora, se non ci saranno altri intoppi, si conosceranno i nuovi vertici dell'apparato burocratico dell'Amministrazione regionale dei
Come si sa, ad Agrigento c'è da nominare il Soprintendente ai beni culturali, il direttore del Museo Archeologico e quello della Biblioteca-Museo Luigi Pirandello, In Soprintendenza attualmente c'è un facente funzioni nella persona dell'arch. Antonino Fera, dopo il pensionamento dell'arch. Pietro Meli avvenuto lo scorso primo maggio. Al Museo Archeologico invece il direttore Gabriella Costantino, essendo al primo «mandato» potrebbe essere anche confermate, a meno che - com'è anche possibile - l'interessata non abbia presentato istanza per un incarico diverso e tale istanza non venga accolta. In quest'ultimo caso il posto si renderebbe libero. Alla Biblioteca Museo Pirandello Enzo Caruso è al terzo «mandato» per cui una sua conferma appare più difficile.
Anche in questo caso è molto probabile che l'interessato abbia presentato istanza per altro incarico per cui un cambio della guardia potrebbe essere nell'ordine delle cose. Non dovrebbe subire invece alcuna variazione la direzione dell'Ente Parco Archeologico dato che Giuseppe Parello è stato nominato nel dicembre 2011 ed ha un contratto quadriennale che quindi è ancora ben lontano dalla scadenza.
SALVATORE FUCÀ
Spiraglio per la cattedrale
Capodicasa e Iacono del Pd impegnano il governo Letta a reperire le somme necessarie Ancora notizie scarne circa i risultati della relazione geologica, strutturale e geognostica
Il Governo nazionale deve reperire le risorse per il consolidamento del costone su cui sorgono la Cattedrale di San Gerlando, i locali della Curia arcivescovile, il Seminario, la Biblioteca Lucchesiana ed il Museo diocesano.
Lo stabilisce un ordine del giorno che è stato approvato dalla Camera dei Deputati e che reca la firma dell'ex presidente della Regione siciliana Angelo Capodicasa e del deputato del Pd Maria Iacono.
L'odg impegna l'esecutivo guidato da Enrico Letta a reperire le risorse necessarie per intervenire sul movimento franoso che interessa il suddetto costone.
Come si sa, qualche giorno addietro i tre docenti universitari che erano stati incaricati dal Dipartimento regionale della Protezione civile di eseguire gli studi sulla Cattedrale e sul territorio circostante hanno consegnato i risultati del loro lavoro. Hanno cioè consegnato le relazioni geologica, strutturale e geognostica, oltre ad un rilievo tridimensionale dell'intera area, sottolineando che si tratta di una zona sicuramente in stato di evidente sofferenza ed in particolare che necessita un immediato intervento sulla struttura della Cattedrale.
Notizie più precise non se ne sono avute ed il, dirigente generale dello stesso Dipartimento protezione civile Calogero Foti si è riservato di rendere noti i risultati degli studi eseguiti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta tra la fine di ottobre ed i primi giorni di novembre. In quella occasione egli illustrerà quali sono i mali della Cattedrale e soprattutto quali sono gli interventi che bisogna eseguire per consolidare la zona e cancellare una volta per tutte il rischio di una frana dell'intera zona. Questo intervello di un mese, tra la consegna degli studi e la conferenza stampa annunciata da Foti, ha mandato su tutte le furie il sindaco Marco Zambuto che avrebbe preferito avere subito notizie sullo stato delle cose e sui rimedi da adottare. In ogni modo adesso il Servizio di Agrigento dello stesso Dipartimento protezione civile della Regione dovrà predisporre il progetto preliminare dei lavori da eseguire, il quale dovrà quantificare a quanto ammonteranno le risorse finanziarie necessarie per eseguire gli interventi richiesti. Definito tale progetto, si potrà chiedere - visto l'odg approvato dalla Camera - al governo nazionale di finanziare i lavori in modo da poter passare poi al progetto esecutivo ed all'acquisizione dei necessari nullaosta.
S.F.
Agrigentoflash
Acqua, via libera alla tariffa unica regionale
Un'unica tariffa verrà applicata per l'acqua in tutti i comuni siciliani. È quanto prevede un emendamento approvato ieri in commissione Ambiente dell'Ars, dove è in discussione il ddl sull'acqua, prima di approdare in Aula. L'articolo, proposto dal Governo e voluto dal Movimento 5 Stelle, prevede l'omogeneizzazione delle tariffe attualmente pagate nei vari comuni, mediante l'applicazione di una tariffa media ponderata "per ragioni di solidarietà tra i territori". L'operazione dovrebbe andare in porto nel giro di tre anni dall'approvazione delle legge sull'acqua. "Quello della tariffa unica - spiegano i deputati grillini - era un passaggio fondamentale a favore della lotta per l'affermazione dell'acqua come bene comune. La Sicilia è una sola e non devono esistere cittadini di serie A e di serie B. L'articolo votato ed approvato ieri segue questa direzione. I principi che ispirano l'articolo approvato oggi - aggiungono - sono quelli della solidarietà tra utenti e territori, economicità, efficienza ed efficacia della gestione, tutela della risorsa acqua, completamento e ammodernamento degli impianti primari e secondari del settore idrico, previsione di premialità nella pianificazione degli investimenti per i territori con deficit strutturali".
Agrigentonotizie
Collina della Cattedrale di Agrigento, approvato odg dei deputati Capodicasa e Iacono
Il documento impegna il Governo Letta ad intervenire urgentemente e in maniera risolutiva sul problema di dissesto idrogeologico che investe la collina di San Gerlando
Redazione
E' stato approvato nella seduta di ieri, martedì 1 ottobre, l'ordine del giorno, a firma Capodicasa - Iacono, che impegna il Governo Letta ad intervenire urgentemente e in maniera risolutiva sul problema di dissesto idrogeologico che investe la collina di San Gerlando, su cui insistono diversi monumenti di altissimo valore storico monumentale, la curia vescovile, la biblioteca Lucchesiana, il museo diocesano e il seminario vescovile, e a stanziare le necessarie risorse nel primo provvedimento legislativo utile.
In Italia - hanno dichiarato i due parlamentari - la superficie delle aree ad alta criticità geologica si estende per 29.517 Kmq, il 9,8 percento del territorio nazionale: oltre 5 milioni di cittadini si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni. Un esempio dei gravi danni a cui sono esposti i cittadini, le costruzioni e monumenti di un territorio ad alto rischio idrogeologico è quello di Agrigento: il colle San Gerlando o collina di Girgenti, su cui si trovano monumenti di altissimo valore storico e monumentale, tra cui la Cattedrale medievale, è interessato da anni da un movimento franoso che ha già causato fessurazioni e cedimenti degli edifici, costringendo le autorità a ricorrere al transennamento e alla chiusura di molti di essi, tra cui la Cattedrale. Si tratta di un fenomeno che si verifica con ciclicità da alcuni secoli a questa parte a causa della conformazione del sottosuolo, disseminato di caverne e gallerie, e che richiede ormai un intervento urgente e risolutivo che metta definitivamente in sicurezza il sito e la popolazione".
Sicilia24h
Università Agrigento, raccolta fondi per gli studenti
Il Comitato Pro Universita' della provincia di Agrigento e' impegnato in una raccolta fondi per il Polo Universitario. Il ricavato sara' destinato agli studenti che lo frequentano. Il Comitato spiega : " l' iniziativa cosiddetta "Compra un' azione per il Polo" intende essere non solo di valore simbolico a testimonianza dell'affezione che la citta' nutre nei confronti dell'Istituzione universitaria, ma anche segno di attenzione che il Comitato ha da sempre avuto nei confronti dei giovani e del loro futuro. Durante il mese di ottobre saranno istituiti nelle sedi del Polo Universitario di Calcarelle e Villa Genuardi, e poi in Piazza Cavour e a Porta di Ponte, degli appositi tavoli di raccolta".
Siciliainformazioni
Riforma Ato, ecco tutti i commissari annunciati da Marino
(GB) Annunciati alla fine della scorsa settimana dall'assessore regionale all'Energia, Nicolò Marino, sono arrivati i commissari che andranno ad gestire la transizione da Ato a Srr e Aro, le nuove strutture concepite dal governo regionale, a sostegno dei comuni, nella difficile vicenda dello smaltimento dei rifiuti.
Maurizio Norrito, dipendente del dipartimento Rifiuti, gestirà gli Ato 1, 2 e 4 (Partinico, Monreale e Bagheria); agli Ato 5 e 6 Eugenio Amato, mentre Enrico Vella, dall'ufficio di gabinetto dell'assessore Marino si sposta all'ex Ato Caltanissetta 1.
Il capo vicario dell'ufficio, Ferdinando Buceti gestirà l'Ato 2 di Agrigento, ma anche gli ato 4 e 5 di Catania. Marino, che ha attinto dal personale interno della Regione, ha preferito, in più di un caso, dunque, persone che lavorano a stretto contatto di gomito con il suo staff.
Loredana Ferrara guiderà l'Ato 1 e Nino Lo Brutto l'Ato 3. Due i commissari a Trapani, Francesco Lombardo (Ato 1), Leonardo Coniglio (Ato 2). A Catania gli Ato 1,2 e 3, nominato il Commissario della provincia, Antonella Liotta. Michelangelo Landro, capo di gabinetto di Marino commissario a Ragusa ma anche nell'Ato Caltanissetta 2 . I commissari saranno in carica fino al 15 gennaio.
In materia di rifiuti in Sicilia dunque, "il vecchio muore, ma il nuovo ancora non nasce". Le prossime settimane completeranno una riforma organica, difficile ed impegnativa.