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Rassegna stampa del 4 ottobre 2013

Giornale di Sicilia
 
CUPA Le prospettive di rilancio per il 2014 sono state al centro di un incontro informale convocato dalla Provincia
Università, ora si cerca di programmare il futuro
Le prospettive di rilancio del Consorzio Universitario per il 2014 sono state al centro di un incontro informale tra i soci del Cupa, convocato dalla Provincia, socio fondatore dell' ente, All'incontro hanno partecipato il commissario straordinario della Provincia, Benito Infurnari, il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, il presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina, il presidente dell'ordine degli architetti Massimiliano Trapani, l'assessore
Raimondo Cipolla del Comune di Aragona, oltre ai dirigenti dell'Ente Amelia Scibetta, Achille Contino e Fabrizio Camana. Per il Consorzio era presente il presidente Maria Immordino.
Nel corso dell'incontro, dopo avere esaminato la situazione finanziaria dei Consorzio si è stabilito, concordemente, di esaminare, in un incontro che si terrà entro le prossime settimane, la programmazione completa per il 2014 del Con-sorzio e il relativo fabbisogno finanziario per assicurare il mantenimento dell'attuale offerta formativa. Il Commissario Infurnari ha evidenziato la necessità di garantire la prosecuzione delle attività didattiche del Cupa per i prossimi anni prevedendo anche l'allargamento della base societaria che consentirebbe di avere nuove risorse economiche da investire per il suo rilancio. La preside Immordino ha ricordato come il Polo Universitario
della provincia di Agrigento sia il più grande polo decentrato d'italia con i suoi 3000 studenti e sei corsi di laurea. Dal punto di vista finanziario il presidente del Cupa ha informato i soci di avere avuto assicurazioni dalla Regione del pagamento delle somme relative al 2010, mentre le annualità 2011 e 2012 saranno liquidate successivamente al perfezionarsi di tutti gli adempimenti richiesti dalla Regione.
 

SENTENZA. fl giudice civile ha «restituito»all'Azienda sanitaria provinciale lo stabile che ospitava il padiglione «Isolamento» e la colonia agricola
Ex manicomio, immobili tornano all Asp
 L'ente ha vinto la causa intentata alla Provincia Regionale per rivendicare la proprietà delle strutture
 Tornano all'Azienda sanitaria provinciale due importanti strutture dell'ex ospedale psichiatrico del viale della Vittoria. Si tratta dell'edificio, a più piani, che un tempo ospitava il padiglione "Isolamento" e della Colonia Agricola, adesso orto botanico della città dei templi. Entrambi si trovano a valle del viale della Vittoria.
L'Asp, assistita dall'avvocato Marcella Peritore, ha vinto la causa, nei confronti della Provincia di Agrigento, di rivendica dagli immobili iniziata nel 2006. Il giudice Massimo Donnarumma ha emesso pochi giorni fa la sentenza che prevede la restituzione dei due immobili all'azienda sanitaria.
L'Azienda sanitaria provinciale aveva fatto causa alla Provincia, avviando un'azione di rivendica nel 2006, chiedendo la restituzione dell'ex padiglione 'Isolamento" e dell'ex Colonia Agricola, strutture che attualmente ospitano il giardino botanico ed uffici della Provincia. Il legale dell'Asp ha rilevato, nel corso delle udienze che si sono succedute negli ultimi sette anni, che nel 1978 la riforma sanitaria stabiliva che la proprietà degli immobili usati a scopo sanitario doveva passare dalle Province ai Comuni, affinchè questi enti le destinassero alle aziende sanitarie. Presupposto dell'azione giudiziaria intentata alla Provincia, ente quest'ultimo che è stato assistito dall'avvocato Vincenzo Caponnetto, è stato il fatto che i due edifici in questione erano utilizzati dall'ospedale psichiatrico, quindi per fini sanitari, e di conseguenza in applicazione della riforma dovevano transitare all'Asp.
Nel corso delle udienze davanti al giudice civile il legale dell'Asp ha provato, grazie anche a numerose testimonianze, che fino agli anni '80 i locali erano in uso all'ex manicomio. In aula, durante la causa civile, sono stati sentiti psichiatri che avevano operato nel presidio, infermieri e vari rappresentanti del personale sanitario e non. Tutti hanno confermato che fino agli anni '80 le due strutture in questione (il padiglione ed i fondi adibiti a colonia agricola) venivano regolarmente utilizzati per assistere i pazienti. Perciò l'Azienda sanitaria provinciale, sulla scorta della riforma del 1978, aveva il diritto di rientrare in possesso dei locali che la Provincia ha utilizzato, nel corso degli anni, per ospitarvi uffici e realizzarvi il giardino botanico. Ora, con la sentenza appena pronunciata, il padiglione ed i fondi tornano nel possesso dell'Asp.
Gli immobili in questione si trovano a valle del Viale della Vittoria, e non sono distanti dagli uffici amministrativi e dalla sede della direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale. L'ospedale psichiatrico di Agrigento era stato realizzato in seguito agli espropri, decisi con decreti firmati dalla prefettura, nell'ormai lontano 1928.
 

«Toscanini  protesta si allarga Un sit in dentro l 'ospedale di Ribera
 Per qualche ora hanno spostato la protesta nei viali dell'ospedale "Parlapiano" gli studenti dell'Istituto musicale provinciale "A.Toscanini" con sede, da mercoledì mattina occupata per protesta per il mancato arrivo di risposte chiare e precise sul mantenimento dell'istituto, nella "città della arance". Alcuni allievi dell'istituto, guidato dal maestro Claudio Montesano, a rischio di chiusura dopo che il commissario straordinario della ex provincia di Agrigento Benito Infurnari per ll funzionamento del prestigioso istituto ha determinato la concessione per il 2014 di una somma di appena 100 mila euro, contro il milione e mezzo necessario per un adeguato svolgimento delle attività didattiche, per pagare docenti e spese per l'affitto della sede e per quanto necessario per il suo normale funzionamento, ieri mattina sono stati in ospedale. Sapevano che sarebbero dovuti
ne Rosario Crocetta (che, però, non è arrivato) e l'assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino, che ha presenziato all'inaugurazione dei servizi sanitari offerti dalla "Fondazione Maugeri", ed hanno voluto far sentire maniera pacifica, utilizzando alcuni vistosi cartelloni colorati e contenenti varie scritte. "Vogliamo quanto il Cupa. ..Anche noi siamo Università!", hanno fatto sapere a quanti, politici, amministratori pubblici, personale sanitario, giornalisti? passanti, si
arrivare il presidente della regio- ancora una volta la loro voce in sono trovati dentro la struttura sanitaria riberese. "Mancanza di fondi, o mancanza di volontà?", hanno chiesto con un altro cartello, proponendo anche un articolo di giornale con foto del presidente Crocetta dedicato al tema del diritto allo studio. Intanto in istituto è proseguita l'occupazione pacifica dei locali in attesa di avere dal commissario della ex provincia di Agrigento e dal governo regionale risposte precise per capire quale sarà il futuro dell'istituto musicale e con esso il futuro di centinala di ragazzi che arrivano nella "città della arance" da circa venti anni per studiare musica da numero- si centri dell'agrigentino, ma anche del palermitano, del nisseno, e financo del catanese e del trapanese. Grande attesa c'è per quel che verrà fuori dall'incontro previsto per l'li ottobre presso l'assessorato regionale Pubblica istruzione dove si discuterà dei problemi del "Toscanini" e degli altri due istituti musicali siciliani di Caltanissetta e Catania.
 

La Sicilia
 

CONSORZIO UNIVRSITARIO. I soci chiedono di visionare i bilanci per conoscere la situazione il
«Fateci vedere le carte»
Cupa, i soci vogliono vedere carte, costi e bilanci. E' questa la richiesta avanzata ieri mattina durante l'incontro, che gli stessi organizzatori hanno definito "informale", svoltosi ieri alla Provincia regionale di Agrigento sul destino del Cupa. Quel tavolo, infatti, è stata piuttosto per il commissario Infurnari l'occasione per respingere le accuse di una gestione "verticistica" e solitaria. Così, sono stati convocati il presidente Immordino e diversi soci come la Camera di Commercio e il Comune di Agrigento, ai quali, tuttavia, non sono bastate le rassicurazioni verbali del commissario e del presidente per sgomberare il campo dalle nubi nere che sembrano addensarsi sul destino del Consorzio. Unica garanzia attuale, tra l'altro, è che la Regione ha stanziato il fondo da destinare alla Provincia e che sta iniziando a versare le somme riguardanti le anticipazioni 2010, cui dovrebbero seguire le somme per il 2011 e 2012 (che riguardano, tuttavia, somme già in gran parte spese o impegnate). Ben poco, al punto che lo stesso Infurnari durante l'incontro ha evidenziato la necessità di garantire la prosecuzione delle attività didattiche del Cupa per i prossimi anni prevedendo l'allargamento della base societaria, in modo da avere nuove risorse economiche da investire per il suo rilancio. Sulla natura dei fondi, attualmente, è mistero, ma è verosimile che lo sguardo si rivolta principalmente a capitali privati.
Dopo circa un'ora, i lavori sono stati aggiornati nei prossimi giorni ad un nuovo incontro che però dovrà esaminare la programmazione completa per il 2014 dei Consorzio e il relativo fabbisogno finanziario, I soci, insomma, vogliono vedere esattamente quanto costa e quanto incassa il Consorzio per capire quali sono i reali margini di manovra, al di là delle rassicurazioni formali e pubbliche che, a pochi giorni dall'avvio dell'anno accademico, sono quantomeno dovute. Le voci che si sono susseguite in queste settimane, infatti, sono preoccupanti, giacche manca un quadro esatto della situazione debitoria del Cupa nei confronti dell'Università di Palermo ma, soprattutto, perché l'avanzo di amministrazione del Consorzio sarebbe stato in questi ultimi anni pesantemente intaccato fino a quasi ad essere azzerato. Tutte, ovviamente, indiscrezioni che tuttavia saranno messe alla prova durante i I prossimo incontro.
 

Provincia, quattro funzionari e dirigenti a processo dal 7 ottobre per abuso d'uffico
 E' stata fissata per lunedì 7 ottobre davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, il processo che vede imputati 4 tra dirigenti e funzionari della Provincia, accusati di abuso d'ufficio. Si tratta di Ignazio Gennaro, vice direttore generale, e dei funzionari Giuseppina Miccichè, Piero 1-lamel e Gaetano Gucciardo. Per Gennaro e Miccichè è stato disposto il proscioglimento da tre capi di imputazione. Il filone principale dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo (nella foto) e dal sostituto Giacomo Forte, ipotizza delle irregolarità che sarebbero state commesse nelle liquidazione dei rimborsi spese all'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
Per i 4 imputati oltre all'accusa principale dei rimborsi spese, vengono contestate altre ipotesi di abuso d'ufficio, relativamente al periodo compreso fra il 2008 e il 2010, per l'acquisto di alcuni beni di rappresentanza. Altre accuse ancora riguardano l'illegittimo affidamento esterno di alcuni contratti.

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