GIORNALE DI SICILIA
SCUOLA Oggi è in programma un sopralluogo di Corbo con il commissario della Provincia per trovare una soluzione
L'Istituto Marconi ancora senza sede
Si cercano nuove aule per gli studenti
Gioacchino Moncada
Ha portato a qualche, piccolo, risultato l'iniziativa cela- tante di qualche giorno fa quando una delegazione di studenti dell'ipia Marconi avevano occupato simbolicamente il Palazzo di città. Il sindaco, Vincenzo Corbo, che in quella occasione tenne un lungo dialogo con gli studenti sentendo le loro ragioni ieri ha sollecitato il Commissario della Provincia di Agrigento, Benito Infurnari, a porre in essere qualche iniziativa concreta per cercare di trovare una soluzione al problema del Marconi, senza una sede al momento, e di cui studenti sono costi etti a disagevoli turni pomeridiani ospiti dei Liceo Scientifico di via Pasolini. Risultato di questo in-teressamento di Corbo sarà un sopralluogo, programmato per la giornata di oggi, da parte dei responsabili dell'Ufficio Scolastico della Provincia che saranno in città per visitare gli altri istituti scolastici superiori presenti sul territorio. L'obiettivo della visita sarà quello di verificare l'eventuale disponibilità, all'interno delle scuole, di qualche aula dove poter destinare i ragazzi e le ragazze del Professionale e porre fine così al turni pomeridiani che stanno spingendo moltissimi studenti dell'ipia a chiedere il trasferimento in altre sedi. Il sopralluogo verrà esteso anche sui vecchi locali di via Ducezio, dove fino allo scorso mese di giugno è stata sistemata la sezione maschile dell'ipia prima di essere considerati dall'Ufficiale Sanitario inidonei a livello igienico -- sanitari ad ospitare gli studenti e quindi sgomberati. Anche in questo caso si valuteranno gli interventi necessari al fine di rendere nuovamente agibile l'immobile consentendo così una parziale e temporanea soluzione al disagi di studenti ed insegnanti dell'Ipia. Considerata la difficoltà della Provincia a trovare soluzioni alternative o a mettere in cantiere la realizzazione di una nuova sede l'adeguamento dei locali di via Ducezio sembrerebbe essere a momento i'ipotesi risolutiva più percorribile rispetto a tutte le altre. «Sulla base dei riscontri dell'Ufficiale Sanitarie - ha spiegato il docente dell'Ipia Gioacchino Capizzi servirebbero interventi abbastanza limitati per ripristinare condizioni dl agibilità dei locali. Speriamo che il sopralluogo dei tecnici della Provincia possa portare a qualche soluzione anche perché gli studenti sono totalmente sfiduciati ed hanno cominciato a manifestare grande insofferenza verso questa situazione di stasi che aleggia ormai da anni sulla loro condizione di disagio. (GIMO)
AGRIGENTO EST». Ieri mattina l'incontro a Gesa con il commissario Buceti. Giovedì nuova assemblea dei sindaci soci.
Rifiuti, slitta la costituzione della nuova Srr
In attesa che la Regione predisponga ed invii le direttive sui nuovo e mai decollato sistema di gestione degli ato rifiuti, ad Agrigento, come nella maggior parte dei comuni siciliani, si naviga a vista.
L'appuntamento di venerdì scorso da un notaio per la costituzione della srr di «Agrigento est», che comprende anche il capoluogo, com'è noto non c'è stata perchè mancava il comune di Lampedusa in questi giorni impegnato nell'emergenza della tragedia del naufragio. Ma il ritardo non è dovuto solo a questo visto che alcuni comuni non hanno ancora versato alla Provincia le quote per la costituzione della nuova società. Ieri mattina, il punto della situazione, è stato fatto negli uffici di Gesa, dove la maggior parte dei sindaci dell'Ato Gesa e della Dedalo Ambiente, hanno incontralo il nuovo commissario straordinario inviato dalla Regione Ferdinando Buceti e il liquidatore Teresa Restivo, Buceti non ha potuto che prendere atto delle mille perplessità avanzate dai sindaci soci sul nuovo sistema della gestione del comparto rifiuti. Alcuni amministratori si sono spinti a dire che, «allo stato attuale e on la confusione che regna sovrana, forse sarebbe stato meglio restare negli Ato almeno fino a quando le nuove strutture non fossero stare messe in grado di funzionare». In questo modo infatti non c'è certezza su nulla, ne sugli Aro, nè sulle Srr nel sulla gestione in house da parte dei Comuni nè sugli appalti futuri ne sull'aspetto economico finanziario e sulle competenze di ognuno. Insomma, una navigazione a vista, nella speranza di non naufragare alla prima nebbia.
i sindaci si sono dati ancora appuntamenti per giovedì pomeriggio ma non per la costituzione della Srr ma per capire come muoversi, di comune accordo, in questa giungla di nuove norme e disposizioni.
Per la nuova società dunque, i tempi sembrano allungarsi nuovamente anche se per i cittadini non ci sono ripercussioni avendo i Comuni firmato delle ordinanze di proroga dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. (AMM)
LA SICILIA
Emergenza Ipia Marconi oggi sopralluogo tecnico
CANICATTI'. Si intravedono nuove speranze per gli alunni dell'Ipia Marconi, Il futuro della scuola potrebbe decidersi già stamattina. Alle 1030 arriveranno in città i rappresentanti della Provincia per compiere dei sopralluoghi negli edifici di competenza dell'Ente, su disposizione del commissario straordinario Benito Infurnari, il quale ieri ha assicurato massimo impegno sulla vicenda al sindaco Vincenzo Corbo che lo ha sollecitato ad intervenire per risolvere l'emergenza. I tecnici visiteranno gli edifici che ospitano le altre scuole superiori per verificare se vi sono aule disponibili in modo da ospitare delle classi dell'ipia. Ma se anche questa ipotesi non dovesse andare a buon fine, si dovrà scegliere per l'adeguamento dei magazzini di via Ducezio,
vecchia sede della scuola. La proposta lanciata, sabato scorso dalla dirigente Antonella Rizzo Pinna sembra la più accreditata a concretizzarsi. Secondo i professori, infatti, compiendo i lavori di manutenzione ordinaria - tinteggiatura delle pareti e ripristino dei servizi - quei garage potrebbero godere delle minime condizioni igienico sanitarie previste dalla legge per essere riaperti. Ma la Provincia sarà disposta a finanziare gli interventi? In caso non lo fosse, docenti, bidelli e studenti sono pronti ad armarsi di pennelli, vernice e di tutti gli arnesi utili per improvvisarsi manovali e rimettere a nuovo quelle vecchie classi dove fino allo scorso anno svolgevano le lezioni, nonostante le carenze strutturali.
VALENTINA GARLANDI
PALMA DI MONTECHIARO
Cartelloni e contatori crivellati di colpi Qualcuno ha fatto esercitazioni di tiro?
Hanno utilizzato le cassette dei contatori come bersaglio, a quanto pare per esercitarsi con le armi. Anche se gli investigatori, che indagano sulle fucilate esplose contro gli armadietti in metallo posti su alcuni pali in legno, non scartano l'ipotesi che a sparare possa essere stato qualcuno impegnato in una battuta di caccia nella zona.
Il fatto è accaduto nelle campagne di contrada Mandranova, all'estrema periferia di Palma di Montechiaro. La scoperta ieri mattina è stata fatta da alcuni braccianti agricoli, proprietari di appezzamenti di terreno nella zona. Hanno notato che i coperchi delle cassette contenenti i contatori della luce presentavano decine di piccoli fori. E stato dato l'allarme al centralino del 113. Sul posto in poco tempo sono intervenuti i poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro, agli ordini del dirigente Angelo Cavaleri. Come prassi vuole l'area interessata è stata interdetta e sono iniziati gli accertamenti del caso. Dopo le verifiche la certezza che a sparare è stato un fucile da caccia. Esplosi due o tre i colpi all'indirizzo dei contenitori, praticamente crivellati dai pallini. Le indagini mirano a risalire ai responsabili degli spari. Scartata la pista investigativa che qualcuno possa avere preso di mira i proprietari dei terreni circostanti. Restano in piedi le ipotesi che ignoti hanno giocato al tiro al bersaglio contro le cassette, forse malavitosi per esercitarsi, oppure cacciatori di passaggio, che hanno sparato per il solo gusto di utilizzare l'arma. Quest'ultima ricostruzione resta la più accredita. Un "gioco" pericoloso su cui la Polizia indaga per risalire agli autori ed eventualmente ai motivi del gesto. Nella zona si sono portati gli uomini della Scientifica.
ANTONNO RAVANÀ
M5S E SEL: «FURBATA» NEL DL FEMMINICIDIO
«Emendamento PdPdl per salvare le Province» Bufera su post grillino
GABRIELLA BELLUCCI
Ro. Uscite dalla porta con ampio consenso politico, le Province rischiano di rientrare dalla finestra, A denunciarlo sono M5S e Sel, puntando il dito contro l'emendamento Bressa (Pd) al decreto sul femminicidio, che riconduce al 31 dicembre 2013 la proroga per il commissariamento dei consigli provinciali in scadenza nel 2012, Tradotto: se entro 11- ne anno non ci saranno interventi legislativi, nel 2014 si tornerà a votare per le Province che dovevano sparire. Ma il Pd smentisce la su tutta la linea.
«In un solo colpo hanno sporcato l'importantissima legge sul femminicidio e hanno rilanciato enormi costi che graveranno ovviamente sulle tasche degli italiani», tuona sui blog di Beppe Grillo Max Bugatti, consigliere comunale del M5S a Bologna, attaccando «Pd e Pdl». Per capire meglio la questione - e il contenzioso politico - bisogna ripartire dal governo Monti, il primo a varare un decreto per commissariare le Province, in attesa che una riforma cancellasse gli enti intermedi e ridistribuisse le competenze tra Regioni e Comuni. Un successivo decreto ha poi prorogato il commissariamento alla fine del 2013, ma l'articolo 12 del provvedimento sul femminicidio, nell'agosto scorso, ha ulteriormente fatto slittare il termine al giugno 2014.
E' qui che, in sede di conversione, si è inserito l'emendamento di Bressa (Pd), che riporta la proroga al 31 dicembre 2013. Con quale effetto? Secondo il grillino Toninelli, «in assenza di una riforma con legge ordinaria, approvata entro fine anno, si andrà al voto normalmente, senza modifiche di alcun genere, senza riduzione di funzioni e numero di consiglieri». Le Province, insomma, tornerebbero in vigore a pieno diritto, con tanti saluti al taglio dei costi amministrativi.
Ma Bressa non ci sta a passare per sabotatore e, soprattutto, a subire la rampogna di Bugatti. «Il blog di Grillo smentisce i deputati del M5S, i quali in commissione si sono astenuti sull'emendamento soppressivo dell'articolo 12 in merito alle Province, riconoscendo la sua fondatezza». Ovvero: evitare il rischio che la Consulta, come già avvenuto, possa «annullare il provvedimento» (per estraneità della materia). Quanto al commissariamento, siccome lo scorso anno la proroga è stata inserita nella Legge di bilancio, lo stesso potrà accadere anche quest'anno. E infine, chiarisce Bressa: «La riforma delle Province ha già subìto un'accelerazione, poiché sul ddl il governo ha posto l'urgenza, e quindi entro metà novembre sarà al voto dell'Aula». Si vedrà.