Agrigentoflash.it
Raffadali, operazione "Demetra": concessi di domiciliari a Terrazzino.
Arresti domiciliari per Vincenzo Giuseppe Terrazzino, 49 anni, di Raffadali, ex consigliere provinciale e gestore di un patronato, coinvolto nell'ambito dell'operazione "Demetra", con l' accusa di associazione a delinquere e truffa ai danni dell'Inail e dell'Inps. Sono stati concessi dai giudici del Tribunale del Riesame, che hanno accolto la richiesta presentata dal suo legale, l'avvocato Enrico Quattrocchi. Terrazzino è tornato nella sua casa di Raffadali, dopo oltre tre mesi dal blitz dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Agrigento, con il coordinamento dei pubblici ministeri Matteo Delpini e Andrea Maggioni.
Class action per chiedere l'annullamento e il rimborso Iva sulla Tia 2005/2010.
Il centro servizi al cittadino coordinato dal presidente Nello Hamel in collaborazione con i propri legali, promuove un'azione collettiva nei confronti dell'ATO GESA AG. 2 " finalizzata all'annullamento della richiesta di pagamento dell'IVA sulla TIA 2010 e alla restituzione dell'IVA gravata sulle fatture/bollette emesse dal 2005 al 2010. L'azione tende ad affermare l'inapplicabilità dell'IVA sulla Tia stante la natura "tributaria" e non "corrispettiva" dei pagamenti effettuati dagli anni 2005/2010. Questa condizione è stata, infatti, chiarita dall'intervento della Corte Costituzionale prima (sent.238/2009) e dalla recente sentenza della Cassazione n.3756 del 9 marzo 2012. L'iniziativa, verrà impostata in modo da garantire al massimo gli utenti ed evitare, in ogni caso, aggravi di costi derivanti da ritardato od omesso versamento. Tutte le persone interessate possono contattare il Centro Servizi al Cittadino, il pomeriggio dei giorni dispari, nella sede di via Manzoni n.17 Agrigento.
Case fantasma in Sicilia, il record è ad Agrigento.
Record di immobili non registrati in Sicilia, maglia nera per la provincia di Agrigento. Infatti è quella con il maggior numero di immobili 'sconosciuti' con più di 30 mila unità, seguono Palermo e Catania. Gli edifici non censiti sono stati 'scovati' dall'Agenzia delle Entrate. Le rendite catastali degli immobili in provincia di Agrigento si aggirano a poco più di 7 milioni di euro. L'operazione di regolarizzazione delle case sconosciute al Catasto è stata realizzata grazie all'incrocio delle mappe catastali con le immagini aeree rese disponibili dall'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), per avvistare così i fabbricati presenti nel territorio.
Gds.it
Precari, emendamento al Senato per la stabilizzazione nei comuni siciliani.
«Abbiamo lavorato assieme al governatore Rosario Crocetta e al ministro D'Alia all'emendamento al Senato al decreto sulla pubblica amministrazione per risolvere il problema dei precari degli enti locali siciliani. Con questa norma almeno il 70 per cento dei comuni potranno stabilizzare i precari, mentre per il restante 30 per cento creeremo un bacino unico per avviare anche la loro stabilizzazione superando alcuni vincoli». Lo dice l'assessore regionale alle Autonomie locali , Patrizia Valenti. L'emendamento consentirà di appostare le risorse in capo alla Regione in modo da non appesantire quei comuni che hanno un rapporto tra spese correnti e spese per il personale già al limite consentito per poter stabilizzare i precari che in Sicilia sono circa 24 mila.
Con questa norma su 380 comuni il 70 per cento potrà stabilizzare i lavoratori, il personale precario del restante 30 per cento sarà inserito in un bacino unico in modo da avviare anche per loro la stabilizzazione. «È un risultato positivo ottenuto grazie al lavoro del governo Crocetta e del ministro D'Alia - aggiunge Valenti - questo dimostra che quando si passa dalle parole ai fatti si raggiungono obiettivi importanti».
«È davvero positiva e importante l'approvazione dell'emendamento al Decreto sulla pubblica amministrazione, avvenuta oggi in Commissione Bilancio al Senato, che dà un contributo di chiarezza sulla situazione dei precari siciliani». Lo afferma Gianpiero D'Alia, ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione. «Le risorse della Regione erogate agli enti territoriali per finalità di proroga - aggiunge D'Alia - non verranno conteggiate nel calcolo della spesa del personale di ciascun ente». «Con questo intervento, frutto del costruttivo lavoro di questi mesi - conclude D'Alia - si dà la possibilità di avviare un percorso di proroga finalizzato a una successiva stabilità dei rapporti di lavoro, in linea con i meccanismi di reclutamento previsti nell'intero decreto». «Grazie all'emendamento concordato tra governo regionale siciliano e governo nazionale sarà possibile in Sicilia, procedere all'avvio del processo di stabilizzazione dei precari». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. «L'emendamento infatti, - aggiunge il presidente - concordato tra governo siciliano e il Ministro D'Alia, è stato approvato oggi dalla Commissione Bilancio del Senato e ha ricevuto il via libera da Governo e Parlamento. Un sentito ringraziamento a quanti si sono adoperati in questa vicenda, oltre al Ministro D'Alia, al sottosegretario Simona Vicari, al Ministro Alfano, l'onorevole Finocchiaro, al presidente Schifani, al presidente della commissione Azzolini che ha dato parere favorevole e alla commissione tutta». «Grazie a questo emendamento - conclude Crocetta - la Sicilia potrà risolvere il problema storico dei precari, senza gravare con spese aggiuntive, sul bilancio della Regione e dello Stato».
Rifiuti, una nuova ondata di scioperi
Disagi in 7 Comuni agrigentini
Non li pagano e gli operatori ecologici tornano ad incrociare le braccia. Il 18 di ottobre a fermarsi saranno i netturbini in servizio a Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Campobello, Naro e Camastra. Nei sette Comuni il servizio è stato gestito, fino al 30 di settembre dalla Dedalo Ambiente. La società è ancora in piedi, ma dal primo di ottobre si occupa della liquidazione, mentre la competenza è passata ad Antonino Lo Brutto e Michele Leandro, commissari nominati dalla Regione nei sette Comuni dell'ambito territoriale, in attesa del definitivo via libera alle Ssr che sostituiranno le Ato. All'origine dello sciopero, proclamato dalla segreteria generale della Cgil funzione pubblica guidata da Alfonso Buscemi, c'è il mancato pagamento dello stipendio di settembre agli operatori ecologici.
Agrigentonotizie.it
Istituto "Toscanini", da Palermo le rassicurazioni sul suo futuro.
L'assessore Valenti ha annunciato che nei prossimi giorni la Regione siciliana esiterà il Bilancio di previsione 2014 e ritiene che con questo prossimo strumento contabile sarà possibile assicurare le risorse necessarie per il mantenimento dell'offerta formativa. Rassicurazioni giungono da Palermo dopo la riunione operativa convocata dall'assessore regionale alle Autonomie Locali, Patrizia Valenti, per discutere sul futuro dell'istituto musicale "Toscanini" di Ribera. E' intervenuta la deputata regionale Margherita La Rocca Ruvolo. L'assessore Valenti ha precisato, unitamente all'assessore Scilabra, che la linea del Governo regionale è quella di salvaguardare le scuole pubbliche e quindi al momento ogni preoccupazione e/o forme di protesta appaiono del tutto premature e strumentali. Il commissario della Provincia regionale di Agrigento, Benito Infurnari, ha rappresentato di essere stato costretto a ridurre drasticamente le risorse al "Toscanini" poiché quelle attuali 2013 consentono di concludere l'anno in corso ma non sono sufficienti a garantire copertura in esercizio provvisorio per il 2014 a causa della previsione di ulteriori tagli alla spesa imposti dalla normativa vigente: ha pertanto richiesto delle integrazioni finanziarie. L'assessore Valenti ha annunciato che nei prossimi giorni la Regione siciliana esiterà il Bilancio di previsione 2014 e ritiene che con questo prossimo strumento contabile sarà possibile assicurare le risorse necessarie per il mantenimento dell'offerta formativa del "Toscanini". Il commissario Infurnari è poi intervenuto assicurando che, con lo stanziamento delle integrazioni finanziarie annunciate, revocherà tempestivamente la determinazione di riduzione ripristinando le risorse necessarie all'istituto. Alla luce dei risultati dell'incotro, gli studenti stanno valutando di sospendere le forme di protesta in atto.
Sicilia24h.it
Tutela Punta Bianca, Tavolo tecnico alla Provincia
Incontro interlocutorio a Palermo tra l' assessore regionale a Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, ed il generale Corrado Dalzini, nel merito della ricerca di un luogo alternativo al Poligono Drasi a Punta Bianca Agrigento dove compiere le esercitazioni militari. In proposito, plaudono le associazioni ambientaliste Marevivo, Legambiente e Mareamico, insieme al Distretto turistico ed al Consorzio turistico Valle dei Templi di Agrigento. Le stesse associazioni annunciano che sabato prossimo, 12 ottobre, alla Provincia Regionale di Agrigento, alle ore 10.30, si insedierà un Tavolo tecnico a cui parteciperanno le associazioni, la deputazione agrigentina e i sindaci interessati alla tutela delle aree di Punta Bianca.
Infoagrigento.it
Tornano in piazza gli studenti agrigentini del collettivo "Sempre in lotta"
Il collettivo Sempre in lotta di Agrigento organizza un corteo per l'11 ottobre alle 8:30 in piazza Cavour. "Il corteo - si legge in una nota - nasce dalla necessità di denunciare la drammatica situazione dell'istruzione pubblica nazionale e agrigentina. A partire dagli anni '90 l'istruzione pubblica italiana si è vista attaccare in tutti i modi: si parte con l'entrata dei capitali privati grazie all'autonomia scolastica, per poi continuare con la riforma Moratti e quella Fioroni, fino ad arrivare ai tagli della Gelmini. Dal 2008 ad oggi all'istruzione sono stati sottratti circa 10 miliardi di euro, con le conseguenze che ora sono sotto gli occhi di tutti: tagli delle ore e degli indirizzi, alunni disabili senza insegnanti di sostegno, classi con oltre 30 studenti, edifici non a norma, contributi scolastici alle stelle, licenziamento di decine di migliaia di lavoratori della scuola, il taglio dei fondi per il diritto allo studio, ecc". "Le conseguenze dei tagli all'istruzione - si legge ancora - non si vedono solo dentro le scuole ma anche fuori. Il fatto che l'abbandono scolastico sia arrivato al 17% e che ci sia un crollo delle immatricolazioni all'università è una delle conseguenze dei costi di accesso all'istruzione sempre più alti, fattore che sta portando l'Italia a riparlare di analfabetismo di ritorno. Di fronte a una tragedia nazionale come questa il governo Letta ha pensato ai proclami e ai decreti-propaganda, ha infatti stanziato appena 400 milioni assolutamente insufficienti per la situazione in cui versa la scuola pubblica italiana. Per la borghesia e i suoi partiti tuttavia è normale: il grande capitale deve aumentare i profitti, i popoli devono fare austerità! Serve una forte risposta alle politiche di austerità. Noi chiediamo a gran voce l'immediato raddoppio dei finanziamenti alla scuola pubblica e l'azzeramento dei finanziamenti alle scuole private e il ritiro di tutte le controriforme a partire dall'autonomia scolastica". "Anche quest'anno lottiamo per un reale diritto allo studio, per una scuola pubblica, gratuita, laica e di qualità; per i nostri diritti, dai trasporti gratuiti alla possibilità di avere libri in comodato d'uso; contro tagli, precariato e licenziamenti nelle nostre scuole", conclude la nota.
DI SICILIA
"TOSCANINI"
Passo avanti dopo l'incontro in Regione
Passo avanti per il Toscanini a rischio di chiusura dopo la riunione operativa convocata dall'assessore regionale alle Autonomia Locali Patrizia Valenti per discutere sul futuro dell'istituto e alla quale hanno preso parte anche il direttore Claudio Montesano l'assessore regionale all'istruzione Nelli Scilabra, il Capo di Gabinetto Gugliotta, il Commissario della ex provincia Infurnari, i vertici burocratici della Provincia e il deputato regionale Margherita La Rocca. Gli assessori Valenti e Scilabra hanno precisato che la linea del Governo regionale è di salvaguardare le scuole pubbliche per cui ogni preoccupazione e forma di protesta appaiono premature e strumentali. A giorni la Regione esiterà il Bilancio di previsione 2014, grazie al quale si potrà assicurare le risorse necessarie per mantenere l'offerta formativa del Toscanini. TC
RIFIUTI. Dopo l'arrivo del commissario
Adesione alla «SRR»
Liquidata partecipazione.
L'amministrazione comunale ha dovuto aderire al nuovo soggetto giuridico della SRR ed in particolare al consorzio ATO 4 Agrigento Provincia Est. Il governo regionale infatti ha mandato nelle scorse settimane in città l'architetto Francesco Cuffaro con i poteri di commissario ad acta per approvare l' atto deliberativo di adesione al nuovo soggetto che dal 30 settembre avrebbe dovuto rilevare i servizi legati alla raccolta, pulizia e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Un servizio definito anche di recente "deficitario sotto l'aspetto qualitativo e dei costi" dagli stessi amministratori comunali e soprattutto dal consigliere Pd Antonio Maira tra i più critici sotto l'aspetto dei servizi resi alla cittadinanza. Sulla scorta di questa adesione l'amministrazione comunale ha dovuto impegnare e liquidare la prima somma necessaria per la sottoscrizione della quota societaria di adesione alla nuova società a responsabilità limitata che ha un capitale sociale di 10 mila euro. La somma liquidata è di 1.010,27 euro pari al 10.103 per cento del capitale sociale. EG
PROVINCIA. Ben 7 su 36 sono state cancellate
Pro loco e turismo, il numero è in calo
Cala il numero delle Pro Loco clic operano in provincia di Agrigento. Ben 7 su 36 sono state cancellate dall'albo regionale perché inattive oppure senza i requisiti previsti dalla legge. La Provincia aveva rilevato la presenza delle seguenti Pro Loco: Aragona, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Comitini, Favara, Grotte, Lampedusa e Linosa, Licata, Lucca Sicula, Menfi , Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, Santa Margherita Belice, Santo Stefano Quisquina, Sciacca e Siculiana. Ma nel 2011 le Pro di Comitini e Lampedusa - Linosa non hanno confermato la sussistenza dei requisiti per l'anno 2010, mentre ad agosto scorso il presidente il presidente della Pro Loco di Ravanusa ha comunicato la cessazione di ogni attività. Nessuna risposta è pervenuta dalle Pro Loco di: Burgio, Campobello di Licata, Racalmuto e Sambuca di Sicilia quindi è stata avviata la pratica perla cancellazione dall'albo. La Regione Siciliana riconosce e promuove nel contesto dell'organizzazione e della programmazione turistica, le associazioni Pro Loco, come associazioni di volontariato che hanno finalità di promozione turistica e valorizzazione dei luoghi. PAPI
Stipendi arretrati. Da giorno 18 niente raccolta
Rifiuti, una nuova ondata di scioperi.
Disagi in 7 Comuni.
L'astensione dal lavoro proclamata dalla Cgil funzione pubblica, guidata da Alfonso Buscemi, per la mancata re remunerazione delle paghe del mese di settembre.
Non li pagano e gli operatori ecologici tornano ad incrociare le braccia. Il18 di ottobre a fermarsi saranno i netturbini in servizio a Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Campobello. Naro e Camastra. Nei sette Comuni il servizio è stato gestito, fino al 30 di settembre dalla Dedalo Ambiente. La società è ancora in piedi, ma dal primo di ottobre si occupa della liquidazione, mentre la competenza è passata ad Antonino Lo Brutto e Michele Leandro, commissari nominati dalla Regione nei sette Comuni dell'ambito territoriale, in attesa del definitivo via libera alle Ssr che sostituiranno le Ato. All'origine dello sciopero, proclamato dalla segreteria generale della Cgil funzione pubblica guidata da Alfonso Buscemi, c'è il mancato pagamento dello stipendio di settembre agli operatori ecologici. Una situazione, questa, che purtroppo si ripete ogni mese. In occasione delle manifestazioni di protesta del mese scorso c'era li fatto che, addirittura, il personale attendeva il pagamento di due stipendi. La Dedalo Ambiente aveva versato agli operatori ecologici solo un acconto della busta paga di luglio e nemmeno un euro per il mese di agosto. Lo sciopero, in quell'occasione, era stato revocato solo all'ultimo momento, quando l'Ato liquidò al personale ciò che gli spettava. Lo stop alla raccolta di rifiuti provocherà nuovi disagi ai cittadini, per questo l'Ato Ag3 spera di ottenere la revoca. "Domani (oggi ndr) ha annunciato ieri Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente verseremo al personale un acconto di 700 euro, quindi chiederemo la revoca dell'iniziativa di protesta". AAU
LAVORO. Prolungati fino a dicembre i 18.500 contratti negli enti locali. Ma i sindaci potranno assumere definitivamente solo le categorie basse
Precari, sì alle proroghe ma resta il nodo stabilizzazioni
Dopo il via libera in commissione, anche l'aula del Senato ha approvato la norma che permette subito la proroga dei contratti dei l8.500 precari dei Comuni. E consente anche ai sindaci di stabilizzare, malgrado su questo aspetto la Regione sarà costretta a intervenire con una propria legge. L'assessore alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, illustra così i passi avanti compiuti a Roma. In attesa dei voto della Camera, la Valenti ricorda che «la norma consente di svincolare i contributi che la Regione dà ai sindaci dal calcolo del patto di stabilità. Così quasi nessun sindaco sforerà e rischierà il default. Tutti questi potranno dunque stabilizzare nel corso dell'anno sfruttando sempre i contributi della Regione. Tuttavia la Valenti precisa che «restano in vigore le norme che consentono le stabilizzazioni solo nelle categorie basse, la A e la B. Ma la maggior parte dei precari si trova in fascia alta C e D: dovrebbero quindi accettare un demansionamento che corrisponde a un taglio di stipendio. Le stabilizzazioni in fascia alta devono invece passare da un concorso in cui c'è una riserva del 50% per gli attuali precari. Soluzione che i sindacati, in testa il Movimento giovani lavoratori, chiedono di scongiurare. La Valenti precisa che «bisognerà tentare di avere altre deroghe dallo Stato». I Comuni che, malgrado la deroga al patto di stabilità, non possono stabilizzare «cederanno» i loro precari a un bacino unico gestito dalla Regione: «Lo utilizzeremo - conclude la Valenti - per gestire con la mobilità i vuoti d'organico che si creano nei Comuni che possono invece assumere». La Uil, con Claudio Barone, chiede di «avviare un confronto fra sindaci, Regione e sindacati. Per individuare ogni singola realtà locale e le soluzioni applicabili». Il Pd, con Mariella Maggio, ritiene che «malgrado la buona volontà del governo regionale e del ministro D'Alia, il testo va integrato altrimenti le stabilizzazioni sono a rischio. Mentre Lino Leanza (Articolo 4) «invoca la collaborazione fra governo regionale e Parlamento nazionale». GIA. PI.
I NODI DELLA REGIONE.
LA VALENTI: BUROCRATI CHE RITARDERANNO I PROVVEDIMENTI RISPONDERANNO ECONOMCAMENTE»
Semplificazione amministrativa pronta la legge sul silenzio assenso
Obbligatorio rilasciare gli atti ai cittadini in 30 giorni
Il presidente Crocetta ha presentato il disegno di Legge, che sarà varato dalla giunta nei prossimi giorni. Il silenzio-assenso non sarà più opzionale ma obbligatorio.
Silenzio -assenso su ogni pratica amministrativa e responsabilità diretta dei dirigenti che ritardano i provvedimenti chiesti da semplici cittadini, imprese ed enti locali: la giunta Crocetta ha messo a punto il disegno di legge che amplia le più recenti norme nazionali sulla semplificazione amministrativa. Un testo illustrato ieri in conferenza stampa da Crocetta e dall'Assessore alla funzione pubblica, Patrizia Valenti, che è già stato esaminato dalla giunta anche se l'approvazione finale arriverà nei prossimi giorni. Secondo il presidente "con questa norma il silenzio-assenso sulle pratiche non sarà più opzionale ma obbligatorio'": qualunque atto l'amministrazione debba produrre autonomamente o su richiesta di parte dovrà essere rilasciato in 30 giorni. Se questo termina scadrà invano, ha spiegato Crocetta, "il cittadino, l'impresa o l'ente locale potrà dare comunicazione all'amministrazione di volersi avvalere del silenzio-assenso e da quel momento in poi il provvedimento si intende rilasciato" Il presidente ha aggiunto però che "nei successivi 15 o 30 l'amministrazione può intervenire per bloccare iniziative in contrasto con leggi". Anche la conferenza di servizi non potrà più essere paralizzata dal ritardo o dall'assenza di un responsabile di un ufficio che deve dare un parere perché in entrambi i casi scattali silenzio-assenso. La Valenti ha spiegato che «restano escluse dal silenzio-assenso Via e Vas, le valutazioni di impatto ambientale». E il disegno di legge fa salve le norme nazionali (la 241 dei '90) in materia di Scia, la segnalazione di inizio attività, che scatta in caso di richiesta di rilascio di autorizzazioni, licenze o concessioni avvenga su semplice comunicazione a meno che non si tratti di azioni in materia ambientale, paesaggistica, culturale, difesa nazionale, immigrazione e finanze. Restano in vigore anche i termini più lunghi di 30 giorni individuati due anni fa dalla legge Chinnici: scaduti questi scatterà il silenzio-assenso. La Valenti ha precisato che «dopo il silenzio-assenso la Regione può rivalersi sul dirigente dell'ufficio che ha ritardato il provvedimento». Previsti indennizzi di 2 mila euro a vantaggio del cittadino danneggiato. Ma il dirigente può rispondere sia sotto il profilo amministrativo e contabile che penale peri danni provocati dai silenzio-assenso scattato a causa sua. Crocetta ha rivelato di avere incontrato resistenze su questo testo: «È in questa materia che si annida la corruzione». Già approvate invece delle modifiche al disegno di legge che crea le città metropolitane: Palermo, Catania e Messina.Accogliendo le proteste di quasi tutti i partiti all'Ars, la giunta ha deciso che i Comuni che saranno ricompresi nell'area metropolitana manterranno la loro autonomia. Di più, l'adesione sarà volontaria. E gli organi che guidano la città metropolitana - giunta e consiglio - saranno eletti dall'assemblea dei sindaci e non dal popolo. GIACINTO PIPITONE
LA SICILIA
Dopo una battaglia legale, l'azienda sanitaria pensa a fare un passo indietro.
Asp, omaggi alla Provincia
L'Asp di Agrigento potrebbe decidere di lasciare l'orto botanico e l'ex padiglione isolamento dell'ex ospedale psichiatrico alla Provincia regionale di Agrigento. L'azienda sanitaria provinciale aveva fatto causa all'Ente nel 2006, chiedendo appunto che gli venissero restituite entrambe le strutture di sua proprietà. Il giudice Massimo Donnaruma, del tribunale di Agrigento, aveva accolto la linea difensiva dell'Asp, che nel corso delle udienze ha evidenziato come la riforma sanitaria del 1978 disponesse che la proprietà degli immobili usati a scopo sanitario doveva passare dalle Province ai Comuni e dai municipi alle Usl, e che fino agli anni 80 i locali erano in uso all'ex manicomio. Quindi, ha deciso il tribunale, l'Azienda sanitaria provinciale aveva il diritto di rientrare in possesso dei locali. Una decisione contro la quale, pare, la Provincia potrebbe prepararsi a presentare ricorso in Appello per riottenere soprattutto l'ex colonia agricola, divenuta nel frattempo l'orto botanico dell'Ente. Oltre a chiedere indietro i locali, tra l'altro l'Ente, potrebbe tornare a chiedere un indennizzo (verosimilmente a 6 zeri) per i lavori di adeguamento fatti in questi anni sia al giardino, oggetto di opere di consolidamento massicce, che ai padiglioni attualmente adibiti ad uffici della Provincia. Richiesta già avanzata in sede di processo e non accolta dal giudice in primo grado. Una linea di «attacco» che adesso potrebbe essere smontata dall'Azienda sanitaria, la quale parrebbe disponibile a studiare una forma di restituzione indiretta dei locali. Riassegnarli, con una sentenza favorevole, non è pensabile, e quindi è possibile che decida di concederli gratuitamente al vecchio proprietario. L'Asp infatti in atto potrebbe non avere interesse nella gestione di quelle aree né le risorse necessarie per affrontare un mega indennizzo o più semplicemente le spese di manutenzione e gestione del giardino botanico di via Demetra. Del resto nemmeno la Provincia è attualmente nelle condizioni di poter garantire pienamente la sopravvivenza dell' ex colonia agricola, tanto che si era pensato anche ad un bando pubblico per assegnare alcune aree a privati per finalità di tipo culturale. Tutto ovviamente è al momento solo a livello teorico, e nessun atto formale è stato ancora consumato. Indispensabile, infatti, sarebbe prima un incontro tra il manager Salvatore Messina e il commissario Benito Infurnari.
GIOACCHINO SCHICCHI
RIBERA
Toscanini, dalla Regione i fondi per la sopravvivenza
La Regione ha assicurato che con il bilancio di previsione per il 2014 metterà a disposizione le risorse finanziarie per il mantenimento dell'offerta formativa e della stessa vita dell'istituto superiore di studi musicali Toscanini di Ribera. Questo è quanto emerso da una riunione operativa che si è tenuta a Palermo presso l'assessorato regionale alle autonomie locali, presenti gli assessori regionali Patrizia Valenti, Nelli Scilabra, il deputato Margherita La Rocca, il capo di gabinetto Gugliotta e il commissario Infurnari, E' stato detto che il governo regionale intende salvaguardare le scuole pubbliche, che la somma di denaro assegnata consentirà al Toscanini di potere chiudere l'anno 2013 e che per il 2014 saranno assegnate le somme necessarie, in integrazione con il nuovo bilancio, per far continuare a far vivere il conservatorio con i suoi 250 studenti e i 30 docenti.
"Alla luce delle rassicurazioni espresse dagli assessori - ha dichiarato il direttore Montesano - esprimo viva soddisfazione nella certezza che tutto presto sarà risolto ed informo che gli studenti stanno valutando di sospendere le forme di protesta in atto: posso testimoniare che gli assessori Valenti e Scilabra hanno espresso grande sensibilità ed attenzione per garantire il diritto allo studio di centinaia di studenti". ENZO MINIO