/ Rassegna stampa » 2013 » Ottobre » 30 » Rassegna stampa del 30 ottobre 2013

Rassegna stampa del 30 ottobre 2013

 LA SICILIA
 
PROVINCIA REGIONALE
Beni archeologici e artistici: Taibi soddisfatto
Il consulente — esperto per la tutela del patrimonio culturale e artistico della Provincia regionale di Agrigento, Michelangelo Taibi, ha espresso con una nota, il proprio compiacimento per le recenti nomine della Regione ai vertici degli uffici Archeologici e culturali della città. La nota dell'avvocato Taibi è stata anche indirizzata a Caterina Greco, Gabriella Costantino, Giuseppe Parello e Vincenzo Caruso.
 
Canicattì, Dedalo Ambiente nuovo precetto da Catanzaro
CANCATTÌ. c. v.) Un atto di precetto ed un atto di pignoramento relativi a 2 decreti ingiuntivi per un importo di 500.000 euro sono stati notificati dalla ditta Catanzaro, proprietaria della discarica di Siculiana, alla Dedalo Ambiente società dell'Ato Ag3 che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nei comuni di Canicattì, Licata, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Campobello di Licata, Palma di Montechiaro e Naro. Si tratta di somme residue che la Catanzaro deve ricevere dalla Dedalo rispetto ad un debito originario di oltre 2 milioni, per lo smaltimento dei rifiuti in discarica per l'anno 2012. I due provvedimenti, anche in questa occasione sono stati notificati anche ai sindaci dei comuni consorziati i quali in caso di mancato versamento delle somme richieste da parte della Dedalo, dopo il debito maturato con il gestore della discarica, dovranno ottemperare direttamente con il pagamento richiesto dalla ditta Catanzaro, Inoltre, il pagamento delle somme è stato richiesto anche in vista dell'imminente cessazione delle attività da parte di Dedalo che attualmente è guidata da tre commissari compreso il liquidatore Rosario Miceli. In attesa che vengano versate le somme residue richieste la società proprietaria della discarica di contrada Matarano ha provveduto anche a bloccare i conti correnti della Dedalo Ambiente presso la banca di Credito Cooperativo San Francesco. Soltanto lo scorso primo di ottobre la società d'ambito dell'Ato Ag3 aveva provveduto su ordinanza del giudice del Tribunale di Agrigento Gerlando Lo Presti Seminerio circa 1 milione e duecento mila euro alla Catanzaro.
 
ULTIMO SI' DEL SENATO, ORA E' LEGGE IL DECRETO SULLA PUBLICA AMMINISTRAZIONE
Precari, assunzioni solo per concorso
La Rai dovrà comunicare al governo l'entità delle retribuzioni anche per le collaborazioni
Il decreto sulla Pubblica amministrazione, convertito in via definitiva in legge, punta a razionalizzare i meccanismi delle assunzioni, favorire la mobilità e garantire gli standard e i livelli di efficienza.
Obiettivo considerato un ulteriore passo verso la revisione della spesa pubblica. Ecco i punti principali della legge, approvata in prima lettura dal Senato il 10 ottobre, emendata dalla Camera il 24 ottobre e convertita in legge ieri al Senato un giorno prima della sua scadenza.
ILVA-RIVA ACCIAI. In caso di sequestro di società, beni o quote il custode giudiziario ne può con sentire l'uso agli organi societari per garantire la continuità aziendale. Si tratta di un emendamento che consente la continuità di produzione messo a punto dopo le vicende della Riva Acciai.
AUTO BLU-CONSULENZE. Il tetto di spesa per le auto blu scende dall'80% al 60%, con un ulteriore giro di vite del 10% sulle consulenze esterne il cui tetto di spesa peri! 2014 passa al
75%.
BUONUSCITE D'ORO. Freno alle buonuscite d'oro di dirigenti di società partecipate dalle amministrazioni pubbliche. Le società controllate, in assenza di preventiva autorizzazione, non possono inserire clausole al momento della cessazione del rapporto di lavoro che prevedono "benefici economici superiori a quelli derivanti dal contratto collettivo di lavoro".
 
STIPENDI RAI. È esteso anche alla società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo l'obbligo di comunicare alla presidenza del Consiglio e al ministero dell'Economia il costo annuale del personale, relativamente ai singoli rapporti di lavoro dipendente o autonomo. E così confermato l'emendamento, inserito dalla Lega alla Camera, sulla pubblicità degli stipendi Rai -Civit: la Commissione indipendente per la valutazione e la trasparenza diventa un'agenzia senza scorpori ma con rafforzamenti dell'organico e assume la denominazione di Anac, Autorità nazionale anticorruzione.
TESTIMONI DI GIUSTIZIA. Estesa la possibilità di inserimento nella Pubblica amministrazione anche a chi è uscito dal programma di protezione.
LAVORO FLESSIBILE. E consentito solo per esigenze temporanee ed eccezionali.
CONCORSI. Viene sanzionata la stipulazione di contratti che eludono l'obbligo di reclutamento tramite concorso. Non più fino al 31 dicembre 2015, ma anche per tutto il 2016 le Pubbliche amministrazioni potranno effettuare assunzioni utilizzando solamente le proprie graduatorie di vincitori e idonei ancora in vita. E i nuovi concorsi (sempre fino al 31 dicembre 2016 e non più fino al 2015) saranno riservati «esclusivamente» ai precari con tre anni di servizio nelle P. a. negli ultimi cinque, sempre tenuto conto del turnover.
Inoltre, precari e vincitori di concorso avranno priorità nelle assunzioni pubbliche fino al 2016.
VIGILI DEL FUOCO, Si incrementa di mille unità l'organico, prorogando la validità delle graduatorie di concorsi pubblici.
CROCE ROSSA. I Comitati locali e provinciali della Croce Rossa italiana esistenti al 31 dicembre 2013 acquisteranno la personalità giuridica di diritto privato e saranno iscritti di diritto ai registri provinciali delle Associazioni di promozione sociale.
SISTRI. Per quanto riguarda il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, alcune categorie vengono escluse dalla tenuta dei registri di carico e scarico, tra queste le aziende agricole, C'è una proroga per le sanzioni, che si applicano a decorrere dalla scadenza di 90 giorni dopo la data di avvio dell'operatività del Sistri.
ISTITUTI SCOLASTICI ALL'ESTERO. Non c'è più l'assunzione di personale in loco per gli istituti scolastici all'estero e si stabilisce il raccordo agli ordinamenti delle scuole statali in territorio nazionale. Finora era prevista l'assunzione di supplenti con contratti locali.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
PROVINCIA
Intervento di Taibi sulle recenti nomine regionali
Il consulente esperto per la tutela del patrimonio culturale e artistico della Provincia regionale di Agrigento, Michelangelo Taibi ha espresso il proprio compiacimento per le recenti nomine della Regione ai vertici degli uffici Archeologici e culturali della città. Il riferimento è alla neo Soprintendente ai beni culturali Caterina Greco, al direttore del Museo Archeologico Gabriella Costantino, al Direttore del Parco Giuseppe Parello e al direttore della biblioteca Pirandello Vincenzo Caruso. (LOG)
 
ATO. Il sindaco Zambuto ha firmato l'ordinanza per non interrompere la raccolta in città
Rifiuti, niente stop al servizio Un mese di proroga alle ditte
Proroga di un mese alle imprese che gestiscono il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti ad Agrigento. L'ordinanza è del sindaco Marco Zambuto che ha predisposto il documento che permette alle imprese dell'Ati, di non interrompere il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti la cui proroga scade proprio oggi. Decisione analoga è stata presa dagli altri sindaci della provincia anche se in alcuni casi, la proroga è di sei mesi, visti i tempi biblici che si stanno impiegando per la costituzione di Srr e Aro e nell'applicazione delle nuove norme e disposizioni impartite dalla Regione nei mesi scorsi con tanto di invio di commissari straordinari.
«Abbiamo deciso per la proroga di un mese - spiega Zambuto - sia per evitare le continue strumentalizzazioni e dichiarazioni che ogni giorno si susseguono sull'argomento, ma soprattutto per tenere fede all'impegno di istituire il tavolo tecnico con alcuni consiglieri comunali e con i dirigenti per mettere a punto un progetto che lasci tutti soddisfatti». Ma il tavolo tecnico stenta a decollare perchè pare che i cinque posti disponibili facciano gola a tanti, evidentemente a troppi, Ma di certo questo non ha nulla a che fare con i gettoni di presenza che questo ulteriore incarico sembra prevedere o la voglia di mettere naso, mani o bocca sul futuro del compatto rifiuti. La gara è solo per il bene della città, Intanto, ieri il consigliere comunale Alfonso Vassallo, aveva rilanciato l'appello al sindaco Zambuto affinché avvii le procedure necessarie per gestire il servizio attraverso una società in house.
«E opportuno - sostiene Vassallo - che il sindaco si renda conto che non si può continuare a gestire il servizio in questo modo, e che è possibile avere un risparmio immediato del 19 percento sulla bolletta più un ulteriore risparmio indotto sulle quote di ammortamento mezzi del 25 per cento grazie all'acquisto attraverso i fondi strutturali europei». {AMM)
 
I NODI DELLA POLITICA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, OK AL DECRETO. D'ALIA: «AFFRONTATE CON CORAGGIO EMERGENZE SOCIALI»
Precari, rivolta contro il piano del ministero
Sindaci e sindacati: la lista unica non risolve nulla. L'assessore Valenti a Tgs:favoriremo i prepensionamenti
Riccardo Vescovo
PALERMO
Schiacciati da paletti troppo restrittivi imposti da Roma, la soluzione per salvare i 18 mila precari degli enti locali siciliani potrebbe arrivare da una 1egge regionale che il governo punta ad approvare all'Ars entro la fine dell'anno. La norma istituirebbe un albo unico dal quale attingerebbero i Comuni, che consentirebbe di superare alcuni vincoli stabiliti dalla normativa relativi ad esempio alla spesa per il personale. È l'ultima carta giocata dal governo regionale per prorogare i contratti dei lavoratori in scadenza al 31 dicembre e avviare i percorsi per le stabilizzazioni. Ma sindaci e sindacati ritengono non praticabile la strada suggerita da Roma e intrapresa da Palazzo d'Orleans perché, dicono, i Comuni hanno ridotti spazi di manovra a causa del patto di stabilità, ovvero dei vincoli alla spesa imposti da Roma.
L'allarme è scattato con la stesura del decreto sulla Pubblica amministrazione approvato ieri in Senato. Per il ministro Gianpiero D'Alla «il testo affronta con coraggio emergenze sociali non rinviabili. Rispondiamo a due ingiustizie: quella dei contrattisti, ai migliori dei quali diamo una speranza di assunzione stabile attraverso selezioni riservate, e quella dei vincitori di concorso, verso cullo Stato non ha onorato l'impegno preso di inserirli nelle amministrazioni»
Mula particolare situazione siciliana rende più difficili questi percorsi. Ne ha parlato ieri l'assessore regionale alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti durante il telegiornale di Tgs spiegando che «il testo del decreto è rivolto a tutti i precari d'Italia e non e favorevole alla situazione siciliana Ma le proroghe ai contratti si possono fare. I Comuni non devono aver sforato il patto di stabilità ed è necessita che ci siano dei posti vuoti in pianta organica. A tal fine stiamo lavorando a una norma per favorire i prepensionamenti anche negli enti locali»
Ma Paolo Amenta dell'Anci Sicilia, spiega che «senza una deroga al patto di stabilità, antiche le stesse le proroghe saranno difficilissime. C'era un accordo tra Roma e la Sicilia secondo il quale le somme per pagare i precari sarebbero dovute derivare da risparmi e tagli alla spesa. Ciò non è però avvenuto».
Non a caso la Cisl, che per voce di Maurizio Bernava e Gigi Caracausi, chiede di «obbligare sindaci e amministratori locali a recuperare risorse, tagliare sprechi in via amministrativa e confrontarsi col sindacato per ridurre, ente per ente, ogni fattore di deficit». La soluzione, secondo l'assessore Valenti, potrebbe arrivare dall'istituzione del bacino unico: in questo modo avremo una lista che ci consentirà di agire con maggio-re flessibilità. Ma serve una legge e il nostro obiettivo è approvarla entro l'anno». Ma Claudio Barone della Uil Sicilia ritiene che questa »graduatoria regionale degli Lsu non risolverebbe il problema, rimangono tutti i vincoli che impediscono le assunzioni». E la Cgil, con Michele Pagliaro, paventa »il rischio di impugnativa del Commissario dello Stato di un'eventuale provvedimento costruito su quei presupposti».
Sindaci e organizzazioni dei lavoratori sono sul piede di guerra. Totò Burrafato, primo cittadino di Termini Imerese, chiede che «Crocetta e D'Alia facciano piena chiarezza sul futuro dei precari siciliani». Restano poi irrisolti diversi nodi, tra cui quello dei 650 precari del Comune di Palermo che il 31 ottobre protesteranno davanti a Palazzo delle Aquile. Lo ha reso noto Nicolò Scaglione, segretario aziendale per il Comune di Palermo della Cisl Fp Palermo Trapani. (RIVE)
 
Agrigentoflash
 
Manifestazione di protesta dell'Unione Ciechi e Ente Sordi: " quale sorte per l'istruzione scolastica dei disabili sensoriali"
L'ente nazionale sordi e l'unione italiana dei ciechi e ipovedenti di Agrigento, associazioni in rappresentanza dei diritti all'istruzione ed all'integrazione scolastica degli alunni disabili sensoriali (ciechi e sordi) della Provincia di Agrigento lamentano, nei confronti degli enti locali preposti (Regione, Provincia e Comuni) "la mancata erogazione dei servizi specialistici in favore di ciechi e sordi (servizi specialistici scolastici e domiciliari)". Per quello che definisco " il balletto delle attribuzioni delle competenze tra i Comuni della Provincia e la Provincia Regionale di Agrigento" oggi , 30 ottobre, hanno organizzato una manifestazione di protesta, nell'aula Giglia della Provincia, per discutere sulle sorti dell'istruzione e dell'integrazione scolastica dei nostri alunni disabili sensoriali. " I proclami sull'abolizione delle Province Regionali Siciliane, da parte del Governo Regionale- si legge in una  nota-hanno di fatto solamente determinato una scarsissima dotazione di risorse finanziarie da destinare all'istruzione ed all'integrazione scolastica degli alunni disabili sensoriali, tanto da indurre la provincia Regionale di Agrigento a rimodulare la gestione dei servizi (Determinazione del Comm. Straord. Nr.26 del 13.09.13) escludendo, a differenza degli altri anni scolastici, gli alunni disabili sensoriali della scuola primaria e materna, la cui competenza sembrerebbe oggi essere dei comuni di appartenenza.
Al riguardo vale sicuramente la pena ricordare agli uffici dell'amministrazione provinciale che l'art. 12 della L.R. (Sicilia) Nr.33 del 1991 è stato da sempre il principale riferimento normativo che ha legittimato l'esistenza e l'attuazione dei servizi specialistici in favore dei sensoriali in capo alla Provincia e che di  fatto oggi, alla luce delle sopravvenute vicissitudini, sembrerebbe essere superato. A prescindere da qualsivoglia riferimento a disposizioni di legge, l'amara e triste realtà è che: un diritto, come quello allo studio ed all'integrazione scolastica per i disabili sensoriali non può essere negato o peggio ancora violato in nome di proclami del Governo Regionale sulla cancellazione delle Provincie Regionali o peggio ancora invocando astratte e rigide ripartizioni di competenze e attribuzioni tra gli enti locali. La realtà è che, ancora una volta, chi pagherà il conto per i proclami della politica, per i tagli delle risorse, per le carenze gestionali, per le omissioni e le lentezze burocratico-amministrative, saranno proprio le fasce più DEBOLI della società, i DISABILI, che poco comprendono di leggi e di voci di Bilancio. Tutto ciò crea pesante malessere e tensione sociale che va ad aggravare un contesto socio-economico per lo più debole e già messo a dura prova dagli eventi economici che l'intero territorio sta vivendo. Per le motivazioni sopra esposte si invitano il Governo Regionale e la Provincia Regionale di Agrigento a volere agire, con senso di responsabilità e con lealtà, senza appellarsi a formalismi normativi, la cui applicazione è peraltro da verificare, affinchè trovino urgentemente soluzioni concrete per l'erogazione dei servizi specialistici in favore di ciechi e sordi (servizi specialistici scolastici e domiciliari) e per scongiurare eventuali legittime azioni giudiziarie degli aventi diritto dinnanzi alla giustizia amministrativa."
 
Acqua, il commissario Infurnari prepara determina di accoglimento istanze sindaci
Il Commissario straordinario dell'Ato Idrico Benito Infurnari accoglie le istanze dei sindaci sul servizio idrico integrato. È l'esito dell'incontro di ieri ad Agrigento al quale ha partecipato il sindaco Fabrizio Di Paola. La riunione ha fatto seguito all'assemblea dei sindaci dei Comuni le cui reti sono gestite da Girgenti Acque, svoltasi lo scorso 11 ottobre. Diversi i temi affrontati che puntano al miglioramento del servizio e alla possibile e eventuale risoluzione del contratto con il gestore privato.    "Durante la riunione di ieri - dice il sindaco Fabrizio Di Paola - il commissario straordinario dell'Ato Idrico Benito Infurnari  ha illustrato i contenuti della bozza di determinazione che recepisce gran parte delle richieste formulate dai sindaci nel documento sottoscritto al termine dell'incontro dell'11 ottobre. La bozza di determinazione commissariale sarà ora trasmessa ai sindaci per un ulteriore passaggio. I sindaci provvederanno a emendare il testo con propri contributi sulla base delle esperienze maturate nei singoli comuni. Alcune proposte sono già state oggetto di accoglimento da parte del commissario Infurnari. Sono state previste modalità di rateizzazione con criteri più ragionevoli e il divieto di addebitare ai cittadini i costi per le riparazioni delle strade
pubbliche. Al commissario è stato chiesto di prevedere in determina anche il divieto di interruzione dell'erogazione idrica - essendo per legge l'acqua un bene essenziale e vitale - e la modalità di fatturazione e attenta lettura dei contatori per evitare anomalie e il fenomeno delle bollette pazze. A tal proposito, verranno prese in considerazione anche le richieste avanzate dall'Amministrazione comunale di Sciacca lo scorso mese di settembre relativamente agli allacci fognari, in seguito all'incontro con i Comitati di Quartieri Isabella, Stazzone e Girgenti Acque". "Sul nuovo piano tariffario - prosegue il sindaco Fabrizio Di Paola - c'è stata una  netta presa posizione dei sindaci che punta alla revoca del piano o alla razionalizzazione delle tariffe. In questo momento c'è una istruttoria in corso, aperta dopo il ricorso presentato dal sindaco di Agrigento Marco Zambuto al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Gli uffici dell'Ato  Idrico stileranno una relazione, tenendo conto pure delle proposte del Comune di Sciacca che, con nota  dello scorso 9 luglio, ha contestato la delibera commissariale del 29 aprile chiedendone la revoca in autotutela".
Altro tema affrontato, come detto, è stato quello della risoluzione del contratto con il gestore privato. "Ho insistito durante la riunione - conclude il sindaco Fabrizio Di Paola -  affinché si prenda in considerazione tale ipotesi alla luce anche delle 7 mila firme dei cittadini di Sciacca. Il commissario Infurnari ha detto che farà redigere una relazione dagli uffici per poi valutare la possibilità di chiedere un parere legale. I sindaci sono stati invitati  a recapitare all'Ato dei dossier con evidenziati eventuali inadempienze da addebitare al gestore".
 
 
 
 
 
 
 

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO