LA SICILIA
RISCONTRATO INQUINAMENTO DEL TERRENO TRA RIBERA E CALTABELLOTTA
Blitz della polizia provinciale in un oliveto "allegro"
g. sch.) Sulla carta smaltiva le acque di vegetazione delle olive spandendole sul proprio terreno, così come previsto dalla legge. In realtà, invece, aveva realizzato una fossa che consentiva di sversare il liquame nel vallone Caltabellotta. Per questo un uomo è stato denunciato dalla Polizia provinciale per trasporto e smaltimento illegale di rifiuti.
Le indagini, disposte dal comandante Vincenzo Giglio e condotte dal vicecomandante Salvatore Lombardo, erano partite dopo la segnalazione della presenza di inquinamento da lavorazione delle olive in uno degli affluenti del fiume Verdura. Dopo alcune notti di appostamento gli agenti
hanno colto in flagranza alcuni operai nelle campagne tra Ribera e Caltabellotta che tentavano, nella tarda serata di martedì, di riversare nel fiume circa l5rnila litri di acqua di vegetazione contenuti in un'autocisterna. Il mezzo, posto adesso sotto fermo amministrativo, conteneva i reflui provenienti da un frantoio del territorio, che, a quanto pare, affidava al denunciato il compito di smaltire gli scarti di lavorazione. Questo, risulta in possesso delle regolati autorizzazioni per lo smaltimento attraverso spandimento sui terreni. Pratica ritenuta forse troppo lunga e complessa e superata attraverso un collegamento con il fiume.
"Per i reati di tipo ambientale dichiara Giglio - è prevista la pena dell'arresto fino a un anno o [ammenda fino a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi. Inoltre chi cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterrane è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno o con ammende fino a ventiseimila euro. Sanzioni conclude Giglio - molto pesanti rispetto alle spese necessarie per il corretto smaltimento del ciclo dei rifiuti come nel caso delle acque di vegetazione. Purtroppo si è in presenza di una prassi consolidata da parte di alcuni titolari dei frantoi oleari».
STUDENTI NON VEDENTI
Niente assistenza
Niente assistenza domiciliare, per l'anno scolastico 201312014, per i bambini non vendenti e sordi della scuola primaria della provincia agrigentina. Se per la secondaria è previsto un bando (anche se i servizi non sono ancora partiti), per i più piccoli, non c'è neanche quello. E, così, ieri mattina genitori e familiari dei bambini disabili, insieme all'ente nazionale sordi e l'unione italiana dei ciechi e ipovedenti di Agrigento, hanno protestato davanti la sede della provincia regionale di Agrigento per chiedere «i diritti dei bambini». La causa è, come sempre, è dovuta alla mancanza di risorse finanziarie: «la provincia Regionale di Agrigento - è stato detto durante la protesta - è stata costretta a rimodulare la gestione dei servizi escludendo, a differenza degli altri anni scolastici, gli alunni disabili sensoriali della scuola primaria e materna, la cui competenza sembrerebbe oggi essere dei comuni di appartenenza«. Insomma, la provincia non ha fondi e «delega» i comuni la cui situazione finanziaria non è tanto diversa. Una delegazione, composta da genitori e rappresentanti dell'ente nazionale sordi e dell'unione italiana ciechi, è stata ricevuta dal commissario straordinario della provincia, Benito Infurnari. insieme a rappresenti di alcuni comuni dell'agrigentino, per cercare, tutti insieme, soluzioni nel più breve tempo possibile. «I proclami sull'abolizione delle province da parte del governo Regionale - ha detto Salvatore Russo, nonno di una bambina cieca - hanno di fatto solamente determinato una scarsissima dotazione di risorse finanziarie da destinare all'istruzione ed all'integrazione scolastica degli alunni disabili sensoriali«.
VALENTINA ALAIMO
Aumentano i biglietti degli autobus. Prezzi fermi dal 2009
Nel capoluogo il tagliando costerà un euro e venti centesimi
Le tariffe degli autobus urbani ed extraurbani aumentano di una cifra che si aggira intorno al 5 per cento o poco meno, Lo ha disposto un decreto dell'assessore regionale alla mobilità che ha stabilito le nuove tariffe chilometriche per le autolinee extraurbane relativamente sia ai percorsi stradali che auto- stradali, ma anche per quelle urbane.
li fatto è, come si legge nelle motivazioni del provvedimento emanato dal rappresentante del governo regionale, che occorre adeguare le tariffe alle dinamiche del mercato, mentre quelle urbane non venivano aggiornate dal 2009.
Sin da subito, pertanto, le ditte che gestiscono le autolinee urbane ed extraurbane potranno adeguare il prezzo dei biglietti che staccano ai loro passeggeri, Il biglietto urbano per i comuni di popolazione inferiore a 30 mila abitanti costerà euro 1,10. mentre nei comuni aventi popolazione superiore a 30 mila abitanti, come ad esempio la città di Agrigento, costerà euro 1,20.
In sede extraurbana il costo del biglietto resta sempre scaglionato a fasce di cinque chilometri 6- no alla distanza di cento chilometri, poi sarà scaglionato a fasce di 10 chilometri. Per esempio, fìno a 10 chilometri costerà euro 1,90 (andata e ritorno 3 euro), da 10 a 15 chilometri euro 2,40 (andata e ritorno euro 3,80). Dalla distanza di 240 chilometri in poi il prezzo è di euro 13,50 (andata e ritorno
euro 23,00).
Stesso criterio per i trasporti extraurbani su percorsi autostradali, ma con tariffe sensibilmente più elevate: si parte da euro 2,20 da zero a 15 chilometri (andata e ritorno euro 3,60) fino ad euro
17,70 (andata e ritorno euro 28,50) per le distanze che superano i 240 chilometri. Scaglionati allo stesso modo anche gli abbonamenti che possono essere sempre settimanali (da 10 o 12 corse) o mensili (da 40, 50 e 60 corse).
Discorso a parte per la tratta Porto EmpedocleAgrigento-aeroporto Falcone-Borsellino la cui tariffa è stata definita insieme ad altri percorsi similari. In atto il biglietto costa euro 12,10, mentre con la nuova tariffa che è stata approvata dal governo regionale il biglietto di corsa semplice costerà euro 12,60. Non si tratta, per la verità, di aumenti particolarmente significativi, ma sono pur sempre importi che nelle tasche dei lavoratori pendolari, i quali lavorando fuori sede inevitabilmente vanno incontro a spese divario genere, costituiscono pur sempre una parte importante. D'altra parte gli stessi rappresentanti delle ditte hanno sottolineato l'aumento dei costi digestione ed hanno sollecitato il ritocco delle tariffe. Peraltro le ditte hanno avuto anche la facoltà di applicare a tali tariffe un supplemento di euro 0,30 per ogni titolo di viaggio rilasciato a bordo in coincidenza di fermate assistite da biglietteria a terra.
SALVATORE FUCÀ
A giorni la nuova giunta comunale
"Nuova giunta comunale? Entro la settimana certamente si".
Sei! dibattito pubblico si era distratto dal tema di un rimpasto (dato per imminente da circa sei mesi), a riportare l'attenzione sulla vicenda è lo stesso Marco Zambuto, il quale ha preannunciato che entro pochi giorni si potrebbe avere la nuova squadra amministrativa. Una Giunta che, come dice lui stesso, sarà espressione della nuova maggioranza in Consiglio comunale. La stessa che si è vista "in azione", ad esempio, in occasione dei tesseramenti e delle votazioni per la scelta del nuovo segretario provinciale, con una "discesa in campo" di esponenti di Fu, Megafono e del centrodestra.
Ovviamente, i dettagli non sono stati resi noti dal primo cittadino, e i nomi sono solo frutto di indiscrezioni, ad eccezione di quelli ormai "storici", come Angela Galvano e Giuseppe Di Rosa.
Sul nome della capogruppo del Pd, tuttavia, potrebbe non esserci, come si era invece inizialmente auspicato, una convergenza del partito, ma potrebbe invece essere una scelta diretta di Zambuto e dell'area Panepinto, con cui Galvano si è schierata alle ultime elezioni per la scelta del segretario provinciale.
Fuori dalla 'corsa", invece, potrebbe essere adesso Ennio Saeva, che ha deciso di non dare più la disponibilità al sindaco per la partecipazione alla squadra amministrativa futura. Anche il suo tanto annunciato passaggio al Pd potrebbe essere più complicato di quanto
si era inizialmente detto. Le "new entry" dovrebbero non essere consiglieri comunali. Si starebbe lavorando su un nome indicato da Andrea Cirino, che giusto un paio di giorni fa si è dichiarato indipendente, uscendo da Grande Sud. Fatto, ovviamente, in controtendenza rispetto alle scelte regionali del partito e dello stesso Salvatore la- colino, protesi verso il Pdl, anche se Cirino in consiglio non ha fino ad oggi fatto parte degli "oltranzisti" dell'opposizione capeggiata dal Patto per il territorio. Esterno ad aula "Sollano" anche un ultimo componente che dovrebbe essere indicato da Fli, pare, anche se dal partito smentiscono una trattativa.
G.SCH.
GIORNALE DI SICILIA
CANONI IDRICI L'iniziativa Lanciata da Comitato Storico Cittadino
San Biagio, caro bollette cittadini se le riducono
SAN BIAGIO PLATANI
Si chiama «Campagna per l'autoriduzione del costo dell'acqua», l'iniziativa provocatoria lanciata a San Biagio Platani, dal Comitato cittadino storico che ormai da tempo combatte una battaglia contro gli alti costi del servizio idrica cittadino. La scelta del Comitato di procedere con l'autoriduzione delle bollette, prende spunto dalla decisione del consiglio Comunale che il 6 giugno scorso, approvò una delibera con cui ritirava la determina che stabiliva l'aumento del costo dell'acqua da parte del responsabile dell'ufficio Area Finanze su decisione dell'amministrazione comunale. «Con questa delibera spiega Enrico Caldara del Comitato cittadino il sindaco e la giunta avrebbero dovuto ridurre l'importo delle bollette ma dopo 4 mesi nulla è stato fatto. A nostro avviso, con la delibera 39, i cittadini sono legittimati ad autoridursi il costo della bolletta e invece di pagare 221 euro ne verseremo 165, pagando solamente l'aumento del 2012 lasciando il costo dell'acqua per il 2013 e per gli anni a venire 110euro. Caldara a oltre e spiega che sul conto corrente postale indirizzato al Comune, ufficio tesoreria, chi volesse, potrà scrivere 'pagamento canone acqua anno 2013 e crediti anno 2012 in il- ferimento alla delibera 39 del 6 giugno 2013". Ovviamente Caldara si assume in toto la responsabilità dell'iniziativa e spiega di ritenere inaccettabile per i cittadini il pagamento di tariffe così alte. « Qui la situazione è ambigua - conclude - perché da un lato non abbiamo consegnato le reti a Girgenti Acque e dall'altro siamo clienti della Girgenti comprandogli l'acqua». (AMM')
UNIVERSITA'
Concluso il workshop sull'archeologia
Si è concluso il workshop organizzato dal Polo universitario nell'ambito del progetto Archeomed per promuovere attraverso il web i siti archeologici minori della provincia che possono già essere "visitati" web anche in 3D e che sono quelli di Finziade nel territorio di Licata e di Vito Soldano a Canicattì. (LOG)
«Differenza abissale tra i costi per dirigenti e impiegati»
Provincia, la Cisl risponde ad Infurnari
Sono i dirigenti ad essere super pagati
In tanti, alla Provincia, barino storto il naso leggendo che il Commissario definisce «troppa» la spesa per il personale. A restarci male, sono stati ovviamente la maggior parte dei dipendenti che lavorano a tempo pieno o a partime, guadagnando da 800 a 1200 euro al mese a fronte di decine di dirigenti che guadagnano stipendia sei cifre per un anno di lavoro, cui si sommano, incentivi, salari accessori, premi di produttività e raggiungimento obiettivi realizzati però dagli impiegati. C'è rimasta peggio la Cisl che attraverso Floriana Russo Introito, segretario provinciale Fp Cisl e impiegata della Provincia e di Gianfranco Di Maria, segretario generale della categoria.
«Leggere le dichiarazioni del Commissario straordinario, di cui sino ad oggi abbiamo apprezzato l'operato - scrivono che la spesa per il personale è "troppa" francamente ci delude e ci amareggia. Se di troppo possiamo parlare è certamente relativo al divario che si continua a far permanere invariato, tra la spesa per il personale non dirigenziale e quello dirigenziale». I sindacalisti ricordano poi che è stata notificata in questi giorni alla Provincia la deliberazione n.270/2013, con la quale la Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione, ha accertato il superamento, da parte dell'Ente, delle soglie di spesa per il personale includendo, ovviamente, fra questa, anche la spesa per t dirigenti che mal, però, viene intaccata e ridimensionata e che contribuisce a far lievitare enormemente le spese del personale. Ricordiamo al Commissario, inoltre, che già da tempo questa organizzazione unitamente alla UST CISL aveva richiesto il monitoraggio e la verifica del personale che, essendo in possesso dei requisiti di legge, avrebbe potuto andare in pensione». (LOG)
POLIZIA PROVINCIALE Un blitz che ha permesso di individuare in flagranza un autotrasportatore
Inquinava il fiume Verdura: denunciato
Autocisterna, da circa 10 mila litri, sorpresa a scaricare acque di vegetazione del frantoio in un canalone che andava a finire al vallone Caltabellotta, affluente del fiume Verdura. Nuova operazione, nella notte fra martedì ed ieri, della polizia provinciale - coordinata dal comandante Vincenzo Giglio -. Un blitz che ha permesso di individuare, in flagranza di reato, i responsabili dell'inquinamento del fiume Verdura, salvaguardando - di fatto - l'ambiente. L'autocisterna è stata bloccata in zona Sant'Anna, lungo la strada provinciale 36 di Ribera. Non ci sono certezze investigative, ma per il tipo di inquinamento rilevato è probabile che lo sversamento delle acque di vegetazione nel canalone che andava a finire nel vallone Caltabellotta L'operazione della polizia provinciale, che è stata condotta dal vice comandante Salvatore Lombardo, ha comportato anche il fermo amministrativo, per 12 mesi, dell'autocisterna, nonché - naturalmente - la denuncia penale alla Procura di Sciacca per lo sversamento e smaltimento delle acque di vegetazione da frantoio che inquinavano. La nuova inchiesta della polizia provinciale ha avuto inizio grazie alle foto di MareAmico.
Dopo la segnalazione dell'associazione, per 10 giorni, la polizia provinciale ha eseguito appostamenti vari ed attività investigativa pura, arrivando a bloccare chi sversava. "Nei casi di inquinamento ambientale è prevista la pena dell'arresto fino ad un anno - ha spiegato ieri il comandante della polizia provinciale, il tenente colonnello Giglio - o l'ammenda fino a 26 mila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi. Inoltre chi cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni delle soglie di rischio è punito con la pena dell'arresto da 6 mesi ad un anno o con l'ammenda da 2.600 euro a 26 mila, euro, se non provvede alla bonifica. Sono sanzioni molto pesanti rispetto alle spese necessarie per il corretto smaltimento del ciclo dei rifiuti come nel caso delle acque di vegetazione. Purtroppo si è in presenza - conclude Giglio - di una prassi consolidata da parte di alcuni titolari dei frantoi oleari che non capiscono il grave danno che arrecano all'ambiente". (CR)
PROTESTA DEI GENITORI Frequentano le scuole primarie e materne: disservizi a causa dei tagli attuati ai servizi sociali.
Bimbi ciechi e sordi senza assistenza
Bonafede: Faremo delle verifiche
I bambini ciechi e sordi delle scuole primarie e materne dell'intera provincia sono rimasti senza assistenza a causa dei tagli ai servizi sociali. Ieri si e' svolta una manifestazione di protesta davanti alla sede della provincia. Una delegazione e' stata ricevuta dal commissario Benito Infurnari che ha affermato che la provincia non ha competenze sui servizi bloccati. l'Ente nazionale sordi e l'Unione italiana ciechi e ipovedenti di Agrigento lamentano nei confronti di Regione, provincia e comuni la mancata erogazione dei servizi specialistici in favore di ciechi e sordi: servizi specialistici scolastici e domiciliari. In una lunga nota spiegano che "i proclami sull'abolizione delle province da parte del governo regionale, hanno determinato una scarsissima dotazione di risorse finanziarie da destinare all'istruzione ed all'integrazione scolastica degli alunni disabili sensoriali, tanto da indurre la provincia di Agrigento a rimodulare la gestione dei servizi escludendo, a differenza degli altri anni scolastici, gli alunni disabili sensoriali della scuola primaria e materna, la cui competenza sembrerebbe oggi essere dei comuni di appartenenza". L'Ente sordi e l'Unione ciechi protestano contro "il balletto delle attribuzioni delle competenze tra comuni e provincia che, ai sensi di disposizioni normative, discutono sulle sorti dell'istruzione e dell'integrazione scolastica dei nostri alunni disabili sensoriali".
Per i manifestanti l'amara e triste realtà è che un diritto, come quello allo studio e all'integrazione scolastica per i disabili sensoriali non può essere negato.
Chi pagherà il conto saranno le fasce più deboli, i disabili, che poco comprendono dileggi e di voci di Bilancio".
Unione ciechi ed Ente sordi invitano il governo regionale e la provincia ad agire "con senso di responsabilità e con lealtà, senza appellarsi a formalismi formati- vi, la cui applicazione è peraltro da verificare, affinché trovino urgentemente soluzioni concrete per l'erogazione dei servizi specialistici in favore di ciechi e sordi (servizi specialistici scolastici e domiciliari) e per scongiurare eventuali legittime azioni giudiziarie degli aventi diritto dinnanzi alla giustizia amministrativa".
L'assessore regionale alle Politiche sociali, Ester Bonafede, interpellata sulla vicenda, afferma che la questione sarà verificata e affrontata presto per capire chi e come può garantire i servizi necessari ai disabili. {SAFAZ)
Ato Rifiuti, scelto il cda della Srr
Votati i tre nominativi indicati da sindaci e amministratori che hanno partecipato all'assemblea dei soci
Comincia a prendere forma la Srr «Agrigento Est» che conterrà al suo interno, i Comuni fino ad ora ricadenti negli ambiti territoriali ottimali di GesaAg2 Dedalo Ambiente.
Ieri mattina infatti, amministratori e soci delle due società d'ambito attualmente in liquidazione, si sono incontrati riuscendo a scegliere i tre nomi che comporranno il consiglio di amministrazione della Srr.
Si tratta del dirigente del Comune di Agrigento Gaetano Di Giovanni del funzionario del Comune di Licata Enzo Ortega e del segretario generale di Porto Empedocle Pietro Rizzo, Ad inizio della seduta, presieduta dal commissario straordinario della Provincia Benito Infurnari che ha anche messo a disposizione l'aula Giglia, il sindaco di Licata Angelo Balsamo, aveva proposto all'assemblea, una modifica dell'art. 17 dello statuto già approvato della costituenda Srr, per portare da 3 a 711 numero dei componenti del Cda. Proposta subito bocciata sia dal sindaco di Raffadali Giacomo Di Benedetto, che dallo stesso Infurnari il quale ha spiegato sia l'intempestività della proposta che la sua eventuale reale utilità visto che la nuova società non avrà compiti di gestione ma di predisporre, il più velocemente possibile il bando di gara per l'affidamento dei servizi del comparto rifiuti.
Alla fine si è deciso di andare avanti e non fermarsi nuovamente e scegliere i tre componenti del Cda che la fine della prossima settimana si ti- troveranno dal notaio Gucciardo per la costituzione effettiva della srr. Lunedì infatti, la Regione invierà al Comune ne di Lampedusa e Linosa, l'unico che non ha ancora approvato la delibera perla nuova società, il commissario straordinario Clemente che si occuperà di sbloccare la situazione.
Intanto il Dipartimento regionale dei rifiuti, ha pubblicato le nuove direttive in materia digestione integrata dei rifiuti firmate dall'assessore Nicolò Marino e dal dirigente generale Marco Lupo. Tra le direttive emanate, c'è quella che stabilisce che i commissari straordinari nominati di recente dovranno, entro il 31 dicembre, qualora gli enti preposti non lo facessero, a assicurare il passaggio delle competenze alle Srr o ai Comuni in forma singola o associata in base a quanto stabilisce la legge 9 del 2010.
Intanto ieri mattina sono stati accreditati gli stipendi di settembre agli operatori eco- logici di Gesa mentre la prossima settimana si dovrebbero sbloccare anche i buoni pasti arretrati per i lavoratori.
('AMM)
Agrigentoflash
Tutela dell'ambiente: decisivo intervento della polizia provinciale tra Ribera e Caltabellotta
Una nuova operazione della polizia provinciale, coordinata dal comandante Vincenzo Giglio, ha permesso di individuare e bloccare uno sversamento di acque di vegetazione provenienti da un frantoio nel vallone Caltabellotta, affluente del fiume Verdura.
Le operazioni della polizia provinciale, condotte dal Vice Comandante Salvatore Lombardo, hanno consentito questa notte, in flagranza di reato, di impedire ad alcuni operai lo sversamento di una autocisterna nel fiume Verdura, nel territorio tra Ribera e Caltabellotta. La polizia provinciale ha quindi proceduto al fermo amministrativo per 12 mesi del veicolo.
I fatti saranno segnalati, immediatamente, alla Procura della Repubblica di Sciacca per i provvedimenti di completezza dell'autorità giudiziaria.
Il Comandante della Polizia Provinciale, Ten. Col. Giglio evidenzia che nei casi di inquinamento ambientale è prevista la pena dell'arresto fino a un anno o l´ammenda fino a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi. Inoltre chi cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni delle soglie di rischio e´ punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno o con l´ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica. Come si vede sono sanzioni molto pesanti rispetto alle spese necessarie per il corretto smaltimento del ciclo dei rifiuti come nel caso delle acque di vegetazione. Purtroppo si è in presenza di una prassi consolidata da parte di alcuni titolari dei frantoi oleari che non capiscono il grave danno che arrecano all'ambiente.
Agrigentonotizie
Frantoio sversa nel fiume Verdura, intervento della Polizia provinciale
Le operazioni della polizia provinciale, condotte dal vice comandante Salvatore Lombardo, hanno consentito questa notte, in flagranza di reato, di impedire ad alcuni operai lo sversamento di una autocisterna nel fiume Verdura
Redazione
Una nuova operazione della polizia provinciale, coordinata dal comandante Vincenzo Giglio, ha permesso di individuare e bloccare uno sversamento di acque di vegetazione provenienti da un frantoio nel vallone Caltabellotta, affluente del fiume Verdura.
Le operazioni della polizia provinciale, condotte dal vice comandante Salvatore Lombardo, hanno consentito questa notte, in flagranza di reato, di impedire ad alcuni operai lo sversamento di una autocisterna nel fiume Verdura, nel territorio tra Ribera e Caltabellotta. La polizia provinciale ha quindi proceduto al fermo amministrativo per 12 mesi del veicolo.
I fatti saranno segnalati, immediatamente, alla Procura della Repubblica di Sciacca per i provvedimenti di completezza dell'autorità giudiziaria.
Il comandante della Polizia provinciale evidenzia che nei casi di inquinamento ambientale è prevista la pena dell'arresto fino a un anno o l´ammenda fino a 26mila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi. Inoltre chi cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni delle soglie di rischio è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno o con l'ammenda da 2600 euro a 26mila euro, se non provvede alla bonifica.
Sicilia24h
Progetto Archeomed
Agrigento: Nutrita partecipazione di operatori ed imprenditori del turismo al Workshop per l'avvio del progetto Archeomed svoltosi ieri al Polo Universitario di Agrigento - I siti archeologici "minori" della provincia visitabili sul web in 3 D.
Una nutrita rappresentanza di operatori ed imprenditori turistici ed operatori dei beni culturali, di rappresentanti delle associazioni culturali e delle Istituzioni interessate, ha partecipato ieri pomeriggio al Workshop organizzato dal polo Universitario nell'ambito del progetto "archeomed", finalizzato a promuovere attraverso il web i siti archeologici "minori" della provincia di Agrigento.
Nel corso dell'incontro di lavoro è stato rilevato che la possibilità di consultazione "a distanza" consentirà una più agevole fruizione dei siti ed una migliore e più veloce possibilità di promozione del prodotto turistico e culturale.
I lavori del Workshop sono stati aperti dal Prof. Gianfranco Tuzzolino, docente nella Facoltà di Architettura nell'Università di Palermo e componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario agrigentino.
Mentre gli aspetti connessi all'operatività del progetto, al marketing ed alla fruibilità informatica ed ai risultati raggiunti sono stati illustrati rispettivamente da Matteo Lo Raso coordinatore del progetto, da Pietro Cocchiara coordinatore di risultato, dal responsabile del portale web Giancarlo Giuliana, e da Giovanni Borsellino esperto di network.
I siti archeologici "minori" della provincia di Agrigento che possono già essere "visitati" sul web anche in 3D sono quelli di "Finziade" nel territorio di Licata e di "Vito Soldano" nel territorio di Canicattì.
Attraverso il 3D è possibile visitare come dal vivo i progetti, e nello stesso tempo, consultando appositi link, conoscere le iniziative e le attività commerciali ( ristoranti, albeghi, b/b, etc) ubicati nelle immediate vicinanze.
La promozione di questi insediamenti archeologici è possibile grazie al Progetto "Archeomed" già on line all'indirizzo www.archeomedproject.eu finanziato dalla Comunità Europea in base ad una progettualità del Polo Universitario della Provincia di Agrigento d'intesa con l' Università di Yarmouk Giordania; l'Università Palestinese Al Quds, la Società Sudgestaid di Roma e l'Associazione spagnola AlDO.
I siti archeologici compresi nel progetto ed individuati dai Paesi Partner sono quelli di "Gadara" in Giordania Shepherds' Fields in Palestina
Il progetto - come detto - si propone di realizzare una sorta di piattaforma informatica comune attraverso la quale poter visitare virtualmente i siti archeologici di maggiore rilievo del Mediterraneo, con puntuali riferimenti anche per gli esercizi commerciali, i siti alberghieri ed i punti di interesse turistico.
Infoagrigento
Tutela dell'ambiente: decisivo intervento della polizia provinciale tra Ribera e Caltabellotta
Una nuova operazione della polizia provinciale, coordinata dal comandante Vincenzo Giglio, ha permesso di individuare e bloccare uno sversamento di acque di vegetazione provenienti da un frantoio nel vallone Caltabellotta, affluente del fiume Verdura.
Le operazioni della polizia provinciale, condotte dal Vice Comandante Salvatore Lombardo, hanno consentito questa notte, in flagranza di reato, di impedire ad alcuni operai lo sversamento di una autocisterna nel fiume Verdura, nel territorio tra Ribera e Caltabellotta. La polizia provinciale ha quindi proceduto al fermo amministrativo per 12 mesi del veicolo.
I fatti saranno segnalati, immediatamente, alla Procura della Repubblica di Sciacca per i provvedimenti di completezza dell'autorità giudiziaria.
Il Comandante della Polizia Provinciale, Ten. Col. Giglio evidenzia che nei casi di inquinamento ambientale è prevista la pena dell'arresto fino a un anno o l´ammenda fino a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi. Inoltre chi cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni delle soglie di rischio e´ punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno o con l´ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica. Come si vede sono sanzioni molto pesanti rispetto alle spese necessarie per il corretto smaltimento del ciclo dei rifiuti come nel caso delle acque di vegetazione. Purtroppo si è in presenza di una prassi consolidata da parte di alcuni titolari dei frantoi oleari che non capiscono il grave danno che arrecano all'ambiente.
GdS online
Agrigento, bimbi ciechi e sordi senza assistenza
Bonafede: «Faremo delle verifiche»
di SALVATORE FAZIO
AGRIGENTO. I bambini ciechi e sordi delle scuole primarie e materne dell'intera provincia sono rimasti senza assistenza a causa dei tagli ai servizi sociali. Ieri si e' svolta una manifestazione di protesta davanti alla sede della provincia. Una delegazione e' stata ricevuta dal commissario Benito Infurnari che ha affermato che la provincia non ha competenze sui servizi bloccati. L'Ente nazionale sordi e l'Unione italiana ciechi e ipovedenti di Agrigento lamentano nei confronti di Regione, provincia e comuni la mancata erogazione dei servizi specialistici in favore di ciechi e sordi: servizi specialistici scolastici e domiciliari. L'assessore regionale alle Politiche sociali, Ester Bonafede, interpellata sulla vicenda, afferma che la questione sara' verificata e affrontata presto per capire chi e come puo' garantire i servizi necessari ai disabili.