GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Approvato lo schema di bilancio 2013
Approvato dal Commissario Benito Infurnari, lo schema di bilancio di previsione 2013. Lo
schema prevede entrate e uscite per 94 milioni e 963 mila euro.
Le entrate sono costituite da entrate tributarie, trasferimenti da altri enti, entrate extratributarie, entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni crediti e un avanzo di amministrazione di 318 mila euro circa. Le uscite prevedono spese correnti per 37 milioni e842 mila euro, spese per investimenti e spese per rimborso prestiti. Le spese per gli investimenti sono destinate prevalentemente agli interventi sulla viabilità interna, sulle infrastrutture stradali e sull'edilizia scolastica provinciale.
Cupa
Progetto «Archeomed»
Oggi pomeriggio alle 15, al Polo Universitario di Agrigento in via Quartararo, è in programma un incontro su ipotesi e le strategie di sviluppo turistico legate alle potenzialità di promozione del progetto "Archeomed". Si parlerà di programmazione dell'agenda di iniziative previste dal progetto e finalizzate al lancio definitivo nella rete web di un portale che consentirà di "visitare", in versione3D, i siti interessati dai progetti "Finziade", "Vito Soldano" e "Gadara". (ACAS)
REGIONE. Via libera in commissione alla proposta Cracolici, che piace anche al governo. "Ora il confronto con i sindaci»
Province, pronto il testo della riforma
Consorzi ridotti a 9 ma l'Udc non ci sta
Stefania Giuffrè
La prima commissione trova l'accordo e sceglie, su 18, il testo del disegno di legge a cui lavorare per la definitiva abolizione delle Province. Passa la linea Cracolici (che nei giorni scorsi sulla riforma aveva anche trovato sponda nel sindaco di Palermo Leoluca Orlando) ma l'Udc con- testa la scelta. La proposta del presidente della commissione ha anche l'ok del governo che aveva invece presentato 3 disegni di legge perla creazione dei liberi consorzi, delle aree metropolitane e 11 trasferimento di funzioni e risorse.
Se il testo diventerà legge, dal 1 marzo 2014, nasceranno liberi consorzi dei Comuni, nove quante le attuali Province, con le stesse funzioni e gli stessi territori di riferimento. Palermo, Catania e Messina però diventeranno città metropolitane, senza aderire ai consorzi. Entro sei me- sii singoli Comuni potranno scegliere se aderire ad un altro libero consorzio contiguo o, in caso di continuità territoriale, alle Città metropolitane. Riforma in due step, una nuova legge, da emanare entro un anno, disciplinerà funzioni e risorse delle città metropolitane (delle quali nel frattempo si conoscerà l'assetto finale) e rivedrà quelle dei liberi consorzi.
Elezione di secondo grado per gli organi che resteranno in carica per 5 anni: l'assemblea dei sindaci infatti sceglie il presidente e la giunta. Proroga in vista per gli attuali commissari straordinari, che resteranno in carica al massimo fino al 10 marzo 2014 ed entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge dovranno convocare l'assemblea dei sindaci per l'elezione del presidente e della giunta (composta da 8 sindaci). Tutti gli incarichi saranno a titolo gratuito, primo passo per la razionalizzazione della spesa cui il disegno di legge fa riferimento anche in tema di soppressione di «enti fotocopia». Il testo a cui si fa riferimento prevede dunque, rispetto a quello del governo, tempi più rapidi per l'attuazione (60 giorni contro 90) e un minor numero di consorzi. La giunta infatti aveva ipotizzato l'istituzione di consorzi con territori di riferimento fra i l50 e i 500milaabitanti, con il rischio di una eccessiva moltiplicazione di questi enti. «Lavoreremo su un testo che è stato condiviso anche con il governo - commenta Cracolici - domani stabili- remo un calendario dei lavori che preveda una serie di audizioni con sindaci e associazioni degli enti locali. Si tratta di una riforma destinata a cambiare l'assetto degli enti locali, servirà una approfondita fase di ascolto».
Contrario all'impostazione della riforma l'Udc che definisce «non soddisfacente» la bozza. «L' Udc - dice il segretario regionale Giovanni Pistorio - ritiene che vadano attivate con convinzione le città metropolitane» ma boccia «la soluzione relativa ai cosiddetti liberi consorzi, che liberi non sono e che ripropongono solo un surrogato della vecchie Province a scartamento ridotto, in cui cambia soltanto il meccanismo di elezione degli organi di governo». «Sbagliato pensare di abolire le Province tout court senza prima dotarsi di una legislazione atta a organizzare una fattiva e virtuosa gestione del territorio», dice il capogruppo del Pdl, Nino D'Asero.
LA SICILIA
PREVISTE ENTRATE E USCITE PER CIRCA 94 MILIONI DI EURO
La Provincia ha predisposto il bilancio
Provincia regionale di Agrigento, predisposto lo schema di bilancio di previsione 2013. 11 commissario straordinario Benito Infurnari, rassicurato dalla manovra correttiva della Regione che ha stanziato maggiori fondi per gli enti intermedi, ha inviato ai revisori dei conti la struttura del documento finanziario. Previste entrate e uscite per 94963.102,78 euro, di cui oltre 26miliorii come entrate tributarie, quasi 11 milioni da trasferimenti da altri enti (5 anni fa l'incasso era di ben 16.402,125 euro) e quasi due milioni di euro da entrate extra tributarie, cui si aggiungono 55rnilioni di euro come entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni crediti. Le uscite prevedono: spese correnti per 37.842.902,21 euro, spese per investimenti per 56,340.829,17 euro (soprattutto manutenzione di strutture scolastiche e assi viari) e spese per rimborso prestiti per 779.371,40 euro.
Un bilancio, quindi «dimagrito rispetto a quello degli anni passati a causa della contrazione delle risorse disponibili ma comunque in attivo (l'avanzo di amministrazione è di circa 300miia euro).
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