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Discusso il futuro delle Province con i capigruppo all'Ars

 

Partecipata assemblea nell'aula Silvia Pellegrino della Provincia Regionale di Agrigento per discutere del futuro delle province. L'incontro organizzato dal comitato spontaneo dei dipendenti della Provincia regionale di Agrigento ha visto la presenza dei capigruppo dell'Assemblea Regionale Lillo Firetto per l'U.D.C, Vincenzo Fontana in rappresentanza del Nuovo Centro Destra e Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle. Presente all'incontro anche il Commissario Straordinario Benito Infurnari e i rappresentanti dei dipendenti delle province di Caltanissetta e Siracusa. I lavori sono stati introdotti da Aldo Cipolla uno dei promotori del comitato spontaneo dei dipendenti provinciali di Agrigento.
Nel corso dell'incontro gli onorevoli Firetto, Fontana e Cancelleri hanno illustrato i disegni di legge presentati e le posizioni espresse dai loro gruppi nonché i lavori svolti all'interno della Prima Commissione dell'Ars assicurando che, in nessun caso, saranno toccati i livelli occupazionali.
Inoltre è stato manifestato un certo interesse per la proposta di legge presentata dall'On. Cracolici sull'istituzione dei liberi consorzi comunali e delle città metropolitane, quale base di partenza per una sintesi sulla riforma delle province.
Il Commissario Straordinario Benito Infurnari, nel ringraziare gli organizzatori dell'incontro e i capigruppo per l'occasione di discutere sulle proposte di legge presentate all'Ars, ha chiesto che per il prossimo anno vengano assicurate le necessarie risorse economiche che consentano alle Province di potere assicurare i servizi per i cittadini e garantire i livelli occupazionali.
Successivamente si sono susseguiti una serie di interventi fatti dai rappresentanti sindacali provinciali della Funzione pubblica di CGIL e Uil e da dipendenti delle province di Agrigento, Caltanissetta e Siracusa che hanno posto una serie di quesiti sul futuro dei dipendenti con particolare riguardo a quello dei precari, nonché sulle nuove competenze che saranno assegnate ai Consorzi. Seri dubbi sono stati espressi sulla reale efficienza e utilità degli istituendi Liberi Consorzi di Comuni che saranno un livello intermedio di governo, senza avere alcuna capacità impositiva. Non convincenti anche le proposte di trasferimenti di competenze ai comuni e ad altri organi regionali. Unanime la risposta dei deputati regionali nel garantire il futuro dei dipendenti e la necessità di ridurre i costi delle province con l'eliminazione dei compensi per il livello politico. Inoltre è stato chiarito che il mancato trasferimento delle risorse finanziarie non è dovuto alla riforma delle province ma alla diminuzione delle risorse del bilancio regionale e dei mancati trasferimenti da parte dello Stato.

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