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Rassegna stampa del 4 dicembre 2013

GIORNALE DI SICILIA  

 LAVORI PUBBLICI. Si completa il raddoppio Strada statale «640», aperto un nuovo tratto  L'Anas ha aperto al transito oggi un nuovo tratto completamente ammodernato della lunghezza di 4,6 chilometri sulla strada statale 640 di porto Empedocle», dal km 29,600 al km 34,200, compresi lo svincolo «Aquilata» e lo svincolo «Vecchia Dama», in provincia di Agrigento. «L'apertura al traffico del nuovo tratto - ha affermato il presidente dell'Anas Pietro Ciucci - consente sia di viaggiare con maggiore sicurezza, ma anche di abbattere i tempi di percorrenza tra Agrigento e Caltanissetta». «L'Anas - ha ricordato Pietro Ciucci - in accordo con tutte le Istituzioni locali, si è assunta l'impegno di realizzare una nuova arteria, moderna nella progettazione, capace di coniugare assieme sicurezza ed eleganza di un manufatto che non offende l'ambiente, anzi in esso si integra. L'intervento è particolarmente complesso, sia per la lunghezza del tracciato, sia per il particolare andamento orografico e altimetrico, sia per la difficoltà del reperimento di ingenti risorse economiche». La strada statale 640 ha inizio da Porto Empedocle, attraversa la Valle dei Templi a sud del Comune di Agrigento, e, dopo aver interessato i territori di numerosi comuni delle Province di Agrigento e dì Caltanissetta, termina all'innesto con l'autostrada A19, Palermo-Catania. L' ammodernamento di questa opera è stato diviso in 2 lotti consecutivi. Il I° lotto ricade nel territorio della provincia di Agrigentoesisviluppadalkm9,800a1 km 44,000 della strada statale 640. Il 2 lotto ricade nel territorio della provincia di Caltanissetta, dal km 44,000 al km 73,000 della strada statale 640.  

BENI CULTURALI Pennino commissario del Parco archeologico Gaetano Pennino, attuale Capo di Gabinetto dell'Assessorato dei Beni culturali e dell'identità siciliana, è stato nominato commissario straordinario per il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. Da parte dell'Assessorato e del Dipartimento dei beni culturali e dell'identità siciliana sono state avviate, infatti, tutte le procedure necessarie - si legge in una nota - alla ricostituzione del Consiglio del Parco, decaduto dal 2011, con l'obiettivo di seguire i percorsi di definizione dei relativi procedimenti e di garantire il normale funzionamento del Parco. In tale direzione si colloca la nomina del dott. Pennino quale Commissario straordinario, per la durata fissata in sci mesi, correggendo in tal senso il precedente provvedimento del 5 ottobre 2012 che non recava alcuna menzione della durata».   PROVINCIA I moduli disponibili anche online Spettacoli di Natale, via alle domande È stata fissata al 13 dicembre prossimo, la scadenza per la presentazione delle proposte di iniziative di spettacolo per il periodo natalizio 2013. L'istanza, regolarmente sottoscritta dal legale rappresentante, dovrà essere prodotta sul modello allegato, scaricabile dal sito della Provincia www. provincia.agrigento.it, che contiene anche la documentazione da presentare. La documentazione deve essere inviata al seguente indirizzo: Provincia Regionale di Agrigento - Settore "Attività culturali e sportive" Piazzale A. Moro,1 - 92100 Agrigento o all'indirizzo di posta elettronica certificata provincia.agrigento@akranet.it Gli enti e le associazioni che hanno già presentato le proposte per il periodo natalizio 2013, qualora intendano, esprimere la loro disponibilità, dovranno riproporre la loro offerta.  

 DALLA REGIONE, Dal punto di vista finanziario per la stabilizzazione dei lavoratori ci saranno tempi più lunghi del triennio previsto dalla legge al varo Precari, fondi ai Comuni per 10 anni Così Crocetta strappa il sì ai sindaci Giacinto Pipitone La Regione garantirà contributi ai Comuni per i prossimi 10 anni. La stabilizzazione dei precari sarà quindi, almeno dal punto di vista finanziario, un percorso molto più lungo del triennio che il governo ipotizza con la legge che sta per arrivare all'Ars. E su queste basi Crocetta ieri ha strappato anche il sì dei sindaci al testo messo a punto dall'assessore agli Enti locali, Patrizia Valenti. Dopo il via libera di partiti e sindacati, adesso il testo che avvia proroghe triennali in attesa delle stabilizzazioni entro il 2016 è davvero blindato: «L'unica preoccupazione è legata al giudizio del Commissario dello Stato» confessa il presidente dell'Anci, Paolo Amenta. Il piano prevede che il primo gennaio scatti per tutti i 18.500 precari degli enti locali la proroga del contratto almeno fino al 31 dicembre 2016. Una mossa che vale anche per i 780 in forza alla Regione, per i 2 mila in servizio nelle Asp e negli ospedali (saranno pagati attingendo al Fondo per la sanità) e per i 5.800 Asu (che oggi incassano solo un assegno da 600 euro dall'Inps grazie a 36 milioni stanziati dalla Regione). Il tutto passa attraverso la costituzione di un bacino unico che permette di considerare ogni precario disponibile a qualunque posto si liberi in vista della stabilizzazione, che dovrà avvenire rispettando vuoti in pianta organica e vincoli di bilancio. L'operazione costerà almeno 264 milioni all'anno, 237 solo per i Comuni. E l'Anci si è presentata all'incontro col governo, ieri, segnalando che «anche al termine del triennio i sindaci non possono farsi carico di una spesa di 237 milioni che si aggiungerebbe ai costi oggi sostenuti per tutti gli altri dipendenti». A parte la mancanza di questi fondi nelle casse comunali, il problema è che verrebbe sforato il patto di stabilità. Per questo motivo il segretario generale di Palazzo d'Orleans, Patrizia Monterosso, e il consulente Stefano Polizzotto hanno riferito che «Crocetta ha dato la disponibilità ad assistere i Comuni per un percorso più lungo». Il percorso lo illustra ancora Amenta: «Dal 2016 in poi la Regione verserà al Comune delle quote calcolate in base alla differenza fra il costo dei precari e il risparmio che noi otterremo dai pensionamenti ordinari del personali oggi assunto a tempo indeterminato. In pratica, fino a quando i precari non prenderanno il posto di tutti i pensionati, in termini di costo, sarà la Regione a coprire la spesa in più. Poi, in 5 o 10 anni a seconda dei casi, si arriverà a una sorta di pareggio che corrisponde al costo sostenuto dalle amministrazioni Comunali per i propri dipendenti a tempo indeterminato prima dell'avvio delle stabilizzazioni». Dal vertice Anci-governo è emersa più chiaramente anche la strategia per fare in modo che i sindaci che hanno sforato il patto di stabilità possano prorogare i contratti: «Il costo del personale verrà sostenuto interamente dalla Regione, che darà quanto viene dato già oggi. Solo che il Comune non aggiungerà la propria quota per integrare l'orario di lavoro. In pratica - sintetizza Amenta - pur di non perdere questi posti verranno prorogati i contratti ma limitandoli a 18 o al massimo 24 ore settimanali».  

 LA SICILIA  


 FERRANDINO GIÀ OPERATIVA A BERGAMO In attesa di prefetto, "guida" Termini
 La città del ministro dell'interno Angelino Alfano è senza prefetto da una quindicina di Francesca Ferrandino è già operativa a tutti gli effetti come prefetto d Bergamo. palazzo del Governo in piazza Vittorio Emanuele fino a oggi a coordinare le varie attività e l'esperto vice prefetto Giovanna Termini decisamente in grado di guidare senza farsi prendere dal panico situazioni di tutti i tipi. Ma è ovvio evidenziare come una Prefettura di frontiera come quella di Agrigento «meriti» che a guidare sia un prefetto, nominato dal ministero dell'interno, per un mandato di almeno due o tre anni, Come del resto e sempre accaduto, almeno fino a questa volta, quando la procedura ha subito una  strana modifica. Rispetto agli ultimi avvicendamenti di prefetti nella città dei Templi, non era mai accaduto che alla partenza dell'uscente, non avvenisse nell'immediatezza l'arrivo del nuovo rappresentante del Governo. Al massimo un paio di giorni e il »nuovo arrivato» sarebbe stato noto ai palazzi del potere e all'opinione pubblica. Ad oggi invece Agrigento non ha «il prefetto». C'è da ritenere che da qui all'approssimarsi delle feste di fine anno il ministero dell'interno decida chi inviare in questo fazzoletto d'italia. Una zona che per tanti prefetti - soprattutto quelli di prima nomina - rappresenta un trampolino di lancio verso altri incarichi di maggiore prestigio istituzionale e perché no, economico. F.D.M  


 LICEO "LEONARDO" Due nuovi indirizzi saranno avviati dal prossimo anno
 Anche per il liceo Scientifico e linguistico statale «Leonardo» di Agrigento si avvia l'iter per l'attivazione di due indirizzi offerti dall'Istituto, a partire dal prossimo anno scolastico. In aggiunta a quelli gi esistenti, linguistico e scientifico, la Provincia regionale di Agrigento ha rilasciato il nulla osta all'istituzione del liceo scientifico delle scienze applicate e del liceo Artistico ad indirizzo architettura e ambiente. I nuovi indirizzi scolastici aumenteranno l'offerta formativa da destinare ai giovani creando differenziate occasioni di studio ed una maggiore risposta ai bisogni degli studenti. «Con l'istituzione di questi nuovi indirizzi - afferma il dirigente scolastico dell'istituto, Enza Ierna - la scuola intende ampliare e diversificare la propria offerta formativa rendendola più consona alle necessiti emergenti in ambito sociale, culturale e lavorativo del territorio. E, a proposito di offerte formative, lo stesso liceo Leonardo, domani, firmerà un protocollo d'intesa con la Biblioteca museo «Luigi Pirandello» di Agrigento dove verranno evidenziati fortemente gli aspetti culturali e sociali svolti dall' «Opera Luigi Pirandello» e l'importanza di valorizzare la casa natale del drammaturgo agrigentino, quale luogo di incontri socio-culturale La scuola, da qualche tempo, ha avviato una particolare iniziativa che prevede incontri con ex studenti del Leonardo e tra questi c'è proprio il direttore della biblioteca, Enzo Caruso, che, così, incontrerà una rappresentanza di alunni. Caruso parlerà agli studenti delle proprie esperienze e prospettive lavorative avute dopo il conseguimento della maturità. VALENTINA ALAIMO  

 Ente Parco Archeologico Gaetano Pennino nominato commissario
 Il Consiglio del Parco archeologico ha un nuovo commissario straordinario Lo scorso 28 novembre la Giunta di Governo ha infatti affidato l'incarico a Gaetano Pennino,attuale capo di gabinetto dell'Assessorato Beni culturali e dell'Identità regionale dagli anni ottanta, ha ricoperto già diversi incarichi: nel 1998 è stato consigliere di amministrazione della Fondazione orchestra sinfonica siciliana, mentre nel 2000 è stato commissario ad acta del conservatorio 'Vincenzo Bellini" di Palermo. Nel 2000 viene nominato dirigente della "Casa museo Antonino Uccello" di Palazzolo Acreide, mentre a Siracusa è stato per alcuni mesi sovrintendente ai Beni culturali. "Da  parte dell'Assessorato e del Dipartimento -  si legge in una nota - sono state avviate, infatti, tutte le procedure necessarie alla ricostituzione del Consiglio del Parco decaduto dal 2011 con l'obiettivo di seguire i percorsi di definizione dei relativi procedimenti e di garantire il normale funzionamento del Parco. In tale direzione si colloca la  nomina del commissario straordinario". Pennino, che subentra a Salvatore D'Amato, nominato nell'ottobre 2012 rimarrà in carica per 6 mesi, durante i quali dovrà avviare le pratiche necessarie alla ricostituzione dell'importante organo del Parco. L'incarico, precisano dalla Regione, ha previsto una rinuncia agli emolumenti derivanti, ed è 'stato affidato ai sensi della vigente normativa, nelle more di una riconsiderazione che adegui la previsione della legge istitutiva del Parco alla richiesta di riduzione dei costi degli apparati amministrativi delle Regioni imposto dalla legge del 2011". (G.S.)  

 AL CUPA ALLE 10,30 Progetto ((Europa 2.0))
 Oggi la presentazione Si terrà stamane, a partire dalle 10.30, presso l'aula «Luca Crescente» del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, la presentazione del progetto «Europa 2,0: rete informatica sulle opportunità europee, iniziativa messa a punto dalla Militanza del Movimento Politico che fa capo all'on. Michele Cimino. Presenteranno il progetto: Alessandro Cacciato, Coordinatore Regionale della Militanza di Voce Siciliana, Ambra Leto e Kevin Atria dell'Associazione Studentesca Universitaria «Vivere Polo di Agrigento», Marco Vancardo, Coordinatore della Militanza di Voce Siciliana del Comune di Casteltermini, Maria Passarello, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Joppolo Giancaxio. Interverranno altri studenti e giovani coinvolti nelle città di San Giovanni Gemini, Cammarata, Canicattì e Sciacca, «L'iniziativa, spiega Alessandro Cacciato - punta a semplificare la ricerca di informazioni sulle opportunità proposte dall'Unione Europea in termini di Bandi, Concorsi, Borse di Studio, opportunità di esperienze all'estero, volontariato (etc); abbiamo messo a punto una rete di contatti formata dagli appartenenti alla Militanza e di altre Associazioni che saranno a disposizione di tutti gli interessati.  

 Entro l'anno la commissione provinciale affiderà l'incarico
Si sceglie il progettista Prima della fine dell'anno sapremo quale sarà lo studio tecnico cui sarà affidato l'incarico della progettazione preliminare (comprese le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza, la prefattibilità ambientale e le prestazioni accessorie) per la realizzazione dell'ammodernamento della Ss 189, relativamente alla tratta ricadente nella provincia di Agrigento, per un importo a base di gara di euro 3.364,669,40 iva esclusa. Delle dieci offerte pervenute agli uffici della Provincia, l'apposita commissione (presieduta dall'ing. Piero Hamel e composta dall'avv. Paolo Di Leto e dall'ing. Luigi Gangitano) ne ha fino ad ora esaminate cinque sotto il profilo tecnico. Le rimanenti cinque dovrebbero essere esaminata nella giornata di oggi: per stamattina infatti è prevista un'altra riunione della stessa commissione, la quale poi tornerà a riunirsi ancora una volta per esaminare le offerte economiche e procedere quindi all'aggiudicazione dell'appalto. Secondo il bando, la progettazione in se stessa parte da 1.806.254,88 euro, mentre per le prime indicazioni sulla sicurezza si è prevista la somma di euro 84.697,18 e per la prefattibilità ambientale euro 212.461,45. A queste voci vanno aggiunte ulteriori cifre per le elaborazioni espropriative catastali con il rilievo planoaltimetrico georeferenziato di oltre 2500 particelle, per i rilievi topografici con riprese aeree, per le indagini geologiche e idrogeologiche, per lo studio preliminare paesaggistico, per il documento preliminare sulla gestione e sul sistema informativo della gestione, perle indagini archeologiche e per lo studio trasportistico. Dal momento della stipula del contratto, il vincitore della gara avrà 180 giorni naturali e consecutivi di tempo per eseguire l'incarico e consegnare il progetto preliminare. A quel punto I'Anas, che ha già i fondi disponibili, provvederà alla elaborazione del progetto definitivo e di quello esecutivo, quindi potrà procedere alla esecuzione dei lavori che si riferiscono al tratto compreso tra il quadrifoglio Anas alla periferia nord di Agrigento e poco prima dello svincolo di Castronovo di Sicilia. In tutto una cinquantina di chilometri. L'opera dovrebbe costare intorno a 270 milioni di euro. Lo studio di fattibilità della Provincia prevede la spesa di euro 106.379.067,60 per 10.060 metri di viadotti, euro 62.054.423,41 per 2.515 metri di gallerie, euro 11.356.330,34 per l'ampliamento di tratti esistenti (metri 22.635) ed euro 15.141.773,79 per la realizzazione di tratti completamente nuovi (metri 15.090).   Livesicilia   Tutto in meno di un mese Inizia il tour de force dell'Ars di Accursio Sabella  La questione-precari passerà attraverso l'approvazione di bilancio e finanziaria. Ma al momento, i testi sono in alto mare. E vanno approvati entro il 31 dicembre. Nel frattempo bisognerà risolvere il problema delle Province. Ed entro la fine dell'anno bisognerà applicare il decreto Monti agli stipendi dei deputati. Una corsa ad ostacoli. E contro il tempo.

 PALERMO - Precari, Province, Bilancio, Finanziaria, Acqua pubblica e "decreto Monti". Tutto insieme. Da approvare in meno di un mese. Un mese di fuoco. Adesso, governo e parlamento devono correre. E correre davvero. Il 31 dicembre la Sicilia cambierà volto. In un modo o nell'altro. Il 31 dicembre, insomma, si saprà se i quasi ventimila precari, con l'anno nuovo, potranno tornare a lavoro. Si conosceranno gli enti, i settori, le persone che patiranno maggiormente i tagli pesanti previsti in Finanziaria. Si capirà se i deputati regionali, finalmente, daranno davvero un taglio ai loro stipendi. Più alti rispetto al resto d'Italia. Un "primato" che stride maggiormente oggi, domani. Fino al 31 dicembre, quando la Sicilia potrebbe avere un volto diverso. Domani, per cominciare, arriva nelle commissioni di merito il disegno di legge sui precari. Un ddl che non ha convinto appieno i sindacati. "C'è il rischio che il Commissario dello Stato lo impugni". Un rischio che oggi non può essere corso. Perché non ci sarebbe il tempo per rimediare. I dubbi rimangono, però. Non a caso Cgil, Cisl e Uil, pur apprezzando lo sforzo del governo nella lunga e faticosa gestazione del disegno di legge, hanno confermato lo sciopero previsto il 13 dicembre. In attesa di qualche notizia più concreta. Ma non sono di buon auspicio, al momento, le ripicche e le polemiche continue sull'asse Palermo-Roma. Il presidente Crocetta e la sua maggioranza continuano a parlare di "discriminazione" del governo nazionale nei confronti della Sicilia. Accuse che hanno un nome e un cognome: quelli del ministro Gianpiero D'Alia. Leader siciliano del'Udc. Uno dei partiti che dovrà garantire la maggioranza all'esecutivo. Liti che hanno spinto persino il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo a invitare i contendenti a deporre le armi. E per il momento sarà così. Per il momento, appunto. Anche perché la "grana precari" viaggia necessariamente insieme ad un'altra. E paradossalmente potrebbe finire per produrre un fatto positivo, quasi inedito negli ultimi anni. Le proroghe e le stabilizzazioni, infatti, dovranno passare attraverso un piano di razionalizzazione dei costi che la Sicilia si è impegnata a produrre. "A dire il vero - spiega il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi - molti tagli sono già stati fatti, e andranno solo certificati. Sarà. Ma la produzione dei documenti contabili, quest'anno, sarà complicata, difficile. "Se c'è la volontà politica - ha spiegato l'assessore all'Economia Luca Bianchi - bilancio e Finanziaria possono essere approvati anche in dieci giorni". Ecco l'effetto positivo dato dall'emergenza-precari. Il bilancio potrebbe essere approvato entro il 31 dicembre, come non accadeva da anni. E la maggioranza potrebbe serrare le fila e accantonare per un po' divisioni e rivendicazioni. Il problema, però, è che di quei documenti ancora non c'è traccia. "Saranno pronti nelle prossime ore", assicurano deputati di maggioranza. Ma le lancette continuano a girare. E il ddl dovrà approdare prima nelle commissioni di merito. Poi in Aula. Dove gli ostacoli saranno diversi. E dove la necessità di tagli un po' dovunque (sembra ad esempio che ai Comuni verrà chiesto un ulteriore sacrificio) solleverà necessariamente malumori tra i parlamentari. Bisognerà correre, anche qui. E sono già praticamente certe le sedute d'Aula per la vigilia delle feste. Ma potrebbe non bastare. Al punto che il vicecapogruppo del Pdl Marco Falcone ha lanciato un'idea: "Proviamo quantomeno ad approvare bilancio e Finanziaria entro il 10 gennaio". Fino ad allora, infatti, la tesoreria sarà chiusa. Quel minimo ritardo, che consentirebbe al parlamento di discutere in modo approfondito i testi, non comporterebbe disagi "pratici". Potrebbe servire un'appendice, quindi. Perché il mese che è appena entrato si tradurrà, all'Ars, in un vero e proprio percorso ad ostacoli. Anche su un altro fronte. Quello delle Province. In commissione Affari istituzionali sono stati depositati la bellezza di 18 disegni di legge. E un dato pare emergere su tutti: il progetto di legge del governo non piace a nessuno. Non piace ovviamente all'opposizione, che critica i fondamenti della norma stessa. La necessità, cioè, di cancellare le Province. Ma non piace neanche alla maggioranza. Non piace al Pd, che in passato ha lamentato una scarsa "concertazione" tra governo e partiti alleati. E ha prodotto un "proprio" ddl, a firma Cracolici, che modifica, in molti casi in modo netto, alcune impostazioni dell'esecutivo. Anche l'Udc, attraverso il segretario regionale Pistorio ha criticato apertamente la bozza dell'assessore Valenti. Nonostante lo stesso Pistorio ricopra l'incarico di capo della segreteria tecnica dell'assessore alla Funzione pubblica. Oggi, in occasione di un forum organizzato dai sindacati confederali, il capogruppo dei centristi Lillo Firetto ha rilanciato: "La riforma è tutta da scrivere - ha detto - e dobbiamo fare in modo che, sul tema, si vada oltre gli annunci populistici o le sparate televisive. Il testo di Cracolici, non a caso, non è un testo 'blindato', ma lascia ampi margini di confronto e di possibili modifiche". Per Nello Musumeci, invece, l'abolizione delle Province "non comporterà alcun risparmio, come del resto - ha detto - ha spiegato apertamente la Corte dei Conti. Gli stipendi dei consiglieri provinciali, dei sindaci, dei consigli comunali non vanno intesi come un 'costo della politica'. Ma come un 'costo della democrazia'. Ed è la democrazia a subire un grave colpo da questa riforma, che avrà come unico risultato quello di impedire a quattro milioni di siciliani di esprimere il proprio voto". E il tema, al di là dei motivi "di principio" potrebbe raccogliere in Aula consensi anche inaspettati. Il tema dei "territori", del consenso cittadino e provinciale, infatti, spesso è avvertito in modo trasversale. Intanto, a conferma di quanto spiegato da Firetto: "La riforma è ancora tutta da scrivere", il presidente della commissione Affari istituzionali Antonello Cracolici ha deciso di dare il via a una settimana di audizioni con tutti i soggetti coinvolti. A partire da oggi, fino a venerdì 6, in commissione verranno ascoltati i rappresentanti degli enti locali (tra cui Anci e Urps), i sindaci delle città metropolitane (Palermo, Catania e messina), gli attuali commissari delle Province, e i sindaci della parte occidentale e orientale della Sicilia. Oggi anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno "strappato" l'impegno a essere ascoltati. Insomma, basterebbe questo per far sudare freddo parlamentari ed esponenti del governo. Ma nel piatto ricco del dicembre all'Ars c'è davvero di tutto. "Entro il 31 dicembre - ha assicurato ad esempio, a più riprese, il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone - verrà applicato anche per le indennità dei deputati il 'decreto Monti". Più facile a dirsi, che a farsi. La questione, infatti, ha portato, solo negli ultimi due mesi, alla formazione di una commissione parlamentare, alle dimissioni del presidente di quella commissione, alla predisposizione di un disegno di legge che all'inizio è piaciuto a tanti (perché di fatto limitava gli effetti del decreto sulla busta paga dei deputati), ma subito dopo è stato sconfessato da quasi tutti i deputati regionali: "La difesa dello Statuto non sia vista come una difesa dei privilegi". Parole sante. Peccato che durante una "riunione informale" a Palazzo dei Normanni di pochi giorni fa, i parlamentari presenti abbiano sollevato, per usare un eufemismo, qualche obiezione sull'applicazione tout court del decreto. Anche questo, come detto, dovrà diventare esecutivo entro la fine dell'anno. Quando l'Ars dovrà dire di sì anche alla legge sull'editoria, a quella sulla riforma della gestione dell'acqua in Sicilia (argomento molto sentito nei Comuni siciliani), bisognerà capire "cosa fare - spiega poi Falcone - delle migliaia di lavoratori della Formazione di enti a cui è stato tolto l'accreditamente, o spiegare cosa faranno gli 'sportellisti' allo scadere del progetto Spartacus". Il tour de force dell'Ars comincia oggi. Adesso. Ed è già tardi.  

 AGRIGENTOFLASH   Precari, Giunta regionale approva Ddl proroga La Giunta regionale ha approvato il Ddl per la proroga dei precari e l'avvio del processo di stabilizzazione. Lo rende noto la Presidenza della Regione. Il nuovo Ddl proroga per 3 anni i contratti di tutti i precari siciliani e consente a tutti gli enti di poter avviare il processo di stabilizzazione. Le risorse necessarie sono tutte a carico della Regione e frutto del risparmio effettuato nell'anno in corso e previsto nel prossimo anno nella lotta contro gli sprechi e il malaffare.  Oltre alle pubbliche amministrazioni è prevista la forma dell'auto impiego e anche l'impiego, su richiesta del precario, in aziende private. Viene istituito un albo unico regionale, fatto di fasce diverse e lavoratori Asu. Il governo ha anche in programma di predisporre due ddl separati per Rmi ed ex Pip, per i quali sono già disponibili delle risorse per la continuazione dei progetti.   Infoagrigento   Benvenuti nell'ultima città d'Italia: la salvezza sta nel dissesto finanziario Ultimi, penultimi o terz'ultimi poco conta. Agrigento è una città ormai in ginocchio. E mentre c'è chi, nonostante tutto e tutti, continua ad infischiarsene, pur ricoprendo importanti incarichi amministrativi, la città precipita nel baratro. Prepariamoci all'ennesimo Natale austero, un capodanno senza feste in piazza (che celebrano ovunque, pure nei villaggi con le capanne di fango), a nuovi, dolorosi, addii di amici e parenti e tanto altro ancora. Se la provincia di Agrigento, cerca di risollevarsi in qualche modo, è proprio capoluogo a trainarla in fondo a tutte le classifiche. Il 2013 è stato un anno disastroso. I turisti scappano, le infrastrutture si perdono e chiudono i battenti, le saracinesche si abbassano ad un ritmo preoccupante. Viviamo in uno stato d'emergenza, al limite del fallimento. E a proposito. C'è chi dice che i conti sono tornati in positivo, che non vi è alcuna emergenza da superare. Che tutto è stato risanato. E allora dove sono i soldi per fare la manutenzione  essenziale delle strade, per organizzare un minimo di attività sociali, per fare assistenza agli anziani e ai disadattati, per recuperare e gestire le infrastrutture? Insomma dove sono ? Ve lo diciamo noi: non ci sono soldi! E quei pochi che ci sono - ottenuti aumentando al massimo consentito dalla legge tutti i tributi - spremendo come limoni i cittadini, servono per pagare i costi della politica e gli stipendi degli impiegati. La soluzione è una sola: dichiarare il dissesto finanziario. Un atto di umiltà. Ammettere il fallimento, politico e umano, di una comunità e avere il coraggio di ripartire. A Palazzo dei giganti avranno il coraggio di una tale scelta?   Spettacoli: entro il 13 dicembre le domande per il finanziamento Fissata al 13 Dicembre 2013 la scadenza per la presentazione delle proposte di iniziative di spettacolo per il periodo natalizio 2013. L'istanza, regolarmente sottoscritta dal legale rappresentante, dovrà essere prodotta sul modello allegato, scaricabile dal sito della Provincia www.provincia.agrigento.it, che contiene anche la documentazione da presentare. La documentazione deve essere inviata al seguente indirizzo: Provincia Regionale di Agrigento - Settore "Attività culturali e sportive" Piazzale A. Moro,1 - 92100 Agrigento o all'indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.agrigento@akranet.it Ulteriori informazioni si possono richiedere alla Dott.ssa Arnone - servizio spettacolo- Tel 0922 593216, e mail: m.arnone@provincia.agrigento.it Gli Enti e le Associazioni che hanno già presentato le proposte per il periodo natalizio 2013, qualora intendano, esprimere la loro disponibilità, dovranno riproporre la loro offerta.    

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