LA SICILIA
COMUNI RIUNITI. Costituita ieri mattina società per la regolamentazione per la raccolta dei rifiuti
C'E' STATA LA FUMATA BIANCA
Finalmente la fumata bianca: la Società per la regolamentazione della raccolta dei rifiuti 'Agrigento est" è stata costituita ieri mattina nel corso di una lunga ed a tratti animata assemblea dei 26 rappresentanti dei comuni che ricadevano, fino a qualche settimana addietro, negli ambiti di Gesa Agrigento due e di Dedalo, ai quali si aggiunge la Provincia, rappresentata dal commissario Benito Infurnari. i sindaci presenti erano 23, mentre tre comuni sono risultati assenti: a quel punto è scattato il commissariamento ad acta. Da Palermo, infatti, il Dipartimento Acque e Rifiuti ha mandato sette propri dipendenti ciascuno dei quali aveva un lotto di comuni da rappresentare in caso di assenza del rispettivo sindaco.
In tasca i decreti in bianco, per cui a fronte dell'assenza del sindaco di Favara, di quello di Lampedusa e Linosa e dei commissari di Racalmuto, si sono immediatamente sostituiti rispettivamente Antonio Lo Brutto, Antonio Morreale e Teresa Restivo. A quel punto dunque tutti i comuni risultavano presenti, per cui è stato possibile dar vita all'assemblea costitutiva. E' stata il notaio Daniela Gucciardo a dare lettura dell'atto costitutivo, ma la sua sottoscrizione è stata preceduta da un paio di interruzioni. La prima a seguito di un intervento del sindaco di Raffadali Giacomo Di Benedetto: egli ha chiesto se non fosse obbligatorio che venisse rispettata una quota rosa per la formazione del Consiglio di Amministrazione, che non venisse cioè garantita la presenza di una donna, Sosta dei lavori, poi si accerta che in effetti è obbligatorio per legge, per cui si deve modificare il Cda che era stato già individuato (il dirigente del Comune di Agrigento Gaetano Di Giovanni, il segretario del comune di Porto Empedocle Pietro Rizzo e il dirigente dell'Ufficio tecnico di Licata Vincenzo Ortega). I sindaci confabulano durante il "time out" ed alla fine decidono: fuori Di Giovanni e dentro il vicesegretario del comune di Canicattì Maria Gabriella Marino. Al momento di votare le cariche (Ortega presidente e Rizo vice) i sindaci ex Gesa insorgono: situazione troppo sbilanciata: ai comuni ex Dedalo due componenti ed il presidente è troppo. Nuova interruzione e nuova sostituzione, fuori la Marino e dentro Giovanna Italiano, segretario del comune di Raffadall. Ortega rima ne presidente e Rizzo vicepresidente. Ma a quel punto insorge il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo che minaccia di far saltare tutto. Alla fine però tutto rientra: il Cda viene approvato e Corbo indica il revisore dei conti nella persona di Giuseppe Castellana.
La Srr è nata ed ora finalmente può mettersi al lavoro per gli adempimenti più immediati indispensabili per divenire operativa: formazione della pianta organica, piano d'ambito e quant'altro serve per gestire al meglio il servizio di igiene ambientale.
SALVATORE FUCÀ
La difesa mostra i muscoli Processo D'Orsi. Una preside: «Le piante giunsero a scuola», Vella e Caruana: "Si puntava al risparmio»
FRANCESCO D MARE
Erano testi della difesa dell'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e difesa è stata, sotto tutti i punti di vista. La dirigente scolastica del liceo Foscolo di Canicattì Rossana Virgilio, il segretario generale della Provincia Giuseppe Vella, il dirigente finanziario della Provincia Fortunato Caruana sono stati escussi ieri dinanzi al primo collegio del Tribunale, presieduto dal giudice Giuseppe Melisenda Giambertoni, a latere Infantino e Contini, nel processo a carico dell'ex capo dell'ente provinciale, accusato come noto di concussione, peculato, truffa e abuso d'ufficio.
D'Orsi è giunto in aula con una stampella a sorreggerlo, a causa - ha detto - «delle quattro costole che mi sono fratturato alcune settimane fa e che non mi fanno respirare». A rappresentare l'accusa erano come sempre il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il sostituto Giacomo Forte. D'Orsi è assistito ieri dall'avvocato Giuseppe Scozzari, il quale ha escusso i tre testi chiamati dalla stessa difesa a deporre. La preside Virgilio ha risposto a domande sulla consegna delle piante oggetto di una nutrita parte delle indagini. «La consegna è avvenuta regolarmente nell'ottobre 2010, ho firmato io l'atto di consegna inviatomi dall'agronomo Alletto. In tutto erano 314 piante, con dieci esemplari di washinghtonia. Collocammo il tutto nei giardini dei due licei che fanno capo al Foscolo». Dopo la dirigente scolastica, è stato il turno del segretario generale della Provincia Giuseppe Vella. Sia le domande di Scozzari che le risposte di Vella sono state improntate a fare emergere la «virtuosità finanziaria della gestione D'Orsi». «Sono stati stabilizzati precari, come quelli delle cooperative Penelope e Voltano, oltre a quelli della stessa Provincia, furono aumentati i controlli sulle presenze del personale e la tendenza è stata sempre quella di razionalizzare le spese. Le direttive del presidente erano queste».
Ancor più «chirurgica» l'escussione del «tesoriere" della Provincia Fortunato Caruana. «D'Orsi arrivò nel 2003 e subito si attivò, dando direttive per diminuire e cancellare i mutui contratti ad esempio con la cassa depositi. Grazie a questa attività possiamo pagare oggi gli stipendi ai dipendenti. Ritengo che siano stati estinti circa 27 milioni alla voce mutui». Poi è stata la volta dell'imputati, con le ormai consuete dichiarazioni spontanee. E' stato un D'Orsi palesemente emozionato, che a stento riusciva a far emergere «il mio orgoglio per quanto fatto anche se maledico il giorno in cui sono diventato presidente. C'è voluta forza per tagliare telefonini, per azzerare compartecipazioni, per avere risanato un ente ho subito e subisco intimidazioni. La Guardia di finanza che da un lato mi tutelava e dall'altro sbirciava da dietro un cespuglio)). Prossima udienza il 13 gennaio.
Processo ai quattro dirigenti Cambia il Collegio giudicante
«Colpo di scena» nel processo che vede come imputati quattro tra dirigenti e funzionari della Provincia regionale, accusati di abuso d'ufficio.
La sorta di processo parallelo a quello che si sta svolgendo a carico dell'ex presidente dello stesso ente provinciale Fu genio D'Orsi, prende di fatto una strada autonoma, con un nuovo collegio giudicante. Gli imputati sono Ignazio Gennaro, vice direttore generale, e i funzionari Giuseppina Miccichè, Piero Hamel e Gaetano Gucciardo. Il primo collegio presieduto dal giudice Giuseppe Melisenda Giambertoni, a latere Infantino e Contini nell'udienza di ieri hanno ratificato la dichiarazione di astensione - gi avanzata al presidente del Tribunale Luigi D'Angelo il quale, celermente ha subito nominato un nuovo collegio. A presiederlo sarà il giudice Francesco Provenzano con a latere Tedde e Vella. Il primo collegio, essendo impegnato - come detto - nel processo parallelo a D'Orsi ha ritenuto coerente «staccarsi» da questo parallelismo. Dunque i due processi si scindono in maniera definitiva, con la prima udienza dinanzi al nuovo collegio giudicante fissata per il 17 gennaio. Di fatto, il processo a carico di Gennaro,
Hamel, Gucciardo e Micciché riparte da zero, anche se ieri era in programma di fatto la prima udienza con l'ormai ex collegio, con l'escussione del maresciallo della Guardia di Finanza Guglielmo Greco. Tutto rinviato dunque.
Per Gennaro e Miccichè, in sede di udienza preliminare fu disposto il proscioglimento da tre capi di imputazione. Il filone principale dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Giacomo Forte, ipotizza delle irregolarità che sarebbero state commesse nelle liquidazione dei rimborsi spese all'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
Peri 4 imputati oltre all'accusa principale dei rimborsi spese, vengono contestate altre ipotesi di abuso d'ufficio, relativamente al periodo compreso fra il 2008 e il 2010, per l'acquisto di alcuni beni di rappresentanza. Altre accuse ancora riguardano l'illegittimo affidamento esterno di alcuni contratti. Giuseppina Micciché è assistita dagli avvocati Accardo e Vincenza Gaziano, Gennaro è assistito dall'avvocato Vincenzo Caponnetto e Gucciardo, difeso dall'avvocato Daniela Ciancimino.
LA PROTESTA «Solo» lunghe code negli snodi viari della provincia
I Forconi non pungono
Il primo giorno di protesta in provincia di Agrigento per Forconi ed autotrasportatori non ha fatto registrare disagi. Al Calar della sera i due presidi che sono stati formati nell'agrigentino e per l'esattezza presso là rotonda Giunone nella Valle dei templi e in contrada Garcitella tra Canicattì e Campobello di Licata sono stati chiusi. Riapriranno questa mattina alle 6.
Gli altri che dovevano essere organizzati in provincia sulla Licata- Gela, sulla Agrigento Caltanissetta e sulla statale 115 nei pressi dei bivo per Naro, invece, non sono stati autorizzati e le forze dell'ordine non hanno permesso ieri mattina ai manifestanti dì rimanere in quelle zone. intanto, Trasportounito, Aitras, Assiotrat, Assotrasport, Azione nel Trasporto, Movimento Autonomo Autotrasportatori, Forconi, Cobas hanno ufficialmente presentato ricorso al Tar contro il provvedimento che vieta soltanto in Sicilia di portare i camion nei presidi e che negli stessi non possano sostare più di venti persone contemporaneamente.
Le associazioni, sono convinte che il provvedimento sia antidemocratico e soprattutto leda il diritto allo sciopero. "Nonostante tutta l'italia sia paralizzata, - ha dichiarato il Presidente Regionale dell'Aitras Salvatore Bella- il Governo continua a farsi sordo. Non convoca gli autotrasportatori nonostante le richieste di sollecito di incontro inoltrate al Ministro Lupi e al Ministro Alfano. Attraverso i media continuano ancora a negare l'esistenza della partecipazione anche degli autotrasportatori, dichiarando che la protesta è solo del movimento dei Forconi all'interno del quale si sono infiltrati gruppi eversivi. Noi ci siamo, - conclude Bella- siamo in mezzo alle strade dove abbiamo potuto, mentre in Sicilia i camion sono fermi nei piazzali delle aziende perché le forze dell'ordine ci hanno impedito di portare i nostri mezzi nei presidi con minacce di arresto e sequestro dei mezzi. Tutto questo è colpa della diffamazione messa in atto da alcune sigle sindacali dell'autotrasporto- che da un lato ci hanno denunciato alle Prefetture e dall'altro hanno chiesto di sederci attorno a un tavolo per apportare le opportune verifiche al protocollo d'intesa firmato da loro e senza il nostro consenso».
CARMELO VELLA
LA MANOVRA Risparmi di oltre trecento milioni per l'ennesima proroga ai precari
Crocetta: le case abusive sequestrate potranno essere date ai senzatetto
PALERMO. Non una finanziaria di tagli, ma di risparmi (pari a 320 milioni di euro) per garantire la copertura della proroga dei precari degli enti locali, ma con l'obiettivo dichiarato di sostenere le fasce più deboli e lo sviluppo: dunque, imprese e occupazione. «Proseguiamo 11 percorso di risanamento avviato lo scorso anno)), ha detto l'assessore all'Economia, Bianchi, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme con il presidente della Regione, Crocetta, e gli assessori Cartabellotta (Risorse agro-alimentari), Bonafede (Famiglia) e Lo Bello (Territorio e Ambiente). Presenti anche il ragioniere generale della Regione, Pisciotta, il dirigente generale della Programmazione, Falgares, dell'Agricoltura, Barresi, e del Lavoro, Corsello.
La Legge di stabilità prevede che le case abusive sequestrate - non quelle realizzate in prossimità delle coste - potrebbero presto essere destinate ad alloggi popolari o a ospitare comunità di senzatetto. "Saranno i Comuni - ha detto Crocetta - a valutare se destinarle a fini sociali o demolirle".
1320 milioni di risparmi della finanziaria saranno ottenuti con 50 milioni di riduzione della spesa dei forestali che sarà integrata con fondi nazionale ed europei per interventi contro il dissesto idro-geologico. E' stato deciso che tutti i lavoratori stagionali, forestali e anticendio, saranno riuniti sotto l'unica regia dell'Azienda foreste (finora l'antincendio è stato di competenza del Territorio), che coordinerà circa venticinquemila persone. Gli ultra-cinquantenni non potranno più far parte delle squadre di emergenza (con relativo risparmio del 20% d'indennità) e sarà bloccato il turo -over. Tutti gli operai stagionali, compresi quelli dei consorzi di bonifica e dell'Esa, già in età pensionabile non saranno reintegrati. Ulteriori trenta milioni saranno risparmiati grazie ai nuovi bandi su trasporto pubblico locale e trasporto marittimo. E' stata decisa anche la riduzione del 13% dei trasferimenti agli assessorati: il 3% per le spese di funzionamento e il 10% sugli interventi; quindici milioni meno all'Ars. I Comuni avranno trenta milioni in meno di trasferimenti che, però, saranno compensati con la compartecipazione del 7,7% dell'lrpef. 1110% di taglio è previsto per le indennità accessorie. Le partecipate saranno ridotte a sette.
li Po-Fesr, come ha spiegato Falgares, dovrebbe portare in Sicilia circa sette miliardi di euro, oltre il co-finanziamento statale che non è stato ancora definito, Innovazione, imprese, lavoro, cittadinanza e solidarietà sono le linee programmatiche che si integrano con gli strumenti finanziari. Crocetta, inoltre, ha auspicato che l'Ars approvi la sua spending review, recependo il decreto Monti, «perché non possiamo essere considerati gli ultimi mandarini".
Sulle perplessità sollevate sulla finanziaria dal segretario dell'Udc, Pistorio, Cmcerta ha precisato: «Con la maggioranza ci siamo riuniti giovedì e venerdì scorsi; poi Pistorio ha avuto da fare e se ne è andato. Un partito che ha assessori in Giunta non può dire di non essere stato informato. Che ci sia qualche disagio nell'Udc? Ci sono delle persone che per natura sono infelici. Ma il problema della felicità non lo può risolvere il governo. Pistorio, se vuole, lo nominiamo commissario straordinario della Giunta".
La replica di Pistorio: «Crocetta ha una naturale disposizione d'animo perle battute e di questo siamo felici. AI di là delle battute, possiamo dire con certezza che oggi in Italia non c'è nessuno, impegnato nelle istituzioni, che possa dirsi felice e men che meno chi ha responsabilità di governo nella Regione».
L.M.
GIORNALE DI SICILIA
ATO. Nominato il nuovo Cda della società che andrà a sostituire la gestione della Gesa e della Dedalo già in liquidazione
Rifiuti, è nata la Srr «Agrigento est» Vincenzo Ortega eletto presidente
Annamaria Martorana
Costituita ieri la seconda delle srr agrigentine, quella della zona Est della provincia che abbraccia grossi comuni come Agrigento, Canicattì, Licata, Favara, Porto Empedocle e Raffadali e tante altre piccole realtà che prima si dividevano tra Gesa e Dedalo. Nell'Aula Giglia della provincia, ospiti del commissario straordinario Benito Infurnari, sindaci, tecnici, amministratori e notai, hanno, non senza qualche salto ad ostacoli, costituito la Srr «Agrigento est» di cui fanno parte la Provincia Regionale, i 19 comuni di Gesa e 7 della Dedalo ambiente, società entrambe in liquidazione e affidate in questo senso a Teresa Restivo e Rosario Miceli.
Il presidente della nuova srr, che avrà compiti importanti, come la gestione degli impianti e la progettazione di essi, è Vincenzo Ortega, dirigente dell'ufficio tecnico comunale di Licata. Suo vice, è stato nominato Pietro Rizzo, segretario generale del comune di Porto Empedocle mentre consigliere sarà invece Giovanna Italiano, segretario generale di Raffadali. L'incarico di revisore dei conti è stato affidato al canicattinese Giuseppe Castellana, segnalato dal sindaco Enzo Corbo.
Nel corso della riunione, alla quale sono risultati assenti i commissari di Racalmuto e i sindaci di E avara e Lampedusa, sostituiti da funzionari regionali, è stato firmato l'atto costitutivo della società e lo statuto mentre il cda sarà adesso chiamato alla definizione della pianta organica della srr e alla stesura del piano d'ambito.
Parte dunque una nuova avventura per il compatto rifiuti agrigentino dove i commissari inviati dalla Regione si continueranno ancora ad occupare della gestione dei servizi mentre i liquidatori, che non possono compiere atti di ordinaria amministrazione, Potranno solo procedere alla liquidazione delle vecchie società d'ambito.
Le Srr seno state volute dal precedente governo regionale di Raffaele Lombardo e confermate dalla giunta Crocetta, seppur con alcune modifiche rispetto al disegno iniziale. Sarebbero dovute entrare in vigore già nel 2010, ma numerose proroghe hanno fine ad oggi coperte ritardi e inefficienze, Adesso, saranno i singoli Comuni a stipulare i contratti d'appalto con le imprese. Quest'ultime però verranno individuate, tramite procedure di evidenza pubblica, dalle Su «per nome e per conte dei comuni consorziati», Le Srr, quindi, stipuleranno con le ditte contratti di tipe normative, che disciplineranno «le modalità di affidamento, di sospensione e di risoluzione ad opera dei singoli Comuni della parte di servizio relativa al territorio dei comuni stessi».
«Sono finito nei guai perché mi sono fatto tanti nemici, prima di me ci sono stati presidenti della Provincia che hanno finanziato libri dei calzolai e speso un miliardo per una manifestazione con un ex pugile. Sopra la vostra testa c'è scritto che la legge è uguale per tutti ma nel mio caso non è stato così». Eugenio D'Orsi, l'ultimo presidente della Provincia di Agrigento, dopo essere rimasto per quasi due anni in silenzio, prende la parola al processo in cui è imputato di truffa, concussione, peculato e abuso di ufficio. L'uomo politico del Mpa ha chiesto di parlare ed è esploso. «C'è voluto coraggio per fare quello che ho fatto io. Mi sono arrivate ventotto teste mozzate, decine di proiettili e ho subito diversi attentati incendiari perché ho avuto il coraggio di rompere col passato e attuare una politica di tagli della spesa. Prima di meha aggiuntosi finanziavano pure i libri dei calzolai e si spendeva quasi un miliardo per manifestazioni di due soldi».
D'Orsi, rivolgendosi al presidente del tribunale Giuseppe Melisenda Giambertoni e ai giudici a latere Gianfranca Infantino e Michele Contini, ha polemizzato pure con i finanzieri. «Mi dovevano scortare e proteggere, invece si nascondevano dietro i cespugli a fare le foto». Il riferimento è alle palme che, secondo il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il pm Giacomo Forte, sarebbero state prima pagate con i soldi della Provincia e poi finite nel giardino della sua villa di Montaperto attorno alla quale si è sviluppato un filone di indagini. Prima che D'Orsi parlasse sono stati ascoltati alcuni testi della difesa rappresentata dagli avvocati Daniela Posante, Giuseppe Scozzari e Gaetano Bruna. Si tratta della preside dell'istituto "Sciascia" di Canicattì, Rosanna Virciglio, che ha confermato di avere ricevuto delle piante della Provincia, del segretario generale dell'ente Giuseppe Vella e del dirigente dell'ufficio Ragioneria, Fortunato Caruana. I due burocrati hanno detto che "con l'amministrazione D'Orsi ci fu una drastica riduzione di tutti capitoli di spesa della giunta e del personale". Si torna in aula il 13 gennaio. Intanto il processo "parallelo" a carico di quattro funzionari, accusati anche di avergli rimborsati le spese di pranzi e cene in maniera illegittima, è stato azzerato perché in cardinato davanti agli stessi giudici di quello di D'Orsi. Partirà il 17 gennaio davanti a un collegio ac hoc presieduto da Francesco Provenzano.
Un taglio medio del 10% a tutte le spese della Regione. Anche se per quelle di funzionamento degli assessorati la riduzione sarà del 3%, mentre per alcuni finanziamenti, soprattutto nel caso dei beni culturali, si arriverà anche oltre il 20%. La giunta Crocetta si è riunita ancora per una intera giornata nel tentativo di mettere a punto una manovra il cui saldo complessivo vedrà un risparmio di 320 milioni circa rispetto a quest'anno. E già si registrano le prime fibrillazione fra il presidente e l'Udc.
Il piano messo a punto dall'assessore all'Economia, Luca Bianchi, conferma i tagli ai settore dei trasporti su gomma e marittimi (36 milioni) e per i forestali. Anche se il risparmio di 50 milioni sugli stagionali è in realtà solo uno spostamento di spesa dal bilancio regionale ai fondi europei: i 26 mila operai verranno gestiti da un solo assessorato e impiegati anche nella salvaguardia del territorio. Per loro scatta il blocco del turn over.
I Comuni perdono il 10% (circa 30 milioni) ma ottengono i fondi per i precari. I tagli maggiori, oltre 50 milioni, riguardano una tabella di 7 pagine che nella manovra dell'anno scorso indicava progetti e finanziamenti per 300 milioni. In questo elenco ci sono i finanziamenti per Protezione civile, università ed Ersu, consorzi di bonifica, enti dell'agricoltura, Irsap, enti parco e riserve. I teatri dovrebbero evitare la scure. Ma in giunta la protesta è forte e perfino l'assessore ai Beni culturali Maria Rita Sgarlata, fedelissima del presidente, alza la voce: «Il budget dei mio assessorato è stato ridotto da 18 a9 milioni. Non mi hanno lasciato nulla per i pia-ni di recupero paesaggistico. Ho solo 250 mila per i sistemi di antifurto nelle zone archeologiche e appena mille euro perle dotazioni di libri nelle biblioteche. Non possiamo fare neppure i restauri». Tagli pure alle borse di studio per specializzandi in medicina e per questo motivo gli studenti protesteranno sotto Palazzo d'Orleans giovedì mattina.
Le critiche maggiori però ié ha sollevate 1'Udc. Il segretario Giovanni Pistorio ha detto che la manovra non è concordata col suo partito suscitando la stizzita reazione di Crocetta: «Mi pare che i'Udc abbia tre assessori- in giunta. Come può lamentarsi?A loro non piace mai nulla. Ci sono persone che sono per natura infelici. Forse Pistorio vuole diventare il commissario della giunta». L'Udc da giorni va all'attacco anche sui canoni demaniali aumentati dall'assessore Lo
Bello, sulla riforma delle Province e sui precari. E le paro di Crocetta hanno aumenta la tensione: «Il presidente i una naturale predisposizioni perle battute. Ne siamo felici ha ribattuto Pistorio. L'Udc o gi riunirà deputati e assessori sulla Finanziaria. Ma per Blu chi la manovra «è meno dura dell'anno scorso e garantire il risanamento». Presidente assessore hanno anche iii strato un piano che prevede l'utilizzo di un miliardo e 4( milioni di fondi europei atta verso misure collegate alla finanziaria: pronti 215 milioni per il turismo, 175 milioni p la ricerca e innovazione tecnologica nelle imprese, altri 9 milioni per il credito di imposte 147 milioni per le zone franche urbane. Crocetta punta ai che sul reddito minimo pei poveri e sul piano per assegnare ai senza tetto le case abusive confiscate.
Agrigentoflash
D'Orsi rompe il silenzio dinanzi ai giudici: "Sto pagando per aver azzerato le spese inutili"
"Sto pagando per quello che ho fatto alla Provincia, badando al sodo e azzerando tutte le spese. Prima di me si finanziavano libri di calzolai e si patrocinavano manifestazioni per un miliardo di lire promosse da un ex pugile. E la Guardia di finanza chiamata a scortarmi e tutelarmi, invece si nascondeva dietro i cespugli per fare foto da usare contro di me". Sono le parole pronunciate ieri in Tribunale dall'ex presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, accusato di truffa, concussione, peculato e abuso di ufficio. Prima delle dichiarazioni spontanee di D'Orsi, il Tribunale aveva escusso due dirigenti della Provincia e la preside dell'Istituto "Sciascia" di Canicatt. La prossima udienza il 13 gennaio. Il collegio ha poi deciso di astenersi dal giudicare i dieci funzionari della Provincia che avrebbero avallato le spese di D'Orsi. Un collegio ad hoc si occuperà del processo a partire dal 17 gennaio prossimo.
Rifiuti, costituita la nuova Srr Agrigento Est
Costituita ieri la Società per la regolamentazione della raccolta dei rifiuti Agrigento Est. La fumata bianca è arrivata al termine di una'assemblea a cui hanno preso parte 26 rappresentanti di altrettanti comuni (quelli che fino a ieri erano competenza dell'Ato Ag2 Gesa e del'Ato Ag3 Dedalo Ambiente), oltre al commissario della Provincia regionale Benito Infurnari e a 7 dipendenti della Regione che hanno sostituito gli amministratori assenti.
Provincia, codice etico per i dipendenti: sarà vietato farsi raccomandare
La parola raccomandazione deve restare fuori dal palazzo della Provincia regionale di Agrigento. Il divieto assoluto di farsi raccomandare diventa norma del codice etico e vale per tutti i dipendenti dell'Ente. Vietato farsi raccomandare da politici o persone influenti per 'fare carriera' all'interno dell'amministrazione provinciale. Il dirigente o responsabile non adotteranno alcun provvedimento in presenza di eventuali pressioni e nessuna facilitazione per le pratiche d'ufficio per assicurarsi favori. Agrigentoflash.it Entro il 12 dicembre le organizzazioni sindacali potranno trasmettere le proprie osservazioni o proposte in merito allo schema di codice di comportamento.
Sicilia24h
Provincia Agrigento: l'ex presidente d D'Orsi rompe il silenzio; azzerato il processo ai funzionari
Dopo due anni di silenzio, una serie abbastanza lunga di udienze ed un processo a suo carico per gravi reati, l'ex presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha chiesto di parlare. E lo ha fatto davanti ai giudici del Tribunale, Giuseppe Melisenda Giambertoni, Gianfranca Infantino e Michele Còntini e ai Pm, l'aggiunto Ignazio Fonzo e il sostituto Giacomo Forte. Una veemente autodifesa: Sto pagando per quello che ho fatto alla Provincia, badando al sodo e azzerando tutte le spese. Prima di me si finanziavano libri di calzolai e si patrocinavano manifestazioni per un miliardo di lire promosse da un ex pugile. E la Guardia di finanza chiamata a scortarmi e tutelarmi, invece si nascondeva dietro i cespugli per fare foto da usare contro di me. D'Orsi in questo processo è accusato di truffa, concussione, peculato e abuso di ufficio. E' l'ormai arcinota vicenda delle palme acquistate dalla Provincia e finite, così afferma l'accusa, nella villa di Montaperto dell'esponente di Mpa. Prima delle dichiarazioni di D'Orsi il Tribunale aveva interrogato due dirigenti della Provincia ( "Con D'Orsi, decisa riduzione dei capitoli di spesa") e la preside dell'Istituto "Sciascia" di Canicattì, Rosanna Virciglio ("Ho ricevuto alcune piante dalla Provincia"). Prossima udienza il 13 gennaio. Il collegio odierno ha poi deciso di astenersi dal giudicare i dieci funzionari della Provincia che avrebbero avallato le spese di D'Orsi. Un collegio ad hoc presieduto da Francesco Provenzano con a latere Alessandra Vella e Alessandra Tedde si occuperà del processo a partire dal 17 gennaio prossimo.
Lavalledeitempli
Predisposta la bozza del "Codice di comportamento della Provincia Regionale di Agrigento"
Scade il 12 dicembre il termine di presentazione delle proposte di modifiche e integrazioni dello schema del "Codice di comportamento della Provincia Regionale di Agrigento. L'invito è rivolto alle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL del comparto regioni e autonomie locali, alla RSU e alla RSA della Provincia Regionale di Agrigento, al Comitato Unico di Garanzia della Provincia Regionale di Agrigento, alle associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, a tutte le associazioni o altre forme di organizzazioni rappresentative di particolari interessi e a tutti i soggetti che operano nel settore e che fruiscono delle attività e dei servizi prestati dalla Provincia Regionale di Agrigento.
L'intento è quello di favorire il più ampio coinvolgimento degli stakeholder, per fare pervenire le proprie proposte di modifiche e/o integrazioni alla bozza di "Codice di comportamento.
La bozza approvata dal responsabile dell'ufficio per i procedimenti disciplinari si compone di 15 articoli: Art. 1 - Disposizioni di carattere generale e ambito soggettivo di applicazione, Art. 2 - Regali, compensi e altre utilità (art. 4 del Codice Generale), Art. 3 - Partecipazione ad associazione e organizzazioni (art. 5 del Codice Generale), Art. 4 - Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse (art. 6 del Codice Generale), Art. 5 - Obbligo di astensione (art. 7 del Codice Generale), Art. 6 - Prevenzione della corruzione (art. 8 del Codice Generale), Art. 7 - Trasparenza e tracciabilità (art. 9 del Codice Generale), Art. 8 - Comportamento nei rapporti privati (art. 10 del Codice Generale), Art. 9 - Comportamento in servizio (art. 11 del Codice Generale), Art. 10 - Rapporti con il pubblico (art. 12 del Codice Generale), Art. 11 - Raccomandazioni, Art. 12 - Disposizioni particolari per i dirigenti (art. 13 del Codice Generale), Art. 13 - Vigilanza, monitoraggio e attività formative (art. 15 del Codice Generale), Art. 14 - Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice e Art. 15 - Disposizioni per personale appartenente a particolari famiglie professionali.
Di particolare rilevanza l'art.11 che vieta al dipendente della Provincia di chiedere l'intervento dei politici, di autorità, o di persone, comunque influenti, per ottenere vantaggi di qualsiasi genere nell'ambito del rapporto di lavoro o per condizionare i responsabili degli Uffici nella adozione degli atti relativi alla Organizzazione del lavoro. Il dirigente/responsabile non dovrà adottare alcun provvedimento su pressione di politici, autorità o di persone, comunque, influenti.
Infine il dipendente non fornirà ai soggetti sopra citati, facilitazioni per pratiche d'ufficio per assicurarsene i favori.
La bozza del codice, oltre a rifarsi alle norme vigenti fa riferimento alla delibera n. 75/2013 del 24 ottobre 2013, con la quale la CiVIT-Autorità Nazionale Anticorruzione ha dettato le linee-guida per la predisposizione dei codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni, prevedendo anche la procedura di partecipazione di soggetti esterni all'Ente.
Livesicilia
Crocetta tira la cinghia
Ecco tutti i tagli
A fornire il dettaglio dei numeri è stato l'assessore regionale all'Economia, Luca Bianchi, in conferenza stampa, a Palazzo d'Orleans, col governatore Rosario Crocetta. Ma alla conferenza stampa alcuni c'erano, altri no.
L'EDITORIALE DI SALVO TOSCANO
PALERMO- Per coprire i 320 milioni di euro di riduzione della spesa nel bilancio 2014 approvato dalla giunta assieme alla legge di stabilità venerdì notte, il governo Crocetta ha previsto tagli per forestali, comuni, trasporto pubblico locale e marittimo. Ma anche un ulteriore sforbiciata del 13% per gli assessorati: 3% per le spese di funzionamento (in aggiunta al 20% dell'anno scorso) e 10% sugli interventi; 15 mln in meno anche per l'Assemblea regionale. A fornire il dettaglio dei numeri è stato l'assessore regionale all'Economia, Luca Bianchi, in conferenza stampa, a Palazzo d'Orleans, col governatore Rosario Crocetta, gli assessori Ester Bonafede (Famiglia, Dario Cartabellotta (Agricoltura) e Mariella Lo Bello (Territorio), alla presenza del ragioniere generale Mariano Pisciotta e del responsabile della Programmazione, Vincenzo Falgares.
Bianchi ha sottolineato che "bilancio e legge di stabilità vanno comunque letti assieme poiché le riduzioni di spesa intervengono in capitoli dove sono previste riforme". La manovra sarà depositata domani all'Assemblea regionale, la Presidenza provvederà poi ad assegnarla alle commissioni di merito per l'esame. Assieme a bilancio e finanziaria, il governo consegnerà degli allegati che contengono misure per le imprese che avranno effetti nel 2014, sostenute con fondi dell'Unione europea.
Per i forestali i tagli produrranno un risparmio di 50 milioni, in quanto l'attività, in base alle norme inserite nella legge di stabilità, sarà spostata dalla spesa corrente a quella per gli investimenti, coperta con fondi comunitari. Il contingente dell'antincendio passerà dall'assessorato al Territorio sotto la gestione dell'Agricoltura, con un unico coordinamento che raggrupperà quindi circa 25 mila persone. Previsto il blocco del turn-over, con un ulteriore previsione di riduzione dei costi. Dalle revisione dei bandi e dei contratti "ma garantendo gli stessi servizi", il governo calcola un risparmio di 20 milioni sul trasporto pubblico locale e di 10 milioni del trasporto marittimo. Il taglio sui trasferimenti ai comuni è di circa il 10% con una stima di 30 mln di risparmio, ma con la previsione della compensazione in fase di assestamento del bilancio, mentre è garantita l'intera copertura del costo dei precari col budget dello scorso anno.
"Le annualità dei trasferimenti ai comuni - ha specificato Bianchi - saranno comunque corrisposte durante l'anno". Taglio del 10% anche sull'indennità accessoria delle figure apicali nella sanità. Crocetta ha poi ribadito che nella legge di stabilità ci sono norme come il reddito di solidarietà per le fasce più deboli e diverse misure per le imprese attraverso il fondo di rotazione dell'Irfis che "funzionerà come un'agenzia per lo sviluppo". "Oltre al risanamento - ha detto l'assessore Bianchi - la manovra contiene misure anti-congiunturali; ampliamo la capacità degli interventi aumentando il numero dei potenziali beneficiari pur riducendo in alcuni casi gli interventi".
Agrigentoweb
Predisposta la bozza del "Codice di comportamento della Provincia Regionale di Agrigento"
Scade il 12 dicembre il termine di presentazione delle proposte di modifiche e integrazioni dello schema del "Codice di comportamento della Provincia Regionale di Agrigento. L'invito è rivolto alle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL del comparto regioni e autonomie locali, alla RSU e alla RSA della Provincia Regionale di Agrigento, al Comitato Unico di Garanzia della Provincia Regionale di Agrigento, alle associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, a tutte le associazioni o altre forme di organizzazioni rappresentative di particolari interessi e a tutti i soggetti che operano nel settore e che fruiscono delle attività e dei servizi prestati dalla Provincia Regionale di Agrigento.
L'intento è quello di favorire il più ampio coinvolgimento degli stakeholder, per fare pervenire le proprie proposte di modifiche e/o integrazioni alla bozza di "Codice di comportamento.
La bozza approvata dal responsabile dell'ufficio per i procedimenti disciplinari si compone di 15 articoli: Art. 1 - Disposizioni di carattere generale e ambito soggettivo di applicazione, Art. 2 - Regali, compensi e altre utilità (art. 4 del Codice Generale), Art. 3 - Partecipazione ad associazione e organizzazioni (art. 5 del Codice Generale), Art. 4 - Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse (art. 6 del Codice Generale), Art. 5 - Obbligo di astensione (art. 7 del Codice Generale), Art. 6 - Prevenzione della corruzione (art. 8 del Codice Generale), Art. 7 - Trasparenza e tracciabilità (art. 9 del Codice Generale), Art. 8 - Comportamento nei rapporti privati (art. 10 del Codice Generale), Art. 9 - Comportamento in servizio (art. 11 del Codice Generale), Art. 10 - Rapporti con il pubblico (art. 12 del Codice Generale), Art. 11 - Raccomandazioni, Art. 12 - Disposizioni particolari per i dirigenti (art. 13 del Codice Generale), Art. 13 - Vigilanza, monitoraggio e attività formative (art. 15 del Codice Generale), Art. 14 - Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice e Art. 15 - Disposizioni per personale appartenente a particolari famiglie professionali.
Di particolare rilevanza l'art.11 che vieta al dipendente della Provincia di chiedere l'intervento dei politici, di autorità, o di persone, comunque influenti, per ottenere vantaggi di qualsiasi genere nell'ambito del rapporto di lavoro o per condizionare i responsabili degli Uffici nella adozione degli atti relativi alla Organizzazione del lavoro. Il dirigente/responsabile non dovrà adottare alcun provvedimento su pressione di politici, autorità o di persone, comunque, influenti.
Infine il dipendente non fornirà ai soggetti sopra citati, facilitazioni per pratiche d'ufficio per assicurarsene i favori.
La bozza del codice, oltre a rifarsi alle norme vigenti fa riferimento alla delibera n. 75/2013 del 24 ottobre 2013, con la quale la CiVIT-Autorità Nazionale Anticorruzione ha dettato le linee-guida per la predisposizione dei codici di comportamento da parte delle singole amministrazioni, prevedendo anche la procedura di partecipazione di soggetti esterni all'Ente.
Le proposte di modifica, indirizzate al Responsabile dell' Ufficio per i procedimenti disciplinari, dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12,00 del 12 dicembre 2013 esclusivamente a mezzo posta elettronica all'indirizzo a.cipolla@provincia.agrigento.it