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Rassegna stampa del 14/15/16 dicembre 2013

14 dicembre - sabato
 
LA SICILIA
 
Ottanta prelievi per constatare lo stato di salute del mare sanleonino
E' stato eseguito ieri mattina dai tecnici e dai ricercatori dell'Arpa Sicilia il campionamento delle acque del mare agrigentino nel tratto compreso tra Porto Empedocle e San Leone. Il monitoraggio è stato disposto dall'assessore al Territorio e Ambiente della Regione siciliana, Mariella Lo Bello ed è stato eseguito con l'ausilio della motonave dell'Arpa Sicilia "Galatea". L'unità oceanografica, da qualche anno denominata CP 293 in quanto affidata in convenzione al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, per l'occasione è stata coadiuvata anche dalla motovedetta CP 527 della Guardia costiera di Porto Empedocle, per i prelievi sottocosta, A dirigere i lavori la dottoressa Maria Antoci della sezione Arpa di Ragusa, il cui laboratorio è specializzato nell'effettuazione delle analisi dell'acqua marina, I tecnici dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente hanno effettuato dei prelievi con una serie di campionamenti e di misure che hanno interessato diversi punti dello specchio acqueo, partendo dalla prossimità della costa ed allontanandosi progressivamente in diverse distanze, ma anche a differenti profondità. Abbiamo effettuato circa ottanta prelievi a varie profondità e distanze dalla costa — ci dice la dottoressa Antoci — campioni che saranno in seguito analizzati presso i nostri laboratori di Palermo e Ragusa, con controlli per verificare la presenza di eventuali agenti inquinanti, ma anche la composizione, la sedimentazione. Risultati che saranno poi comparati con quelli che sono stati effettuati nelle precedenti campagne di monitoraggio del mare". Un'attenzione particolare, come voluto dall'assessore Lo Bello, è stata dedicata al tratto di mare prospiciente la località di San Leone ed in particolare in prossimità del "diffusore a mare". Un controllo mirato non solo alla parte terminale del sistema fognario ufficiale di Agrigento, ma anche per verificare l'eventuale altra presenza di sbocchi occasionali in mare di acque cloacali, veri casi di pirateria ambientale.
GIUSEPPE MOSCATO
 
In sciopero per tasse legate a rifiuti acqua e discarica
MONTALLEORO. In  fermento le popolazioni dei centri agrigentini perché i cittadini lamentano e protestano in quanto non possono più pagare le tasse dei servizi. Dopo la manifestazione popolare di Cattolica Eraclea dei giorni scorsi, stavolta è toccato scendere in piazza alle famiglie di Montallegro che hanno partecipato in massa alla giornata di protesta conio scopo di sensibilizzare le istituzioni e le forze di governo a ridimensionare le tariffe e le tasse di acqua, rifiuti, Imu e Tares che stanno portando al collasso finanziario i nuclei familiari.
Tutto il paese si è fermato e i cittadini sono scesi in piazza, compresi i commercianti e gli esercizi pubblici che hanno bloccato e chiuso le saracinesche dei negozi. La manifestazione ha preso il via alle 9 del mattino dallo spiazzale davanti la scuola media «Palombo". Il corteo dei montallegresi si è snodato per le vie principali, ha attraversato le centrali arterie, corso Vittorio Emanuele e viale della Vittoria, prima di fermarsi per il raduno finale nello spiazzale del'ex rifornimento Agip dove sono stati registrati diversi interventi.
Hanno parlato, facendosi interpreti dei disagi della popolazione, il sindaco Vito Baglio, l'ex sindaco Giuseppe Manzone, il consigliere comunale di minoranza Giovanni Cirillo, Leonardo Manzone e Francesco Sanna. Era pure presente alla manifestazione una delegazione di cittadini di Cattolica Eraclea. Sono state lette le motivazioni delle tre petizioni popolari per le quali è già iniziata la raccolta di firme.
Per le tariffe della Tares, il cui aumento colpisce maggiormente alcuni esercizi commerciali, è stato formalmente chiesto all'amministrazione comunale l'annullamento in autotutela della delibera n. 33 del 29 novembre scorso e la rimodulazione della tariffazione del servizio per agevolare gli utenti in difficoltà economiche che rischiano di chiudere le attività.
Per la situazione dell'acqua potabile. il caro bollette e qualche disservizio nella distribuzione idrica all'unisono è stata chiesta la rescissione del contratto con Girgenti Acque, partendo dal voto del referendum del 2011. Per la discarica dei rifiuti solidi urbani di contrada "Matarana", sono stati chiesti ulteriori controlli amministrativi, anche a supporto dell'azione svolta dall'assessore regionale Marino al fine di garantire la qualità della vita e della salute della popolazione e di promuovere un più ampio sviluppo turistico del territorio.
 

GIORNALE DI SICILIA
 

SCUOLA. Somme per oltre un milione e mezzo
Licei Classico e Artistico In arrivo finanziamenti
La dirigenza del liceo classico "Fazello" e del liceo artistico "Bonachia" ha stipulato una convenzione con il provveditorato interregionale opere pubbliche Sicilia-Calabria che consente di salvare i finanziamenti, per complessivi on milione e mezzo di euro, per interenti di manutenzione straordinaria nelle due scuole. Lo ha reso noto il direttore didattico dei due istituti, Enzo Randazzo. Verranno effettuati interventi di manutenzione straordinaria per un importo di 749 mila euro al classico e di 747 all'artistico. Nello specifico, per il liceo classico è prevista la realizzazione dell'impianto fotovoltaico unitamente ai lavori di rifacimento della palestra con tracciatura dei campi di pallavolo e pallacanestro, Verranno sostituite le porte ed i servizi igienici. All'artistico, invece, coibentazione ed isolamento della pavimentazione e del tetto, nuovi infissi e prospetto della struttura. Non è ancora possibile ipotizzare i tempi di inizio dei lavori perché si aspetta l'ultima approvazione che consentirà anche di indicare la durata dell'intervento nelle due scuole. Intanto, con la stipula della convezione è stata scongiurata la perdita del finanziamento. (Gp)
 

PALAZZO DEI GIGANTI
Rilascio delle licenze
Comune, apre sportello unico per l'edilizia
Da lunedì sarà attivo presso l'ufficio tecnico comunale, sito in piazza Gallo (ex tribunale) al terzo piano, io Sportello unico per l'Edilizia. li nuovo ufficio comunale sarà aperto al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13. Lo sportello - si legge in una nota - è chiamato a curare i rapporti fra privato, amministrazione e, ove occorra, con le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi su richieste di permessi o denuncia dl attività edilizie, fornendo le relative informazioni anche mediante la predisposizione di un archivio informatico per gli utenti che potranno attingere, anche in via telematica, a diverse informazioni, come l'elenco delle domande presentate e lo stato dell'iter procedurale delle stesse.
La nuova struttura comunale, si occupa - continua la nota - inoltre del rilascio dei permessi di costruzione, dei certificati di agibilità, nonché delle certificazioni attestanti le prescrizioni normative e dei provvedimenti a carattere urbanistico, paesaggistico ambientale, edilizio e degli interventi riguardanti la trasformazione edilizia del territorio. Lo sportello per l'edilizia accetta le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni, le comunicazioni e i relativi elaborati tecnici o allegati presentati dal richiedente con modalità telematica e provvede all'inoltro telematico della documentazione alle altre amministrazioni che intervengono nel procedimento.
Tutte le richieste da parte dei cittadini utenti in campo edilizio verranno presentante esclusivamente allo Sportello Unico che si occuperà, tramite la compilazione di un apposito modulo, di tutto il disbrigo delle pratiche interne «Con l'apertura al pubblico dello Sportello Unico per l'Edilizia — ha detto il sindaco Marco Zambuto - abbiamo assicurato un ulteriore servizio ai cittadini, garantendo trasparenza delle procedure, conoscenza dei provvedimenti legislativi, efficienza e celerità nel corrispondere al pubblico quanto richiesto in materia di attività edilizia».
 

ENTI LOCALI I contrattisti chiedono la stabilizzazione. Oggi altro corteo
Precari senza garanzie
Diecimila in piazza
Sale ancora la tensione intorno ai precari siciliani, a 17 giorni dalla scadenza dei contratti. Per chiedere le proroghe e le stabilizzazioni, a scendere in piazza, ieri a Palermo, secondo i sindacati, sono stati più di diecimila contrattisti, in un corteo organizzato da Cgil Cisl e Uil. A guidarlo, fino a Palazzo d'orleans, sede della presidenza della Regione, Michele Palazzotto (Fp Cgil), Gigi Caracusi (Fp Cisl) e Claudio Barone (Uil). È una corsa contro il tempo, tanto a Roma quanto a Palermo. Perché in base al vincoli nazionali, soltanto i Comuni con i conti a regola possono stabilizzare i lavoratori. Per questo motivo, la Regione continua a chiedere a Roma di inserire nella Finanziaria «l'emendamento salva precari, la deroga, cioè, al patto di stabilità per la stabilizzazione, senza il quale la posizione dei contrattisti sarebbe a rischio.
Dopo la manifestazione, il presidente Crocetta ha incontrato i segretari delle tre sigle e, secondo quanto riferiscono i sindacalisti, ha comunicato di aver concordato con il governo nazionale un emendamento che supererebbe i vincoli finanziari. Intanto, in commissione Bilancio alla Camera gli emendamenti sono stati accantonati. Il governo, però, si è preso l'impegno di discuterli martedì durante l'approvazione della manovra. Parallelamente, deve continuare l'iter per approvare il ddl regionale all'Ars, in concomitanza con il voto sui documenti finanziari. Inattesa, però, di risposte concrete, CgiI, Cisl e Uil confermano lo stato di agitazione. A partire da lunedì sono previste assemblee di un'ora in tutti i posti di lavoro «lino a quando non ci saranno chiari segnali che la norma venga approvata. Diversamente - avvertono i sindacati - verranno intraprese forme di lotta più incisive».
Oggi altra manifestazione a Palermo, Catania e Messina contro la legge di stabilità nazionale. A sostegno della protesta scenderanno in strada le orchestre siciliane, fra le categorie più colpite dai tagli annunciati nella Finanziaria. A Palermo ci sarà anche il Brass Group.
Gli scioperi culmineranno martedì prossimo quando si fermeranno i ventimila contrattisti dei Comuni, sostenuti da almeno un centinaio di sindaci, I primi cittadini, soprattutto quelli dei Comuni medio-piccoli, hanno aderito a un documento ispirato dagli autonomi del Movimento giovani lavoratori, il cui leader è Massimo Bontempo, con cui si chiede al governo nazionale di varare le deroghe ai vincoli di bilancio. «Il diritto acquisito da questi lavoratori - dice Alfonso Buscemi della Cgil di Agrigento - è oramai inalienabile. Dopo tanti anni di precariato hanno diritto a costruirsi un futuro certo e stabile».
 

IN SETTE COMUNI Il personale della Dedalo Ambiente non ha ancora ricevuto a busta paga de mese di novembre
L'Ato versa un acconto degli stipendi
Scongiurato sciopero dei netturbini
Angelo Augusto
Scongiurato un nuovo sciopero del personale della Dedalo Ambiente. Le organizzazioni sindacali, considerato che gli operatori ecologici non hanno ancora ricevuto lo stipendio di novembre, erano pronte a proclamare l'astensione dal lavoro che avrebbe paralizzato la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Naro, Camastra, Ravanusa e Campobello di Licata, tutti i centri nei quali l'autorità territoriale d'ambito cura il ciclo integrato dell'immondizia. Bene, ieri mattina i commissari straordinari della Dedalo Ambiente hanno versato al personale un acconto dello stipendio, evitando così l'attuazione della forma di protesta. "Nonostante la permanenza — scrivono i commissari Michelangelo Landro ed Antonino Lo Brutto - cli numerose problematiche di carattere economico, che coinvolgono i soci sindaci e di conseguenza la società d'ambito ATO AG3, stiamo procedendo al pagamento in acconto degli stipendi del mese di novembre". Per il momento, dunque, l'ennesimo sciopero stato scongiurato. Come si ricorderà il personale dei sette cantieri della Dedalo Ambiente ha incrociato le braccia a metà dello scorso mese. In quell'occasione le segreterie aziendali di Cgil, Cisl e Uil, avevano proclamato lo sciopero per il mancato pagamento dello stipendio di ottobre. I netturbini non avevano lavorato per una giornata, mentre per il giorno successivo era stato deciso che il personale si sarebbe riunito in assemblea nelle ultime due ore per ogni turno. Quest'ultima forma di protesta era stata evitata perché proprio nel giorno dello sciopero la Dedalo Ambiente aveva liquidato agli operatori ecologici un acconto sullo stipendio.
Ora, ad un mese di distanza, si è ripresentata la medesima situazione, ma stavolta l'acconto è stato versato in anticipo rispetto ad un mese fa e l'astensione dal lavoro è stata impedita. I problemi per la Dedalo Ambiente però permangono e sono legati soprattutto al fatto che i Comuni spesso non
hanno la liquidità necessaria per versare all'autorità territoriale d'ambito le rispettive quote. Quasi tutti i Comuni dell'ambito territoriale, infatti, hanno debiti nei confronti dell'AtoAg3. "Per quanto riguarda il premio di produzione del 2012— ha aggiunto Rosario Miceli, commissario liquidatore
della Dedalo Ambiente — siamo al lavoro per pagarlo in tempi brevi. Stessa cosa può dirsi per quello del 2013, anche se in questo caso la mia competenza è relativa ai primi nove mesi dell'anno. Riguardo a  queste spettanze, dunque, mi sento di rassicurare il personale dell'AtoAg3".
 

Agrigentoflash
 

Maria Iacono: Interventi di recupero e messa in sicurezza del ponte corabollace rappresentano una risposta alle nostre sollecitazioni
La Parlamentare nazionale del Partito Democratico Maria Iacono esprime compiacimento in merito all'aggiudicazione dell'appalto per i lavori di messa in sicurezza del Ponte Carabollace, comunicato nella giornata di ieri dal Direttore Generale Compartimentale dell'Anas, Salvatore Tonti.
" Mi sento," ha dichiarato la parlamentare Agrigentina ,"di esprimere la mia personale soddisfazione, in quanto la questione legata al pieno recupero dei ponti Carabollace e Verdura è stata oggetto di due interrogazione parlamentari amia firma e di numerosi solleciti , culminati con l'incontro del 13 Settembre ultimo scorso presso la sede Anas siciliana, in occasione del quale ho posto con forza la realizzazione del nuovo ponte Verdura, nonchè la messa in sicurezza del ponte Carabollace come priorità assoluta del nostro territorio, rispetto a cui pretendere tempi certi e circostanziati."
"Oggi gli impegni assunti in quella sede dall'Ing. Tonti trovano riscontro e per questo non posso che manifestare soddisfazione per il proficuo lavoro svolto in sinergia e con spirito di collaborazione istituzionale."
"Mancano tuttavia riscontri altrettanto certi rispetto alla situazione, non meno drammatica, del ponte Verdura, rispetto a cui auspico la medesima sollecitudine."
"Andrà inoltre ulteriormente attenzionata nei prossimi mesi anche la questione della messa in sicurezza del tratto della SS 115 costeggiante i complessi alberghieri di Torre Makauda e del Verdura Golf Resort ed in particolare l'eliminazione del cavalcavia posto nei pressi di Torre Makauda e della contestuale realizzazione di bretelle laterali che consentano il passaggio delle autovetture in piena e totale sicurezza."
Infine secondo la parlamentare Democratica, "le battaglie in difesa di questo territorio, finalizzate alla risoluzioni delle tante carenze infrastrutturali, che oggi segnano finalmente un punto importante, ma che ancora impediscono il pieno sviluppo della nostra Provincia, sono ancora aperte e richiedono dunque il massimo impegno delle forze politiche e dei rappresentanti parlamentari di questo territorio. "
 

15 dicembre - domenica
 

IN SICILA ENTRO FINE MESE BILANCIO FINANZIARIA DOVRANNO ESSERE APPROVATI
Resta ancora da sbloccare il "nodo" dei precari
GIOVANNI CIANCIMINO
PALERMO. Come tutti gli anni, da quando l'esercizio finanziario coincide con quello solare (prima iniziava il primo luglio e si concludeva il 30 giugno), dicembre si caratterizza per le tensioni attorno al bilancio preventivo dell'anno successivo. E come nel passato, ancora una volta si sfogliano i petali della margherita: esercizio provvisorio sì o no? Quasi sempre con prevalenza del sì. Quest'anno, come è noto, non è proprio così, perché il problema degli oltre 20.000 precari degli enti locali impone che la manovra finanziaria, cioè la legge di stabilità, non sia frazionata e si pervenga alla soluzione per assicurare la continuità del rapporto di lavoro. La scorsa settimana, come quelle immediatamente precedenti, è stata caratterizzata da tensioni a volte apparenti, altre sottotraccia. Dopo tante attese, è arrivato a Palazzo dei Normanni il bilancio e il ddl di stabilità (ex finanziaria), ma è stata una sorta di atto di presenza. L'iter parlamentare non inizierà prima di mercoledì. Il presidente della commissione Bilancio, Nino Dima, è stato esplicito nell'indicare questa data, tenuto conto che in atto non si vede da dove si possa cominciare in mancanza della materia prima, i numeri, ma anche in attesa di indicazioni sui precari. E da dire che si attendono anche indicazioni dal Parlamento nazionale: qui più che ai petali della margherita, si guarda all' impegno del governo centrale e alla determinazione dei parlamentari eletti in Sicilia, indipendentemente dall'appartenenza politica. Non a caso, Lino Leanza (leader del Articolo 4) se da un lato plaude i sindacati che tengono viva l'attenzione sulla «vertenza delle vertenze», dall'altro volge lo sguardo alla capitale: «Occorre vigilare a Roma per accertarsi che venga approvata l'annunciata deroga necessaria alla stabilizzazione dei precari siciliani, ma al tempo stesso occorre lavorare a Palermo perché si definiscano, in tempi brevi, la legge regionale sul precariato e la legge di stabilità regionale in modo che la Sicilia si faccia trovare pronta e con le carte in regola». Il presidente Ars, Giovanni Ardizzone, per sciogliere il nodo del cammino di bilancio e legge di stabilità (condizionato dalla vertenza dei precari) ha convocato per domani mattina la conferenza dei capigruppo con la partecipazione del governo e dei presidenti delle commissioni legislative. Va detto, peraltro, che se entro il 31 dicembre non si approvano bilancio e finanziaria o in subordinata l'esercizio provvisorio, potrebbe scattare la tagliola dell'art. 8 dello Statuto: «Il Commissario dello Stato, di cui all'art. 27, può proporre al governo dello Stato lo scioglimento dell'Ars per persistente violazione dello Statuto». Non è mai successo: in altri tempi, il 31 ottobre, alla scadenza dell'anno finanziario, si ricorreva ad un marchingegno fermando gli orologi di Sala d'Ercole: solo per guadagnare qualche giorno. In tempi recenti, il 30aprile, alla scadenza del quarto mese di esercizio provvisorio, senza fermare gli orologi, si è andati fuori tempo a volte fino ad una settimana. Nulla più. Ed è quello che auspica il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi. Infine, si apprende che il deputato Vincenzo Figuccia è passato dal Pds-Mpa a Fi.
 

COMUNE. La Città dei Templi è tra i 4 capoluoghi ad avere aumentato al massimo le aliquote nel 2O12
Imu, primato nazionale
Se in classifiche come quella del Sole 24 ore sulla qualità della vita Agrigento è saldamente ancorata alle posizioni terminali, nemmeno nelle classifiche con effetti negativi si riesce a raggiungere pienamente il podio.
E' il caso, ad esempio, del lungo elenco di comuni capoluogo che hanno aumentato al massimo previsto per legge le aliquote Imu. Su 117 capoluoghi di provincia, infatti, stando ai dati distribuiti dalla Fondazione Ifel dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni, Agrigento è tra i ventuno Comuni che hanno il prestigioso titolo di aver imposto il prelievo maggiore sia sulla prima casa che sugli altri immobili. Più ampia, invece, la platea se si parla di semplici Comuni: quelli che hanno imposto l'aliquota al massimo livello possibile, il 6 per mille, sono 338, mentre quelli dove il livello della tassa si colloca tra il 5 e il 6 per mille sono ben 1.329.
Nel dettaglio, in centri come Agrigento si parla di un'aliquota sulla prima casa del 6 per mille associata ad un'aliquota sugli altri immobili del 10,60. Sulla stessa barca ci sono anche i capoluoghi siciliani come Catania e Messina e numerose città del nord e centro Italia, come Rovigo, Siena, Milano, Napoli, Parma, Brescia, Caserta, Cosenza, Crotone, Perugia e Potenza. Rispetto al totale, comunque, la nostra città ha un primato che condivide con soli altri 3 capoluoghi, ovvero è tra le poche che hanno provveduto già nel 2012 ad aumentare le aliquote.
I contribuenti più felici, invece, vivono in centri come L'Aquila, Biella, Aosta, Bolzano, Gorizia, Iglesias, Olbia, Lanusei, Tempio Pausania e Tortolì, dove non si paga nulla sulla prima casa, mentre per le altre abitazioni è applicata l'aliquota base del 7,6 per mille.
Il nuovo anno, quindi, si attende abbastanza poco lieto per gli agrigentini, dato che già a gennaio si troveranno nella cassetta della posta l'ultima rata Tares, con aumenti previsti fino al 40 per cento in più per le utenze domestiche e oltre il 13 per cento per le utenze non domestiche, e la mini lmu, che dovrà servire a compensare la quota di tassa sulla prima casa eccedente rispetto all'aliquota base del 4 per mille che lo Stato non ha previsto di rimborsare ai Comuni. Appare infatti ormai ineluttabile che anche Agrigento, nonostante abbia aumentato l'aliquota nel 2012, rientri tra i Municipi che dovranno chiedere ai cittadini di provvedere a recuperare con proprie risorse all'errore di calcolo fatto dal Governo.
L'unica speranza, per il nostro e per altri 2.391 comuni, è che abbia un esito positivo l'emendamento presentato alla Camera che prevede almeno la detraibilità di quanto pagato per il 2013 sulla casa di abitazione dalla Tasi, la nuova imposta che dall'anno prossimo sostituirà l'lmu. Il problema, però, è che per coprire il costo di 300milioni di euro necessari per l'operazione lo stesso emendamento prevede che i Comuni possano alzare oltre il tetto del 10,6 per mille le imposte sulle costruzioni diverse dalla prima casa, possibilità che Enti in condizioni economiche difficili come il nostro potrebbero scegliere di attuare.
GIOACCHINO SCHICCHI
 

EMERGENZA RIFIUTI, URGE PROROGA
Entro fine dicembre vietate le discariche di Siculiana e Gela
RAVANUSA. A fine dicembre scadono le autorizzazioni per il conferimento dei rifiuti nelle discariche di Siculiana e Cela per diversi comuni dell'agrigentino aderenti all'Ato Ag3.
A rischiò i conferimenti in di- scarica per i comuni di Ravanusa, Campobello di Licata e Palma di Montechiaro visto che l'autorizzazione scadrà oggi (15 dicembre), mentre per il comune di Licata Io stop presso la discarica di Cela sarà il 31 dicembre 2013. Scadono le autorizzazione a fine mese anche per i Comuni di Naro, Canicatti e Camastra; visto il Decreto di autorizzazione del 30 Ottobre scorso che autorizzava i conferimenti in discarica per i Comuni dell'Ato AG3.
Viste le imminenti scadenze e per evitare il rischio di stop alla raccolta e dunque evitare l'interruzione del servizio pubblico il commissario liquidatore Rosario Miceli nelle prossime ore chiederà la proroga urgente per i comuni di Ravanusa, Campobello di Licata di Licata e Palma di Montechiaro, nonché per il comune di Licata al conferimento degli rifiuti presso la discarica di Siculiana a partire dai prossimi giorni e non più a Cela.
Invariate per ora sino alla scadenza i conferimenti dei rifiuti per i comuni di Naro, Canicatti e Camastra presso la discarica di Gela.
Nonostante i problemi economici dei comuni d'ambito, la Dedalo Ambiente ATO AC3 sta procedendo al pagamento in acconto degli stipendi del mese di Novembre.
Tensione al Comune di Palma, di Montechiaro per la raccolta dei rifiuti visto che l'ente ha un debito nei confronti della Dédalo Ambiente di circa 400 mila euro per l'anno 2013, e i commissari straordinari hanno già attivato tutti i necessari interventi di propria competenza affinché si proceda in tempi rapidi ad eliminare i disagi per la comunità palmese e garantire la raccolta differenziata nel territorio e il regolare svolgimento del conferimento dei rifiuti indifferenziati.
Una situazione molto complessa quella della raccolta dei rifiuti nei comuni dell'ambito agrigentino, visto che nonostante lo scioglimento degli Ato ancora non è partita a regime la nuova costituzione delle SFJ{ e la gestione autonoma affidata al comitato dei sindaci.
A tutt'oggi non è chiaro se il servizio dal primo gennaio continuerà ad essere svolto dalla Dedalo Ambiente sotto altra forma o passerà ad un'altra società di riferimento per le nuove Srr.
Una raccolta differenziata che continua a creare problemi economici agli enti locali senza la visione dì un guadagno effettivo per le tasche dei contribuenti agrigentini che continuano ancora a tutt'oggi a pagare tasse esose di continuo.
CARMELO SCIANGULA
 

GIORNALE DI SICILIA
 

PROVINCIA Per i dipendenti, niente pressioni.
Raccomandazioni
Il «codice etico» diventa esecutivo
Non è pervenuta nessuna osservazione da parte delle organizzazioni sindacali e di categoria per le modifiche al codice etico dei dipendenti della Provincia, la Cui bozza è stata elaborata dagli uffici. Quindi, il Commissario Benito Infurnari, ha provveduto all'approvazione del documento con la propria determina pubblicata all'albo pretorio online della Provincia. Nel codice interno dl comportamento dei dipendenti provinciali sono stati inseriti 15 punti Tra questi il divieto assoluto di farsi raccomandare da politici o persone influenti per "far carriera" all'interno dell'amministrazione provinciale. Al punto il c'è infatti la norma che vieta le raccomandazioni e che recita testualmente:
"Il dipendente della Provincia non chiede l'intervento dei politici, di autorità, odi persone, comunque influenti, per ottenere vantaggi di qualsiasi genere nell'ambito del rapporto dl lavoro o per condizionare i responsabili degli Uffici nella adozione degli atti relativi alla Organizzazione del lavoro" al punto primo. « Il dirigente o responsabile non adotta alcun provvedimento su pressione di politici, autorità odi persone, comunque, influenti al punto secondo.
«il dipendente non fornisce facilitazioni per pratiche d'ufficio ai politici o persone influenti per assicurarsene i favori». Nell'articolo lo si parla invece del rapporto con gli utenti, «Il dipendente si rivolge agli utenti con cortesia ed opera con spirito di servizio, correttezza e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e al messaggi di posta elettronica, opera nella maniera più completa e accurata possibile, e nella massima tempestività». Il codice si applica in generale a tutti i dipendenti della Provincia di Agrigento sia a tempo indeterminato che a tempo determinato e a coloro che sono impiegati in uffici di diretta collaborazione con il vertice politico. (PAPI)
 

Livesicilia
 

L'emendamento salva-precari
Rinnovo dei contratti in deroga
di Accursio Sabella 
Un emendamento del governo alla legge di stabilità fa slittare di un anno il limite temporale entro cui si dovrà effettuare una ricognizione dei Comuni in grado di effettuare le stabilizzazioni. Consentita la proroga dei contratti anche agli enti che hanno sforato il patto di stabilità. Il ministro D'Alia: "Interventi di buonsenso".
I paletti rimangono. Vengono solo spostati un po' più in là. Un'operazione che potrebbe, però, salvare il posto di lavoro di migliaia di precari siciliani. L'emendamento del governo, infatti, adesso esiste davvero. Ha un "codice" (comma 132-septies) e dovrebbe essere approvato in parlamento il prossimo 19 dicembre.
 La norma, di fatto, consente di spostare al 31 dicembre 2014 le norme previste dal "decreto D'Alia" sulla pubblica amministrazione. Sostanzialmente, le proroghe vanno comunque legate a un processo di stabilizzazione. Le spese per i contratti dovranno essere compensate da pari tagli alle spese in bilancio. Insomma, adesso la Regione e soprattutto i Comuni avranno un anno di tempo per mettere "le carte a posto". A cominciare dalla verifica della condizione economica dei Comuni più "critici" (una cinquantina tra quelli in dissesto, pre-dissesto o 'rei' di aver sforato il patto di stabilità) e delle piante organiche degli stessi enti locali.
Adesso bisognerà attendere giovedì, il giorno del voto. Quindi la Regione dovrà farsi trovare pronta con la legge che, di fatto, proroga quei contratti. Ma a quel punto bisognerà lavorare. Il governo dovrà presentare un Piano di risparmi credibili. E i Comuni dovranno fare la propria parte. Altrimenti, l'esplosione della "bomba-precari" potrebbe essere soltanto posticipata.
L'annuncio dell'emendamento salva precari era arrivato nel tardo pomeriggio, con una nota del ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D'Alia, che parlava chiaro: "Il governo ha presentato un emendamento alla legge di stabilità che dà più tempo alle regioni a Statuto Speciale per programmare e riorganizzare le amministrazioni pubbliche secondo le norme previste dal decreto 101 per l'inserimento stabile dei precari nelle Pa. Il decreto  101 sul pubblico impiego divenuto legge - ha spiegato D'Alia - indicava nel 31 dicembre prossimo la scadenza entro cui si doveva effettuare una ricognizione dei comuni in grado di stabilizzare e comporre le liste regionali dei precari: con questa norma spostiamo quel limite al 31 dicembre 2014, consentendo contemporaneamente la proroga dei contratti, sempre volta al processo di stabilizzazione, anche ai comuni che avendo sforato il patto di stabilità non sarebbero nelle condizioni di farlo".
"Per facilitare questo percorso virtuoso - ha aggiounto  il ministro - abbiamo inserito anche una norma che esclude dal calcolo delle spese di personale le risorse necessarie alle stabilizzazioni ottenute attraverso risparmi di spesa. Di particolare rilevanza sono anche le nuove misure volte alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in tutte le regioni, e in particolare i 25 milioni di euro stanziati per pagare gli arretrati, prorogare i progetti fino al 2014 e avviare percorsi di inserimento nelle amministrazioni degli Lsu e Lpu della regione Calabria. Sono interventi di buonsenso, che tengono conto delle difficoltà che attraversano molte realtà locali e che - haconcluso D'Alia - forniscono ulteriori importanti strumenti per superare il precariato".
Soddisfatto anche il deputato del Nuovo centrodestra, Dore Misuraca, capogruppo in commissione Bilancio a Montecitorio: "La sinergia con i tecnici del Ministero  dell'economia e con i Presidenti delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ci ha consentito di elaborare un testo che permetterà ai Comuni di prorogare i contratti a tempo determinato per i circa 20 mila precari siciliani in scadenza alla fine di questo mese - ha affermato -. I comuni quindi potranno superare il limite del 50% della spesa sostenuta nel  2009 ed inoltre la proroga è autorizzata anche quando la spesa per il personale superi il 50% di quella corrente". Secondo Misuraca "sono state elaborate delle misure che restituiscono   libertà ai Comuni nella gestione delle risorse per il personale. Le deroghe previste - ha spiegato - permettono anche di superare il rilievo della corte dei conti siciliana la cui decisione aveva bloccato le stabilizzazioni dei precari. Certamente questo emendamento inserito nella Legge di Stabilità, è uno dei punti più qualificanti - ha concluso Misuraca - proprio perché lo considero un segnale concreto nei confronti delle famiglie in questo momento di acuta crisi economica.
 

16 dicembre - lunedì
 

 

LA SICILIA
 

"EXSTRA" ARTISTI UNITI
IN 1600 HANNO RICORDATO LA TRAGEDIA E APPLAUDITO IL POPOLO LAMPEDUSANO
«Nessuna persona al mondo può essere considerata clandestina».
E' il monito lanciato sabato sera dalle circa 1600 persone (1.365 spettatori paganti, 80 ospiti extracomunitari, oltre quanti si sono adoperati per la riuscita dello spettacolo) che hanno partecipato a «Extra, artisti uniti per Lampedusa», al Pala Moncada di Porto Empedocle, e che hanno voluto dire «Grazie» alla popolazione delle Pelagie per il sentimento di solidarietà con il quale affronta il fenomeno dell'immigrazione.
«Un'Extra Agrigento» che ha condiviso lo scopo dell'evento di sostenere e migliorare l'accoglienza dei migranti sull'isola di Lampedusa e che ha dedicato, con un minuto di silenzio, la serata al giovane 21enne eritreo in attesa di asilo politico trovato morto impiccato qualche ora prima al Cara di Mineo, dove almeno 4mila immigrati attendono di conoscere il proprio destino.
Ancora una volta la musica, si è fatta portavoce di emozioni e commozione, di appelli e riflessione, veri protagonisti dell'evento voluto dal leader dei Tintoria Lello Analfino e dal promoter, Mario Pardo, e presentato da Salvo La Rosa.
Luci soffuse, silenzio in sala e inizia lo spettacolo con la lettura di una poesia scritta da un eritreo. che racconta di un bambino che muore in mare e scrive alla mamma, resa ancora più toccante dalla calda voce della giornalista agrigentina Valentina Alaimo,
Poi spazio al divertimento: i primi a salire sul palco sono stati i Tinturia, con un esplosivo Lello Analfino in compagnia di un giovane cantante di origini africane, Gabriel, che ha strappato applausi a scena aperta cantando «Sono un Siciliano Vero.
Poi, i Qbeta, Mario Incudine. Enea Mou, Roy Paci e Matteo Amantia Scuderi (ex Sugarfree), succedutisi sul palco, anche duettando con Analfino, trascinando il pubblico sulle note di successi famosi come «Cleptomania», »Toda Joia» e «Nicuzza duci».
E ancora l'allegria del trio comico Malerbe, la testimonianza della giovane vice presidente del consiglio comunale delle Pelagie Anna Linda Almanzo e il forte intervento di Mario Incudine che ha riportato alla memoria tragedie come quella della miniera di Marcinelle: «La musica deve lanciare messaggi di solidarietà - ha detto — e non bisogna dimenticare che fino a qualche anno fa quello che sta succedendo nelle coste siciliane è accaduto a noi, in Belgio, in America, in Germania».
Tutti sul palco, per il gran finale, intonando »Extra» dei Tinturia.
A fare da eco, tutto il PalaMoncada, rimasto in piedi a cantare l'altro grande  successo «92100», per un intenso saluto finale.
Gli artisti non hanno avuto nessun caché, hanno suonato e cantato per non dimenticare le sofferenze di uomini, donne e bambini in fuga da guerre civili e situazioni drammatiche, in cerca »semplicemente di una vita normale.
L'incasso, da una prima stima approssimativa intorno ai 18 mila euro a cui vanno aggiunti i contributi degli sponsor, per circa 5 mila euro, servirà per comprare beni di prima necessità per i migranti; parte del ricavato dei pacchetti di biglietti, venduti al mondo della politica che ha contributo all'evento. andrà alle famiglie di migranti assistite dai Volontari di Strada che, insieme agli Scout, alla Croce Rossa e alla Caritas, hanno supportato l'organizzazione.
Un successo, frutto di un infaticabile lavoro direte, promosso da - Mario Pardo e Lello Analfino, insieme al giornalista Silvio Schembri e al regista Mario Musotto, con l'appoggio di tanti
altri, tra cui l'imprenditore Salvatore Moncada, dal cui palazzetto, ancora una volta, alle porte del Natale, si è elevato un arcobaleno di musica e solidarietà. A loro fianco anche il Comune di Porto Empedocle e il Consorzio Turistico Valle dei Templi oltre che il mondo dello sport, con il sostegno della Fortitudo e dell'Akragas Calcio, e dell'informazione che ne ha rimbalzato la notizia tra radio e tv, in trasmissioni come «Striscia La Notizia» e in reti come Sky
«Extra, artisti uniti per Lampedusa ': per non dimenticare i 366 immigrati morti nei naufragi del 3 di ottobre scorsi; per lanciare un appello affinché tragedie come quelle, a Lampedusa non accadano più.
Una gran bella serata a ridosso ormai delle festività natalizie. Una serata che difficilmente potrà essere dimenticata.
Tutta l'intera organizzazione è stata perfetta, segno che anche i minimi dettagli sono stati curati con pignoleria.
L'importante era ricordare una delle tragedie più grandi che si sono consumate nel Canale di Sicilia dai primi sbarchi, comincia- ti agli inizi degli anni Novanta, ad oggi.
La musica infine ha fatto il resto,
CHIARA MANGIONE
 

 

Agrigentonotizie
 

Prestigiosa affermazione dell'istituto musicale "Toscanini" di Ribera su Rai uno
Col 51 percento delle preferenze il televoto ha decretato il "Toscanini" più convincente nel confronto degli ottavi di finale sul conservatorio di musica statale "Nino Rota" di Monopoli (Bari). L'istituto di Ribera accede così ai quarti di finale
Redazione
Prestigiosa affermazione dell'istituto superiore di studi musicali "Toscanini" di Ribera nella nota trasmissione televisiva di Rai uno "Conservatori a confronto" condotta da Tiberio Timperi e Francesca Fialdini, in onda sabato scorso. Col  51 percento delle preferenze il televoto ha decretato il "Toscanini" più convincente nel confronto degli ottavi di finale sul conservatorio di musica statale "Nino Rota" di Monopoli (Bari). Per la scuola riberese si sono esibiti Michele Perricone (Sciacca) e Giuseppe Spataro (Ribera), violino e pianoforte, che hanno eseguito "Liebeslied" (Pena d'amore) di Fritz Kreisler, una danza austriaca in tempo di landler (valzer popolare).
Il "Toscanini" accede quindi ai quarti di finale risultando tra gli otto conservatori di musica più produttivi in campo nazionale. La rassegna è ideata ed organizzata da Rai Uno in collaborazione con il  Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Direzione Generale per l'Alta Formazione artistica, musicale e coreutica.
"Nel congratularmi con allievi e docenti - afferma il direttore Claudio Montesano - emerge che il brillante risultato ottenuto presso la televisione di Stato su scala nazionale dimostra come il conservatorio Toscanini di Ribera-Agrigento si distingua tra i migliori in Italia sotto il profilo qualitativo. Tale lusinghiero risultato stride paradossalmente con le incertezze future provocate dagli attuali tagli alla spesa pubblica 'spending review', a cui ingiustamente il 'Toscanini' è stato coinvolto nonostante incida in quantità del tutto irrilevante sulla medesima poiché non sovradimensionato rispetto alle esigenze territorio. Faccio quindi appello al senso di responsabilità della Regione Siciliana (Governo e Parlamento) affinché trovi una soluzione definitiva riproteggendo fino alla statizzazione prevista un polo d'eccellenza accademico che ormai da 23 anni costituisce un centro di gravità formativa per centinaia di giovani agrigentini. Sono certo che la buona Politica troverà presto rimedio per scongiurare un'ingiusta ed assurda dismissione".
 

GdS online
 

Salvi i precari siciliani, accordo a Roma sulle deroghe
PALERMO. Quattro deroghe in appena 15 righe: eccolo, presentato sotto forma di emendamento alla legge di Stabilità, il paracadute per circa 25 mila precari degli enti locali siciliani. Permetterà ai sindaci di sfuggire alla tagliola del patto di stabilità. Sul testo c'è un accordo trasversale che si muove sulle gambe del Nuovo Centrodestra, passa dal Pd e coinvolge i governi nazionale e regionale. E c'è, soprattutto, il timbro della Ragioneria generale dello Stato. Entro fine settimana previso il sì della Camera.
L'emendamento salva-precari è stato formalmente presentato dal governo nazionale. È il ministero della Funzione pubblica, guidato dal messinese Gianpiero D'Alia, a garantire l'accordo. Che in realtà è molto ampio e mette in luce per la prima volta la collaborazione annunciata sui media fra Crocetta e il Nuovo Centrodestra. Alla stesura della norma ha collaborato Anna Rosa Corsello dirigente regionale fra le più ascoltate a Palazzo d'Orleans.
 

 

 

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