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Rassegna stampa del 31 dicembre 2013

 La Sicilia


L'Ars boccia a sorpresa con alcuni «franchi tiratori» - la proposta di proroga dei commissari In Piazza Vittorio Emanuele si assjste attoniti, in attesa di chiarimenti sulla sorte dell'Ente
La bocciatura da parte dell'Ars della proposta di proroga dell'incarico dei commissari delle province regionali ha creato, comprensibilmente, il caos anche ad Agrigento.
La scelta dell'Assemblea di votare favorevolmente all'emendamento soppressivo presentato dall'opposizione e votato da "franchi tiratori" della maggioranza, è giunta come una "doccia gelata" al palazzo di Provincia di piazza Vittorio Emanuele. Da una situazione già di grande incertezza, infatti, si passa adesso ad un vero e proprio salto nel vuoto nel brevissimo periodo. Se, come ha precisato il presidente della prima commissione Ars Cracolici l'abolizione delle proroghe non comporta la soppressione della legge 7, quella che ha stabilito il passaggio ai liberi consorzi, ma al massimo obbliga il Governo entro 45 giorni, così come previsto da quella legge, ad approvare la riforma, la burocrazia della Provincia è in questo momento in fibrillazione per capire sul da farsi. "Richiederemo al più presto i chiarimenti dei caso - ha spiegato il segretario generale dell'Ente Giuseppe Vella — perché la Regione dovrà spiegare in primis cosa succederà il primo gennaio 2014, ovvero se vigerà una sorta di durata in carica del commissario almeno per i 45 giorni previsti. Per legge questo non è previsto per gli organi politici, e il commissariamento sostituisce i ruoli politici della Provincia, e quindi abbiamo necessità che la Regione ci metta nero su bianco' quello che intende fare e quale è soprattutto la sua interpretazione della norma". Al rischio di trovarsi con un ente "decapitato" ma ancora in vita si aggiunge ti problemacollegato ai precari della Provincia regionale. "Se a livello nazionale si è disposta la possibilità di una proroga dei contratti — continua Vella — in questo momento non è chiaro se e con quali fondi questo potrà essere concretamente fatto. Ci riuniremo con gli uffici e il commissario per verificare se, facendo affidamento in questa fase sulle risorse dell'Ente, si possa almeno ottenere una proroga di un mese, in modo da spostare il problema più avanti, almeno fino a fine gennaio. Ciò - continua — è importante anche da un punto di vista burocratico, perché una eventuale sospensione dei contratti di lavora a tempo determinato presupporrebbe che questi debbano essere firmati nuovamente e non semplicemente prorogati". Il rischio è quindi che questi lavoratori rimangano fuori dall'"ombrello" creato dal Governo nazionale. A fronte dì tante rassicurazioni da parte della politica regionale per gli enti e per i dipendenti, soprattutto quelli a tempo determinato, l'immediato futuro delle Province si fa molto fosco.


Si avvia a conclusione l'iter per il completamento dell I. t. c. g. di Bivona
Si avvia a conclusione l'iter per il completamento dell I. t. c. g. di Bivona. Entro il 15 gennaio, infatti, dovranno essere presentate le offerte per la costruzione di 25 nuove aule dell'istituto. Si tratta di uno dei progetti inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche finanziato con fondi regionali. L'importo complessivo dell' appalto, compresi oneri per a sicurezza e costo del personale, con corrispettivo a corpo è di €2.805.614,86 di cui € 63.590,00 per oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso, oneri per la sicurezza diretti €59.530,00 ed oneri per la sicurezza speciali€4.060,00. li costo del personale non soggetto a ribasso ammonta a €784.277,80, mentre l'importo a base d'asta è di € 1.957.747,06, al netto del costo per l'attuazione dei piani di sicurezza e del costo del personale. La durata dei lavori è prevista in 365 giorni a decorrere dalla data di consegna dei lavori. Le offerte dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13 del giorno 15/01/2014 nella sede dell'Ufficio Regionale Espletamento di Gare di Appalto (U. R. E. G. A) Sezione Provinciale di Agrigento Via Acrone n°51 ad Agrigento. L'apertura delle offerte avverrà in prima seduta pubblica nella sede dell'U. R. E. G. A. ad Agrigento alle ore 09:00 del giorno 22/01 /2014, l'eventuale seconda seduta pubblica, presso la medesima sede alle ore 09:00 del giorno 23/01/2014. Gli elaborati di contratto sono visioriabili presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della Provincia Regionale di Agrigento, nella sede di Piazza Aldo Moro n. 1, nei giorni lavorativi dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17.
Stava percorrendo la via Cavaleri Magazzeni col suo scooter quando ha perso il controllo
Vigilia di Capodanno funestata da un tragico incidente stradale costato la vita ad una giovane caduta dal suo scooter forse per colpa di una «scaffa», una maledettissima «scaffa», che si è rivelata una trappola mortale. Vittima Chiara La Mendola, 24 anni, di Agrigento. E' accaduto ieri pomeriggio lungo la strada provinciale 76, in via Cavaleri Magazzeni a pochi passi dai campetti Bellavia, quando la ragazza alla guida del suo ciclomotore, uno Scarabeo, forse perché finita dentro una buca presente sull'asfalto piena d'acqua per la pioggia caduta, oppure nel tentativo di scansarla, avrebbe impattato in pieno con una Nissan Micra bianca, con alla guida un pensionato di Agrigento, che arrivava in senso contrario. A peggiorare il quadro della situazione la strada, che non è tutta illuminata e il selciato in diversi punti è dissestato. L'urto è stato violento tant'è che il mezzo a due ruote ormai senza controllo ha continuato la sua corsa, fermandosi ad alcune decine di metri di distanza dal punto di scontro. La giovane avrebbe tentato di fermare il ciclomotore, senza però riuscirci e finendo per rovinare pesantemente sul manto stradale. Una botta violenta che le avrebbe provocato gravi lesioni interne. Subito alcuni automobilisti di passaggio e i residenti della zona sono accorsi per prestarle le prime cure. Pochi minuti ancora e sul posto sono giunti i carabinieri del Nucleo operativo e un'ambulanza del 118. Constatata le gravissime condizioni, Chiara La Mendola è stata adagiata sopra una barella e trasportata in codice rosso all'ospedale. Durante la corsa e prima dell'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio il cuore della giovane però ha cessato di battere. Inutili tutti i tentativi di rianimazione effettuati dal personale sanitario per strapparla alla morte. Il decesso sarebbe avvenuto per un trauma cranico. Illeso, ma in stato di choc l'anziano automobilista al volante della Micra. Ancora tutta da ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, al vaglio degli agenti della sezione Infortunistica stradale della Polizia locale. Ancora li vicino si sono radunati alcuni residenti, insorti per l'accaduto, in quanto è da diverso tempo che hanno denunciato la presenza della pericolosa buca che avrebbe provocato il sinistro.


Si è insediato ieri mattina il prefetto Nicola Diomede
Si è insediato ieri mattina il nuovo prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Ed è stata per lui una giornata piena d'impegni, seguito a distanza dall'unico figlio maschio, Marco.
Ha incontrato prima il personale, quindi la stampa e subito dopo il sindaco Marco Zambuto e il commissario della Provincia Regionale Benito Infurnari.
E ai giornalisti, molti dei quali conosceva da anni, ha riservato il compito di esternare il suo saluto alla popolazione.
"Sarò il Prefetto vicino ai bisogni di questa comunità" ha subito detto nel corso del sobrio ma cordiale incontro tenuto nella sua nuova stanza, vicina a quella che ha occupato per un ventennio.
Nicola Diomede, che il prossimo 4 gennaio compirà 56 anni, è pugliese, di Gioia del Colle, ma è vissuto a Milano fino a 32 anni. Laureato in giurisprudenza, ha subito cominciato la sua carriera in Prefettura, soprattutto nella città dei Templi. Sposato e padre di tre figli: Giorgia, Marco e Silvia, ha vissuto prevalentemente a Palermo. Sono arrivato stamattina (ieri per chi legge)
tornando in questa città esattamente dopo 7 mesi trascorsi a Roma — ha detto sorridendo".
Alla domanda dei cronisti su quali saranno i suoi principali impegni ha risposto che "pur conoscendo i problemi di questo territorio focalizzerò le priorità dando la precedenza a quelli notorie. Cominceremo con Lampedusa e la questione immigrazione. Anche se non ancora insediato, nei giorni scorsi mi sono già fatto sentire con i responsabili dell'accoglienza di Lampedusa". Sarà infatti, il Prefetto Diomede ad occuparsi in prima persona al caso scoppiato al Centro d'accoglienza di Lampedusa. "Lampedusa però non è l'unico problema, ma uno dei tanti che ci sono in tutta la provincia di Agrigento - continua il nuovo rappresentante del Governo -' insieme al mio staff, composto dalle dottoresse Termini, Battaglia e Guarneri, e da tutto il personale nei prossimi giorni organizzerò una serie di incontri di lavoro, con i vari sindaci e con loro cercheremo di dare il meglio possibile. Questo ci permetterà di avere un quadro dell'attuale realtà, e avere un calendario di lavoro e di intervento".

Giornale di Sicilia
Riqualificazione centro storico
Arrivano buone notizie di fine anno. La buona novella proviene dal parlamento regionale dove i deputati Roberto Di Mauro hanno presentato un emendamento che è passato, in commissione - Bilancio, con l'appoggio dell'assessore al territorio e ambiente Mariella Lo Bello.
Si tratta in pratica, dell'emendamento con cui vengono stanziati 650 milioni di euro a favore del centro storico di Agrigento.
Una cifra enorme che, se arrivasse realmente in città, potrebbe evitare il tracollo definitivo della parte antica della città che vive, come mai prima d'ora, una situazione di degrado totale, di cantieri bloccati da un anno come quello di via Saponara, di emergenze che hanno portato al crollo di Palazzo Lo jacono o di intere aree colonizzate da abusivi che vivono in tuguri pericolanti.
«Si tratta — sottolinea il capogruppo del Partho dei Siciliani — Mpa, Roberro Di Mauro - di un importante risultato per la città di Agrigento, nell'ottica della messa in sicurezza e della riqualificazionedel centro storico, frutto del lavoro sinergico e produttivocon il collega
dell'appoggio e sostegno dell'assessore Mariella lo Bello.
Ancora una volta viene riconosciuto l'impegno profuso nei confronti di Agrigento e del suo centro storico che, da tempo attendono interven Secondo Di Mauro in pratica, Agrigento quindi di fondi per migliorare la vivibilità e la fruibilità dell'area urbana di maggiore pregio culturale. «L'opera di risanamento degli edifici storici della città - conclude il parlamentare regionale - avrà maggiore impulso attraverso questo stanziamento, per il quale adesso occorre che il Comune faccia per intero la sua parte. È un atto dovuto perché abbandonare il centro storico sarebbe stata una scelta scellerata». Centro storico, che è comunque già in uno stato di abbandono che lascia stupefatti più i turisti degli stessi cittadini


Posizioni organizzative Affidati gli incarichi
Dopo la bocciatura del de- creta per la proroga dell'incarico aicommissari delle province siciliane da parte dell'Ars, il dottor Benito Infurnari ha provveduto all'assegnazione delle posizioni organizzative della Provincia di Agrigento. Nell'attuale situazione di incertezza istituzionale scrive Infumari nella propria determina - al fine di evitare disfunzioni nell'attività amministrativa, che potrebbero comportare gravi pregiudizi per l'efficacia,
l'efficienza e la trasparenza con ovvie ricadute negative sulla collettività amministrata, appare opportuno assicurare, anche per il 2014 la copertura delle posizioni organizzative, che godono di elevata autonomia". Con l'approvazione dell'atto è stato deciso di assegnare, per l'anno 2014 al capo di gabinetto ben 2 posizioni organizzative di staff di fascia A, al fine di provvedere alla copertura del settore "Monitoraggio della programmazione strategica dei-le opere pubbliche" e della "Polizia provinciale" Al segretario e direttore generale sono state assegnate altri due settori: Risorse umane, innovazione tecnologica, e l'area "Controlli, anti corruzione, trasparenza e contenzioso". Infine al direttore dell'area Ragioneria generale, provveditorato e marketing degli acquisti e affari generali è stata aggiunta la posizione organizzativa "Controlli sul rispetto dei vincoli di finanza pubblica". Stabiliti anche i compensi per la copertura dei ruoli. Alla posizione dì fascia A è stato assegnato un valore di 11900 euro, per quelle di fascia 8 di 8 mila euro e per la fascia C di 5200 euro.


Gds.it
Regione, proroga triennale per 18.500 Lsu
Il governo rinuncia (almeno in questa fase) ai prepensionamenti dei regionali. Non ha trovato spazio nella Finanziaria approvata all'alba di ieri in commissione l'articolo che avrebbe congelato per 3 anni la riforma Fornero consentendo di lasciare gli uffici con i più vantaggiosi requisiti in vigore fino al 2011 (nella migliore delle combinazioni 61 anni di età e 36 anni di contributi). Dopo quella che avrebbe tagliato le partecipate da 34 a 9, è la seconda norma di peso a cui l'assessore all'Economia Luca Bianchi ha rinunciato, conscio del no trasversale che ne avrebbero ostacolato l'approvazione. In questo modo la norma può essere riproposta in aula: consentirebbe il prepensionamento di 1.353 tra funzionari e dirigenti. Passa invece la proroga triennale per i 18.500 Lsu degli enti locali e la prosecuzione dell'impiego per i 5.800 Asu (prendono un assegno sociale da 580 euro erogato dall'Inps grazie a 36 milioni della Regione). La proroga è annuale per i Comuni in rosso. Proroga triennale anche per i contrattisti (circa 700) di vari enti e assessorati regionali. Il tutto costerà circa 300 milioni.

Livesicilia.it

Ministro D'Alia, qualche mese fa lei in un'intervista a Livesicilia lanciò l'allarme sulla tenuta della maggioranza di Rosario Crocetta con un'intervista che scatenò polemiche. Dopo il passo falso all'Ars sulle Province si sente di ribadire quell'allarme?
"Purtroppo devo dire che quello che abbiamo detto qualche mese fa si è puntualmente verificato. C'è un clima da assalto alla diligenza che non fa bene al governo".

E la bocciatura della proroga dei commissari delle Province si inserisce in questo clima?
"Sul tema delle province non si possono fare le cose a metà. Questo è un tema che stiamo affrontando a livello nazionale col disegno di legge Del Rio. Qua o le province si sopprimono o non si sopprimono. I pannicelli caldi e le misure intermedie sono rimedi peggiori del male. Noi infatti abbiamo manifestato una serie di perplessità sul testo del Rio approvato alla Camera".

"Ma nella riforma, sia in quella nazionale sia in quella siciliana, si sopprimono gli organi elettivi con un risparmio di spesa. Questo non basta?
"Il punto non è quello, qui bisogna sopprimere l'ente, non solo l'organo elettivo. Il ddl Del Rio così come modificato alla Camera invece prevede che alle province si sostituisce un altro ente intermedio non elettivo che rischia sostanzialmente di fare confusione. Resta infatti quest'ente di area vasta che gestisce una serie di competenze. In pratica restano le province con un nome diverso e da regione a regione possono avere competenze diverse. Il rischio è che si moltiplichino gli enti di governo e si crei confusione sulle competenze. Noi come Udc abbiamo espresso una serie di perplessità su questa ipotesi".

E in Sicilia, il rischio è lo stesso?
"Sono molto preoccupato che anche in Sicilia avvenga la stessa cosa. Crocetta ha giustamente posto in anticipo il tema della soppressione delle province...".

Ma il governo Crocetta prevedeva la soppressione da una parte, ma dall'altra l'istituzione dei liberi consorzi. Non c'è il rischio che accada quanto lei ha appena detto, ossia, che si finisca per sostituire un ente intermedio con un altro?
"Il governo prevedeva che le funzioni delle Province passassero alla Regione o ai Comuni, che potevano gestirle in forma associata attraverso liberi consorzi. Quella di Cracolici, per capirci, è una proposta apprezzabile, frutto di una mediazione in commissione, ma visto l'esito del dibattito e del voto, credo che il governo debba farsi carico di sottoporre una proposta all'Assemblea regionale. Che non può non essere quella di sopprimere le province, trasferire le funzioni sovracomunali e il relativo personale alla Regione , e le altre ai Comuni con il relativo personale".

Ma alla luce di quanto visto l'altro giorno a Sala d'Ercole, non c'è l'impressione che una parte dell'Assemblea, una parte trasversale che pesca anche nella maggioranza, la riforma non la voglia?
"Proprio per questo il governo deve fare una proposta netta e porre l'Assemblea regionale davanti alla scelta. Le proposte di mediazione in questo momento fanno il paio con chi vuole che si vada alle elezioni".

E se il governo dovesse andare sotto di nuovo?
"Ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Noi vogliamo sostenere il governo in una battaglia vera fino in fondo. Il governo ponga l'assemblea di fronte alla sua responsabilità politica".

Ma non c'è il rischio che, seguendo lo schema del governo, si abbandonino 9 province per ritrovarsi con 25 consorzi?
"Questo non è un problema se passa l'impostazione di cui parlavo prima. Se si dice che i Comuni si fondono tra di loro, mettendo insieme il proprio personale con gli altri comuni contigui, questo realizza una serie di economie di spesa, a questo punto non si ha un nuovo livello territoriale di governo, ma restano i comuni, che si consorziano, anche per l'esercizio delle funzioni proprie, sopprimendo propri uffici amministrativi. Questa è un'operazione di efficienza di spesa e ha una sua logica, altrimenti il rischio è che si creino ulteriori soggetti e che si moltiplichi solo la confusione".

Lo schema delle tre aree metropolitane in Sicilia la convince?
"Noi dovremmo pensare a una sola città metropolitana che è Palermo e altre due aree metropolitane che sono Catania e Messina, ma che vanno tratttate diversamente da Palermo, che è la capitale. Altrimenti creiamo tre carrozzoni".

Non c'è il rischio che tirando troppo la corda, tra governo e Assemblea, alla fine la corda si spezzi?
"Quando c'è di mezzo la legge di stabilità è giusto che si discuta, non mi meraviglia. La cosa importante è che si porti a casa bilancio e legge di stabilità entro i primi dieci giorni di gennaio, invertendo la rotta di un metodo che ha fatto dell'esercizio provvisorio la regola in questi anni".

Il clima interno alla maggioranza rende possibile questo risultato?
"Quanto alla maggioranza rinnovo le riflessioni del passato. La transumanza crea questi problemi. I problemi non vengono dall'Udc o dal Pd ma da chi in questa maggioranza è venuto con la stessa logica con cui stava con Lombardo. Andrebbe piuttosto fatta una riflessione sui rapporti col Nuovo centrodestra ma alla luce del sole, per dare respiro all'azione riformatrice di Crocetta".

Quando parla dei rapporti col Nuovo centrodestra a cosa pensa? Un'intesa parlamentare sulle cose da fare o un allargamento della maggioranza a tutti gli effetti?
"A una discussione alla luce del sole per vedere se c'è la possibilità di dar vita anche qui a una maggioranza di larghe intese come quella che sostiene Letta. Ma il tutto alla luce del sole, sulla base di un patto di coalizione sulle cose da fare. L'unica cosa che non si può fare è discutere con queste forze sottobanco e alimentare posizioni di singoli movimenti o singoli deputati che in questi mesi hanno lavorato solo per guastare il clima della maggioranza".


Agrigentoflash.it


Provincia. Fino al 15 gennaio la presentazione delle offerte relative ai lavori dell'I.t.c.g. di Bivona
Si avvia a conclusione l'iter per il completamento dell'I.t.c.g. di Bivona. Entro il 15 gennaio, infatti, dovranno essere presentate le offerte per la costruzione di 25 nuove aule dell'Istituto. Si tratta di uno dei progetti inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche finanziato con fondi regionali. L'importo complessivo dell'appalto, compresi oneri per la sicurezza e costo del personale, con corrispettivo a corpo è di € 2.805.614,86 di cui € 63.590,00 per oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso, oneri per la sicurezza diretti € 59.530,00 ed oneri per la sicurezza speciali € 4.060,00. Il costo del personale non soggetto a ribasso ammonta a € 784.277,80, mentre l'importo a base d'asta è di € 1.957.747,06, al netto del costo per l'attuazione dei piani di sicurezza e del costo del personale.
La durata dei lavori è prevista in 365 giorni a decorrere dalla data di consegna dei lavori.
Le offerte dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 15/01/2014 nella sede dell'Ufficio Regionale Espletamento di Gare di Appalto (U.R.E.G.A) Sezione Provinciale di Agrigento Via Acrone n° 51 ad Agrigento. L'apertura delle offerte avverrà in prima seduta pubblica nella sede dell'U.R.E.G.A. ad Agrigento alle ore 09:00 del giorno 22/01/2014, l'eventuale seconda seduta pubblica, presso la medesima sede alle ore 09:00 del giorno 23/01/2014.
Gli elaborati di contratto sono visionabili presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della Provincia Regionale di Agrigento, nella sede di Piazza Aldo Moro n.1, nei giorni lavorativi dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
 

Precari, ufficiale: proroga triennale per 18.500 Lsu
E' ufficiale: passa l'ok alla Regione per la proroga triennale per i 18.500 Lsu degli enti locali e la prosecuzione dell'impiego per i 5.800 Asu (prendono un assegno sociale da 580 euro erogato dall'Inps grazie a 36 milioni della Regione. La proroga è invece annuale per i Comuni in rosso. Proroga triennale anche per i contrattisti circa 700 di vari enti e assessorati regionali. Il tutto costerà circa 300 milioni di euro. Ma assieme a questa norma  la commissione ha dato il via libera a una pioggia di micro-provvedimenti che ampliano il panorama di precari da stabilizzare

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