LA SICILIA
Lasciata senza una guida almeno per una settimana
La Provincia regionale di Agrigento rimarrà senza una guida "politica", per quanto commissariale, almeno fino alla prossima settimana. Non è giunto infatti al momento nessun provvedimento di proroga da parte della Regione Sicilia per Benito Infurnari, commissario dal giugno 2013.
La linea che sarà seguita, pare, sarà quella di decreti trimestrali, ovvero 90 giorni a fronte dei 45 che il Governo ha a disposizione produrre un disegno di legge di riforma dopo la bocciatura in aula della proposta di proroga di sei mesi degli attuali commissari. Singole iniziative "ad acta", quindi, che potrebbero comportare una rotazione dei nomi dei funzionari a capo delle Province.
"Accoglierò con pari serenità ogni possibilità dice Benito Infurnari-. L'importante è che si giunga ad una buona legge di riforma". i decreti di proroga, secondo fonti regionali, sono già alla firma del presidente Crocetta, ma è verosimile che non vedranno la luce prima di sabato, quando l'Ars riprenderà i lavori.
Intanto il commissario lo scorso 30 dicembre ha disposto la proroga di un mese ovvero fino al 31 gennaio 2014- del contratto di 26 lavoratori a tempo determinato. L'occasione è lo spiraglio creato dal decreto legge del 31 agosto 2013, che prevede che "le Province possono prorogare fino ai 31 dicembre 2014 i contratti di lavoro a tempo determinato per le strette necessità connesse alle esigenze di continuità dei servizi e nel rispetto dei vincoli finanziari", anche se l'Ente ha dovuto farsi carico economicamente del rinnovo, dato che la Regione non ha ancora esitato la legge di stabilità. Se prima della ripresa del servizio dall'Ars dovesse arrivare il "via libera" agli stanziamenti, dalla Provincia spiegano che provvederanno a ritirare il provvedimento.
"Ci siamo assunti il carico economico e la responsabilità di prorogare gli incarichi spiega Infurnari perché se avessimo sospeso i contratti sarebbe stato impossibile accedere alla proroga concessa dalla legge. Anche quest'ultima, comunque è in questa fase poco agevole come strada per le Province: le garanzie che lo Stato vuole dall'Ente, come la determinazione del fabbisogno per un anno, mal si conciliano con la situazione di totale precarietà delle Province, visto che in questa fase non sappiamo quale sarà il futuro degli enti, le loro competenze e i loro stesso bacino di azione".
G.SCH.
Sicilia, tagli e fondi a pochi enti "Un 2014 orribile per i più deboli»
Finanziaria regionale: da 40 a 12 milioni per i servizi socio-sanitari
MARIO BARRESI
Come si misura l'attenzione di una comunità verso i suoi cittadini più deboli? Sarà ben poco suggestivo, ma il criterio PIÙ oggettivo è quello dell'investimento di risorse per ridurre il disagio. E allora, secondo questo parametro, la Sicilia è messa male, Molto male.
Uno degli effetti più pesanti arriva dalla "rottamazione" dell'ex tabella FI. che avrà pure avuto il merito di cancellare sprechi e generose piogge di fondi ad associazioni non meritevoli in ogni settore della spartizione di fondi pubblici. Ma che - nell'ottica di buttare via l'acqua sporca con tutto il bambino - mette in crisi l'attività di centinaia di enti del welfare siciliano, impegnati in attività importanti. Fino all'anno scorso, prima che il commissario dello Stato impugnasse la leggina di riproposizione della tabella H, i fondi destinati agli operatori del sociale erano 23 milioni di euro. Che fine hanno fatto questi soldi? Sono stati ridotti a 12 milioni - racconta Francesco Passantino, presidente regionale del Banco delle Opere di carità - ma poi nel settore non è stato distribuito nemmeno un centesimo, perché quei fondi si sono persi nei meandri del bilancio, in varie economie per coprire buchi qua e là, Con un effetto domino impressionante sul territorio: Ari quell'impegno - prosegue Passantino - avevamo infatti programmato la nostra attività per il 2013 e adesso siamo tutti destinati a una mesta chiusura. L'unica differenza, ironizza, può esserci fra chi ha contratto debiti con dipendenti e fornitori e chi invece ha avuto la lungimiranza, perché sospettoso sulle promesse della Regione, di non esporsi troppo, Ma la destinazione finale è la stessa: Chiuderemo tutti.
Eppure un contributo straordinario il Dipartimento Famiglia alla fine l'ha distribuito: 3.452.608 euro con l'ormai famosissima delibera di giunta regionale n. 394 del 9 dicembre 2013, con la quale è stata messa nero sci bianco l'ultima scialuppa di salvataggio per gli enti destinatari della ex tabella Con 12,035,000 spalmati su sei settori. Ad agosto è uscito un bando al quale abbiamo partecipato tutti con interesse, ricorda Passantino. Ma in quelle carte c'è qualcosa che non funziona: Il governo regionale, guidato da Crocetta e dalla cosiddetta antipolitica, ha stravolto le graduatorie con un atto politico, tagliando fuori centinaia di enti meritevoli e decidendo di concentrare le risorse su pochissimi privilegiati destinatari. In pratica il governo ha fissato un minimo di 2,447.000 per il Disaggio sensoriale motorio (citiamo la ripartizione dell'allegato B della delibera 394, compreso lo strafalcione grammaticale). E così la platea dei beneficiari è stata rivoluzionata. Sui 17 enti inseriti nella graduatoria principale i contributi "ad hoc" andranno a questo punto all'Unione italiana dei ciechi ed ipovedenti (1.2 milioni), all'Ente nazionale sordi (647mila euro) e al Centro regionale "Hellen Keller di Messina (600mila euro) che addestra i cani per ciechi. Gli unici due enti che si aggiudicheranno 1.005.608 euro rimasti extra disagio sensoriale-motorio sono la Fondazione Banco Alimentare (proposta di contributo per 500mila euro) e il Centro di accoglienza "Padre Nostro" del quartiere Brancaccio di Palermo (65Omila euro). Restano a bocca asciutta l2 enti della graduatoria principale, fra cui"Meter" di don Fortunato di Noto, il Telefono Azzurro e il Telefono Arcobaleno, oltre ad altri enti che si occupano pure di disabilità sensoriale e motoria. Curiosità: in graduatoria, alla pari (45 punti) con l'Unione nazionale mutilati per servizio istituzionale, c'è anche l'Ordine dei giornalisti di Sicilia, che aveva chiesto un contributo di l5mila euro.
Ma essendo finiti i soldi, anche le altre graduatorie rimangono "virtuali".
Nemmeno il becco di un quattrino per le due associazioni antimafia (compresa la fondazione Rocco Chinnici), per gli 83 enti richiedenti nell'area "Disabilità" (il contributo più grosso sarebbe
andato alla coop sociale "Segni di lntegrazione" di Palermo, con 213.800 euro) e per i 74 dell'area "Disagio sociale" (dal Banco delle Opere di carità Sicilia alla Comunità di Sant'Egidio fino all'Associazione famiglie persone Down): fuori gioco anche 54 associazioni ritenute non ammissibili.
Nessuna differenza di giudizio di merito su chi prenderà i soldi: tutti enti assolutamente meritevoli, a partire da chi si occupa delle disabilità di ciechi e sordi, Ma sulle scelte che riguardano la fondazione "Èbbene". che raggruppa decine di enti, fra consorzi, coop e associazioni del terzo settore. Barbarossa parla anche da ex Garante per le persone con disabilità, nominato dal governo
Lombardo e «inopinatamente rimosso, sostiene il diretto interessato, da Crocetta.
Ma, al di là del dente avvelenato, tratta di un operatore competente e molto apprezzato nel settore sociali della Sicilia. A questo proposito la proposta è un emendamento alla Finanzia per l'istituzione di un Fondo per la disabilità, con 50 milioni per il 200 (23 dal Fondo sociale nazionale e 27 dal Fondo nazionale per la non autosufficienza), oltre alla possibilità di attingere a 100 milioni dell'asse 3 "Inclusion sociale" del Fse. Dalla stessa fonte di finanziamento, il presidente della fondazione "Ebbene" propone di recuperare altri 20 milioni di euro annui per la creazione di un Fondo per la lotta alla povertà, con un altro emendamento.
Ho fatto un sogno ed essendo il primo giorno dell'anno può diventare realtà fino a giorno 3 gennaio (domani per chi legge, ndz) sarà possibile presentare emendamenti alla Finanziaria regionale, una grande nebuolosa senza alcuna idea di sviluppo e di coesione sociale, ma che, se i deputati lo vorranno può proporre alcune norme nella direzione della piena dignità delle persona
particolarmente di quelle più fragili.
Il messaggio nella bottiglia è partito, lo raccoglierà qualcuno nel mare magnum dell'Ars? Domani sera lo sapremo.
GIORNALE DI SICILIA
ISTITUZIONI Diomede ricevuto dal Commissario
Visita alla Provincia del nuovo prefetto
Incontro istituzionale alla Provincia tra il Commissario straordinario Benito Infurnari e il nuovo Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, a cui hanno partecipato numerosi dirigenti dell'Ente presenti in sede. Un incontro dai toni cordiali - si legge in una nota - favorito dalla lunghissima esperienza maturata del neo Prefetto nello stesso edificio sede delle due Istituzioni, che ha
toccato numerosi aspetti della situazione socio-economica della provincia di Agrigento.
«Al termine dell'incontro il Commissario Infurnari ha donato una copia della pergamena dei 1938 del Re Vittorio Emanuele III che autorizzava l'uso dello stemma e del gonfalone alla provincia di Agrigento e un crest con lo stemma dell'Ente».
PROVINCIA Infurnari: garantiti i posti di lavoro
Rinnovati i contratti di «diritto privato»
Disposta, con determinazione n.107 del 30.12.2013 del Commissario Straordinario Benito Infurnari, la prosecuzione, fino aI 31 gennaio 2014, dei contratti di diritto privato scadenti 1131 dicembre 2013. Con questo provvedimento la Provincia ha inteso tutelare il posto di lavoro dei propri precari in scadenza di contratto, in attesa che la Regione adotti le norme che autorizzino e finanzino le proroghe di questi lavoratori.
Il provvedimento riguarda i dipendenti Giuseppe Bartolotta, Calcedonia Biancorosso, Teresa Bosco, Antonio Bunone, Gerlando Casà, Maria Castronovo, Pietro Cerami, Francesco Cinque, Anna Maria De Miceli, Salvatore Di Caro, Pietro Di Stefano, Letizia Galioto, Salvatore Gazzitano, Giuseppe Indelicato, Calogero Ingrao, Maria Vittoria Marsala, Antonino Nugara, Franca Pace, Lorenzo Pedali- no, Angela Pitruzzella, Antonina Raneri, Francesco Santacroce, Maria Spiteri, Pellegrino Tometta, Grazia Villa e Giuseppina Vullo.
L'Ente ha voluto emanare il provvedimento per dare continuità lavorativa ai dipendenti in attesa che all'Assemblea Regionale, il 4gennaio, vengano discussi ed approvati il bilancio e la legge finanziaria che prevedono una proroga dei contratti per tre anni.
«Abbiamo adottato questo provvedimento, ha dichiarato il Commissario Infurnari, per garantire, per il tempo necessario, il futuro lavorativo ai dipendenti e dare maggiore serenità alle famiglie interessate in previsione della proroga della Regione Siciliana».
LA CGIL: SERVE UNA SVOLTA
SINDACATO. Il segretario provinciale Massimo Raso fa il quadro della situazione: «Aumenta il numero delle persone senza un lavoro e dei pensionati»
Alfonso Bugea
L'anno che ci lasciamo alle spalle è stato sicuramente un altro anno difficile dal punto di vista del lavoro e della occupazione. Oggi, in realtà, potremmo dire esattamente le cose dette un anno fa: siamo al 6" anno di crisi del Paese e, dentro la crisi, le parti più deboli dello stesso hanno vissuto la crisi peggio.
ParlaMassimo Raso, segretario provinciale della Cgil. Fa il quadro della situazione, che è allarmante perchè in alcuni settore la crisi sembra irreversibile. «Occorre un "patto" tra le forze produttive di questa nostra provincia che sia in grado di parlare "alla pari" con la politica che decide, a Roma come a Palermo. A Voi sembra normale che la Giunta Crocetta che è stata "itinerante" in quasi tutta la Sicilia, non abbia ancora messo piede ad Agrigento? Possibile che Agrigento abbia perso la sua voce, non sappia fare "sistema" al netto delle legittime divisioni politiche?».
L'allarme di Raso trae spunto su alcuni studi economici che fanno il quadro della situazione. «La radiografia della provincia - dice Raso - è stata fatta più volte. I numeri dell'ISTAT sono impietosi:
Tasso di occupazione 32.24%, tasso di attività 40,40%, persone in cerca di occupazione 31.353, tasso di disoccupazione 20,20%,tasso di inattività 59,59% (74,03% quello delle donne!). Niente che non sapevamo». «Bastava leggere con attenzione - aggiunge Raso - il lavoro che annualmente compie la Camera di Commercio o quello, recente fatto dal Comitato Provinciale dell'Inps. Per esempio nello stadio INPS c'è scritto che "su una popolazione provinciale di 438.000 abitanti l'INPS "gestisce" una "platea" di 130.000 pensionati (35.000 di "vecchiaia" 25.000 di invalidità, 27.000 superstiti, 15.000 pensioni sociali e 7000 Invalidi civili. Cui aggiungere 18.000 INPDAP, 1000 Postali, 1100 Regionali) ... di questi 90.000 percepiscono una pensione inferiore a 500 euro mensili"».
«A questi dati - aggiunge ancora Raso - si possono aggiungere i dati che provengono dalla Cassa edile e dalle varie associazioni di categoria, mischiarle con le pagelle del "Sole 24 ore" ma, alla fine, viene fuori sempre la stessa immagine: quella di una provincia povera, con pensionati poveri, con tassi di disoccupazione più alti della media regionale e quasi doppi di quello del resto del Paese. Un apparato industriale inesistente e che ogni giorno perde un pezzo, ieri Italcementi oggi Laterizi Fauci, aziende molto piccole, sottocapitalizzate con problemi enormi di accesso al credito, cosi frantumate da essere per loro inibita ogni velleità di competizione con il resto del mondo; una situazione infrastrutturale del tutto insufficiente (e non mi riferisco solo a strade, autostrade, porti ma anche a grandi reti di comunicazione, sistema scolastico, stato dei servizi offerti alle persone o alle aziende ecc.). Tutto questo, secondo Raso, convive, come sempre, con grandi opportunità che sono offerte dalla nostra collocazione geografica, dalla nostra storia, dalla nostra cui- tara, dal nostro sottosuolo. «Perché ancora alla fine del 2013- dice ancora Raso - dobbiamo lamentare il fatto che, ad esempio, le Terme di Sciacca sono ben lontane dall'essere valorizzate; perché non si è ancora sciolto il nodo Italkali; perché lo sviluppo turistico (da Licata a Sciacca) si ferma agli annunci o è paralizzato da una burocrazia estenuante?>'. «Ecco perché serve una svolta. Lo sosteniamo inascoltati!- da troppo tempo e, davvero, speriamo che il 2014 possa segnare un cambiamento. Ha ragione Monsignor Montenegro, quando esorta la Politica a dimostrare di amare questa nostra terra. Lo dobbiamo a noi stessi, ma soprattutto alle nuove generazioni». (AB)
Agrigentoflash
Il Commissario Infurnari ha incontrato il nuovo Prefetto Diomede
Incontro istituzionale, nella sede della Provincia, tra il Commissario straordinario Benito Infurnari e il nuovo Prefetto di Agrigento dr. Nicola Diomede, a cui hanno partecipato numerosi dirigenti dell'Ente presenti in sede. Un incontro dai toni cordiali, favorito dalla lunghissima esperienza maturata del neo Prefetto nello stesso edificio sede delle due Istituzioni, che ha toccato numerosi aspetti della situazione socio-economica della provincia di Agrigento. Durante l'incontro è stata confermata la volontà di proseguire la collaborazione istituzionale nell'interesse dei cittadini e del territorio provinciale amministrato. Si è parlato anche dell'iter legislativo che riguarda il futuro delle province e del nuovo assetto politico-istituzionale del territorio.
Al termine dell'incontro il Commissario Infurnari ha donato una copia della pergamena del 1938 del Re Vittorio Emanuele III che autorizzava l'uso dello stemma e del gonfalone alla provincia di Agrigento e un crest con lo stemma dell'Ente.
Un milione per il Polo Universitario di Agrigento
Altro importante risultato per la provincia di Agrigento. Passa in Commissione Bilancio dell'Ars l'emendamento, a firma di tutti i deputati agrigentini, con il quale viene stanziato un milione di euro a favore del Polo Universitario di Agrigento.
"Si tratta - sottolinea il capogruppo del Partito dei Siciliani - Mpa, Roberto Di Mauro - di un importante risultato per la città e la provincia di Agrigento. Un finanziamento per dare garanzia di continuità didattica ed operativa di una delle strutture più importanti: il Polo Universitario. Adesso sarà compito ed impegno di tutti i deputati agrigentini - conclude Di Mauro - garantire in aula appoggio e sostegno al provvedimento adottato dalla Commissione Bilancio perché diventi operativo.
Livesicilia
Finanziaria, province e rimpasto
Partita tripla per il governo
di Salvo Toscano I primi giorni dell'anno si presentano pieni di ostacoli per il governo. Sullo sfondo la mai risolta questione dei rapporti interni alla maggioranza, in vista della nascita di una nuova giunta
PALERMO - La partita a scacchi tutta interna alla maggioranza è appena iniziata. E vivrà, in questa seconda tranche di festività, una fase molto delicata. Dopo il ceffone rimediato dal governo sulle Province, con il voto dell'Ars che rischia di far naufragare la riforma e portare ad elezioni per quegli enti che sembravano destinati alla chiusura, il braccio di ferro tra Crocetta e i suoi alleati riprenderà sul più spinoso dei terreni, quello della Finanziaria. Un tradizionale campo minato in cui i più incontrollabili appetiti e i più particolari interessi mettono a dura prova la tenuta di ogni maggioranza e la pazienza di ogni governo.
La buona notizia è che i tempi di approvazione di bilancio e manovra sembrano destinati a essere brevi. E che dopo le mediazioni in commissione, al netto di un paio di norme che hanno fatto infuriare il governatore, un'intesa di massima sembrerebbe esserci. Ma lo scoglio dei documenti finanziari, una volta superato, non assicurerà comunque una navigazione tranquilla al governo. C'è sempre dietro l'angolo lo spauracchio del commissario dello Stato e soprattutto il rischio di una figuraccia clamorosa se dovesse andare in fumo la riforma delle province, strombazzata con clamore mediatico come cosa fatta quando ancora la strada era tutta in salita.
ADVERTISEMENTSotto la cenere arde ancora la brace dei tanti, troppi conti in sospeso all'interno della maggioranza. Gennaio dovrà necessariamente essere il mese del redde rationem. Crocetta a parole tenta di allontanare l'appuntamento, complicatissimo, col rimpasto. Ma il presidente non potrà rinviare all'infinito questo passaggio, che ufficializzerà suo malgrado un certo tasso di inadeguatezza della sua giunta, e che dovrà piegare la sua innata tendenza a muoversi da solista e fuori dagli schemi alle esigenze politiche di un rapporto con la sua maggioranza.
È proprio il rimpasto - e con esso i nuovi equilibri interni alla maggioranza - la vera, principale partita che si giocherà nelle prossime ore. Una partita complessa, in cui si scontrano esigenze tra loro difficilmente conciliabili. Basta pensare che proprio nel giorno del capitombolo all'Ars sulle Province, erano circolate per tutta la mattinata voci di un minirimpasto imminente, con due assessori (due donne, entrambe vicine al governatore) che venivano date già con la valigia pronta per far posto a esponenti dei movimenti più vicini a Crocetta.
Articolo 4 e Drs si aspettano un posto al sole. Il loro sostegno a Crocetta, ora che il solco coi grillini è ormai un fossato incolmabile, si fa sempre più prezioso ed è tempo di passare all'incasso. Dal canto suo, anche il Pd ha l'esigenza di piazzare in giunta qualche peso massimo, dando il benservito a qualcuno dei suoi rappresentanti in giunta, anche per preparare meglio alleanze e dinamiche del congresso regionale che si celebrerà entro marzo. E c'è poi l'Udc, che teme di uscire ridimensionata dal rimpasto e che spinge per frenare le aspirazioni di Articolo 4 e Drs, auspicando piuttosto un allargamento della maggioranza agli alfaniani sul modello del governo Letta. Allargamento, ha detto Gianpiero D'Alia a Livesicilia, da cercare alla luce del sole e non sottobanco. Una precisazione che lascerebbe sospettare che sottobanco qualcuno si sia mosso già eccome. C'è anche questo nella partita di inizio anno che a Crocetta conviene chiudere in tempi stretti per non rosolare a fuoco lento.
ARS. Finanziaria, c'è la proroga per i precari degli enti locali
di Chiara Billitteri In commissione Bilancio passa il testo del governo, ma con qualche modifica: previsto un articolo che punta a stabilizzare circa cento ex dipendenti di una società comunale.
PALERMO - Con l'approvazione della Finanziaria in commissione Bilancio all'Assemblea regionale si va incontro alle proroghe per buona parte dei precari siciliani. Nel corso della seduta fiume della Seconda commissione, durata circa 22 ore e finita soltanto ieri mattina alle 8, passano - infatti - alcuni articoli già inseriti nel testo presentato dal governo regionale, come quello sulla proroga triennale per i 18.500 Lsu degli Enti locali e la prosecuzione dell'impiego per i 5.800 Asu, che, grazie ad uno stanziamento di 36 milioni di euro da parte della Regione, prenderanno un assegno sociale da 580 al mese.
C'è, poi, l'articolo che garantisce un assegno di "sostegno al reddito" per i 3.200 ex Pip di 'Emergenza Palermo': una misura che costerà 24 milioni di euro nel 2014, e 20 mila euro all'anno nel biennio 2015-2016. Una norma già annunciata dal governatore Rosario Crocetta, che aveva firmato una delibera di giunta già prima di Natale.
Il testo del governo, però, è passato con qualche modifica. Con un maxi emendamento di venti articoli, infatti, i componenti della commissione Bilancio hanno 'esteso' le proroghe anche ad altre categorie di precari. Nello stesso articolo destinato agli ex Pip, infatti, è stato aggiunto dalla Spo di Palermo, una vecchia società comunale che gestiva proprio i Pip e i cui dipendenti erano rimasti esclusi dal 'trasferimento' alla Regione. Un articolo che, però, ha fatto infuriare il presidente della Regione, e che - secondo lui - rischia anche di essere impugnato dal commissario dello Stato.
Via libera, poi, anche alla stabilizzazione 64 tecnici della protezione civile provenienti da Italter e Sirap, e per gli 8 precari del Parco dei Nebrodi.
Altri 250 mila euro sono stati stanziati con un emendamento di Vincenzo Vinciullo per i lavoratori ex Pirelli di Siracusa. E, infine, 400 mila euro consentiranno, infine, di impiegare circa venti operai della Pumex di Lipari. Con un altro articolo, poi, verrà aumentata di circa 450 euro al mese la pensione per gli ex dipendenti dei vecchi consorzi Asi.
Sicilia24h
Assicurata al 31 gennaio la prosecuzione del rapporto di lavoro dei lavoratori contrattisti
Disposta, con determinazione n.107 del 30.12.2013 del Commissario Straordinario Benito Infurnari, la prosecuzione, fino al 31 gennaio 2014, dei contratti di diritto privato scadenti il 31 dicembre 2013. Con questo provvedimento la Provincia ha inteso tutelare il posto di lavoro dei propri precari in scadenza di contratto, in attesa che la Regione adotti le norme che autorizzino e finanzino le proroghe di questi lavoratori.
Il provvedimento riguarda i dipendenti Giuseppe Bartolotta, Calcedonia Biancorosso, Teresa Bosco, Antonio Bunone, Gerlando Casà, Maria Castronovo, Pietro Cerami, Francesco Cinque, Anna Maria De Miceli, Salvatore Di Caro, Pietro Di Stefano, Letizia Galioto, Salvatore Gazzitano, Giuseppe Indelicato, Calogero Ingrao, Maria Vittoria Marsala, Antonino Nugara, Franca Pace, Lorenzo Pedalino, Angela Pitruzzella, Antonina Raneri, Francesco Santacroce, Maria Spiteri, Pellegrino Tometta, Grazia Villa e Giuseppina Vullo.
L'Ente ha voluto emanare il provvedimento per dare continuità lavorativa ai dipendenti in attesa che all'Assemblea Regionale, il 4 gennaio, vengano discussi ed approvati il bilancio e la legge finanziaria che prevedono una proroga dei contratti per tre anni.
"Abbiamo adottato questo provvedimento, ha dichiarato il Commissario Infurnari, per garantire, per il tempo necessario, il futuro lavorativo ai dipendenti e dare maggiore serenità alle famiglie interessate in previsione della proroga della Regione Siciliana."
Il Commissario Infurnari ha incontrato il nuovo Prefetto Diomede
Incontro istituzionale, nella sede della Provincia, tra il Commissario straordinario Benito Infurnari e il nuovo Prefetto di Agrigento dr. Nicola Diomede, a cui hanno partecipato numerosi dirigenti dell'Ente presenti in sede. Un incontro dai toni cordiali, favorito dalla lunghissima esperienza maturata del neo Prefetto nello stesso edificio sede delle due Istituzioni, che ha toccato numerosi aspetti della situazione socio-economica della provincia di Agrigento. Durante l'incontro è stata confermata la volontà di proseguire la collaborazione istituzionale nell'interesse dei cittadini e del territorio provinciale amministrato. Si è parlato anche dell'iter legislativo che riguarda il futuro delle province e del nuovo assetto politico-istituzionale del territorio.
Al termine dell'incontro il Commissario Infurnari ha donato una copia della pergamena del 1938 del Re Vittorio Emanuele II che autorizzava l'uso dello stemma e del gonfalone alla provincia di Agrigento e un crest con lo stemma dell'Ente.
Regione, ok a proroga Precari in Commissione
La Regione e la legge di Stabilità. In Commissione Bilancio all'Assemblea approvata la proroga dei Precari. Si tratta di 18mila e 500 Lavoratori socialmente utili degli Enti locali e di 5mila e 800 lavoratori Asu, che intascano un assegno sociale da 580 euro erogato dall'Inps grazie a 36 milioni della Regione. La proroga è annuale per i Comuni in rosso. E' invece triennale per i circa 700 contrattisti di vari enti e assessorati regionali. Il tutto costerà circa 300 milioni di euro. La stessa Commissione Bilancio ha inoltre approvato alcuni provvedimenti che facilitano le procedure di stabilizzazione.
Agrigentonotizie
Il prefetto Nicola Diomede incontra il commissario della Provincia Benito Infurnari
Un incontro dai toni cordiali, favorito dalla lunghissima esperienza maturata del neo prefetto nello stesso edificio sede delle due Istituzioni, che ha toccato numerosi aspetti della situazione socio-economica della provincia di Agrigento
Redazione
Agrigento, si insedia il prefetto Nicola Diomede: "Lavoreremo per il futuro dei ragazzi"
Incontro istituzionale, nella sede della Provincia, tra il commissario straordinario Benito Infurnari e il nuovo prefetto di Agrigento Nicola Diomede, a cui hanno partecipato numerosi dirigenti dell'Ente presenti in sede. Un incontro dai toni cordiali, favorito dalla lunghissima esperienza maturata del neo prefetto nello stesso edificio sede delle due Istituzioni, che ha toccato numerosi aspetti della situazione socio-economica della provincia di Agrigento. Durante l'incontro è stata confermata la volontà di proseguire la collaborazione istituzionale nell'interesse dei cittadini e del territorio provinciale amministrato. Si è parlato anche dell'iter legislativo che riguarda il futuro delle Province e del nuovo assetto politico-istituzionale del territorio.
Al termine dell'incontro il commissario Infurnari ha donato una copia della pergamena del 1938 del Re Vittorio Emanuele III che autorizzava l'uso dello stemma e del gonfalone alla provincia di Agrigento e un crest con lo stemma dell'Ente.
Infoagrigento
Verso il completamento dell'ITCG di Bivona
Si avvia a conclusione l'iter per il completamento dell'I.t.c.g. di Bivona. Entro il 15 gennaio, infatti, dovranno essere presentate le offerte per la costruzione di 25 nuove aule dell'Istituto. Si tratta di uno dei progetti inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche finanziato con fondi regionali. L'importo complessivo dell'appalto, compresi oneri per la sicurezza e costo del personale, con corrispettivo a corpo è di 2.805.614,86 di cui 63.590,00 per oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso, oneri per la sicurezza diretti 59.530,00 ed oneri per la sicurezza speciali 4.060,00. Il costo del personale non soggetto a ribasso ammonta a 784.277,80, mentre l'importo a base d'asta è di 1.957.747,06, al netto del costo per l'attuazione dei piani di sicurezza e del costo del personale.
La durata dei lavori è prevista in 365 giorni a decorrere dalla data di consegna dei lavori.
Le offerte dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 15/01/2014 nella sede dell'Ufficio Regionale Espletamento di Gare di Appalto (U.R.E.G.A) Sezione Provinciale di Agrigento Via Acrone n° 51 ad Agrigento. L'apertura delle offerte avverrà in prima seduta pubblica nella sede dell'U.R.E.G.A. ad Agrigento alle ore 09:00 del giorno 22/01/2014, l'eventuale seconda seduta pubblica, presso la medesima sede alle ore 09:00 del giorno 23/01/2014.
Gli elaborati di contratto sono visionabili presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della Provincia Regionale di Agrigento, nella sede di Piazza Aldo Moro n.1, nei giorni lavorativi dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.