4 gennaio - sabato
LA SICILIA
PROVINCIA REGIONALE
Infurnari confermato per 45 giorni
Benito Infurnari rinominato commissario della Provincia regionale di Agrigento. Diversamente da quanto immaginato fino a pochi giorni fa, nella giornata di ieri il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha infatti firmato i decreti di nomina per i nove commissari delle province siciliane, riconfermandone 7. Non una proroga di 90 giorni, quindi, come si era inizialmente detto, ma una nomina di 45 giorni, lo stesso tempo che il Governo avrà per scrivere la legge di riforma sulle Province.
"Già il sette gennaio prossimo - spiega il rinominato Infurnari provvederò a incontrare tutti i miei dirigenti per una riunione operativa tesa a verificare le condizioni per l'attivazione immediata di tutti i servizi erogati dalla Provincia. Questo per non interrompere mai il sostegno rivolto alla popolazione per quanto riguarda settori importanti come la viabilità e la manutenzione delle scuole superiori ma anche per far trovare a chi gestirà le Province o ciò che queste diverranno le procedure già avviate".
La fiducia nell'arrivo di un disegno organico di riforma, tuttavia, è scarsa da parte di dipendenti e funzionari. In questa fase, infatti, sembra quasi impossibile che venga trovata una quadratura al cerchio in tempi così stretti.
GIOACCHINO SCHICCHI
INTERVENTO DELLA'ADICONSUM
Voltano e Girgenti acque litigano, cittadini a secco
Con i rubinetti a secco per il taglio della fornitura, nonostante abbiano pagato regolarmente le bollette, Sono diversi nuclei familiari di contrada Petrusa che hanno il contratto di fornitura con il Voltano spa, che non rispetta l'erogazione in quanto Girgenti acque ha decretato lo stop della fornitura.
Il contenzioso, è bene precisano, non è con gli utenti, ma tra le sue società. Battaglie legali tra Voltano e Girgenti acque che hanno, però, come vittime gli incolpevoli cittadini che si ritrovano con i rubinetti a secco pur pagando il dovuto. Un diritto negato che costringe centinaia di utenti sparsi in diverse zone di Agrigento Petrusa e Caltafaraci; Aragona Stazione Caldare e San Vincenzo; Porto Empedocle zona portuale, e Favara zona Area industriale, a rifornirsi d'acqua per i fabbisogni quotidiani con le autobotti private, con costi altissimi. Non trovando risposte alle loro innumerevoli proteste una ventina di famiglie residenti in contrada Petrusa si sono rivolte all'Adiconsum per far valere i loro diritti. Il responsabile dell'associazione in difesa dei consumatori, avvocato Giuseppe Di Miceli, ha subito inoltrato una diffida alle due società, Voltano e Girgenti acque, per ripristinare il servizio e rifornire del prezioso liquido le assetate famiglie. Nella nota, indirizzata anche all'assessorato regionale compente ed al prefetto di Agrigento, l'Adiconsum evidenzia la gravitò della situazione che vede i cittadini, nonostante paghino regolarmente il dovuto, privati del prezioso liquido. "Nessuna motivazione contrattuale è stata fornita ai nostri assistiti che possa giustificare l'interruzione del servizio pubblico vitale come l'erogazione dell'acqua scrive Di Miceli le famiglie abitando stabilmente in quelle abitazioni sono costretti a rivolgersi a privati per rifornirsi d'acqua. Per questo motivo continua Adiconsum diffidiamo le istituzioni competenti ad eliminare la disfunzione evidenziata con l'immediato ripristino dell'erogazione dell'acqua, avvertendo che in caso negativo si procederà in sede penale".
GIUSEPPE MOSCATO
PROVINCE SICILIANE. Crocetta ha prolungato l'incarico di 45 giorni per 7 dei 9 funzionari
LA POLEMICA DI SALERNO: SENZA LE ELEZIONI LA PROROGA DEI COMMISSARI E' ATTO DI SFIDA
PALERMO. Il calderone della politica siciliana è sempre in ebollizione, Questa volta, però, a mettere legna sul fuoco è il presidente dell'università Kore di Enna, Cataldo Salerno, secondo cui, Alla proroga del commissariamento delle nove Province siciliano, in assenza della contestuale indizione delle elezioni provinciali, può apparire un Otto di sfida nel confronti dell'Ars, che tale proroga aveva espressamente negato lo scorso 25 dicembre .
Ma proprio per evitare il rischio di fornace ad eleggere gli organi amministrativi delle Province, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha prorogato di 45 giorni sette dei nove commissari in carica: a Catania la dottoressa Leotta ha lasciato l'incarico perché nominata segretaria generale del Comune; a Ragusa l'avvocato Scarso si è dimesso per motivi familiari. Pertanto, dopo la corsa rise inizia oggi, all'Ars, per il varo di bilancio e finanziaria: comincerà quella per l'approvazione, entro il 15 di febbraio, dei Liberi consorzi dì comuni e le Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Per Salerno, però, il commissariamento può essere prorogato esclusivamente con lo stesso atto, si indicono le elezioni. Altrimenti si tratterebbe di un provvedimento amministrativo adottato in luogo di una proposta di logge che è stata bocciata. In altre parole, un abuso. Materia su cui certamente si misureranno i giuristi dello staff del presidente della Regione. Sarebbe no bene per tutta la Sicilia - Isa aggiunto il presidente de la Kore di Enna - che si tornasse a votare per le Province, che si chiudesse definitivamente sin dibattito stucchevole susina questione che non interessa i cittadino, Secondo i bene informati, Salerno, che è già stato presidente della Provincia di Enna, tirerebbe la volata al suo amico di sempre Mirello Crisafulli.
tra l'altro non è ancora chiaro sii quale modello di nuova organizzazione degli cisti locali l'Ars sarà chiamata, eventualmente a votare. La sintesi tra i diversi disegni legge arrivati in commissione Affari istituzionali, chiamata per semplificare proposta Cracolici, dal nome del presidente della stessa consmissi000, prevede rispetto alle attuali Province, l'istituzione delle Città metropolitano di Palermo, Catania e Messina, mentre il resto del territorio sarà raggruppato o tre Liberi consorzi di comuni, Le altro 6 Province, diverrebbero 6 Liberi consorzi di comuni.
Un'architettura istituzionale che non piace a Crocetta che vorrebbe creare pure l'area metropolitana di Enna e Caltanissetta. ti presidente della Regione ha più volte dichiarato che intende emendare la proposta Cracolici In prudente attesa, il segretario regionale Udc. Giovanni Pistorio: Aspetto che il presidente della Regione convochi la riunione di maggioranza. Sono soddisfatto della posizione assunta in aula da Crocetta che vuole, come l'assessore Valenti, una riforma avanzata e riformatrice».
Sulla questione della nomina dei commissari delle province, è intervenuto anche Franco Scancarello del coordinamento dirigenti regionali Uil, rilevando che secondo l'ordinamento degli enti locali, spetta al presidente della Regione, su proposta dell'assessore agli Enti locali, nominare i commissari, scegliendoli tra i componenti dell'Ufficio ispettivo. Le indennità sono a carico degli enti e per metà va versata alle cassa regionali, se i commissari sono dipendenti della Regione. Se si tratta di dipendenti di altri enti, per la Regione la perdita è secca».
Sicilia24h
Finanziaria Ars, Ardizzone solleva dubbi su entrate bilancio
Nel corso dell' esame della legge di Stabilità, il presidente dell'Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, ha sollevato alcuni dubbi sulle entrate contenute nel bilancio di previsione. Lo stesso Ardizzone, intervenendo in Aula, ha affermato : "è prioritaria ed essenziale la necessità di un esame rigoroso delle entrate iscritte in bilancio sulla base di una relazione tecnica che espliciti in maniera analitica e puntuale criteri di quantificazione e fondatezza delle previsioni, integrando le indicazioni di massima contenute nella relazione tecnica depositata dal governo. Solo partendo da questo elemento di certezza potrà essere articolata l'intera manovra, con la dovuta attenzione ai limiti e alle regole di copertura finanziaria delle maggiori spese della finanziaria, alle quantificazioni di quei capitoli strategici e di quelle appostazioni obbligatorie che, per loro natura, sono essenziali per garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Confido nel senso di responsabilità di tutti quanti, e mi adopererò in tal senso nell'esercizio delle prerogative della Presidenza, perché questo lavoro possa essere svolto nella maniera più proficua e nel rispetto dei tempi che ci siamo dati".
5 gennaio - domenica
LA SICILIA
REGIONE Su 107 ubicati nei comuni della provincia, ben 54 sono in abbandono per mancanza di fondi
Beni confiscati e non usati
Su 107 beni sequestrati alla mafia in provincia, 54 non sono utilizzati dai Comuni in larga parte per assenza di risorse. Il dato emerge dallo studio annuale condotto dalla Regione sullo stato di salute del patrimonio indisponibile della nostra isola derivante da azioni da parte della magistratura nei confronti delle famiglie mafiose, il dato fa riferimento a 19 Comuni su 43: gli unici che hanno risposto ai questionari della Regione, e che è comunque a livello isolano in linea con quello registrato lo scorso anno, Segno di una difficoltà oggettiva da parte delle amministrazioni locali di farsi carico di ulteriore patrimonio oltre a quello già in possesso ma anche, in parte, l'incapacità di rendere questi beni produttivi assegnando attraverso bando pubblico. Tra le cause di mancato utilizzo, quindi, c'è al 21 per cento la mancanza di risorse per la ristrutturazione, al 6 per cento il fatto che le gare di assegnazione sono andate deserte, all'un per cento l'assenza di chiarezza sull'effettiva proprietà dei beni e al 6 per cento altri motivi, tra i quali il fatto che si tratta di fabbricati non sanabili, di terreni non utilizzabili perché rocciosi o impervi, l'assenza di strade d'accesso o la mancanza di servizi. Il 16 per cento dei Comuni non ha ancora nemmeno avviato le procedure burocratiche, mentre solo un per cento è in attesa che queste vengono definite (è il caso ad esempio di Agrigento).
Ecco l'elenco dettagliato Comune per Comune: Agrigento, 4 beni (tre fabbricati utilizzati a fini sociali, un terreno non utilizzato); Aragona, 5 beni, (2 fabbricati usati per fini istituzionali e 3 terreni non utilizzati); Camastra, 1 bene e Campobello di Licata, I bene (entrambi terreni non utilizzati); Casteltermini, 2 beni (entrambi terreni, uno utilizzato e uno no); Canicattì, 13 beni (tutti terreni utilizzati a fini sociali), Cattolica Eraclea, 15 beni (3 fabbricati ad uso istituzionale, 2 fabbricati ad uso sociale, 4 fabbricati non utilizzati e 6 terreni non utilizzati); Favara, 5 beni (un fabbricato utilizzato per fini istituzionali, uno per fini sociali, un terreno utilizzato a fini sociali e 2 beni non utilizzati); Grotte, I fabbricato, utilizzato a fini istituzionali; Licata, 16 beni (5 fabbricati a uso istituzionale, 2 a uso sociale, 2 terreni utilizzati e 7 beni non utilizzati); Naro, 5 beni (3 terreni assegnati per uso sociale e 2 non utilizzati); un solo bene a Porto Empedocle, usato confini sociali; Racalmuto, 2 beni (terreni ad uso sociale); Ribera, 12 beni (6 fabbricati ad uso istituzionale, un terreno ad uso sociale e 5 terreni non utilizzati); Sant'Angelo Muxaro, 12 terreni tutti non utilizzati; Santa Elisabetta, 4 beni (2 fabbricati ad uso istituzionale e due terreni non utilizzati), Santo Stefano Quisquina, 1 bene, ovvero un terreno ad uso istituzionale; Sciacca, 4 beni (tutti edifici non utilizzati) e Siculiana (3, tutti beni inutilizzati).
GIOACCHINO SCHCCHI
Dopo la bomba carta.....il prefetto
ARAGONA Nicola Diomede ha incontrato ieri i migranti presi di mira la notte di San Silvestro
ARAGONA. La presenza dello Stato per portare la più sincera solidarietà ai giovani immigrati ospiti della comunità I. P. A. B. del palazzo Principe, che nella notte di capodanno, in piazza Umberto I° sono stati colpiti da una bomba carta, che ha provocato diversi danni fisici.
E' stato il nuovo Prefetto di Agrigento Nicola Diomede, accompagnato dalle massime autorità provinciali dell'Arma dei Carabinieri, della Questura, dei comune di Aragona, a portare l'affetto e solidarietà a dei ragazzi sui cui visi è ancora vivo il segno di quella notte di capodanno, che stava per trasformarsi in tragedia e che il massimo esponente dello Stato della nostra provincia, ha voluto definire una bravata e non un vero e proprio atto di discriminazione.
«E' successo questo episodio, assolutamente sgradevole ha detto il prefetto spero e credo che non ci siano aspetti più gravi, che non cito nemmeno, spero sia stata una ragazzata delle notte di capodanno Indipendentemente dalla ragione o motivazione, la mia presenza è portare vicinanza e solidarietà a queste persone che hanno subito questo episodio e ritenevo giusto essere vicino a loro. Nella circostanza sono qui insieme alla direttrice dell'istituto dove c'è questo bellissimo progetto e percorso di accoglienza e assistenza a queste persone, che hanno bisogno, la mia vicinanza è anche per l'attività di questo istituto e in primo luogo a questi ragazzi». Presenti alla visita il Vice Comandante Provinciale della Compagnia dei Carabinieri, Tenente Colonnello Andrea Azzolini e il Capitano della compagnia di Canicattì Salvatore Menta, che sta curando le indagini per risalire agli autori dell'insano gesto.
«L'accaduto della notte di San Silvestro non fa altro che far generare sdegno e rabbia non solo all'amministrazione comunale, ma a tutta la comunità aragonese, che ha condannato in maniera decisa il grave episodio dice il vice sindaco Rosalia Gaziano - Aragona è un paese che fa della solidarietà il suo forte e non fa distinzione di razza e colore della pelle, la dignità umana va messa in risalto e rispettata come principio di vita ».
TONINO BUTERA
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Resta in carica per atri due mesi
Infurnari: accetto la proroga, subito aiuti per le scuole
«Accetto con serenità e dovere di servizio la conferma della nomina». Lo sostiene il neo riconfermato commissario della Provincia di Agrigento, Benito Infurnari. «Mi sono attivato per garantire il regolare funzionamento dell'Ente. Ho già contattato il direttore generale e i dirigenti, che incontrerò la settimana prossima, per pianificare gli interventi necessari ed urgenti per assicurare il regolare svolgimento delle attività della Provincia. Il mio primo allo sarà quello di disporre il trasferimento dei fondi necessari al funzionamento delle scuole medie superiori della provincia per il primo semestre. Saranno attivati anche i trasferimenti delle somme di competenza dell'Ente destinati al Consorzio Universitario della provincia di Agrigento e all'Istituto Musicale "Toscanini" di Ribera. Altra priorità sarà quella di garantire gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali per tutelare l'incolumità dei cittadini, il tutto con idonei impegni di spesa da destinare al miglioramento della circolazione stradale di competenza provinciale. E' mio intendimento, inoltre, dopo il voto dell'Assemblea Regionale sul bilancio della Regione, predisporre ed approvare il bilancio di previsione 2014 da consegnare al Libero Consorzio che si dovrà costituire nei prossimi mesi, se l'Ars approverà la riforma delle province. L'adozione del bilancio di previsione 2014 servirà a dare certezze economiche ai vari settori dell'Ente in modo da consentire l'erogazione dei servizi e tutelare in maniera piena cittadini e i dipendenti dell' Ente». Prima di chiudere l'anno 2013 il commissario straordinario della Provincia, Benito Infurnari, aveva prorogata di un mese i contratti di diritto privato a 26 lavoratori precari della Provincia. Inoltre aveva indicato, con proprio atto di indirizzo al direttore del settore Attività culturali e sportive di porre in essere tutti i provvedimenti per l'affidamento in concessione del servizio di gestione della piscina provinciale di Cammarata, (PAPI)
A SCUOLA. Il Comune sostituisce la Provincia
61 studenti non vedenti ottengono l'assistenza
Il Comune ha affidato alla sezione di Agrigento dell'unione italiana ciechi il servizio di assistenza agli studenti non vedenti che frequentano le scuole cittadine, servizio che, come si legge nella determina dirigenziale del dipartimen0 Servizi Sociali, è stato sempre assolto dalla Provincia Regionale di Agrigento. Quest'ultimo ente, però, ha comunicato ai Comuni nello scorso mese di ottobre che non avrebbe più garantito l'assistenza perché, per legge, è obbligata a farlo solo riguardo a quanti frequentano le scuole superiori. La Provincia ha, comunque, assicurato il servizio fino alla fine del 2013. Poi la competenza passa ai Comuni. Per questo, ora, i Servizi Sociali hanno firmato il contratto con l'Unione italiana ciechi. Il costo per il Comune è di poco inferiore a 1.800 euro. L'operatore dell'associazione che assisterà gli studenti non ve- denti avrà diritto ad un compenso orario pari a 18,20 euro. Le ore impegnate sono 96. L'intervento dovrebbe avere inizio alla ripresa delle lezioni. (AAU)
ACCORDO. Si occuperà della conservazione dei documenti informatici
Intesa con l'Istituto dei beni culturali
La Provincia sceglie l'Emilia Romagna
La Provincia di Agrigento sceglie l'Emilia Romagna, Approvato dai Commissario Straordinario, Benito Infurnari, io schema di convenzione con l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna per la conservazione dei documenti informatici. L'istituto, ente di diritto pubblico, in possesso di una stmun3entazione tecnica all'avanguardia, è stato scelto per il grado di sicurezza ed efficacia che garantisce agli Enti pubblici che si avvalgono dei loro sistema di archiviazione digitale. Con questo accordo l'istituto provvederà, quindi, alla conservazione di tutti i documenti informatici della Provincia di Agrigento. L'accordo di collaborazione, della durata di cinque anni, prevede, a titolo di rimborso spese, un importo una tantum di 2 mila euro e un costo annuale di 3 mila euro per ogni terabyte utilizzato. L'accordo assicurerà, per un periodo di tempo indefinito, la consultazione dei documenti amministrativi prodotti in formato digitale. L'accordo di collaborazione si propone di creare le condizioni giuridico - organizzative per la conservazione dei documenti informatici, nel rispetto delle finalità istituzionali degli enti pubblici per garantire economicità, efficienza ed efficacia alla funzione di conservazione dei documenti informatici, Sarà garantita una elevata qualità di conservazione degli atti amministrativi. (PAPI)
6 gennaio - lunedì
LA SICILIA
STABILIMENTO LATERIZI FAUCI
Oggi l'incontro a Palermo per decidere il destino dei 76 lavoratori di Sciacca.
SCIACCA, Domani a Palermo all'Ufficio regionale del lavoro attesissimo incontro tra lavoratori e azienda per scongiurare la perdita del posto per i 76 dipendenti dello stabilimento di Sciacca della laterizi Fauci, quella che una volta era una delle attività produttive più importanti della provincia e dell'intera regione. L'ufficio regionale del lavoro, come prevede la procedura, ha infatti convocato forze sociali e datore di lavoro nel tentativo di dirimere la controversia e salvare l'attività, o quantomeno parte di essa attraverso prepensionamenti o altre ipotesi che servano a salvaguardare il
personale e l'azienda stessa. Non c'è però ottimismo tra i lavoratori, la società leader in Sicilia nella produzione di agglomerati per l'edilizia, è ferma sulle sue posizioni, l'amministratore Salvatore Fauci ha confermato più volte la volontà di chiudere l'attività e risolvere i problemi economici da cui sarebbero scaturiti corposi debiti con le banche, la Fauci ha purtroppo ll diritto di procedere ai licenziamenti e fino ad oggi a nulla sono valsi gli inviti delle organizzazioni sindacali a rivedere ii piano industriale e tentare un percorso simile a quello adottato negli stabilimenti di Agrigento e Palermo del Gruppo Fauci, dove parte della forza lavoro è rimasta in attività in un progetto di affitto di rami d'azienda.
"La Laterizi Fauci è nata a Sciacca dice Franco Zammuto della Cgil mi stupisco ancora che l'amministratore abbia salvato gli stabilimenti di altre città e ora voglia chiudere quello della sua città".
Ieri hanno inoltre partecipato, con uno striscione su cui c'era la scritta "Il lavoro è dignità", alla commemorazione di Accursio Miraglia a 67 anni dalla barbara uccisione,
GIUSEPPE RECCA
GIORNALE DI SICILIA
ANAS. In contrada Ciuccafa, e pure sulla «640»
Lavori in corso, oggi disagi sulla statale 115
La realizzazione di uno svincolo per Porto Empedocle, in contrada Ciuccafa, provocherà disagi al traffico veicolare sulla statale 115, a partire dalla 6 di domani, martedì 7 gennaio fino alle 18 di venerdì 7 febbraio. Lo rende noto l'Anas. Sulla strada statale 115 "Occidentale Sicula saranno istituite alcune limitazioni necessarie per il completamento dei lavori del nuovo svincolo al chilometro 180,150, nel comune di Porto Empedocle. In particolare, la corsia in direzione Sciacca tra il chilometro 179,800 e il chilometro 180,500 della statale 115 rimarrà chiusa e il traffico deviato sul percorso alternativo segnalato sul posto. Sulla corsia in direzione Agrigento sarà in vigore il limite di velocità di 30 km/h e il divieto di sorpasso. Ad ultimazione della prima fase dei lavori, si provvederà alla chiusura al transito della corsia in direzione Agrigento con deviazione del traffico sulla corsia opposta, sempre con il limite di velocità di 30 km/h e il divieto dl sorpasso. L'Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l'evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul silo strade anas.it/traffico oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all'applicazione "Vai Anas Plus", Gli utenti hanno poi a disposizione il numero 84 1-148 'Pronto Anas per informazioni sull'intera rete Anas, intanto si continua a lavorare lungola strada statale 640 Agrigento - Caltanissetta. Nel versante nisseno il cantiere di "Empedocle2" è impegnato in più fronti. L'Anas, in una nota, annuncia che proprio sulla 640 è istituito il senso unico alternato tra il chilometro 63,130 cli chilometro 63,630, con limite massimo di velocità fissato a 50km/h e divieto di sorpasso, fino alle 24 del 28 febbraio. "La limitazione - si legge nel comunicato - si rende necessaria per consentire i lavori di realizzazione della nuova strada a quattro corsie". Operai e ingegneri, sono impegnati nelle fasi di montaggio della Tbm "Barbara" per io scavo della galleria, una delle più lunghe del sistema viario siciliano che inizierà a breve. ('PAPI)
Siciliainformazione
Finanziaria, l'appello di Crocetta commenta."Bilancio di rigore, serve
patto di solidarietà sociale"
"Sara' un bilancio di rigore e solidarietà' nel quale faremo quadrare i conti. Lo scopo dei risparmi e' quello di stabilizzare e di conseguenza ridurre il precariato. Ci opporremo a qualunque spinta volta ad aumentare le spese. Altrimenti c'è il rischio concreto di far saltare bilancio e finanziaria con effetti gravissimi". Lo ha detto il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, a margine della commemorazione di Piersanti Mattarella, a Palermo, a proposito della prossima discussione di bilancio e finanziaria presso l'Assemblea Regionale Siciliana.
"Chiedo a tutti - ha aggiunto - di stringere un patto di solidarietà' sociale, anche ai sindacati, evitando scioperi e manifestazioni". Il governatore e' tornato sulla vertenza dei forestali: "Le questioni poste dal Pd non sono immotivate, ma la Commissione Europea ha preso una posizione chiara che ci impone scelte coerenti. In caso contrario verrebbero a mancare fondi per 75 milioni di euro: non possiamo permettercelo, salterebbe tutto".
In merito all'ipotesi che la maggioranza dell'Ars si allarghi al Nuovo Centrodestra e che alcuni esponenti del partito guidato da Angelino Alfano facciano il loro ingresso nella giunta regionale, il governatore ha aggiunto: "Io non ho parlato di intese politiche ma di intese programmatiche sulle riforme da fare con tutti, dal Nuovo Centrodestra a un po' tutta la destra. Non ho mai proposto un governo con l'Ncd ma soltanto un confronto che non avrà' alcun effetto sulla giunta e non produrrà' accordi sottobanco".
LiveSicilia
L'allarme di Crocetta: "A rischio Bilancio e Finanziaria"
Sos del governatore. "C'è il rischio concreto di fare saltare Bilancio e Finanziaria con effetti gravissimi".
PALERMO- Il presidente della Regione lancia l'allarme. La Sicilia è in bilico e se la politica si ostinerà in certe scelte, andrà sicuramente peggio. Per Crocetta, infatti, "c'è il rischio concreto di fare saltare Bilancio e Finanziaria con effetti gravissimi". L'Sos lanciato dal governatore arriva alla vigilia della capigruppo e della seduta parlamentare sulla manovra finanziaria e mentre gli uffici della Presidenza dell'Assemblea, assieme ai dirigenti della Regione, stanno valutando le centinaia di emendamenti presentati da maggioranza e opposizione ai documenti contabili e finanziari.
"Questo è un bilancio di rigore e solidarietà - spiega Crocetta - i risparmi vengono fatti per stabilizzare il precariato allo scopo di ridurlo. Se poi ci sono spinte diverse per aumentare la spesa è chiaro che ci opporremo". Il governatore si riferisce anche ad alcune questioni poste dal Pd, "come quella sui forestali". "Non considero immotivata la questione posta dal partito ma c'è un problema dovuto alla presa di posizione da parte della Commissione europea: rischiamo di perdere 75 mln di euro, si creerebbe un buco che non ci possiamo permettere e salterebbe tutta la manovra".
7 gennaio - martedì
LA REPUBBLICA online
Crocetta avverte gli alleati
"Patto con tutti o bilancio a rischio"
Il presidente risponde a distanza al veto di Lupo contro l'accordo con Ncd. "Mai parlato di ingresso in giunta. Solo accordo sulle riforme"
di GIUSI SPICA
Il presidente della Regione Rosario Crocetta invoca la "pax" tra le varie forze dell'Ars: "Serve un patto con tutti o c'è il rischio di far saltare bilancio e Finanziaria". Dopo il veto del segretario del Pd Giuseppe Lupo contro un possibile accordo col Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e le critiche piovute sui documenti contabili che domani approderanno in aula, Crocetta tenta di gettare acqua sul fuoco: "Non ho mai proposto un governo con Ncd. Ho sempre parlato di intese programmatiche sulle riforme con tutti".
Durante la cerimonia in ricordo dell'ex presidente della Regione Piersanti Mattarella, Crocetta è tornato a difendere l'operato del governo su bilancio e Finanziaria, finiti sotto il fuoco incrociato di pezzi della sua maggioranza. In primis di Lupo, che ha puntato il dito contro l'assenza di misure per il lavoro e lo sviluppo e i rimborsi dei forestali. Crocetta non ci sta: "Questo è un bilancio di rigore e solidarietà. I risparmi vengono fatti per stabilizzare il precariato allo scopo di ridurlo. Se poi ci sono spinte diverse per aumentare la spesa è chiaro che ci opporremo".
Alla vigilia della seduta no-stop all'Ars, il governatore lancia un "appello per un contratto di solidarietà anche con le categorie sociali, evitando scioperi e manifestazioni". Per Crocetta "non sono immotivate alcune questioni poste dal Pd, come quella sui forestali. Ma dopo la presa di posizione della Commissione europea, ci vengono imposte scelte precise, oppure verranno meno risorse per 75 milioni, creando un buco che non ci possiamo permettere e che farebbe saltare tutto". Sul rimpasto promesso subito dopo l'approvazione delle due leggi, il presidente rassicura gli alleati: "Ho sempre parlato di un tavolo di confronto ma senza alcun effetto sulla natura della giunta, né accordi sottobanco".
Intervenendo in una trasmissione televisiva, il governatore è anche tornato sul tema dei precari: "Ci poniamo l'obiettivo ambizioso di regolamentare i precari e questo può succedere solo attraverso un patto sociale. Ogni categoria deve capire che bisogna fare un sacrificio". E sull'abolizione delle Province annuncia che non ci saranno passi indietro: "Proporrò la costituzione di un gruppo di lavoro tra gruppi parlamentari e governo per la riforma delle Province. Se non si dovesse fare, l'Italia ci riderebbe dietro".
Sicilia24h
Finanziaria Ars, Ardizzone solleva dubbi su entrate bilancio
Nel corso dell' esame della legge di Stabilità, il presidente dell'Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, ha sollevato alcuni dubbi sulle entrate contenute nel bilancio di previsione. Lo stesso Ardizzone, intervenendo in Aula, ha affermato : "è prioritaria ed essenziale la necessità di un esame rigoroso delle entrate iscritte in bilancio sulla base di una relazione tecnica che espliciti in maniera analitica e puntuale criteri di quantificazione e fondatezza delle previsioni, integrando le indicazioni di massima contenute nella relazione tecnica depositata dal governo. Solo partendo da questo elemento di certezza potrà essere articolata l'intera manovra, con la dovuta attenzione ai limiti e alle regole di copertura finanziaria delle maggiori spese della finanziaria, alle quantificazioni di quei capitoli strategici e di quelle appostazioni obbligatorie che, per loro natura, sono essenziali per garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Confido nel senso di responsabilità di tutti quanti, e mi adopererò in tal senso nell'esercizio delle prerogative della Presidenza, perché questo lavoro possa essere svolto nella maniera più proficua e nel rispetto dei tempi che ci siamo dati".